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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
24 04 174110:0043.43313b998700976.2!Appennino marchigianoItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1741 04 24 10 00 -- 43.43 13.00 0.0 9.0 0 97 Appennino marchigiano


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1741 04 24 10:00 43.42 13.00 9.0 9.0 46 78 Appennino marchigiano
PFG 1741 04 24 14:30 43.33 12.90 9.0 - - - Fabriano


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo ed è stata svolta una ricerca archivistica che ha aggiunto materiali inediti: si tratta di suppliche e lettere inviate dalle comunità colpite al governo centrale dello Stato Pontificio, conservate presso l’Archivio Segreto Vaticano. Lo stato delle conoscenze è stato integrato da un’ulteriore serie di informazioni contenute in fonti secondarie, che utilizzano o citano direttamente documenti prodotti dalle amministrazioni locali e centrali. Sono state vagliate anche la storiografia locale e la recente letteratura scientifica e storiografica (Monachesi et al. 1986; Castelli et al. 1989; Castelli 1991; Monachesi e Moroni 1993) (1).

Note

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991
Castelli V.
Alcune fonti particolarmente significative per lo studio dei terremoti in area umbro-marchigiana nel Settecento, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.93-109.
Bologna 1991
Castelli V., Mandrelli F.M. e Orienti I.
Sant’Emidio protettore dai terremoti. Cenni sulla diffusione del culto attraverso la documentazione marchigiana, in "I terremoti e il culto di Sant’Emidio", a cura di A.A.Varrasso, pp.191-202.
Chieti 1989
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
I terremoti del 1741, 1747, 1751 nell’Appennino umbro-marchigiano, in "Atti del 4.o convegno" CNR-GNGTS, Roma 29-31 ottobre 1985, vol.1, pp.505-516.
Roma 1986
Paciaroni R.
Il terremoto del 1703 nel sanseverinate, in "Proposte e ricerche", fasc.13, pp.62-69.
Urbino 1984

Administrative historical affiliations

L’area colpita dal terremoto faceva parte dello Stato Pontificio.

Social and economic effects

Il Consiglio di Credenza di Fabriano decretò che per nove anni il giorno dell’anniversario del terremoto si celebrassero funzioni e processioni di ringraziamento e proibì per il medesimo periodo le feste carnevalesche, le rappresentazioni teatrali e i giochi consueti per la festa patronale (1). Questo voto fu oggetto di discussioni negli anni successivi e a ragione di ciò furono inoltrate alle autorità competenti richieste di tipo opposto: da un lato, deroghe esplicite all’impegno preso (2), dall’altro, conferme rigorose della decisione del Consiglio (3).

Note

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Memoriali e biglietti, vol.93, Relazione della Segreteria di Stato su una supplica della città di Fabriano al papa Benedetto XIV, Roma 16 giugno 1743.

(3)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Memoriali e biglietti, vol.93, Relazione della Segreteria di Stato su una supplica di parte della popolazione di Fabriano al papa Benedetto XIV, Roma 30 maggio 1743.

Reconstructions and relocations

La ricostruzione di Fabriano si protrasse per molti anni: nel 1742 furono riparati i ponti e il magazzino dell’Abbondanza; fra il 1742 e il 1746 furono riparate prevalentemente le botteghe dei fabbri; nel triennio 1754-57 furono ripristinati i locali del Monte di Pietà; il restauro del palazzo comunale si protrasse fino al 1779. Varie chiese furono ricostruite con nuovo stile, perdendo i precedenti caratteri e segnando quindi una cesura significativa nel patrimonio edilizio specialistico. La chiesa di S.Biagio fu ricostruita nel 1742, quella di S.Lucia nel 1745, S.Agostino o S.Maria Nuova nel 1763, S.Francesco nel 1781.

Major earthquake effects

Il terremoto danneggiò 28 città e paesi dell’Appennino umbro-marchigiano. Complessivamente i morti furono meno di una decina e una trentina i feriti documentati. L’area di risentimento si estese a gran parte dell’Italia nord orientale e meridionale (dal Friuli a San Severo in Puglia).

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

24 aprile 1741 alle ore 15:30 italiane (10:00 GMT ca.): scossa principale;
30 aprile: scossa;
4 maggio: scossa;
23 maggio: scossa (1);
2 ottobre ore 5:45 italiane (23:05 GMT ca.): una duplice forte scossa (2).

Note

(1)
Anselmi S.
Sui terremoti a Senigallia: alcune fonti e appunti per la ricerca, in "Proposte e ricerche", n.13, pp.70-77.
Urbino 1984
(2)
Archivio del Convento di San Silvestro di Montefano, Memoria sui danni arrecati dal terremoto del 1741, sec.XVIII.

