The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
11 09 1976 | 16:35:01 | 46.267 | 13.183 | b | 7.5 | 7.5 | 40 | 0125 | 5.7 | ! | Friuli | Italy |
Comments
Space-time parameters
Previous catalogues and reasons of the corrections
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1976 05 06 20:00 46.23 13.05 10.0 10.0 528 120 Friuli
PFG 1976 05 06 20:00 46.25 13.25 9.5 - - - Friuli (Italy)
CFT 1976 09 11 16:35 46.27 13.18 7.5 7.5 40 120 Friuli
PFG 1976 09 11 16:35 46.30 13.32 9.0 - - - Friuli (Italy)
CFT 1976 09 15 03:15 46.30 13.18 - - 0 120 Friuli
PFG 1976 09 15 03:15 46.27 13.15 9.0 - - - Friuli (Italy)
CFT 1976 09 15 09:21 46.25 13.12 8.5 8.5 54 120 Friuli
PFG 1976 09 15 09:21 46.30 13.18 9.5 - - - Friuli (Italy)
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
Dal punto di vista sismologico, sono state generalmente privilegiate le analisi basate sui dati strumentali (Biagi et al. 1976 (1); Caputo 1976 (2); Console e Gasparini 1976 (3); Basili et al. 1981 (4); Woo et al. 1989 (5)). Lunico studio che contenga una descrizione puntuale degli effetti in tutti i paesi più danneggiati è la relazione di Ambraseys (1976) (6), che effettuò una rilevazione sistematica dei danni per conto dellUNESCO tra il giugno e lagosto 1976; i dati desumibili da questo studio sono quindi riferibili alle scosse precedenti il mese di settembre. Non contiene, viceversa, descrizioni degli effetti il lavoro di Giorgetti (1976) (7), basato su una indagine sul campo e sulla raccolta di molte migliaia di questionari macrosismici. Per ampliare la conoscenza del quadro degli effetti, soprattutto in relazione alle scosse di settembre, è stata analizzata la documentazione elettronica dellANSA; in particolare, sono stati utilizzati i notiziari dei mesi di maggio e settembre (8). Sono state, inoltre, consultate le cronache pubblicate dalla stampa (3 testate). Di rilevante importanza per lampiezza delle analisi socio-economiche sono gli studi di Barbina (1977, 1978, 1983) (9), Geipel (1977, 1979, 1982, 1983, 1986, 1991) (10), Fabbro (1985, 1986) (11) e Milani (1982) (12). Per tutti i problemi connessi alla ricostruzione rappresentano un importante punto di riferimento le pubblicazioni di Geipel (1982, 1991) (13). Molto vivace fu la discussione su aspetti specifici dellemergenza: dalle demolizioni di molti edifici monumentali, ritenute ingiustificate (Binaghi Olivari et al. 1980) (14), ai criteri che guidarono la ricostruzione e alle loro ripercussioni nel contesto sociale e culturale. Va segnalata lampia bibliografia, riguardante il terremoto, raccolta da Carulli (1986) (15).
Note
(1)Biagi P.F., Caloi P., Migani M. e Spadea M.C.
Le variazioni dinclinazione e la sismicità che hanno preceduto il forte terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.137-46.
Roma 1976
(2)
Caputo M.
The area of the fault, the dislocation, the stress drop and the seismic moment of the Friuli earthquake of May 6th, 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.171-177.
Roma 1976
(3)
Console R. e Gasparini C.
Analisi dei parametri ipocentrali del terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.153-7.
Roma 1976
(4)
Basili M., Gorelli V. e Muzzi F.
Local site benaviour in the 1976 Friuli earthquake, in "Contributo alla caratterizzazione della sismicità del terremoto italiano". Memorie presentate al Convegno annuale del Progetto Finalizzato "Geodinamica" del C.N.R. sul tema: "Sismicità dellItalia: stato delle conoscenze scientifiche e qualità della normativa sismica", Udine 12-14 maggio 1981. Commissione ENEA-ENEL per lo studio dei problemi sismici connessi con la realizzazione di impianti nucleari, pp.173-182.
Udine 1981
(5)
Woo S.Y., Slejko D., Viezzoli D. e Gasparo F.
Seismic risk in Friuli-Venezia Giulia: an approach, in "Soil Dynamics and Earthquake Engineering", vol.8 (1989), pp.96-105.
Southampton 1989
(6)
Ambraseys N.N.
The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976, in "The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976", UNESCO, Restricted Technical Report, RP/1975-76/2.222.3, pt.2.
Paris 1976
(7)
Giorgetti F.
Isoseismal map of the May 6, 1976 Friuli earthquake, in "Bollettino di geofisica teorica ed applicata", vol.19, n.72, pp.707-714.
Trieste 1976
(8)
ANSA Documentazione Elettronica, Notiziario italiano, maggio-settembre 1976.
Roma 1976
(9)
Barbina G.
Il Friuli centrale dopo gli eventi sismici del 1976, in "Bollettino della Società Geografica Italiana", a.110, vol.114 (1977), pp.607-636.
Roma 1977
Barbina G.
Le attività economiche nelle aree terremotate: problemi di ieri e di oggi, in "Friuli Earthquake as Civico di Storia Naturale", pp.23-37.
Trieste 1978
Barbina G.
I terremoti del Friuli nel 1976. Bilancio di unesperienza, in "Orizzonti Economici", n.37 (1983), pp.83-85.
Napoli 1983
(10)
Geipel R.
Friaul. Sozialgeographische Aspekte einer Erdbebenkatastrophe, in "Münchener Geographische" fasc.40.
Regensburg 1977
Geipel R.
Friuli. Aspetti sociogeografici di una catastrofe sismica.
Milano 1979
Geipel R. et al.
Il progetto Friuli-Das Friaul Projekt, in "Ricostruire", n.1.
Udine 1980
Geipel R.
The case of Friuli, Italy. The impact of an earthquake in a highly developed old culture. Regional identity versus economic efficiency, in "Social and economic aspects of eathquakes. Proceedings of the 3rd International Conference, in Bled, 29 giugno-2 luglio 1981", a cura di B.G.Jones e M.Tomazevic, pp.499-517.
