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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
31 10 196721:08:0737.86714.417b886000295.6!Monti NebrodiItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1967 10 31 21 08 07 37.87 14.42 0.0 8.0 0 29 Monti Nebrodi


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1967 10 31 21:08 37.87 14.42 8.0 8.0 60 29 Monti Nebrodi
PFG 1967 10 31 21:08 37.80 14.37 8.0 - - - Sperlinga


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Il riferimento bibliografico del Catalogo PFG (1985) è una "comunicazione personale" priva di possibilità di riscontro. È stata condotta una ricerca bibliografica analizzando, in particolare, le fonti parlamentari, giornalistiche e la bibliografia scientifica disponibile.
Notizie di rilievo istituzionale sono state reperite nel verbale della discussione tenutasi in Parlamento il 15 febbraio 1968 (Camera dei Deputati, Atti parlamentari dell’assemblea) (1). Sono stati vagliati 8 "Notiziari per la stampa" dell’ANSA dal 31 ottobre all’8 novembre 1967 e 14 corrispondenze giornalistiche pubblicate dalla stampa quotidiana nazionale (2 testate). Per quanto riguarda la produzione scientifica, è stato utilizzato il "Bollettino sismico definitivo" dell’Istituto Nazionale di Geofisica relativo ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 1967, e gli studi di De Panfilis e Marcelli (1968) (2) e di Barbano et al. (1980) (3).

Note

(1)
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968
(2)
De Panfilis M. e Marcelli L.
Il periodo sismico della Sicilia occidentale iniziato il 14 Gennaio 1968, in "Annali di Geofisica", vol.21 (1968), pp.343-422.
Roma 1968
(3)
Barbano M.S., Cosentino M., Lombardo G. e Patané G.
Isoseismal maps of Calabria and Sicily earthquakes (Southern Italy).
Catania 1980