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*Archivio di Stato di Cremona, Manoscritti, 83, Memorie di me Camillo Angelo Rovere di Cremona, sec.XVIII.Direct source0018
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*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Memoriali e biglietti, vol.93, Relazione della Segreteria di Stato su una supplica di parte della popolazione di Fabriano al papa Benedetto XIV, Roma 30 maggio 1743.Direct source1743
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*Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, Manoscritti Antonelli, 484, G.M.Maffei, Libro di Memorie Ferraresi dal 1700 al 1774 inclusivo, sec.XVIII.Direct source0018
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*Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.11, Notizie, o siano miscellane di varie annotazioni del signor abbate Sassi, 9 voll., sec.XVIII.Direct source0018
*Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.31, Carlo Antonio Andreini, Memorie di Cesena cavate da monumenti antichi da me don Carl’Antonio Andreini cesenate, 16 voll., secc.XVIII-XIX.Indirect source0018
*Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 48/I, Carlo Zanelli, Croniche del signor cavaliere Zanelli, in "Annali della città di Faenza, tratti per lo più da croniche contemporanee. Raccolta fatta da me Giovanni Battista Borsieri nel 1767", vol.2.Direct source1767
*Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 73, Carlo Zanelli, Libro di varie notizie, e successi della città di Faenza principiato dall’anno 1700, copia C.A.Mengolini 1775.Direct source1775
*Biblioteca dei Frati Francescani di Trento, Manoscritti, 1718, Giangrisostomo Tovazzi, Malographia tridentina [45-1773], sec.XVIII.Generic information0018
*Biblioteca e Archivio Provinciale "De Gemmis" di Bari, carte F.S.Vista, cart.23, fasc.24, Francesco Saverio Vista, Epidemie antiche e recenti, Peste colera e altre pubbliche calamità, cioè terremoti, tempeste, guerre, assedi, sec.XX.Indirect source0020
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*Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.Direct source1741Roma-Palermo
*Epigrafe posta nella chiesa di Santa Maria delle Stelle in memoria della riparazione dei danni causati dal terremoto del 24 aprile 1741, giugno 1741, in D.Gaspari, Memorie storiche di Serrasanquirico nella Marca d’Ancona, p.388.Direct source1883Roma
*Epigrafe posta sulla porta della casa parrocchiale di Rotorscio in memoria del terremoto del 24 aprile 1741, in D.Gaspari, Memorie storiche di Serrasanquirico nella Marca d’Ancona, p.388.Direct source1883Roma
Finocchio V.Poggiosanvicino. Struttura geologica molto sensibile, in "L’Appennino Camerte (La Voce Settempedana)", a.78, n.5 (7 febbraio 1998).Historiographical study1998Camerino
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*Gazzetta di Mantova, 1741.05.05, n.18.Indirect source1741Mantova
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Gennari G.Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall’anno 1739 all’anno 1800, a cura di L.Olivato, 2 voll.Direct source1982[Padova]
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Felt Localities (87)

