1906 1935
L'Osservatorio geodinamico fu fondato attorno all'anno 1905 dal vescovo Giuseppe Morabito, che ne fu il Direttore fino al 1923, anno in cui morì. Durante la sua gestione intrecciò relazioni con altri Osservatori, con l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica (UCMG), con l'Istituto di Geofisica e Geodetica della R. Università di Messina e con la Specola Vaticana. Inizialmente l'osservatorio possedeva alcuni simsmoscopi e due tromometri Omori, modificati da Alfani e da lui stesso installati. Nel 1918 l'UCMG stanziò alcuni fondi-spese a favore dell'Osservatorio e, nello stesso anno, la Specola Vaticana donò al Direttore un anemografo Denza.
Alla morte del fondatore la direzione dell'Osservatorio passò a Rosario Labozzetta, il quale continuò il lavoro del suo predecessore guadagnandosi la stima di molti suoi colleghi. Dopo la morte di Labozzetta l'Osservatorio iniziò il suo declino, con l'abbandono progressivo dell'attività e degli strumenti, che si protrasse fino al 1935, anno in cui fu chiuso definitivamente. Nel 1938 l'Istituto di Geofisica e Geodetica della R. Università di Messina chiese al Vescovo di Mileto che la strumentazione dell'Osservatorio fosse prestata all'Osservatorio Pio XI di Reggio Calabria. Il 26 ottobre 1938 il Vescovo diede il suo assenso, ma il trasporto non fu mai eseguito. In realtà strumenti e documentazione furono trasferiti all'orfanatrofio Morabito di Polistena che purtroppo nel 1941 fu distrutto da un incendio: pare che soltanto alcune lettere conservate nell'archivio del Seminario siano state salvate.
* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.
(Last update on: 26/04/00)