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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
03 01 111715:1544.08868610.4516b7.57.5500155.3Toscana settentrionaleItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1117 01 03 15 15 -- 43.80 10.42 0.0 7.5 0 15 Toscana settentrionale


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
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PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Questo terremoto non è elencato nei cataloghi italiani in uso che, per questa data, riportano solo il grande terremoto del Veronese, analizzato nel CFTI 1995 e successive edizioni. I nuovi dati derivano dall’analisi dettagliata della cronologia delle due scosse menzionate dalle fonti riguardanti il terremoto del 3 gennaio 1117. La nuova analisi è stata fatta da Guidoboni et al. (2005) e Guidoboni e Comastri (2005) e ha permesso di mettere in luce due terremoti precedentemente non noti: uno con epicentro nella Germania, meridionale e un altro in Toscana. Quest’ultimo terremoto, a cui si è sovrapposto il ricordo del ben più famoso terremoto veronese, è attestato da un’autorevole fonte al "3 gennaio" Su questo elemento è possibile formulare due ipotesi: i) che effettivamente sia avvenuto quasi contemporaneamente a quello del veronese (frazioni di tempo inferiori all’ora non sono tuttavia attestate nelle fonti del XII secolo); ii) che la data reale dell’evento sia stata successivamente "attratta" a quella famosa del 3 gennaio.
Comunque sia, questo terremoto causò in area pisana crolli e forti effetti sull’ambiente che consentono di ecludere che tali effetti siano stati la propagazione delle’evento di area veronese. L’attivazione di una sorgente sismica locale, distinta da quella del veronese, è fortemente supportata da fonti pisane. Questo terremoto è analizzato in Guidoboni e Comastri (2005) (1), da cui è tratta questa scheda.
Il testo più ricco di informazioni sugli effetti a Pisa è una lunga notula di Guido Pisano, autore coevo, che ha lasciato una complessa descrizione autonoma da altre fonti che descrivono il terremoto veronese. che. Il testo di Guido Pisano è conservato nel codice Vaticano Latino 11564 della Biblioteca Apostolica Vaticana (2) ed è stato pubblicato per la prima volta da Scalia (1963) (3). Secondo Ruysschaert (1959) (4), tale codice è una copia del 1459 che risale molto probabilmente all’originale del XII secolo.
Il ricordo di effetti sismici in area pisana è conservato anche dagli "Annales Pisani antiquissimi" (ed. 1910) (5), fonte indipendente da Guido Pisano. Gli "Annales" presentano un testo molto stringato e con la semplice datazione "ad annum" (cioè senza indicazione del mese e del giorno). A questo evento si riferiscono con tutta evidenza anche altre tre cronache pisane più tarde, in cui il ricordo del terremoto è riportato con imprecisioni intercorse nelle varie fasi di copiatura. Si tratta del "Breviarium Pisanae historiae" (ed. 1725) (6), scritto dal canonico Michele da Vico nell’anno 1371, in cui il terremoto è datato all’anno 1118; del "Chronicon Pisanum breve" (ed. 1722) (7) e degli "Alii Pisanorum Annales", manoscritto della Biblioteca Apostolica Vaticana (Barberiniani Latini, 2490) conservato in una copia del XVII secolo (8), che riporta lo stesso identico testo, ma con datazione del terremoto all’anno 1123.
Alle fonti pisane possono probabilmente collegarsi anche due cronache di ambito lucchese. Si tratta delle "Gesta Lucanorum" (ed. 1930) (9), cronaca in volgare italiano redatta verso il 1304-1305 da un anonimo lucchese che, per il periodo compreso fra la metà del XII secolo e il 1276, deriva da annali più antichi perduti. In questo testo la città di Lucca non è citata esplicitamente e inoltre il terremoto è datato "MCXII" (1112), ma potrebbe trattarsi di un errore per l’omissione del segno "V" tra "X" e "II".
Gli "Annales" di Tolomeo da Lucca (Bartolomeo Fiadoni), ed. 1930 (10), redatti nei primi anni del XIV secolo, menzionano direttamente Lucca, ma riportano la stessa data (1112) della cronaca precedente perché da essa derivano.
Per individuare effetti territoriali specifici, Guidoboni e Comastri (2005) è utilizzano lo studio archeologico di Redi (1984) (11), relativo alle fortificazioni medievali esistenti lungo il confine tra i territori di Pisa e di Lucca. Redi non fa alcuna menzione di danni dovuti a un terremoto – che non conosce – ma documenta, per il periodo compreso fra la metà del XII secolo e l’inizio del XIII, lavori di restauro e di ricostruzione di alcune rocche che potrebbero essere stati conseguenti ai danni causati da questo terremoto.

Note

(1)
Guidoboni E. e Comastri A.
Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.
Roma-Bologna 2005
(2)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Vaticani Latini, 11564, c.184, Guido Pisanus, Nota sul terremoto del 3 gennaio 1117.

