* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo strumento nella banca dati di TROMOS. Il sismografo di Filomarino constisteva in un lungo pendolo fissato ad un muro, la cui massa sferica portava in basso un lapis che al sopraggiungere della scossa segnava una traccia su una carta di forma circolare (diametro 3 pollici) posta su un sostegno. Alla sfera di ferro erano collegati anche 3 campanellini che funzionavano da allarme; un filo semirigido di crine bloccava inoltre il bilancere di un orologio, quando le oscillazioni del pendolo allontanavano il crine, l'orologio iniziava a funzionare indicando da quanto tempo era accaduto il terremoto.
Ricerche storiche sugli apparecchi sismici in "Annali dell'Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano, s.II, 17, pt.I (1895), pp.1-37.
Roma 1896
(Last update on: 26/04/00)