Header INGVHeader CFTI

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
26 12 192715:06:1441.712.7b783800154.9!Colli AlbaniItaly

Comments

Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1927 12 26 15 06 14 41.70 12.70 0.0 8.0 0 15 Colli Albani


The revision was based on 15 accounts:
The results are summarized by 55 synoptic comments.

Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1927 12 26 15:06 41.70 12.70 7.0 8.0 38 12 Colli Albani
PFG 1927 12 26 15:06 41.72 12.72 8.0 - - - Velletri


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985), costituita dal "Bollettino sismico" del 1927 (Cavasino 1928) (1), dai cataloghi di Cavasino (1935) (2) e di Peronaci (1974) (3).
Cavasino (1935) utilizzò i dati del bollettino, da lui stesso curati, e lo specifico studio di Lombardini (1933) (4). Quest’ultima, all’epoca assistente nell’Osservatorio geodinamico di Rocca di Papa, situato all’interno dell’area più colpita, tracciò un quadro dettagliato degli effetti del terremoto basandosi su sopralluoghi personali, sulle testimonianze dirette raccolte, sui dati forniti dal ministero dei Lavori Pubblici, relativi ai risultati degli accertamenti tecnici compiuti dall’Ufficio del Genio civile di Roma, e sulle cartoline macrosismiche pervenute all’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Ad integrazione delle informazioni note è stata sviluppata una ricerca bibliografica. Sono stati utilizzati il catalogo di Molin (1981) (5) e, in particolare, lo studio di Di Loreto et al. (1989) (6) che, basandosi sulle puntuali perizie tecniche effettuate dal Genio civile, hanno analizzato in modo particolareggiato la localizzazione dei danni nel centro storico di Nemi, in rapporto alle caratteristiche geomorfologiche del sito. È stata inoltre vagliata la stampa quotidiana, di cui sono state utilizzate 4 cronache afferenti a 3 testate, che hanno fornito informazioni sugli effetti e sulle reazioni della popolazione (7). Dati di notevole interesse sui costi sostenuti dal governo per il ripristino dei danni e sulla politica attuata nelle zone danneggiate sono stati desunti da una pubblicazione del ministero dei Lavori Pubblici (1932) (8).

Note

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
(2)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(3)
Peronaci F.
Elenco cronologico dei terremoti verificatisi nel territorio nazionale dal 1700 al 1973, Ministero dei Lavori Pubblici (inedito).
1974
(4)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
(5)
Molin D.
Sulla sismicità storica dei Colli Albani, CNEN, RT/AMB (81) 11.
Roma 1981
(6)
Di Loreto F., Di Maro R. e Pirro M.
Risposta sismica del centro storico di Nemi in occasione del terremoto del 26-12-1927, in "Atti del 6.o Convegno", Roma 14-16 dicembre 1987, CNR-GNGTS, vol.1, pp.435-447.
Roma 1989
(7)
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927
Corriere Padano, 1927.12.27, a.3, n.312.
Ferrara 1927
Corriere Padano, 1927.12.28, a.3, n.313.
Ferrara 1927
(8)
Ministero dei Lavori Pubblici
L’azione del Governo Fascista per la ricostruzione delle zone danneggiate da calamità, a cura della Direzione Generale dei Servizi Speciali.
Roma 1932

