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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
21 08 196218:19:3041.23314.95b9926200466.1!IrpiniaItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1962 08 21 18 09 02 41.15 15.00 0.0 0.0 0 46 Irpinia
1962 08 21 18 19 30 41.23 14.95 0.0 9.0 0 46 Irpinia


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1962 08 21 18:09 41.15 15.00 8.5 - 0 36 Irpinia
PFG 1962 08 21 18:09 41.23 14.93 8.5 - - - Pietrelcina

CFT 1962 08 21 18:19 41.13 14.97 9.0 9.0 214 36 Irpinia
PFG 1962 08 21 18:19 41.23 14.93 9.0 - - - Irpinia


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) ed è stata svolta una ricerca bibliografica sulle fonti istituzionali e sulla bibliografia scientifica disponibile.
Lo studio di Spadea et al. (1985) (1), riferimento del Catalogo per questo evento, è basato principalmente sulle notizie raccolte tramite le cartoline macrosismiche dall’Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica e sulle informazioni pubblicate dalla stampa. I dati raccolti sono sintetizzati in un piano quotato e nella relativa mappa delle intensità osservate, ma gli effetti non sono descritti nel dettaglio.
Per migliorare la qualità delle informazioni, è stata utilizzata la relazione ufficiale pubblicata dalla Direzione generale dei servizi speciali del Ministero dei Lavori pubblici (1963) (2) che raccoglie i dati rilevati dai tecnici del Genio civile nei 68 comuni danneggiati delle provincie di Avellino e Benevento.
Per quanto riguarda la bibliografia scientifica, lo studio di Di Filippo e Peronaci (1963) (3), basato su indagini microsismiche, non fornisce dati utili alla ricostruzione degli effetti del terremoto. Notizie di rilievo sullo stato del patrimonio edilizio delle località più colpite, sulle tecniche costruttive e sui materiali utilizzati sono state invece tratte dallo studio di Cavallo e Penta (1964) (4).
È stata vagliata la stampa nazionale reperendo notizie utili alla definizione dell’area di risentimento e all’analisi degli interventi attuati dallo Stato per fronteggiare l’emergenza in 34 quotidiani afferenti a 2 testate.
Un’analisi critica sull’opera di ricostruzione è contenuta nella memoria di Costanzo (1971) (5).

Note

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963
(3)
Di Filippo D. e Peronaci F.
Indagine preliminare della natura fisica del fenomeno che ha originato il periodo sismico dell’agosto 1962, in "Annali di Geofisica", vol.16 (1963), pp.625-643.
Roma 1963
(4)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
(5)
Costanzo R.
La grave situazione delle zone terremotate dell’Irpinia e del Sannio. Proposte di intervento della Regione, in "Economia Irpina", a.12, nn.9-10-11-12 (settembre-ottobre-novembre-dicembre 1971), pp.25-28.
Avellino 1972

Effects in the social context

Il terremoto causò direttamente soltanto 2 morti: una persona morì a Molinara a causa del crollo di un campanile, un’altra a Napoli in seguito al crollo di un cornicione. Ci furono tuttavia altre 18 vittime indirette, morte a causa di collassi cardiocircolatori o in seguito a cadute e incidenti durante la fuga dalle abitazioni. I feriti furono circa 200.
Il Consiglio dei ministri, riunitosi il 22 agosto, stanziò 2 miliardi di lire per le opere di primo intervento e 400 milioni per l’assistenza; venne inoltre disposta la sospensione delle imposte nelle zone danneggiate. Nei 10 giorni successivi al terremoto, furono montate 18.800 tende normali e oltre 3800 tende di grandi dimensioni per ricoverare i senzatetto e furono allestite 53 mense; furono inoltre distribuiti notevoli quantitativi di materiale sanitario, di generi alimentari e di vestiario.
I senzatetto nei comuni più danneggiati delle provincie di Avellino e Benevento furono in totale 15.273. Per il loro alloggio il Genio civile e il Genio militare costruirono complessivamente 2227 baracche, per un totale di 4518 alloggi. Per l’intervento di primo soccorso (demolizioni, puntellamenti, costruzione di baracche e relativi allacciamenti e servizi) l’amministrazione del Genio civile spese complessivamente circa 2 miliardi e 600 milioni.
Nei comuni danneggiati delle provincie limitrofe un altro migliaio circa di persone furono costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.
Per regolare e finanziare l’opera di ricostruzione, su iniziativa del ministro dei Lavori pubblici Fiorentino Sullo, fu varata la legge 5 ottobre 1962, n.1431. Tale legge fu successivamente modificata con provvedimenti legislativi del ’63 e del ’64 e infine integrata dalla legge n.373 del 28 marzo 1968. Questi provvedimenti, che prevedevano uno stanziamento complessivo di 50 miliardi, si dimostrarono però del tutto inadeguati. Infatti, nel settembre 1971, cioè a distanza di 9 anni dal terremoto, soltanto un terzo delle opere progettate risultavano ultimate: i 2/3 dei fabbricati danneggiati non erano ancora stati ricostruiti o riparati. Molte famiglie vivevano ancora nelle baracche costruite coi fondi del primo intervento, ormai quasi del tutto inabitabili, e molte altre continuavano a vivere in case dichiarate inagibili dai tecnici del Genio civile.

Demography elements

Nei 39 comuni più colpiti delle provincie di Avellino e Benevento vivevano complessivamente circa 156.000 persone; nei 29 comuni danneggiati in modo più leggero vivevano 105.000 persone; nei due capoluoghi vivevano complessivamente circa 97.000 persone: 42.000 ad Avellino e 55.000 a Benevento (1).

Note

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Elements of the local buildings

Lo studio di Cavallo e Penta (1964) (1), docenti dell’Istituto di Geologia applicata dell’Università di Roma, presenta i risultati di una missione di studio nelle zone colpite dal terremoto e riporta in particolare notizie di grande interesse sulle caratteristiche dell’edilizia di quell’area.
Quasi tutti i paesi più danneggiati sono edificati sulla sommità di rilievi collinosi; in alcuni casi i fianchi di tali colli erano interessati da dissesti geologici che accentuarono gli effetti del terremoto.
I danni più gravi furono riscontrati nelle case vecchie in muratura "povera", caratterizzate quasi ovunque da deficienze costituzionali e ulteriormente indebolite o sconnesse da rimaneggiamenti e riparazioni posteriori.
Per quanto riguarda le deficienze costitutive esse riguardavano sia difetti di fondazione sia, soprattutto, difetti costruttivi. Le fondazioni erano perlopiù poco profonde e qualche volta addirittura scoperte; spesso poggiavano su terreni molto eterogenei con blocchi isolati di roccia alternati a terreno sciolto incoerente e altamente comprimibile. In merito alle tecniche costruttive, furono rilevati diverse elementi sfavorevoli alla resistenza sismica: strutture spingenti (archi e volte pesanti, tetti senza catene) spesso posti a livelli differenti; distribuzione irregolare dei vuoti e dei pieni; aggetti di ogni tipo. Nelle case vecchie l’uso dei mattoni in laterizio era quasi del tutto sconosciuto: le murature erano eseguite perlopiù in pietra squadrata in modo grossolano o naturalmente lastriforme (o anche in ciottoloni a superficie liscia) sui paramenti, con riempimento a sacco della parte interna. Per quanto concerne i materiali: il legname abbondava sia nei solai piani e nei tetti, sia negli architravi dei vani; spesso erano anche riutilizzati architravi fortemente inflessi e messi in opera rovesciati. Le malte analizzate risultarono poco o nulla consistenti, sciolte e incoerenti, soprattutto quelle che costituivano la pasta del riempimento a sacco.
I rimaneggiamenti posteriori consistevano soprattutto in ripetuti e indisciplinati riadattamenti: sopraelevazioni, aperture di nuovi vani, spostamenti di canne fumarie incise nel corpo dei muri, aggiunta di corpi pensili.
Le riparazioni, in particolare quelle effettuate dopo i terremoti precedenti, si rivelarono in genere superficiali e non strutturali; così dopo ogni riparazione le malte erano risultate ulteriormente sfibrate, le giunture sconnesse, la fondazione dissestata.

