The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
25 01 1972 | 20:25:11 | 43.617 | 13.35 | b | 6 | 7 | 24 | 0102 | 4.6 | * | Medio Adriatico | Italy |
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Space-time parameters
Previous catalogues and reasons of the corrections
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1972 01 25 20:25 43.62 13.35 6.0 7.0 24 102 Medio Adriatico
PFG 1972 01 25 20:25 43.73 13.47 7.5 - - - Medio Adriatico
CFT 1972 02 04 02:43 43.58 13.30 7.5 8.0 75 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 04 02:43 43.63 13.55 8.0 - - - Ancona
CFT 1972 02 04 09:19 43.58 13.28 7.5 7.5 56 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 04 09:19 43.90 13.20 8.0 - - - Medio Adriatico
CFT 1972 02 05 01:27 43.60 13.50 6.0 7.0 2 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 05 01:27 43.70 13.40 8.0 - - - Medio adriatico
CFT 1972 02 05 07:09 43.65 13.33 7.0 7.0 6 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 05 07:09 43.73 13.37 7.5 - - - Medio Adriatico
CFT 1972 02 05 15:15 43.60 13.50 6.0 7.0 3 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 05 15:15 43.70 13.40 7.5 - - - Medio Adriatico
CFT 1972 02 06 01:34 43.60 13.50 7.0 7.0 1 102 Medio Adriatico
PFG 1972 02 06 01:34 43.70 13.43 7.5 - - - Medio Adriatico
CFT 1972 06 14 18:56 43.58 13.42 8.0 8.0 17 102 Medio Adriatico
PFG 1972 06 14 18:56 43.65 13.60 8.0 - - - Medio adriatico
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
Le fonti utilizzate dal Catalogo per le precedenti stime sono costituite dal "Bollettino sismico" dellIstituto Nazionale di Geofisica (1972) (1), dal "Bulletin Mensuel" (1972) del Bureau Central International de Sismologie di Strasburgo (2), dai dati strumentali forniti dall"International Seismological Summary" per lanno 1972 (3) e dalla relazione di Console et al. (1973) (4), basata su risposte a questionari macrosismici, forniti dallIstituto Nazionale di Geofisica al ministero dei Lavori Pubblici.
Si è cercato di ricostruire lintero quadro macrosismico, distinguendo fra le varie scosse, utilizzando una vasta gamma di materiali, in modo da potere avere indicazioni indipendenti per evidenziare eventuali contraddizioni. La letteratura sismologica disponibile ha sviluppato alcuni aspetti, non sempre integrabili con le altre fonti utilizzate: considerazioni sul patrimonio edilizio di Ancona (Cipollini 1973) (5); microzonazione dellarea anconetana proposta dal Progetto Finalizzato Geodinamica del CNR (Calza et al. 1981) (6), a cui rimanda senza nuovi elementi la relazione di Stucchi et al. (1988) (7); alcune interpretazioni geologiche relativamente ad effetti sullambiente (Crescenti 1972 (8); Cotecchia 1995 (9)).
Di questo evento la letteratura sismologica non aveva quindi fornito un elenco completo delle località interessate con le valutazioni dintensità. Oltre ai contributi sopra citati, sono stati esaminati i dati riportati nella tabella riassuntiva delle cartoline macrosismiche (Archivio dellUfficio Centrale di Ecologia Agraria) (10) e 19 notiziari dellagenzia ANSA, relativi al periodo 25 gennaio-22 giugno 1972 (11). A questi materiali, sono state aggiunte le informazioni contenute in 45 corrispondenze giornalistiche afferenti a 4 testate nazionali, pubblicate tra il 25 gennaio e il giugno 1972. Inoltre, per comprendere meglio vari aspetti dello scenario sismico, sono stati presi in esame anche gli atti parlamentari di quel periodo, che hanno messo a disposizione 9 relazioni di sintesi (12). Fra i 7 provvedimenti legislativi adottati nel periodo successivo al terremoto sono emersi elementi di interesse per la valutazione dellimpatto economico nellarea colpita (13).
Note
(1)Bollettino sismico definitivo, 1972.01, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1973
Bollettino sismico definitivo, 1972.02, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1973
Bollettino sismico definitivo, 1972.06, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1974
(2)
Bulletin Mensuel, 1972.01, Bureau Central International de Sismologie.
Strasbourg 1972
Bulletin Mensuel, 1972.02, Bureau Central International de Sismologie.
Strasbourg 1972
Bulletin Mensuel, 1972.06, Bureau Central International de Sismologie.
Strasbourg 1972
(3)
International Seismological Summary for 1972.
Richmond 1973
(4)
Console R., Peronaci F. e Sonaglia A.
Relazione sui fenomeni sismici dellAnconitano (1972) (alcune considerazioni sui terremoti di origine vicina), in "Annali di Geofisica", vol.26, Supplemento, pp.3-60.
Roma 1973
(5)
Cipollini A.
Alcune considerazioni sul comportamento degli edifici della città di Ancona, in "Annali di Geofisica", vol.26, supplemento, pp.61-66.
Roma 1973
(6)
Calza W., Maistrello M., Marcellini A., Morganti C., Rampoldi R., Rossi B., Stucchi M. e Zonno G.
Elementi di microzonazione sismica dellarea anconetana, CNR-PFG, pubbl. n.430.
Milano 1981
(7)
Stucchi M., Angeletti P., Pergalani F. e Sani M.
Indagine per la valutazione e la riduzione del rischio sismico in riferimento alla Variante Generale al PRG di Ancona, Co.R.S. Coordinamento di ricerche sismiche (Sovico) s.n.c., Rapporto inedito disponibile presso lUfficio di Pianificazione urbanistica generale del Comune di Ancona.
1988
(8)
Crescenti U.
Il terremoto di Ancona cause ed interpretazione geologica.
Falconara Marittima 1972
(9)
Cotecchia V.
Relazione introduttiva, in "Atti del 4.o Convegno internazionale di Geoingegneria «Difesa e valorizzazione del suolo e degli acquiferi»", Torino 10-11 marzo 1994, Relazioni generali, pp.643-684.
Torino 1995
(10)
Archivio dellUfficio Centrale di Ecologia Agraria, Cartoline Macrosismiche, Tabella riassuntiva delle cartoline macrosismiche relative al terremoto del 4 febbraio 1972 pervenute allUfficio Centrale di Meteorologia e di Ecologia Agraria.
(11)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.01.25, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.01.26, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.04, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.05, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.06, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.07, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.08, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.09, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.10, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.02.11, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.14, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.15, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.16, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.17, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.18, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.19, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.20, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.21, Servizio Italiano.
Roma 1972
ANSA, Notiziario per la stampa, 1972.06.22, Servizio Italiano.
Roma 1972
(12)
Camera dei Deputati, Legislatura V, Atti Parlamentari, Disegni di legge Relazioni Documenti, vol.82, n.4051, Disegno di legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (Andreotti) dal Ministro dellInterno (Rumor) dal Ministro di Grazia e Giustizia (Gonella) dal Ministro delle Finanze (Pella) dal Ministro della Pubblica Istruzione (Misasi) dal Ministro dei Lavori Pubblici (Ferrari-Aggradi) dal Ministro dellAgricoltura e delle Foreste (Natali) dal Ministro dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato (Gava) e dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale (Donat-Cattin) di concerto col Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica (Taviani) e col Ministro del Tesoro (Colombo Emilio), Conversione in legge del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, concernente provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972, Presentato alla Presidenza il 6 marzo 1972.