Locality Province Lat Lon Intensity
FabrianoAN43.335312.905IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerosi edifici crollarono o furono resi inagibili e la maggior parte dei rimanenti subirono danni più o meno gravi; ci furono 7 morti (di cui uno a distanza di circa un mese durante i lavori di demolizione) e 22 feriti.
Secondo la perizia redatta per conto della Comunità da vari mastri muratori e periti, all’interno delle mura cittadine le case comuni danneggiate furono complessivamente 752, di cui 42 crollarono totalmente, 374 subirono danni molto gravi e furono rese pericolanti o inabitabili e altre 336 subirono danni di varia entità; risultarono inoltre danneggiate in modo più o meno grave 71 abitazioni o residenze di famiglie benestanti. La spesa complessiva necessaria per le riparazioni fu stimata in oltre 44.713 scudi, di cui 5308 per il quartiere della Cervara, 5147 per quello della Pisana, 2518 per il quartiere del Piano, 7693 per il quartiere del Borgo; il resto per gli edifici pubblici (circa 1600), chiese, conventi e monasteri (circa 15.000) e per gli edifici dei castelli e delle ville del contado (1).
Subì danni gravi il patrimonio ecclesiastico. Nella chiesa di S.Venanzio crollò la parte superiore del campanile le cui macerie causarono il crollo della volta del presbiterio e la distruzione dell’altare maggiore sottostante; si aprirono inoltre gravi lesioni in alcune cappelle e in diversi punti della volta e furono danneggiate le stanze della canonica attigue alla chiesa e al campanile. Gravi danni riportarono pure la chiesa e il campanile di S.Nicolò; la chiesa subì danni a causa del crollo del campanile e per altri crolli parziali che si verificarono in diverse parti dell’edificio, specialmente nell’atrio; danni vi furono pure alle annesse camere dei canonici. Subì gravi danni e crolli parziali la chiesa dei Ss.Biagio e Romualdo; l’unica parte dell’edificio che rimase agibile fu il presbiterio. La chiesa di S.Caterina riportò molteplici gravi lesioni in tutta la sua struttura. Danni di varia entità subirono il monastero di S.Margherita, la chiesa di S.Agostino, la chiesa e il convento di S.Lucia (o S.Domenico), il convento e la chiesa di S.Francesco dei Minori Conventuali, il convento dell’Annunziata, il collegio dei Gesuiti, la chiesa e il convento dei padri della Congregazione dell’Oratorio di S.Filippo Neri, la chiesa e il monastero di S.Giuseppe, il monastero di S.Luca, la chiesa e il monastero di S.Sebastiano delle monache Camaldolesi, il monastero e la chiesa di S.Tommaso, il monastero di S.Onofrio, la chiesa e l’oratorio della compagnia della Carità, la chiesa della compagnia della Misericordia, la chiesa di S.Maria Maddalena situata fuori della Porta del Piano, la chiesa di S.Savino, situata a poca distanza dall’abitato in località Burrano. Nella chiesa dei Cappuccini (situata sulla collina della Tomba che sovrasta la città in direzione sud) crollò totalmente la volta travolgendo varie persone (2).
Furono gravemente danneggiati la chiesa e il monastero di S.Benedetto. Un lungo e minuzioso diario redatto da un monaco del monastero descrive con straordinaria precisione i danni subiti dal complesso e i successivi lavori di consolidamento eseguiti nell’arco di vari mesi (fino al luglio 1743) (3). Nella chiesa furono rilevati crolli parziali della volta, in particolare nella cappella della SS.Trinità, in quella dei Ss.Claudio e compagni martiri, sopra l’altare maggiore e nella zona del coro, sul lato sinistro; inoltre, si staccarono e caddero a terra diversi stucchi ornamentali dell’organo; la facciata principale subì un’inclinazione. I crolli della volta danneggiarono seriamente la cancellata ferrea dell’altare maggiore e due delle tre inferriate della tomba del Beato Giovanni di Bonello (detto dal Bastone); distrussero anche i gradini dell’altare maggiore e sfondarono la pietra sepolcrale che si trovava davanti all’altare della cappella della SS.Trinità. Durante i lavori di ripristino della volta, fu constatato che alcune travi della stessa erano prive delle catene di ferro la cui mancanza fu ritenuta la causa principale dei gravi danni che la struttura aveva riportato. In occasione del ripristino della volta furono messe quattro catene di ferro per rinforzarla. Nella sagrestia crollò la volta affrescata con la caduta di molti mattoni. I danni riportati resero la chiesa inagibile per diverso tempo e così le funzioni liturgiche furono celebrate nel vicino oratorio del Gonfalone che non aveva subito danni gravi. Nell’annesso monastero il tetto, a causa di un’errata costruzione, finì per spingere fuori sede i muri portanti, in modo particolare la facciata verso la chiesa che fu resa pericolante. In questo modo, danni notevoli e diffusi riportarono numerosi muri tramezzi e la maggior parte delle volte dell’edificio. Presso una delle porte si spostò una colonna che sosteneva due archi, i quali riportarono numerose crepe. Tra le zone più danneggiate del monastero, vi fu l’appartamento del padre generale, dalla parte della foresteria. L’appartamento del padre abate, al contrario, non subì danni gravi: solo l’architrave della porta d’ingresso fu ritenuto pericolante. Le stanze al pianterreno subirono danni minori, con leggere fenditure nelle pareti e crolli limitati, come nel caso della caduta della cappa di un camino o di alcuni calcinacci nel refettorio. Nella sala dietro il refettorio cadde l’architrave della porta e si constatarono numerose crepe. In molti casi, durante i lavori di ripristino dei diversi locali del monastero, si ricorse all’impiego di catene di ferro per consolidare pareti e volte. Il campanile fu gravemente lesionato soprattutto nella cella campanaria: tre dei quattro archi che la costituivano furono, infatti, danneggiati a tal punto che la volta soprastante risultò pericolante. Le lesioni riportate dalla struttura ne resero necessario l’abbattimento e la ricostruzione. Secondo una perizia redatta dall’architetto Pietro Maria Loni, nell’intero complesso risultarono 8 stanze inagibili e altre 32 gravemente danneggiate; la spesa necessaria per le riparazioni fu stimata in circa 3000 scudi. Una successiva perizia del dicembre 1742, redatta dall’architetto Francesco Nicoletti, valutò che fossero necessari altri 2400 scudi per completare i lavori di restauro.
Gravi danni furono riportati pure dall’edilizia civile. Nel palazzo Comunale crollò la sala maggiore e fu reso inabitabile il lato della piazza. Nel palazzo Vescovile (che all’epoca del terremoto ospitava anche il seminario, il Monte di pietà e i magazzini dell’Abbondanza) si verificarono lesioni in quasi tutte le sale, tranne che in una situata nell’appartamento inferiore; rimase inoltre seriamente lesionata la volta sopra le scale. Crolli e lesioni di varia entità si verificarono pure nella Torre civica; nel Loggiato S.Francesco (all’epoca occupato da 38 botteghe di fabbri che erano già prima in pessime condizioni a causa della cattiva manutenzione); nella rocca situata presso la porta del Piano; nelle mura e porte cittadine; nella polveriera, situata a circa 3 km dalla città; nella maggior parte dei ponti delle strade della campagna limitrofa (4).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
(2)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 48/I, Carlo Zanelli, Croniche del signor cavaliere Zanelli, in "Annali della città di Faenza, tratti per lo più da croniche contemporanee. Raccolta fatta da me Giovanni Battista Borsieri nel 1767", vol.2.
1767
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 73, Carlo Zanelli, Libro di varie notizie, e successi della città di Faenza principiato dall’anno 1700, copia C.A.Mengolini 1775.
1775
(3)
Archivio del Convento di San Silvestro di Montefano, Memoria sui danni arrecati dal terremoto del 1741, sec.XVIII.
0018
(4)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

MergoAN43.471113.0367IX

Il terremoto causò danni molto gravi: la maggior parte delle abitazioni subirono crolli o furono rese inabitabili; fu gravemente danneggiata la chiesa parrocchiale in cui crollò completamente il tetto, i muri esterni risultarono spiombati e dovettero essere rinforzati gli archi e le cappelle laterali (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

SassoAN43.447813.0614IX

Il terremoto causò danni molto gravi: la maggior parte delle abitazioni subirono crolli o furono rese inabitabili; crollò la fortezza che non fu più ricostruita (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Gaspari D.
Memorie storiche di Serrasanquirico nella marca d’Ancona.
Roma 1883

Serra San QuiricoAN43.446913.015IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerosi edifici crollarono e quasi tutti gli altri furono gravemente danneggiati da lesioni e crolli parziali di muri e tetti; la chiesa e il campanile di S.Quirico e la chiesa di S.Francesco furono ricostruite quasi interamente; dovettero essere restaurate le chiese di S.Lucia, del Buon Gesù e altre; il danno complessivo fu valutato oltre 41.000 scudi (1).