Effects in the social context

Il terremoto colpì una zona a prevalente economia agricola, tra le più depresse della Sicilia. Non vi furono morti, ma alcuni feriti. I danni causati agli edifici e il ripetersi delle scosse costrinsero la popolazione delle località più colpite ad abbandonare le abitazioni. Alcune migliaia di persone furono costrette a vivere per diverso tempo in alloggi precari in campagna, in condizioni molto disagiate; a causa del freddo furono segnalati numerosi casi di assideramento. Il terremoto del Belice, avvenuto pochi mesi dopo, oscurò quasi completamente questo evento, le cui conseguenze sociali ed economiche non fecero più notizia, dal punto di vista dei provvedimenti amministrativi.
Il ministro dell’Interno dispose lo stanziamento di 50 milioni di lire per i primi interventi, che furono coordinati dai prefetti di Messina e di Enna. Secondo quanto riferito il 15 febbraio 1968 alla Camera dei Deputati, in occasione della discussione del decreto-legge a favore delle popolazioni del Belice colpite dal terremoto del 15 gennaio 1968, gli interventi governativi a favore delle zone colpite dal terremoto del 31 ottobre 1967 si erano fino ad allora limitati a tali modestissime elargizioni, a fronte di danni molto rilevanti.
Secondo le perizie redatte dai tecnici dell’amministrazione provinciale e del Genio civile, soltanto per quanto riguardava le opere pubbliche, i danni negli 8 comuni più danneggiati della provincia di Messina (Mistretta, Capizzi, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Reitano e Pettineo) ammontavano complessivamente a un miliardo e 413 milioni di lire. Segue l’elenco dettagliato delle stime dei danni comune per comune.
Nel comune di Tusa l’ammontare dei danni fu valutato 28 milioni di lire: 20 milioni per 2 chiese, 5 milioni per la chiesa e il convento dei Cappuccini, 3 milioni per la torre civica.
Nel comune di Castel di Lucio l’ammontare dei danni fu valutato 78 milioni di lire: 10 milioni per 2 scuole, 30 milioni per 5 chiese, 5 milioni per l’ossario, 15 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 18 milioni per lavori a strade.
Nel comune di Motta d’Affermo l’ammontare dei danni fu valutato 70 milioni di lire: 35 milioni per 2 chiese, 5 milioni per 1 scuola, 10 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 10 milioni per lavori a strade, 10 milioni per la casa comunale.
Nel comune di Reitano l’ammontare dei danni fu valutato 85 milioni di lire: 50 milioni per 1 scuola e per la chiesa madre, 15 milioni per la chiesa di S.Giuseppe, 5 milioni per 1 scuola, 10 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 5 milioni per lavori a strade interne.
Nel comune di Capizzi l’ammontare dei danni fu valutato 248 milioni di lire: 90 milioni per 6 chiese, 40 milioni per la ricostruzione di 1 chiesa, 3 milioni per 1 scuola, 40 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 6 milioni per il municipio e l’annessa scuola, 6 milioni per la caserma dei carabinieri, 30 milioni per lavori alle strade interne, 18 milioni per il cimitero, 15 milioni per l’oratorio della Buona morte.
Nel comune di Santo Stefano di Camastra l’ammontare dei danni fu valutato 300 milioni di lire: 2 milioni per la caserma dei carabinieri, 2 milioni per la caserma della finanza, 115 milioni per 8 chiese, 40 milioni per 3 scuole, 40 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 2 milioni per il municipio, 22 milioni per l’ufficio del registro, 30 milioni per lavori a strade, 5 milioni per il cimitero, 12 milioni per le carceri, 30 milioni per gli edifici dell’ECA.
Nel comune di Mistretta l’ammontare dei danni fu valutato 470 milioni di lire: 20 milioni per la caserma dei carabinieri, 160 milioni per la riparazione di 20 chiese, 70 milioni per la ricostruzione di 2 chiese, 30 milioni per 5 scuole, 20 milioni per la riparazione parziale dell’ospedale, 70 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 50 milioni per il palazzo di giustizia, 6 milioni per gli uffici delle imposte, 20 milioni per le case GESCAL, 24 milioni per lavori a strade.
Nel comune di Pettineo l’ammontare dei danni fu valutato 134 milioni di lire: 30 milioni per la riparazione di 2 chiese, 50 milioni per la ricostruzione delle scuole, 3 milioni per l’ambulatorio, 15 milioni per lavori di consolidamento, 6 milioni per l’esattoria, 12 milioni per le case GESCAL, 6 milioni per le case popolari, 12 milioni per lavori a strade (1).
Si osservi che queste stime non furono seguite da adeguati provvedimenti amminitrativi.

Note

(1)
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

Social and economic effects

La reazione della popolazione fu di panico e fuga dalle abitazioni, anche nei centri urbani dove la scossa non causò danni. A Palermo migliaia di persone si riversarono nelle strade; molti si rifugiarono nel parco della Favorita. Ad Agrigento la popolazione, provata dalla frana del luglio 1966, fu colta dal panico temendo l’imminente crollo della "montagna di cemento" costruita sul terreno argilloso; centinaia di persone fuggirono verso il mare per trascorrere la notte in alloggi di fortuna. A Sant’Agata di Militello quasi tutti gli abitanti fuggirono in campagna nonostante l’infuriare di un temporale. Scene di panico vi furono anche a Caltanissetta, Enna e Trapani (1).
Per alcuni giorni le case di Mistretta, Capizzi, Santo Stefano di Camastra, Nicosia e Cerami furono abbandonate dalla popolazione. A Capizzi furono montate alcune tende da campo davanti alle scuole comunali (2). I sindaci di Tusa, Motta d’Affermo, Reitano, Santo Stefano di Camastra, Pettineo, Castel di Lucio si riunirono per chiedere al Governo l’emanazione di una legge straordinaria che consentisse di utilizzare per i senza tetto gli alloggi popolari già ultimati e che stabilisse l’aumento degli stanziamenti disposti dal Ministero dell’Interno, il sollecito impiego dei fondi del Piano verde, la distribuzione gratuita di foraggio agli allevatori dei centri colpiti, provvedimenti urgenti per fronteggiare la disoccupazione e realizzare lavori pubblici e altre provvidenze (3).