Note

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Social and economic effects

Il terremoto causò direttamente soltanto 2 morti: una persona morì a Molinara a causa del crollo di un campanile, un’altra a Napoli in seguito al crollo di un cornicione. Ci furono tuttavia altre 18 vittime indirette, morte a causa di collassi cardiocircolatori per lo spavento o in seguito a cadute e incidenti durante la fuga dalle abitazioni: 3 a Napoli; 2 ad Ariano Irpino, Avellino e Salerno; 1 a Casoria, Mirabella Eclano, Montecalvo Irpino, Montemarano, Sarno, Secondigliano, Sessa Aurunca, Solofra e Torre del Greco. I feriti furono complessivamente circa 200 (1).
I senzatetto nei comuni più danneggiati delle provincie di Avellino e Benevento furono in totale 15.273. Complessivamente un altro migliaio di persone furono costrette ad abbandonare le proprie abitazioni nei comuni danneggiati delle provincie limitrofe.

Note

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.25, a.87, n.189.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.25, a.14, n.193.
Ferrara 1962

Institutional and administrative response

Il Consiglio dei ministri, riunitosi il 22 agosto, stanziò 2 miliardi di lire per le opere di primo intervento e 400 milioni per l’assistenza; venne inoltre disposta la sospensione delle imposte nelle zone danneggiate. Nei 10 giorni successivi al terremoto, furono montate 18.800 tende normali e oltre 3800 tende di grandi dimensioni per ricoverare i senzatetto e furono allestite 53 mense; furono inoltre distribuiti notevoli quantitativi di materiale sanitario, di generi alimentari e di vestiario. Oltre all’intervento dei Vigili del fuoco e della Croce Rossa, ci furono anche molte iniziative di solidarietà da parte di privati ed enti locali. La RAI raccolse 1 miliardo di lire con le offerte dei telespettatori.
Nel dibattito tenutosi alla Camera il 5 settembre 1962, alla riapertura del Parlamento dopo la chiusura estiva, il ministro dell’Interno Paolo Emilio Taviani ammise tuttavia che nell’opera di primo soccorso si erano riscontrate deficienze nella tempestività dell’afflusso e nella distribuzione dei materiali. Secondo il ministro tali carenze erano dovute alla mancanza di un’organizzazione permanente per il soccorso immediato delle popolazioni nei casi di calamità naturali.
Il Ministero della Difesa inviò sul posto diversi reparti dell’Esercito che vennero impiegati nell’opera di rimozione delle macerie, nell’allestimento di tende e nella costruzione di baracche. Complessivamente il Genio militare costruì 329 baracche per un totale di 2614 alloggi, in cui furono ricoverate 7908 persone.
Il Ministero dei Lavori pubblici intervenne con i propri uffici locali del Genio civile per l’accertamento dei danni e per l’esecuzione dei lavori di pronto intervento: sgombero e demolizione o puntellamento dei fabbricati pericolanti; costruzione di baracche per il ricovero dei senzatetto. Furono costruite 1898 baracche per un totale di 1904 alloggi, in cui furono sistemate 7865 persone. Per l’intervento di primo soccorso (demolizioni, puntellamenti, costruzione di baracche e relativi allacciamenti e servizi) l’amministrazione del Genio civile spese complessivamente circa 2 miliardi e 600 milioni.
Per regolare e finanziare l’opera di ricostruzione, su iniziativa del ministro dei Lavori pubblici Fiorentino Sullo, fu varata la legge 5 ottobre 1962, n.1431. Tale legge fu successivamente modificata con provvedimenti legislativi del ’63 e del ’64 e infine integrata dalla legge n.373 del 28 marzo 1968. Questi provvedimenti, che prevedevano uno stanziamento complessivo di 50 miliardi, si dimostrarono però del tutto inadeguati. Secondo l’allora assessore regionale ai Lavori pubblici della regione Campania Roberto Costanzo, a tutto settembre 1971, cioè a distanza di 9 anni dal terremoto, soltanto un terzo delle opere progettate risultavano ultimate: i 2/3 dei fabbricati danneggiati non erano ancora stati ricostruiti o riparati. Molte famiglie vivevano ancora nelle baracche costruite coi fondi del primo intervento, ormai quasi del tutto inabitabili, e molte altre continuavano a vivere in case dichiarate inagibili dai tecnici del Genio civile.

Major earthquake effects

La prima scossa fu sentita il 21 agosto alle ore 15:56 GMT: spaventò la popolazione ad Ariano Irpino, ma non causò danni. Dopo poco più di due ore ci furono due scosse violentissime, avvenute a 10 minuti di distanza alle ore 18:09 e 18:19 GMT; la seconda fu la scossa che causò i danni più gravi, tuttavia gli effetti sono pressoché indistinguibili. La zona più colpita fu l’area dell’Appennino campano al confine tra il Sannio e l’Irpinia. In generale i crolli totali furono pochi, ma i danni ai fabbricati furono in molti casi così rilevanti da renderne necessaria la demolizione o il puntellamento, e lo sgombero immediato. I comuni danneggiati più gravemente furono Casalbore, Melito Irpino, Molinara, Reino e Sant’Arcangelo Trimonte, dove la percentuale degli edifici danneggiati risultò generalmente superiore al 90%, e quella degli edifici danneggiati in modo grave o rilevante raggiunse o superò il 50%. Danni molto gravi furono rilevati anche nei comuni di Bonito, Ginestra degli Schiavoni, Paduli e Pago Veiano. In altre 20 località circa ci furono danni gravi con numerose case case rese inabitabili. In oltre 70 centri abitati, comprese varie località delle provincie di Benevento, Caserta, Foggia, Napoli e Salerno ci furono danni rilevanti. La scossa fu sentita nel Lazio, in Abruzzo, nella Puglia meridionale e in Basilicata.
Molte repliche più leggere furono avvertite lo stesso 21 agosto e nei giorni successivi. Il 28 agosto alle ore 11:00 GMT in tutta l’Italia meridionale fu sentita molto fortemente una scossa localizzata nella Grecia meridionale. In quasi tutte le località colpite dal terremoto del 21 agosto tale scossa aggravò le condizioni degli edifici già dissestati e rese necessario l’ulteriore sgombero di varie famiglie.

