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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
19 10 176823:0043.93311.9b994500545.9!Appennino romagnoloItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1768 10 19 23 00 -- 43.93 11.90 0.0 9.0 0 54 Appennino romagnolo


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1768 10 19 23:00 43.93 11.87 9.0 9.0 24 51 Appennino romagnolo
PFG 1768 10 19 23:- 43.92 11.83 9.0 - - - Santa Sofia


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) ed è stata condotta una ricerca su fonti memorialistiche edite e manoscritte che ha consentito di integrare le informazioni precedenti basate sul catalogo di Baratta (1901) (1) e sul catalogo parametrico di Peronaci (1974) (2).
Baratta per questo evento utilizzò una relazione a stampa coeva (Vera relazione... 1768) (3) che testimonia gli effetti a Santa Sofia. Utilizzò inoltre i cataloghi di Toaldo (1781) (4) e Perrey (1848) (5), le memorie sismiche locali di Guarini (1880) (6) e un suo precedente studio (Baratta 1899) (7).
Rilevanti per la localizzazione e l’entità dei danni a Santa Sofia e nelle località vicine sono le memorie manoscritte dei parroci di Spinello, Raffaele Corzani (Archivio Parrocchiale di Spinello) (8), e di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli (Archivio Parrocchiale di Montegranelli) (9). Dettagli sugli effetti locali sono stati reperiti nei diari coevi di Tredozi di Portico di Romagna (10) e di Fantini di Tredozio (11) pubblicati da Marzi (1900) (12). L’evento è localmente ricordato in un’anonima cronaca faentina manoscritta (Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza) (13), e nelle memorie manoscritte del riminese Ernesto Capobelli (Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini) (14), di Francesco Torricelli di Meldola (Archivio Parrocchiale di Meldola) (15), di Jacopo Gatti di Cento (Archivio Storico Comunale di Cento) (16).
Notizia generica dell’evento si trova in un avviso del 5 novembre 1768 conservato presso l’Archivio Segreto Vaticano nel fondo "Avvisi" (17). Le notizie reperite in 14 corrispondenze giornalistiche afferenti a 4 gazzette hanno ampliato il quadro degli effetti (18).
Sono state consultate le opere di storiografia locale di Righi (1840) (19), Metelli (1869-1872) (20), Mini (1901) (21), Mambrini (1935) (22), Veggiani (1959) (23) e Graziani (1979) (24). Lo studio di Guidoboni (1983) (25) ha fornito informazioni sulle politiche d’intervento nella Romagna toscana e pontificia. Il terremoto è inserito nei cataloghi di von Hoff (1841) (26) e Mercalli (1883) (27) ed è stato oggetto di revisione scientifica da parte di Ferrari et al. (1985) (28).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Peronaci F.
Elenco cronologico dei terremoti verificatisi nel territorio nazionale dal 1700 al 1973, Ministero dei Lavori Pubblici (inedito).
1974
(3)
Vera relazione dello spaventosissimo terremoto seguito nella Terra di Santa Sofia nella Romagna toscana la notte precedente il dì 20 ottobre 1768.
Roma 1768
(4)
Toaldo G.
Della vera influenza degli astri sulle stagioni e mutazioni di tempo. Saggio meteorologico, 2ª ed.
Padova 1781
(5)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(6)
Guarini F.
I terremoti a Forlì in varie epoche.
Forlì 1880
(7)
Baratta M.
Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia, raccolti dal prof. Michele Stefano de Rossi, in "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18, pp.432-460.
Roma 1899
(8)
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.

(9)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.

(10)
Tredozi F.
Libro di memorie di Filippo Tredozi di Portico di Romagna, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.38-40.
Firenze 1900
(11)
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900
(12)
Marzi D.
Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, in "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", a.11, vol.11, pp.37-41, 81-83.
Firenze 1900
(13)
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 48/I, Cronaca faentina d’un anonimo, in "Annali della città di Faenza, tratti per lo più da croniche contemporanee. Raccolta fatta da me Giovanni Battista Borsieri nel 1767", vol.2, copia G.M.Valgimigli, sec.XIX.

(14)
Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Manoscritti, 303-307, Ernesto Capobelli, Commentarj delle cose accadute nella città di Rimino e in altri luoghi, 5 voll., sec.XVIII.