Note

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967
(2)
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.07.
Milano 1967
(3)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967

Institutional and administrative response

Il ministro dell’Interno dispose lo stanziamento di 50 milioni di lire per i primi interventi (1). Il prefetto di Messina distribuì 10 dei 50 milioni messi a disposizione dal Ministero dell’Interno fra i comuni di Mistretta (2 milioni), Santo Stefano di Camastra (2 milioni), e gli altri comuni colpiti in misura minore (1 milione ciascuno) (2). Secondo quanto riferito il 15 febbraio 1968 alla Camera dei Deputati, in occasione della discussione del decreto-legge a favore delle popolazioni del Belice colpite dal terremoto del 15 gennaio 1968, gli interventi governativi a favore delle zone colpite dal terremoto del 31 ottobre 1967 si erano fino ad allora limitati a tali elargizioni giudicate modestissime (3).

Note

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
(2)
La Stampa, 1967.11.04.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.03, Servizio Italiano.
Roma 1967
(3)
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

Technical/scientific surveys

Il 15 febbraio 1968 alla Camera dei Deputati, in occasione della discussione del decreto-legge a favore delle popolazioni del Belice colpite dal terremoto del 15 gennaio 1968, il deputato La Spada riferì le stime dei danni subiti dalle località della provincia di Messina maggiormente colpite dal terremoto del 31 ottobre 1967. Secondo le perizie redatte dai tecnici dell’amministrazione provinciale e del Genio Civile, soltanto per quanto riguardava le opere pubbliche, i danni ammontavano complessivamente a un miliardo e 413 milioni di lire.
Nel comune di Tusa i danni furono valutati in 28 milioni di lire: 20 milioni per 2 chiese, 5 milioni per la chiesa e il convento dei Cappuccini, 3 milioni per la torre civica; nel comune di Castel di Lucio 78 milioni di lire: 10 milioni per 2 scuole, 30 milioni per 5 chiese, 5 milioni per l’ossario, 15 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 18 milioni per lavori a strade; nel comune di Motta d’Affermo 70 milioni di lire: 35 milioni per 2 chiese, 5 milioni per 1 scuola, 10 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 10 milioni per lavori a strade, 10 milioni per la casa comunale; nel comune di Reitano 85 milioni di lire: 50 milioni per 1 scuola e per la chiesa madre, 15 milioni per la chiesa di S.Giuseppe, 5 milioni per 1 scuola, 10 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 5 milioni per lavori a strade interne; nel comune di Capizzi 248 milioni di lire: 90 milioni per 6 chiese, 40 milioni per la ricostruzione di 1 chiesa, 3 milioni per 1 scuola, 40 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 6 milioni per il municipio e l’annessa scuola, 6 milioni per la caserma dei carabinieri, 30 milioni per lavori alle strade interne, 18 milioni per il cimitero, 15 milioni per l’oratorio della Buona morte; nel comune di Santo Stefano di Camastra 300 milioni di lire: 2 milioni per la caserma dei carabinieri, 2 milioni per la caserma della finanza, 115 milioni per 8 chiese, 40 milioni per 3 scuole, 40 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 2 milioni per il municipio, 22 milioni per l’ufficio del registro, 30 milioni per lavori a strade, 5 milioni per il cimitero, 12 milioni per le carceri, 30 milioni per gli edifici dell’ECA; nel comune di Mistretta 470 milioni di lire: 20 milioni per la caserma dei carabinieri, 160 milioni per la riparazione di 20 chiese, 70 milioni per la ricostruzione di 2 chiese, 30 milioni per 5 scuole, 20 milioni per la riparazione parziale dell’ospedale, 70 milioni per il consolidamento di opere pubbliche, 50 milioni per il palazzo di giustizia, 6 milioni per gli uffici delle imposte, 20 milioni per le case GESCAL, 24 milioni per lavori a strade; nel comune di Pettineo 134 milioni di lire: 30 milioni per la riparazione di 2 chiese, 50 milioni per la ricostruzione delle scuole, 3 milioni per l’ambulatorio, 15 milioni per lavori di consolidamento, 6 milioni per l’esattoria, 12 milioni per le case GESCAL, 6 milioni per le case popolari, 12 milioni per lavori a strade (1).