(1)
Gaspari D.
Memorie storiche di Serrasanquirico nella marca d’Ancona.
Roma 1883

Fratte RosaPU43.632212.9014VIII

Il paese aveva circa 1000 abitanti e 140 case. La valutazione degli effetti è stata fatta nell’ambito di una recente revisione, che ha analizzato criticamente le fonti amministrative e istituzionali, da cui si evincono le oscillazioni descrittive delle fonti nell’arco di tempo di alcuni mesi, forse per la sollecitazione amministrativa indotta dalle perizie in corso o per nuove scosse. Una lettera del Podestà di Fratte al Legato pontificio dell’aprile 1741 riportava 6 case crollate; una seconda lettera, di circa un mese dopo, sempre dello stesso Podestà allo stesso Legato, riportava il crollo di 42 case e la quasi totale inagibilità delle restanti (1). Da un documento del luglio 1741, utilizzato nella stessa revisione, si evince che il Legato pontificio, dopo una visita sul posto, comunicava all’Ufficio del Buon Governo il cattivo stato in cui si trovava il paese.

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

MonteroloPU43.597512.8556VIII

Secondo un carteggio del Podestà al Legato pontificio, utilizzato in una recente revisione (1), il paese era stato molto danneggiato e si evince che vi erano stati crolli; le informative erano intercorse nel mese di aprile.

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

MonticelliAN43.430812.9236VIII

Il terremoto danneggiò gravemente la chiesa di S.Maria di Valmergo, la canonica e le case annesse (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

PierosaraAN43.409412.9717VIII

Il terremoto causò danni gravi: crollò la parte superiore della torre le cui macerie cadendo danneggiarono il tetto di una casa e la volta della cisterna sottostanti; gran parte delle mura di cinta del castello risultarono rovinate e da ricostruire; dovettero essere riparate la casa della Comunità e una loggia del macello pubblico (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

Rocca ContradaAN43.498612.9394VIII

Il terremoto causò danni gravi: due case crollarono totalmente e quasi tutte le altre subirono forti lesioni e sconnessioni delle murature e dei tetti; furono gravemente danneggiati e resi inagibili il palazzo Pretoriale e il palazzo dei Priori, di cui risultarono in particolare pericolanti la segreteria e la "saletta" (1).

(1)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Carlo M.Fantozzi sul terremoto del 24 aprile 1741.
1741
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Bologna, 1741.05.09, n.19.
Bologna 1741

RotorscioAN43.418113.0667VIII

Il terremoto causò danni gravi: varie abitazioni subirono crolli parziali di tetti, solai e muri; le pareti risultarono lesionate e strapiombate (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Epigrafe posta sulla porta della casa parrocchiale di Rotorscio in memoria del terremoto del 24 aprile 1741, in D.Gaspari, Memorie storiche di Serrasanquirico nella Marca d’Ancona, p.388.
Roma 1883

San FortunatoAN43.427812.8936VIII

Il terremoto danneggiò gravemente varie abitazioni (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

SerronchiaMC43.377813.0881VIII

Il terremoto danneggiò gravemente varie abitazioni; una casa crollò causando la morte di una persona (1).

(1)
Finocchio V.
Poggiosanvicino. Struttura geologica molto sensibile, in "L’Appennino Camerte (La Voce Settempedana)", a.78, n.5 (7 febbraio 1998).
Camerino 1998

TorricellaAN43.422212.8861VIII

Il terremoto danneggiò gravemente varie abitazioni (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

AlbacinaAN43.3413.0075VII-VIII

Il terremoto danneggiò notevolmente alcune abitazioni, la chiesa parrocchiale, la torre, il mulino pubblico e un ponte; subì gravi danni la casa della Comunità in cui furono rilevati crolli parziali e sconnessioni che resero pericolante l’edificio (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

AttiggioAN43.305312.9194VII-VIII

Il terremoto causò il crollo di un casino di campagna (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

BassanoAN43.319712.9456VII-VIII

Il terremoto danneggiò gravemente una casa di campagna (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

CamerinoMC43.135313.0681VII-VIII

Il terremoto danneggiò fortemente la maggior parte di case e palazzi; numerose abitazioni furono rese inagibili per il rischio di crolli. Subirono danni gravi la cattedrale e la chiesa di S.Venanzio le cui volte risultarono fortemente sconnesse a causa della rottura delle catene di ferro che servivano a rinforzarle; crollò totalmente la volta dell’oratorio del Suffragio. Non ci furono vittime (1).

(1)
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741

DomoAN43.400813.0625VII-VIII

Il terremoto causò danni gravi: varie case private e il forno pubblico dovettero essere restaurati; nella casa priorale crollò metà del tetto e furono gravemente danneggiate le murature esterne che dovettero essere in parte ricostruite; fu lesionato il campanile che dovette essere rinforzato con la costruzione di un arco e l’apposizione di due catene; i danni furono valutati complessivamente 450 scudi (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore di Fabriano, Roma 11 novembre 1747.
1747
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Gaspari D.
Memorie storiche di Serrasanquirico nella marca d’Ancona.
Roma 1883

GubbioPG43.351412.5772VII-VIII

I danni furono gravi, valutati secondo una stima ufficiale, in 11.727 scudi, secondo un documento riportato nell’ambito di una recente revisione scientifica, da cui però non si desume il quadro complessivo degli effetti, né la valutazione d’intensità (1).

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

Monte RobertoAN43.480613.1383VII-VIII

Subì danni diffusi a edifici pubblici e privati: una perizia pubblicata nell’ambito di una recente revisione (1) evidenzia danni al palazzo comunale (parte di un muro, parte del tetto); fessure, lesioni e spaccature varie in alcune case private.

(1)
Castelli V.
Alcune fonti particolarmente significative per lo studio dei terremoti in area umbro-marchigiana nel Settecento, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.93-109.
Bologna 1991

MonteseccoPU43.571112.8972VII-VIII

Il paese aveva circa 400 abitanti e 60 case. Secondo una informativa del Podestà al Legato pontificio, utilizzata in una recente revisione (1), una parte delle case aveva subìto danni. A questa prima lettera dell’aprile, fece seguito una informativa del mese di maggio, da cui si evince che gli edifici danneggiati erano stati rinforzati.