(15)
Archivio Parrocchiale di Meldola, Carte Torricelli, Francesco Torricelli, Notizie istoriche di Meldola estratte dagli Archivii publici, e particolari, e da manuscritti diversi esistenti nella Seg[rete]ria della Com[uni]tà di Meldola, e nella Libraria di Casa Naldi ed altrove, sec.XVIII.

(16)
Archivio Storico Comunale di Cento, Manoscritti, 1.3.27, Jacopo Gatti, Storia di Cento dall’origine al 1795, sec.XVIII.

(17)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Avvisi, b.138, Foglio di avvisi con notizia del terremoto sentito in Toscana il 19 ottobre 1768, Roma 5 novembre 1768.

(18)
Gazzetta Toscana, 1768.11.26, n.48.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.11.19, n.47.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.12.10, n.50.
Firenze 1768
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
Gazzetta di Milano, 1768.11.16, n.46.
Milano 1768
Notizie del Mondo, 1768.10.22, n.18.
Firenze 1768
Notizie del Mondo, 1768.10.25, n.19.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.10.22, n.43.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.10.29, n.44.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.12.03, n.49.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1769.02.04, n.5.
Firenze 1769
Diario Ordinario, 1768.11.04, n.8002.
Roma 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768
(19)
Righi B.
Annali della città di Faenza, 3 voll.
Faenza 1840
(20)
Metelli A.
Storia di Brisighella e della Valle di Amone, 4 voll.
Faenza 1869
(21)
Mini G.
La Romagna Toscana.
Castrocaro 1901
(22)
Mambrini D.
Galeata nella storia e nell’arte.
Bagno di Romagna 1935
(23)
Veggiani A.
Note sul terremoto di Santa Sofia del 1956, in "Studi Romagnoli", vol.10, pp.221-235.
Faenza 1959
(24)
Graziani N.
La chiusa d’Ercole.
Castrocaro Terme 1979
(25)
Ferrari G., Guidoboni E. e Postpischl D.
The Santa Sofia earthquake of October 19, 1768, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, p.163.
Roma 1985
(26)
Hoff K.E.A. von
Chronik der Erdbeben und Vulcanausbrüche, zweiter Theil vom Jahre 1760 bis 1805, und von 1821 bis 1832 n. Chr. geb., in "Geschichte der durch Überlieferung nachgewiesenen natürlichen Veränderungen der Erdoberfläche", Theil 5.
Gotha 1841
(27)
Mercalli G.
Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).
Milano 1883
(28)
Ferrari G., Guidoboni E. e Postpischl D.
The Santa Sofia earthquake of October 19, 1768, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, p.163.
Roma 1985

Effects in the social context

Fu danneggiata un’area appenninica di notevole importanza strategica per la viabilità. Le scosse, come osservarono gli stessi testimoni, fecero cadere le case più povere e peggio costruite. Tale edilizia rurale era caratterizzata da pareti esterne mal connesse, costruite per lo più in ciottoli di fiume legati con malte povere; i muri interni erano descritti come strutture asimmetriche, posti su piani diversi, costruiti quasi sempre in materiali vegetali (cannucciato), e che facilmente cedevano anche solo per l’usura; i tetti, per lo più pesanti (lastre di arenaria), poggiavano direttamente sulle pareti perimetrali. Complessivamente vi furono un centinaio di morti; 54 a Santa Sofia e dintorni, meno di 10 a Mortano.
Il 2 novembre il granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, inviò sul luogo il soprasindaco del magistrato dei Nove, Giovan Battista Nelli, con l’ordine di verificare l’entità dei danni, esaminare lo stato delle costruzioni e provvedere alle prime necessità. Il 9 novembre, il principe Andrea Doria Pamphilj, feudatario di Meldola, diede incarico al suo agente generale, Matteo Barboni, di recarsi con la somma di 600 scudi e con l’equivalente in grano, da distribuire o da prestare a chi fosse in grado di restituire l’aiuto. Affidò, inoltre, al governatore di Meldola, Gentili, il compito di rilevare i danni e di formare le liste per gli aiuti. In entrambi i casi gli interventi economici furono modesti e la ricostruzione pesò interamente sulla popolazione: non solo per quanto riguardò il patrimonio edilizio privato, ma anche per il restauro delle chiese parrocchiali.

