The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
29 03 1731 | - | 43.667 | 12.033 | b | 7.5 | 7.5 | 1 | 0015 | 5.4 | Alta Valtiberina | Italy |
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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
Questo terremoto è sconosciuto ai cataloghi italiani attualmente in uso e ignorato dalla tradizione sismologica italiana.
Le informazioni ora disponibili sono state individuate nel corso di ricerche finalizzate, i cui risultati sono stati oggetto di un rapporto inedito disponibile presso INGV (SGA 2000 (1)), e sono stati pubblicati nello studio di Mariotti e Guidoboni (2006) (2).
Levento è segnalato nel numero del 30 marzo 1731 della "Gazzetta di Mantova" che riporta una corrispondenza da Firenze datata 20 marzo con informazioni sulle scosse sentite a Pieve Santo Stefano tra l11 e il 15 marzo (3). Va notato che tale corrispondenza, relativa a una lunga sequenza di forti scosse che spaventarono la popolazione, non fu poi seguita nei numeri successivi, né di questa né delle altre gazzette dellepoca, dalla notizia della scossa più forte avvenuta il 29 marzo che causò gravi danni. Molto probabilmente il quasi contemporaneo terremoto che il 20 marzo di quellanno devastò Foggia e la Puglia settentrionale richiamò completamente lattenzione dellopinione pubblica e del sistema informativo dellepoca, oscurando le notizie relative allevento molto più limitato che colpì Pieve Santo Stefano.
La notizia della scossa rovinosa del 29 marzo è riportata soltanto nelle "Memorie" manoscritte dellerudito settecentesco fiorentino Francesco Settimanni, conservate nellArchivio di Stato di Firenze (Manoscritti, 125-147) (4).
È stata condotta una ricerca sulla documentazione amministrativa per cercare di approfondire la conoscenza dellevento.
Il sondaggio condotto per vagliare la consistenza della documentazione dellArchivio Storico Comunale di Pieve Santo Stefano è risultato infruttuoso perché, a causa delle distruzioni e delle dispersioni causate da uninondazione del Tevere e dagli eventi bellici della 2ª Guerra Mondiale, lArchivio conserva soltanto documentazione postunitaria.
NellArchivio Storico Comunale di Sansepolcro sono stati vagliati i materiali documentari conservati nelle serie II ("Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli") (5), VII ("Corrispondenza dei cancellieri") (6) e XXX ("Memorie della Comunità") (7). Il risultato è stato però negativo.
Ugualmente negativa è risultata lindagine svolta nellArchivio Storico Comunale di Città di Castello dove sono stati consultati i documenti delle serie "Riformanze" (8) e "Lettere" (9).
Di recente questo terremoto è stato segnalato in alcuni studi dedicati alla sismicità dellarea del Casentino (Castelli 2004) (10) o allanalisi delle fonti giornalistiche del Sei-Settecento (Camassi e Castelli 2004 (11); Castelli e Camassi 2005 (12)).
SGA
Recupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.1, RPT 227/00, Bologna luglio 2000 (rapporto inedito per INGV).
2000
(2)
Mariotti D. e Guidoboni E.
Seven missing damaging earthquakes in Upper Valtiberina (Central Italy) in 16th-18th century: research strategies and historical sources, in "Annals of Geophysics (Annali di Geofisica)", vol.49, n.6, pp.1139-1155.
Roma 2007
(3)
Gazzetta di Mantova, 1731.03.30, n.13.
Mantova 1731
(4)
Archivio di Stato di Firenze, Manoscritti, 125-147, Francesco Settimanni, Memorie fiorentine, 18 voll., sec.XVIII.
(5)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.35 (1724-1740).
(6)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie VII, Corrispondenza dei cancellieri, filza 13 (1729-1731).
(7)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.1 (1567-1781).
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.2 (1705-1806).
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.3 (1589-1795).
(8)
Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Riformanze, reg.126 (1728-1731).
(9)
Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Lettere, tomo 8 (1730-1738).
(10)
Castelli V.
Between Tevere and Arno. A preliminary revision of seismicity in the Casentino-Sansepolcro (Tuscany, Italy) area, in "Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata", vol.45 (2004), n.1-2, pp.35-49.
Trieste 2004
(11)
Camassi R. e Castelli V.
