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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
28 12 190804:20:2738.1515.683b111180206567.1!Calabria meridionale-MessinaItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1908 12 28 04 20 27 38.15 15.68 0.0 11.0 0 653 Calabria meridionale-Messina


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1908 12 28 04:20 38.15 15.68 11.0 11.0 787 571 Calabria meridionale-Messina
PFG 1908 12 28 04:20 38.17 15.58 11.0 - - - Calabro Messinese


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo ed è stata sviluppata un’ampia ricerca bibliografica e archivistica. Lo stato delle conoscenze precedente questa revisione era basato pressoché esclusivamente sull’opera di Mario Baratta "La catastrofe sismica calabro-messinese" (1910). Nonostante lo straordinario materiale sintetizzato da Baratta, basato su osservazioni dirette, la letteratura sismologica recente si è mostrata piuttosto restia a utilizzare pienamente tali materiali, preferendo approfondire i dati strumentali della scossa, che fu registrata da 103 stazioni mondiali. La revisione di questo evento consente ora di avere una sintesi degli effetti complessivi sul territorio documentati sia da letteratura scientifica, sia da testimoninanze archivistiche (atti e carteggi amministrativi pubblici ed ecclesiastici), sia da fonti memorialistiche private. Questo approccio storico ha reso necessaria anche una maggiore attenzione agli effetti dal punto di vista socio-economico. Sono state analizzate le relazioni ufficiali delle varie commissioni governative incaricate di organizzare i piani d’intervento nell’immediata fase dell’emergenza e nella fase di ricostruzione. Tra queste relazioni, particolare rilievo hanno rivestito quelle del Ministero dei Lavori Pubblici, tra le quali il testo unico delle leggi adottate dopo il terremoto del 28 dicembre 1908. Nell’Archivio Centrale dello Stato (Ministero dell’Interno, Comitato Centrale di soccorso) sono stati analizzati documenti contenenti le prime comunicazioni e relazioni sull’entità e l’estensione delle distruzioni. Di grande interesse per l’analisi degli effetti è la documentazione prodotta dalla Direzione generale dell’amministrazione civile. Presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, è stato vagliato il fondo della Prefettura, che conserva le testimonianze ufficiali, da cui si evincono le complesse vicende connesse ai danni e alla ricostruzione in questa provincia.
Lo studio delle più importanti fonti edite si è articolato attraverso una verifica dei contenuti dell’opera di Baratta (1910), che si sono dimostrati preziosi e autorevoli, ma non totalmente esaustivi. Per integrare le conoscenze già acquisite, sono state svolte ricerche documentarie presso l’Archivio Centrale dello Stato e presso gli Archivi di Stato di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza.
È stata inoltre vagliata la documentazione ecclesiastica conservata presso l’Archivio Segreto Vaticano nel fondo della Segreteria di Stato (serie rubrica 36 "Disastri"). I documenti relativi al terremoto del 1908 analizzati sono circa 40, conservati in 9 fascicoli. Si tratta, in particolare, del carteggio intercorso tra il segretario di Stato, cardinale Raffaele Merry del Val, e il commissario pontificio Giovanni Bonzano, inviato sui luoghi del disastro e incaricato di redigere una relazione sui danni accaduti e sui possibili provvedimenti per il soccorso della popolazione. Sono inoltre state reperite varie relazioni dei delegati pontifici Emilio Cottafavi e Roberto Zileri dal Verme, che coordinarono i lavori di riparazione e ricostruzione degli edifici di culto finanziati direttamente dal Vaticano.
La ricostruzione del quadro complessivo degli effetti è stata completata da una serie autorevole di testimonianze dirette del disastro, che uomini di scienza, letterati, giornalisti e politici pubblicarono immediatamente dopo il terremoto. Queste testimonianze e riflessioni hanno fornito elementi utili a comprendere il dibattito scientifico, legislativo, economico e urbanistico riguardante la ricostruzione.
Anche la stampa dell’epoca (sono stati utilizzati servizi afferenti a 4 testate) riportò, nell’immediatezza della cronaca, molti elementi dell’impatto sociale ed economico che questo disastro sismico ebbe sulla società e la cultura del tempo; la stampa ebbe un ruolo attivo nel creare un movimento d’opinione per la richiesta di norme edilizie antisismiche. Studi storiografici recenti hanno sviluppato analisi critiche del contesto politico ed economico della ricostruzione (Barone 1987) e analisi statistiche sui movimenti di popolazione (Restifo 1993).