Effects on the environment

Il terremoto riattivò antiche frane o accentuò i dissesti geologici già preesistenti dei rilievi collinari su cui sono edificati i paesi di Apice, Melito Irpino, Pietrelcina e Sant’Arcangelo Trimonte. Anche a molta distanza dall’area degli effetti più gravi furono osservati dei movimenti franosi: sul Vesuvio, a circa 60 km dall’area epicentrale, dai bordi del cratere si staccarono dei macigni di pietra lavica che franarono verso l’interno; in una cava nei pressi di Gravina in Puglia, crollò un blocco di tufo alto circa 15 metri.

Bibliography

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Di Filippo D. e Peronaci F.Indagine preliminare della natura fisica del fenomeno che ha originato il periodo sismico dell’agosto 1962, in "Annali di Geofisica", vol.16 (1963), pp.625-643.Scientific bibliography1963Roma
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Felt Localities (262)

Locality Province Lat Lon Intensity
CasalboreAV41.232215.0119IX

Il terremoto causò danni molto gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 835 abitazioni 718 (86%) risultarono danneggiate; di queste 332 (39,5%) subirono danni gravi, 87 (10,5%) danni medi, 299 (36%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 600 cioè il 23,5% dei 2567 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Melito IrpinoAV41.100615.0269IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 735 abitazioni 725 (98,5%) risultarono danneggiate; di queste 247 (33,5%) subirono danni gravi, 236 (32%) danni medi, 242 (33%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 791 cioè il 34,5% dei 2301 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.31, a.14, n.198.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

MolinaraBN41.295314.9083IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case crollarono o furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; fu danneggiato l’acquedotto. Tutti gli edifici più danneggiati erano di vecchia costruzione e fatiscenti, edificati con i sassi del fiume Calore e con il fango delle sponde. Morì una donna travolta dal crollo del campanile di una piccola chiesa (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1210 abitazioni 1121 (92,5%) risultarono danneggiate; di queste 499 (41%) subirono danni gravi, 368 (30,5%) danni medi, 254 (21%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 831 cioè il 36% dei 2324 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.24, a.87, n.188.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.31, a.14, n.198.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

ReinoBN41.290814.8236IX

Il terremoto causò danni molto gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 555 abitazioni 525 (94,5%) risultarono danneggiate; di queste 335 (60,5%) subirono danni gravi, 65 (11,5%) danni medi, 125 (22,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 486 cioè il 27,5% dei 1771 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Sant’Arcangelo TrimonteBN41.166114.9394IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite; la scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale, aggravò i danni e fece crollare alcune case già lesionate e sgomberate (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 415 abitazioni 395 (95%) risultarono danneggiate; di queste 143 (34,5%) subirono danni gravi, 101 (24%) danni medi, 151 (36,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 257 cioè il 18% dei 1413 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.31, a.14, n.198.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

BonitoAV41.101715.0039VIII-IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite; crollò parzialmente il campanile della chiesa parrocchiale, fu lesionato il municipio. Negli edifici già lesionati i danni furono aggravati dalla scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 974 abitazioni 817 (84%) risultarono danneggiate; di queste 339 (35%) subirono danni gravi, 143 (14,5%) danni medi, 335 (34,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 441 cioè il 12,5% dei 3546 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

BuonalbergoBN41.222214.98VIII-IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; fu gravemente danneggiato il municipio che dovette essere sgomberato (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 860 abitazioni 667 (77,5%) risultarono danneggiate; di queste 278 (32,5%) subirono danni gravi, 6 (0,5%) danni medi, 383 (44,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 708 cioè il 19,5% dei 3670 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Ginestra degli SchiavoniBN41.277815.0403VIII-IX

Il terremoto causò danni molto gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 710 abitazioni 671 (94,5%) risultarono danneggiate; di queste 148 (21%) subirono danni gravi, 185 (26%) danni medi, 338 (47,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 241 cioè il 24% dei 997 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

PaduliBN41.164214.8797VIII-IX

Il terremoto causò danni molto gravi: numerose case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1504 abitazioni 1274 (84,5%) risultarono danneggiate; di queste 575 (38%) subirono danni gravi, 121 (8%) danni medi, 578 (38,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 532 cioè il 10% dei 5257 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Pago VeianoBN41.247214.8714VIII-IX

Il terremoto causò danni molto gravi: alcune case crollarono totalmente, molte furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; dovette essere demolita la facciata della chiesa parrocchiale gravemente lesionata (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 970 abitazioni 930 (96%) risultarono danneggiate; di queste 296 (30,5%) subirono danni gravi, 134 (14%) danni medi, 500 (51,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 552 cioè il 18% dei 3048 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.31, a.14, n.198.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

ApiceBN41.118314.9308VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; crollò la navata laterale della chiesa di S.Maria, altre 2 chiese e un convento divennero pericolanti (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1736 abitazioni 1241 (71,5%) risultarono danneggiate; di queste 258 (15%) subirono danni gravi, 204 (11,5%) danni medi, 779 (45%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 1042 cioè il 15,5% dei 6640 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Ariano IrpinoAV41.153115.0894VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; alcune dovettero essere demolite, un centinaio puntellate. Complessivamente gli edifici rimasero quasi tutti in piedi, ma dissestati e fessurati; negli interni si aprirono larghe crepe nei soffitti, i muri furono slegati e resi pericolanti. Le case più danneggiate furono quelle più vecchie che, sebbene a un solo piano o anche con il solo pianterreno, erano tuttavia costruite con pietre di cave locali scarsamente cementate; resistettero invece piuttosto bene le case più recenti. Crollò la chiesa del Calvario, già fatiscente e chiusa al culto; cadde interamente anche una chiesetta rurale in contrada "La Manna"; varie altre chiese tra cui la cattedrale e quella dell’Annunziata furono danneggiate; nel campanile della cattedrale, un’alta e tozza costruzione in mattoni rossi, si aprirono due crepe estese dalla base verso la cima; risultarono inabitabili l’ospizio per vecchi "Capezzuti" e il conservatorio di S.Francesco Saverio. Negli edifici già lesionati i danni furono aggravati dalla scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale. Ci furono 2 vittime indirette del terremoto morte a causa dello spavento; altre 2 persone furono ferite gravemente e una ventina risultarono contuse (1).
In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 6754 abitazioni 4748 (70%) risultarono danneggiate; di queste 1555 (23%) subirono danni gravi, 1418 (21%) danni medi, 1775 (26%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 1041 cioè il 4% dei 25125 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.25, a.87, n.189.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.24, a.87, n.188.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.31, a.14, n.198.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Castel BaroniaAV41.048315.1892VIII

Il terremoto causò danni gravi: varie case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 538 abitazioni 297 (55%) risultarono danneggiate; di queste 67 (12,5%) subirono danni gravi, 100 (18,5%) danni medi, 130 (24%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 55 cioè il 2,5% dei 2020 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CastelpaganoBN41.399214.8064VIII

Il terremoto causò danni gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 896 abitazioni 509 (57%) risultarono danneggiate; di queste 117 (13%) subirono danni gravi, 67 (7,5%) danni medi, 325 (36,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 35 cioè l’1,2% dei 2902 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Colle SannitaBN41.363914.8331VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; 2 fabbricati già gravemente lesionati crollarono totalmente nei giorni successivi (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1153 abitazioni 814 (70,5%) risultarono danneggiate; di queste 269 (23%) subirono danni gravi, 144 (12,5%) danni medi, 401 (35%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 651 cioè il 16% dei 4116 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CorsanoAV41.180314.9897VIII

Frazione del comune di Montecalvo Irpino; il terremoto causò danni gravi che furono rilevati insieme a quelli del capoluogo. Subì lesioni gravissime la chiesa abbaziale di S.Nicola in Corsano, che fu in seguito abbandonata (1).

