Sismografo Serpieri - 1874

* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo strumento nella banca dati di TROMOS.

Lo strumento, economico e di facile costruzione, permetteva di determinare il punto di partenza, l'ora e la direzione delle scosse. La parte principale del sismografo era costituita da un corpo centrale sferico sospeso ad un filo metallico lungo 135 cm; la sfera, del diametro di 10 cm, portava in basso una punta verticale leggermente immersa in uno strato orizzontale di polvere di licopodio.

Un anello di filo metallico aderente al piano equatoriale della sfera dava appoggio a quattro verghette metalliche poste, pressappoco orizzontalmente, nella direzione dei quattro punti cardinali, appoggiate negli incavi di una sottile lastra metallica di 35 mm di diametro, piegata concentricamente a giro rispetto al corpo sferico, e sporgenti per un buon tratto al di fuori della stessa. Alcuni pesini di piombo, opportunamente posizionabili sulle verghette, permettevano di instaurare un leggero disequilibrio a favore della parte interna dello strumento.

Il rovesciamento della verghetta fuori dallo strumento, e la caduta interna di quella opposta permetteva di determinare la direzione e il verso del primo impulso del terremoto. Completavano le informazioni sull'evento la direzione della traccia lasciata dalla punta sullo strato di polvere e la contemporanea caduta delle verghette laterali. Un semplice meccanismo, legato alla caduta delle verghette, metteva in movimento un orologio a pendolo posto accanto allo strumento: la determinazione dell'ora della scossa si ricavava sottraendo all'ora rilevata dall'osservatore quella segnata dall'orologio sismografico.

Questo strumento era collocato in una nicchia al piano terreno del collegio Raffaello di Urbino, e malgrado le ricerche fatte, non se n'è più trovata traccia.

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(Last update on: 26/04/00)