Serpieri Alessandro

 

S.Giov.in Marignano (RN) [I] 1823 10 31 Badia Fiesolana (FI) [I] 1885 02 02

Note biografiche

Alessandro Serpieri nacque il 31 ottobre 1823 a San Giovanni in Marignano, paese a pochi chilometri da Rimini. Frequentò la scuola di Rimini con notevole profitto, in seguito fu affidato ai padri delle Scuole Pie di Urbino. Nel 1838, all'età di 15 anni, si trasferì a Firenze presso le Scuole Pie. Terminato il primo tirocinio prescritto ai giovani dalle leggi scolopiche, Serpieri rimase per un periodo di tre anni al S.Giovannino, Specola Ximeniana, dove si dedicò agli studi scientifici. Si arriva così al 1843 anno in cui inizia l'attività di insegnante. All'età di vent'anni gli venne affidata la cattedra di Matematica e Filosofia al Collegio Tolomei di Siena, poi la cattedra di Fisica e Filosofia a Urbino, infine a 23 anni fu nominato pubblico professore di Fisica e tenne la cattedra fino al 1885. L'insegnamento fu per Serpieri un'attività molto importante, che svolse con grande impegno e passione, che gli fruttò molte lodi e consensi da parte dei colleghi del mondo scientifico. Egli si occupò inoltre di ricerca scientifica, approfondendo ogni anno argomenti diversi della fisica. Si interessò in particolare di astronomia, del fenomeno delle stelle cadenti, e pubblicò alcuni studi su questo argomento a lui molto caro.

Prese i voti dell'ordine degli scolopi nel 1848 e due mesi dopo venne nominato Ministro del collegio. Dopo circa due anni, finalmente riuscì ad installare un osservatorio meteorologico-astronomico presso il collegio. In una lettera al conte Paoli, Serpieri propose l'istituzione di una rete meteorologica, che facesse capo ad un unico centro, per la raccolta e il coordinamento delle osservazioni; la rete fu invece istituita da Francesco Denza qualche anno più tardi, e Serpieri vi collaborò con grande entusiasmo. Serpieri propose l'applicazione del telegrafo al servizio della meteorologia, che nel 1856, grazie anche alla collaborazione di Angelo Secchi, divenne una realtà. Successivamente, per un limitato periodo di tempo, Serpieri collaborò alla pubblicazione di un bollettino mensile fino a quando le limitate risorse finanziarie glielo permisero. Serpieri era in contatto epistolare con numerosi studiosi di astronomia, di fisica e di sismologia: il suo epistolario scientifico contiene più di 1000 lettere inviategli da scienziati italiani e stranieri. Pubblicò molti lavori di letteratura, fisica pura, astronomia, meteorologia e sismologia. La prima pubblicazione sismologica di Serpieri uscì in seguito al terremoto del 12 marzo 1873 di Polverina (MC). In quell'occasione Serpieri intraprese uno studio approfondito del terremoto richiedendo informazioni a moltissimi osservatori anche all'estero; i suoi studi furono rivolti all'individuazione della direzione delle scosse e alla identificazione della zona epicentrale da lui definita "radiante sismico". Le prime indagini sul presentimento del terremoto da parte degli animali sono dovute a Serpieri, così come sua è l'ipotesi che i terremoti sono preceduti da perturbazioni elettriche e magnetiche. Infatti la sua ipotesi fu più volte confermata dal fatto che in occasione di terremoti le stazioni telegrafiche erano frequentemente disturbate da perturbazioni elettro-magnetiche: questo gli suggerì l'idea di trasformare gli uffici telegrafici in osservatori sismici. Nacque così il primo servizio telegrafico di corrispondenza sismica (1873). La sua attività principale rimase comunque l'insegnamento, fino al 1884, anno in cui fu decisa dal governo la secolarizzazione dell'insegnamento. Anche se gli fu offerto di conservare la sua cattedra passando da Rettore a Professore, Serpieri rifiutò di separare la sua vita da religioso da quella di insegnate e lasciò la città di Urbino, per trasferirsi a Badia Fiesolana, in qualità di rettore del collegio. Morì il 2 febbraio 1885.

Bibliografia

Bernardini P., Mantovani R. e Vetrano F.
Dieci strumenti dell'antico laboratorio di fisica dell'Università urbinate, in "Studi urbinati", a.60, s.C, n.29, pp.115-134.
Urbino 1987

Palazzo L.
Meteorologia e geodinamica, in Cinquanta anni di storia italiana (1860-1910).
Roma 1911

Serpieri A.
Nuove osservazioni sul terremoto avvenuto in Italia il 12 marzo 1873 e riflessioni sul presentimento degli animali per i terremoti, estratto da rendiconti del R.Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, s.II, vol.6, fasc.12, pp.1-8.
Milano 1873

Serpieri A.
Sul terremoto avvenuto in Italia il 12 marzo 1873, estratto da Rendiconti del R.Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, s.II, vol.6, fasc.10, pp.1-14.
Milano 1873

Serpieri A.
Determinazione delle fasi e delle leggi del grande terremoto avvenuto in Italia nella notte 17-18 marzo 1875, estratto da Rendiconti del R.Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, s.II, vol.8, fasc.17, pp.1-4.
Milano 1875

Serpieri A.
Sul terremoto avvenuto in Italia la notte del 17 e 18 marzo 1875, prime note e riflessioni, pp.1-31.
Roma 1875

Serpieri A.
L'avvenire della sismologia e la predizione dei terremoti, in "Rivista Scientifica", aprile 1878.
Siena 1878


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)