Scala Mercalli-Càncani-Sieberg 1932

Grado I. Impercettibile. Rilevato dai soli strumenti sismici

Grado II. Molto leggero. Avvertito solo da poche isolate persone, in perfetta quiete, nervose o molto sensibili e quasi esclusivamente ai piani superiori delle case.

Grado III. Leggero. Anche in aree densamente popolate, il terremoto viene percepito solo da una piccola parte della popolazione all'interno della casa come vibrazione, come al passaggio di un’automobile veloce. Solo in seguito viene riconosciuto da alcuni come un terremoto attraverso il reciproco scambio di idee.

Grado IV. Moderato. non molte delle persone che si trovano all'aria aperta percepiscono il terremoto. All'interno delle case viene invece riconosciuto da un maggior numero di persone, ma non da tutte, in seguito al tremolio, oppure alle lievi oscillazioni dei mobili, in conseguenza delle quali la cristalleria e il vasellame, posti a breve distanza, si urtano come quando un autocarro pesante passa su un asfalto sconnesso; i vetri delle finestre tintinnano; porte, travi e assi in legno scricchiolano, crepitano i soffitti. In recipienti aperti i liquidi vengono leggermente smossi. In casa si ha la sensazione che venga rovesciato un oggetto pesante (un sacco, un mobile), oppure di oscillare insieme con la sedia o il letto, come avviene su una nave con mare mosso. Questo movimento tellurico di solito non provoca paura nelle persone a meno che non siano nervose o apprensive a causa di terremoti precedenti. In rari casi si sveglia chi sta dormendo.

Grado V. Abbastanza forte. Il terremoto viene percepito da numerose persone, in strada o all’aria aperta. Nelle abitazioni si avverte la scossa dallo scuotimento dell'intero edificio. Piante, i rami più piccoli di cespugli e alberi si agitano, come mossi da un vento moderato. Oggetti appesi come tendaggi, semafori, lampade e lampadari non troppo pesanti iniziano a oscillare; campanelli suonano; gli orologi a pendolo subiscono un arresto oppure un’accelerazione, a seconda che la direzione della scossa sia perpendicolare o parallela alla direzione di oscillazione del pendolo; allo stesso modo gli orologi a pendolo fermi possono riprendere a funzionare; le molle dell'orologio tintinnano; la luce elettrica tremola o viene a mancare in seguito ai contatti delle linee della corrente; i quadri urtano rumorosamente contro le pareti, oppure si spostano; da recipienti colmi e aperti vengono versate piccole quantità di liquido; possono cadere a terra ninnoli ecc., così come avviene anche per oggetti addossati alle pareti; arredi leggeri possono perfino essere un po’ spostati; i mobili sbattono; porte e imposte si aprono e o si chiudono sbattendo; i vetri delle finestre si infrangono. Si svegliano quasi tutti coloro che stanno dormendo. In qualche caso le persone fuggono all'aperto.

Grado VI. Forte. il terremoto viene percepito da tutti con panico, tanto che molti fuggono all'aperto, mentre alcuni hanno anche la sensazione di cadere. Liquidi si agitano abbastanza fortemente; quadri, libri e oggetti simili cadono dalle pareti e dagli scaffali; stoviglie vanno in pezzi; le suppellettili, anche quelle in posizione stabile, e perfino singole parti dell’arredamento vengono spostati se non addirittura rovesciate; le campane di dimensioni minori in cappelle e chiese, gli orologi dei campanili suonano. In case isolate, solidamente costruite si hanno lievi danni: fenditure nell'intonaco, caduta del rivestimento di soffitti e di pareti. Danni più gravi, ma ancora non pericolosi, si hanno su edifici mal costruiti. Si può verificare la caduta di qualche tegola e pietra di camino.

Grado VII. Molto forte. Ragguardevoli lesioni vengono provocate all’arredamento delle abitazioni, anche agli oggetti di considerevole peso che si rovesciano e si frantumano. Rintoccano le campane di dimensioni maggiori. In corsi d’acqua, stagni e laghi si generano onde e s'intorbidiscono a causa della melma smossa. Qua e là, scivolano parti delle sponde di sabbia e ghiaia. Variazione del livello dell'acqua nei pozzi. Danni moderati a numerosi edifici solidamente costruiti: piccole spaccature nei muri, caduta di parti piuttosto grandi d’intonaco e di decorazioni in stucco, crollo di mattoni e in genere caduta di tegole. Molti comignoli vengono danneggiati da crepe, caduta di tegole, e fuoruscita di pietre; camini danneggiati crollano sul tetto danneggiandolo. Dalle torri e dagli edifici più alti cadono le decorazioni non ben fissate. Negli edifici a traliccio, risultano ancora più gravi i danni ai rivestimenti. In alcuni casi si ha il crollo delle case mal costruite oppure riattate.