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

MoscanoAN43.368912.9486VII-VIII

Il terremoto danneggiò gravemente la chiesa di S.Pietro e l’annessa canonica (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

PergolaPU43.562812.8369VII-VIII

Nel suo distretto c’erano circa 560 case. Dalla documentazione afferente a questo sito, analizzata in una recente revisione (1), risulterebbe che nessuna casa rimase illesa, tuttavia il contesto non è meglio esplicitato.

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

San CristoforoAN43.373612.9861VII-VIII

Il terremoto danneggiò notevolmente la chiesa e le case annesse (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

San DonatoAN43.379712.8533VII-VIII

Il terremoto danneggiò notevolmente varie abitazioni (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

Santa Maria delle StelleAN43.473613.0139VII-VIII

Il terremoto danneggiò gravemente la chiesa che fu restaurata per iniziativa di due patroni ecclesiastici nel giugno dello stesso anno (1).

(1)
Epigrafe posta nella chiesa di Santa Maria delle Stelle in memoria della riparazione dei danni causati dal terremoto del 24 aprile 1741, giugno 1741, in D.Gaspari, Memorie storiche di Serrasanquirico nella Marca d’Ancona, p.388.
Roma 1883

San Vito sul CesanoPU43.594712.8903VII-VIII

Secondo una lettera del Podestà al Legato pontificio, dell’aprile 1741, utilizzata in una recente revisione (1), una parte delle case aveva subìto danni.

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

UrbinoPU43.725812.6361VII-VIII

Il terremoto danneggiò notevolmente gran parte delle abitazioni della città; soltanto nella zona della parrocchia di S.Paolo furono rilevati danni leggeri. Danni estesi furono riscontrati anche all’edilizia monumentale ecclesiastica e civile: fu gravemente danneggiato il duomo; il monastero di S.Maria della Torre subì gravi danni e crolli parziali e fu reso inabitabile; nella chiesa del convento di S.Francesco dei Minori Conventuali crollò il campanile e furono gravemente danneggiati i muri e le volte della chiesa ancora in costruzione. Ci furono dei crolli parziali dai due torricini del palazzo Ducale (all’epoca residenza del governatore) le cui macerie causarono gravi danni alle strutture sottostanti dell’edificio. Subirono gravi danni il palazzo dell’Arcivescovado, alcuni palazzi gentilizi (Corboli, Antaldi, De Praetis, Boni e Albani) e le carceri. Ci furono un morto e 8 feriti (1).

(1)
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741
Serpieri A.
Rapporto delle osservazioni fatte sul terremoto avvenuto in Italia la sera del 12 marzo 1873, in "Supplemento alla Meteorologia Italiana", a.1872, pp.45-83.
Roma 1873
Bologna, 1741.05.02, n.18.
Bologna 1741
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 73, Carlo Zanelli, Libro di varie notizie, e successi della città di Faenza principiato dall’anno 1700, copia C.A.Mengolini 1775.
1775

BastiaAN43.353912.8147VII

Il terremoto danneggiò notevolmente le case della Comunità, all’epoca sfitte; crollò la volta del macello pubblico (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

BelvedereAN43.236912.8597VII

Il terremoto fece crollare parzialmente le case della Comunità, già rovinose e fatiscenti; le macerie cadendo danneggiarono il tetto del forno pubblico (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CancelliAN43.300812.84VII

Il terremoto danneggiò notevolmente le case della Comunità, all’epoca sfitte, e un ponte (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CastellettaAN43.401713.0075VII

Il terremoto danneggiò notevolmente il forno pubblico (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

Cerreto d’EsiAN43.320312.985VII

Il terremoto danneggiò gravemente e rese pericolante la porta d’accesso al paese (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CollamatoAN43.290312.9481VII

Il terremoto danneggiò notevolmente il forno e il mulino pubblico (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

EsanatogliaMC43.251112.9478VII

Il terremoto danneggiò notevolmente la chiesa della Pieve; il palazzo priorale subì gravi danni e risultò pericolante in varie parti (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

JesiAN43.521913.2447VII

Il terremoto causò danni notevoli: in molte abitazioni, chiese e palazzi si aprirono crepe e fessurazioni; crollò il campanile della chiesa del SS.Sacramento le cui macerie sfondarono il tetto della chiesa sottostante e ne fecero crollare la volta (1).

(1)
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741

NebbianoAN43.377512.8953VII

Il terremoto danneggiò notevolmente varie abitazioni (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

PesaroPU43.904412.905VII

Il terremoto causò danni notevoli: in varie abitazioni crollarono i comignoli; molte chiese furono danneggiate in modo rilevante; in particolare nella chiesa della compagnia di S.Rocco crollò pressoché totalmente il soffitto; subì danni rilevanti il palazzo Vescovile in cui si aprirono gravi lesioni nei muri e nei soffitti che resero inagibile gran parte dell’edificio. Non ci furono vittime (1).

(1)
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741
Bologna, 1741.05.02, n.18.
Bologna 1741
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Carlo M.Fantozzi sul terremoto del 24 aprile 1741.
1741

PiticchioAN43.539212.9733VII

Il terremoto danneggiò notevolmente le case della Comunità e le mura di cinta del castello (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

PorcarellaAN43.364713.0319VII

Il terremoto danneggiò notevolmente varie abitazioni (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942

PrecicchieAN43.400313.0467VII

Il terremoto danneggiò notevolmente una casa della Comunità, di cui una parete risultava pericolante (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

RecanatiMC43.402813.5497VII

Il terremoto causò danni rilevanti: molti edifici furono lesionati (1).

