Osservatorio Geodinamico Comunale - Quarto-Castello

1895 1921

Note storiche

Il Regio Osservatorio Geofisico di Quarto-Castello di Firenze fu fondato nel 1895, su iniziativa di Raffaello Stiattesi e con il contributo economico di Giovannangelo Bastogi, a seguito del terremoto del 18 maggio 1895 (Stiattesi 1899 p.4). Sorse con lo scopo di studiare eventuali relazioni tra fenomeni meteorici e terremoti. La scelta della località nella quale istituire l'osservatorio ricadde su Quarto-Castello di Firenze, vicino alla regione di Monte Morello, perché indicata dall'ingegner Bassani come zona epicentrale dei terremoti dell'area fiorentina.





L'osservatorio geofisico di Quarto Castello con la torre dove erano alloggiati gli strumenti meteorologici.



L'osservatorio, diretto da Stiattesi, era dotato di impianti completi per lo studio e la registrazioni dei fenomeni meteorici, di un laboratorio di analisi delle acque e di una sezione geodinamica. In una sezione astronomica, attraverso l'uso di un cannocchiale meridiano e di un telescopio da 270 mm, venivano studiate le possibili correlazioni tra fenomeni astronomici e sismici. La dotazione di strumenti sismici era data da:

- apparecchio Oddone (in funzione nel 1901)

- ascoltatore endogeno de Rossi (1899)

- microsismografo Vicentini a pantografo a registrazione continua con massa da 500 Kg., periodo 2,95 sec., lunghezza 9,28 m., ingrandimento 80 e velocità della carta 66 cm. all'ora (1899-1902)

- microsismografo Vicentini per la componente verticale a pantografo con massa di 50 Kg., lunghezza 1,50 m. (Lais 1905 p.59). Le costanti risultano tali tra il 1898 e il 1900. Tra il 1901 e il 1904 il periodo era di 0,51 sec. ed il fattore d'ingrandimento venne portato a 130, successivamente tra il 1904 ed il 1907 il periodo venne portato a 0,80 sec. e la velocità di avanzamento della carta era di 180 cm/h

- microsismografo medio a pantografo con massa di 226 Kg., periodo 2,60 sec., lunghezza di 4,8 m. ed ingrandimento di 118/120 volte. Sullo strumento, sicuramente attivo tra il 1900 ed il 1901, vennero montate masse di 140, 220 e 226 Kg. (Stiattesi 1900 p.5)

- microsismografo piccolo (1900)

- microsismografo a pendolo elastico rovescio Stiattesi con massa di 250 Kg., periodo 1 sec., lunghezza 2,2 cm, ingrandimento 67 volte e avanzamento carta di 90 cm/h (1901-1902)

- due pendoli orizzontali Stiattesi con massa da 20 Kg. e distanza tra i due fulcri di 3,40 m. le registrazioni dei quali furono pubblicate dal 1898 al 1921 (Stiattesi 1940p.142)

- due livelli geodinamici a registrazione continua con periodo di 1,66 sec. (1899-1900)

- pendoli orizzontali Stiattesi con massa di 500 Kg., periodo N-S di 9,8 sec. E-W di 10,6 sec., ingrandimento 25 e velocità della carta regolabile tra 180 e 240 cm/h. Con queste caratteristiche funzionò almeno nel periodo 1902/1904, successivamente, fino al 1924 i periodi vennero portati rispettivamente a 21,5 e 10,6 e l'ingrandimento venne raddoppiato

- pendolo misto di 250 Kg. di massa, periodo 26,6, periodo verticale 5 sec., ingrandimento 4, velocità carta 90 cm/h. Il pendolo rimase in funzione almeno tra il 1904 e il 1921

- pendolo orizzontale con massa 285 Kg., periodo 8,9 sec., ingrandimento 25 e avanzamento carta 90 cm/h (1902)

- pendoli orizzontali con massa variabile di 233 e 235 Kg., periodo 20,18 sec. ingrandimento 25 e scorrimento carta variabile tra i 0,6 e 36 cm/h (1897-1902)

- pendolo orizzontale N-S aperiodico da 250 Kg., ingrandimento 25 e velocità carta 87 cm/h (1902)

- pendolo orizzontale, chiamato nuovo pendolo orizzontale, per la sola componente E-W con massa di 250 Kg., periodo 3 sec., ingrandimento 25 e velocità carta 180 cm/h (1903). Questi ultimi due strumenti furono costruiti dalle officine meccaniche dell'osservatorio tra l'ottobre 1902 e l'aprile 1903.