Roma 1972
Senato della Repubblica, Legislatura V, Atti Parlamentari, Resoconti delle discussioni, vol.31, 597.a seduta 15 marzo 1972, Discussione e approvazione del disegno di legge: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, concernente provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972 e provvedimenti in favore di comuni colpiti dai terremoti dellanno 1971 e dalle alluvioni e mareggiate verificatesi nel gennaio-febbraio 1972 (2123).
Roma 1972
Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Interni, Disegni di legge e relazioni, vol.2, n.109, Disegno di legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (Andreotti) dal Ministro di Grazia e Giustizia (Gonella) dal Ministro delle Finanze (Valsecchi) dal Ministro della Pubblica Istruzione (Scalfaro) di concerto col Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica (Taviani) e col Ministro del Tesoro (Malagodi) comunicato alla Presidenza il 1.o luglio 1972, Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1976
Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Interni, Disegni di legge e relazioni, vol.3, n.313, Disegno di legge diniziativa dei senatori Perna, Bufalini, Colajanni, Boldrini, Bruni, Bianchi, Maderchi, Marangoni e Vignolo comunicato alla Presidenza l11 agosto 1972, Interventi e provvidenze per la ricostruzione e per la ripresa economica nei territori colpiti dal terremoto dal gennaio al luglio 1972 nellAnconitano.
Roma 1976
Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Parlamentari, Resoconti delle discussioni, vol.2, 21.a seduta 27 luglio 1972, Discussione del disegno di legge: «Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972» (109) (Relazione orale); Approvazione, con modificazioni, col seguente titolo: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972».
Roma 1976
Camera dei Deputati, Legislatura VI, Atti Parlamentari, Disegni di legge Relazioni Documenti, vol.23, n.854, Proposta di legge diniziativa dei deputati Bastianelli, Barca, De Laurentiis, Natta, Pochetti, De Sabbata, Benedetti, Gianfilippo, Valori presentata il 5 ottobre 1972, Interventi e provvidenze per la ricostruzione e per la ripresa economica nei territori colpiti dal terremoto dal gennaio al luglio 1972 nellAnconitano.
Roma 1976
Camera dei Deputati, Legislatura VI, Atti Parlamentari, Disegni di legge Relazioni Documenti, vol.23, n.895/854-A, Relazione della V Commissione permanente (Bilancio e programmazione Partecipazioni statali) (Relatore Baslini) sul Disegno di legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (Andreotti) dal Ministro dellInterno (Rumor) dal Ministro delle Finanze (Valsecchi) dal Ministro della Pubblica Istruzione (Scalfaro) dal Ministro dei Lavori Pubblici (Gullotti) dal Ministro dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato (Ferri Mauro) e dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale (Coppo) di concerto col Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica (Taviani) e col Ministro del Tesoro (Malagodi) alla Presidenza il 7 ottobre 1972, Conversione in legge del decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, recante ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto; e sulla Proposta di legge diniziativa dei deputati Bastianelli, Barca, De Laurentiis, Natta, Pochetti, De Sabbata, Benedetti, Gianfilippo, Valori presentata il 5 ottobre 1972, Interventi e provvidenze per la ricostruzione e per la ripresa economica nei territori colpiti dal terremoto dal gennaio al luglio 1972 nellAnconitano, Presentata alla Presidenza l8 novembre 1972.
Roma 1976
Camera dei Deputati, Legislatura VI, Atti Parlamentari dellAssemblea, Discussioni, vol.2, Seduta del 2 agosto 1972, Discussione del disegno di legge: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972 (approvato dal Senato) (600).
Roma 1976
Camera dei Deputati, Legislatura VI, Atti Parlamentari dellAssemblea, Discussioni, vol.3, Seduta del 16 novembre 1972, Discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, recante ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto (895); e della concorrente proposta di legge Bastianelli ed altri: Interventi e provvidenze per la ricostruzione e per la ripresa economica nei territori colpiti dal terremoto dal gennaio al luglio 1972 dellAnconetano (854).
Roma 1976
(13)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.1, n.25, Decreto-legge 4 marzo 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.3, n.88, Legge 16 marzo 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, concernente provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972 e provvedimenti in favore di comuni colpiti dai terremoti dellanno 1971 e dalle alluvioni e mareggiate verificatesi nel gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.4, n.266, Decreto-legge 30 giugno 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.222 (26 agosto 1972), Legge 8 agosto 1972, n.484, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.263 (7 ottobre 1972), Decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, Ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.6, n.734, Legge 2 dicembre 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, recante ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto; e proroga di termini previsti dal decreto-legge 1.o aprile 1971, n.119, in favore dei comuni colpiti dal terremoto in provincia di Viterbo.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1976, vol.3, n.261, Legge 10 maggio 1976, Ulteriore finanziamento per provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni di diverse zone del territorio nazionale colpite da varie calamità naturali e provvidenze in conseguenza dei movimenti franosi nel territorio del comune di Lecco.
Roma 1976
Effects in the social context
Il terremoto non causò vittime direttamente; 3 persone morirono dinfarto per lo spavento e molte furono colte da malore. Gran parte delle persone abbandonò le proprie abitazioni in seguito alla prima forte scossa del 25 gennaio.
Dopo le scosse del 4 febbraio, 3.500 abitanti di Ancona trascorsero la notte in 83 vagoni ferroviari, 600 su 36 autobus urbani. Il ministero della Difesa inviò ad Ancona la nave della marina militare "Bafile" con attrezzature, materiali e rifornimenti vari. Anche lesercito inviò uomini, ospedali da campo, tende di uso generale e materiali vari.
In seguito alla scossa del 15 giugno, la marina militare inviò ad Ancona per i soccorsi le navi "Quarto" e "Anteo", con a bordo materiali, viveri, un ospedale da campo e 110 uomini del battaglione San Marco. Dalla Spezia furono inviati una colonna di soccorso e tre elicotteri. Il comando militare dellarea tosco-emiliana dispose linvio di un ospedale da campo con un nucleo ufficiali medici e una colonna mobile.
I centri colpiti rimasero spopolati per settimane. Nella sola Ancona 12.000 persone lasciarono le proprie abitazioni. Questo "effetto paura" ebbe gravi ripercussioni anche sul tessuto socio-economico della regione: i progetti di rilancio economico e turistico furono accantonati; il commercio fu bloccato per mesi.
Lo Stato intervenne con tre decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria, misure di pronto intervento, ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata, esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti, interventi per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico, contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva, contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali e infine lassegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci nei comuni danneggiati.
Con il primo decreto-legge del 4 marzo 1972, n.25, convertito con modificazioni nella legge 16 marzo 1972, n.88, vennero stanziati per queste provvidenze 20 miliardi di lire, a cui furono aggiunti nella conversione in legge, altri 5 miliardi.
Con il decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, convertito con modificazioni nella legge 8 agosto 1972, n.484, furono aggiunti altre sette comuni colpiti dalle scosse del giugno 1972: Castelleone di Suasa, Castel Colonna, Corinaldo, Filottrano, Monterado, Ostra Vetere e Ripe.