(1)
Zedde T.
Un tentativo di ricerca attraverso l’annalistica locale: Ancona, Recanati, Fano, in "Proposte e ricerche", fasc.13, pp.77-82.
Urbino 1984
Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.31, Carlo Antonio Andreini, Memorie di Cesena cavate da monumenti antichi da me don Carl’Antonio Andreini cesenate, 16 voll., secc.XVIII-XIX.
0018
Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.11, Notizie, o siano miscellane di varie annotazioni del signor abbate Sassi, 9 voll., sec.XVIII.
0018

RosoraAN43.482213.0689VII

Il terremoto danneggiò notevolmente i tetti e le murature della chiesa parrocchiale e di una una casa annessa (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

San PacificoMC43.216413.1728VII

Il terremoto danneggiò notevolmente il convento di S.Maria delle Grazie dei frati Francescani Riformati (o Zoccolanti): crollarono le volte del dormitorio grande, della libreria e di un’altra stanza adiacente; le murature dell’edificio, compresa la chiesa, subirono lesioni e sconnessioni in varie parti e dovettero essere restaurate; per finanziare i lavori di riparazione i monaci chiesero un sussidio dalla comunità della città di San Severino Marche che promosse una colletta (1).

(1)
Paciaroni R.
Memorie sismiche sanseverinati.
San Severino Marche 1989
Castelli V.
Alcune fonti particolarmente significative per lo studio dei terremoti in area umbro-marchigiana nel Settecento, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.93-109.
Bologna 1991

San Severino MarcheMC43.228613.1772VII

Il terremoto causò danni notevoli: varie abitazioni e chiese risultarono lesionate. In particolare, danni rilevanti furono riscontrati nel palazzo vescovile annesso al duomo vecchio di S.Severino, situato sul colle di Montenero: risultò lesionata la facciata est e un’altro dei muri esterni del palazzo, furono inoltre danneggiate le pareti interne di diverse stanze, comprese quelle soprastanti la sagrestia della cattedrale; per la riparazione dell’edificio fu ritenuta necessaria la somma di 279 scudi. Furono danneggiati anche l’istituto delle suore Convittrici del Bambin Gesù e alcune case di loro proprietà per la cui riparazione fu stimata una spesa totale di circa 60 scudi (1).

(1)
Bologna, 1741.05.09, n.19.
Bologna 1741
Paciaroni R.
Memorie sismiche sanseverinati.
San Severino Marche 1989
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991
Castelli V.
Alcune fonti particolarmente significative per lo studio dei terremoti in area umbro-marchigiana nel Settecento, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.93-109.
Bologna 1991

SassoferratoAN43.433612.8578VII

Il terremoto danneggiò notevolmente il palazzo Pretoriale (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

SenigalliaAN43.713913.2231VII

Il terremoto fu sentito molto fortemente e danneggiò diversi edifici causando sconnessioni e l’apertura di lesioni (1).

(1)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Carlo M.Fantozzi sul terremoto del 24 aprile 1741.
1741
Anselmi S.
Sui terremoti a Senigallia: alcune fonti e appunti per la ricerca, in "Proposte e ricerche", n.13, pp.70-77.
Urbino 1984

AcqualagnaPU43.619412.6725VI-VII

Il terremoto causò danni non precisati (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741

AnconaAN43.603113.5072VI-VII

Il terremoto fu sentito molto fortemente e causò qualche danno agli edifici; fu notevolmente danneggiato il palazzo del governatore per il cui restauro fu redatta una perizia dall’architetto Luigi Vanvitelli (1).

(1)
Zedde T.
Un tentativo di ricerca attraverso l’annalistica locale: Ancona, Recanati, Fano, in "Proposte e ricerche", fasc.13, pp.77-82.
Urbino 1984
Bologna, 1741.05.02, n.18.
Bologna 1741
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741
Natalucci M.
Ancona attraverso i secoli, 3 voll.
Città di Castello 1961
Biblioteca Comunale "L.Benincasa" di Ancona, Manoscritti, 254-275, Camillo Albertini, Storia di Ancona, 22 voll., secc.XVIII-XIX.
0018

AssisiPG43.0712.6161VI-VII

Il terremoto fu sentito molto fortemente e causò qualche danno agli edifici; in particolare, subì danni rilevanti il palazzo vescovile (1).

(1)
Santucci F.
Assisi: una storia di terremoti, in "Subasio", supplemento degli "Atti Accademia Properziana del Subasio", a.5, n.4, 30 dicembre 1997, pp.1-4.
Assisi 1997
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala B, scansia IX/b, vol.6, Cronaca del Convento 1705-1834.
1705

CantianoPU43.472812.6281VI-VII

Il terremoto causò danni non precisati (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741

FanoPU43.836713.0175VI-VII

Il terremoto fu sentito molto fortemente: causò la caduta di un numero ridotto di camini e lesioni di lieve entità nei muri di pochi edifici. Danni più gravi e diffusi furono rilevati nelle costruzioni dell’area extra urbana (1).

(1)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Carlo M.Fantozzi sul terremoto del 24 aprile 1741.
1741
Amiani P.M.
Memorie istoriche della città di Fano, 2 voll. (ristampa anastatica, Bologna 1967).
Fano 1751

LoretoAN43.439413.61VI-VII

Il terremoto causò danni non precisati (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.05.12, n.19.
Mantova 1741

MatelicaMC43.255613.0092VI-VII

Il terremoto causò danni non precisati (1).

(1)
Bologna, 1741.05.09, n.19.
Bologna 1741

San SilvestroAN43.301912.8906VI-VII

Il complesso monastico di S.Silvestro di Monte Fano subì danni molto contenuti limitati a una serie di crepe e fessurazioni che si aprirono nei muri dei corridoi e di alcune stanze (1).

