Sismoscopio a mercurio Cavalli - 1784


* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i riferimenti bibliografici associati a questo strumento nella banca dati di TROMOS.





L'abate Atanasio Cavalli, responsabile della Specola del Duca Caetani in Roma, rilevò la soggettività della percezione dei movimenti del suolo in occasione di una scossa sensibile nella zona del Vulcano Laziale la notte del 9 aprile 1784 alle ore due circa. Cavalli avvertì la scossa in Roma, mentre altri lo negarono. Ciò spinse l'abate ad ideare e costruire uno strumento in grado di mostrare in modo icastico il verificarsi di una perturbazione tellurica per quanto lieve.

L'apparecchio era in sé molto semplice e così l'autore descrisse la sua macchinetta: E' questa formata da un cilindro o vase squadrato di vetro A B alto tre pollici, e largo uno, il quale ha nelle quattro parti in circolo egualmente distanti se è cilindro, o nelle quattro facce se è quadrato, alla esatta altezza di un pollice dalla base quattro buchi paralleli, muniti de' suoi tubi di vetro ripiegati, tendenti in giù, CD, EF, GH, IL. Fissai questo cilindro sopra una mensoletta XX, che attaccai, parallela alla meridiana, ad un muro maestro dell'osservatorio... Empii il cilindro di argento vivo bene purgato, fino al perfetto livello de' forami C E G I comunicanti co' tubi D F H L, sotto a ciascun dei quali posi siffatto un piccolo bicchiere R R R per ricevere il liquido, nel caso che per lo sfuggevole canale sdruccilasse. La presenza del liquido in uno dei recipienti di raccolta o in tutti forniva notizie riguardo al tipo ed alla direzione della scossa, mentre la sua quantità indicava approssimativamente l'intensità della medesima. Lo studioso romano presentò il suo sismografo nelle Lettere Meteorologiche Romane e ne corredò la descrizione con un disegno che lo poneva fra altri strumenti dell'arredo scientifico della Specola Caetani. Il vasetto contenente circa un pollice cubo di mercurio veniva protetto dalle perturbazioni dell'ambiente esterno con l'ausilio di una sorta di campana di vetro poggiante sulla mensola e chiusa all'estremità superiore.

Si può ipotizzare che Cavalli conoscesse l'analogo strumento proposto precedentemente dal francese De Haute-Feuille, il quale dotò il suo sismoscopio di otto fori al fine di avere indicazioni più precise riguardo alla direzione del sommovimento, ed è degno di nota il progetto dello studioso romano di perfezionare il suo apparecchio alla luce delle esperienze fatte in occasione del terremoto avvenuto in Roma il 2 ottobre 1785. Avendo il dispositivo segnalato scosse da pochi o nessuno avvertite nei giorni successivi, egli si premurò di verificare l'attendibilità del suo strumento. Sebbene per la lunga sperienza di un anno, potessi io essere sicuro della fermezza, e stabilità del muro delle sua specola, a cui è affisso il sismografo, avendone sempre, e costantemente osservato immobile il mercurio al frequentissimo passare de' carri,... aprii, e serrai con istrepito, e con impeto le porte e le finestre così lontane che vicine al sismografo; smossi e trascinai per terra le casse dei telescopi... Mentre tutto ciò facevasi, non mi venne mai fatto di osservare una avvegnacchè minima increspatura o tremolo nella superficie del mercurio esistente nel vase. ...resta evidentemente che le dette scosse furono propriamente, e unicamente di terremoto.

Si hanno notizie certe che il sismoscopio dell'abate Cavalli fece parte della strumentazione utilizzata alla Specola Caetani di Roma dall'aprile 1784 al novembre 1787.

Bibliografia

Agamennone G.
Sopra un antico sismometro a mercurio ideato dall'Abate A. Cavalli, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana" (1897), Vol.III, pp.29-32.
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Baratta M.
Ricerche storiche sugli apparecchi sismici in "Annali dell'Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano, s.II, 17, pt.I (1895), pp.1-37.
Roma 1896

Baratta M.
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Roma 1896

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Lettere meteorologiche romane dell'abate Atanagio Cavalli, Tomo I.
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Lettera del signor ab. Cavalli a S.E. il Sig. Duca di Sermoneta, Roma 3 ottobre 1785, in "Antologia Romana", Vol.XII, fasc. XVI, pp.121-123.
Roma 1785

Cavalli A.
Lettera seconda del signor ab. Atanagio Cavalli a S.E. il Sig. Duca Francesco Caetani di Sermoneta, in "Antologia Romana", Vol.XII, fasc. XVII, pp.129-131.
Roma 1786

Veiga E.
Giornale delle Osservazioni meteorologiche dell'anno 1784, fatte ed ordinate dal sig. abbate Cavalli, in "Tavole delle effemeridi astronomiche per l'anno 1793, calcolate al mezzogiorno di tempo medio nel meridiano di Roma ad uso della Specola Caetani,...dall'Abate Eusebio Veiga".
Roma 1792

Veiga E.
Giornale delle Osservazioni meteorologiche dell'anno 1785, fatte ed ordinate dal sig. abbate Cavalli, in "Tavole delle effemeridi astronomiche per l'anno 1794, calcolate al mezzogiorno di tempo medio nel meridiano di Roma ad uso della Specola Caetani,...dall'Abate Eusebio Veiga".
Roma 1793

Veiga E.
Giornale delle Osservazioni meteorologiche dell'anno 1786, fatte ed ordinate dal sig. abbate Cavalli, in "Tavole delle effemeridi astronomiche per l'anno 1795, calcolate al mezzogiorno di tempo medio nel meridiano di Roma ad uso della Specola Caetani,...dall'Abate Eusebio Veiga".
Roma 1794

Veiga E.
Giornale delle Osservazioni meteorologiche dell'anno 1787, fatte ed ordinate dal sig. abbate Cavalli, in "Tavole delle effemeridi astronomiche per l'anno 1796, calcolate al mezzogiorno di tempo medio nel meridiano di Roma ad uso della Specola Caetani,...dall'Abate Eusebio Veiga".
Roma 1795

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(Last update on: 26/04/00)