Note

(1)
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

Theories and observations

Secondo Ognibene, direttore dell’Istituto di Vulcanologia dell’Università di Catania, il terremoto ebbe le caratteristiche dei movimenti di origine tettonica e non fu in relazione con l’attività vulcanica dell’Etna (1).

Note

(1)
La Stampa, 1967.11.03.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.02, Servizio Italiano.
Roma 1967

Associated natural phenomena

A Messina la scossa fu preceduta dal latrato dei cani (1). Ad Augusta, secondo alcuni testimoni, in coincidenza con la scossa, fu notata in cielo la caduta ad altissima velocità di un corpo rosseggiante seguito da una scia sfavillante. Il meteorite, del diametro di circa 70 cm, proveniva da un punto a circa 50 km a sud-est dell’osservatore e cadeva con una traiettoria rettilinea in direzione nord-ovest (2).

Note

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
(2)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967

Major earthquake effects

La scossa principale avvenne il 31 ottobre alle ore 21:08 GMT e fu avvertita in due fasi della durata complessiva di 15 secondi. Fu seguita da numerose repliche che durarono fino oltre la metà di dicembre.
Il terremoto colpì la regione occidentale dei Monti Nebrodi, al confine tra le province di Messina e di Enna, causando gravi danni nei centri abitati del versante settentrionale e del versante meridionale. Nei giorni seguenti, e fino oltre la metà di dicembre, furono avvertite numerose repliche che, seppure più leggere, aggravarono progressivamente le condizioni statiche degli edifici, causando nelle località più colpite un diffuso stato di inagibilità. A Mistretta, su 2.700 abitazioni, 2.286 (85%) furono danneggiate più o meno gravemente e circa 300 (11%) furono dichiarate inabitabili e fatte sgomberare. A Capizzi, su 1.100 abitazioni, 907 (82%) risultarono danneggiate e più di 100 (9%) furono dichiarate inabitabili.
A Santo Stefano di Camastra il 70% delle abitazioni fu lesionato e oltre il 10% divenne inabitabile; a Nicosia quasi tutte le abitazioni furono lesionate e alcune dovettero essere demolite; a Cerami le abitazioni crollate o pericolanti furono 40 e quelle gravemente danneggiate più di 400; a Castel di Lucio 2 case crollarono e 225 furono danneggiate, di queste 22 furono fatte sgomberare e 17 furono dichiarate solo parzialmente abitabili. In una quindicina di altri comuni gli edifici subirono lesioni rilevanti, e in altrettanti si ebbero danni più leggeri.
Complessivamente, secondo le stime governative, più di 6.000 abitazioni urbane e rurali e numerose chiese, scuole, ospedali, sedi di enti pubblici e strade subirono danni di varia entità. La scossa fu avvertita in tutta la Sicilia: a Palermo, Trapani e Agrigento causò notevole panico nella popolazione; a Messina, Catania, Siracusa e Ragusa fu sentita più leggermente.
A Nicosia, tra il 31 ottobre e il 9 novembre, furono avvertite 27 scosse.