Effects in the social context

A Roma vi fu un morto causato dalla caduta di una palla di pietra ornamentale dal campanile della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane; al Velodromo Appio, le persone che stavano assistendo a una partita di calcio, fuggendo in preda al panico, fecero crollare il parapetto laterale della tribuna; nella caduta diversi rimasero feriti o contusi, nessuno in modo grave. A Nemi alcune persone furono ferite leggermente dalla caduta di pietre e calcinacci.
Nei paesi più colpiti i primi soccorsi furono organizzati dal prefetto di Roma, Garzaroli, che si recò sul posto accompagnato da funzionari e da ingegneri provinciali. I tecnici del Genio civile di Roma verificarono l’abitabilità delle case nell’area più colpita, provvedendo subito al puntellamento o alla demolizione di quelle più gravemente lesionate. Il governo, spinto dalla necessità di risistemare il più rapidamente possibile le conseguenze del terremoto, essendo la zona vicina alla capitale, stabilì di fare eseguire d’ufficio le opere di ripristino degli stabili danneggiati, di proprietà sia di enti pubblici, sia di privati. Nel gennaio 1928 il Genio civile condusse una minuziosa campagna di rilevamento dei danni nei comuni più colpiti e in seguito curò direttamente l’esecuzione dei lavori, che furono completati nel giro di pochi mesi. La spesa complessiva fu di 1.532.000 lire per il restauro delle case dei privati, in massima parte nel comune di Nemi, e di 206.000 lire per la riparazione del municipio, della chiesa parrocchiale e del convento dei padri Mercedari di Nemi. In seguito, il governo procedette al recupero della spesa a carico dei privati nei limiti e con le modalità fissate dal decreto ministeriale 19 giugno 1929. Tali norme prevedevano che la spesa sostenuta dallo Stato fosse rimborsata per il 60% dai proprietari aventi un reddito annuo imponibile superiore a 10.000 lire, per il 50% dai proprietari con reddito compreso tra 5.000 e 10.000 lire e per il 40% dai proprietari con reddito compreso tra 2.000 e 5.000 lire. Furono esentati dal rimborso i proprietari con reddito inferiore a 2.000 lire.

Elements of the local buildings

Il paese di Nemi, edificato su un banco di roccia tufacea a picco sul lago omonimo, poco compatto e lesionato da frequenti frane, era costituito da case vecchie, che in alcuni rioni erano vere e proprie catapecchie fatiscenti. Varie abitazioni erano inoltre state danneggiate dal precedente terremoto del 22 gennaio 1892. Gli edifici presentavano in genere la stessa tipologia costruttiva e i materiali utilizzati erano omogenei, principalmente pietra da taglio locale. Le strutture si differenziavano soltanto per quanto riguarda i solai che erano costruiti a volta oppure in travi di legno (1).

Note

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Di Loreto F., Di Maro R. e Pirro M.
Risposta sismica del centro storico di Nemi in occasione del terremoto del 26-12-1927, in "Atti del 6.o Convegno", Roma 14-16 dicembre 1987, CNR-GNGTS, vol.1, pp.435-447.
Roma 1989

Social and economic effects

La scossa, avvennuta alle ore 15:06 GMT nel giorno della festività di Santo Stefano, colse quasi tutta la popolazione dei paesi più colpiti nelle vie; a questa fortunata coincidenza si dovette lo scarso numero di feriti; la popolazione presa dal panico si trattenne in seguito a lungo all’aperto. A Roma vi fu un morto causato dalla caduta di una palla di pietra ornamentale dal campanile della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane; al Velodromo Appio, le persone che stavano assistendo a una partita di calcio, fuggendo in preda al panico fecero crollare il parapetto laterale della tribuna; nella caduta diversi rimasero feriti o contusi, nessuno in modo grave.
Nelle campagne di Nemi vi furono danni rilevanti dovuti all’allagamento dei terreni coltivati; l’allagamento si verificò in seguito alla rottura del condotto della sorgente detta delle "Facciate di Nemi" a causa della caduta di massi di tufo. Questa sorgente alimentava l’acquedotto che riforniva tutta la zona dei castelli romani (1).

Note

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Corriere Padano, 1927.12.27, a.3, n.312.
Ferrara 1927
Corriere Padano, 1927.12.28, a.3, n.313.
Ferrara 1927

