Istituto Fisico della R. Universita' - Padova

1895 1977

Note storiche

Fu fondato nel 1895 da Giuseppe Vicentini che vi lavorò fino al 1931. Vicentini collaborò con Giulio Pacher, libero docente di Fisica Sperimentale presso l'Università di Padova, il quale contribuì a migliorare gli apparati di registrazione dei sismografi. Nel 1895 era operativo un microsismografo a due componenti orizzontali con pendolo della lunghezza di 3.36 m., massa di 100 Kg. e ingrandimento di 80 volte.

Dal 1899 iniziò la pubblicazione del Bollettino Sismografico dell'Istituto di Fisica per la divulgazione alla comunità scientifica dei moti sismici, registrati presso l'osservatorio a partire dal 1¡ gennaio 1899. La pubblicazione del Bollettino venne sospesa tra il 1915 e il 1918 a seguito della Prima Guerra Mondiale e fino al 1935 per mancanza di organico e per il ritiro dall'incarico di direttore di Vicentini. La raccolta dei dati sismologici non venne comunque mai interrotta ed il materiale sismografico accuratamente studiato e conservato.

Nel 1899 erano in funzione nell'osservatorio:

- un sismoscopio Cecchi (sicuramente in funzione nel 1895)

- un apparecchio registratore Ragona

- un tromometro normale (1895)

- un microsismografo Vicentini con massa di 500 Kg. e lunghezza di 10,3 metri, in funzione tra il 1896 e il 1902

- un microsismografo Vicentini a due componenti a pantografo per lo studio delle onde di lungo periodo (denominato A). La lunghezza del pendolo era di 10,68 m., la massa di 400 Kg., il periodo 6,7 sec. e il sistema di smorzamento a liquido. L'ingrandimento dei movimenti sismici era di 100 volte, la velocità di scorrimento della carta era di 132 cm/h e regolabile. Queste caratteristiche strumentali vennero mantenute tra il 1903 e il 1913; successivamente tra il 1920 e il 1934 l'ingrandimento fu portato a 106 volte e lo scorrimento carta a 84 cm/h

- un microsismografo universale per la registrazione simultanea, su un unico nastro di carta affumicata, delle componenti orizzontali e di quella verticale del moto sismico (denominato B). Questo strumento era la combinazione di un microsismografo a due componenti orizzontali (lungo 1,50 m., massa di 100 Kg., periodo 2,3 sec.) ideato da Vicentini nel 1895 e di un microsismografo per la componente verticale (lungo 1,50 m. con massa di 45 Kg., periodo 1,2 sec.) ideato da Vicentini e Pacher nel 1897. L'ingrandimento del moto sismico dato da un sistema di leve era di 90 volte. Le registrazioni erano fatte su un supporto di carta lucida affumicata. Quest'ultimo strumento dopo alcune modifiche e migliorie venne installato nella sua versione definitiva nel febbraio 1898 (Vicentini e Pacher 1899 pp.33-58/65-74). Entrambe i modelli di microsismografo ebbero un notevole successo e vennero utilizzati da diversi osservatori fino agli anni '30.

- microsismografo a due componenti orizzontali (denominato C) del tutto simile al microsismografo B ma con periodo 2,7 sec. e velocità di avanzamento carta di 5 mm./min.







La figura, apparsa sul primo numero del Bollettino Sismografico dell'Istituto di Fisica nel 1899, illustra in pianta i locali presso i quali era allestito il laboratorio sismico. In figura è riportata l'ubicazione degli strumenti (A, B, C).



Nel 1902 venne installato, su uno speciale pilastro sismico al piano terreno dell'istituto, un microsismografo a tre componenti (denominato E) del tutto simile al microsismografo universale precedentemente descritto. Il pendolo per la componente orizzontale era lungo 1,50 m. con massa di 100 Kg. e periodo 1,2 sec.; quello per la componente verticale era lungo 1,29 m. con massa di 50 Kg., periodo 0,45 sec. Nel 1924 questo microsismografo venne sostituito con due strumenti astatizzati magneticamente: il primo a componente orizzontale NS e a componente verticale con masse di 100 Kg., il secondo a sola componente orizzontale EW con massa di 50 Kg.

Vicentini nel 1904 ideò ed installò un sismoscopio a registrazione meccanica il cui scopo era quello di dotare l'osservatorio di uno strumento semplice e sensibile, capace di registrare scosse sismiche di debole intensità. La lunghezza del pendolo era di 40 cm. e la massa di 10 Kg. Le registrazioni dello strumento venivano fatte su lastre di vetro affumicato tramite un pantografo che forniva un ingrandimenti di due volte (Vicentini 1904 pp.1095-1100).

Nel 1933, per rendere l'osservatorio indipendente dai laboratori di fisica, anche gli strumenti A e B vennero trasportati al piano terra dell'istituto. Il pendolo A venne accorciato a 9,65 m. Nel 1937 l'osservatorio venne trasferito nei locali del nuovo edificio dell'Istituto di Fisica.

Nel dopoguerra, l'Istituto Nazionale di Geofisica, dotò l'osservatorio di una coppia di sismografi meccanici Wiechert tipo I.N.G. con masse da 200 Kg. per le componenti orizzonatali e 80 Kg. per la verticale; questi rimasero in funzione fino al 1975.

L'osservatorio funzionò ininterrottamente presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Padova fino al 1977.

Bibliografia

Agamennone G.
Brevi cenni sull'organizzazione del Servizio Sismico in Italia con l'elenco dei principali osservatori sismici italiani, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana (1908-1909), Vol.XIII, pp.41-74.
Modena 1908

Boccardo G.
Sismografi registratori, in "Nuova Enciclopedia Italiana", Vol.XX, pp.989-992.
Torino 1886

*
Museo di Fisica dell'università di Padova, Sismogrammi registrati presso l'Osservatorio sismico dell'Istituto Fisico dell'Università di Padova.

Pacher G.
I microsismografi dell'Istituto di Fisica della Reale Università di Padova, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1897), Vol.III, pp.65-131.
Modena 1897

Vicentini G.
Sismoscopio registratore, in "Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti", Tomo LXIII, P.II, pp.1095-1100.
Venezia 1904

Vicentini G., Pacher G.
Microsismografo per la componente verticale descrizione e risultati, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1899), Vol.V, pp.33-58/65-74.
Modena 1899


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella banca dati di TROMOS.

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(Last update on: 26/04/00)