Looking for "new" earthquake data in the 17th-18th century European "newssellers" network, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.8 (2004), n.3, pp.335-359.
London 2004
(12)
Castelli V. e Camassi R.
The shadow-zone of large Italian eartquakes. Early journalistic sources and their perception of 17th-18th centuries seismicity, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.9 (2005), n.3, pp.333-348.
London 2005
Le informazioni ora disponibili sono state individuate nel corso di ricerche finalizzate, i cui risultati sono stati oggetto di un rapporto inedito disponibile presso INGV (SGA 2000 (1)), e sono stati pubblicati nello studio di Mariotti e Guidoboni (2006) (2).
Levento è segnalato nel numero del 30 marzo 1731 della "Gazzetta di Mantova" che riporta una corrispondenza da Firenze datata 20 marzo con informazioni sulle scosse sentite a Pieve Santo Stefano tra l11 e il 15 marzo (3). Va notato che tale corrispondenza, relativa a una lunga sequenza di forti scosse che spaventarono la popolazione, non fu poi seguita nei numeri successivi, né di questa né delle altre gazzette dellepoca, dalla notizia della scossa più forte avvenuta il 29 marzo che causò gravi danni. Molto probabilmente il quasi contemporaneo terremoto che il 20 marzo di quellanno devastò Foggia e la Puglia settentrionale richiamò completamente lattenzione dellopinione pubblica e del sistema informativo dellepoca, oscurando le notizie relative allevento molto più limitato che colpì Pieve Santo Stefano.
La notizia della scossa rovinosa del 29 marzo è riportata soltanto nelle "Memorie" manoscritte dellerudito settecentesco fiorentino Francesco Settimanni, conservate nellArchivio di Stato di Firenze (Manoscritti, 125-147) (4).
È stata condotta una ricerca sulla documentazione amministrativa per cercare di approfondire la conoscenza dellevento.
Il sondaggio condotto per vagliare la consistenza della documentazione dellArchivio Storico Comunale di Pieve Santo Stefano è risultato infruttuoso perché, a causa delle distruzioni e delle dispersioni causate da uninondazione del Tevere e dagli eventi bellici della 2ª Guerra Mondiale, lArchivio conserva soltanto documentazione postunitaria.
NellArchivio Storico Comunale di Sansepolcro sono stati vagliati i materiali documentari conservati nelle serie II ("Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli") (5), VII ("Corrispondenza dei cancellieri") (6) e XXX ("Memorie della Comunità") (7). Il risultato è stato però negativo.
Ugualmente negativa è risultata lindagine svolta nellArchivio Storico Comunale di Città di Castello dove sono stati consultati i documenti delle serie "Riformanze" (8) e "Lettere" (9).
Di recente questo terremoto è stato segnalato in alcuni studi dedicati alla sismicità dellarea del Casentino (Castelli 2004) (10) o allanalisi delle fonti giornalistiche del Sei-Settecento (Camassi e Castelli 2004 (11); Castelli e Camassi 2005 (12)).
Note
(1)SGA
Recupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.1, RPT 227/00, Bologna luglio 2000 (rapporto inedito per INGV).
2000
(2)
Mariotti D. e Guidoboni E.
Seven missing damaging earthquakes in Upper Valtiberina (Central Italy) in 16th-18th century: research strategies and historical sources, in "Annals of Geophysics (Annali di Geofisica)", vol.49, n.6, pp.1139-1155.
Roma 2007
(3)
Gazzetta di Mantova, 1731.03.30, n.13.
Mantova 1731
(4)
Archivio di Stato di Firenze, Manoscritti, 125-147, Francesco Settimanni, Memorie fiorentine, 18 voll., sec.XVIII.
(5)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.35 (1724-1740).
(6)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie VII, Corrispondenza dei cancellieri, filza 13 (1729-1731).
(7)
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.1 (1567-1781).
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.2 (1705-1806).
Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.3 (1589-1795).
(8)
Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Riformanze, reg.126 (1728-1731).
(9)
Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Lettere, tomo 8 (1730-1738).
(10)
Castelli V.
Between Tevere and Arno. A preliminary revision of seismicity in the Casentino-Sansepolcro (Tuscany, Italy) area, in "Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata", vol.45 (2004), n.1-2, pp.35-49.
Trieste 2004
(11)
Camassi R. e Castelli V.
