Brassart Fratelli

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Note biografiche

Il 27 aprile 1880 il Ministro di Agricoltura, Industria e Commercio, rappresentato dal direttore dell'Ufficio di Meteorologia e Geodinamica Pietro Tacchini siglò il contratto che affidava alla Ditta Fratelli Brassart di Roma la "riparazione e provvista di macchine" per l'Osservatorio Centrale di Meteorologia e gli istituti ad esso collegati. In tal modo venne riconosciuta la necessità del Servizio Centrale di disporre di un'officina meccanica di fiducia, la scelta cadde sui fratelli meccanici e costruttori della capitale in quanto si ritenevano "... gli unici in Italia capaci di soddisfare ai bisogni del servizio per essere essi anche i costruttori dei principali strumenti meteorologici".

La ditta Brassart, fin dagli anni '60 del secolo scorso, affinò rimarcabili capacità costruttive e tecnologiche nel settore della strumentazione meteorologica. I fratelli Brassart infatti collaborarono con Padre Angelo Secchi, direttore dell'Osservatorio del Collegio Romano alla costruzione del "metereografo", complesso ed interessante macchinario che riuniva tutta la strumentazione necessaria per le osservazioni meteorologiche.. L'esperienza acquisita dai costruttori romani, unita alla vicinanza fisica alla sede della committenza, fece in modo che l'officina Brassart divenisse il referente naturale per i nascenti servizi meteorologico e geodinamico. Il Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio concesse in affitto alla ditta al prezzo di 1.040 lire e 90 centesimi annui quattro locali posti a pianterreno nel fabbricato dell'ex Convento di S.Ignazio "per uso dell'officina meccanica annessa all'Ufficio Centrale di Meteorologia". I Brassart, dal canto loro, si impegnarono a fornire la strumentazione necessaria ricevendo inoltre 900 lire annue come compenso per le operazioni di manutenzione di tutte le apparecchiature scientifiche del servizio meteorologico. Il contratto aveva scadenza quinquennale, appena insediati nei nuovi locali gli affittuari ne promossero la ristrutturazione per renderli idonei allo svolgimento delle attività di officina. Furono eretti nuovi muri per delimitare gli ambienti di lavoro, fu fabbricata ex-novo una fornacella per le fusioni ed un supporto in muratura per il bancone del laboratorio meccanico. Tutti i locali forono dotati di condotte dell'acqua e dei necessari servizi, l'ammontare complessivi dei lavori fu di 1.069 lire e 74 centesimi. La documentazione reperita attesta che già nel 1882 la ditta Brassart era in grado di costruire, seppure in serie limitata, i primi strumenti sismici. Risale al 1886 l'unico catalogo completo di questa produzione finora reperito (Catalogo descrittivo...). L'officina fornì apparecchiature per la sismometria a tutte le stazioni sismiche del Servizio Geodinamico, in particolare quelle classificate di Prim'ordine vennero attrezzate col sismometrografo, messo a punto dai costruttori romani in due successive versioni nel 1887 e 1888( Brassart 1889). Le stazioni di secondo e terz'ordine ricevettero dall'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica una vasta gamma di sismoscopi ed avvisatori sismici prodotti in serie dalla ditta romana.