Elements of the local buildings

L’edilizia rurale della zona era caratterizzata da pareti esterne mal connesse, costruite per lo più in ciottoli di fiume legati con malte povere; i muri interni, costituiti da strutture asimmetriche, erano posti su piani diversi, costruiti quasi sempre in materiali vegetali (cannucciato), e che facilmente cedevano anche solo per l’usura; i tetti, per lo più pesanti (lastre di arenaria), poggiavano direttamente sulle pareti perimetrali.

Administrative historical affiliations

Il terremoto colpì il territorio dell’alta valle del fiume Bidente, zona di notevole importanza strategica per la viabilità. Tale territorio, sul crinale dell’Appennino tosco-romagnolo, era situato al confine fra due amministrazioni: il granducato di Toscana, governato da Pietro Leopoldo di Lorena, e lo Stato pontificio. Il territorio di Meldola, all’interno dello Stato della Chiesa, era feudo del principe Andrea Doria Pamphilj.

Social and economic effects

Complessivamente vi furono circa un centinaio di morti; di questi 54 a Santa Sofia e dintorni, 12 a Mortano, 1 a Rovereti (1).

Note

(1)
Vera relazione dello spaventosissimo terremoto seguito nella Terra di Santa Sofia nella Romagna toscana la notte precedente il dì 20 ottobre 1768.
Roma 1768
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
Tredozi F.
Libro di memorie di Filippo Tredozi di Portico di Romagna, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.38-40.
Firenze 1900
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900

Institutional and administrative response

Il 2 novembre il granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, sollecitato dalle suppliche dei governatori, inviò sul luogo il "soprasindaco del magistrato dei Nove", Giovan Battista Nelli, con l’ordine di verificare l’entità dei danni, esaminare lo stato delle costruzioni e provvedere alle prime necessità della popolazione che bivaccava all’aperto da dodici giorni (1).
Il 9 novembre, anche il principe Andrea Doria Pamphilj, feudatario di Meldola nello stato pontificio, inviò sul luogo il suo agente generale Matteo Barboni con l’incarico di distribuire la somma di 600 scudi e l’equivalente in grano, parte ai poveri e parte a coloro che erano riconosciuti capaci della restituzione. Affidò inoltre al governatore di Meldola, Gentili, il compito di rilevare i danni alle case e di formare le liste per la distribuzione degli aiuti (2).
In entrambi i casi, nonostante la pubblicità fatta dai giornali dell’epoca, gli interventi economici furono modesti e non soddisfecero le esigenze della popolazione, in particolare quelle dei non abbienti, i quali non riuscivano a far fronte ai costi crescenti legati al forte aumento della domanda di manodopera e di materiali. La popolazione locale dovette così sopportare l’intero onere delle ricostruzioni, sia di quelle relative al patrimonio edilizio privato, sia di quelle relative alle chiese parrocchiali. A Spinello, per esempio, si protrasse per anni un dissidio fra parroco e parrocchiani a proposito della riparazione della chiesa "tutta fracassata", che secondo il parroco spettava completamente al popolo (3).

Note

(1)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768
(2)
Gazzetta Toscana, 1768.11.19, n.47.
Firenze 1768
(3)
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.

Major earthquake effects

Il terremoto avvenne il 19 ottobre 1768 attorno alle ore 23:00 GMT in due scosse, la seconda delle quali causò le distruzioni più gravi; l’area più colpita fu l’alta valle del fiume Bidente nell’Appennino romagnolo. I danni più gravi riguardarono 11 località, che, salvo Santa Sofia e Mortano, erano tutte piccoli villaggi e borghi: Berleta, Camposonaldo, Casa Fanti, Collina di Pondo, Monteguidi, Poggio alla Lastra, Rondinaia, San Giacomo a Meleto e Spescia. A Santa Sofia crollò la maggior parte delle abitazioni; cadde parte della chiesa parrocchiale; si inclinò il campanile con l’orologio pubblico; crollarono il castello e la sua rocca, che aveva mura spesse circa 3 metri e mezzo ("6 braccia"); il ponte sul fiume Bidente si spaccò per la sua intera lunghezza. A Mortano crollò la maggior parte delle case e quelle che rimasero in piedi furono tutte gravemente danneggiate. Altre 13 località subirono forti danni; in 6 altre, tra le quali Rocca San Casciano, ci furono danni minori. A Forlì e a San Piero in Bagno, il terremoto causò lievi lesioni. La scossa fu sentita a Faenza, Cesena, Firenze, Pesaro, Padova e lievemente a Roma. Numerose repliche si susseguirono per alcuni mesi.