(1)
Cavalletti G.B.M. e Lo Casale G.
Fonti per la Storia di Montecalvo Irpino, 2 voll.
Avellino 1985

Foiano di Val FortoreBN41.351914.98VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 780 abitazioni 592 (76%) risultarono danneggiate; di queste 229 (29,5%) subirono danni gravi, 3 (0,5%) danni medi, 360 (46%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 428 cioè il 18% dei 2379 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

GrottaminardaAV41.068915.0575VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; fu lesionata la caserma dei carabinieri. Negli edifici già lesionati i danni furono aggravati dalla scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 2115 abitazioni 1607 (76%) risultarono danneggiate; di queste 573 (27%) subirono danni gravi, 297 (14%) danni medi, 737 (35%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 957 cioè il 12,5% dei 7765 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Mirabella EclanoAV41.042214.9961VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite. Negli edifici già lesionati i danni furono aggravati dalla scossa del 28 agosto localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale. Ci fu una vittima indiretta del terremoto morta a causa dello spavento (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 2175 abitazioni 2021 (93%) risultarono danneggiate; di queste 367 (17%) subirono danni gravi, 396 (18%) danni medi, 1258 (58%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 591 cioè il 6,5% dei 8831 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Montecalvo IrpinoAV41.195815.0336VIII

Il terremoto causò danni gravi: alcuni edifici crollarono totalmente, fra cui l’ufficio postale, molti altri furono resi inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; diversi fabbricati dovettero essere demoliti, tra cui quelli occupati dall’Ente Comunale Assistenza e dall’Opera Nazionale Maternità e Infanzia che erano stati costruiti sull’area dell’antica chiesa di S.Caterina distrutta dal terremoto del 23 luglio 1930. Il convento della Madonna Immacolata che ospitava 80 ragazze fu reso inabitabile. Fu notevolmente danneggiata la stazione ferroviaria, situata a circa 2 km dal paese; un ponte della linea ferroviaria Avellino-Foggia risultò gravemente lesionato e i treni furono deviati su altre linee. La scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale, aggravò i danni e fece crollare alcune case già lesionate e sgomberate. Ci fu una vittima indiretta del terremoto morta a causa dello spavento (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1811 abitazioni 1372 (75,5%) risultarono danneggiate; di queste 560 (31%) subirono danni gravi, 157 (8,5%) danni medi, 655 (36%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 1127 cioè il 18,5% dei 6082 abitanti totali (2).

(1)
Cavalletti G.B.M. e Lo Casale G.
Fonti per la Storia di Montecalvo Irpino, 2 voll.
Avellino 1985
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

MonterocchettaBN41.056114.815VIII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VIII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Passo di MirabellaAV41.054415.0117VIII

Frazione del comune di Mirabella Eclano; il terremoto causò danni gravi che furono rilevati insieme a quelli del capoluogo. Subì lesioni gravissime una clinica nei cui muri portanti si aprirono estese spaccature; l’edificio dovette essere sgomberato e i degenti trasferiti nell’ospedale civico di Avellino; poco dopo lo sgombero crollò il secondo piano del fabbricato (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

Pesco SannitaBN41.233614.8117VIII

Il terremoto causò danni gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1021 abitazioni 856 (84%) risultarono danneggiate; di queste 359 (35%) subirono danni gravi, 39 (4%) danni medi, 458 (45%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 301 cioè il 10,5% dei 2899 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

PietrelcinaBN41.196914.8478VIII

Il terremoto causò danni gravi: alcune case crollarono totalmente, varie altre furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1204 abitazioni 970 (80,5%) risultarono danneggiate; di queste 272 (22,5%) subirono danni gravi, 76 (6,5%) danni medi, 622 (51,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 539 cioè il 14,5% dei 3676 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Giorgio la MolaraBN41.270314.9186VIII

Il terremoto causò danni gravi: molte case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; risultarono danneggiate 4 chiese, il municipio, la pretura e il carcere; crollò il muro perimetrale del cimitero e fu gravemente lesionato il muro di sostegno di un terrapieno della strada di accesso al paese in cui il transito fu limitato ai mezzi leggeri; in località Ficocella fu lesionato un ponte di una strada comunale; 5 persone furono ferite in modo non grave; le famiglie senza tetto furono 29 nel centro abitato e 86 nelle frazioni (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1309 abitazioni 1168 (89%) risultarono danneggiate; di queste 331 (25,5%) subirono danni gravi, 213 (16%) danni medi, 624 (47,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 491 cioè il 10% dei 4958 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Leucio del SannioBN41.073314.7575VIII

Il terremoto causò danni gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1026 abitazioni 592 (57,5%) risultarono danneggiate; di queste 192 (18,5%) subirono danni gravi, 30 (3%) danni medi, 370 (36%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 10 cioè lo 0,2% dei 4862 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Nicola BaroniaAV41.057515.2003VIII

Il terremoto causò danni gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 333 abitazioni 314 (94%) risultarono danneggiate; di queste 67 (20%) subirono danni gravi, 28 (8%) danni medi, 219 (66%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 75 cioè il 6% dei 1201 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

AccadiaFG41.158115.3336VII-VIII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 40 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Gazzetta Padana, 1962.09.01, a.14, n.199.
Ferrara 1962

CampolattaroBN41.286914.7322VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 415 abitazioni 248 (59,5%) risultarono danneggiate; di queste 57 (13,5%) subirono danni gravi, 191 (46%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CasalduniBN41.259714.695VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 660 abitazioni 258 (39%) risultarono danneggiate; di queste 86 (13%) subirono danni gravi, una danni medi, 171 (26%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 16 cioè lo 0,6% dei 2600 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CastelpotoBN41.1414.7044VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: alcune case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; la chiesa parrocchiale fu chiusa al culto (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 664 abitazioni 358 (54%) risultarono danneggiate; di queste 93 (14%) subirono danni gravi, 12 (2%) danni medi, 253 (38%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 98 cioè il 4% dei 2415 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CircelloBN41.356914.8081VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 841 abitazioni 471 (56%) risultarono danneggiate; di queste 64 (7,5%) subirono danni gravi, 74 (9%) danni medi, 333 (39,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 142 cioè il 3,5% dei 4000 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

FlumeriAV41.077515.1483VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 741 abitazioni 510 (69%) risultarono danneggiate; di queste 76 (10%) subirono danni gravi, 72 (10%) danni medi, 362 (49%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 217 cioè il 6% dei 3511 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