- sismometrografo Cancani a registrazione continua con massa da 140 Kg. e lunghezza 2,60 m. con registrazione su disco di vetro affumicato

- otto pendoli Cavalleri

- tre tromometri e due ortosismometri Bertelli costruiti dalle Officine Galileo di Firenze

inoltre due sismoscopi a verghetta Brassart, due sismoscopi multipli Cancani, un protosismografo Menesini ed una spia sismica Mensini, un amplificatore Golfarelli, un sismoscopio elettrico Cecchi, tre sismoscopi Guzzanti, un ortosismoscopio Bertelli, due sismoscopi Agamennone, un tromometro normale, altri tromometri di diverse lunghezze e numerosi altri (Stiattesi 1899 pp.4-8).





La foto mostra l'interno della sala di studio dell'osservatorio.



Tra il novembre 1900 e il luglio 1901 furono numerose le modifiche appartate ai locali ed agli strumenti tanto che il direttore Stiattesi sentì l'esigenza di pubblicare anzitempo il Bollettino Sismologico per dar conto dei miglioramenti strumentali apportati (Stiattesi 1901. pp.5-21). Nel dicembre del 1901 entrarono a far parte della dotazione dell'osservatorio due nuovi strumenti per lo studio della geodinamica: un sismoscopio elettrico Benedetti ed un sismografo fotografico, segnalati come particolarmente sensibili e promettenti nell'indagine dei fenomeni sismici (Stiattesi 1902 p.5).

Il 24 ottobre 1902 entrò in funzione anche un tremitoscopio Agamennone installato su una mensola di marmo direttamente connessa al substrato roccioso (Stiattesi 1903 pp.6-11). Tra il 1904 ed il 1906 entrarono in funzione diversi nuovi pendoli come un pendolo orizzontale Omori da 35 Kg. ed un ulteriore pendolo orizzontale Stiattesi ma diedero risultati insoddisfacenti e vennero presto smontati (Stiattesi 1909 pp.8-9).

Bibliografia

Agamennone G.
Tremitoscopio ad azione elettrica, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1904-1905), Vol.X, pp.19-29.
Modena 1904

Agamennone G.
L'indirizzo nella costruzione degli strumenti sismici in Italia, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1904-1905), Vol.X, pp.239-252.
Modena 1904

Agamennone G.
Brevi cenni sull'organizzazione del Servizio Sismico in Italia con l'elenco dei principali osservatori sismici italiani, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana (1908-1909), Vol.XIII, pp.41-74.
Modena 1908

Agamennone G.
L'uso del pendolo invertito in sismometria e il macrosismografo universale di Rocca di Papa, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1937), Vol.XXXV, pp.120-140.
Roma 1937

Alfani G.
Un perfezionamento ai pendoli orizzontali a registrazione meccanica, in "Rivista di Fisica, Matematica e Scienze Naturali", A.VI, Novembre 1905, n.7.
Firenze 1905

Lais G.
Presentazione di sismogrammi, in "Atti della Pontificia Accademia de' Nuovi Lincei", A.LIX, (1905-06), p.59.
Roma 1906

Stiattesi R.
Nuovo sismoscopio elettrico e nuovo sismografo fotografico, in "Rivista di Fisica, Matematica e Scienza Naturali", (1902), pp.5-11.
Pavia 1902

Stiattesi R.
Il IV modello dei pendoli orizzontali Stiattesi, pp.1-6.
Firenze 1906

Stiattesi R.
Il R.Osservatorio Geofisico di Quarto, in "Firenze", a.9, n.1-4, gennaio 1940.
Firenze 1940


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)