Bucuresti Seismic Station - Bucaresti

1884 2000

Note storiche

Lo studio strumentale dei terremoti e la sismologia in Romania si svilupparono all'interno dell'Istituto Meteorologico di Romania fondato nel 1884 da Hepites, direttore fino al 1908. Nel 1878 Hepites fondò a Bucharest una stazione che svolse fino al 1889 solo attività inerenti alla meteorologia. In quell'anno vennero installati nella stanza dei barometri due sismoscopi Brassart costruiti a Roma. Nel 1895 vennero installati anche un sismoscopio Guzzanti ed un sismometro Tacchini con massa di 175 Kg. e lunghezza di 17 metri. Nel 1898 un sismoscopio Agamennone andò ad arricchire la dotazione strumentale. Tutti questi strumenti cessarono di funzionare nel 1914 e la loro attuale collocazione è sconosciuta.





La figura illustra la stanza dei barometri e dei sismometri nel seminterrato dell'Istituto Meteorologico di Romania. Le lettere B e G indicano, rispettivamente, la collocazione del sismoscopio Brassart e del sismoscopio Guzzanti.



Nel 1902 Hepites installò due pendoli orizzontali Bosch a registrazione meccanica per le componenti N-S ed E-W con masse di 105 Kg., ed ingrandimento sulla componente N-S di 10 e sulla E-W di 15 volte.

Dal 1935 vi fu un ammodernamento nella dotazione strumentale dell'osservatorio con l'installazione, ad opera del nuovo direttore Demetrescu, di due nuovi sismografi Mainka-Demetrescu (tuttora utilizzati) per le componenti N-S ed E-W con masse di 540 Kg., periodo 12 sec., velocità carta di 30 mm/min. e ingrandimento di 170 volte.

Nel 1937 fu montato un sismografo Galitzin a due componenti N-S ed E-W a registrazione galvanica con masse di 7,2 Kg., periodo 11,5 sec.. Il simografo è tuttora in uso. Demetrescu fu incaricato nel 1940 di istituire un servizio sismologico in Romania che rispondesse ad esigenze moderne di collegamento e scambio dati su di una rete sismica maggiormente diffusa sul territorio. A tale scopo l'osservatorio di Bucharest ricevette fondi per l'organizzazione e tra il 1942 e 1943 sorsero tre nuove stazioni sismiche dislocate sul territorio rumeno: Focsani, Bacau e Campulung. Sempre nel 1943 venne iniziata la costruzione di un'altra stazione sismica a Vrancioaia non ultimata. Infatti a causa della Seconda Guerra Mondiale l'attività sismologica sul territorio rumeno venne considerabilmente ridimensionata.

Negli anni '50 le attività ripresero in maniera regolare, le stazioni sismiche furono riattivate e l'osservatorio di Vrancioaia ultimato.

All'osservatorio di Bucharest fu operativo tra il 1940 ed il 1955 anche un sismografo Alfani per la componente verticale di 2,7 Kg. di massa, periodo 4 sec. circa, ingrandimento 400 volte. Il sismografo aveva un sistema di smorzamento misto magnetico e a liquido e registrazione ottica. Alcune parti dello strumento sono tuttora conservate.


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)