Institutional and administrative response

Nei paesi più colpiti i primi soccorsi furono organizzati dal prefetto di Roma Garzaroli, che si recò sul posto accompagnato da funzionari e da ingegneri provinciali. I tecnici del Genio civile di Roma verificarono l’abitabilità delle case nell’area colpita, provvedendo subito al puntellamento o alla demolizione di quelle più gravemente lesionate. Il Governo spinto dalla necessità di risistemare il più rapidamente possibile le conseguenze del terremoto, essendo la zona vicina alla capitale, stabilì di fare eseguire d’ufficio le opere di ripristino degli stabili danneggiati, di pertinenza sia di enti pubblici, sia di privati. Nel gennaio 1928 il Genio civile condusse una minuziosa campagna di rilevamento dei danni nei comuni più colpiti e in seguito curò direttamente l’esecuzione dei lavori, che furono completati nel giro di pochi mesi. La spesa complessiva fu di L.1.532.000 per il restauro delle case dei privati, in massima parte nel comune di Nemi, e di L.206.000 per la riparazione del municipio, della chiesa parrocchiale e del convento dei padri Mercedari di Nemi. Il Governo procedette, in seguito, al recupero della spesa relativa a carico dei privati nei limiti e con le modalità fissate dal decreto ministeriale 19 giugno 1929. Tali norme prevedevano che la spesa sostenuta dallo Stato fosse rimborsata per il 60% dai proprietari aventi un reddito annuo imponibile superiore a L.10.000, per il 50% dai proprietari con reddito compreso tra L.5.000 e L.10.000 e per il 40% dai proprietari con reddito compreso tra L.2.000 e L.5.000. Furono esentati dal rimborso i proprietari con reddito inferiore a L.2.000 (1).

Note

(1)
Di Loreto F., Di Maro R. e Pirro M.
Risposta sismica del centro storico di Nemi in occasione del terremoto del 26-12-1927, in "Atti del 6.o Convegno", Roma 14-16 dicembre 1987, CNR-GNGTS, vol.1, pp.435-447.
Roma 1989
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Ministero dei Lavori Pubblici
L’azione del Governo Fascista per la ricostruzione delle zone danneggiate da calamità, a cura della Direzione Generale dei Servizi Speciali.
Roma 1932

Associated natural phenomena

Nell’area epicentrale fu segnalata l’agitazione degli animali domestici nei momenti precedenti la scossa (1).

Note

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Major earthquake effects

La scossa avvenne il 26 dicembre 1927 alle ore 15:06 GMT e colpì l’area dei Colli Albani nel Lazio centrale. Il paese più danneggiato fu Nemi, dove quasi tutte le abitazioni subirono lesioni più o meno gravi, e parecchie furono dichiarate inabitabili; caddero tetti, soffitti, parti di cornicioni e molti comignoli. Secondo le perizie effettuate dal Genio civile nel gennaio 1928, gli edifici danneggiati furono complessivamente 136: di questi 2 (1,5%), comprendenti 6 appartamenti di 4-5 camere ciascuno, crollarono completamente: uno immediatamente, l’altro 12 ore dopo la scossa. Inoltre 74 edifici (54%) subirono danni gravi consistenti in lesioni profonde, con grave dissesto o crollo parziale delle strutture portanti, caduta di tramezzi divisori, crollo parziale dei tetti; 31 edifici (23%) subirono danni di media entità consistenti in lesioni dei muri portanti, in particolare vicino alle aperture, larghe ed estese fessurazioni dei tramezzi, leggere deformazioni dei solai e dissesto delle strutture dei tetti; 29 edifici (21,5%) subirono danni lievi consistenti in leggere lesioni, distacco di intonaci, caduta di parti di cornicioni.
Anche gli edifici pubblici furono seriamente danneggiati; in particolare il Municipio, la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Poggio, il collegio e la chiesa dei padri Mercedari, la caserma dei carabinieri e le scuole comunali; il medievale castello Orsini subì numerose e profonde lesioni che ne misero in dubbio la stabilità.
La gravità dei danni fu dovuta sia alla natura del sottosuolo, sia alla vetustà e alle precarie condizioni del patrimonio edilizio. Il paese di Nemi, edificato su un banco di roccia tufacea a picco sul lago omonimo, poco compatto e lesionato da frequenti frane, era costituito da case vecchie, che in alcuni rioni erano vere e proprie catapecchie fatiscenti. Varie abitazioni erano inoltre state danneggiate dal precedente terremoto del 22 gennaio 1892. I danni più gravi furono riscontrati lungo il margine della scarpata a sud-ovest dell’abitato, che ha una pendenza media di circa l’80%.
Danni gravi furono riscontrati anche a Genzano, dove la scossa causò il crollo totale di una casa e molti altri edifici subirono gravi lesioni, in particolare nella parte alta del paese, a ridosso del cratere vulcanico; le abitazioni danneggiate in modo più grave furono 45, alcune delle quali risultarono "completamente sventrate"; leggere lesioni furono riscontrate anche nelle abitazioni meglio costruite. A Lanuvio si ebbero lesioni, più o meno gravi, in tutti gli edifici, caduta di comignoli e di tegole; circa 20 abitazioni risultarono gravemente danneggiate, e altre 5 dovettero essere sgomberate perché ritenute pericolanti.
A Rocca di Papa vi furono leggere lesioni in molte abitazioni e lesioni gravi in 20 case già in cattivo stato, 2 delle quali risultarono inabitabili; lesioni non gravi si riscontrarono nell’antica Cattedrale; subì notevoli fenditure l’edificio dell’ex-convento di Monte Cavo situato ca. 1 km a S dell’abitato.
A Roma si ebbero leggere lesione in vari edifici; in una vecchia casa di via del Cipresso, a Trastevere, crollò un soffitto. Danni leggeri furono segnalati anche ad Ariccia, Albano Laziale e Velletri. La scossa fu sentita in un’area limitata comprendente la provincia di Roma, e, verso sud, alcune località delle province di Latina e di Frosinone.

