R. Osservatorio Astronomico Capodimonte - Napoli
1819 -
Note storiche
Veduta dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte in una fotografia del 1929.
L'idea di fondare un osservatorio astronomico a Napoli risale al 1735, anno in cui fu istituita la cattedra di Astronomia presso la Regia Università. Il progetto si realizzò nel secolo successivo per volontà di re Ferdinando I; i lavori di costruzione dell'osservatorio sulla collina di Capodimonte iniziarono nel 1812.
La costruzione andò a rilento e insorsero difficoltà di ogni genere. Così nel marzo 1817 fu chiesta la partecipazione di Giuseppe Piazzi, già direttore dell'Osservatorio Astronomico di Palermo e direttore generale degli osservatori del Regno delle due Sicilie. Piazzi si trasferì a Napoli come direttore dell'osservatorio di Capodimonte. Presa visione del lavoro compiuto, espresse la sua soddisfazione per l'opera fino a li realizzata e per gli strumenti astronomici acquistati. Grazie ad alcuni tagli di spesa da lui decisi si portarono a termine velocemente i lavori e l'organico dell'osservatorio fu stabilito con un regio decreto nel 1819. Piazzi, che non aveva tempo di seguire l'osservatorio palermitano e quello di Capodimonte, fece nominare direttore, nel giugno 1819, Carlo Brioschi, che aveva lavorato all'osservatorio astronomico di Milano. Nel 1820 furono compiuti gli ultimi lavori relativi alla sistemazione della strumentazione fissa e alla costruzione dei tetti mobili.
Brioschi iniziò le attività astronomiche dell'osservatorio nel 1820 e nel 1821 iniziarono anche le osservazioni meteorologiche che dal 1823 furono pubblicate nel Calendario dell'Osservatorio. Nel 1833 alla morte di Carlo Brioschi gli successe, come direttore, il secondo astronomo Ernesto Capocci (1833-1850). A questi successero Leopoldo Del Re (1850-1860), Annibale De Gasparis (1864-1889), Emanuele Fergola (1889-1910), Francesco Contarino (1910-1912), Azeglio Bemporad (1912-1932), Luigi Carnera (1932-1948), Attilio Colacevich (1948-1953).
Nei primi anni del nostro secolo gli studi sul magnetismo e sull'elettricità atmosferica venivano eseguiti con (Merlin e Somville 1910 pp.24-25):
- magnetometro Kew
- inclinometro
- declinometro a lettura diretta
- elettrometro Palmieri.
L'Osservatorio astronomico in un'immagine dei primi anni '90.Bibliografia
* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.
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(Last update on: 26/04/00)