Ljubijana-Ithaca-New York 1982
Geipel R.
Katastrophe nach der Katastrophe? Ein Vergleich der Erdbebengebiete Friaul und Süditalien, in "Geographische Rundschau", n.35, pp.17-26.
Braunschweig-Muenchen 1983
Geipel R.
Il significato della ricostruzione in Friuli per la "hazard theory", in "1976-1986 la ricostruzione del Friuli, a cura di S.Fabbro, Udine 1986, pp.115-125.
Udine 1986
(11)
Fabbro S.
La ricostruzione del Friuli. Ricerche e studi per un bilancio della ricostruzione insediativa e della riabilitazione socio-economica nellarea colpita dagli eventi sismici del 1978.
Udine 1985
Fabbro S.
1976-1986: la ricostruzione del Friuli. Realizzazioni, trasformazioni, apprendimenti, prospettive. Un approccio multidisciplinare.
Udine 1986
(12)
Milani F.
Dinamica socio-economica e articolazione territoriale nel Friuli terremotato: un tentativo di sintesi, Istituto di Geografia, Università di Padova.
Padova 1982
(13)
Geipel R.
Disasters and Reconstruction. The Friuli (Italy) earthquakes of 1976.
London 1982
Geipel R.
Long-Term Consequences of Disasters. The Reconstruction of Friuli, Italy, in Its International Context, 1976-1988.
New York-Berlin 1991
(14)
Binaghi Olivari M.T., Cacitti R., Dalai Emiliani M., Della Bianca G.B., Doglioni F., Ericani G., Marchetti L., Roccella A., Rossignani M.P. e Sicoli S.
Le pietre dello scandalo. La politica dei beni culturali nel Friuli del terremoto.
Torino 1980
(15)
Carulli G.B.
The 6th May 1976 earthquake in Friuli. Seismologic, Geophysical, Geological and Seismic Engineering Studies: a Bibliography, edited by G.B.Carulli.
[Trieste] s.d.
Effects in the social context
Dopo 4 mesi di febbrile attività per lo sgombero delle macerie e il ripristino degli edifici danneggiati, le scosse dell11 e del 15 settembre (che causarono complessivamente altre 13 vittime) fecero risalire il numero dei senzatetto, che era sceso a 45.000 unità, a più di 70.000. Leffetto psicologico di queste nuove scosse sugli abitanti del Friuli fu forte: la perdita di quanto era già stato investito per la ricostruzione e la paura dellinverno imminente fiaccarono la capacità di resistenza della popolazione, già provata da alcuni mesi di grave disagio, e segnarono linizio dellesodo di parte della popolazione dalle zone più colpite. La commissione demergenza, istituita il 7 maggio, che aveva operato fino al 27 luglio, fu reinsediata il 13 settembre e, dopo le scosse del giorno 15, ordinò la requisizione nelle città costiere di alberghi e appartamenti, occupati solo durante lestate e dunque vuoti nella stagione invernale, per ospitare soprattutto anziani, disabili, donne e bambini. Questo livello della revisione non ha preso in esame gli effetti nel lungo periodo; le risposte istituzionali e amministrative esaminate riguardano limmediata fase dellemergenza.
Administrative historical affiliations
Note
(1)Geipel R.
Long-Term Consequences of Disasters. The Reconstruction of Friuli, Italy, in Its International Context, 1976-1988.
New York-Berlin 1991
Social and economic effects
Institutional and administrative response
Note
(1)Gazzetta di Ferrara, 1976.05.09, n.108.
Ferrara 1976
(2)
Gazzetta di Ferrara, 1976.05.13, n.111.
Ferrara 1976
(3)
Gazzetta di Ferrara, 1976.05.20, n.117.
Ferrara 1976
(4)
Libertà, 1976.09.15.
Piacenza 1976
(5)
ANSA Documentazione Elettronica, Notiziario italiano, maggio-settembre 1976.
Roma 1976
Libertà, 1976.09.16.
Piacenza 1976
Reconstructions and relocations
Note
(1)Geipel R.
Long-Term Consequences of Disasters. The Reconstruction of Friuli, Italy, in Its International Context, 1976-1988.
New York-Berlin 1991
Theories and observations
Note
(1)Atti del convegno internazionale sul terremoto del Friuli. Udine 4-5 Dicembre 1976, in "Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata", vol.19, n.72.
Trieste 1976
(2)
Proceedings of Specialist Meeting on the 1976 Friuli Earthquake and the Antiseismic Design of Nuclear Installations. Rome, Italy, 11-13 October 1977. CNEN, OECD-NEA/CSNI, Report n.28, 3 voll.
[Paris] 1978
Associated natural phenomena
Note
(1)Ambraseys N.N.
The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976, in "The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976", UNESCO, Restricted Technical Report, RP/1975-76/2.222.3, pt.2.
Paris 1976
Major earthquake effects
La scossa del 6 maggio, colpì lalta valle del Tagliamento ed ebbe i suoi massimi effetti in unarea di circa 900 kmq di estensione, comprendente, fra gli altri, gli abitati di Moggio Udinese, Venzone, Bordano, Trasaghis, Gemona del Friuli, Lusevera, Osoppo, Montenars, Forgaria nel Friuli, Buia, Sequals, Majano, nei quali la percentuale di edifici crollati o resi inabitabili fu compresa tra il 50% e il 90% delle costruzioni. Complessivamente le abitazioni distrutte furono circa 17.000. I comuni colpiti furono divisi in tre categorie: disastrati, gravemente danneggiati e danneggiati. I comuni disastrati furono 41 (29 nella provincia di Udine e 12 nella provincia di Pordenone); quelli gravemente danneggiati furono 45 (39 nella provincia di Udine e 6 nella provincia di Pordenone); quelli danneggiati furono 33 (29 nella provincia di Udine e 4 nella provincia di Pordenone). Lestensione dellarea colpita fu di circa 5.000 kmq. La scossa causò lesioni e crolli parziali a Udine e Trieste; crolli e lesioni si verificarono anche oltre il confine con lAustria e nel territorio dellattuale Slovenia. Larea di risentimento fu vastissima: la scossa fu avvertita in tutta lItalia centro-settentrionale fino a Roma e, a nord, in Germania e nella Francia orientale.