Effects on the environment

A Nemi, il terremoto causò numerose frane; una di queste causò la rottura del condotto della sorgente delle "Facciate di Nemi"; l’acqua non più incanalata, allagò i terreni adiacenti, a coltivazione intensiva, causando notevoli danni. Una vasta spaccatura si aprì nel terreno ai piedi della roccia su cui sorge il castello Orsini, minacciando un vasto scoscendimento. Scomparve la sorgente della "Fontana Grande" di proprietà del Comune.
Vari testimoni che si trovavano in prossimità del lago di Nemi al momento del terremoto, affermarono che le acque "bollirono" per un tempo notevole, in particolare in una ristretta zona del bacino, presso la riva di Nemi; furono inoltre notate violente variazioni di livello e un forte intorbidamento delle acque. A Genzano fu notato un sollevamento delle acque lacustri.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

La scossa principale avvenne il giorno 26 dicembre 1927 alle ore 15:06 GMT. Le repliche furono leggere e poco numerose, molte di esse furono rilevate solo strumentalmente a Roma e a Rocca di Papa e cessarono del tutto nella seconda decade di febbraio 1928 (1).
26 dicembre 1927: fu avvertita alle ore 15:20 GMT scossa avvertita a Rocca di Papa (2).
1 gennaio 1928: fu avvertita alle ore 20:16 GMT scossa avvertita in tutti i Colli Laziali (3).
3 gennaio 1928: fu avvertita alle ore 4:29 GMT scossa avvertita a Lanuvio (4).
8 gennaio 1928: fu avvertita alle ore 10:51 GMT scossa avvertita a Nemi e a Rocca di Papa (5).

Note

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
(2)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
(3)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
(4)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
(5)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Archivio di Stato di Roma, Genio civile, Servizio generale, Consolidamento, b.608, S/1126 AO, Sezione V, Relazione semestrale periodo 1º gennaio 1928-30 giugno 1928.Direct source1928
*Archivio di Stato di Roma, Genio civile, Servizio generale, Consolidamento, b.608, S/1126 AO, Sezione V, Esercizio 1927-1928, Lavori, Progetti presentati, Progetti in corso di studio.Direct source1928
*Archivio di Stato di Roma, Genio civile, Servizio generale, Consolidamento, b.608, S/1126 AO, cart. Terremoto 26 dicembre 1927, Analisi dei prezzi, Elenco di comuni terremotati.Direct source1928
*Bollettino Sismico Settimanale, 1927.12.24-31, n.530, a cura di A.Cavasino, Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.Bulletin1927Roma
Cavasino A.I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.Catalogue1935Roma
Cavasino A. (a cura di)Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.Bulletin1928Roma
*Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.Indirect source1927Milano
*Corriere Padano, 1927.12.27, a.3, n.312.Indirect source1927Ferrara
*Corriere Padano, 1927.12.28, a.3, n.313.Indirect source1927Ferrara
Di Loreto F., Di Maro R. e Pirro M.Risposta sismica del centro storico di Nemi in occasione del terremoto del 26-12-1927, in "Atti del 6.o Convegno", Roma 14-16 dicembre 1987, CNR-GNGTS, vol.1, pp.435-447.Scientific bibliography1989Roma
*Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.Indirect source1927Bologna
Lombardini M.Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.Direct source1933Roma
Ministero dei Lavori PubbliciL’azione del Governo Fascista per la ricostruzione delle zone danneggiate da calamità, a cura della Direzione Generale dei Servizi Speciali.Indirect source1932Roma
Molin D.Sulla sismicità storica dei Colli Albani, CNEN, RT/AMB (81) 11.Catalogue1981Roma
Peronaci F.Elenco cronologico dei terremoti verificatisi nel territorio nazionale dal 1700 al 1973, Ministero dei Lavori Pubblici (inedito).Catalogue1974