Effects in the social context

L’evento lasciò un’impronta indelebile non solo nella realtà complessiva delle aree distrutte, ma anche nella coscienza e nella memoria storica dell’intero paese e dell’Europa. Una fama che può trovare una spiegazione, al di là di quelle legate all’eco e all’emozione suscitati dalle molte migliaia di vittime, nel fatto che fu distrutta completamente una città moderna ­ nel senso contemporaneo del termine ­ come Messina. Non è un caso che la maggior parte degli autori stranieri che si occuparono del terremoto lo fecero ricordando soprattutto la distruzione di Messina. Questa città rivestiva anche una particolare importanza strategico-militare, come approdo lungo le rotte che collegavano i bacini del Tirreno e del Mediterraneo centrale con il canale di Suez. Reggio Calabria trovò minore attenzione, elemento che pesò nella fase di ricostruzione della città, avviata solo una decina d’anni dopo l’evento. Il terremoto devastò sia regioni urbanizzate e caratterizzate da moderne dinamiche di sviluppo economico e commerciale, sia aree già emarginate dai flussi commerciali, industriali e delle attività agricole specializzate. Fu in questi contesti economici, in particolare, che il terremoto ridusse le già scarse opportunità di uscire dall’isolamento e dall’arretratezza economica.
Le perdite umane furono ingentissime: nei grandi centri completamente distrutti, Messina e Reggio Calabria, ebbero come conseguenza un’alterazione consistente della dinamica demografica, con ricadute significative in ambito regionale (1). A Messina le vittime furono circa il 42% della popolazione; a Reggio Calabria il 21%. Si verificarono fenomeni di migrazione interna, prima consistenti nella fuga dalle città distrutte, poi nel loro nuovo popolamento favorito dalle opportunità di lavoro e di nuova residenza offerte dalla ricostruzione, soprattutto alle popolazioni impoverite dell’interno. Né l’ammontare dei danni, né il numero complessivo delle vittime è indicabile con certezza: le stime più accreditate indicano in 80.000 il numero dei morti di cui 2.000 per il successivo maremoto. I sismologi più attenti che visitarono le due città, Mercalli e Baratta, riportarono alcune stime relative al numero di vittime causate dall’evento sismico e dal maremoto. Per Mercalli (1909), che riportava stime della Prefettura, i morti nel territorio del comune di Messina ammontarono a circa 65.000 (2). Di diverso avviso fu Baratta (1910), che riteneva la stima di Mercalli troppo elevata: a suo giudizio, sulla scorta di comunicazioni ufficiali del prefetto di Messina e dei dati pubblicati dal "Bollettino del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio", il numero delle vittime che più si avvicinava al vero, a tutto l’agosto del 1909, corrispondeva a circa 30.000 unità. La notevole differenza esistente tra le due stime era originata dall’inserimento nel computo totale delle cifre relative ai morti presunti, alle quali Baratta assegnava scarso significato statistico (3). Secondo studi recenti, il numero delle vittime nella città di Messina ammontò a 60.000 unità; l’impatto del terremoto sulla crescita naturale della popolazione, calcolato sulla base dei dati censuari del periodo 1901-1911, risultò notevolissimo: si registrò una diminuzione del ­15% a fronte di un aumento del +40% a Catania, del +27% a Siracusa e del +10% a Palermo (Restifo 1993) (4).
Per Reggio Calabria la stima di circa 10.000 morti in tutto il territorio comunale venne giudicata da Baratta inferiore alla realtà. Studi recenti concordano con questa opinione e fanno ascendere a 12.000 il numero delle vittime, equivalente a circa il 27% della popolazione ufficiale della città nel 1901. Baratta raccolse dati sul numero delle vittime dalle autorità locali dei paesi maggiormente danneggiati e ne calcolò la percentuale sulla popolazione legale del 1901. Solo nel paese di Cannitello l’incidenza superò il 40%, in sei località il dato oscillò tra il 33,1% di Faro Superiore e il 20,2% di Piale, frazione di Cannitello. In nove centri si registrò una incidenza percentuale delle perdite umane sulla popolazione censita variante dal 19% di Mosorrofa al 14,8% di Ortì. In 22 centri dell’area epicentrale si verificò una mortalità compresa tra il 5 e il 10% della popolazione (5).