GesualdoAV41.005815.0694VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1520 abitazioni 573 (37,5%) risultarono danneggiate; di queste 155 (10%) subirono danni gravi, 89 (6%) danni medi, 329 (21,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 48 cioè lo 0,7% dei 6690 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

LuogosanoAV40.98514.9922VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 486 abitazioni 349 (72%) risultarono danneggiate; di queste 40 (8%) subirono danni gravi, 92 (19%) danni medi, 217 (45%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 60 cioè il 3,5% dei 1820 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Montefalcone di Val FortoreBN41.325315.01VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: varie case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 914 abitazioni 509 (55,5%) risultarono danneggiate; di queste 69 (7,5%) subirono danni gravi, 53 (5,5%) danni medi, 387 (42,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 57 cioè l’1,5% dei 3700 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

PimonteNA40.673614.5136VII-VIII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII-VIII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Pratola SerraAV40.986414.8517VII-VIII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII-VIII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

San Marco dei CavotiBN41.308314.8783VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1349 abitazioni 609 (45%) risultarono danneggiate; di queste 174 (13%) subirono danni gravi, 73 (5%) danni medi, 362 (27%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 181 cioè il 3,5% dei 5431 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San NazzaroBN41.050814.8564VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: alcune case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; furono lesionate la chiesa e la canonica (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 239 abitazioni 188 (78,5%) risultarono danneggiate; di queste 36 (15%) subirono danni gravi, 3 (1%) danni medi, 149 (62,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 7 cioè lo 0,7% dei 937 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Sossio BaroniaAV41.0715.2006VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: varie case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 832 abitazioni 455 (54,5%) risultarono danneggiate; di queste 42 (5%) subirono danni gravi, 168 (20%) danni medi, 245 (29,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 145 cioè il 5% dei 2766 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Tocco CaudioBN41.123614.6269VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 537 abitazioni 250 (46,5%) risultarono danneggiate; di queste 75 (14%) subirono danni gravi, 7 (1,5%) danni medi, 168 (31%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 120 cioè il 5,5% dei 2227 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

TrevicoAV41.047815.2336VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 487 abitazioni 298 (61%) risultarono danneggiate; di queste 25 (5%) subirono danni gravi, 40 (8%) danni medi, 233 (48%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 62 cioè il 3,5% dei 1753 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

VallesaccardaAV41.063315.2528VII-VIII

Il terremoto causò danni rilevanti: varie case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 754 abitazioni 325 (43%) risultarono danneggiate; di queste 77 (10%) subirono danni gravi, 74 (10%) danni medi, 174 (23%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 127 cioè il 7% dei 1780 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

AlberonaFG41.432215.1228VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 2 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Anzano di PugliaFG41.120315.2881VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Ascoli SatrianoFG41.20515.5611VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

AvellinoAV40.914214.7906VII

Il terremoto causò danni rilevanti: furono lesionate diverse case in via Generale Cascino, alcuni edifici pericolanti in via Francesco Tedeschi dovettero essere sgomberati; dopo la scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale, furono sgomberati 2 palazzi di corso Vittorio Emanuele in cui le lesioni precedenti si erano accentuate rendendo gli edifici inabitabili. Complessivamente le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 308 cioè lo 0,7% dei circa 42.000 abitanti totali. Ci furono 2 vittime indirette del terremoto morte in un incidente stradale durante la fuga dalle abitazioni (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.29, a.14, n.196.
Ferrara 1962

BaseliceBN41.393114.9728VII

Il terremoto causò danni rilevanti: alcune case divennero inagibili; furono danneggiate 2 chiese, il municipio e la caserma dei carabinieri (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 893 abitazioni 338 (circa il 38%) risultarono danneggiate; di queste 67 (7,5%) subirono danni gravi, 2 (0,2%) danni medi, 269 (30%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 19 cioè lo 0,5% dei 3800 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

BeneventoBN41.128914.7769VII

Il terremoto causò danni rilevanti: circa 500 abitazioni furono lesionate più o meno gravemente, alcune furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate. Complessivamente le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 226 cioè lo 0,4% dei circa 55.000 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962

BiccariFG41.396415.1942VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 14 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

BisacciaAV41.013615.3753VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

BovinoFG41.250815.3417VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 31 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CalviBN41.071714.8656VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 696 abitazioni 418 (60%) risultarono danneggiate; di queste 36 (5%) subirono danni gravi, 4 (0,5%) danni medi, 378 (54,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 26 cioè lo 0,8% dei 3146 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

CancelloCE40.993614.4208VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CandelaFG41.135815.515VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CarifeAV41.027515.2092VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 832 abitazioni 284 (34%) risultarono danneggiate; di queste 24 (3%) subirono danni gravi, 119 (14%) danni medi, 141 (17%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 64 cioè il 2% dei 3131 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Cassano IrpinoAV40.870615.0267VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 453 abitazioni 49 (11%) risultarono danneggiate; di queste 11 (2,5%) subirono danni gravi, 4 (1%) danni medi, 34 (7,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Castelfranco in MiscanoBN41.296915.085VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 623 abitazioni 289 (46,5%) risultarono danneggiate; di queste 22 (3,5%) subirono danni gravi, 15 (2,5%) danni medi, 252 (40,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 10 cioè lo 0,4% dei 2500 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Castelluccio ValmaggioreFG41.340815.1983VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 8 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Castelvetere in Val FortoreBN41.441714.94VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1215 abitazioni 301 (24,5%) risultarono danneggiate; di queste 9 (0,5%) subirono danni gravi, 37 (3%) danni medi, 255 (21%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 16 cioè lo 0,4% dei 4000 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Celle di San VitoFG41.325615.1806VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CeppaloniBN41.044414.76VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1190 abitazioni 399 (33,5%) risultarono danneggiate; di queste 42 (3,5%) subirono danni gravi, 13 (1%) danni medi, 344 (29%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 13 cioè lo 0,2% dei 5400 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

DelicetoFG41.221915.3864VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

DomicellaAV40.878914.5864VII

Il terremoto causò notevoli danni; i tecnici del Genio civile disposero la demolizione di 2 case (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962

FaetoFG41.323915.1619VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 8 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate; fu danneggiato il municipio (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.09.01, a.14, n.199.
Ferrara 1962

FoglianiseBN41.164214.6667VII

Il terremoto causò notevoli danni: furono lesionate 94 abitazioni e il palazzo municipale (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

FontanarosaAV41.015815.0194VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1149 abitazioni 785 (68%) risultarono danneggiate; di queste 144 (12,5%) subirono danni gravi, 139 (12%) danni medi, 502 (43,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 201 cioè il 4,5% dei 4592 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Fragneto l’AbateBN41.258914.785VII

Il terremoto danneggiò notevolmente varie case e la chiesa parrocchiale (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 547 abitazioni 314 (57,5%) risultarono danneggiate; di queste 36 (6,5%) subirono danni gravi, 25 (4,5%) danni medi, 253 (46,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 33 cioè l’1,4% dei 2415 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Fragneto MonforteBN41.246114.7608VII

