1883 1936
L'osservatorio geodinamico di "primo ordine" sull'isola di Ischia, come quelli di Rocca di Papa e Catania, fu istituito per Regio Decreto in base alle richieste formulate dalla Commissione Geodinamica a seguito dei forti terremoti che colpirono Casamicciola nel 1881 e il 28 luglio 1883. L'osservatorio fu fondato nel 1884 su progetto di Giulio Grablovitz, che ne fu anche il direttore; venne inaugurato tre anni più tardi. Le osservazioni meteorologiche iniziarono regolarmente il 1ˇ gennaio 1888; la parte sismologica funzionò dal 1889 al 1936.
Da esso dipendevano due stazioni sismiche, una a Ischia Porto e l'altra, detta La Grande Sentinella, a Casamicciola. La prima doveva essere la sede provvisoria in attesa della costruzione della stazione principale di Casamicciola ma rimase in realtà la sede preferita, dove Grablovitz svolse gran parte della sua attività scientifica.
Osservatorio sismico della Grande Sentinella di Casamicciola
Michele Stefano de Rossi nel redigere la relazione sulla Catastrofe di Casamicciola, in qualità di direttore del nascente ufficio geodinamico, evidenziò la necessità di impiantare nell'Isola d'Ischia un osservatorio geodinamico la cui messa in opera era destinata ad essere completata, attraverso l'istituzione di una rete di punti di osservazione nei luoghi isolani ritenuti importanti per lo studio dei fenomeni endogeni. L'iniziativa del Vescovo ischitano, che inaugurò un centro di osservazione collocato nel Seminario Vescovile subito dopo il terremoto del 28 luglio 1883, offrì il destro a de Rossi per sollecitare un intervento concreto in tal senso da parte degli organi dello Stato. Questi ultimi si mostrarono sensibili al problema; nello stesso anno il Governo propose ed il Parlamento accettò di erigere un piccolo osservatorio nell'isola d'Ischia (Tacchini 1883). Tuttavia era evidente che la sola costruzione di un punto di osservazione non poteva rendere ragione di un problema così vasto ed importante come quello di dotare il paese intero, ampiamente interessato da fenomeni sismici, di un servizio geodinamico. All'inizio del 1884 fu a tal scopo nominata la Reale Commissione Geodinamica che, riunitasi per la prima volta nel 1885 sotto la presidenza di Pietro Blaserna, propose al Governo l'istituzione di una rete di osservatori classificati di prima, seconda e terza classe in relazione alla loro importanza e dotazione strumentale.
Tra i progetti della Commissione vi era quello che prevedeva di erigere a Casamicciola, vicino alla Grande Sentinella, un osservatorio di prima classe, col sistema baraccato, destinato ad eseguire tutte le osservazioni, non solo geodinamiche ma anche geofisiche, che interessavano l'isola. Il progetto conobbe tempi lunghi di attivazione, nel 1888 era stato realizzato l'osservatorio sismico provvisorio al Porto d'Ischia, in seguito collegato con l'istituto principale di Casamicciola (Tacchini 1883).
Il contratto tra il Ministero di Agricoltura Industria e Commercio e l'Impresa edile Amendola relativo alla costruzione dell'osservatorio della Grande Sentinella fu stipulato il 23 febbraio 1889 ed approvato con decreto ministeriale dell'11 maggio 1889. L'importo previsto per i lavori fu di L.24493,49, successivamente con decreto ministeriale del 31.12.1891 furono approvati lavori di completamento per un ammontare di L.5745,27, la spesa finale ammontò a L.31774,57. Il verbale del Genio Civile attestante l'avvenuto collaudo dei lavori eseguito il 21 e 22 maggio 1891 precede di poco la consegna dei locali, avvenuta il 13 giugno 1891, al Direttore dell'osservatorio di Casamicciola Giulio Grablovitz. Completata la costruzione si pose mano all'arredamento scientifico; la documentazione reperita attesta la fornitura effettuata nell'agosto 1891 dal meccanico padovano Giuseppe Cavignato di un pendolo collocato a Casamicciola (Pratica relativa al pagamento della fornitura di un pendolo... 1891), un anno più tardi la ditta Salmoiraghi di Milano fornì due livelle geodinamiche (Pratica relativa al pagamento della fornitura di due livelle geodinamiche... 1892). Nei primi giorni del novembre 1891 gli strumenti collocati alla Grande Sentinella vennero collegati, mediante filo telegrafico, all'osservatorio di Porto d'Ischia (Pratica relativa alle spese sostenute per la costruzione della linea telegrafica... 1891)). Il sopraggiungere dell'autunno e dell'inverno 1891-1892 fu foriero di inaspettate complicazioni nella vita dell'osservatorio di Casamicciola.