Con il decreto-legge del 6 ottobre 1972, n.552, convertito, con modificazioni, nella legge 2 dicembre 1972, n.734, lo stanziamento arrivò a 35 miliardi e 174 milioni di lire.
Nel 1976 vennero poi stabilite ulteriori provvidenze a favore dei comuni colpiti: con la legge 10 maggio 1976, n.261, vennero autorizzati aumenti di spesa per il ripristino o la ricostruzione di 2 miliardi di lire da iscriversi nello stato di previsione della spesa del ministero dei Lavori Pubblici, e di altri 2 miliardi per gli interventi di restauro del patrimonio archeologico, storico e artistico, da iscriversi nello stato di previsione della spesa del ministero della Pubblica Istruzione. Per la realizzazione di un programma di edilizia abitativa venne autorizzata una maggiore spesa di 5 miliardi di lire. La Gescal stanziò 9,7 miliardi per il risanamento della zona vecchia di Ancona. Per conferire un carattere di urgenza alla ricostruzione nelle zone colpite, si cercò di evitare la formazione di baraccopoli permanenti.
Complessivamente furono stanziati circa 72 miliardi di lire fra il 1972 e il 1976. Ad Ancona gran parte dei palazzi del centro storico erano divenuti inagibili e lopera di ristrutturazione, pur rendendo gli edifici antisismici a norma di legge, ha mantenuto gli aspetti ambientali e architettonici di interesse artistico.
Elements of the local buildings
A Falconara Marittima il più diffuso tipo di edificio era costituito da costruzioni alte dai 6 ai 10 metri, con solai con travi in legno incastrate in muratura spessa dai 15 ai 30 cm, con malte spesso polverizzate e mattoni erosi dalla salsedine. Vi furono danni a quasi tutte le abitazioni che erano state mal riparate dopo il terremoto del 1930; invece, le case cui erano stati aggiunti rinforzi in cemento ebbero lesioni riparabili e furono giudicate abitabili (2).
Il patrimonio edilizio degli altri comuni che subirono le lesioni più gravi era prevalentemente costituito da edifici di vecchia costruzione (3).
Note
(1)Calza W., Maistrello M., Marcellini A., Morganti C., Rampoldi R., Rossi B., Stucchi M. e Zonno G.
Elementi di microzonazione sismica dellarea anconetana, CNR-PFG, pubbl. n.430.
Milano 1981
(2)
Console R., Peronaci F. e Sonaglia A.
Relazione sui fenomeni sismici dellAnconitano (1972) (alcune considerazioni sui terremoti di origine vicina), in "Annali di Geofisica", vol.26, Supplemento, pp.3-60.
Roma 1973
(3)
Console R., Peronaci F. e Sonaglia A.
Relazione sui fenomeni sismici dellAnconitano (1972) (alcune considerazioni sui terremoti di origine vicina), in "Annali di Geofisica", vol.26, Supplemento, pp.3-60.
Roma 1973
Social and economic effects
Institutional and administrative response
Per provvedere alle necessità urgenti fu autorizzata la spesa di 2 miliardi da iscriversi nello stato di previsione della spesa del Ministero dei Lavori Pubblici per lanno finanziario 1972. Tali fondi dovevano essere impiegati, per dare ricovero ai senza tetto, per la riparazione di edifici privati, per garantirne una migliore stabilità o per assicurarne labitabilità, a seguito di domanda, da presentarsi allufficio del genio civile di Ancona, con la dichiarazione di accettazione che il genio civile eseguisse le opere necessarie ai fini dellabitabilità e con limpegno a rimborsare lo Stato.
Il Ministero dei Lavori Pubblici fu autorizzato a provvedere al ripristino dei danni alle opere di conto dello Stato, alla riparazione o ricostruzione di edifici pubblici o di uso pubblico, di acquedotti, di fognature e di altre opere igieniche o sanitarie, di edifici scolastici e di scuole materne, di strade e piazze, di edifici di culto, di ospedali, di enti pubblici e di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza e loro consorzi; al ripristino di edifici di interesse storico, artistico o monumentale sia di proprietà privata che di enti pubblici. Tali opere di ripristino potevano essere realizzate con i miglioramenti tecnici e funzionali ritenuti necessari.
Il Ministero dei Lavori Pubblici doveva provvedere anche alla concessione di contributi nella spesa occorrente per la riparazione o ricostruzione di fabbricati di proprietà privata e allonere occorrente per le indennità di espropriazione. Tale contributo, variante fra il 90% e il 70% sullammontare della spesa occorrente, risultante da apposita perizia, non poteva comunque superare la somma di 5 milioni di lire per unità immobiliare. Tale limite non doveva essere applicato per la riparazione o ricostruzione di alloggi di enti pubblici operanti nel settore delledilizia economica e popolare e degli edifici privati di interesse storico, artistico e monumentale. Per il finanziamento di tutti questi interventi, venne autorizzata la spesa di 10 miliardi di lire da iscriversi nello stato di previsione del Ministero dei Lavori Pubblici nellanno 1972.
Per la costruzione di alloggi da assegnare ai senza tetto, il Ministero dei Lavori Pubblici fu autorizzato ad intervenire fino al 15 miliardi.
Venne autorizzata la spesa di 5 miliardi per lesecuzione di opere di edilizia scolastica con sostituzione dellarticolo 1-quinquies della legge 25 febbraio 1972, n.13.
I capi compartimento della viabilità dellANAS furono autorizzati, in deroga allarticolo 70 del regolamento 25 maggio 1895, n.350 e allarticolo 25, lettera e) della legge 7 febbraio 1961, n.59, allesecuzione immediata dei lavori di pronto intervento per il ripristino di strade statali, per le opere di consolidamento e di difesa e per le espropriazioni occorrenti. A tale fine venne autorizzata la spesa di 5 miliardi mediante riduzione dello stanziamento del capitolo 521 dello stato di previsione della spesa dellANAS per lanno finanziario 1972.
Venne concessa una sovvenzione straordinaria di 750 milioni allIstituto Autonomo per le case popolari di Ancona per lacquisto di edifici destinati ad alloggio dei sinistrati rimasti senza casa, somma iscritta nello stato di previsione della spesa del Ministero dei Lavori Pubblici per lanno finanziario 1972.
Vennero stanziati 150 milioni per fronteggiare particolari e urgenti situazioni determinate da esigenze tecniche e sanitarie, al cui onere si fece fronte con una corrispondente riduzione del capitolo n.5381 dello stato di previsione della spesa del Ministero del Tesoro.
La Gestione Case per Lavoratori (Gescal) fu autorizzata a deliberare.procedure e modalità per lesecuzione dei programmi di costruzioni straordinari e le norme per lassegnazione degli alloggi con precedenza assoluta per coloro che avessero avuto lalloggio distrutto o dichiarato inabitabile. Essa fu autorizzata a fissare, in deroga alle vigenti disposizioni, quote di ammortamento e canoni di locazione secondo la capacità economica media degli assegnatari, purché non iscritti per il 1971 e per gli anni sguenti nei ruoli dellimposta complementare.