Il terremoto danneggiò notevolmente varie case e la chiesa parrocchiale (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 667 abitazioni 353 (53%) risultarono danneggiate; di queste 33 (5%) subirono danni gravi, 45 (6,5%) danni medi, 275 (41,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 13 cioè lo 0,5% dei 2581 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Mercato San SeverinoSA40.78514.7592VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MercoglianoAV40.917814.7347VII

Il terremoto causò notevoli danni; fu lesionata la caserma dei carabinieri (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

MontagutoAV41.248115.2508VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 685 abitazioni 127 (18,5%) risultarono danneggiate; di queste 11 (1,5%) subirono danni gravi, 14 (2%) danni medi, 102 (15%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Monteforte IrpinoAV40.891914.7114VII

Il terremoto causò notevoli danni; i tecnici del Genio civile disposero la demolizione di una casa; fu gravemente lesionato l’ospedale S.Giacomo (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

Orsara di PugliaFG41.280615.2656VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: alcune case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

PanniFG41.221715.275VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: una casa fu resa inabitabile e dovette essere sgomberata; fu danneggiato il municipio (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Gazzetta Padana, 1962.09.01, a.14, n.199.
Ferrara 1962

PastoranoCE41.178614.1947VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PaternopoliAV40.971415.0317VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PietradefusiAV41.036414.8889VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 850 abitazioni 224 (26,5%) risultarono danneggiate; di queste 17 (2%) subirono danni gravi, 63 (7,5%) danni medi, 144 (17%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

PontelandolfoBN41.285814.6928VII

Il terremoto causò danni rilevanti: alcune case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni; 2 chiese furono chiuse al culto (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1439 abitazioni 454 (31,5%) risultarono danneggiate; di queste 86 (6%) subirono danni gravi, 43 (3%) danni medi, 325 (22,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 145 cioè il 2,5% dei 6272 abitanti totali (2).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

RicciaCB41.484414.8356VII

Il terremoto fece crollare una casa adiacente alla chiesa parrocchiale e causò lesioni in numerose altre; non ci furono vittime (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

Rocchetta Sant’AntonioFG41.101715.46VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Roseto ValfortoreFG41.371415.0961VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: una casa fu resa inabitabile e dovette essere sgomberata (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

SalernoSA40.678614.7653VII

Il terremoto causò danni notevoli che furono aggravati dalla scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale. Complessivamente 174 famiglie dovettero sgomberare dalle loro abitazioni rese inagibili; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

San Giorgio del SannioBN41.062814.8544VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1337 abitazioni 175 (13%) risultarono danneggiate; di queste 74 (5,5%) subirono danni gravi, 11 (1%) danni medi, 90 (6,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Lorenzo MaggioreBN41.250814.6258VII

Il terremoto causò danni notevoli: 3 case dovettero essere sgomberate e altre 70 furono danneggiate leggermente; la chiesa parrocchiale risultò lesionata (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

San Martino SannitaBN41.065314.8364VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 462 abitazioni 204 (44%) risultarono danneggiate; di queste 43 (9,5%) subirono danni gravi, 3 (0,5%) danni medi, 158 (34%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

San Nicola ManfrediBN41.071114.8244VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 766 abitazioni 399 (52%) risultarono danneggiate; di queste 47 (6%) subirono danni gravi, 45 (6%) danni medi, 307 (40%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Sant’Agata de’ GotiBN41.088314.5042VII

Il terremoto causò varie lesioni ai fabbricati (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

Sant’Agata di PugliaFG41.150315.3794VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Sant’Angelo a CupoloBN41.068914.8039VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1206 abitazioni 601 (50%) risultarono danneggiate; di queste 90 (7,5%) subirono danni gravi, 32 (2,5%) danni medi, 479 (40%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 37 cioè lo 0,9% dei 4291 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Sant’Angelo all’EscaAV41.005814.9939VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 539 abitazioni 172 (32%) risultarono danneggiate; di queste 39 (7%) subirono danni gravi, 7 (1,5%) danni medi, 126 (23,5%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 24 cioè l’1% dei 2054 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

SarnoSA40.813314.6211VII

Il terremoto causò lesioni in molti edifici, tra cui l’ufficio del registro e l’agenzia del Banco di Napoli; 34 case furono sgomberate e 16 puntellate; 156 persone rimasero senzatetto; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.09.01, a.14, n.199.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

ScampitellaAV41.093115.2997VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 563 abitazioni 111 (19,5%) risultarono danneggiate; di queste 13 (2%) subirono danni gravi, 26 (4,5%) danni medi, 72 (13%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 65 cioè il 3,5% dei 1870 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

TaurasiAV41.008114.9575VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 777 abitazioni 183 (23,5%) risultarono danneggiate; di queste 15 (2%) subirono danni gravi, 22 (3%) danni medi, 146 (18,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Torella dei LombardiAV40.940815.115VII

Il terremoto causò notevoli danni; i tecnici del Genio civile disposero la demolizione di una casa (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962

Torre le NocelleAV41.022514.9092VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 505 abitazioni 127 (25%) risultarono danneggiate; di queste 13 (2,5%) subirono danni gravi, 18 (3,5%) danni medi, 96 (19%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

TroiaFG41.360615.3086VII

Il terremoto danneggiò notevolmente l’abitato: 4 case furono rese inabitabili e dovettero essere sgomberate (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

VallataAV41.033615.2525VII

Il terremoto causò danni rilevanti: varie case furono rese inagibili da crolli parziali o gravi lesioni, alcune dovettero essere demolite (1). In base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1496 abitazioni 676 (45%) risultarono danneggiate; di queste 62 (4%) subirono danni gravi, 119 (8%) danni medi, 495 (33%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 17 cioè lo 0,3% dei 5164 abitanti totali (2).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

VenticanoAV41.045814.9114VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 613 abitazioni 211 (34,5%) risultarono danneggiate; di queste 5 (1%) subirono danni gravi, 40 (6,5%) danni medi, 166 (27%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 33 cioè l’1% dei 3108 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

Volturara IrpinaAV40.877814.9156VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CasertaCE41.071114.3331VI-VII

Il terremoto causò grande panico tra la popolazione che abbandonò in massa le abitazioni riversandosi all’aperto; caddero alcuni cornicioni e diversi edifici furono lesionati; 15 famiglie dovettero sgomberare dalle proprie case rese inabitabili (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962

GreciAV41.250315.1692VI-VII

Il terremoto causò danni non gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 946 abitazioni 106 (11%) risultarono danneggiate; di queste 8 (1%) subirono danni gravi, 16 (1,5%) danni medi, 82 (8,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

