Schmidt Johann Friedrich Julius

Eutin (Holstein) [D] 1825 10 26 Athens [GR] 1884 01 08

Note biografiche

Johann Friedrich Julius Schmidt nacque il 26 ottobre 1825 a Eutin nello Holstein e morì ad Atene l'8 gennaio 1884. Dopo avere frequentato il ginnasio ad Amburgo interruppe gli studi e continuò la sua formazione, tra il 1842 e il 1845, lavorando come astronomo osservatore in diversi Osservatori tedeschi e quindi, dal 1846 come assistente di Argelander a Bonn. Nel 1853 ottenne l'incarico di direttore dell'Osservatorio di Olomouc (Cecoslovacchia), che mantenne fino al 1858 quando fu chiamato a dirigere l'Osservatorio di Atene, dove lavorò ininterrottamente per venticinque anni, fino alla morte improvvisa avvenuta l'8 gennaio 1884.

I lavori di Schmidt in campo astronomico comprendono studi sulle stelle variabili, le macchie solari, gli aloni lunari, le comete e la luce zodiacale. Tuttavia i suoi risultati più brillanti sono quelli raggiunti nel campo della selenografia; è celebre, soprattutto, la sua accuratissima mappa lunare del 1878 (Günther 1890).

Schmidt s'interessò a più riprese anche di argomenti di fisica terrestre, in particolare si occupò dell'eruzione del Vesuvio del 1855 e del terremoto di Sillein (l'attuale Zilina, Cecoslovacchia) del 15 gennaio 1858. Tuttavia, già diversi anni prima, quando era ancora assistente all'Osservatorio di Bonn, aveva collaborato con Nöggerath allo studio del terremoto renano del 1846, occupandosi in particolare della velocità di propagazione delle onde sismiche.

E' questo il più importante contributo teorico di Schmidt in campo sismologico; qualche rozzo tentativo di stima della velocità delle onde era già stato tentato in precedenza, tuttavia il calcolo dello studioso tedesco, basato sui tempi d'arrivo, è probabilmente il primo di una qualche precisione. Da astronomo Schmidt aveva coscienza della notevole imprecisione nella determinazione dei tempi insita sia nella scarsa qualità dei servizi orari degli Osservatori, sia nei diversi mezzi di rilevamento dell'arrivo delle onde. Tuttavia era anche a conoscenza del metodo dei minimi quadrati introdotto da Legendre nel 1806 in uno studio sulla determinazione delle orbite delle comete (Daboni 1970).

Analizzando i dati di circa una trentina di stazioni Schmidt ottenne una velocità di propagazione dell'onda di circa 460 metri al secondo (Seebach, applicando agli stessi dati un metodo differente, ottenne un risultato di circa 625 metri al secondo).

Dopo il suo trasferimento in Grecia alcuni eventi clamorosi come l'eruzione di Santorini nel 1866 e il terremoto della Focide dell'agosto 1870 lo spinsero a riprendere i suoi studi di geofisica. Nel 1874 pubblicò "Vulkanstudien" e l'anno successivo il famoso "Studien über Erdbeben". Quest'ultimo raccoglieva 23 monografie su terremoti dell'Europa sud-orientale dal 1837 al 1873 e un catalogo degli eventi nella stessa regione dalle epoche più antiche al 1873. Schmidt si occupava, inoltre, della frequenza dei terremoti in relazione alle fasi lunari e all'andamento della pressione barometrica, e della loro distribuzione stagionale e giornaliera.

I due saggi, splendidamente illustrati, ebbero un grande successo tanto da essere ristampati, nel 1881, riuniti sotto il titolo "Studien über Vulkane und Erdbeben".




* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)