Furono assegnati 800 milioni di lire, iscritti nello stato di previsione di spesa del Ministero della Pubblica Istruzione per lanno 1972, per il ripristino e il restauro del patrimonio monumentale, archeologico, storico e artistico. Venne sospeso il limite di spesa stabilito dallarticolo 1 del regolamento approvato con regio decreto 13 aprile 1882, n.811 per i lavori di competenza delle Soprintendenze ai monumenti, alle gallerie ed alle antichità e dellIstituto centrale del restauro.
Vennero stanziati 800 milioni, iscritti nello stato di previsione di spesa del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, per provvidenze per i lavoratori.
Alle imprese dei settori dellindustria, del commercio, dellartigianato, alberghiero, turistico, termo-minerale e dello spettacolo, se danneggiate dal terremoto, fu corrisposto un contributo a fondo perduto fino a L.300.000, su domanda vistata dalla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ancona. Il Ministero dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato fu autorizzato ad emettere tale contributo, dellimporto massimo di 100 milioni, anche in deroga alle disposizioni dellart.59 del regio decreto 18 novembre 1923, n.2440, e dellart.285 del regolamento di contabilità generale dello Stato, approvato con regio decreto 23 maggio 1924, n.827. In aggiunta le imprese potevano ottenere in alternativa le provvidenze previste dallart.3 del decreto-legge 15 dicembre 1951, n.1334, sostituito dallart.1 della legge 13 febbraio 1952, n.50, oppure quelle previste dallart.5.
Ai comuni colpiti e allamministrazione provinciale di Ancona vennero concessi contributi integrativi del bilancio. Per far fronte agli oneri, fu autorizzata una spesa di 2 miliardi da iscriversi nello stato di previsione di spesa del Ministero dellinterno per lanno 1972.
Per i contributi assistenziali, furono stanziati 2 miliardi e 500 milioni da iscriversi nello stato di previsione del Ministero dellInterno per lesercizio finanziario 1972, così ripartiti: 2 miliardi come assegnazione straordinaria per lintegrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza; 300 milioni per la distribuzione di materiale vario; 200 milioni come contributo a enti assistenziali pubblici e privati.
Ai comuni colpiti e alla provincia di Ancona per la riparazione di opere pubbliche danneggiate e per le provvidenze contingenti furono erogati 1 miliardo, sempre da iscriversi nello stato di previsione di spesa del Ministero dellInterno per lesercizio 1972.
Furono decretate agevolazioni in materia tributaria: i termini degli adempimenti tributari, scaduti o scadenti nel periodo 25 gennaio-30 giugno 1972 furono sospesi, ad eccezione dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Fu concessa la sospensione della riscossione fino al 30 giugno 1972 (data prorogata al 31 ottobre 1972 nella conversione in Legge 16 marzo 1972, n.88) dellimposta sul reddito agrario, dei fabbricati, di ricchezza mobile, sulle società, dellimposta comunale sullindustria, i commerci, le arti e le professioni, delladdizionale provinciale allimposta sulle industrie, i commerci, le arti e le professioni, dellimposta camerale, dellimosta complementare, dellimposta di consumo in abbonamento e di tutti i tributi comunali e provinciali, dellimposta sugli incrementi di valore delle aree fabbricabili e dei contributi di miglioria e di tutte le addizionali. Furono esclusi dalla sospensione limposta sui redditi di ricchezza mobile e limposta complementare iscritta a carico dei datori di lavoro per i redditi di categoria C/2 relativi ad anni anteriori al 1972. La riscossione di tali imposte e tasse, sovrimposte e addizionali venne fissata a partire dalla scadenza di agosto 1972 in 18 rate, senza maggiorazioni.
Lonere previsto fu di L.20.miliardi. Nella conversione del decreto nella Legge 16 marzo 1972, n.88, venne decretata una estensione di provvidenze per un totale di L.5 miliardi da iscriversi per L.4 miliardi alla previsione di spesa del Ministero dei Lavori Pubblici e per L.1 miliardo alla previsione del Ministero dellInterno. (3).
Dopo la scossa del giugno 1972 vennero stabilite altre provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni colpiti con il Decreto-Legge 30 giugno 1972 (4), n.266, convertito in Legge 8 agosto 1972, n.484 (5), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.222 del 26 agosto 1972. Vennero aggiunti i comuni di Castelleone Suasa, Castel Colonna, Corinaldo, Filottrano, Monterado, Ostra Vetere e Ripe tra quelli colpiti (nella conversione in Legge venne aggiunto anche il comune di Barbara). La sospensione dei termini perentori legali fu stabilita per il periodo 14 giugno-30 settembre 1972 (nella conversione in Legge il termine fu portato al 15 settembre) e quella della scadenza dei vaglia cambiari, delle cambiali e dei titoli di credito per il periodo 14 giugno-30 novembre 1972 limitatamente ai comuni di Ancona e Falconara, e per gli altri comuni per il periodo 14 giugno-15 settembre 1972. Venne sospesa la vendita o lassegnazione dei beni pignorati per lo stesso periodo. Furono stabilite agevolazioni fiscali, fra cui la sospensione della riscossione fino al 28 febbraio 1973 delle imposte, con lesclusione dellimposta sui redditi di ricchezza mobile e dellimposta complementare iscritta a carico dei datori di lavoro per i redditi di categoria C/2 relativi ad anni anteriori al 1972. In caso di danni gravi ai fabbricati rurali, alle macchine e alle attrezzature delle aziende agricole, venne concesso lo sgravio dellimposta e relativa sovrimposta sul reddito dominicale dei terreni e dellimposta sul reddito agrario. Venne concesso lo sgravio dellimposta sul reddito dei fabbricati e dellimposta speciale sul reddito dei fabbricati di lusso e delle relative sovrimposte e addizionali con decorrenza dal 1° gennaio 1972. La riscossione delle imposte e tasse sospese venne fissata allaprile 1973 in 18 rate, senza applicazione delle maggiorazioni previste dalle leggi 25 ottobre 1960, n.1316 e 18 maggio 1967, n.388. Vennero anche esentate dalle imposte le erogazioni in denaro a favore delle popolazioni colpite e le erogazioni ricevute a titolo di liberalità.
I materiali edilizi impiegati per la riparazione di opere danneggiate furono esentati dallimposta comunale di consumo. Le domande, gli atti, i provvedimenti e i contratti relativi allattuazione del decreto vennero esentati dalle imposte. Vennero esentati dallimposta di successione le eredità e i legati dei deceduti in data 14 giugno o successivamente a causa del terremoto del giugno. Gli esami della sessione estiva dellanno scolastico 1971-1972, conclusivi del 1° e del 2° ciclo didattico per gli alunni delle scuole elementari pubbliche, che non avevano potuto aver luogo, furono sostituiti a tutti gli effetti da scrutini determinati dalle commissioni, costituite per gli esami, sulla base dei dati contenuti nei registri di classe e nelle pagelle e in base alla illustrazione verbale dellinsegnante di classe (6).
Nel decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552 (7), convertito, con modificazioni, in Legge 2 dicembre 1972, n.734 (8), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.316 del 6 dicembre 1972, furono disposte ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni colpite. Ai 2 miliardi di lire stanziati per provvedere alle necessità più urgenti, furono aggiunti altri 2 miliardi, da iscrivere nello stato di previsione della spesa del Ministero dei Lavori Pubblici per lanno finanziario 1972.