NapoliNA40.855314.2603VI-VII

Il terremoto causò grande panico soprattutto nella zona alta della città; gran parte della popolazione abbandonò le abitazioni e si radunò nelle piazze più ampie, nelle vie litoranee, nei parchi e nei giardini pubblici dove trascorse la notte all’aperto. Un guasto alla centrale elettrica di Poggioreale causò un black out di alcune ore nei quartieri di Poggioreale, Vasto e Arenaccio e nel sobborgo di Secondigliano. Ci furono leggeri danni in un’ala del manicomio giudiziario di S.Eframo; lievi lesioni furono rilevate nei tramezzi di un reparto dell’ospedale Cardarelli e nell’arcata della Natività della chiesa del Gesù; alcuni lastroni della facciata della questura risultarono smossi e instabili; fu lesionato l’obelisco di S.Gennaro in piazza Sforza; lievi crepe furono rilevate nel corpo della diga foranea del porto. Caddero diversi cornicioni e in vari edifici si aprirono lesioni e crepe o se ne accentuarono di vecchie. In seguito alle verifiche condotte dai tecnici comunali alcuni fabbricati dovettero essere sgomberati: un palazzo di piazza Lala a Fuorigrotta abitato da 20 famiglie, un edificio abitato da 5 famiglie al vico Melograno, un’altro in cui abitavano 4 famiglie in via Cagnazzi, un piccolo edificio a 3 piani abitato da 4 famiglie in via S.Margherita nella zona del Museo; 2 fabbricati pericolanti sovrastanti il tratto scoperto della funicolare centrale al Petrano dovettero essere puntellati e parzialmente demoliti. Dopo la scossa del 28 agosto, localizzata in Grecia e risentita fortemente in tutta l’Italia meridionale, furono sgomberate anche una palazzina di 4 piani nei pressi di via Foria e alcune casupole nella parte alta della città. Ci furono 4 vittime: una ragazza morì a causa del crollo di un cornicione in via Luigi Settembrini; un’altra persona morì a causa di una caduta durante la fuga dalla propria abitazione; 2 persone morirono a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.29, a.87, n.192.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.24, a.14, n.192.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.25, a.14, n.193.
Ferrara 1962
Corriere della Sera, 1962.08.25, a.87, n.189.
Milano 1962
Corriere della Sera, 1962.08.24, a.87, n.188.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.30, a.14, n.197.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.09.01, a.14, n.199.
Ferrara 1962
Gazzetta Padana, 1962.09.03, n.36, a.14 (edizione del lunedì).
Ferrara 1962

Nocera InferioreSA40.742814.6417VI-VII

Il terremoto causò danni in alcuni fabbricati (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

PaganiSA40.743314.6158VI-VII

Il terremoto danneggiò fortemente un edificio in via Campitelli che dovette essere puntellato perché pericolante (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

San Bartolomeo in GaldoBN41.410815.0164VI-VII

Il terremoto causò danni non gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 3383 abitazioni 139 (4%) risultarono danneggiate; di queste 50 (1,5%) subirono danni gravi, 4 danni medi, 85 (2,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

TraniBA41.276716.4183VI-VII

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI-VII grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Villanova del BattistaAV41.115315.1583VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1019 abitazioni 107 (10,5%) risultarono danneggiate; di queste 20 (2%) subirono danni gravi, 11 (1%) danni medi, 76 (7%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 35 cioè l’1% dei 3049 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

ZungoliAV41.123315.2025VI-VII

Il terremoto causò danni non gravi: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 842 abitazioni 87 (10%) risultarono danneggiate; di queste 9 (1%) subirono danni gravi, 8 (1%) danni medi, 70 (8%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

AcerraNA40.943114.3728VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

AlifeCE41.327514.3303VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ApricenaFG41.784215.4439VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CaivanoNA40.956114.3014VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CalabrittoAV40.785815.2181VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CalvizzanoNA40.90514.1928VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CampobassoCB41.556714.6669VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CarapelleFG41.362815.6917VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CarlantinoFG41.594414.9756VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CarpinoFG41.842815.8572VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Casalnuovo MonterotaroFG41.620315.1047VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CasoriaNA40.90514.29VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

Castelluccio dei SauriFG41.303915.4764VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Celenza ValfortoreFG41.560314.98VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

CerignolaFG41.263615.8981VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

ChiaianoNA40.893114.2169VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ChieutiFG41.843315.1658VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

FoggiaFG41.4615.5525VI

Il terremoto fu avvertito fortemente e causò panico tra la popolazione; furono rilevati leggeri danni negli edifici (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

FrigentoAV41.011415.0989VI

Il terremoto causò danni leggeri: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1395 abitazioni 50 (3,5%) risultarono danneggiate; di queste una subì danni gravi, 12 (1%) danni medi, 37 (2,5%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

GrottolellaAV40.971914.7869VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Guardia SanframondiBN41.25514.5964VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LiberiCE41.225814.2903VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LuceraFG41.507515.335VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

ManfredoniaFG41.623315.9078VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

MaranoSA40.163115.6714VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Margherita di SavoiaFG41.373916.1517VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

MattinataFG41.709416.0511VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Melito di NapoliNA40.921414.2311VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Monteleone di PugliaFG41.165815.2589VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

MontemaranoAV40.918614.9967VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

Monte Sant’AngeloFG41.705815.9589VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Motta MontecorvinoFG41.507515.1147VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Mugnano del CardinaleAV40.941114.6394VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

NolaNA40.925614.5286VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Olevano sul TuscianoSA40.656715.0231VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Orta NovaFG41.327215.7069VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

PietramontecorvinoFG41.541415.1283VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

PontelatoneCE41.192514.2517VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PozzuoliNA40.821714.1233VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

RapollaPZ40.975315.675VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Rionero in VulturePZ40.923915.6739VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

San Ferdinando di PugliaFG41.300616.0672VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

San Giovanni RotondoFG41.706115.7281VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

San Giuliano di PugliaCB41.68514.9636VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

San LeucioCE41.098914.3158VI

Il terremoto causò crolli di cornicioni e cadute di pezzi d’intonaco (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

San Marco in LamisFG41.712215.6364VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

San Marco la CatolaFG41.52515.0056VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Sannicandro GarganicoFG41.834715.5669VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

San Paolo di CivitateFG41.738615.2608VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

San SeveroFG41.685315.3806VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente e spaventò la popolazione che si riversò all’aperto; si aprirono lesioni in alcuni vecchi edifici e caddero i comignoli in 4 fabbricati; ci fu un ferito (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

Savignano di PugliaAV41.227815.1811VI

Il terremoto causò danni leggeri: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 1060 abitazioni 36 (3,5%) risultarono danneggiate; di queste 2 (0,2%) subirono danni gravi, 3 (0,3%) danni medi, 31 (3%) danni leggeri (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

SecondiglianoNA40.892514.2625VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa di una caduta durante la fuga dalla propria abitazione (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

SerracapriolaFG41.805615.1594VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

Sessa AuruncaCE41.235613.9339VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa di una caduta durante la fuga dalla propria abitazione (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

SolofraAV40.828314.8483VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

SolopacaBN41.191714.5483VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

StornarellaFG41.255615.7306VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

SturnoAV41.019215.1092VI

Il terremoto causò danni leggeri: in base agli accertamenti condotti dai tecnici del Genio civile nell’intero territorio comunale, comprese le frazioni e le case rurali isolate, su 923 abitazioni 66 (7%) risultarono danneggiate; di queste una subì danni medi, 65 (7%) danni leggeri. Le persone rimaste senzatetto e alloggiate in baracche provvisorie furono 32 cioè lo 0,8% dei 4190 abitanti totali (1).