Felt Localities (38)

Locality Province Lat Lon Intensity
NemiRM41.716412.7167VIII

La scossa, accompagnata da un rombo, fu percepita della durata di 4s. Quasi tutte le abitazioni subirono lesioni più o meno gravi, e parecchie furono dichiarate inabitabili; caddero tetti, soffitti, parti di cornicioni e molti comignoli in vari punti del paese, causando vari feriti leggeri. Secondo le perizie effettuate dal Genio civile nel gennaio 1928, gli edifici danneggiati furono complessivamente 136: di questi 2 (1,5%), comprendenti 6 appartamenti di 4-5 camere ciascuno, crollarono completamente, uno immediatamente, l’altro 12 ore dopo la scossa; 74 (54%) subirono danni gravi consistenti in lesioni profonde, con grave dissesto o crollo parziale delle strutture portanti, caduta di tramezzi divisori, crollo parziale dei tetti; 31 (23%) subirono danni di media entità consistenti in lesioni dei muri portanti in particolare vicino alle aperture, larghe ed estese fessurazioni dei tramezzi, leggere deformazioni dei solai e dissesto delle strutture dei tetti; 29 (21,5%) subirono danni lievi consistenti in leggere lesioni, distacco di intonaci, caduta di parti di cornicioni. Anche gli edifici pubblici furono seriamente danneggiati; in particolare il Municipio, la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Poggio, il collegio e la chiesa dei padri Mercedari e la caserma dei carabinieri, che dovette essere sgomberata d’urgenza; le scuole comunali furono gravemente lesionate e le lezioni dovettero essere sospese. Il medievale castello Orsini subì varie profonde lesioni che ne misero in dubbio la stabilità.
La gravità dei danni fu dovuta sia alla natura del sottosuolo, sia alla vetustà e alle precarie condizioni del patrimonio edilizio. Il paese, edificato su un banco di roccia tufacea a picco sul lago omonimo, poco compatto e lesionato da frequenti frane, era costituito da case vecchie, che in alcuni rioni erano vere e proprie catapecchie fatiscenti. Varie abitazioni erano inoltre state danneggiate dal precedente terremoto del 22 gennaio 1892. I danni più gravi furono riscontrati lungo il margine della scarpata a sud-ovest dell’abitato che ha una pendenza media di circa l’80%.
Il terremoto causò numerose frane; una di queste provocò la rottura del condotto della sorgente delle "Facciate di Nemi"; l’acqua non più incanalata, allagò i terreni adiacenti, a coltivazione intensiva, causando notevoli danni. Una vasta spaccatura si aprì nel terreno ai piedi della roccia su cui sorge il castello, minacciando un vasto scoscendimento (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Di Loreto F., Di Maro R. e Pirro M.
Risposta sismica del centro storico di Nemi in occasione del terremoto del 26-12-1927, in "Atti del 6.o Convegno", Roma 14-16 dicembre 1987, CNR-GNGTS, vol.1, pp.435-447.
Roma 1989
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Corriere Padano, 1927.12.28, a.3, n.313.
Ferrara 1927
Ministero dei Lavori Pubblici
L’azione del Governo Fascista per la ricostruzione delle zone danneggiate da calamità, a cura della Direzione Generale dei Servizi Speciali.
Roma 1932

