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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
09 02 155804:1543.51712.183b77.5300245.1Alta ValtiberinaItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1558 02 09 04 15 -- 43.52 12.18 0.0 7.5 0 24


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
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PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Questo terremoto è sconosciuto ai cataloghi italiani attualmente in uso e ignorato dalla tradizione sismologica italiana.
Le informazioni ora disponibili sono state individuate nel corso di ricerche finalizzate condotte tra il 1999 e il 2000, i cui risultati sono stati oggetto di rapporti inediti disponibili presso INGV (SGA 1999 (1); 2000 (2)), e sono stati pubblicati nello studio di Mariotti e Guidoboni (2006) (3).
La prima traccia del terremoto dell’8-9 febbraio 1558 è stata reperita nelle coeve "Memorie" (1543-1591, ed. 1915) di Berto Alberti, pittore, intagliatore e architetto vissuto a Borgo San Sepolcro (ora Sansepolcro) tra il 1525 e il 1599 (4). L’evento è inoltre segnalato dallo storico locale Agnoletti (1986) il quale però non ne ha approfondito lo studio (5).
Sulla base di questa iniziale indicazione cronologica, è stata condotta una ricerca sulla documentazione amministrativa e su altre fonti memorialistiche locali per verificare l’attendibilità dell’informazione e approfondire la conoscenza dell’evento.
Nell’Archivio Storico Comunale di Sansepolcro (serie II, "Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli"), è stata rintracciata una memoria su questo evento, redatta dal cancelliere della comunità il 27 febbraio 1558, che attesta i danni causati dal terremoto a Sansepolcro e Città di Castello (6). A riguardo della datazione, va rilevato che sebbene nell’area toscana fosse diffuso lo stile dell’Incarnazione, che colloca l’inizio del nuovo anno al 25 marzo e quindi posticipa di un’unità rispetto al computo moderno nel periodo compreso tra il 1º gennaio e il 24 marzo, a Sansepolcro era invece utilizzato lo stile della Natività.
A seguito dell’autorevole testimonianza sopra ricordata che, nonostante il tono personale, è inserita tra gli atti ufficiali della comunità, è stata vagliata anche la documentazione conservata nella serie V ("Copialettere del magistrato e suppliche al principe") (7) e nella serie XXX ("Memorie della Comunità") (8). Il risultato è stato però negativo.
Una testimonianza di questo terremoto è stata reperita anche nell’Archivio Storico Comunale di Città di Castello. Nel registro 58 delle "Riformanze", il cancelliere del comune descrisse l’evento con queste parole: "Terremotus ingens de presenti anno 1558" (Terremoto molto forte del presente anno 1558). Sotto tale nota fu lasciato uno spazio bianco in cui aggiungere in seguito una memoria più dettagliata dell’avvenimento che però non fu mai scritta (9).
Le ulteriori ricerche archivistiche hanno dato esito negativo. Nell’Archivio di Stato di Arezzo è stata vista la documentazione del fondo "Antico Comune" conservata nelle serie "Deliberazioni e partiti dei priori e del consiglio generale" (10) e "Registri di lettere dei cancellieri" (11) senza reperire informazioni utili.
Il tentativo di vagliare la documentazione dell’amministrazione centrale del ducato fiorentino, conservata nell’Archivio di Stato di Firenze, è stato reso difficoltoso dalle conseguenze dell’alluvione del 1966 che si fanno ancora sentire. Non è stato infatti possibile esaminare la serie "Rapporti de capi maestri" del fondo "Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina", che copre l’arco cronologico 1558-1633 e contiene le relazioni peritali riguardanti lavori pubblici, tuttora esclusa dalla consultazione.
È risultata invece negativa l’analisi dei materiali conservati nel fondo "Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino", di cui sono state analizzate le serie "Lettere" (12), "Copialettere" (13) e "Deliberazioni" (14) e nel fondo "Capitani di parte guelfa, Numeri neri" di cui è stata vista la serie "Suppliche" (15).
Per quanto riguarda le fonti memorialistiche, a parte il già citato Berto Alberti, il terremoto è ricordato nella terza parte (1490-1573, ed. 1970) dell’"Historia di Perugia" di Pompeo Pellini (1523-1594) (16). Questa cronaca riporta indicazioni cronologiche discordanti rispetto alle fonti precedenti, data infatti il terremoto al marzo 1558. È tuttavia plausibile ritenere che si tratti dello stesso evento sismico perché Pellini, oltre a menzionare il risentimento a Perugia, ricorda che i danni maggiori accaddero a Città di Castello.

