Melzi D'Eril Camillo

Pisa [I] 1851 01 06 Firenze [I] 1929 03 10

Note biografiche

Nato a Pisa il 6 gennaio 1851, morto a Firenze (Collegio alla Querce) il 10 marzo 1929.

Compì gli studi umanistici e filosofici presso il Collegio "Carlo Alberto" di Moncalieri, dove vestì l'abito sacerdotale entrando nell'Ordine dei Barnabiti. Allievo del P. Francesco Denza, fondatore della moderna meteorologia italiana, sviluppò profondi interessi in molteplici campi di ricerca delle scienze matematiche e naturali. Nel 1873 entrò a far parte del corpo docente del Collegio "alla Querce" di Firenze, operando per lunghi anni al fianco del P. Timoteo Bertelli nell'attività didattica ed in quella scientifica. La collaborazione tra i due scienziati si rivelò particolarmente proficua in campo sismologico. Melzi d'Eril si occupò in diversi scritti delle relazioni intercorrenti tra i moti microsismici, la velocità del vento e le variazioni barometriche. Attraverso l'assidua osservazione della strumentazione scientifica presente presso l'Osservatorio del Collegio "alla Querce", concentratasi per lunghi periodi della sua attività sui tromometri messi a punto dal Bertelli, Melzi d'Eril accertò l'esistenza di una forma di corrispondenza tra le agitazioni tromometriche e gli abbassamenti barometrici.

La lunga pratica delle osservazioni sismologiche lo convinse ad operare importanti modifiche alla strumentazione di Bertelli, in particolare egli mise a punto il tromometro fotografico, per mezzo del quale ottenne una efficace applicazione delle tecniche fotografiche alle registrazioni tromometriche. Gli studi nel settore della strumentazione sismica lo condussero a ricercare con successo un sistema per rendere aperiodici i pendoli orizzontali dei sismografi, rendendo di pubblico dominio le sue ricerche in tal senso con una comunicazione letta nel corso del primo Congresso della Società Sismologica Italiana svoltosi a Brescia nel 1902. L'interesse scientifico per la fisica del moto pendolare lo portò ad esporre, nel 1903, la teoria matematica dei pendoli orizzontali.

Alla morte di Bertelli, nel 1905, assunse la direzione dell'Osservatorio meteorologico e geodinamico del Collegio "alla Querce", curandone l'attività scientifica ed avviando la pubblicazione di un Bollettino geodinamico, nel quale trovarono posto anche le riproduzioni dei sismogrammi ottenuti con le attrezzature dell'Osservatorio in occasione di numerosi importanti eventi sismici in Italia e nel mondo.

Bibliografia

Agamennone G.
Brevi cenni sull'organizzazione del Servizio Sismico in Italia con l'elenco dei principali osservatori sismici italiani, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana (1908-1909), Vol.XIII, pp.41-74.
Modena 1908

De Rossi M.S.
Presentazione di una memoria del P.C. Melzi: "Nuove osservazioni sull'indipendenza dal vento dei moti tromometrici dei pendoli isolati", in "Atti della Pontificia Accademia de' Nuovi Lincei", A.XLII. (1888-89), p.131.
Roma 1889

Melzi C.
Pendoli aperiodici, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1902-1903), Vol.VIII, pp.181-183.
Modena 1902

*
Melzi d'Eril P. Camillo, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1928/1929), Vol.XXVIII, pp.125-127.
Selci 1929


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)