Per quanto riguarda i danni economici, da più parti si paragonò l’evento a una guerra persa, una grande emergenza nazionale (6). Fu tentato un calcolo sommario dei danni economici causati dal terremoto: sulla base di una valutazione corretta del reddito imponibile dei fabbricati per l’anno 1907 si stimò in 6 milioni di lire l’ammontare del reddito immobiliare distrutto a Messina, corrispondente a un capitale di circa 150 milioni di lire. Per Reggio Calabria il danno economico fu valutato in circa 25 milioni di lire. Per avere un’idea più precisa della dimensione delle distruzioni, basta considerare che nel bilancio dello Stato per il periodo 1907-1912 le spese per interessi per debiti assorbirono 505 milioni di lire-oro, quelle per la difesa 511, mentre per le opere pubbliche si raggiunse un impegno complessivo di 403 milioni di lire-oro che, in cifra assoluta, rappresentò l’impiego massimo nel periodo 1862-1913. Per quel che concerne i danni causati alla ricchezza mobile e personale, le stime raggiunsero la cifra di 90 milioni di lire per Messina, e di circa 22 milioni per Reggio Calabria. I danni agli edifici pubblici si valutarono intorno ai 100 milioni di lire, l’ammontare complessivo delle spese sostenute per i soccorsi si stimò in 50 milioni, mentre la perdita di masserizie, merci e prodotti agricoli causò un danno di 63 milioni di lire circa. L’ammontare dei danni nei centri minori, seppure di difficile valutazione, fu stimato in 100 milioni di lire. Complessivamente il terremoto fu responsabile di un danno valutato in 600 milioni di lire, vale a dire una cifra nettamente superiore all’ammontare complessivo dell’interesse sul debito pubblico del periodo 1907-1912.
Il valore finanziario dei danni al patrimonio immobiliare da solo non definisce chiaramente quale fu l’impatto sull’economia generale del paese. Alcune analisi sostennero che, a fronte di un reddito nazionale annuo di 10 miliardi e una ricchezza nazionale di 100 miliardi, le perdite causate dal terremoto, pur gravissime, esercitarono una influenza negativa trascurabile. La perdita netta subita dalle finanze dello Stato venne valutata in 2 milioni di lire annui su un bilancio complessivo di 2 miliardi di lire (7). Non mancarono quindi le risorse per far fronte alle conseguenze del terremoto, anche in considerazione del fatto che la società italiana stava vivendo una travagliata fase di transizione verso l’economia industriale moderna. Il periodo 1896-1908 fu caratterizzato infatti da un saggio medio di sviluppo annuo della produzione industriale del 6,7%, il più elevato nel periodo 1881-1913. Naturalmente tutte le stime macroeconomiche non computano i danni arrecati al patrimonio umano e morale e soprattutto non consentono di valutare appieno quali furono le conseguenze del terremoto in regioni del paese ancora caratterizzate da estesissime aree di stagnazione economica e di arretratezza sociale.
L’impatto economico nell’area di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni fu fortemente condizionante per diversi decenni. Per specifici settori economici, e per i ceti da essi dipendenti, il terremoto comportò una sorta di riconversione forzata ad altre attività. Non furono estranee a queste difficoltà le speculazioni che accompagnarono l’enorme flusso di denaro pubblico destinato alla ricostruzione. Nel 1909 a Reggio Calabria scoppiarono forti proteste contro l’uso dei sussidi pubblici devoluti per la ricostruzione. Nell’area industriale di Villa San Giovanni, Cannitello e Santa Caterina operavano, prima del terremoto, stabilimenti per la lavorazione della seta. L’importante monocoltura industriale restò gravemente danneggiata dall’evento sismico, ma già nel 1910 il 62% del potenziale produttivo precedente al terremoto era stato ristabilito.
Il terremoto del 1908 segna un punto importante anche nella storia della legislazione italiana riguardante i vincoli antisismici: le prime normative fecero infatti riferimento a questo evento come data d’inizio per le future classificazioni sismiche.