(3)
Scalia G.
Il terremoto del 1117, in Epigraphica Pisana. Testi latini sulla spedizione contro le Baleari del 1113-1115 e su altre imprese antisaracene del secolo XI, "Miscellanea di Studi Ispanici", 1963, Appendice II, pp.283-286.
Pisa 1963
(4)
Ruysschaert J. (a cura di)
Codices Vaticani Latini: codices 11414-11709 (Bibliothecae Apostolicae Vaticanae codices manu scripti recensiti).
Città del Vaticano 1959
(5)
Annales Pisani antiquissimi [1005-1117], ed. F.Novati, in "Centenario della nascita di Michele Amari", vol.2, p.13.
Palermo 1910
(6)
Breviarum Pisanae historiae, in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. L.A.Muratori, tomo 6, coll.163-198.
Milano 1725
(7)
Chronicon Pisanum breve, in F.Ughelli, "Italia Sacra", 2ª ed. a cura di N.Coleti, tomo 10, coll.117-120 (ristampa anastatica, Nendeln-Liechtenstein, 1970).
Venezia 1722
(8)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Barberiniani Latini, 2490, Alii Pisanorum Annales (1004-1188), copia sec.XVII.

(9)
Gesta Lucanorum (752-1304), ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS.RR.GG., n.s., tomo 8, pp.284-323.
Berlin 1930
(10)
Tolomeo da Lucca [Bartolomeo Fiadoni]
Annales, ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG., n.s., vol.8, pp.1-242.
Berlin 1930
(11)
Redi F.
Le fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese nella bassa valle del Serchio. Strutture materiali e controllo del territorio, in "Castelli: storia e archeologia. Relazioni e comunicazioni al Convegno tenuto a Cuneo il 6-8 dicembre 1981", a cura di R.Comba e A.A.Settia, pp.371-390.
Torino 1984

Major earthquake effects

Il contesto dei riferimenti contenuti nelle fonti suggerisce che questo terremoto potrebbe essere un evento originatosi in Garfagnana, che causò danni nella bassa valle del Serchio, in area pisana. Una prima scossa è ricordata nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 1117; spaventò le persone ma non fece danni. È probabile che questa sia il risentimento locale del primo terremoto, che colpì l’area transalpina Nel pomeriggio del 3 gennaio, verso le ore 15:15 GMT ("ora undicesima"), orario che coincide conil termeoto di area veronese, ci fu un terremoto, definito dalle fonti molto più forte del precedente, e che causò a Pisa il crollo di numerose torri, edifici e campanili.
Ci furono alcuni morti; la popolazione, in preda al terrore, abbandonò in massa le case.
Le "torri" dei Pisani, ricordate dalle fonti tra gli edifici più colpiti, si trovavano in gran numero nella bassa valle del fiume Serchio a nord della città. Un’analisi archeologica di queste fortificazioni ha documentato lavori di restauro e di parziale ricostruzione eseguiti nei castelli di Ripafratta e Vecchiano e nella torre di Molina di Quosa. È ragionevole ritenere che i danni potrebbero essere stati causati da questo terremoto.
Anche altre città della Toscana, non sempre menzionate direttamente dalle fonti, furono colpite, ma in modo meno grave. Tra queste va forse annoverata Lucca dove sono ricordati "grandi terremoti" che vengono datati, tuttavia, al 1112.

Effects on the environment

Nel territorio di Pisa da alcuni pozzi fuoriuscirono le acque; in alcuni luoghi non precisati le acque del fiume Arno superarono gli argini.