(1)
Archivio del Convento di San Silvestro di Montefano, Memoria sui danni arrecati dal terremoto del 1741, sec.XVIII.
0018

SiroloAN43.521413.62VI-VII

Il terremoto causò danni non precisati (1).

(1)
Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.11, Notizie, o siano miscellane di varie annotazioni del signor abbate Sassi, 9 voll., sec.XVIII.
0018

Borgo San SepolcroAR43.569712.1411VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente: causò l’apertura di crepe nei muri di alcune case e fece cadere pochi comignoli (1).

(1)
Archivio di Stato di Arezzo, Documenti diversi, Copialettere del cancelliere della Comunità di Sansepolcro, reg.30 (1739-1749), Minuta di lettera del cancelliere Marco Antonio Fini al soprassindaco dei Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina Marcello Malaspina, Sansepolcro 25 aprile 1741.
1741
Biblioteca Comunale di Sansepolcro, Manoscritti, J.109, Francesco Giuseppe Pignani, Annotazioni estratte dal compendio istorico di memorie fedelmente raccolte intorno all’origine, fondazione e proseguimento della città di Borgo San Sepolcro, 1767.
1767
Biblioteca Comunale di Sansepolcro, Manoscritti, J.109, Francesco Giuseppe Pignani, Compendio istorico di memorie fedelmente raccolte intorno alla origine, fondazione e proseguimento della città di Sansepolcro diviso in memorie, 1758.
1758

FossombronePU43.688112.81VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente: causò molto spavento e fece cadere alcuni comignoli (1).

(1)
Biblioteca Civica Passionei di Fossombrone, Manoscritti, Giuliano Fenaglia, Notizie, e fatti apartenenti all’antica, e nobile Città di Fossombrone raccolte, ed unite insieme dal conte Giuliano Fenaglia patrizio di d[ett]a Città ad instanza d’alcuni suoi amici, 3 voll., sec.XVIII.
0018

PerugiaPG43.106112.3864VI

Il terremoto causò danni non precisati al monastero di S.Pietro (1).

(1)
Archivio Storico del Convento di San Pietro di Perugia, Libri Economici, n.150, sec.XVIII.
0018

UrbaniaPU43.667512.5228V-VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente: spaventò la popolazione, ma non causò danni (1).

(1)
Leonardi C.
Movimenti tellurici della Massa Trabaria, in "Proposte e ricerche", n.13, pp.82-90.
Urbino 1984

CesenaFC44.138912.2431V

Il terremoto fu sentito fortemente, ma non causò danni (1).

(1)
Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.31, Carlo Antonio Andreini, Memorie di Cesena cavate da monumenti antichi da me don Carl’Antonio Andreini cesenate, 16 voll., secc.XVIII-XIX.
0018
Biblioteca Comunale Malatestiana di Cesena, Manoscritti, 164.11, Notizie, o siano miscellane di varie annotazioni del signor abbate Sassi, 9 voll., sec.XVIII.
0018

FaenzaRA44.287811.8811V

Il terremoto fu sentito fortemente, ma non causò danni (1).

(1)
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 48/I, Carlo Zanelli, Croniche del signor cavaliere Zanelli, in "Annali della città di Faenza, tratti per lo più da croniche contemporanee. Raccolta fatta da me Giovanni Battista Borsieri nel 1767", vol.2.
1767
Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza, Manoscritti, 73, Carlo Zanelli, Libro di varie notizie, e successi della città di Faenza principiato dall’anno 1700, copia C.A.Mengolini 1775.
1775

Mercatello sul MetauroPU43.646912.3369V

Il paese aveva circa 800 abitanti e 110 case. Secondo una informativa inviata dal Podestà al Legato pontificio non ci fu neppure il più piccolo danno. Il documento è stato parzialmente pubblicato nell’ambito di una recente revisione scientifica (1).

(1)
Stucchi M., Monachesi G. e Mandrelli F.M.
Investigation of 18th century seismicity in Central Italy in the light of the 1741 Fabriano earthquake, in "Tectonophysics", vol.193, pp.65-82.
Amsterdam 1991

RavennaRA44.416912.1983V

Il terremoto spaventò la popolazione, ma non causò danni (1).

(1)
Biblioteca Comunale Classense di Ravenna, Manoscritti, 3.4.C, Benedetto Fiandrini, Annali ravennati dalla fondazione della città sino alla fine del secolo XVIII [...] compilati da don Benedetto Fiandrini monaco casinense di San Vitale di Ravenna, 4 voll., sec.XVIII.
0018

TreviPG42.877212.7464V

Il terremoto fu sentito fortemente, ma non causò danni (1).

(1)
Taramelli T.
Dei terremoti di Spoleto nell’anno 1895 con catalogo dei terremoti storici nella Valle Umbra compilato dal sig. prof. P.F.Corradi, in "Atti dell’Accademia dei Lincei", a.293 (1896), s.V, Memorie della Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, vol.2, pp.143-181.
Roma 1896

ViadanaMN44.928610.5222V

Il terremoto fu sentito fortemente e spaventò i fedeli che stavano assistendo a una celebrazione nella chiesa maggiore (1).

(1)
Archivio Diocesano di Mantova, s.s., G.Galvagnini, Storia di Ostiglia, sec.XVIII.
0018
Gazzetta di Mantova, 1741.04.28, n.17.
Mantova 1741

CremonaCR45.135810.0239F

Il terremoto fu sentito (1).

(1)
Archivio di Stato di Cremona, Manoscritti, 83, Memorie di me Camillo Angelo Rovere di Cremona, sec.XVIII.
0018

ForlìFC44.216712.0492F

Il terremoto fu sentito, ma non causò danni (1).