Genzano di RomaRM41.706712.6883VII

La scossa, accompagnata da un rombo, fu percepita in due riprese della durata di 5s. Causò il crollo totale di una casa; molti altri edifici subirono gravi lesioni, in particolare nella parte alta del paese a ridosso del cratere vulcanico; le abitazioni danneggiate in modo più grave furono 45, alcune delle quali risultarono completamente sventrate; leggere lesioni furono riscontrate anche nelle abitazioni meglio costruite; caddero comignoli e cornicioni, ma non vi furono vittime, né feriti (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927
Corriere Padano, 1927.12.27, a.3, n.312.
Ferrara 1927

LanuvioRM41.676712.6992VII

La scossa, della durata di 6s e accompagnata da un forte rombo, fu avvertita da tutti nelle abitazioni e all’aperto. Causò lesioni, più o meno gravi, in tutti gli edifici, caduta di comignoli e di tegole. Circa 20 abitazioni risultarono gravemente danneggiate, e altre 5 dovettero essere sgomberate perché ritenute pericolanti (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Monte CavoRM41.751112.7097VI-VII

La scossa causò notevoli fenditure nell’edificio dell’ex-convento (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Rocca di PapaRM41.760312.7097VI-VII

La scossa, percepita in due riprese della durata di 10s e accompagnata da un forte rombo, fu avvertita da tutti con spavento. Causò leggere lesioni in molte abitazioni e lesioni gravi in 20 case già in cattivo stato, 2 delle quali risultarono inabitabili; una di queste benché puntellata sommariamente con travi all’esterno crollò improvvisamente nel marzo 1728. Fenditure non gravi si riscontrarono nell’antica Cattedrale; il convento delle Maestre Pie ebbe un’aula danneggiata; nel nuovo palazzo in cemento armato del Grand Hotel si aprirono molte leggere fenditure nei tramezzi e nell’edificio dell’Osservatorio geofisico si ebbero 2 lesioni di lieve entità (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

Albano LazialeRM41.727512.6586VI

(2).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
(2)
















































AricciaRM41.719712.6711VI

La scossa, della durata di 5s, fu avvertita da tutti con molto panico. Causò lievi lesioni in qualche fabbricato e la caduta di calcinacci dalle volte (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

RomaRM41.895312.4822VI

La scossa, della durata di 8s, fu avvertita generalmente destando dappertutto allarme tanto che alcuni uscirono di casa. Al Velodromo Appio, le persone che stavano assistendo a una partita di calcio, fuggendo in preda al panico fecero crollare il parapetto laterale della tribuna; nella caduta diversi rimasero feriti o contusi, nessuno in modo grave. Si ebbero leggere lesioni in vari edifici; in una vecchia casa di via del Cipresso, a Trastevere, crollò un soffitto; in via Urbana, l’edificio al n.147 subì una lesione esterna di lieve entità; in via delle Quattro Fontane una delle palle di pietra, del diametro di 30 cm, che ornavano il campanile della chiesa di San Carlo, cadde causando la morte di un passante (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Corriere Padano, 1927.12.27, a.3, n.312.
Ferrara 1927
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

VelletriRM41.688112.7781VI

La scossa fu avvertita con spavento dalla popolazione; in numerosi edifici si aprirono lesioni di lieve entità e caddero calcinacci dalle volte. La torre di Santa Maria del Trivio, monumento nazionale, alta circa 50 metri, rimase lesionata nella parte terminale della cuspide, mettendo in pericolo le abitazioni circostanti. Si rese necessario vietare la circolazione nelle vicinanze e provvedere al puntellamento della parte pericolante. Furono riscontrate lesioni nei palazzi della sottoprefettura e del comando della 118a legione Volsca (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

MarinoRM41.769712.6608V-VI

La scossa, della durata di 3-4s e accompagnata da un debole rombo, fu avvertita da tutti gli abitanti sia seduti, sia in cammino o al lavoro; causò tremolio di piccoli oggetti, vetrate e porte; nella campagna vicina crollò una vecchia casa fatiscente (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

Monte Porzio CatoneRM41.81512.7153V

La scossa, della durata di 5s, fu avvertita da tutti, sia nelle case che in strada e causò panico nella popolazione (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

PoliRM41.886912.8919V

La scossa, della durata di 5-6s e accompagnata da un intenso boato sotterraneo, fu avvertita da tutti in paese, mentre passò inosservata in campagna; oscillarono tutti i fili elettrici, del telegrafo e del telefono, ma non si ebbero interruzioni delle linee (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