(1)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei servizi speciali
Relazione sugli interventi dello Stato ed in particolare dell’amministrazione dei Lavori pubblici nelle zone dell’Irpinia e del Sannio colpite dal terremoto del 21 agosto 1962.
Napoli 1963

TeanoCE41.250614.0678VI

Il terremoto causò il crollo di alcuni cornicioni e la caduta di pezzi d’intonaco dalle pareti (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

TorrecusoBN41.189214.6794VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Torre del GrecoNA40.786414.3669VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente; una persona morì a causa dello spavento (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.23, a.87, n.187.
Milano 1962
Gazzetta Padana, 1962.08.23, a.14, n.191.
Ferrara 1962

TorremaggioreFG41.689215.2919VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TrinitapoliFG41.355616.0881VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

VenosaPZ40.961115.8183VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Vico del GarganoFG41.89515.9578VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

ViesteFG41.882216.1794VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

VillariccaNA40.920614.1942VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Volturara AppulaFG41.49515.0519VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

VolturinoFG41.477815.1244VI

Il terremoto causò danni leggeri (1).

(1)
Cavallo R. e Penta F.
Qualche insegnamento tratto dal terremoto irpino del 1962, in "La Ricerca Scientifica", a.34, s.II, parte II (Rendiconti), sezione A (Abiologica), vol.6, n.1 (ottobre 1964), pp.93-128.
Roma 1964

AviglianoPZ40.730315.7169V-VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V-VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Canosa di PugliaBA41.222816.0664V-VI

Il terremoto fu avvertito molto fortemente e causò un’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

CasapullaCE41.075614.29V-VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V-VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ContradaAV40.867214.775V-VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V-VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LavianoSA40.784215.3047V-VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V-VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MelfiPZ40.993615.6528V-VI

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V-VI grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

AndriaBA41.226416.2956V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

BariBA41.106416.8464V

La scossa fu avvertita da quasi tutta la popolazione; nella parte più vecchia della città causò panico e fuga dalle abitazioni; alcuni edifici fatiscenti, già dichiarati inabitabili e da demolire, subirono ulteriori danni; ci fu un’interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

BellaPZ40.758315.5378V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CarpinoneIS41.591914.3253V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CupelloCH42.071714.6728V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Giugliano in CampaniaNA40.927814.2011V

Il terremoto fu avvertito fortemente e causò panico tra la popolazione (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

GuglionesiCB41.911714.9139V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

IserniaIS41.593614.2306V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LacedoniaAV41.049415.4239V

Il terremoto fu avvertito; non sono ricordati danni (1).

(1)
Fusco R.
Il terremoto e il Vulture e Un episodio del terremoto, a cura di L.Chicone.
Lioni 1972

Marzano AppioCE41.316414.0397V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MateraMT40.664716.6067V

Il terremoto fu avvertito fortemente e allarmò la popolazione che si riversò all’aperto; non furono segnalati danni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

MaterdominiAV40.815615.2344V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PotenzaPZ40.637815.8053V

Il terremoto fu avvertito fortemente e allarmò la popolazione che si riversò all’aperto; non furono segnalati danni (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

PutignanoBA40.849217.1217V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

RavelloSA40.648614.6125V

Il terremoto fu avvertito fortemente; la popolazione abbandonò le abitazioni e si trattenne all’aperto (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

RoccamonfinaCE41.288313.9831V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Sant’AgapitoIS41.543614.2228V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Sessano del MoliseIS41.635614.3317V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

SoraFR41.718313.6131V

Il terremoto fu avvertito fortemente, ma non causò danni (1).

(1)
Gazzetta Padana, 1962.08.22, a.14, n.190.
Ferrara 1962

VastoCH42.116414.7081V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

VinchiaturoCB41.493114.5872IV-V

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV-V grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

AvezzanoAQ42.031413.4256IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CapriNA40.549714.2428IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ChietiCH42.351114.1683IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CoratoBA41.152816.4111IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

FilignanoIS41.543914.055IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

FondiLT41.358113.4269IV

Il terremoto fu avvertito da coloro che erano all’interno delle case, in particolare nei piani superiori (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

FormiaLT41.261113.6167IV

Il terremoto fu avvertito da coloro che erano all’interno delle case, in particolare nei piani superiori (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

Francavilla al MareCH42.412214.3006IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

FrosoloneIS41.599714.4481IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

GaetaLT41.217813.5681IV

Il terremoto fu avvertito da coloro che erano all’interno delle case, in particolare nei piani superiori (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

Genzano di LucaniaPZ40.848616.0317IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

GioiSA40.288315.2167IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Macchia d’IserniaIS41.561714.1672IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Minervino MurgeBA41.085816.0786IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MinturnoLT41.262513.7464IV

Il terremoto fu avvertito da coloro che erano all’interno delle case, in particolare nei piani superiori (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

MonteroduniIS41.521914.1761IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Muro LucanoPZ40.752515.4856IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

OrriaSA40.299415.1714IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

OrsognaCH42.218314.2825IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PozzilliIS41.511914.0606IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

QuartoNA40.878114.1453IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Rignano GarganicoFG41.67515.5867IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Ripa TeatinaCH42.358114.2344IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ScauriLT41.25513.7081IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ScontroneAQ41.74514.0386IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

SperlongaLT41.258113.4319IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

SpinazzolaBA40.968316.0889IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TarantoTA40.458317.2464IV

Il terremoto fu avvertito sensibilmente (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

TeramoTE42.658613.7039IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TitoPZ40.581915.6753IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ArielliCH42.261714.3072III-IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III-IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LonganoBN41.075614.4525III-IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III-IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

San Pietro AvellanaIS41.789214.1822III-IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III-IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TerlizziBA41.129416.5425III-IV

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III-IV grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ArmentoPZ40.305816.0653III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

BrienzaPZ40.477815.6283III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

CalvelloPZ40.475315.8489III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Civitella CasanovaPE42.363913.8886III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

ForenzaPZ40.858915.8547III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Giuliano TeatinoCH42.304714.2778III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LancianoCH42.230314.39III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

LaurenzanaPZ40.459415.9714III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Loreto AprutinoPE42.432513.9875III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MiglianicoCH42.358914.2919III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

MontaquilaIS41.565814.1131III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PescaraPE42.463614.2139III

Il terremoto fu sentito leggermente (1).

(1)
Corriere della Sera, 1962.08.22, a.87, n.186.
Milano 1962

PianellaPE42.397814.05III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PicernoPZ40.639715.6378III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PietranicoPE42.276113.9103III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

PoggiofioritoCH42.255314.3233III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

San Giovanni TeatinoCH42.410614.2019III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Sant’ArcangeloPZ40.245316.2739III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Stella CilentoSA40.231915.0931III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TolloCH42.338914.3186III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

TurrivalignaniPE42.261414.0286III

Non sono note descrizioni degli effetti. Spadea et al. (1985) hanno valutato l’intensità della scossa di III grado MCS (1).

(1)
Spadea M.C., Vecchi M., Gardellini P. e Del Mese S.
The Irpinia earthquake of August 21, 1962, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, pp.148-149.
Roma 1985

Gravina in PugliaBA40.818916.42EE