Effects on the environment

Nelle campagne di Nicosia, in contrada Valpetroso, si aprì una voragine della lunghezza di circa 200 m e della profondità di oltre 20 m. Un’altra frattura di oltre 1 km di lunghezza e larga 20 cm si aprì nei monti circostanti Nicosia, in una zona interessata 4 anni prima da una vasta frana. A Nicosia, fu segnalato un aumento della capacità delle sorgenti di acqua potabile, da 5 m cubi a 15 m cubi al secondo. La strada statale 117 fu chiusa al traffico all’altezza di Mistretta per il pericolo di caduta di massi.

Sequence of the earthquake

La scossa principale, avvenuta il 31 ottobre 1967 alle 21:08 GMT, fu avvertita in due fasi della durata complessiva di 15 secondi. Fu seguita da numerose repliche (a Nicosia, tra il 31 ottobre e il 9 novembre, furono avvertite 27 scosse), che durarono fino oltre la metà di dicembre. Le scosse successive, seppure più leggere, aggravarono sensibilmente le condizioni statiche degli edifici già danneggiati, causando un diffuso stato di inagibilità dei centri abitati più colpiti.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

31 ottobre 1967
ore 21:08 GMT, scossa principale avvertita in due fasi della durata complessiva di 15 secondi; gravi danni in varie località della regione occidentale dei Monti Nebrodi (1).
ore 21:22 e 23:57 GMT, repliche registrate a Messina e Reggio Calabria (2).
2 novembre 1967
ore 20:07 GMT, replica della durata di 5 secondi avvertita a Mistretta, Capizzi e Nicosia (3).
5 novembre 1967
ore 09:27 GMT, forte replica avvertita a Mistretta, Capizzi, Cerami e Nicosia; dopo 10 minuti ca. altre 2 scosse (4).
8 novembre 1967
ore 04:55 GMT, forte replica della durata di alcuni secondi, avvertita a Nicosia; successivamente altre 2 scosse lievi (5).
21 dicembre 1967
leggere repliche avvertite nella zona di Mistretta e Capizzi (6).
22 dicembre 1967
ore 21:51 GMT, replica avvertita a Cerami, Nicosia, Mistretta e Capizzi (7).

Note

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967
(2)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967
(3)
Bollettino sismico definitivo, 1967.11, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.03, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.02, Servizio Italiano.
Roma 1967
La Stampa, 1967.11.04.
Torino 1967
La Stampa, 1967.11.03.
Torino 1967
Corriere della Sera, 1967.11.03.
Milano 1967
(4)
Bollettino sismico definitivo, 1967.11, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967
La Stampa, 1967.11.07.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.05, Servizio Italiano.
Roma 1967
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
(5)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.08, Servizio Italiano.
Roma 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
(6)
Corriere della Sera, 1967.12.22.
Milano 1967
La Stampa, 1967.12.22.
Torino 1967
(7)
Bollettino sismico definitivo, 1967.12, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967
La Stampa, 1967.12.24.
Torino 1967

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.Indirect source1967Roma
*ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.Indirect source1967Roma
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*ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.05, Servizio Italiano.Indirect source1967Roma
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*Bollettino sismico definitivo, 1967.11, Istituto Nazionale di Geofisica.Bulletin1967Roma
*Bollettino sismico definitivo, 1967.12, Istituto Nazionale di Geofisica.Bulletin1967Roma
*Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).Direct source1968Roma
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*Corriere della Sera, 1967.11.02.Indirect source1967Milano
*Corriere della Sera, 1967.11.03.Indirect source1967Milano
*Corriere della Sera, 1967.11.06.Indirect source1967Milano
*Corriere della Sera, 1967.11.07.Indirect source1967Milano
*Corriere della Sera, 1967.11.09.Indirect source1967Milano
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*La Stampa, 1967.12.22.Indirect source1967Torino
*La Stampa, 1967.12.24.Indirect source1967Torino

Felt Localities (60)