Per il finanziamento degli interventi in opere pubbliche e abitati, venne autorizzata una maggiorazione di spesa di L.7 milisardi di lire, da iscrivere nello stato di previsione di spesa del Ministero dei Lavori Pubblici nellanno 1972.
LIstituto di Credito Fondiario della Regione Marche fu autorizzato, in deroga allart.12, lettera c) del regio decreto 16 luglio 1905, n.646, ad emettere cartelle fondiarie fino allimporto massimo di 30milioni di lire per la concessione di mutui agevolati a favore di enti, associazioni, cooperative, condomini, imprese e privati cittadini per il ripristino o la ricostruzione di immobili di loro proprietà danneggiati o distrutti dal terremoto. I mutui dovevano essere ammortizzati entro il termine massimo di ventanni, con facoltà di estinzione anticipata, con un aggravio per interessi, diritti, commissioni, oneri fiscali non superiori al 5,50% compreso il rimborso del capitale. La concessione era subordinata alla rinuncia da parte del richiedente a qualsiasi altra forma di contributo a fondo perduto prevista dalla legge per i danneggiati dal terremoto.
Vennero concessi L.25 miliardi per la realizzazione di un programma di edilizia abitativa nelle zone della regione Marche colpite dal sisma (15miliardi di lire erano già stati concessi con lart.9 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito in legge 16 marzo 1972, n.88).
Per fronteggiare particolari e urgenti situazioni delledilizia ospedaliera, il limite di impegno di L.150 milioni previsto dallart.13 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito, con modificazioni nella legge 16 marzo 1972, n.88, venne elevato a 350 milioni di lire.
Per ledilizia scolastica, il Ministero dei Lavori pubblici fu autorizzato a procedere alle opere fino ad un massimo di spesa di L.4 miliardi e mezzo, in aggiunta ai 5 già autorizzati dallart.10 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito nella Legge 16 marzo 1972, n.88.
Il Ministero della Pubblica Istruzione fu autorizzato ad assegnare allUniversità di Ancona un contributo di L.3 miliardi.
Per la costruzione e larredo del nuovo Palazzo di Giustizia di Ancona, fu autorizzata la spesa di L.2 miliardi, da iscriversi nello stato di previsione di spesa del Ministero dei Lavori Pubblici in ragione di L.500 milioni per ciascuno degli anni 1972 e 1973 e di L.1 miliardo per il 1974.
Per la riparazione o ricostruzione delle opere portuali di Ancona, venne autorizzata la spesa di 1 miliardo e mezzo da iscriversi nello stato di previsione di spesa del Ministero dei Lavori Pubblici per lanno 1972.
LIstituto Autonomo Case Popolari fu autorizzato a contrarre mutui fino alla concorrenza di L.1 miliardo per la costruzione o lacquisto di edifici per i sinistrati rimasti senza casa.
Furono stabiliti interventi per il centro storico di Ancona nel rispetto dei suoi valori storici ed ambientali, interventi effettuati sulla base di piani particolareggiati approvati dalla Regione Marche; fu costituita una commissione tecnica speciale con parere vincolante, presieduta dal Presidente della giunta regionale delle Marche.
La spesa per gli interventi per il restauro del patrimonio archeologico, storico ed artistico, fissata in L.800 milioni dallart.19 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito nella Legge 16 marzo 1972, n.88, fu elevata a L.2.800 milioni.
Agli operai ed apprendisti delle aziende industriali ed artigiane dei comuni di Ancona, Falconara Marittima, Montemarciano, sospesi o lavoranti ad orario ridotto a causa del terremoto, fu corrisposta unindennità pari all80% della retribuzione globale delle ore di lavoro, fino ad un massimo di 44 ore. Agli impiegati delle medesime aziende venne corrisposta unindenntà pari all80% della retribuzione mensile; da tali indennità erano esclusi i dirigenti. Al pagamento di tali indennità doveva provvedere la Cassa integrazione guadagni degli operai dellindustria, mentre lindennità prevista per i dipendenti da aziende commerciali, autorizzata fino a 1 miliardo e 200 milioni, doveva essere iscritta nello stato di previsione di spesa del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per il 1972. Ai lavoratori autonomi, esplicanti la loro attività nei comuni di Ancona, Falconara Marittima e Montemarciano, ai quali era già stato concesso un contributo di L.90.000 con lart.20 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertita in Legge 16 marzo 1972, n.88, venne corrisposto a titolo straordinario, visto il perdurare del sisma, un contributo di L.210.000. Per coloro che furono danneggiati dalle scosse del giugno 1972, venne stabilito un contributo unico di L.300.000; lonere di spesa, fissato in 1 miliardo e 734 milioni, fu iscritto nello stato di previsione di spesa del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per lanno 1972. Alle aziende industriali, artigiane e commerciali venne concesso uno sgravio dei contributi da corrispondere allIstituto di Previdenza Sociale distribuito fra datori di lavoro e lavoratori.
Alle piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigiane, alberghiere, turistiche, termominerali e dello spettacolo danneggiate dalle scosse di gennaio-febbraio e di giugno 1972 aventi sede nei comuni di Ancona e Falconara Marittima, fu concesso un contributo a fondo perduto di L.300.000; venne perciò autorizzata una spesa di 2 miliardi e 400 milioni da iscriversi nello stato di previsione di spesa del Ministero dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato per lanno 1972. Furono inoltre ammesse ai benefici previsti dalle disposizioni degli articoli 22, 23, 24 e 26 del decreto-legge 18 dicembre 1968, n.1233, convertito, con modificazioni, nella Legge 12 febbraio 1969, n.7. Per far fronte, fu autorizzata la somma di 2 miliardi e 700 milioni da iscriversi nello stato di previsione della spesa del Ministero del Tesoro per lanno 1972 e di L.300 milioni da iscriversi in quello del Ministero dellIndustria, del Commercio e dellArtigianato per lo stesso anno.
Furono concesse agevolazioni creditizie, al tasso di interesse del 4%, per la costruzione di nuovi impianti industriali nei comuni di Ancona e Falconara Marittima e per la conversione o lampliamento di impianti industriali esistenti nei comuni danneggiati dal sisma.
Per i contributi integrativi del bilancio degli enti locali lautorizzazione di spesa di L.2 miliardi, prevista dallart.25 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito, con modificazioni, nella Legge 16 marzo 1972, n.88 fu elevata a L.2 miliardi e 800 milioni.
Lautorizzazione di spesa di 2 miliardi e 500 milioni concessa per i contributi assistenziali dallart.26 del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, convertito, con modificazioni, nella legge 16 marzo 1972, n.88, fu elevata a L.13 miliardi e 300 milioni.
Per lapplicazione di tali misure fu previsto un onere di 35 miliardi e 174 milioni di lire (9).
Nel 1976 vennero autorizzati ulteriori finanziamenti per le provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni di diverse zone colpite da calamità naturali con la Legge 10 maggio 1976, n.261 (10), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.130 del 18 maggio 1976, i cui articoli 1-15 riguardano le popolazioni colpite dal terremoto nelle Marche del gennaio-febbraio 1972. Vennero autorizzate maggiorazioni di spesa di L.2 miliardi per il ripristino, la riparazione o la ricostruzione di opere pubbliche e abitati; di L.2 miliardi per gli interventi per il restauro del patrimonio archeologico, storico e artistico; di L.5 miliardi per la realizzazione di un programma di edilizia abitativa nelle Marche; di L.1 miliardo e 500 milioni per i contributi assistenziali. Venne concessa una sovvenzione straordinaria di L.1 miliardo allIstituto autonomo delle Case Popolari per lacquisto di nuove abitazioni e per la riparazione di edifici di proprietà pubblica (11).