Note

(1)
SGA
Indagini di sismologia storica in zone "silenziose": l’area di Sansepolcro, RPT 218/99, Bologna dicembre 1999 (rapporto inedito per INGV).
1999
(2)
SGA
Recupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.1, RPT 227/00, Bologna luglio 2000 (rapporto inedito per INGV).
2000
(3)
Mariotti D. e Guidoboni E.
Seven missing damaging earthquakes in Upper Valtiberina (Central Italy) in 16th-18th century: research strategies and historical sources, in "Annals of Geophysics (Annali di Geofisica)", vol.49, n.6, pp.1139-1155.
Roma 2007
(4)
Alberti B.
Memorie [1543-1591], ed. G. degli Azzi Vitelleschi, in "Gli Archivi della Storia d’Italia", s.II, vol.4 (9), pp.197-211.
Rocca San Casciano 1915
(5)
Agnoletti E.
Le memorie di Sansepolcro.
Sansepolcro 1986
(6)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.

(7)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie V, Copialettere del magistrato e suppliche al principe, reg.2 (1550-1572).

Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie V, Copialettere del magistrato e suppliche al principe, reg.3 (1553-1577).

(8)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.4 (1441-1699).

(9)
Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Riformanze, reg.58 (1555-1558), Annotazione sul terremoto dell’8 febbraio 1558.

(10)
Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Deliberazioni e partiti dei priori e del consiglio generale, reg.23 (1552-1558).

Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Deliberazioni e partiti dei priori e del consiglio generale, reg.24 (1558-1563).

(11)
Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Registri di lettere dei cancellieri, reg.6 (1557-1559).

(12)
Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 348 (1557-1558).

Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 349 (1558-1559).

Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 350 (1558-1559).

(13)
Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.310 (1º settembre 1557-26 febbraio 1558).

Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.311 (1º marzo 1558-31 agosto 1558).

Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.312 (1º settembre 1558-28 febbraio 1559).

(14)
Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Deliberazioni, reg.134 (1º marzo 1557-28 febbraio 1558).

Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Deliberazioni, reg.135 (1º marzo 1558-28 febbraio 1559).

(15)
Archivio di Stato di Firenze, Capitani di parte guelfa, Numeri neri, Suppliche, filza 706 (1557-1558).

Archivio di Stato di Firenze, Capitani di parte guelfa, Numeri neri, Suppliche, filza 707 (1558-1559).

(16)
Pellini P.
Della historia di Perugia. Parte terza (Fonti per la storia dell’Umbria, n.8).
Perugia 1970

Effects in the social context

A metà del XVI secolo, Borgo San Sepolcro faceva parte del ducato di Toscana (divenuto granducato nel 1569); Città di Castello apparteneva allo Stato della Chiesa. Borgo San Sepolcro era il centro principale dell’alta Valtiberina, con oltre 5.000 abitanti (5.041 nel 1551), dediti soprattutto all’agricoltura e al commercio della lana, della seta e del guado (colorante per stoffe).
Dopo il terremoto a Sansepolcro fu ordinata la chiusura di tutte le botteghe e furono indetti riti religiosi collettivi (1).

Note

(1)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.

Major earthquake effects

Questa sequenza sismica cominciò l’8 febbraio 1558 e si protrasse per circa 40 giorni. Le prime due scosse furono sentite intorno alle ore 22:15 GMT dell’8 febbraio (ore 5 della notte in orario "all’italiana") e spaventarono gli abitanti di Città di Castello e Sansepolcro (all’epoca Borgo San Sepolcro). La scossa più forte avvenne il 9 febbraio alle ore 4:15 GMT circa (ore 11 in orario "all’italiana") e fu seguita da altre due scosse forti alle ore 6:15 e alle ore 12:15 GMT circa (ore 13 e 19 in orario "all’italiana") dello stesso giorno. Complessivamente nei primi due giorni le scosse rilevate furono 18.
A Città di Castello tutte le abitazioni furono danneggiate seriamente e dovettero essere puntellate. A Sansepolcro caddero molti comignoli, furono lesionati e crollarono in parte muri e tetti di numerosi edifici. Il terremoto fu sentito, senza danni, a Perugia.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

8 febbraio 1558, ore 22:15 GMT circa (ore 5 della notte in orario "all’italiana"): due scosse forti che spaventarono gli abitanti di Città di Castello e Sansepolcro (all’epoca Borgo San Sepolcro);
8 febbraio 1558, ore 23:15 GMT circa (ore 6 in orario "all’italiana"): altre scosse leggere;
9 febbraio 1558, ore 4:15 GMT circa (ore 11 in orario "all’italiana"): scossa fortissima, la più violenta della sequenza, con danni a Città di Castello e Sansepolcro, sentita anche a Perugia;
9 febbraio 1558, ore 6:15 GMT circa (ore 13 in orario "all’italiana"): scossa forte;
10 febbraio 1558, ore 12:15 GMT circa (ore 19 in orario "all’italiana"): altra scossa violenta.
Intervallate alle scosse più forti ne furono sentite varie leggere. Complessivamente nei primi due giorni le scosse rilevate furono 18. Con minore intensità, le scosse si protrassero per tutto il mese di febbraio e oltre, fino all’inizio di marzo, per circa 40 giorni (1).