Locality Province Lat Lon Intensity
CapizziME37.848114.4789VIII

Fu uno dei comuni più colpiti dal terremoto: su 1.100 abitazioni, 907 (82%) risultarono danneggiate; in particolare, furono dichiarate inabitabili oltre 100 abitazioni, 30 delle quali dovettero essere demolite perché pericolanti. Gran parte della popolazione abbandonò il paese e i pochi abitanti rimasti furono sistemati in tende da campo. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, risultarono danneggiate 6 chiese, 1 scuola, il municipio e l’edificio scolastico annesso, la caserma dei carabinieri, il cimitero, l’oratorio della Buona morte, alcune strade e altre opere pubbliche; fu inoltre necessaria la ricostruzione completa di 1 chiesa. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 248 milioni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.07.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.05, Servizio Italiano.
Roma 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

CeramiEN37.809414.5083VIII

Il terremoto danneggiò molto gravemente l’abitato: le abitazioni crollate o pericolanti furono 40, quelle gravemente danneggiate più di 400; subì danni anche un tratto del sistema di fognatura. Vi fu un ferito e fu segnalata la morte di molti capi di bestiame (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.06, Servizio Italiano.
Roma 1967

MistrettaME37.927814.3606VIII

Fu uno dei comuni più colpiti dal terremoto: su 2.700 abitazioni, 2.286 (85%) furono danneggiate più o meno gravemente; di queste circa 300 furono dichiarate inabitabili e fatte sgomberare. La popolazione abbandonò in massa il paese rifugiandosi in alloggi di fortuna nelle campagne. Crollarono la cella campanaria della chiesa del Redentore e il campanile della chiesa di S.Sebastiano, che cadendo sfondò il tetto di una decina di case vicine; l’edificio delle carceri fu dichiarato pericolante e i detenuti furono trasferiti. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, furono accertati danni alla caserma dei carabinieri, a 20 chiese, a 5 scuole, al palazzo di giustizia, agli uffici delle imposte, all’ospedale, alle case GESCAL, ad alcune strade e ad altre opere pubbliche; fu inoltre necessaria la ricostruzione completa di 2 chiese. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 470 milioni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.03.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.07.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.10.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
La Stampa, 1967.11.07.
Torino 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967

NicosiaEN37.747214.3981VIII

Fu uno dei comuni più colpiti dal terremoto. Dopo la scossa del 31 ottobre il Genio Civile accertò 225 abitazioni danneggiate nel centro abitato e 350 case lesionate nelle contrade rurali circostanti; furono anche verificati danni in 11 chiese e 6 istituti religiosi. Il 10 novembre, in seguito alle numerose repliche che seguirono la scossa principale, quasi tutte le abitazioni risultavano lesionate e alcune in condizioni da dovere essere demolite. Nell’abitato subirono danni rilevanti il seminario arcivescovile, la Cattedrale, che fu chiusa al culto perché pericolante, e l’orfanotrofio di S.Antonio, che venne sgomberato. Crollarono il tetto e il soffitto della chiesa di S.Elena e le pareti esterne risultarono pericolanti. Il palazzo di Giustizia e l’ospedale civile Basilotta, furono dichiarati pericolanti e vennero sgomberati. Nelle campagne circostanti, i danni maggiori furono rilevati nelle contrade Santa Agrippina, Valpetroso, Vaccarra, Zafferano e San Martino, dove molte case coloniche crollarono o dovettero essere demolite a causa delle lesioni subite (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.03.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.10.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.03.
Torino 1967
La Stampa, 1967.11.04.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.03, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.05, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.06, Servizio Italiano.
Roma 1967