Per quanto riguarda le scosse di settembre, la ricostruzione del quadro macrosismico è più complessa sia per la maggiore rarefazione dei dati a disposizione, sia per la loro difficile valutazione. Le scosse colpirono, infatti, strutture edilizie già danneggiate e, in qualche caso, non adeguatamente rinforzate. La scossa dell11 settembre (ore 18:35 locali, 16:35 GMT) causò il crollo di alcuni edifici, gravemente lesionati dalla scossa di maggio, a Buia, Magnano in Riviera, Moggio Udinese, Monteaperta, Pradielis, Sedilis, Taipana e Tarcento. A Udine caddero alcuni cornicioni e si aprirono fenditure nei muri; a Trieste e a Trento vi furono danni leggeri. La scossa fu avvertita fortemente in tutta larea veneta e in Slovenia.
Il 15 settembre vi furono altre due violentissime scosse, alle ore 5:15 locali (3:15 GMT) e alle ore 11:21 locali (9:21 GMT). Soprattutto la seconda ebbe effetti distruttivi sul patrimonio edilizio sopravvissuto alle scosse precedenti. A Majano, Osoppo e Trasaghis numerosi edifici crollarono; gravi danni subirono anche tutti gli altri centri già colpiti da Venzone a Gemona, a Buia, a Sequals. Numerose abitazioni, già lesionate, crollarono a Tolmin, Kobarid e Idrija, oltre il confine jugoslavo. A Udine fu gravemente lesionato il palazzo della Provincia e a Trieste vi furono cadute di cornicioni e lesioni nei muri. Danni più leggeri si verificarono in alcune località del Veneto e del Trentino-Alto Adige. La scossa fu sentita in tutto il nord Italia, a Vienna, Monaco di Baviera, Stoccarda e Strasburgo.
Effects on the environment
La natura alluvionale del terreno favorì fenomeni di liquefazione, soprattutto nei dintorni di Osoppo. Dopo le scosse di settembre sprofondamenti e sollevamenti di pavimenti (di 20-40 cm) accompagnati da fuoriuscita di acqua e sabbia furono rilevati ad Avasinis e nei dintorni di Gemona e Bordano.
Sequence of the earthquake
Bibliography
Author | Title | Text Value | Text Date | Place of publ. |
---|---|---|---|---|
Ambraseys N.N. | The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976, in "The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976", UNESCO, Restricted Technical Report, RP/1975-76/2.222.3, pt.2. | Direct source | 1976 | Paris |
* | ANSA Documentazione Elettronica, Notiziario italiano, maggio-settembre 1976. | Indirect source | 1976 | Roma |
* | Archivio Storico Comunale di Nonantola, Archivio corrente, 1976, Carteggio amministrativo, cat.X, cl.II, fasc.3, Annotazione manoscritta dellarchivista comunale E.Setti riguardante il terremoto del Friuli del 6 maggio 1976. | Direct source | 1976 | |
* | Atti del convegno internazionale sul terremoto del Friuli. Udine 4-5 Dicembre 1976, in "Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata", vol.19, n.72. | Scientific bibliography | 1976 | Trieste |
Barba M. | Il restauro dei grandi fatti eccezionali: Venzone, in Il restauro di necessità (Il caso del Friuli), a cura di S.Boscarino e R.Prescia, "Quaderni del Dipartimento di conservazione delle risorse architettoniche e ambientali del Politecnico di Milano", n.16, pp.73-75. | Historiographical study | 1992 | Milano |
Barbina G. | I terremoti del Friuli nel 1976. Bilancio di unesperienza, in "Orizzonti Economici", n.37 (1983), pp.83-85. | Scientific bibliography | 1983 | Napoli |
Barbina G. | Il Friuli centrale dopo gli eventi sismici del 1976, in "Bollettino della Società Geografica Italiana", a.110, vol.114 (1977), pp.607-636. | Scientific bibliography | 1977 | Roma |
Barbina G. | Il caso del Friuli sette anni dopo gli eventi sismici del 1976, in "Atti del XXIII Congresso Geografico Italiano", vol.3, (1983), pp.276-280, 290-291. | Scientific bibliography | 1983 | Napoli |
Barbina G. | Le attività economiche nelle aree terremotate: problemi di ieri e di oggi, in "Friuli Earthquake as Civico di Storia Naturale", pp.23-37. | Scientific bibliography | 1978 | Trieste |
Basili M., Gorelli V. e Muzzi F. | Local site benaviour in the 1976 Friuli earthquake, in "Contributo alla caratterizzazione della sismicità del terremoto italiano". Memorie presentate al Convegno annuale del Progetto Finalizzato "Geodinamica" del C.N.R. sul tema: "Sismicità dellItalia: stato delle conoscenze scientifiche e qualità della normativa sismica", Udine 12-14 maggio 1981. Commissione ENEA-ENEL per lo studio dei problemi sismici connessi con la realizzazione di impianti nucleari, pp.173-182. | Scientific bibliography | 1981 | Udine |
Biagi P.F., Caloi P., Migani M. e Spadea M.C. | Le variazioni dinclinazione e la sismicità che hanno preceduto il forte terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.137-46. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Biagi P.F., Caloi P., Migani M. e Spadea M.C. | Tilting variations and seismicity that preceded the strong Friuli earthquake of May 6th, 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.147-52. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Binaghi Olivari M.T., Cacitti R., Dalai Emiliani M., Della Bianca G.B., Doglioni F., Ericani G., Marchetti L., Roccella A., Rossignani M.P. e Sicoli S. | Le pietre dello scandalo. La politica dei beni culturali nel Friuli del terremoto. | Historiographical study | 1980 | Torino |
Cacciaguerra S. | Le esperienze e gli esiti di campo urbanistico della ricostruzione del Friuli, in "1976-1986 la ricostruzione del Friuli", a cura di S.Fabbro, Udine 1986, pp.101-114, 165. | Scientific bibliography | 1986 | Udine |
Caputo M. | The area of the fault, the dislocation, the stress drop and the seismic moment of the Friuli earthquake of May 6th, 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.171-177. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Carulli G.B. | The 6th May 1976 earthquake in Friuli. Seismologic, Geophysical, Geological and Seismic Engineering Studies: a Bibliography, edited by G.B.Carulli. | Scientific bibliography | s.d. | [Trieste] |