Effects on the environment

Nei pressi di Santa Sofia si aprirono fenditure e crepacci nel terreno.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

19 ottobre alle ore 3 del pomeriggio (orario alla francese), corrispondenti alle 14:00 GMT: lieve scossa (1);
19 ottobre alle ore 10 della notte (orario alla francese), corrispondenti alle 21:00 GMT: lieve scossa (2);
19 ottobre pochi minuti dopo la mezzanotte (o intorno alle 6 italiane del 20 ottobre, secondo alcune fonti), corrispondenti alle 23:00 GMT: scossa violenta, che causò notevoli danni a Santa Sofia; dopo pochi minuti scossa principale che causò le maggiori distruzioni (3).
19 ottobre mezzora dopo la mezzanotte (23:30 GMT ca.): due forti scosse, che causarono ulteriori danni a Santa Sofia (4).
Numerose repliche si susseguirono per tutta la notte e nei giorni seguenti, per alcuni mesi.

Note

(1)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
(2)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
(3)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.10.22, n.43.
Firenze 1768
Guarini F.
I terremoti a Forlì in varie epoche.
Forlì 1880
Archivio Storico Comunale di Cento, Manoscritti, 1.3.27, Jacopo Gatti, Storia di Cento dall’origine al 1795, sec.XVIII.

(4)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768

Bibliography

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*Archivio Parrocchiale di Meldola, Carte Torricelli, Francesco Torricelli, Notizie istoriche di Meldola estratte dagli Archivii publici, e particolari, e da manuscritti diversi esistenti nella Seg[rete]ria della Com[uni]tà di Meldola, e nella Libraria di Casa Naldi ed altrove, sec.XVIII.Direct source0018
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*Vera relazione dello spaventosissimo terremoto seguito nella Terra di Santa Sofia nella Romagna toscana la notte precedente il dì 20 ottobre 1768.Direct source1768Roma

Felt Localities (45)

Locality Province Lat Lon Intensity
BerletaFC43.910311.8344IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente tutte le case, che crollarono o divennero inabitabili; la chiesa e l’annessa canonica subirono danni meno gravi (1).

(1)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

CamposonaldoFC43.950611.8786IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1). Crollarono la chiesa parrocchiale e l’annessa canonica (2).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
(2)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

Collina di PondoFC43.948111.9353IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

MonteguidiFC43.923911.9136IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

MortanoFC43.946411.9128IX

Il terremoto fece cadere a terra la maggior parte delle case e quelle rimaste in piedi rimasero tutte gravemente danneggiate a causa di crepe, fessure e slogature (1). Secondo lo storico locale Mambrini (1935) vi furono gravi danni all’oratorio di S.Francesco, che fu ricostruito nel 1784; morirono 12 persone (2).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
(2)
Mambrini D.
Galeata nella storia e nell’arte.
Bagno di Romagna 1935

Poggio alla LastraFC43.899211.9047IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

RondinaiaFC43.920811.8864IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

San Giacomo di MeletoFC43.963611.915IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

Santa SofiaFC43.945611.9083IX

La prima scossa fece crollare gli edifici più deboli, soprattutto quelli rurali. La scossa principale, pochi minuti dopo, causò la caduta della maggior parte delle case e gravi danni a quelle rimaste in piedi (1). Crollò gran parte della chiesa maggiore; il campanile con l’orologio pubblico si inclinò divenendo pericolante (2); cadde a terra una torre con mura spesse 6 braccia; il ponte sul Bidente, che divideva lo Stato pontificio dal granducato di Toscana, fu spaccato per l’intera sua lunghezza (3); crollò il castello che aveva in mezzo una rocca larga circa 50 braccia (4). Due scosse avvertite mezz’ora dopo causarono ulteriori danni (5). I morti furono 54 (6). Le piogge successive al terremoto fecero crollare altre 6 case con la morte di alcuni abitanti (7).

