Mercalli Giuseppe

 

Milano [I] 1850 05 21 Napoli [I] 1914 03 19

Note biografiche

Nacque a Milano il 21 maggio 1850 e Morì a Napoli il 19 marzo 1914.

Ordinato sacerdote nel giorno di Natale del 1871, frequentò in seguito il corso di scienze naturali presso il politecnico di Milano conseguendo il diploma. Successivamente si dedicò all'insegnamento delle scienze naturali prima presso gli istituti religiosi, poi dal 1888, nei licei statali; nel 1892 venne trasferito presso il liceo Vittorio Emanuele di Napoli, che lasciò nel febbraio 1911 quando, dopo aver vinto un apposito concorso, assunse la direzione dell'osservatorio Vesuviano. Nel 1892 conseguì, per titoli, la libera docenza in sismologia e vulcanologia, presso l'università di Catania, trasferita in seguito nell'ateneo napoletano. Allievo dell'abate Antonio Stoppani presso il politecnico di Milano, iniziò fin da studente ad approfondire tematiche di carattere scientifico: nel 1876 pubblicò alcuni lavori sui terreni glaciali del comasco, due anni dopo lo Stoppani gli affidò la redazione della parte sismica e vulcanologica della sua famosa opera "La Geologia d'Italia". Ma questi furono solo gli inizi di una attività scientifica di primo ordine, frutto di una costante interazione tra il lavoro sul campo e l'attività teoretica; infatti per portare a termine uno dei suoi libri più importanti "Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia" utilizzò ed elaborò i materiali raccolti in centinaia di escursioni in tutta Italia. In occasione del terremoto di Casamicciola del 28 luglio 1883, si recò nell'Isola d'Ischia e osservò i fenomeni conseguenti al sisma, pubblicando poi un lavoro che lo rese noto a tutti i cultori di sismologia e vulcanologia. Nell'anno seguente condusse una missione scientifica insieme a Torquato Taramelli per studiare gli effetti prodotti dai terremoti dell'Andalusia. Nel 1887, in compagnia di Taramelli, visitò i luoghi danneggiati dal grande terremoto ligure del 23 febbraio collaborando alla stesura di una memoria di fondamentale importanza dal punto di vista sismologico. Le sue missioni di studio continuarono negli anni seguenti ed abbracciarono un periodo di grande importanza per lo sviluppo della sismologia italiana e mondiale; nel 1892 si recò nelle isole Pontine; dal 1905 al 1908 visitò su incarico del Ministero della pubblica istruzione la Calabria e d il messinese, utlizzando l'ampia messe di dati ed osservazioni raccolte per avanzare suggerimenti a proposito delle tipologia edilizie da adottarsi in aree ad elevato equilibrio sismico. Legò il suo nome ad una scala di intensità macrosismica che egli stesso si preoccupò di diffondere e rendere facilmente compresibile , pur riconoscendone i limiti.

Gran parte della sua attività scientifica fu assorbita dallo studio dei maggiori vulcani italiani ed in particolare del Vesuvio e dell'area flegrea.

Il miglior quadro di sintesi dell'attività scientifica di Mercalli è rappresentato dal giudizio espresso dalla commissione che lo propose alla direzione dell'Osservatorio Vesuviano: "il Mercalli ha tale e tanta messe di osservazioni da lui raccolte col massimo scrupolo di sincerità, sia nel campo vulcanologico che in quello sismologico, ed è così mirabile la sua attività e costanza nel seguire tutte e manifestazioni dei vulcani italiani ed in particolare del Vesuvio, attività che è anche prova di una instancabilità fisica veramente giovanile, che Egli è a buon diritto riconosciuto dai più autorevoli vulcanologi italiani e stranieri come il conoscitore più accreditato del vulcano al cui studio deve provvedere questo concorso; e sotto ogni riguardo è di gran lunga superiore a tutti gli altri concorrenti".



Fu direttore dell'Osservatorio Vesuviano (NA) dal 1911 al 1914 anno della tragica scomparsa.

Bibliografia

Chistoni C.
Giuseppe Mercalli necrologio, in "Atti dell'Accademia Pontaniana di Napoli", Vol. XLV (1914), pp.1/4.
Napoli 1914

Galli I.
Il professore D. Giuseppe Mercalli, elogio e bibliografia, in "Memorie della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei", S.II, Vol.I, (1915), p.41.
Roma 1915


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)