Note

(1)
Longhitano G.
La dinamica demografica, in "Storia d’Italia. Le Regioni dall’unità a oggi. La Sicilia", pp.985-1020.
Torino 1987
(2)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(3)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(4)
Restifo G.
Local administrative sources on the population movements after the Messina earthquake of 1908 in "Terremoti e civiltà abitative. Nuove discipline e applicazioni: dieci anni di ricerche", Accademia Nazionale dei Lincei, Istituto Nazionale di Geofisica, Roma 27-29 ottobre 1993.
Roma 1993
(5)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(6)
Il terremoto e la guerra, in "Nuova Antologia di Lettere, Scienze ed Arti", s.V, vol.139 (gennaio-febbraio 1909), pp.710-712.
Roma 1909
(7)
I danni economici del terremoto, in "Nuova Antologia di Lettere, Scienze ed Arti", s.V, vol.139 (gennaio-febbraio 1909), pp.516-519.
Roma 1909

Demography elements

Il numero complessivo delle vittime non è definibile con precisione. La stima più accreditata valuta le perdite umane in tutta l’area epicentrale attorno alle 80.000 unità. Una stima più precisa sarebbe stata possibile, per le città di Messina e Reggio Calabria, solo se il terremoto avesse risparmiato le strutture preposte alle operazioni di Stato Civile, cosa che non avvenne. Alle distruzioni si aggiunsero, nel dopo terremoto, difficoltà enormi e gravi disfunzioni (1). A queste si cercò di porre rimedio con l’adozione di due provvedimenti legislativi - la Legge 12 gennaio 1909 n.12 e il R.D. 17 gennaio 1909 n.23 - che stabilirono, in deroga al Codice Civile, nuove norme per la certificazione ufficiale dei decessi. Queste normative vennero applicate solo in quei casi che vedevano coinvolti l’intersse dei sopravvissuti al riconoscimento della morte di congiunti (2). La stima delle perdite umane fu resa ancora più problematica dal mancato recupero di molti cadaveri, dei quali circa 2000 scomparvero in mare a causa del maremoto. Tale coacervo di fattori ha di fatto impedito che si stilassero resoconti precisi sulle perdite umane dei due centri urbani maggiori, ai quali va comunque ascritta la maggioranza dei decessi. Nelle zone di campagna, nei centri dei versanti più danneggiati del massiccio aspromontano e dei Peloritani la mortalità fu indubbiamente inferiore, di conseguenza l’impatto sulla dinamica demografica o fu minimo o non si avvertì. Nei piccoli centri marginali ed isolati, anche a causa delle pessime condizioni delle vie di comunicazione, fu quasi del tutto assente un altro fenomeno: quello, che interessò soprattutto Messina, della fuga massiccia e caotica di migliaia di profughi verso le altre città della Sicilia - Catania in primo luogo - e d’Italia (3). L’impatto demografico del terremoto fu dunque sensibilissimo a Messina e a Reggio Calabria.
Recenti indagini di demografia storica hanno documentato la profondità dell’impatto del terremoto del 28 dicembre 1908 sulla dinamica demografica dell’intera regione siciliana (Restifo 1993) (4). L’evento sismico costituì un episodio di mortalità catastrofica, al pari dell’infezione colerosa del 1867 e della pandemia influenzale del 1918. Il tasso di incremento naturale della popolazione siciliana nell’intervallo censuario 1901-1911 scese, per la prima volta dal 1881 sotto al 10 per 1000. Un altro dato che può fornire un indizio sull’influenza del terremoto riguardo alle dinamiche demografiche della Sicilia è quello relativo all’emigrazione: l’evento, distruggendo in taluni casi completamente il tessuto economico e sociale di intere comunità, contribuì ad accentuare i flussi dell’emigrazione. In cifra assoluta, mentre nel periodo 1881-1901, 10.000 persone ogni anno lasciarono la Sicilia, nel decennio successivo 1901-1911 il numero era salito a 19.000 e nel periodo 1911-1921 raggiunse le 28.500 unità, uno dei livelli più alti prima della seconda guerra mondiale (5).