Note
(1)Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.1, n.25, Decreto-legge 4 marzo 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
(2)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.3, n.88, Legge 16 marzo 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, concernente provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972 e provvedimenti in favore di comuni colpiti dai terremoti dellanno 1971 e dalle alluvioni e mareggiate verificatesi nel gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
(3)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.1, n.25, Decreto-legge 4 marzo 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.3, n.88, Legge 16 marzo 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 marzo 1972, n.25, concernente provvidenze a favore delle popolazioni di comuni delle Marche colpiti dal terremoto del gennaio-febbraio 1972 e provvedimenti in favore di comuni colpiti dai terremoti dellanno 1971 e dalle alluvioni e mareggiate verificatesi nel gennaio-febbraio 1972.
Roma 1972
(4)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.4, n.266, Decreto-legge 30 giugno 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
(5)
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.222 (26 agosto 1972), Legge 8 agosto 1972, n.484, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
(6)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.4, n.266, Decreto-legge 30 giugno 1972, Provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.222 (26 agosto 1972), Legge 8 agosto 1972, n.484, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972.
Roma 1972
(7)
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.263 (7 ottobre 1972), Decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, Ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto.
Roma 1972
(8)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.6, n.734, Legge 2 dicembre 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, recante ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto; e proroga di termini previsti dal decreto-legge 1.o aprile 1971, n.119, in favore dei comuni colpiti dal terremoto in provincia di Viterbo.
Roma 1972
(9)
Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, a.113, n.263 (7 ottobre 1972), Decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, Ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto.
Roma 1972
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1972, vol.6, n.734, Legge 2 dicembre 1972, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 ottobre 1972, n.552, recante ulteriori provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpite dal terremoto; e proroga di termini previsti dal decreto-legge 1.o aprile 1971, n.119, in favore dei comuni colpiti dal terremoto in provincia di Viterbo.
Roma 1972
(10)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1976, vol.3, n.261, Legge 10 maggio 1976, Ulteriore finanziamento per provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni di diverse zone del territorio nazionale colpite da varie calamità naturali e provvidenze in conseguenza dei movimenti franosi nel territorio del comune di Lecco.
Roma 1976
(11)
Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica Italiana, a.1976, vol.3, n.261, Legge 10 maggio 1976, Ulteriore finanziamento per provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni di diverse zone del territorio nazionale colpite da varie calamità naturali e provvidenze in conseguenza dei movimenti franosi nel territorio del comune di Lecco.
Roma 1976
Reconstructions and relocations
Restauri vennero eseguiti nelle chiese di S.Giovanni, S.Francesco delle Scale o S.Maria Maggiore, nel Palazzo degli Anziani, nelledificio dellex Episcopio, che ospitava il Museo Diocesano e che fu chiuso. Palazzo Ferretti fu sottoposto a lunghi lavori di consolidamento.
Il Duomo, dedicato a S.Ciriaco, subì gravi danni; dopo delicati restauri e lavori di consolidamento, fu riaperto al culto nellautunno del 1977.
Interventi furono compiuti anche sulle strutture portuali d Ancona.
Major earthquake effects
Il periodo sismico interessò complessivamente oltre 80 località dellItalia centrale del versante adriatico. I danni maggiori si ebbero in seguito alle scosse del 4-5 febbraio e del 14 giugno. Le province più colpite furono quelle di Ancona, Pesaro e Macerata, con un indice di danno particolarmente alto a Camerano, Camerata Picena e Montemarciano.
A Camerano su 750 edifici di questo comune, 35 (4,7%) furono giudicati inabitabili e 150 (20%) lesionati; tutti gli edifici erano di vecchia costruzione. A Camerata Picena su 260 edifici di questo comune, 24 (9,3%) furono giudicati inabitabili e 208 (80%) lesionati: 222 erano di vecchia costruzione e 10 di costruzione recente; lelevato indice di danno fu attribuito alle caratteristiche geologiche del sito. A Montemarciano su circa 1.115 edifici di questo comune 65 (5,8%) furono giudicati inabitabili, 461 (41%) subirono lesioni; uno di questi edifici era in cemento armato.
Ad Ancona, la parte antica e alta della città fu la più colpita e numerosi palazzi storici e chiese rimasero lesionati o parzialmente danneggiati. Nei quartieri Capodimonte, San Pietro e Pinocchio, nellarea collinare, i danni più diffusi furono caratterizzati da caduta di soffitti, di infissi, di muri interni. La scossa del 6 febbraio causò nuovi danni nella zona collinare. Nella gran parte dei casi fu impossibile appurare il tipo e lo stato di consistenza dei solai a causa delluso di pesanti controsoffittature, che risultarono tutte staccate. Fu rilevato che la maggior parte degli edifici in muratura aveva subito nel tempo numerosi rifacimenti e sovraelevazioni di strutture diverse. In questo tipo di edifici fu notato il distacco dei muri perimetrali, tanto più accentuato quanto maggiore era laltezza delledificio. Si ritenne che ciò fosse stato causato dalla mancanza totale o parziale di cordoli di piano o da insufficienti ammorsamenti fra le murature. Altri danni negli edifici in muratura furono indicati in sfilamenti delle scale in legno e lesioni alle tramezzature in corrispondenza di architravi in legno. In generale, gli edifici recenti con intelaiature in cemento armato, seppure di scarsa fattura, non presentarono danni gravi. I danni più rilevanti si ebbero allinterno degli edifici. Per quanto riguarda il patrimonio storico di Ancona furono lesionate le chiese di S.Giovanni, di S.Francesco delle Scale o S.Maria Maggiore, il Palazzo degli Anziani, il Palazzo Ferretti, ledificio dellex Episcopio, che ospita il Museo Diocesano, il Duomo di S.Ciriaco, che subì gravi danni.
Secondo censimenti successivi, questo periodo sismico nel solo perimetro urbano di Ancona rese inagibili 7.000 alloggi su 35.000 (20% circa) dei quali 3.000 (43% circa degli alloggi inabitabili) ubicati nel centro storico. È difficile definire il numero di edifici del centro storico, perchè manca a tuttoggi un censimento ufficiale. È tuttavia verosimile che i 3.000 edifici inagibili sopra ricordati non superassero il 50% del patrimonio edilizio del centro storico.
La sequenza ravvicinata di scosse con effetti di danno (8 fra il 25 gennaio e il 14 giugno, di cui 7 entro il primo mese) rendono problematiche le valutazioni del grado di intensità, soprattutto nelle località più colpite, come Ancona, dove gli effetti di ogni scossa si sommano a quelli delle scosse precedenti. Nel tentativo di superare tale difficoltà, è stato stimato il limite superiore dellintensità attribuibile agli effetti di ogni singola scossa. Gli effetti complessivi di tutte le scosse nel centro storico di Ancona (la parte della città che ha subito maggiori danni) soddisfano le caratteristiche di danno previste dal IX MCS solo limitatamente alla percentuale di distruzioni, valutata nel caso specifico come "inagibilità" degli edifici. I crolli, invece, interessarono meno del 25% del patrimonio edilizio, che è la quantità prevista dalla scala per il IX grado.