Cattarinussi B. | Victims, primary groups and communities after the Friuli earthquake, in "Social and economic aspects of earthquakes. Proceedings of 3rd International Conference, in Bled, 29 giugno-2 luglio 1981", a cura di B.G.Jones e M.Tomazevic, pp.519-532. | Scientific bibliography | 1982 | Ljubljana-Ithaca-New York |
Cattarinussi B., Pelanda C. e Moretti A. | Il disaster: Effetti di lungo termine. Indagine psicosociologica nelle aree colpite dal terremoto del Friuli, I.S.I.G., Gorizia, in "Ricerche", 6. | Scientific bibliography | 1981 | Udine |
Chiavola E. | Rehabilitation strategies: the Friuli case, in International Seminar "Learning from earthquakes". | Scientific bibliography | 1985 | Perugia |
* | CNEN-ENEL Commission on seismic problems associated with the installation of nuclear plants, Contributio to the Study of Friuli earthquake of May 1976. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Console R. | Meccanismo focale del terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.165-70. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Console R. e Gasparini C. | Analisi dei parametri ipocentrali del terremoto del Friuli del 6 Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.153-7. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
Dalla Costa M. | Friuli: sisma e ricostruzione, in Il restauro di necessità (Il caso del Friuli), a cura di S.Boscarino e R.Prescia, "Quaderni del Dipartimento di conservazione delle risorse architettoniche e ambientali del Politecnico di Milano", n.16, pp.55-67. | Historiographical study | 1992 | Milano |
Di Crollalanza A. | Il catastrofico sisma che ha colpito il Friuli. Discorso pronunziato al Senato della Repubblica l8 ottobre 1976. | Indirect source | 1976 | Roma |
Doglioni F., Moretti A. e Petrini V. | Le chiese e il terremoto. Dalla vulnerabilità constatata nel terremoto del Friuli al miglioramento antisismico nel restauro, verso una politica di prevenzione. | Scientific bibliography | 1994 | Trieste |
Fabbro S. | La ricostruzione del Friuli. Ricerche e studi per un bilancio della ricostruzione insediativa e della riabilitazione socio-economica nellarea colpita dagli eventi sismici del 1978. | Scientific bibliography | 1985 | Udine |
Fabbro S. | La ricostruzione del Friuli; un bilancio in fase di completamento dellopera, in "Archivio di studi urbani e regionali", n.23, pp.55-79. | Scientific bibliography | 1985 | Milano |
Fabbro S. | 1976-1986: la ricostruzione del Friuli. Realizzazioni, trasformazioni, apprendimenti, prospettive. Un approccio multidisciplinare. | Scientific bibliography | 1986 | Udine |
Folgheraiter A. | Anche in Trentino venne più volte il terremoto, in "Vita trentina", 30 maggio 1976, a.51, n.22. | Historiographical study | 1976 | Trento |
* | Friuli. 57 secondi di terrore. | Indirect source | s.d. | [Gorizia] |
Gasparini C. | Parametri ipocentrali dai dati macrosismici del terremoto del Friuli, Maggio 1976, in "Annali di Geofisica", vol.29 (1976), pp.159-64. | Scientific bibliography | 1976 | Roma |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.07, n.106. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.08, n.107. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.09, n.108. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.11, n.109. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.13, n.111. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.18, n.115. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.20, n.117. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.23, n.123. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.25, n.121. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.28, n.124. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.29, n.125. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.05.30, n.126. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.01, n.127. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.03, n.129. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.04, n.130. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.08, n.133. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.09, n.134. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.12, n.110. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.13, n.138. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.15, n.139. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.06.29, n.151. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.10, n.185. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.12, n.187. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.17, n.191. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.25, n.198. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.26., n.199. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.08.29, n.202. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.02, n.205. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.03, n.206. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.05, n.208. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.08, n.210. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.11, n.213. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.12, n.214. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.14, n.215. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.15, n.216. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.16, n.217. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.17, n.218. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.18, n.219. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.19, n.220. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.21, n.221. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.22, n.222. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.24, n.224. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.25, n.225. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.09.30, n.229. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.03, n.232. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.05, n.233. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.06, n.234. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.08, n.236. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.12, n.239. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.13, n.240. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.10.27, n.252. | Indirect source | 1976 | Ferrara |