ZagaroloRM41.838612.8308V

La scossa, della durata di 5s, fu avvertita da quasi tutti gli abitanti, soprattutto all’interno delle abitazioni, e causò un certo panico (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

FrascatiRM41.807512.6808IV-V

La scossa, della durata di 9-10s, fu avvertita da tutti nelle case e da molti all’aperto; causò il tremolio di oggetti grandi e piccoli (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

GrottaferrataRM41.786712.6772IV-V

La scossa, della durata di 4s, fu avvertita da tutti gli abitanti, sia nelle case che nelle strade; causò il tremolio di porte, vetrate e piccoli oggetti (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

MonterotondoRM42.054212.6228IV-V

La scossa, della durata di pochi secondi, fu avvertita da quasi tutti gli abitanti (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Anguillara SabaziaRM42.090612.2694IV

La scossa, della durata di 4s, fu avvertita da molti ai piani superiori delle case, mentre passò inosservata in strada e al pianterreno delle abitazioni (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

AnzioRM41.465312.6106IV

La scossa, della durata di 3-4s, fu generalmente avvertita nelle case e da alcuni nelle strade; causò accentuate oscillazioni nei fabbricati più alti e vibrazione di mobili (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933

Cisterna di LatinaLT41.590812.8294IV

La scossa, durò 15s e fu avvertita anche nella campagna circostante; causò il tremolio di piccoli oggetti (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

GenazzanoRM41.833112.9731IV

La scossa, della durata di 7s, fu avvertita da molte persone (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

PalestrinaRM41.838612.8911IV

La scossa, durata 8s, fu avvertita soprattutto ai piani superiori delle case; causò tremito di porte (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

ArtenaRM41.7412.9119III

La scossa, della durata di 2s, fu avvertita da poche persone solo ai piani superiori delle abitazioni (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

CasamariFR41.670813.4872III

Non sono note descrizioni degli effetti. Cavasino (1928) nel "Bollettino sismico" valutò l’intensità della scossa di III grado Mercalli (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

CicilianoRM41.961112.9411III

La scossa, della durata di 3s, fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

SegniRM41.6913.0217III

La scossa, della durata di 4s, fu avvertita da poche persone in stato di quiete; causò tremolio di oggetti e di vetri delle finestre (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

FrosinoneFR41.635313.3403II-III

La scossa fu avvertita molto leggermente (1).

(1)
Corriere della Sera, 1927.12.27, n.308.
Milano 1927
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

SermonetaLT41.548612.985II-III

La scossa, della durata di 5s, fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

SubiacoRM41.92513.0947II-III

La scossa fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

VicovaroRM42.016412.8953II-III

La scossa, della durata di pochi secondi, fu avvertita da poche persone in stato di quiete; causò qualche tremolio di oggetti sospesi (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

CivitavecchiaRM42.090311.7989II

La scossa, della durata di 3-4s, fu avvertita dalle persone in stato di quiete, sedute o in letto sveglie; causò un leggero tremolio di vetrate (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

FerentinoFR41.691413.2542II

La scossa fu avvertita soltanto da 10-15 persone (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

FormelloRM42.078912.4006II

Non sono note descrizioni degli effetti. Cavasino (1928) nel "Bollettino sismico" valutò l’intensità della scossa di II grado Mercalli (1).

(1)
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

NormaLT41.583912.9719II

La scossa, della durata di 2s, fu avvertita da pochissime persone in stato di quiete (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

VeroliFR41.691713.4186II

La scossa, della durata di 2s, fu avvertita da poche persone all’interno delle abitazioni (1).

(1)
Lombardini M.
Il terremoto di Nemi del 26 dicembre 1927, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.31 (1933), pp.136-157.
Roma 1933
Cavasino A. (a cura di)
Bollettino sismico anno 1927, fasc.2 (Macrosismi), Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica.
Roma 1928

AvezzanoAQ42.031413.4256NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

NapoliNA40.855314.2603NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

SulmonaAQ42.046713.9283NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927

TerniTR42.560812.6475NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Il Resto del Carlino, 1927.12.27, n.309.
Bologna 1927