Con una serie di rapporti Grablovitz denunciò le continue ed abbondanti infiltrazioni d'acqua piovana dal tetto nella sala sismica, le manchevolezze degli infissi, l'elevata umidità di alcuni locali, la precarietà dei servizi, la mancata realizzazione di strutture edilizie importanti ai fini del collocamento e del funzionamento delle attrezzature scientifiche; perfino l'eccessiva presenza di polvere causata dalla pessima qualità della tinteggiatura nel locale che ospitava la strumentazione sismica (Lettera del Direttore dell'Osservatorio... 1892), Lettera del Direttore dell'Osservatorio... 1892). La precarietà della situazione comportava l'impossibilità di un funzionamento a pieno regime dell'osservatorio; dopo reiterate proteste Grablovitz chiese l'intervento del Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio. Quest'ultimo, attraverso la Direzione Generale dell'Agricoltura, fece partecipe il Ministero dei Lavori Pubblici dell'intenzione di sospendere la liquidazione delle spettanze dell'impresa costruttrice, richiedendo nel contempo una visita di controllo presso i locali dell'Osservatorio per verificare l'ammontare dei danni dichiarati da Grablovitz (Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1891).
L'Ufficio del Genio Civile di Napoli, nella persona del suo massimo dirigente l'ingegner Amante, fu incaricato dell'incombenza. Nel dicembre 1891 l'ingegner Cosentini visitò l'osservatorio di Casamicciola, il 16 dicembre dello stesso anno Amante inviò al Ministero dei Lavori Pubblici un rapporto sulla visita svolta dal suo subalterno alla Grande Sentinella (Risposta del Ministero dei Lavori Pubblici... 1891, Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1891). I rilievi di Grablovitz venivano, nel rapporto tecnico, contestati e per alcuni aspetti sbugiardati a tal punto da suscitare una durissima reazione da parte della Direzione Generale di Agricoltura, che nel comunicare le risultanze della perizia a Tacchini, Direttore dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, censurò con forza il comportamento di Grablovitz. Quest'ultimo venne accusato di prendere a pretesto problemi insignificanti per richiedere lavori aggiuntivi, nella missiva della Direzione Generale dell'Agricoltura si sostenne che Grablovitz: "... avrà creduto così di ottenere più facilmente l'approvazione delle sue proposte e d'evitare una censura per non aver saputo prevedere, allorquando fu redatto il progetto dell'Osservatorio, a quali esigenze dovevano rispondere le varie parti dell'edifizio e in qual guisa dovevano per conseguenza esser costruite" (Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1891).
Messo a parte di queste vicende Grablovitz inviò una lettera di risposta indirizzata al Ministero di Agricoltura, Industria e Commercio con la quale confermò la sua versione dei fatti, specificando come tutte le manchevolezze ed i difetti della costruzione fossero stati segnalati a tempo dovuto; scrive Grablovitz: "...è chiaro che un tetto non solo deve essere costruito delle dimensioni e del sistema indicato, ma è pure necessario che la costruzione sia eseguita a regola d'arte, affinchè detto tetto risponda allo scopo. Ora se non appena finito un tetto l'acqua lo trapassa e s'infiltra giù pei locali sottostanti, è troppo naturale che esso si debba ritenere d'imperfetta costruzione e naturale ancora di dubitare del collaudo il quale non dovrebbe servire solo ad accertare che le opere furono eseguite, ma che furono eseguite bene; ciò che dal fatto è stato smentito nel caso nostro. Se poi alla parola "collaudo" si dà dagli ingegneri un significato diverso, io sono pronto a confermare gli inconvenienti sperimentati, senza che si intacchi il collaudo governativo.". Dopo aver constatato che i lavori proposti altro non erano che quelli non portati a termine per carenza di fondi, Grablovitz aggiunge "...mi si dichiarava che il risparmio sarebbe stato tale da poterli eseguire; poi (e la S.V. lo sa benissimo) s'incorse in maggiori spese non bene prevedute cosicché tornò in campo l'impossibilità di fare come io desiderava.". Evidentemente amareggiato Grablovitz declinò ogni responsabilità relativamente agli eventuali nuovi inconvenienti del fabbricato di Casamicciola (Lettera del Direttore dell'Osservatorio... 1892).
