The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
-461 -- -- -- -- -- 41.90 12.48 0.0 5.5 0 17 Roma


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT -461 - - - 41.90 12.48 - 5.5 1 16 Roma
ING -461 - - - 42.00 12.50 - - - - Territorio Roma


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

Le testimonianze sono tratte da Livio, storico del I secolo a.C. (1), e da Dionigi di Alicarnasso, storico greco del I secolo a.C. (2); Livio attesta una forte scossa di terremoto; Dionigi di Alicarnasso accenna a varie scosse, accompagnate da "brontolii" della terra. I sacerdoti che si occupavano della registrazione e dell’interpretazione dei prodigi avevano una giurisdizione limitata al territorio di Roma e al suo entroterra. Le fonti sono posteriori di oltre quattro secoli all’evento, tuttavia è accertata la loro dipendenza da fonti più antiche, e ciò permette di attestare e datare l’evento, con riserva sulla datazione all’anno: infatti, le fonti menzionano vari prodigi per quell’anno, e non è escluso che il contesto storico determinasse il raggruppamento di eventi diversi entro la stessa data. Questo terremoto è noto alla tradizione dei cataloghi sismici a partire dal XV secolo.

Note

(1)
Livius Titus
Ab urbe condita libri, ed. G.Weissenborn, M.Müller e W.Heraeus.
Leipzig 1880
(2)
Dionysius Halicarnasseus
Antiquitates Romanae, ed. E.Cary.
London-Cambridge (Mass.) 1937

Il suolo fu scosso da un violento terremoto (1). Il contesto storiografico autorizza a supporre la localizzazione a Roma o, al massimo, nel suo immediato entroterra perché in quel periodo l’estensione del territorio controllato da Roma era ridottissima (limitato a nord dal Tevere, a est dall’Aniene, a sud dai Colli Albani e a ovest dal mare). L’estensione calcolata era di circa 1.000 kmq (2). Le fonti non segnalano danni. L’evento, interpretato come un prodigio, spinse le autorità a consultare i "Libri Sibillini" (3).

Note

(1)
Livius Titus
Ab urbe condita libri, ed. G.Weissenborn, M.Müller e W.Heraeus.
Leipzig 1880
Dionysius Halicarnasseus
Antiquitates Romanae, ed. E.Cary.
London-Cambridge (Mass.) 1937
(2)
Ampolo C.
La città riformata e l’organizzazione centuriata. Lo spazio, il tempo, il sacro nella nuova realtà urbana, in "Storia di Roma. I. Roma in Italia", pp.203-239.
Torino 1988
(3)
Guidoboni E. (a cura di)
I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia, Catalogo, pp.574-751.
Bologna 1989
Guidoboni E., Comastri A. e Traina G.
Catalogue of ancient earthquakes in the Mediterranean area up to the 10th century.
Bologna 1994