* | Gazzetta di Ferrara, 1976.11.07, n.261. | Indirect source | 1975 | Ferrara |
Geipel R. | Friuli. Aspetti sociogeografici di una catastrofe sismica. | Scientific bibliography | 1979 | Milano |
Geipel R. | Il significato della ricostruzione in Friuli per la "hazard theory", in "1976-1986 la ricostruzione del Friuli, a cura di S.Fabbro, Udine 1986, pp.115-125. | Scientific bibliography | 1986 | Udine |
Geipel R. | Katastrophe nach der Katastrophe? Ein Vergleich der Erdbebengebiete Friaul und Süditalien, in "Geographische Rundschau", n.35, pp.17-26. | Scientific bibliography | 1983 | Braunschweig-Muenchen |
Geipel R. | The case of Friuli, Italy. The impact of an earthquake in a highly developed old culture. Regional identity versus economic efficiency, in "Social and economic aspects of eathquakes. Proceedings of the 3rd International Conference, in Bled, 29 giugno-2 luglio 1981", a cura di B.G.Jones e M.Tomazevic, pp.499-517. | Scientific bibliography | 1982 | Ljubijana-Ithaca-New York |
Geipel R. | Friaul. Sozialgeographische Aspekte einer Erdbebenkatastrophe, in "Münchener Geographische" fasc.40. | Scientific bibliography | 1977 | Regensburg |
Geipel R. | Long-Term Consequences of Disasters. The Reconstruction of Friuli, Italy, in Its International Context, 1976-1988. | Scientific bibliography | 1991 | New York-Berlin |
Geipel R. | Disasters and Reconstruction. The Friuli (Italy) earthquakes of 1976. | Scientific bibliography | 1982 | London |
Geipel R. et al. | Il progetto Friuli-Das Friaul Projekt, in "Ricostruire", n.1. | Scientific bibliography | 1980 | Udine |
Giorgetti F. | Perché tanti castelli sono stati distrutti dai terremoti. Considerazioni sulla sismicità del Friuli, in "Castelli del Friuli", vol.5 (Storia ed evoluzione dellarte delle fortificazioni in Friuli), a cura di T.Miotti, pp.323-346. | Scientific bibliography | 1981 | Udine |
Giorgetti F. | Isoseismal map of the May 6, 1976 Friuli earthquake, in "Bollettino di geofisica teorica ed applicata", vol.19, n.72, pp.707-714. | Scientific bibliography | 1976 | Trieste |
Giustolisi F. | Modello Friuli. A 10 anni dal terremoto, in "LEspresso", 1986.05.11, pp.34-39. | Direct source | 1986 | Roma |
Grandinetti P. e Grandinetti R. | Il caso Friuli. Arretratezza o sviluppo? | Scientific bibliography | 1979 | Udine |
Grandinetti R. | Sistema industriale e politiche regionali. Analisi e proposte per il Friuli-Venezia Giulia. | Scientific bibliography | 1984 | Milano |
* | Il Resto del Carlino, 1976.05.07. | Indirect source | 1976 | Bologna |
* | Il Resto del Carlino, 1976.05.08. | Indirect source | 1976 | Bologna |
* | Il Resto del Carlino, 1976.05.10. | Indirect source | 1976 | Bologna |
* | Il Resto del Carlino, 1976.09.12. | Indirect source | 1976 | Bologna |
Kárník V., Procházková D., Schenková Z., Ruprechtová L., Dudek A., Drimmel J., Schmedes E., Leydecker G., Rothé J.P., Guterch B., Lewandowska H., Mayer-Rosa D., Cvijanovic D., Kuk V., Giorgetti F., Grünthal and Hurtig E. | Map of isoseismals of the main Friuli Earthquake of 6 May 1976, in "Pure and Applied Geophysics", vol.116 (1978), pp.1307-13. | Scientific bibliography | 1978 | Basel |
Lanzarini A. | Il Castello di Colleredo nel Friuli e i MontAlbano della Fratta di Bologna, in "Strenna Storica Bolognese", a.26 (1976), pp.195-205. | Historiographical study | 1976 | Bologna |
* | Libertà, 1976.09.12. | Indirect source | 1976 | Piacenza |
* | Libertà, 1976.09.14. | Indirect source | 1976 | Piacenza |
* | Libertà, 1976.09.15. | Indirect source | 1976 | Piacenza |
* | Libertà, 1976.09.16. | Indirect source | 1976 | Piacenza |
Lugato D. | La ricostruzione di Osoppo dopo il sisma del 1976, in Il restauro di necessità (Il caso del Friuli), a cura di S.Boscarino e R.Prescia, "Quaderni del Dipartimento di conservazione delle risorse architettoniche e ambientali del Politecnico di Milano", n.16, pp.69-72. | Historiographical study | 1992 | Milano |
Maran D. | Una città ricostruita: Gemona del Friuli, in Il restauro di necessità (Il caso del Friuli), a cura di S.Boscarino e R.Prescia, "Quaderni del Dipartimento di conservazione delle risorse architettoniche e ambientali del Politecnico di Milano", n.16, pp.77-80. | Historiographical study | 1992 | Milano |
Michele U. | Venzone, in "Storia dellarte italiana", parte 3 (Situazioni momenti indagini), vol.1 (Inchieste su centri minori), a cura di F.Zeri, pp.39-68. | Historiographical study | 1980 | Torino |
Milani F. | Dinamica socio-economica e articolazione territoriale nel Friuli terremotato: un tentativo di sintesi, Istituto di Geografia, Università di Padova. | Scientific bibliography | 1982 | Padova |
Moroni A., Monachesi G. e Albarello D. | Intensity assessment from documentary data. Criteria and procedures in the daily practise of seismologists, in "Annali di Geofisica", vol.39 (1996), pp.969-979. | Scientific bibliography | 1996 | Roma |
Nimis P.G. | Friuli dopo il terremoto. Gemona, Artegna, Magnano: fisica e metafisica di una ricostruzione. | Scientific bibliography | 1978 | Venezia |
Norsa A. | The reconstruction of Friuli: emergency versus long-term planning, in "Disasters" vol.3, n.3, pp.264-265. | Scientific bibliography | 1979 | Oxford |
* | Per il restauro della chiesa dei SS.Giacomo e Anna, Venzone 15 maggio 1982, in "Bollettino dellassociazione «Amici di Venzone», a.10 (1981) | Indirect source | 1982 | [Venzone] |
* | Proceedings of Specialist Meeting on the 1976 Friuli Earthquake and the Antiseismic Design of Nuclear Installations. Rome, Italy, 11-13 October 1977. CNEN, OECD-NEA/CSNI, Report n.28, 3 voll. | Scientific bibliography | 1978 | [Paris] |
Schenkel F. | I meccanismi di controllo del finanziamento pubblico nel mercato edilizio della ricostruzione, in "1976-1986 la ricostruzione del Friuli", a cura di S.Fabbro, Udine 1986, p.169. | Scientific bibliography | 1986 | Udine |