(1)
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018
(2)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
(3)
Vera relazione dello spaventosissimo terremoto seguito nella Terra di Santa Sofia nella Romagna toscana la notte precedente il dì 20 ottobre 1768.
Roma 1768
Diario Ordinario, 1768.11.04, n.8002.
Roma 1768
Gazzetta Toscana, 1768.10.29, n.44.
Firenze 1768
(4)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
(5)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
(6)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768
(7)
Gazzetta Toscana, 1768.11.26, n.48.
Firenze 1768

SpesciaFC43.955311.8653IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni: la maggior parte crollarono o divennero inabitabili a causa di gravi lesioni e sconnessioni, poche rimasero illese (1). Crollarono la chiesa parrocchiale e l’annessa canonica (2).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
(2)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

Casa FantiFC43.939711.9333VIII-IX

Podere compreso nella parrocchia di Raggio. Il terremoto fece crollare le abitazioni (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

CerretaFC43.902811.945VIII-IX

Podere compreso nella parrocchia di Crocedevoli. Il terremoto fece crollare le abitazioni (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

RaggioFC43.933911.9319VIII-IX

Il terremoto danneggiò molto gravemente le abitazioni e la chiesa parrocchiale; vi furono poche vittime (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

RoveretiFC43.926111.95VIII-IX

Podere compreso nella parrocchia di Raggio. Il terremoto fece crollare le abitazioni; vi fu una vittima (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

CabelliFC43.929411.8511VIII

Il terremoto danneggiò gravemente le abitazioni e causò il crollo della chiesa e dell’annessa canonica (1).

(1)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

CampodonicatoFC43.934411.9928VIII

Il terremoto fece crollare alcune case (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018

CerretoFC43.916712.0072VIII

Il terremoto fece crollare alcuni edifici (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

CrocedevoliFC43.896711.9497VIII

Il terremoto causò il crollo parziale di alcuni edifici (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

MontrioloFC43.919711.9614VIII

Il terremoto danneggiò gravemente le abitazioni (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018

OspedalettoFC43.908111.9458VIII

Il terremoto causò il crollo parziale di alcuni edifici (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

Santa FioraFC43.931711.88VIII

Il terremoto danneggiò gravemente le abitazioni e causò il crollo della chiesa e dell’annessa canonica (1).

(1)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

SorboFC43.926411.9719VIII

Il terremoto fece crollare alcuni edifici (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018

SpinelloFC43.921911.9817VIII

Il terremoto fece crollare alcune case; fu gravemente danneggiata la chiesa parrocchiale che dovette essere puntellata su ogni lato, crollò parzialmente la canonica e la parte rimanente divenne inabitabile; non vi furono vittime (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018

TezzoFC43.906911.9439VIII

Il terremoto causò il crollo parziale di alcuni edifici (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

BettedoFC43.943611.9892VII-VIII

Il terremoto fece crollare l’oratorio, che non fu più ricostruito (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Spinello, Raffaele Corzani, Libro di memorie, ms. sec.XVIII.
0018

Rocca San CascianoFC44.0611.8422VII-VIII

Il terremoto danneggiò gravemente il convento dei padri Minori Osservanti Riformati, che divenne in gran parte inabitabile; i frati furono costretti ad alloggiare in alcune stanze al piano terra danneggiate in modo meno grave (1).

(1)
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900

ZimeraFC44.062511.7239VII-VIII

Podere del territorio di Tredozio. Il terremoto danneggiò gravemente le abitazioni; non vi furono vittime (1).

(1)
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900

CusercoliFC44.043612.0047VII

Secondo una fonte coeva riportata da Graziani (1979), il terremoto danneggiò gravemente la torre di Mercurio, che dovette essere abbassata e rinforzata (1).

(1)
Graziani N.
La chiusa d’Ercole.
Castrocaro Terme 1979

OttignanaFC44.061911.7197VII

Il terremoto danneggiò notevolmente la chiesa di S.Maria e l’annessa canonica; non vi furono vittime (1).

(1)
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900

PianettoFC43.984211.9053VII

Il terremoto causò numerose lesioni e sconnessioni nelle case e la caduta di molti comignoli (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

San Piero in BagnoFC43.858611.9781VI-VII

Il terremoto causò l’apertura di alcune lesioni e la caduta di parti di murature e di qualche fumaiolo (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Montegranelli, Pietro Antonio Sampaoli, Memorie storiche, ms. sec.XVIII.
0018

TredozioFC44.079411.7428VI-VII

Il terremoto causò leggere fenditure e sconnessioni nelle abitazioni del paese; in alcune case rurali del territorio caddero parti delle murature; non vi furono vittime (1).