Santo Stefano di CamastraME38.014414.3506VIII

Il terremoto danneggiò gravemente l’abitato: il 70% delle abitazioni fu lesionato e oltre il 10% fu dichiarato inabitabile; numerosi edifici furono sgomberati, fra cui uno stabile di 12 piani, conosciuto come il "Palazzo del Tirreno", abitato da 30 famiglie. Crollò parte della chiesa del collegio di Maria e la chiesa di S.Nicola di Bari subì lesioni gravissime. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, risultarono danneggiati la caserma dei carabinieri, la caserma della finanza, 8 chiese, 3 scuole, il municipio, l’ufficio del registro, il cimitero, le carceri, gli edifici dell’ECA, alcune strade e altre opere pubbliche. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 300 milioni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.06.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967

Castel di LucioME37.886414.3122VII-VIII

Il terremoto causò il crollo di 2 case, altre 225 abitazioni furono danneggiate; di queste 22 furono fatte sgomberare e 17 furono dichiarate abitabili solo in parte. Furono riscontrati notevoli danni in 6 chiese e lesioni nel muro perimetrale del cimitero. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, risultarono danneggiate 2 scuole, 5 chiese, il cimitero, alcune strade e altre opere pubbliche. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 78 milioni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

CaroniaME38.023114.4408VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Gagliano CastelferratoEN37.7114.5353VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto (1).

(1)
La Stampa, 1967.11.04.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.03, Servizio Italiano.
Roma 1967

GangiPA37.795814.205VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Geraci SiculoPA37.857214.1539VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Motta d’AffermoME37.980814.3025VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, furono accertati danni a 2 chiese, a 1 scuola, alla casa comunale, ad alcune strade e ad altre opere pubbliche. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 70 milioni (1).

(1)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.02, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967
La Stampa, 1967.11.03.
Torino 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

PettineoME37.966114.2911VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, furono accertati danni a 2 chiese, alle scuole (che dovettero essere ricostruite), all’ambulatorio, all’esattoria, alle case GESCAL, alle case popolari, ad alcune strade e ad altre opere pubbliche; fu inoltre lesionata la caserma dei carabinieri. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 134 milioni (1).

(1)
La Stampa, 1967.11.03.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.02, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

PollinaPA37.991714.1447VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

ReitanoME37.971714.3447VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, furono accertati danni alla chiesa Madre, alla chiesa di S.Giuseppe, a 1 scuola, alle strade interne e ad altre opere pubbliche. Complessivamente i danni agli edifici pubblici ammontarono a 85 milioni (1).

(1)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

San Marco d’AlunzioME38.073314.6986VII

Il terremoto causò il crollo del campanile e del cornicione della chiesa dell’abbazia di S.Giuseppe; fu gravemente lesionato il campanile della chiesa di S.Maria (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967

San Mauro CastelverdePA37.913914.19VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

SperlingaEN37.76514.3519VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto; oltre 100 abitazioni risultarono lesionate (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.09.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.04.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.03, Servizio Italiano.
Roma 1967

TroinaEN37.783114.5986VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VII grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

TusaME37.983614.2372VII

L’abitato fu notevolmente danneggiato dal terremoto. In seguito ai sopralluoghi eseguiti dal Genio Civile e dall’amministrazione provinciale, furono accertati danni a 2 chiese, alla chiesa e al convento dei Cappuccini, alla torre civica per un ammontare complessivo di 28 milioni (1).

(1)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967
Camera dei Deputati, IV Legislatura, Atti Parlamentari dell’Assemblea, Discussioni, vol.42, Seduta del 15 febbraio 1968, Discussione dei disegni di legge: Conversione in legge del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4797). Conversione in legge del decreto-legge 31 gennaio 1968, n.17, recante norme di interpretazione autentica dell’articolo 34 del decreto-legge 22 gennaio 1968, n.12, concernente provvidenze a favore delle popolazioni dei Comuni della Sicilia colpiti dai terremoti del gennaio 1968 (4833).
Roma 1968

Sant’Agata di MilitelloME38.066914.6322VI-VII

Il terremoto causò l’apertura di profonde crepe in alcune abitazioni (1).