Slejko D. e Renner G. | La sequenza sismica iniziata col terremoto del 6 maggio 1976, in "Finalità ed esperienze della rete sismometrica del Friuli-Venezia Giulia", Atti del Convegno, Trieste 7 dicembre 1984, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, pp.75-91. | Scientific bibliography | 1984 | Trieste |
Stagl R. | Terremoto e ricostruzione secondo gli uffici tecnici dei 45 comuni disastrati, in "Ricostruire", n.15, a.5 (1981), pp.8-19. | Scientific bibliography | 1981 | Udine |
Stratta J.L. e Wyllie L.A. jr. | Friuli, Italy earthquakes of 1976. Reconnaissance Report, EERI. | Scientific bibliography | 1979 | Berkeley |
* | Terremoto 1976, Scheda dati, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. | Indirect source | 1986 | Udine |
Valussi G. | Il Friuli di fronte alla ricostruzione, in "Rivista geografica italiana", vol.84, pp.113-128. | Scientific bibliography | 1977 | Firenze |
Valussi G. | La mobilità della popolazione friulana dopo gli eventi sismici del 1976, in "Atti del Convegno di studi sui fenomeni migratori in Italia", Istituto di Geografia della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere,Università di Udine, pp.383-409. | Scientific bibliography | 1977 | Udine |
Woo S.Y., Slejko D., Viezzoli D. e Gasparo F. | Seismic risk in Friuli-Venezia Giulia: an approach, in "Soil Dynamics and Earthquake Engineering", vol.8 (1989), pp.96-105. | Scientific bibliography | 1989 | Southampton |
Zamberletti G. | Lessons to be learned from earthquakes, in "International Civil Defence", nn.370-371, pp.1-4. | Scientific bibliography | 1986 | Geneva |
Ziogas G.N. | Educational facilities in the area of Friuli, destroyed by the earthquake of 6 May 1976, in "The Gemona di Friuli Earthquake of 6 May 1976", UNESCO, Restricted Technical Report, RP/1975-76/2.222.3, pt.3. | Scientific bibliography | 1976 | Paris |
Felt Localities (40)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Buia | UD | 46.205 | 13.1236 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò il crollo del 25% delle case (nel centro storico il 40%); fu in parte distrutta la fortezza medievale, fu danneggiata la cattedrale, in particolare il presbiterio e la torre campanaria che necessitò di lavori di rafforzamento. Vi furono morti e numerosi feriti (1). (1) | |||||
Magnano in Riviera | UD | 46.2311 | 13.1781 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), fu violentissima: oltre il 75% delle case crollarono o risultarono inagibili. Lhotel Morena, una struttura in cemento armato di 2 piani, crollò provocando la morte di alcune persone. Crollarono o divennero inagibili anche la chiesa parrocchiale e la parte superiore del suo campanile, un moderno edificio prefabbricato di 2 piani, la chiesa di Santa Margherita, la scuola, parte del castello di Prampero (1). (1) | |||||
Moggio Udinese | UD | 46.4058 | 13.1964 | VII-VIII | |
A causa della scossa principale e delle repliche successive, il 75% dei fabbricati di Moggio di Sotto e Moggio di Sopra crollarono o divennero pericolanti, comprese 3 scuole; crollò il tetto della stazione ferroviaria e ne dovettero essere demoliti i muri; la chiesa parrocchiale e il municipio dovettero essere demoliti; fu gravemente lesionato ledificio delle carceri. Danni meno gravi si verificarono in 2 asili di costruzione recente. La chiesa di Santo Spirito, che ospitava importanti opere darte ed una biblioteca, crollò completamente ad eccezione del campanile. A Moggio di Sotto crollò la torre campanaria della chiesa della Trasfigurazione, che subì gravi danni. A Moggio di Sopra fu distrutta parte dellAbbazia fortificata di San Gallo, incluso il chiostro, che era stata ricostruita dopo il terremoto del 1511; il resto dellAbbazia riportò gravi crepe, compreso il campanile che divenne pericolante. A Dordolea si verificarono danni lievi alle abitazioni; danni più gravi a poche case di vecchia costruzione, delle quali una crollò (1). (1) | |||||
Monteaperta | UD | 46.2725 | 13.3133 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò gravi danni allabitato: solo il 10% delle case rimase abitabile; la chiesa parrocchiale e la chiesa della SS.Trinità sulla strada per Micottis, furono distrutte (1). (1) | |||||
Pradielis | UD | 46.2792 | 13.2606 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), rese il 90% dellabitato inagibile e molte case dovettero essere demolite. La chiesa parrocchiale subì gravi danni e la torre campanaria crollò. Il ponte sul Torres subì danni e crollò in un punto (1). (1) | |||||
Sedilis | UD | 46.2236 | 13.2483 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò a quasi tutte le case gravi crepe nei muri: solo 3 case su 100 non subirono danni. Crollò il tetto della chiesa parrocchiale e la torre campanaria dovette essere demolita (1). (1) | |||||
Taipana | UD | 46.2478 | 13.3406 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò gravi danni al 20% delle case, per lo più vecchie e abbandonate. La metà dei fabbricati subì danni soprattutto nei tetti. Su 4 scuole, 3 divennero inagibili. (1) | |||||
Tarcento | UD | 46.2139 | 13.2147 | VII-VIII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), distrusse o causò gravi danni a circa il 25% delle abitazioni, soprattutto di vecchia costruzione. Gli edifici in cemento armato resistettero alla scossa principale e a quelle successive riportando lievi o nessun danno. La cattedrale di S.Michele non subì danni strutturali, ma la parte superiore del campanile dovette essere demolita. I movimenti della terra fecero traboccare le acque dai bacini e dai serbatoi. Vi furono 8 morti su una popolazione di 12.000 abitanti. (1) | |||||
Amaro | UD | 46.3736 | 13.0961 | VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò danni gravi al municipio, ad una scuola e allhotel Algabeso; subirono danni più lievi alcuni capannoni di deposito di una fabbrica di birra. La cappella di Mainetta, sita sulla strada fra Amaro e Tolmezzo fu completamente rovinata, ad eccezione dellaltare (1). (1) | |||||
