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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
29 03 151719:0041.01715.217b7.58.5300055.4IrpiniaItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1517 03 29 19 00 -- 41.02 15.22 0.0 8.5 0 5 Irpinia


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
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PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Questo terremoto era già incluso nelle precedenti versioni del "Catalogo dei Forti Terremoti" (Boschi et al. 1995, 1997, 2000); era datato 17 marzo 1517 ed era incluso in una scheda che comprendeva anche la discussione di un falso evento datato 25 agosto 1550. In questa nuova versione, per maggior chiarezza, si è preferito considerare questo terremoto del 1517 come un evento a sé stante.
La data 17 marzo 1517 deriva da un’epigrafe incisa nel 1736, oltre due secolo dopo il terremoto, attualmente conservata nella cattedrale di Ariano Irpino (1). Questa epigrafe ricorda la lunga serie di terremoti che colpirono l’edificio dalla metà del IX secolo al 1732 (Pantosti e Valensise 1989) (2).
Nuove informazioni attinte da una fonte coeva hanno permesso di correggere la data del terremoto (da 17 a 29 marzo) e di avere un quadro degli effetti che, per quanto ancora parziale, lascia intendere che si sia trattato di un importante terremoto dell’area irpina, sia per la lunga durata percepita a Napoli (circa un minuto, "un miserere"), sia per gli effetti di danneggiamento subiti dalla città di Conza, dove furono "rovinate" 116 case e morirono 26 persone.
Da prima, le nuove informazioni erano state reperite nei "Diarii" di Marin Sanudo (1466-1536), grande erudito veneziano, autore di una monumentale raccolta di notizie dal 1496 al 1533 (3). Successivamente, è stato possibile risalire alla fonte stessa utilizzata da Sanudo, un dispaccio dell’ambasciatore veneziano a Roma, Marco Minio. Il dispaccio, datato 10 aprile 1517, è conservato all’Archivio di Stato di Venezia (Archivi propri degli ambasciatori, Archivio proprio Roma, reg.4) (4). La consultazione diretta di questa fonte ha permesso di correggere alcune imprecisioni che si trovano nel testo dei "Diarii" di Sanudo. Secondo Marco Minio, a Napoli non ci fu alcun danno, a Conza le case "rovinate" furono 116 (e non 120) e i morti 26 (e non 16).
Un accenno a questo terremoto compare nell’opera di Vitale (1794) (5), storico locale di Ariano.

Note

(1)
Epigrafe posta nella cattedrale di Ariano Irpino in memoria dei danni causati dai terremoti dell’847, 1349, 1456, 1517, 1688, 1694, 1702 e 1732 (1736), in D.Pantosti e G.Valensise, Riconoscere il ‘terremoto caratteristico’: il caso dell’Appennino centro-meridionale, "I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia", a cura di E.Guidoboni, p.547.
Bologna 1989
(2)
Pantosti D. e Valensise G.
Riconoscere il ‘terremoto caratteristico’: il caso dell’Appennino centro-meridionale, in "I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia", a cura di E.Guidoboni, pp.536-553.
Bologna 1989
(3)
Sanudo Marino
I Diarii, tomo 24 (1516-1517), ed. F.Stefani, G.Berchet e N.Barozzi.
Venezia 1889
(4)
Archivio di Stato di Venezia, Archivi propri degli ambasciatori, Archivio proprio Roma, reg.4, n.37, Dispaccio dell’ambasciatore Marco Minio al Senato veneziano, Roma 10 aprile 1517.

(5)
Vitale T.
Storia della regia città di Ariano e sua diocesi.
Roma 1794

Major earthquake effects

Il terremoto avvenne il 29 marzo 1517 alle ore 19:00 GMT (l’una di notte in orario "all’italiana"). A Conza della Campania furono "rovinate" 116 case e il palazzo comunale, morirono 26 persone, ad Ariano Irpino fu danneggiata la cattedrale; a Napoli la scossa, della durata di circa 65 secondi, non causò alcun danno.

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Archivio di Stato di Venezia, Archivi propri degli ambasciatori, Archivio proprio Roma, reg.4, n.37, Dispaccio dell’ambasciatore Marco Minio al Senato veneziano, Roma 10 aprile 1517.Direct source1517
*Epigrafe posta nella cattedrale di Ariano Irpino in memoria dei danni causati dai terremoti dell’847, 1349, 1456, 1517, 1688, 1694, 1702 e 1732 (1736), in D.Pantosti e G.Valensise, Riconoscere il ‘terremoto caratteristico’: il caso dell’Appennino centro-meridionale, "I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia", a cura di E.Guidoboni, p.547.Indirect source1989Bologna
Pantosti D. e Valensise G.Riconoscere il ‘terremoto caratteristico’: il caso dell’Appennino centro-meridionale, in "I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia", a cura di E.Guidoboni, pp.536-553.Scientific bibliography1989Bologna
Sanudo MarinoI Diarii, tomo 24 (1516-1517), ed. F.Stefani, G.Berchet e N.Barozzi.Source chronologically near to the event1889Venezia
Vitale T.Storia della regia città di Ariano e sua diocesi.Historiographical study1794Roma

Felt Localities (3)

Locality Province Lat Lon Intensity
Conza della CampaniaAV40.8715.3306VIII-IX

Il terremoto "rovinò" 116 case e il palazzo comunale e causò la morte di 26 persone (1).

(1)
Archivio di Stato di Venezia, Archivi propri degli ambasciatori, Archivio proprio Roma, reg.4, n.37, Dispaccio dell’ambasciatore Marco Minio al Senato veneziano, Roma 10 aprile 1517.
1517

ArianoAV41.153115.0894VII-VIII

Un’epigrafe del 1736, conservata nella cattedrale, ricorda che l’edificio fu molto danneggiato (1).

(1)
Epigrafe posta nella cattedrale di Ariano Irpino in memoria dei danni causati dai terremoti dell’847, 1349, 1456, 1517, 1688, 1694, 1702 e 1732 (1736), in D.Pantosti e G.Valensise, Riconoscere il ‘terremoto caratteristico’: il caso dell’Appennino centro-meridionale, "I terremoti prima del Mille in Italia e nell’area mediterranea. Storia archeologia sismologia", a cura di E.Guidoboni, p.547.
Bologna 1989

NapoliNA40.855314.2603V

Fu avvertita una scossa della durata di circa 65 secondi (un "miserere") che non causò alcun danno (1).

(1)
Archivio di Stato di Venezia, Archivi propri degli ambasciatori, Archivio proprio Roma, reg.4, n.37, Dispaccio dell’ambasciatore Marco Minio al Senato veneziano, Roma 10 aprile 1517.
1517