Le decrizioni degli effetti ad Ancona per le varie scosse presentano in diversi casi (4 febbraio ore 2:43 e 9:19 GMT, 5 febbraio ore 1:27, 14 giugno ore 18:56 GMT) effetti riconducibili al grado VIII MCS. Tuttavia, il quadro cumulativo dei danni nel centro storico di Ancona sembra il risultato di non più di due scosse con effetti di VIII MCS. Infatti, anche trascurando, in questa approssimazione, laccresciuta vulnerabilità del patrimonio edilizio maggiormente colpito da una prima scossa con effetti di VIII grado, una seconda scossa con ipotetici effetti della stessa gravità avrebbe aggiunto distruzioni e crolli in percentuali tali da causare un quadro cumulativo confrontabile con quello del IX MCS.
Pertanto, agli effetti delle scosse più forti ad Ancona, quella del 4 febbraio (2:43 GMT ca.) e quella del 14 giugno (18:56 GMT ca.), è stato attribuito il grado VIII MCS, pur nella convinzione che tali valori di intensità, e soprattutto quello attribuito alla scossa del 14 giugno, sono indicativi di livelli di vulnerabilità piuttosto che di scuotimento. Alle altre scosse che hanno causato danni sono stati attribuiti effetti massimi non superiori al grado VII MCS.
Gli effetti di danno subiti dal centro storico di Ancona sono stati distinti e classificati separatamente da quelli dellarea urbana di più recente costruzione.
In altre 35 località delle Marche furono rilevate lesioni, alcuni crolli totali e crolli parziali. Gravemente danneggiati furono anche gli edifici costruiti nei primi decenni del Novecento: erano di fattura scadente e in più erano stati danneggiati dal terremoto del 1930 e generalmente mal riparati. Le abitazioni rurali ebbero danni più gravi di quelle dei centri urbani.
Effects on the environment
Questo evento causò modificazioni del terreno di Ancona; infatti dal confronto fotogeomorfologico di due serie di foto aeree, una del 1956 e laltra del 1979, si evidenzia che la fitta rete di fessure profonde sulla parte alta del pendio su cui è edificata la città, fu fortemente esaltata dal terremoto del 1972; ciò ha favorito linfiltrazione delle acque meteoriche in profondità, abbassando così la soglia di rischio di frane (1).
Note
(1)Cotecchia V.
Relazione introduttiva, in "Atti del 4.o Convegno internazionale di Geoingegneria «Difesa e valorizzazione del suolo e degli acquiferi»", Torino 10-11 marzo 1994, Relazioni generali, pp.643-684.
Torino 1995
Sequence of the earthquake
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* | Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Interni, Disegni di legge e relazioni, vol.2, n.109, Disegno di legge presentato dal Presidente del Consiglio dei Ministri (Andreotti) dal Ministro di Grazia e Giustizia (Gonella) dal Ministro delle Finanze (Valsecchi) dal Ministro della Pubblica Istruzione (Scalfaro) di concerto col Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica (Taviani) e col Ministro del Tesoro (Malagodi) comunicato alla Presidenza il 1.o luglio 1972, Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972. | Direct source | 1976 | Roma |
* | Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Interni, Disegni di legge e relazioni, vol.3, n.313, Disegno di legge diniziativa dei senatori Perna, Bufalini, Colajanni, Boldrini, Bruni, Bianchi, Maderchi, Marangoni e Vignolo comunicato alla Presidenza l11 agosto 1972, Interventi e provvidenze per la ricostruzione e per la ripresa economica nei territori colpiti dal terremoto dal gennaio al luglio 1972 nellAnconitano. | Direct source | 1976 | Roma |
* | Senato della Repubblica, Legislatura VI, Atti Parlamentari, Resoconti delle discussioni, vol.2, 21.a seduta 27 luglio 1972, Discussione del disegno di legge: «Conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972» (109) (Relazione orale); Approvazione, con modificazioni, col seguente titolo: «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni delle Marche colpiti dal terremoto del giugno 1972». | Direct source | 1976 | Roma |
Stucchi M., Angeletti P., Pergalani F. e Sani M. | Indagine per la valutazione e la riduzione del rischio sismico in riferimento alla Variante Generale al PRG di Ancona, Co.R.S. Coordinamento di ricerche sismiche (Sovico) s.n.c., Rapporto inedito disponibile presso lUfficio di Pianificazione urbanistica generale del Comune di Ancona. | Scientific bibliography | 1988 |
Felt Localities (24)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Falconara Marittima | AN | 43.6264 | 13.3989 | VII | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT lesionò i muri interni di alcuni edifici, fra i quali la Banca Popolare di Jesi, lONMI e alcune abitazioni private (1). Causò panico nella popolazione, che si riversò nelle strade. Venne interrotto il ciclo di lavorazione alla raffineria e anche i redattori e le maestranze del "Corriere Adriatico" abbandonarono la sede del giornale (2). (1) | |||||
Ancona | AN | 43.6031 | 13.5072 | VI | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT ebbe una durata approssimativa di dieci secondi, e fu preceduta da un forte boato. Non vi furono gravi danni: cadde qualche cornicione e si aprì qualche crepa in edifici vecchi e già lesionati nei rioni di Capodimonte, San Pietro e Torrette (1). Il panico negli abitanti fu grande: molti di essi trascorsero la notte allaperto. In un resoconto giornalistico del 26 gennaio non sono documentati danni (2). (1) | |||||
Ostra | AN | 43.6122 | 13.1578 | VI | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il VI grado di intensità (1). Alle scosse del 4 febbraio delle ore 2:42 e delle ore 9:19 GMT fu attribuito il VI grado di intensità (2). Alla scossa del 14 giugno delle ore 18:55 GMT fu attribuito il VII grado di intensità (3). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (4). (1) | |||||
Collemarino | AN | 43.6125 | 13.4444 | V | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu fortemente avvertita (1). (1) | |||||
Osimo | AN | 43.4853 | 13.4825 | V | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il V grado di intensità (1). Le scosse che si succedettero fra il 4 e 6 febbraio causarono il crollo di una vecchia casa colonica nella frazione Passatempo (2). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile differenziare le informazioni relative alle varie scosse. Su 5.796 edifici di questo comune, 16 furono giudicati inabitabili (0,3%) e 600 lesionati (10,3%); tutti erano di costruzione antica (3). Alla scossa del 14 giugno delle ore 18:55 GMT fu attribuito lVIII grado di intensità (4). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (5). (1) | |||||
Pesaro | PU | 43.9044 | 12.905 | V | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita della durata di 30 secondi. Causò panico fra gli abitanti, ma non vi furono danni (1). In corrispondenze giornalistiche del 5 febbraio è documentato che la scossa del 4 febbraio delle 2:42 GMT fu avvertita (2); essa causò danni molto lievi (3). Alla scossa del 14 giugno delle ore 18:55 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (4). (1) | |||||