Carnia | UD | 46.3725 | 13.1344 | VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò il crollo di alcuni edifici e altri subirono danni gravi. Le case di recente costruzione e gli edifici nei pressi del casello autostradale subirono danni lievi. In località Piani furono danneggiate 6 case e la scuola elementare (1). (1) | |||||
Gemona del Friuli | UD | 46.2783 | 13.135 | VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò il crollo o linagibilità di circa il 50% dei fabbricati; le case di più recente costruzione, rappresentanti il 10% dellintero costruito, subirono danni lievi. Lospedale, 3 asili e 6 scuole elementari subirono gravi danni e crolli parziali. Parte della caserma A.Goi, che consisteva in un complesso di strutture a 3 piani costruito 12 anni prima in cemento armato, crollò provocando la morte di 31 alpini (1). La città di Gemona può essere divisa in 3 zone: il centro storico, entro le mura medievali della cittadella; gli insediamenti extraurbani e la città moderna. La cittadella fu quasi totalmente distrutta: fortunatamente già prima del terremoto il centro storico della città era occupato solo dal 50% della popolazione originaria (2). Il castello con le sue 2 torri, il campanile, una navata laterale e le cappelle della cattedrale crollarono. Le ogive e la nervatura della navata centrale, il muro di sostegno di sud-ovest della cattedrale subirono gravi danni, la facciata e labside non subirono danni di rilievo. A sud della cattedrale Porta Udine, risalente allXI sec., subì lievi danni a causa della caduta di massi dalle rupi sovrastanti. Lospedale San Michele, adiacente a Porta Udine, ricostruito nel XIX sec., riportò gravi danni come pure molti edifici vicino Porta Gradeala. Il Palazzo Gurisatti (XV sec.) riportò gravi crepe e fu ritenuto irreparabile. Il Palazzo dei Conti Elti (XVI sec.) e molte case di via Bini divennero pericolanti. Gli edifici attorno a Piazza Municipio subirono danni di diversa gravità: il Palazzo comunale (XVI sec.) risultò uno degli edifici più sicuri della cittadella, essendo stato restaurato e rinforzato poco prima del terremoto, insieme al presbiterio e ad una casa privata di via XXVII Aprile. Dopo la pioggia che seguì il terremoto, una lunga crepa si aprì in Piazza del Ferro; a nord-ovest della piazza tutti gli edifici riportarono danni più o meno gravi, compreso il Cinema sociale. La chiesa di San Giovanni (XIV sec.), subì gravi danni e crolli nel tetto e nel campanile. La chiesa di Madonna di Fossale (XVIII sec.) e il santuario di SantAntonio subirono danni lievi, ma molte opere darte e affreschi dellinterno furono distrutti. La chiesa di Madonna delle Grazie (XV sec.) fu quasi totalmente distrutta. Il vecchio monastero di Santa Maria degli Angeli subì gravi danni. I nuovi edifici del convento, un complesso di strutture rinforzate col cemento armato, di 2 piani con seminterrato costruito su terreno inclinato, subì delle lesioni alle colonne. In Piazza Garibaldi i palazzi Pantotti (XV sec.), Gropplero (XVII sec.) e Simonetti divennero inagibili e pericolanti. Una vecchia sartoria adibita a dormitorio, quasi tutte le case in via degli Orefici e di via dei Conti, nel cuore di Gemona, subirono gravi danni o crollarono. Negli insediamenti fuori dalle mura i danni furono estesi e di varia gravità: le vecchie case crollarono o subirono gravi danni; gli edifici moderni subirono gravi danni a causa delle grandi aperture al pianterreno e alle fondamenta non resistenti. La parte moderna di Gemona è situata a nord e ad ovest della cittadella. U in parte costruita su pendii relativamente ripidi del conoide di deiezione, su affioramenti di pietra calcarea sulle quali è situata la città, e in parte sulla pianura pedemontana. Le case moderne e ben disegnate subirono danni lievi: molte di esse furono costruite con mattoni ordinari e dovettero la loro resistenza ai tetti molto leggeri, al piccolo numero di aperture nei muri e alluso dei mattoni rinforzati da muri in cemento armato nelle fondamenta. (1) | |||||
Ragogna | UD | 46.1767 | 12.9783 | VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò la parziale distruzione del centro abitato, solo metà delle case risultarono aver subito danni lievi; 2 scuole crollarono, una terza e la chiesa parrocchiale subirono danni gravi, il municipio fu evacuato. Le case di vecchia costruzione subirono i danni maggiori, i loro muri tra le finestre e le porte si frantumarono e i pavimenti in legno furono dislocati dai loro sostegni. Solo poche case a 1 o 2 piani in cemento armato resistettero alla scossa. Alcuni testimoni sostennero di aver visto delle onde nel vicino lago artificiale. I muretti di pietra posti nelle campagne crollarono (1). (1) | |||||
Tolmezzo | UD | 46.3981 | 13.0189 | VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), e le successive repliche non causarono morti, né crolli totali. Fu gravemente danneggiato il 30% delle case e circa il 50% dei fabbricati subì danni leggeri o nessun danno. Il nuovo ospedale subì danni strutturali e divenne pericolante, 2 scuole elementari e 4 asili subirono gravi danni. I muri della cattedrale riportarono crepe, specie sopra la navata principale dove lintonaco si staccò danneggiando gli affreschi. Il palazzo Linussio, di vecchia costruzione subì danni localizzati di difficile riparazione (1). (1) | |||||
Pontebba | UD | 46.5058 | 13.3056 | VI-VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT) danneggiò gravemente circa il 30% dei fabbricati, inclusi molti edifici scolastici, la caserma dei carabinieri, ledificio della finanza e alcune strutture ospedaliere. I danni furono causati dalla scossa principale, le scosse successive e le piogge insistenti causarono cadute di massi che bloccarono strade e causarono danni alle proprietà terriere. Nella frazione di San Leopoldo alcune case crollarono e tutte le rimanenti subirono danni, inclusa la caserma dei carabinieri. Circa la metà delle case subì danni difficilmente riparabili; la chiesa parrocchiale subì lievi danni (1). (1) | |||||
