Osservatorio Meteorico Geodinamico Agrario - Caggiano

1891 1915

Note storiche

E' stato contattato telefonicamente il Sindaco di Caggiano il quale ci fornito poche informazioni: l'Osservatorio aveva sede nella torretta di un ex convento a Caggiano, e cessò l'attività circa nel 1915. Il sindaco ci ha indicato il prof. Gaetano La Mattina di Roma che sta scrivendo un libro sulla storia di Caggiano e che pertanto potrebbe fornire molte informazioni. Il prof. La Mattina contattato (15 aprile 91) invierà materiale da lui pubblicato sull'Osservatorio.

TRASCRIZIONE DELL'ARTICOLO "UN'ORA SULL'OSSERVATORIO GEODINAMICO DI CAGGIANO"(ritaglio di giornale v. CB 276257)

A cavaliere dello sperone gigantesco e dominatore la bassa valle del Calore e del Tanagro, il promontorio di Caggiano s'allunga con le sue case a picco sull'inespugnabile baluardo fino al solitario poggio del convento dei francescani, su cui torreggia il breve terrazzo del R. Osservatorio istituito dal Governo per le osservazioni meteorologiche della regione. Utile istituzione, tra le tante vantaggiose per l'agricoltura e poco interessanti la scienza. E ne aveva tutto il diritto Caggiano, situato a 900 metri dal mare, in una posizione topografica eccezionale, sullo sperone di una montagna che divide l'immensa bassura in due ampie vallate: quella del Tanagro e quella del Calore.
Una regione interessantissima, per gli studiosi di sismologia e di idrografia per le valli caratteristiche nelle loro svariate accidentalità del terreno fatte di precipizi orrendi, di burroni ampi e profondi, di caverne, di sorgenti, di corsi d'acqua, di fossi, di laghi, di grotte inesplorate, di pozzi vertiginosi e di cadute altissime.
Paesaggio strano interrotto dalle più inimmaginabili caratteristiche fosse di verde, di macigni e di abissi, il cui fondo rimane ancora inosservato da occhi umani, e sul quale non ancora s'attardò l'occhio indagatore dello studioso.
Sulla vetta dello sprone domante questa regione caratteristica della provincia di Salerno, Caggiano si distende e giace in attesa di promessi vantaggi forestali tanto generosamente elargiti dalla legge sul mezzogiorno e tanto profondamente trascurati da coloro i quali avevano maggior dovere di curarne l'esecuzione. I rimboschimenti, i rinvigorimenti delle foreste, che son la ricchezza e la salute delle contrade, rimangono una pratica e un opuscolo negli scaffali degli ispettori regalatici dall'istituto di Vallombrosa. Caggiano sul dorso nudo di Capolaserra, è guardato alle spalle dalla mole maestosa ed immensa dell'omonima montagna brutta e levigata come la chierica di un frate. E però il paese non è e non sarà mai una stazione climatica come avrebbe diritto di essere.

È sul poggio dei francescani, circondato dal verde cupo dei cipressi che il convento sorge: il convento un dì asilo di oziosi mormoratori di giaculatorie, sede oggi di un posto di osservazioni scientifiche interessanti ed esatte, precise ed infallibili, delle quali si rende attivo e profondo annotatore il signor Placido Attard colà distaccato alla direzione del R. Osservatorio.
Le anguste cellete dei frati hanno subito una radicale trasformazione. I muri divisori sono scomparsi e le cellette sono diventante gabinetti scientifici di osservazione. I corridoi oscuri dall'impiantato mal connessi e movibili come la tastiera di un pianoforte sono diventati luminosi ed aerati.
Al silenzioso bisbigli cavernoso dei frati salmodianti è succeduto il ciarlottio allegro e squillante del gaioso sciame delle figliole graziose del direttore scientifico che trascorre i suoi giorni tra barometri, pluviometri e sismografi, confortato dall'affetto e dal sorriso delle sue figliole.
Alle preci melodiche e lugubri del monaci si è sostituita la scienza utile alla vita.
Tanto nei vari gabinetti di osservazione come sull'alta verannda, gli strumenti più moderni della idrografia, della sismologia, della termografia e della meteorologia ha richiesto al R. Osservatorio, per il quale gran parte della loro attività spesero i fratelli dottor Morone di Caggiano, assistiti dal governo centrale che nulla ha trascurato per il completo e perfetto arredamento dei gabinetti. Il governo mostrò di aver compreso tutta l'importanza dell'osservatorio geodinamico agrario di Caggiano situati tra i centri sismici del Vulture, di Tito, di Saponara di Tramutola e di Lagonegro. I terremoti più lontani S.Francisco, Cile, Giappone, vennero esattamente e chiaramente registrati da questo osservatorio meteorologico di montagna nel mezzogiorno d'Italia.
L'illustre Tacchini trovò l'osservatorio di Caggiano degno di altri studi ben più importanti che non quelli che attualmente compie.
Probabilmente il governo si deciderà a completare di altri rari e difficili strumenti geodinamici l'arredamento di questo osservatorio che rende, ma potrebbe rendere ancor maggiori servizi al paese ed alla sicurezza delle popolazioni meridionali.
Scienziati come il Taramelli consigliarono molti provvedimenti al governo relativamente al servizio di questi osservatori, specie poi nelle loro osservazioni sismologiche, le quali ebbero il loro massimo sviluppo con gli studi del de Rossi, italiano, ma furono perfezionate nelle nazioni straniere da Inglesi, Giapponesi, Tedeschi.

All'osservatorio di Caggiano attualmente veglia Placido Attard, un moderno e bravo studioso e su lui, sulla sua opera assidua e costante un caggianese autentico: il comm. Dott. Emilio Morone, il cui nome è inciso già da tempo sulla lapide, murata nel corridioi del convento a sinistra dell'entrata. L'uno integra l'opera dell'altro: il dott. Morone veglia aal cura e all'interesse moderno per l'osservatorio di Caggiano. Placido Attard si studia di riuscire a far funzionare meravigliosamente gli strumenti raccolti nei gabinetti e sull'alta veranda[.....]
Ad entrambi la riconoscenza della popolazione, per la sicurezza della quale l'osservatorio registra e veglia.


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)