L'atteggiamento di Pietro Tacchini in tutta questa vicenda fu di aperta polemica con il Genio Civile di Napoli e con la Direzione Generale dell'Agricoltura e di pieno sostegno alla posizione del direttore dell'osservatorio di Casamicciola. Il fermo atteggiamento di Grablovitz e di Tacchini spinse la Direzione Generale dell'Agricoltura a chiedere al Ministero dei lavori Pubblici una ulteriore visita e perizia a Casamicciola (Lettera del Direttore Generale dell'Agricoltura... 1892).
Il 26 maggio 1892 Amante si recò presso l'osservatorio della Grande Sentinella; il rapporto della sua visita e la perizia dei lavori da lui stimati necessari affermavano che nessun rilievo si poteva muovere all'impresa costruttrice. Il progetto non prevedeva opere che Grablovitz reclamava, secondo Amante: "Da quanto sopra s'è esposto emerge chiaramente che i lavori richiesti dal Direttore dell'Osservatorio non occorrono per riparare danni avvenuti dopo il collaudo per forza maggiore o per difetti di costruzione imputabili perciò all'impresa, ma riflettono unicamente opere non prescritte nel progetto approvato÷. Amante sottolineò l'intempestività a suo dire dimostrata da Grablovitz in tutta la vicenda, non poté fare a meno tuttavia di ritenere fondate molte osservazioni mosse dal direttore dell'osservatorio e proporre nuovi lavori per un ammontare di 2400 lire (Lettera del Corpo Reale del Genio Civile... 1892).
La polemica non era destinata a placarsi dopo la seconda e definitiva perizia del responsabile del Genio Civile di Napoli; la Direzione Generale dell'Agricoltura ribadì il suo giudizio negativo sul comportamento di Grablovitz e sulle sue richieste, annunciando che solo dopo l'approvazione da parte del Ministero dei Lavori Pubblici della perizia Amante avrebbe autorizzato il proseguimento dei lavori (Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1892, Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1892). Di avviso opposto fu Pietro Tacchini che difese a più riprese l'operato di Grablovitz e condivise le sue richieste sottolinenando come queste non fossero affatto nuove ma già formulate in precedenza e mai soddisfatte "...per la limitazione dei fondi e per spropositi madornali commessi"dal Genio Civile a Casamicciola" (Lettera di Pietro Tacchini... 1892).
Le conseguenze delle travagliate vicende relative alla costruzione dell'Osservatorio gravarono sulle disponibilità finanziarie assegnate all'arredo scientifico dell'istituto (Lettera del Direttore dell'Osservatorio di Casamicciola... 1892)); Tacchini medesimo osservò che il fondo destinato all'acquisto della strumentazione era stato "...decimato dalle spese per la costruzione del fabbricato ...sul detto fondo si era basata la scelta degli strumenti che si dovevano acquistare" (Lettera del Direttore dell'Ufficio Centrale di Meteorologia... 1892), la funzionalità scientifica dell'Osservatorio veniva in tal modo minacciata.
La Direzione Generale dell'Agricoltura cercò di addivenire ad un compromesso che garantisse l'agibilità del nuovo osservatorio sotto tutti i punti di vista. Tacchini e Grablovitz furono incaricati di redigere proposte che, fatti salvi gli stringenti problemi di bilancio, garantissero risparmi nelle spese correnti di gestione della struttura per consentire l'acquisto di strumenti (Lettera della Direzione Generale dell'Agricoltura... 1892). La direzione dei lavori di completamento e riparazione fu affidata, come da richiesta di Tacchini, allo stesso Grablovitz "...a scanso di reclami ad opera finita" (Pratica relativa alle spese... 1892/93).