(1)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.04, Servizio Italiano.
Roma 1967

AgiraEN37.654214.5231VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

CalascibettaEN37.588914.2731VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

CaltanissettaCL37.490314.0567VI

La scossa fu avvertita fortemente, in particolare nella zona tra viale Trieste, via Palmitelli e viale della Regione; furono segnalate lesioni ad alcuni stabili in contrada Balate (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967

Gioiosa MareaME38.173914.8956VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

LeonforteEN37.638114.3925VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Militello RosmarinoME38.045314.6758VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

NasoME38.121914.7875VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

NissoriaEN37.654414.4492VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Petralia SopranaPA37.796914.1075VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Petralia SottanaPA37.806414.0914VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

RegalbutoEN37.651114.6408VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

San FratelloME38.015614.5969VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

VillarosaEN37.585614.1733VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di VI grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

EnnaEN37.565314.2753V

La scossa fu avvertita fortemente; causò panico tra la popolazione, ma non vi furono danni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

GiarreCT37.723915.1808V

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di V grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

PalagoniaCT37.326114.7456V

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di V grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

PalermoPA38.120813.3528V

La scossa fu avvertita fortemente in tutti i quartieri della città; numerose famiglie abbandonarono le case e si rifugiarono all’aperto restandovi per alcune ore (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967

RamaccaCT37.384214.6936V

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di V grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

San TeodoroME37.846714.7003V

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di V grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

TrapaniTP38.017512.5367V

La scossa fu avvertita fortemente e causò grande panico nella popolazione, che si riversò nelle strade; furono riscontrate leggere fenditure in vecchie abitazioni fatiscenti (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

SiracusaSR37.082215.285F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

AcirealeCT37.612515.1658IV

Non sono note descrizioni degli effetti. L’Osservatorio del collegio Pennisi stimò l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967

AgrigentoAG37.309213.5867IV

La scossa fu avvertita sensibilmente, in particolare nei piani più alti degli edifici; molte persone, prese dal panico e temendo il ripetersi della frana del luglio 1966, abbandonarono le abitazioni e trascorsero la notte all’aperto (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

CastelterminiAG37.5413.645IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di IV grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

CataniaCT37.501715.0872IV

La scossa fu avvertita distintamente; gli abitanti della zona del Cibali sentirono un forte boato proveniente dalla direzione dell’Etna (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.10.31, Servizio Italiano.
Roma 1967

MessinaME38.186915.5492IV

La scossa fu avvertita sensibilmente; vi fu tintinnare di vetri, ondeggiare di lampadari, tremolio di pavimenti, specialmente nei piani alti degli edifici. Non vi furono danni, ma parte della popolazione fu presa dal panico (1).

(1)
Corriere della Sera, 1967.11.02.
Milano 1967
La Stampa, 1967.11.01.
Torino 1967
La Stampa, 1967.11.02.
Torino 1967
ANSA, Notiziario per la stampa, 1967.11.01, Servizio Italiano.
Roma 1967

MirtoME38.084414.7519IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di IV grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Piedimonte EtneoCT37.806715.1767IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di IV grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

SciaccaAG37.507813.0828IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di IV grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

TortoriciME38.028314.8244IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di IV grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

BelpassoCT37.589714.9789III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

BurgioAG37.599413.2908III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

CanicattìAG37.3613.8492III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Francavilla di SiciliaME37.901915.1381III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Larderia InferioreME38.141115.4997III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Larderia SuperioreME38.138915.4942III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

LicataAG37.101413.9386III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

Lucca SiculaAG37.577813.3064III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

RagusaRG36.92514.7286III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967

TremestieriME38.137815.525III

Non sono note descrizioni degli effetti. Nel "Bollettino Sismico" dell’ING l’intensità della scossa fu stimata di III grado MCS (1).

(1)
Bollettino sismico definitivo, 1967.10, Istituto Nazionale di Geofisica.
Roma 1967