Note

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(3)
Giornale di Sicilia, 1908.12.31/1909.01.01, a.49, n.1.
Palermo 1908
(4)
Restifo G.
Local administrative sources on the population movements after the Messina earthquake of 1908 in "Terremoti e civiltà abitative. Nuove discipline e applicazioni: dieci anni di ricerche", Accademia Nazionale dei Lincei, Istituto Nazionale di Geofisica, Roma 27-29 ottobre 1993.
Roma 1993
(5)
Longhitano G.
La dinamica demografica, in "Storia d’Italia. Le Regioni dall’unità a oggi. La Sicilia", pp.985-1020.
Torino 1987

Concurrent natural and man-induced destructive events

Appena dopo il terremoto si sviluppò in Messina, in diversi punti della città, un grande incendio che accentuò gli effetti disastrosi. Altri incendi, anche di origine dolosa, si svilupparono in Messina (1).

Note

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del maggiore dei Carabinieri Viola al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Messina dicembre 1908.

Elements of the local buildings

L’estesa ed efficace analisi delle caratteristiche del patrimonio edilizio dell’area maggiormente danneggiata dal terremoto contenuta nelle opere di Baratta (1), Mercalli (2), Novarese (3), Sabatini (4), e le stesse relazioni ufficiali delle commissioni d’indagine evidenziarono le pessime caratteristiche statiche, costruttive e strutturali della maggior parte degli edifici. In particolare Baratta sostenne che, mentre nei piccoli centri dei Peloritani e dell’Aspromonte le condizioni di povertà contribuirono a diffondere pessime tipologie edilizie e quindi ad amplificare notevolmente gli effetti distruttivi, nelle due città dello Stretto, soprattutto a Messina, furono proprio alcuni fattori dello sviluppo economico e sociale ad influenzare negativamente, dal punto di vista della risposta sismica, le caratteristiche degli edifici. Infatti, nel corso dell’espansione ottocentesca della città, gli edifici di Messina vennero eccessivamente ampliati e sopraelevati abbandonando completamente le tecniche e le normative adottate in seguito ai terremoti del 1783 e adottando al loro posto i discutibili criteri dell’edilizia "di prestigio". Già Goethe, che visitò la città dopo il terremoto del 1783, annotò che a Messina il raggiungimento di un precario prestigio sociale trovava la sua immagine nella tipologia edilizia caratterizzata da una sorta di contrasto tra il fasto del palcoscenico e la miseria delle quinte. L’adozione di una architettura di prestigio ricca di aggetti, balconate e cornicioni sporgenti, alla quale non corrispose un miglioramento delle tecniche e dei materiali impiegati, contribuì a rendere più gravi e diffusi gli effetti distruttivi del terremoto del 1908 (5). In Reggio Calabria, nelle scadenti tipologie edilizie, rileva anche la perdita di cultura edilizia locale, più evidenti nei danneggiatissimi rioni popolari. Altre caratteristiche edilizie erano quelle, altrettanto pericolose, indotte e diffuse in seguito al decollo commerciale ed economico della città negli ultimi anni dell’800, che si esprimevano nelle sopraelevazioni (6).

