Arcidiacono Salvatore

 

Biancavilla (CT) [I] 1855 04 10 Catania [I] 1921 02 25

Note biografiche

Nato a Biancavilla (Catania) il 10 aprile 1855, morto a Catania il 25 febbraio 1921.

Terminati gli studi, con il conseguimento nel 1882 del diploma di Ingegnere, fu nominato assistente per la Geodinamica presso l'Istituto di fisica-chimica terrestre e vulcanologia speciale dell'Etna in Catania. In questa sede di ricerca collaborò con Orazio Silvestri nell'organizzazione del Servizio geodinamico per la Sicilia. Nel 1891, l'Osservatorio geodinamico catanese si trasferì nei locali dell'ex convento dei PP. Benedettini. In questo frangente Arcidiacono curò la sistemazione delle apparecchiature sismiche dedicando gran parte della sua attività scientifica allo studio ed al perfezionamento di detta strumentazione. Il sismografo da lui messo a punto rappresenta uno dei risultati tangibili di tale costante attività di ricerca. Dal 1906 curò la "Rassegna sui principali fenomeni eruttivi avvenuti in Sicilia e nelle isole adiacenti", prestando sempre particolare attenzione agli aspetti geodinamici dell'attività vulcanica. Studiò numerosi terremoti siciliani e dell'area etnea, formulando l'ipotesi che i terremoti dell'Egeo e della Grecia risveglino centri sismici locali in Sicilia. Nel corso di queste ricerche macrosismiche Arcidiacono notò una sorta di "ombra sismica" proiettata dall'Etna e dai principali rilievi siciliani.

Fu socio della Società Sismologica Italiana, dell'Accademia Gioenia di Scienze Naturali in Catania e della R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Acireale (Platania 1922 pp.139-141).

Bibliografia

Platania G.
Ing. Salvatore Arcidiacono, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1920-1921), Vol.XXIII, pp.139-141.
Modena 1922


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)