Osservatorio Sismologico S. Domenico - Prato
1928 2000
Note storiche
L'Osservatorio fu costruito nei locali del Convento di S. Domenico nel 1930, ma gli strumenti non furono messi a punto che all'inizio del 1931. Gli apparecchi iniziarono le registrazioni dopo pochi mesi dal completamento delle strutture dell'osservatorio, successivamente a lunghe e laboriose prove di registrazione. Le osservazioni furono pubblicate trimestralmente sul Bollettino dell'Osservatorio Sismologico di S. Domenico a partire dal 1 gennaio 1932.
La figura mostra il primo numero del Bollettino Trimestrale dell'osservatorio sismologico pratese.
Onorio Vannucci, fu il primo direttore dell'osservatorio. La dotazione strumentale degli apparecchi sismici era:
- un tromometrografo Omori-Alfani con massa di 450 kg., periodo N-S di 10 sec. e E-W 8 sec., ingrandimento di 30 volte e velocità di scorrimento carta di 100 cm/h. Lo strumento era in funzione tra il 1931 e il 1934
- un ortosismometro Alfani con massa di 150 Kg., periodo 1 sec., ingrandimento 29 e scorrimento della carta alla velocità di 1 m./h. Anche questo strumento era sicuramente in funzione tra il 1931 e il 1934
- pendolo orizzontale tipo Vicentini con massa di 200 Kg., periodo 2,8 sec., fattore d'ingrandimento 16 e velocità della carta di un metro all'ora (1931/1934)
- sismoscopio a registrazione continua con massa di 100 Kg., periodo 1,80 sec., ingrandimento 5 e velocità di scorrimento carta di 100 cm/h (1931/1934)
- un sismografo per la componente verticale Vannucchi con massa di 23 Kg. e periodo di 3,6 sec.
- vari pendoli orizzontali
- un pendolo per la componente verticale Vicentini
- un sismoscopio a registrazione continua
- un tromometro Bertelli.
L'osservatorio funzionò regolarmente per circa 20 anni, senza interruzioni né danni durante la seconda guerra mondiale; fino al 1962 fu diretto da Vannucci. Alla morte del primo direttore subentrò Vincenzo Ricci, suo assistente fin dal 1946. Il nuovo direttore progettò una ristrutturazione generale dell'osservatorio, e dal settembre 1962 al marzo 1963 vennero sospese le attività. Esse ripresero regolarmente fino al 1967, anno in cui iniziò il declino dell'osservatorio: umidità, vecchi strumenti, spazio limitatissimo richiesero continui interventi di manutenzione tanto che dal 1967 al 1971 l'attività fu frammentaria al punto da non poter risalire al tipo di strumenti in dotazione.
Alla morte del direttore Ricci, l'osservatorio fu ristrutturato dal Gruppo Pratese di Storia Naturale con la creazione di tre colonne, costituenti la nuova stazione elettronica, e con l'abbattimento di molte vetrine e l'eliminazione e distruzione di molti strumenti. Poca strumentazione antica è rimasta, ma fu certo conservata da Francesco Coccia, direttore dal 1971 fino al 1988. Il nuovo direttore Pratesi, che attualmente ancora dirige l'osservatorio, subentrò a Coccia alcuni anni fa, e nello stesso periodo l'osservatorio venne trasferito in una nuova sede.
La documentazione riguardante la storia del vecchio osservatorio è rimasta presso il Convento, mentre per quanto riguarda i vecchi strumenti sismici non ci sono notizie recenti.Bibliografia
Vannucchi O.
Il nuovo sismografo per la componente verticale dell'Osservatorio Sismologico di S. Domenico in Prato, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" Vol.XXXVI, (1938), pp. 99-103.
Roma 1938
* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.
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(Last update on: 26/04/00)