Chiaravalle | AN | 43.6011 | 13.3258 | F | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita (1). Le scosse del 4 febbraio causarono lesioni ad otto appartamenti; uno stabile fu dichiarato inabitabile e venne sgomberato (2). Due vagoni ferroviari e 10 pullman furono messi a disposizione degli abitanti fuggiti dalle proprie case (3). In uno studio pubblicato dallING nel 1973 è documentato che su circa 1.530 edifici di questo comune, 44 furono giudicati inabitabili (2,8%) e 167 lesionati (10,8%): 205 erano di costruzione antica e 11 in cemento armato (4). La scossa del 14 giugno delle ore 18:55:46 fu avvertita (5). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (6). (1) | |||||
Porto Recanati | MC | 43.4319 | 13.665 | F | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20.25 GMT fu avvertita (1). Alla scossa del 4 febbraio delle ore 9:19 GMT fu attribuito il VI grado di intensità (2). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile differenziare le informazioni relative alle varie scosse. Su 3.535 edifici di questo comune, 25 furono lesionati (0,7%); 12 erano di costruzione antica, 10 di costruzione recente e 3 erano in cemento armato (3). (1) | |||||
Castelfidardo | AN | 43.4633 | 13.55 | IV | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (1). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile differenziare le informazioni relative alle varie scosse. Su circa 1.860 edifici di questo comune, 12 furono giudicati inabitabili (0,6%) e 80 furono lesionati (4,3%); tutti erano di costruzione antica (2). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (3). (1) | |||||
Mondolfo | PU | 43.7511 | 13.0956 | IV | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25: GMT fu attribuito il IV grado di intensità (1). (1) | |||||
Monte San Vito | AN | 43.6006 | 13.2706 | IV | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (1). Alla scossa del 4 febbraio delle ore 2:42 GMT fu attribuito il VI grado di intensità (2). Tra il 4 e il 6 febbraio il terremoto causò lesioni a edifici (3). Su circa 890 edifici di questo comune, 12 furono giudicati inabitabili (1,3%) 110 furono lesionati (12,3%); tutti erano di costruzione antica (4). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (5). (1) | |||||
San Costanzo | PU | 43.7625 | 13.0694 | IV | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (1). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile differenziare le informazioni relative alle varie scosse. Il terremoto causò lesioni a 16 edifici; 15 erano di costruzione antica e 1 di costruzione recente (2). Alla scossa del 14 giugno delle ore 18:55 GMT fu attribuito il VI-VII grado di intensità (3). (1) | |||||
Santa Maria Nuova | AN | 43.495 | 13.31 | IV | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (1). Tra il 4 e il 6 febbraio il terremoto causò lesioni a edifici (2). Su circa 780 edifici di questo comune, 17 furono giudicati inabitabili (2,1%) e 76 furono lesionati (9,6%) (3). Per questo comune furono stabilite provvidenze con decreti-legge, convertiti con modificazioni in leggi, che prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (4). (1) | |||||
Barbara | AN | 43.5792 | 13.025 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il III grado di intensità (1). Alla scossa del 4 febbraio delle ore 2:42 GMT è stato attribuito il VI grado di intensità (2). Alla scossa del 14 giugno delle ore 18:55 GMT fu attribuito il V-VI grado di intensità (3). Questo comune fu inserito fra quelli per i quali furono stabilite provvidenze con il decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, convertito con modificazioni, in legge 8 agosto 1972, n.484, e nei successivi. Tali provvedimenti legislativi prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (4). (1) | |||||
Belvedere Ostrense | AN | 43.5794 | 13.1667 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il III grado di intensità (1). Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile differenziare le informazioni relative alle varie scosse. Su 450 edifici di questo comune, 100 furono lesionati (22%); tutti erano di costruzione antica (2). (1) | |||||
Cartoceto | PU | 43.7647 | 12.8833 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il III grado di intensità (1). (1) | |||||
Cupramontana | AN | 43.445 | 13.1161 | III | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita leggermente (1). Alla scossa del 4 febbraio delle ore 2:42 fu attribuito il VI grado di intensità (2). (1) | |||||
Fabriano | AN | 43.3353 | 12.905 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita leggermente (1). Alla scossa del 4 febbraio delle ore 2:42 GMT fu attribuito il IV grado di intensità (2). (1) | |||||
Jesi | AN | 43.5219 | 13.2447 | III | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita (1). La scossa del 4 febbraio fu avvertita della durata di tre secondi e fu seguita da un lungo boato (2). Tra il 4 ed il 6 febbraio il terremoto causò lesioni a edifici situati nel centro storico (3). Su 3.949 edifici di questo comune, 150 furono lesionati (3,8%); tutti erano di costruzione antica (4). (1) | |||||
Mergo | AN | 43.4711 | 13.0367 | III | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Orciano di Pesaro | PU | 43.6878 | 12.9656 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il III grado di intensità (1). (1) | |||||
Ostra Vetere | AN | 43.6033 | 13.0589 | III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il III grado di intensità (1). Alle scosse del 4 febbraio delle ore 2:42 GMT e delle ore 9:19 GMT fu attribuito il VI grado di intensità (2). In 2 corrispondenze giornalistiche del 5 febbraio è documentato che il terremoto causò il crollo del tetto e dellabside della chiesa seicentesca di S.Croce e di un tratto di cornicione (3). Su 890 edifici di questo comune, 4 furono giudicati inabitabili (0,5%) e 75 furono lesionati (8,4%); tutti erano di costruzione antica (4). Questo comune fu inserito fra quelli per i quali furono stabilite provvidenze con il decreto-legge 30 giugno 1972, n.266, convertito con modificazioni, in legge 8 agosto 1972, n.484, e nei successivi. Tali provvedimenti legislativi prevedevano sospensione dei termini e agevolazione in materia tributaria; misure di pronto intervento; ripristino delle opere pubbliche e dei fabbricati urbani di proprietà privata; esecuzioni di programmi straordinari di costruzione di case per i lavoratori e provvidenze varie per lavoratori autonomi e dipendenti; intervento per il restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico; contributi alle imprese per agevolare e stimolare la ripresa produttiva; contributi integrativi agli enti locali per le minori entrate di bilancio derivanti dagli sgravi fiscali; assegnazione straordinaria per integrazione dei bilanci degli ECA (5). (1) | |||||
San Giorgio di Pesaro | PU | 43.7178 | 12.9811 | III | |
La scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Castelbellino | AN | 43.4861 | 13.145 | II-III | |
Alla scossa del 25 gennaio delle ore 20:25 GMT fu attribuito il II-III grado di intensità (1). (1) |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1972 01 25 20 25 11 43.62 13.35 0.0 7.0 0 102 Medio Adriatico
1972 02 04 02 42 53 43.58 13.30 0.0 8.0 0 102 Medio Adriatico
1972 02 04 09 19 04 43.58 13.28 0.0 7.5 0 102 Medio Adriatico
1972 02 05 01 27 00 43.60 13.50 0.0 7.0 0 102 Medio Adriatico
1972 02 05 07 08 42 43.65 13.33 0.0 7.0 0 102 Medio Adriatico
1972 02 05 15 14 48 43.60 13.50 0.0 7.0 0 102 Medio Adriatico
1972 02 06 01 34 14 43.60 13.50 0.0 7.0 0 102 Medio Adriatico
1972 06 14 18 55 46 43.58 13.42 0.0 8.0 0 102 Medio Adriatico
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