Grado VIII. Distruttivo. I tronchi degli alberi ondeggiano tutti in maniera molto forte e arrivano anche a rompersi. Anche i mobili più pesanti vengono spostati lontano dal proprio posto e a volte rovesciati. Statue, pietre miliari o cose similari poste sul terreno o anche nelle chiese, nei cimiteri e nei parchi pubblici, ruotano sul piedistallo oppure si rovesciano. Solidi muri di cinta in pietra vengono fessurati e abbattuti. Circa ¼ delle case riporta gravi danni; alcune di esse crollano; molte diventano inabitabili. Negli edifici a traliccio cade gran parte dei rivestimenti. Le case in legno vengono tirate giù o rovesciate. I  campanili delle chiese e le ciminiere delle fabbriche provocano con la loro caduta lesioni più gravi agli edifici circostanti di quanto non avrebbe fatto da solo il terremoto. In pendii e terreni acquitrinosi si formano delle crepe; dai terreni intrisi di acqua fuoriescono sabbia e melma.

Grado IX. Devastante. Circa ½ delle case in pietra sono seriamente distrutte, molte crollano, la maggior parte diviene inabitabile. Case a traliccio sono divelte dalle proprie fondamenta e compresse su se stesse, in tal modo vengono tranciate le travi di supporto degli ambienti contribuendo così a distruggere considerevolmente le case.

Grado X. Completamente distruttivo. Gravissima distruzione di circa i 3/4 degli edifici; crolla la maggior parte delle costruzioni. Perfino solidi edifici di legno e ponti ben costruiti subiscono gravi lesioni, alcuni vengono distrutti. Argini e dighe ecc., chi più chi meno, sono danneggiati in maniera considerevole; i binari vengono leggermente piegati e le tubature (gas, acqua e fognature) subiscono troncamenti, rotture e schiacciamenti. Nelle strade lastricate e asfaltate si formano crepe e per la pressione nel suolo si creano ampi corrugamenti ondulati.In terreni meno compatti e specialmente in quelli umidi si creano spaccature dell’ampiezza di più decimetri; in particolar modo si notano parallelamente ai corsi d'acqua fenditure che raggiungono larghezze fino a un metro. Non solo dai pendii scivola il terreno più franoso, ma interi macigni rotolano a valle. Grossi massi si staccano dagli argini dei fiumi e dalle coste scoscese; sulle rive basse si verificano spostamenti di masse sabbiose e fangose; ciononostante il rilievo del terreno non subisce cambiamenti secondari. Spesso i pozzi variano il livello dell'acqua. Da fiumi, canali, laghi, ecc. le acque vengono spinte contro le rispettive sponde.

Grado XI. Catastrofico. Crollo di tutti gli edifici in muratura. Solide costruzioni e le capanne di legno a graticcio di grande elasticità possono ancora resistere singolarmente. Anche i ponti più grandi e sicuri crollano a causa della caduta di pilastri in pietra o del cedimento di quelli in ferro. Argini e dighe vengono completamente staccati l'uno dall'altro, spesso anche per lunghi tratti, i binari fortemente piegati e compressi. Le tubature nel terreno vengono spaccate e rese inutilizzabili. Nel terreno si manifestano vari mutamenti di notevole estensione che sono determinati della natura del suolo: si aprono grandi crepe e spaccature; il dissesto in direzione orizzontale e verticale è considerevole soprattutto in terreni soffici e acquitrinosi. Si verifica di conseguenza la fuoriuscita di acqua che pur nelle sue diverse forme di travaso porta con sé sempre sabbia e melma. Sono frequenti frane e caduta di massi.

Grado XII. Grandemente catastrofico. Non resiste alcuna opera dell'uomo. Il suolo subisce le più grandi trasformazioni. Allo stesso modo i corsi d’acqua, sia che si trovino sulla superficie terrestre, sia che siano sotterranei, subiscono i mutamenti più disparati: si generano cascate, si formano laghi, i fiumi vengono deviati ecc.