Looking for "new" earthquake data in the 17th-18th century European "newssellers" network, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.8 (2004), n.3, pp.335-359.
London 2004
(12)
Castelli V. e Camassi R.
The shadow-zone of large Italian eartquakes. Early journalistic sources and their perception of 17th-18th centuries seismicity, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.9 (2005), n.3, pp.333-348.
London 2005
Major earthquake effects
Questa sequenza sismica cominciò l11 marzo 1731 e si protrasse fino alla fine del mese con scosse molto frequenti.
Tra l11 e il 15 marzo a Pieve Santo Stefano e nel territorio circostante furono sentite circa 70 scosse che spaventarono la popolazione. La scossa più forte avvenne il 29 marzo 1731: a Pieve Santo Stefano molte case subirono crolli o furono gravemente danneggiate. Non ci furono vittime perché la popolazione, spaventata dalle scosse precedenti, era accampata allaperto.
Tra l11 e il 15 marzo a Pieve Santo Stefano e nel territorio circostante furono sentite circa 70 scosse che spaventarono la popolazione. La scossa più forte avvenne il 29 marzo 1731: a Pieve Santo Stefano molte case subirono crolli o furono gravemente danneggiate. Non ci furono vittime perché la popolazione, spaventata dalle scosse precedenti, era accampata allaperto.
Bibliography
Author | Title | Text Value | Text Date | Place of publ. |
---|---|---|---|---|
* | Archivio di Stato di Firenze, Manoscritti, 125-147, Francesco Settimanni, Memorie fiorentine, 18 voll., sec.XVIII. | Source chronologically near to the event | 0018 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Città di Castello VII, b.1089 (1721-1735). | Negative source | 1721 | |
* | Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Lettere, tomo 8 (1730-1738). | Negative source | 1730 | |
* | Archivio Storico Comunale di Città di Castello, Riformanze, reg.126 (1728-1731). | Negative source | 1728 | |
* | Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie II, Riforme, provvisioni e deliberazioni dei consigli, reg.35 (1724-1740). | Negative source | 1724 | |
* | Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie VII, Corrispondenza dei cancellieri, filza 13 (1729-1731). | Negative source | 1729 | |
* | Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.3 (1589-1795). | Negative source | 1589 | |
* | Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.1 (1567-1781). | Negative source | 1567 | |
* | Archivio Storico Comunale di Sansepolcro, serie XXX, Memorie della Comunità, reg.2 (1705-1806). | Negative source | 1705 | |
Camassi R. e Castelli V. | Looking for "new" earthquake data in the 17th-18th century European "newssellers" network, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.8 (2004), n.3, pp.335-359. | Scientific bibliography | 2004 | London |
Castelli V. | Between Tevere and Arno. A preliminary revision of seismicity in the Casentino-Sansepolcro (Tuscany, Italy) area, in "Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata", vol.45 (2004), n.1-2, pp.35-49. | Scientific bibliography | 2004 | Trieste |
Castelli V. e Camassi R. | The shadow-zone of large Italian eartquakes. Early journalistic sources and their perception of 17th-18th centuries seismicity, in "Journal of Earthquake Engineering", vol.9 (2005), n.3, pp.333-348. | Scientific bibliography | 2005 | London |
* | Gazzetta di Mantova, 1731.03.30, n.13. | Indirect source | 1731 | Mantova |
Mariotti D. e Guidoboni E. | Seven missing damaging earthquakes in Upper Valtiberina (Central Italy) in 16th-18th century: research strategies and historical sources, in "Annals of Geophysics (Annali di Geofisica)", vol.49, n.6, pp.1139-1155. | Scientific bibliography | 2007 | Roma |
SGA | Recupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.1, RPT 227/00, Bologna luglio 2000 (rapporto inedito per INGV). | Scientific bibliography | 2000 |
Felt Localities (1)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Pieve Santo Stefano | AR | 43.67 | 12.0406 | VII-VIII | |
Tra l11 e il 15 marzo 1731 nel paese e nel territorio circostante furono sentite circa 70 scosse che spaventarono la popolazione. La scossa più forte avvenne il 29 marzo 1731: molte case subirono crolli o furono gravemente danneggiate. Non ci furono vittime perché la popolazione, spaventata dalle scosse precedenti, era accampata allaperto (1). (1) |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1731 03 29 -- -- -- 43.67 12.03 0.0 7.5 0 15
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