Gli strumenti sismici, sicuramente documentati, utilizzati nell'osservatorio della Grande Sentinella di Casamicciola tra il 1895 e il 1934 furono (Merlin e Somville 1910 p.52, BSSI1895-1934):
- avvisatore sismico a sfera Cecchi
- coppia di pendoli orizzontali portatili con massa di 3 Kg. (sicuramente in funzione tra il 1898 ed il 1903)
- pendoli orizzontali ad orientazione esagonale Grablovitz a registrazione meccanica con massa di 12 Kg., periodo variabile tra 13 e 17 sec., ingrandimento 8 e scorrimento carta di 30 cm/h (1904-1934)
- pendoli orizzontali a contatto elettrico con lunghezza di 7 metri e massa di 100 Kg. (1895-1903)
- sismografo analizzatore a triplo pendolo Cecchi
- sismometrografo Brassart a registrazione continua con lunghezza di 1 metro, massa di 20 Kg. e ingrandimento 10 (1895-1898)
- sismometrografo Brassart a lastra affumicata con le stesse caratteristiche strumentali del precedente ma a registrazione occasionale
- sismoscopio elettrico Grablovitz a massa stazionaria da 10 Kg. (1895)
- vasca sismica Grablovitz a registrazione meccanica ideata e realizzata dallo stesso direttore dell'osservatorio nel 1895 per lo studio delle onde di lungo periodo dei terremoti lontani. Le registrazioni avvenivano su un tamburo rotante Richard con asse verticale e periodo di rotazione di 26 ore. Nel corso degli anni la vasca fu sperimentata e modificata da Grablovitz; tra il 1895 e il 1934 la massa fu variata tra 1920 e 2000 Kg., il periodo tra 0,6 e 1,6 sec. ed il fattore d'ingrandimento tra 90 e 100
- livelli geodinamici ad acqua Grablovitz (1895-1904)
L'osservatorio geodinamico è attualmente gestito dall'Ufficio Centrale di Ecologia Agraria del Ministero dell'Agricoltura e Foreste.
Osservatorio metereologico e sismico al Porto Ischia
I principali strumenti sismici utilizzati nell'osservatorio di Porto d'Ischia furono (Merlin e Somville 1910 pp.110-111, BSSI1895-1934):
- avvisatore sismico a sfera Cecchi
- clinografo per le onde di lungo periodo
- clinometro a spirale lunga per la componente verticale Glabrovitz della lunghezza di 8 metri con massa di 190 grammi (sicuramente in uso nel 1897)
- livelli geodinamici ad acqua Grablovitz (1897-1904)
- metrometro fotografico (ceduto dal R. Ufficio Centrale)
- pendoli conici a orientazione esagonale (1895-1896)
- pendoli orizzontali a contatto elettrico della lunghezza di 70 metri e massa di 100 Kg. (1895-1896)
- pendoli orizzontali portatili ad orientazione esagonale con massa di 3,5 Kg., periodo 10 sec. e ingrandimento 2 (1897-1901)
- pendoli orizzontali a registrazione continua con massa di 12 Kg., periodo 12 sec., ingrandimento 8 e scorrimento carta di 30 cm/h (1896-1926)
- sismografo Cecchi per le due componenti orizzontali NS-EW e per la componente verticale
- sismografo analizzatore Cecchi a triplo pendolo (1895-1905)
- due sismometrografi Brassart (ceduti dal R. Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica) con massa di 20 Kg. e velocità di avanzamento della carta di 100 mm. all'ora
- sismoscopio a pendoli orizzontali ad allarme elettrico Grablovitz con periodo 12 sec. e massa da 200 kg. (1897)
- tromografo con massa di 4,5 Kg. periodo 1 sec., ingrandimento 70 e scorrimento carta di 30 cm/h (1908-1913)
- tromometro fotografico
- tromometrografo con periodo di 1 sec. e massa di 4,5 Kg. La velocità di scorrimento della carta era di 30 cm/h e l'ingrandimento 45 volte (1909-1910)
- vasca sismica Grablovitz con periodo 1,2 sec., massa 1920 kg., ingrandimento 70 e velocità di rotazione del tamburo rotante di 30 cm/h. Questo tipo di strumento venne installato alla Grande Sentinella di Casamicciola e successivamente, nel 1902-03, uno nuovo venne approntato per la stazione di Porto d'Ischia e funzionò almeno tra il 1904 ed il 1926. Una vasca sismica è tuttora esistente all'osservatorio.
* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.
(Last update on: 26/04/00)