Note

(1)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.

Alberti B.
Memorie [1543-1591], ed. G. degli Azzi Vitelleschi, in "Gli Archivi della Storia d’Italia", s.II, vol.4 (9), pp.197-211.
Rocca San Casciano 1915

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
Agnoletti E.Le memorie di Sansepolcro.Historiographical study1986Sansepolcro
Alberti B.Memorie [1543-1591], ed. G. degli Azzi Vitelleschi, in "Gli Archivi della Storia d’Italia", s.II, vol.4 (9), pp.197-211.Direct source1915Rocca San Casciano
*Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Deliberazioni e partiti dei priori e del consiglio generale, reg.24 (1558-1563).Negative source1558
*Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Deliberazioni e partiti dei priori e del consiglio generale, reg.23 (1552-1558).Negative source1552
*Archivio di Stato di Arezzo, Antico Comune, Registri di lettere dei cancellieri, reg.6 (1557-1559).Negative source1557
*Archivio di Stato di Firenze, Capitani di parte guelfa, Numeri neri, Suppliche, filza 706 (1557-1558).Negative source1557
*Archivio di Stato di Firenze, Capitani di parte guelfa, Numeri neri, Suppliche, filza 707 (1558-1559).Negative source1558
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Deliberazioni, reg.135 (1º marzo 1558-28 febbraio 1559).Negative source1558
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Deliberazioni, reg.134 (1º marzo 1557-28 febbraio 1558).Negative source1557
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 348 (1557-1558).Negative source1557
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 349 (1558-1559).Negative source1558
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Lettere, filza 350 (1558-1559).Negative source1558
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.310 (1º settembre 1557-26 febbraio 1558).Negative source1557
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.311 (1º marzo 1558-31 agosto 1558).Negative source1558
*Archivio di Stato di Firenze, Cinque conservatori del contado e dominio fiorentino, Copialettere, reg.312 (1º settembre 1558-28 febbraio 1559).Negative source1558
*Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Riformanze, reg.58 (1555-1558), Annotazione sul terremoto dell’8 febbraio 1558.Direct source1558
*Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.Direct source1558
*Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie V, Copialettere del magistrato e suppliche al principe, reg.2 (1550-1572).Negative source1550
*Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie V, Copialettere del magistrato e suppliche al principe, reg.3 (1553-1577).Negative source1553
*Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.4 (1441-1699).Negative source1441
Mariotti D. e Guidoboni E.Seven missing damaging earthquakes in Upper Valtiberina (Central Italy) in 16th-18th century: research strategies and historical sources, in "Annals of Geophysics (Annali di Geofisica)", vol.49, n.6, pp.1139-1155.Scientific bibliography2007Roma
Pellini P.Della historia di Perugia. Parte terza (Fonti per la storia dell’Umbria, n.8).Direct source1970Perugia
SGARecupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.1, RPT 227/00, Bologna luglio 2000 (rapporto inedito per INGV).Scientific bibliography2000
SGAIndagini di sismologia storica in zone "silenziose": l’area di Sansepolcro, RPT 218/99, Bologna dicembre 1999 (rapporto inedito per INGV).Scientific bibliography1999

Felt Localities (3)

Locality Province Lat Lon Intensity
Città di CastelloPG43.456412.2386VII-VIII

Il terremoto danneggiò seriamente tutte le abitazioni che dovettero essere puntellate (1).

(1)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.
1558
Pellini P.
Della historia di Perugia. Parte terza (Fonti per la storia dell’Umbria, n.8).
Perugia 1970

Borgo San SepolcroAR43.569712.1411VII

Il terremoto fece cadere molti comignoli; furono lesionati e crollarono in parte muri e tetti di numerosi edifici (1).

(1)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.14 (1557-1562), Memoria del terremoto dell’8 febbraio 1558, 27 febbraio 1558.
1558
Alberti B.
Memorie [1543-1591], ed. G. degli Azzi Vitelleschi, in "Gli Archivi della Storia d’Italia", s.II, vol.4 (9), pp.197-211.
Rocca San Casciano 1915

PerugiaPG43.106112.3864IV-V

Il terremoto fu sentito soprattutto nel rione di porta "Borgne" (Eburnea); non ci furono danni (1).

(1)
Pellini P.
Della historia di Perugia. Parte terza (Fonti per la storia dell’Umbria, n.8).
Perugia 1970