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Annales Pisani antiquissimi [1005-1117], ed. F.Novati, in "Centenario della nascita di Michele Amari", vol.2, p.13.Direct source1910Palermo
*Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Barberiniani Latini, 2490, Alii Pisanorum Annales (1004-1188), copia sec.XVII.Indirect source0017
*Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Vaticani Latini, 11564, c.184, Guido Pisanus, Nota sul terremoto del 3 gennaio 1117.Direct source1459
*Breviarum Pisanae historiae, in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. L.A.Muratori, tomo 6, coll.163-198.Indirect source1725Milano
*Chronicon Pisanum breve, in F.Ughelli, "Italia Sacra", 2ª ed. a cura di N.Coleti, tomo 10, coll.117-120 (ristampa anastatica, Nendeln-Liechtenstein, 1970).Indirect source1722Venezia
*Gesta Lucanorum (752-1304), ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS.RR.GG., n.s., tomo 8, pp.284-323.Indirect source1930Berlin
Guidoboni E., Comastri A. e Boschi E.The "exceptional" earthquake of 3 January 1117 in the Verona area (northern Italy): a critical time review and detection of two lost earthquakes (lower Germany and Tuscany), in "Journal of Geophysical Research", vol.110, B12309, doi: 10.1029/2005JB003683 [20 pp.].Scientific bibliography2005Washington
Guidoboni E. e Boschi E.I grandi terremoti medievali in Italia, in "Le Scienze", n.249, maggio 1989, pp.22-35.Scientific bibliography1989Milano
Guidoboni E. e Comastri A.Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.Catalogue-source2005Roma-Bologna
Novati F.Un nuovo testo degli "Annales Pisani antiquissimi" e le prime lotte di Pisa contro gli Arabi, in "Centenario della nascita di Michele Amari", vol.2, pp.11-20.Historiographical study1910Palermo
Redi F.Le fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese nella bassa valle del Serchio. Strutture materiali e controllo del territorio, in "Castelli: storia e archeologia. Relazioni e comunicazioni al Convegno tenuto a Cuneo il 6-8 dicembre 1981", a cura di R.Comba e A.A.Settia, pp.371-390.Historiographical study1984Torino
Ruysschaert J. (a cura di)Codices Vaticani Latini: codices 11414-11709 (Bibliothecae Apostolicae Vaticanae codices manu scripti recensiti).Historiographical study1959Città del Vaticano
Scalia G.Il terremoto del 1117, in Epigraphica Pisana. Testi latini sulla spedizione contro le Baleari del 1113-1115 e su altre imprese antisaracene del secolo XI, "Miscellanea di Studi Ispanici", 1963, Appendice II, pp.283-286.Historiographical study1963Pisa
SGAIl terremoto del 3 gennaio 1117, RPT 37/85, Bologna marzo 1985 (rapporto inedito per ENEL).Scientific bibliography1985
Tolomeo da Lucca [Bartolomeo Fiadoni]Annales, ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG., n.s., vol.8, pp.1-242.Indirect source1930Berlin

Felt Localities (5)

Locality Province Lat Lon Intensity
Molina di QuosaPI43.794210.4233VII-VIII

Un’analisi archeologica ha documentato i lavori di ricostruzione eseguiti tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo nella torre medievale che faceva parte del sistema difensivo pisano (1).

(1)
Redi F.
Le fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese nella bassa valle del Serchio. Strutture materiali e controllo del territorio, in "Castelli: storia e archeologia. Relazioni e comunicazioni al Convegno tenuto a Cuneo il 6-8 dicembre 1981", a cura di R.Comba e A.A.Settia, pp.371-390.
Torino 1984

PisaPI43.715810.4006VII-VIII

Il terremoto colpì la città e il territorio circostante. Una prima scossa fu sentita nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 1117; spaventò le persone ma non fece danni. Nel pomeriggio del 3 gennaio, verso le ore 15:15 GMT ("ora undicesima"), un’altra scossa molto più forte della precedente causò il crollo di numerose torri, edifici e campanili. Ci furono alcuni morti; la popolazione, in preda al terrore, abbandonò in massa le case (1).

(1)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Vaticani Latini, 11564, c.184, Guido Pisanus, Nota sul terremoto del 3 gennaio 1117.
1459
Annales Pisani antiquissimi [1005-1117], ed. F.Novati, in "Centenario della nascita di Michele Amari", vol.2, p.13.
Palermo 1910

RipafrattaPI43.816110.4153VII-VIII

Un’analisi archeologica ha documentato i lavori di ricostruzione eseguiti alla metà del XII secolo nella rocca medievale che faceva parte del sistema difensivo pisano (1).

(1)
Redi F.
Le fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese nella bassa valle del Serchio. Strutture materiali e controllo del territorio, in "Castelli: storia e archeologia. Relazioni e comunicazioni al Convegno tenuto a Cuneo il 6-8 dicembre 1981", a cura di R.Comba e A.A.Settia, pp.371-390.
Torino 1984

VecchianoPI43.781110.3872VII-VIII

Uno studio archeologico ha documentato i lavori di ricostruzione eseguiti tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo nel castello medievale che faceva parte del sistema difensivo pisano (1).

(1)
Redi F.
Le fortificazioni medievali del confine pisano-lucchese nella bassa valle del Serchio. Strutture materiali e controllo del territorio, in "Castelli: storia e archeologia. Relazioni e comunicazioni al Convegno tenuto a Cuneo il 6-8 dicembre 1981", a cura di R.Comba e A.A.Settia, pp.371-390.
Torino 1984

LuccaLU43.843110.505VII

Sono ricordati "grandi terremoti" datati, forse per errore, all’anno 1112 (1).

(1)
Gesta Lucanorum (752-1304), ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS.RR.GG., n.s., tomo 8, pp.284-323.
Berlin 1930
Tolomeo da Lucca [Bartolomeo Fiadoni]
Annales, ed. B.Schmeidler, in "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG., n.s., vol.8, pp.1-242.
Berlin 1930