(1)
Biblioteca Comunale "A.Saffi" di Forlì, Manoscritti, I/34, Stefano Sigismondo Corbici, Notizie di quanto degno di osservazione è accaduto dall’anno 1700 fino all’anno 1746 nella città di Forlì, sec.XVIII.
0018

LodiLO45.31429.50139F

Il terremoto fu sentito (1).

(1)
Agnelli G.
I terremoti registrati nelle cronache lodigiane, in "Archivio storico per la città e comuni del circondario di Lodi", s.II, vol.14, pp.90-96.
Lodi 1895

RiminiRN44.059212.5667F

Il terremoto fu sentito (1).

(1)
Serpieri A.
Il terremoto di Rimini della notte 17-18 marzo 1875 e considerazioni generali sopra varie teorie sismologiche. Discorso letto nella Università di Urbino per l’apertura dell’anno scolastico 1877-78.
Urbino 1878

RipatransoneAP42.998913.7619F

Il terremoto fu sentito (1).

(1)
Biblioteca Comunale di Ripatransone, Doroteo Spina, Notizie di storia ripana ­ dal 1720 al 1762, sec.XVIII, trascrizione dattiloscritta a cura di Armando Augusto Nisi, 1938.
1938

San SeveroFG41.685315.3806F

Risentimento (1).

(1)
Biblioteca e Archivio Provinciale "De Gemmis" di Bari, carte F.S.Vista, cart.23, fasc.24, Francesco Saverio Vista, Epidemie antiche e recenti, Peste colera e altre pubbliche calamità, cioè terremoti, tempeste, guerre, assedi, sec.XX.
0020

VeneziaVE45.437512.3353IV-V

Il terremoto fu sentito fortemente (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.05.05, n.18.
Mantova 1741

Castiglione d’AddaLO45.22119.69083IV

Il terremoto fu avvertito sensibilmente (1).

(1)
Ruggeri G.D.
Cronaca (1730-1743): documenti di vita e storia castiglionesi. Note ed appendice a cura di I.Malusardi.
Codogno 1969

FananoMO44.206410.7942IV

Il terremoto fu avvertito sensibilmente (1).

(1)
Pedrocchi N.
Storia di Fanano, ed. A.Sorbelli.
Fanano 1927

FirenzeFI43.777211.2486IV

Il terremoto fu sentito in modo non molto forte (1).

(1)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie VII, Corrispondenza dei cancellieri, filza 17 (1739-1747), n.47, Lettera del soprassindaco dei Nove conservatori del dominio e della giurisdizione fiorentina Marcello Malaspina al cancelliere della Comunità Marco Antonio Fini, Firenze 29 aprile 1741.
1741

MantovaMN45.151910.775IV

Il terremoto fu avvertita sensibilmente, ma non causò danni (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.04.28, n.17.
Mantova 1741
Amadei F.
Cronaca universale della città di Mantova. Edizione integrale a cura di G.Amadei, E.Marani e G.Pratico, 5 voll.
Mantova 1954

OstigliaMN45.065811.1364IV

Il terremoto fu avvertito sensibilmente da una parte della popolazione (1).

(1)
Archivio Diocesano di Mantova, s.s., G.Galvagnini, Storia di Ostiglia, sec.XVIII.
0018

PadovaPD45.406411.8758IV

Il terremoto fu avvertito in modo sensibile (1).

(1)
Gennari G.
Notizie giornaliere di quanto avvenne specialmente in Padova dall’anno 1739 all’anno 1800, a cura di L.Olivato, 2 voll.
[Padova] 1982
Toaldo G.
Della vera influenza degli astri sulle stagioni e mutazioni di tempo. Saggio meteorologico, 2ª ed.
Padova 1781

VicenzaVI45.548911.5492IV

Il terremoto fu avvertito sensibilmente (1).

(1)
Piovene G.
Cronaca dei terremoti a Vicenza, in "Annali dell’Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano", s.II, vol.8, a.1886, parte 4, pp.45-57.
Roma 1888

BolognaBO44.497811.3397III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Manoscritti, B.80-91, Domenico Maria d’Andrea Galeati, Diario e memorie varie di Bologna dall’anno 1550 all’anno 1796, 12 voll., sec.XVIII.
0018

FerraraFE44.835611.6183III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara, Manoscritti Antonelli, 484, G.M.Maffei, Libro di Memorie Ferraresi dal 1700 al 1774 inclusivo, sec.XVIII.
0018

GoriziaGO45.942513.6197III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Tommasi A.
I terremoti nel Friuli dal 1116 al 1887, in "Annali dell’Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano", s.II, vol.8, a.1886, parte 4, pp.183-205.
Roma 1888

MilanoMI45.46449.18944III

Il terremoto fu sentito leggermente in alcune zone della città (1).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1741.05.05, n.18.
Mantova 1741

UdineUD46.063313.2358III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Tommasi A.
I terremoti nel Friuli dal 1116 al 1887, in "Annali dell’Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano", s.II, vol.8, a.1886, parte 4, pp.183-205.
Roma 1888

VareseVA45.81788.825III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Adamollo G.A. e Grossi L.
Cronaca di Varese. Memorie cronologiche pubblicate per la prima volta da A.Mantegazza.
Varese 1931

RomaRM41.895312.4822II-III

Il terremoto fu sentito molto leggermente (1).

(1)
Distinta relazione dell’orribile Terremoto seguito nello scaduto Mese di Aprile del corrente Anno 1741 nelle Città di Camerino, Urbino, Pesaro, Jesi, e Fabriano. Con la descrizzione della mortalità delle Persone, e danni recati nelle Chiese, Palazzi, e Case delle dette Città.
Roma-Palermo 1741
Bologna, 1741.05.02, n.18.
Bologna 1741
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942