Seebach Karl Albert Ludwig von

Weimar [D] 1839 08 13 [Weimar] [D] 1880 01 21

Note biografiche

Nato a Weimar il 13 agosto 1839, Karl Albert Ludwig von Seebach - figlio di un maggiore e camerlengo del granducato di Sassonia-Weimar - si distinse fin da giovanissimo grazie a un notevole talento per le osservazioni naturalistiche. Era ancora studente ginnasiale quando pubblicò il suo primo lavoro sugli entomostraci fossili di Thüringen. Dopo una breve parentesi di studi mineralogici, decise di dedicarsi completamente alla geologia e paleontologia. Studiò dapprima a Wroclaw, quindi a Göttingen e infine a Berlino dove si laureò nel 1862. Già l'anno seguente cominciò la carriera accademica come associato all'Università di Göttingen.

Tra il 1864 e il 1865 effettuò un lungo viaggio nell'America Centrale, che gli diede l'opportunità di studiare da vicino i vulcani della zona; frutto di queste ricerche sono alcuni studi pubblicati tra il 1864 e il 1877. Nel 1866 l'eruzione di Santorini lo spinse a compiere un viaggio nel mare egeo per studiare da vicino il fenomeno. Nominato nel 1870 ordinario di geologia e paleontologia, diede un notevole impulso agli studi del suo istituto e avviò la pubblicazione dei reperti geologico-paleontologici della collezione dell'Università di Göttingen.

E' di questo periodo anche il suo unico lavoro sismologico, Das mitteldeutsche Erdbeben vom 6 März 1872 [Il terremoto della Germania centrale del 6 marzo 1872]. Sulla base delle notizie che riuscì a raccogliere, Seebach tracciò due mappe del terremoto: la prima rappresenta la zona pleistosismica (epicentrale) e le isosiste, l'altra le omosiste. Interessante è il fatto che, delle tre curve che egli chiama isosiste, la prima e la terza delimitano, rispettivamente, l'area di danneggiamento e l'area di risentimento, mentre quella mediana segna i limiti dell'area in cui fu udito il rombo che accompagnò la scossa.

La parte più originale del lavoro di Seebach consiste, tuttavia, nel suo metodo per la determinazione della profondità ipocentrale a partire dalle osservazioni del tempo assoluto. Seebach supponeva che le onde sismiche propagandosi dall'ipocentro arrivassero in superficie su diversi punti in tempi diversi: congiungendo i diversi punti in cui l'onda è arrivata nello stesso istante, si ottengono delle linee curve («omosiste») le quali distano fra loro tanto più quanto più profondo è l'ipocentro e viceversa. Secondo Seebach, conoscendo le distanze fra le omosiste si può perciò arrivare a determinare la profondità ipocentrale.

Per il terremoto del 6 marzo 1872 Seebach ottenne una profondità di circa 19 km. Applicando lo stesso metodo al terremoto renano del 29 luglio 1846 e a quello di Sillein (Zilina) del 15 gennaio 1858, calcolò una profondità di circa 37 e 25 km rispettivamente.

Nel 1878, mentre era impegnato nell'organizzazione di un convegno di geologia a Göttingen, Seebach si ammalò gravemente e fu costretto a un lungo periodo di soggiorno in Portogallo nell'inverno 1878-9. Non abbandonò completamente i suoi studi, interessandosi delle formazioni geologiche della Sierra de Monchique; questo fu, purtroppo, l'ultimo lavoro della sua vita. Tornò, infatti, in Germania apparentemente guarito, ma ben presto fu riassalito dalla malattia e morì il 21 gennaio 1880 a soli quarant'anni.

Davison C. 1927, "The founders of seismology", London; Gümbel 1891, Seebach: Karl Albert Ludwig v. S., "Allgemeine Deutsche Biographie", 33, pp.557-9.


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)