(1)
Fantini G.
Libro di memorie di Giacinto Fantini di Tredozio, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.40-41, 81-83.
Firenze 1900

BrisighellaRA44.222511.7753VI

Il terremoto spaventò la popolazione e causò danni leggeri (1).

(1)
Metelli A.
Storia di Brisighella e della Valle di Amone, 4 voll.
Faenza 1869

ForlìFC44.216712.0492VI

Il terremoto fece cadere diversi comignoli (1).

(1)
Guarini F.
I terremoti a Forlì in varie epoche.
Forlì 1880

GaleataFC43.996111.9117VI

Il terremoto causò danni non gravi (1).

(1)
Gazzetta Toscana, 1768.11.05, n.45.
Firenze 1768
Diario Ordinario, 1768.11.12, n.8005.
Roma 1768

CentoFE44.726711.2892V

Il terremoto fu avvertito con spavento da alcuni (1).

(1)
Archivio Storico Comunale di Cento, Manoscritti, 1.3.27, Jacopo Gatti, Storia di Cento dall’origine al 1795, sec.XVIII.
0018

CesenaFC44.138912.2431V

La scossa fu avvertita fortemente e spaventò la popolazione che abbandonò le case; furono sentite due repliche più leggere (1).

(1)
Baratta M.
Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia, raccolti dal prof. Michele Stefano de Rossi, in "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18, pp.432-460.
Roma 1899

MeldolaFC44.126412.0608V

Il terremoto fu avvertito fortemente, ma non causò danni (1).

(1)
Archivio Parrocchiale di Meldola, Carte Torricelli, Francesco Torricelli, Notizie istoriche di Meldola estratte dagli Archivii publici, e particolari, e da manuscritti diversi esistenti nella Seg[rete]ria della Com[uni]tà di Meldola, e nella Libraria di Casa Naldi ed altrove, sec.XVIII.
0018

Portico di RomagnaFC44.025311.7828V

Il terremoto fu avvertito fortemente e spaventò la popolazione; non sono ricordati danni (1).

(1)
Tredozi F.
Libro di memorie di Filippo Tredozi di Portico di Romagna, in D.Marzi, Documenti per la storia della Romagna Toscana conservati negli archivi di questa regione, "Rivista delle Biblioteche e degli Archivi", vol.11, pp.38-40.
Firenze 1900

PadovaPD45.406411.8758F

Il terremoto fu avvertito (1).

(1)
Toaldo G.
Della vera influenza degli astri sulle stagioni e mutazioni di tempo. Saggio meteorologico, 2ª ed.
Padova 1781

FaenzaRA44.287811.8811IV-V

Furono avvertite distintamente varie scosse; non vi furono danni (1).

(1)
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 48/I, Cronaca faentina d’un anonimo, in "Annali della città di Faenza, tratti per lo più da croniche contemporanee. Raccolta fatta da me Giovanni Battista Borsieri nel 1767", vol.2, copia G.M.Valgimigli, sec.XIX.
0019
Righi B.
Annali della città di Faenza, 3 voll.
Faenza 1840

FirenzeFI43.777211.2486IV-V

La scossa, della durata di "6 battute di polso", fu avvertita con spavento da chi era sveglio; fu preceduta da una più lieve e seguita da tre leggere repliche nello spazio di 3 ore (1).

(1)
Notizie del Mondo, 1768.10.22, n.18.
Firenze 1768
Gazzetta Toscana, 1768.10.22, n.43.
Firenze 1768

RiminiRN44.059212.5667IV

Il terremoto fu avvertito con spavento da chi era sveglio (1).

(1)
Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Manoscritti, 303-307, Ernesto Capobelli, Commentarj delle cose accadute nella città di Rimino e in altri luoghi, 5 voll., sec.XVIII.
0018

PesaroPU43.904412.905III

Il terremoto fu avvertito leggermente (1).

(1)
Notizie del Mondo, 1768.10.29, n.20.
Firenze 1768

RomaRM41.895312.4822II-III

Il terremoto fu avvertito (1).

(1)
Baratta M.
Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia, raccolti dal prof. Michele Stefano de Rossi, in "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18, pp.432-460.
Roma 1899