La documentazione amministrativa reperita presso l'archivio Centrale dello Stato permette una prima dettagliata ricostruzione dell'attività svolta dall'officina dei fratelli Brassart nel corso dell'ultimo quinquennio (1891-1895) di collaborazione con l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. I mandati di pagamento testimoniano numerose forniture di nuovi strumenti, la manutenzione e riparazione di apparecchi già acquisiti dal committente e la spedizione di apparecchiature scientifiche ai diversi osservatori. Nel trimestre aprile-giugno 1895 l'officina fornì strumenti sismici per le stazioni di second'ordine del servizio geodinamico. La robustezza, facilità d'uso e discreta sensibilità delle macchine messe a punto dai Brassart le resero idonee al pronto intervento in attesa di apparecchi più precisi ma più complessi, prova ne sia la dotazione di sismometri Brassart con la quale iniziò, negli ultimi mesi del 1894, la missione di studio di Agamennone a Costantinopoli in occasione dei dei terremoti che colpirono la Turchia. L'attrezzatura messa a punto dai Brassart ed in dotazione all'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, consentì che iniziassero le osservazioni sul posto in attesa dell'installazione degli strumenti più moderni, commissionati dal Governo ottomano ed in fase di allestimento in Italia. Lo studio della documentazione archivistica dimostra che l'officina del Collegio Romano non era sempre in grado di soddisfare tutte le esigenze connesse con il ciclo produttivo completo delle attrezzature scientifiche. Altri meccanici ed altre società erano sub-fornitori relativamente a parte della componentistica quale: le attrezzature elettriche, pile a secco nuove e rigenerate fornite dalla Ditta Dalle Molle di Ancona, le casse per l'imballaggio degli strumenti e la carta in strisce per gli apparati registratori. La ditta Brassart curava particolarmente la costruzione degli apparati principali della strumentazione, rivolgendosi a ditte subfornitrici per gli accessori. Questa divisione del lavoro, favorita dall'alto valore aggiunto delle produzioni, non fu costantemente rispettata. Gli stessi fratelli Brassart pubblicizzarono nei loro cataloghi ( Brassart 1889) accessori quali speciali campanelli elettrici ed orologi sismoscopici di loro costruzione, segnalando inoltre l'esistenza nei locali dell'officina al Collegio Romano di un deposito di pezzi di ricambio per la strumentazione sismica del servizio Geodinamico.

Nei primi mesi del 1894, all'approssimarsi della scadenza del contratto che li legava all'Ufficio centrale di Meteorologia e Geodinamica, i fratelli Brassart fecero sapere a Pietro Tacchini che intendevano por termine al loro rapporto di collaborazione con l'ente pubblico. Le ragioni di questa decisione andavano ricercate, come scrive lo stesso Tacchini nella "diminuzione di lavoro in causa delle tristi condizioni economiche in cui versa il Paese, oltreché per le forti riduzioni del nostro bilancio [dell'Ufficio centrale di Meteorologia e Geodinamica n.d.t.]. Pur tra notevoli difficoltà il Direttore riuscì a far riconoscere alle autorità amministrative l'importanza per il servizio di una officina, seppur con obiettivi e moli di lavoro di minor entità. Per dar tempo a Tacchini di ricercare chi li sostituisse, i fratelli Brassart proposero il rinnovo temporaneo per un anno del contratto d'affitto e chiesero nel contempo una riduzione del canone di 300 lire. Tali proposte furono condivise dal Direttore che le appoggiò presso la Direzione Generale d'Agricoltura, raccomandando l'inserimento nelle clausole del nuovo contratto di un dispositivo che assicurasse alla Ditta Brassart il rimborso delle spese sostenute, nell'agosto 1880, per ristrutturare i locali. L'Intendenza di Finanza di Roma accordò un ribasso di 200 lire sul canone annuo ed il nuovo contratto fu siglato il 12 maggio 1894. Pochi giorni prima della sua scadenza, il 12 aprile 1895, a causa delle difficoltà incontrate nel liquidare "tutti gli interessi", i Brassart chiesero una proroga di sei mesi. La richiesta fu accolta e la ditta fratelli Brassart lasciò i locali del Collegio Romano nell'ottobre del 1895.

Bibliografia

Brassart E.
Nuovi apparecchi sismici dei F.lli Brassart, in "Bullettino del Vulcanismo Italiano", A.IX (1882), pp.92-97.
Roma 1882

Brassart E.
Sismoscopio a dischetto, in "Bullettino del Vulcanismo Italiano", A.XII (1885), pp.103-104.
Roma 1885

De Rossi M.S.
Nuove distribuzioni ed accoppiamenti dati agli avvisatori sismici più usati e nuovo apparecchio registratore, in "Bullettino del Vulcanismo Italiano", A.XIV (1887), pp.41-45.
Roma 1887

*
Due nuovi sismoscopi dei F.lli. Brassart costruttori meccanici dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica.
Roma 1889

*
Osservatorio sismico di Trieste, in "Bullettino del Vulcanismo Italiano", A.IV (1877), fasc. VI-VIII, p.66.
Roma 1877

Palazzo L.
Meteorologia e geodinamica, in Cinquanta anni di storia italiana (1860-1910).
Roma 1911


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)