Udine | UD | 46.0633 | 13.2358 | VI-VII | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), danneggiò gravemente circa un centinaio di case su un totale di 25.000. Le case riportarono crepe allintonaco, crollarono molti fumaioli e parapetti. Il campanile della chiesa di S.Maria di Castello e il campanile della chiesa del Redentore subirono danni nella parte superiore; gli affreschi del castello si screpolarono e in certi punti si staccarono. Vi furono 2 morti (1). (1) | |||||
Cortina dAmpezzo | BL | 46.5394 | 12.1383 | VI | |
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse che causarono il crollo di alcuni vecchi fumaioli (1). (1) | |||||
Merano | BZ | 46.6708 | 11.1617 | VI | |
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse, soprattutto nei piani alti, che causarono panico negli abitanti che si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
Montemaggiore | UD | 46.1939 | 13.5311 | VI | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), causò piccoli danni (1). (1) | |||||
Trento | TN | 46.0642 | 11.1242 | VI | |
Il 6 maggio, poco dopo le 21:00 circa (20:00 GMT), furono avvertite violente scosse che causarono caduta di intonaco in vecchie abitazioni e tremolio di oggetti e lampadari; gli abitanti si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
Trieste | TS | 45.6561 | 13.7842 | VI | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), fu avvertita fortemente; la popolazione fuggì dalle case e dai cinematografi. Lo spavento causò 1 morto (1). Secondo lIstituto Nazionale di Geofisica, lintensità della scossa fu del VII grado della scala MCS (2). (1) | |||||
Tarvisio | UD | 46.5039 | 13.5831 | V-VI | |
La scossa del 6 maggio e le repliche successive non causarono crolli; molte case subirono danni leggeri. Crollarono quasi tutti i camini, la chiesa parrocchiale e il presbiterio riportarono danni lievi. A Lussari si screpolarono il santuario di Monte Santo e le sue torri campanarie (1). (1) | |||||
Bressanone | BZ | 46.7147 | 11.6572 | V | |
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse, soprattutto nei piani alti, che causarono panico negli abitanti che si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
Cavarzere | VE | 45.1364 | 12.0836 | V | |
L11 settembre, furono avvertite 2 scosse: alle 18:32 (16:32 GMT) e, la più forte, alle 18:36 (16:36 GMT); varie centinaia di abitanti, spaventati, si riversarono nelle strade e nei campi (1). (1) | |||||
Cormons | GO | 45.9586 | 13.4675 | V | |
In seguito alla scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), gli edifici pubblici, compresi la scuola elementare "Vittorino da Feltre" e il teatro comunale, e le case di vecchia costruzione subirono danni lievi. La chiesa di Subida riportò gravi crepe; le piccole cappelle di SantApollonia e di San Giovanni, già in stato di abbandono prima del terremoto, riportarono danni lievi (1). (1) | |||||
Gorizia | GO | 45.9425 | 13.6197 | V | |
Secondo lIstituto Nazionale di Geofisica, lintensità della scossa del 6 maggio fu del VII grado della scala MCS (1). (1) | |||||
Padova | PD | 45.4064 | 11.8758 | V | |
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse che causarono panico negli abitanti che si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
San Candido | BZ | 46.7319 | 12.2814 | V | |
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse, soprattutto nei piani alti, che causarono panico negli abitanti che si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
Treviso | TV | 45.6689 | 12.2439 | V | |
Secondo lIstituto Nazionale di Geofisica, lintensità della scossa del 6 maggio fu del VII grado della scala MCS (1). (1) | |||||
Vicenza | VI | 45.5489 | 11.5492 | V | |
Secondo lIstituto Nazionale di Geofisica, lintensità della scossa del 6 maggio fu del VI grado della scala MCS (1). (1) | |||||
Koper | 45.5397 | 13.7306 | F | ||
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse (1). (1) | |||||
Ljubljana | 46.0578 | 14.5031 | F | ||
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse (1). (1) | |||||
Rijeka | 45.3342 | 14.4411 | F | ||
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse (1). (1) | |||||
Zagreb | 45.8153 | 15.9647 | F | ||
L11 settembre, alle 18:37 (16:37 GMT), furono avvertite 2 scosse (1). (1) | |||||
Bergamo | BG | 45.6939 | 9.67 | IV-V | |
L11 settembre, alle 18:35 (16:35 GMT), furono avvertite 2 scosse, soprattutto la seconda, nei piani alti delle abitazioni; causarono panico negli abitanti che si riversarono nelle strade (1). (1) | |||||
Venezia | VE | 45.4375 | 12.3353 | IV | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), fu fortemente avvertita; la popolazione scese nei "campi", piazza San Marco compresa (1). (1) | |||||
Verona | VR | 45.4378 | 10.9936 | IV | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:00 (20:00 GMT), fu preceduta da boato e causò tremolio di mobili e lampadari; la maggioranza della popolazione scese in strada (1). (1) | |||||
Bolzano | BZ | 46.4969 | 11.3542 | III | |
Il 6 maggio, alle 21:05 (20:05 GMT), furono avvertite scosse di terremoto che causarono caduta di calcinacci nei vecchi quartieri; la maggioranza della popolazione scese in strada (1). (1) | |||||
Modena | MO | 44.6469 | 10.9253 | III | |
L11 settembre, alle 18:35 (16:35 GMT), fu avvertita non da tutti una leggera scossa (1). (1) | |||||
Bologna | BO | 44.4978 | 11.3397 | II-III | |
La scossa del 6 maggio, delle 21:02 (20:02 GMT), fu abbastanza forte ed avvertita dalla maggioranza della popolazione, che, in alcuni casi, scese in strada (1). (1) | |||||
Firenze | FI | 43.7772 | 11.2486 | II-III | |
Il 6 maggio, poco dopo le 21:00 circa (20:00 GMT), fu avvertita una scossa che causò tremolio di lampadari (1). (1) |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1976 05 06 20 00 13 46.23 13.05 0.0 10.0 0 125 Friuli
1976 09 11 16 35 01 46.27 13.18 0.0 7.5 0 125 Friuli
1976 09 15 03 15 19 46.30 13.18 0.0 0.0 0 125 Friuli
1976 09 15 09 21 18 46.25 13.12 0.0 8.5 0 125 Friuli
The revision was based on 125 accounts:
The results are summarized by 614 synoptic comments.