Osservatorio "A.Bina" - Perugia

1935 2000

Note storiche

L'osservatorio, annesso all'Abbazia benedettina di S. Pietro, prende il nome dal suo fondatore Andrea Bina, monaco benedettino che nel 1751 con un pendolo di sua progettazione fu fra i primi a seguire strumentalmente l'evoluzione di un periodo sismico (quello di Gualdo Tadino di quell'anno).

L'Osservatorio conserva, della sua antica tradizione, parte dell'archivio relativo soprattutto agli aspetti amministrativi - altra documentazione è andata o dispersa per svariati motivi, o distrutta da un incendio e da eventi bellici successivi - e gran parte delle registrazioni prodotte con gli strumenti che vi hanno funzionato.

Sono tuttora esistenti, funzionanti ma non in uso:

un avvisatore sismico Galli-Brassart per i movimenti orizzontali, un sismoscopio a dischetto di Agamennone, un sismoscopio orizzontale di incerta attribuzione (pendolo di circa 1 metro), un sismografo Agamennone a tre componenti (originariamente a Rocca di Papa), un microsismografo Vicentini orizzontale con pendolo di circa 3-4 metri e massa di alcuni quintali in pani di piombo. È invece in uso un sismografo orizzontale Wiechert.



Bibliografia

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Osservatorio sismologico A.Bina di Perugia, Sismogrammi registrati presso l'Osservatorio sismologico "A. Bina" di Perugia.


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)