Note

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Baratta M.
Alcuni risultati ottenuti dallo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Bollettino della Società Geografica Italiana", s.4, vol.10, a.43, v.46, pp.1218-1224.
Roma 1909
Baratta M.
Il terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, in "Bollettino della Società Geografica Italiana" s.4, vol.10, a.43, v.46, pp.842-882.
Roma 1909
(2)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
Mercalli G.
I danni prodotti dai terremoti nella Basilicata e nelle Calabrie, in "Relazione della Sotto Giunta Parlamentare d’Inchiesta sulle condizioni dei contadini nelle provincie meridionali e nella Sicilia", vol.5, tomo 3 (Basilicata e Calabria).
Roma 1910
(3)
Novarese V.
Il terremoto del 28 dicembre in Reggio Calabria e provincia, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", a.1909, fasc.4, pp.424-496.
Roma 1909
(4)
Sabatini V.
Conferenza sul terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", vol.40.
Roma 1909
Sabatini V.
Contribuzione allo studio dei Terremoti calabresi, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10, fasc.3, pp.235-345.
Roma 1909
(5)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(6)
Baratta M.
Per la ricostruzione di Sant’Eufemia d’Aspromonte distrutta dal terremoto del 28 dicembre 1908.
Voghera 1911
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Baratta M.
Il terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, in "Bollettino della Società Geografica Italiana" s.4, vol.10, a.43, v.46, pp.842-882.
Roma 1909
Atti Parlamentari, Sotto Giunta Parlamentare
Basilicata e Calabria. Inchiesta parlamentare sulle condizioni dei contadini nelle province meridionali e nella Sicilia, vol.5, tomo 3.
Roma 1910
Franchi S.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 a Messina, in rapporto alla natura del terreno ed alla riedificazione della città, in "Bolletino del Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10 (1909), pp.111-157.
Roma 1909
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
Novarese V.
Il terremoto del 28 dicembre in Reggio Calabria e provincia, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", a.1909, fasc.4, pp.424-496.
Roma 1909
Relazione della commissione incaricata di studiare e proporre norme edilizie obbligatorie per i comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 e da altri anteriori.
Roma 1909
Relazione della Commissione reale incaricata di designare le zone più adatte per la ricostruzione degli abitati colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 o da altri precedenti.
Roma 1909
Sabatini V.
Contribuzione allo studio dei Terremoti calabresi, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10, fasc.3, pp.235-345.
Roma 1909

Administrative historical affiliations

Il terremoto distrusse completamente le strutture amministrative e politiche di Messsina e Reggio Calabria e delle loro provincie. In conseguenza di ciò il quadro di riferimento istituzionale fu, nei mesi successivi all’evento, ricostruito sulla base di una normativa d’emergenza direttamente emanata del governo. Tale provvedimento ampliò enormemente il ruolo di alcuni dicasteri (Lavori Pubblici, Tesoro ed Interno) in tutte le vicende conseguenti all’evento sismico. Con Regio Decreto del 3 gennaio 1909 n.1 fu dichiarato lo stato d’assedio nel comune di Messina e nei comuni del circondario di Reggio Calabria. Il medesimo provvedimento fu esteso ai comuni del circondario di Messina con Regio Decreto dell’8 gennaio 1909 n.10. Il 14 febbraio cessò lo stato d’assedio nelle località maggiormente danneggiate e furono nominati Commissari regi con pieni poteri (1). Con Regio Decreto del 6 febbraio 1909 n.47 furono attribuiti ai Prefetti poteri speciali relativi allo sgombero delle macerie e al transito nelle zone abitate distrutte dal terremoto. I locali Uffici del Genio Civile provvidero per i centri di Messina, Reggio Calabria, Palmi e Villa San Giovanni, alla delimitazione del perimetro delle aree di proprietà privata da sgomberare, distinguendo i fabbricati a secondo danni subiti (legge 21 luglio 1910, n. 579). Il complesso delle normative che regolarono l’accertamento dei danni e i lavori di ricostruzione sancì il ruolo principale di controllo del Ministero dei Lavori Pubblici. In assenza degli organi di governo locale, con la legge 12 gennaio 1909 n.12, furono assegnati al governo del Re poteri straordinari in materia di amministrazione dei comuni e delle provincie. Tali facoltà rimasero in vigore, seppur parzialmente, fino al 31 dicembre 1913. Tra le Magistrature Speciali istituite dalla legislazione straordinaria vanno ricordate le Commissioni per la regolamentazione delle questioni relative ai beni mobili ed immobili. Tali organismi, nominati dal ministro Guardasigilli ed istituiti a Messina e Reggio Calabria, ebbero poteri decisionali nella complessa e spinosa questione relativa all’attribuzione del possesso dei beni mobili ed immobili nei paesi danneggiati (2).

Note

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.28, fasc.25000.5.5 (1909), Relazione del commissario regio del circondario di Palmi e dei comuni di Bagnara, Scilla e Cannitello sul terremoto del 28 dicembre 1908, Roma 10 maggio 1909.

(2)
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

Social and economic effects

Il terremoto il maremoto causarono oltre a migliaia di morti, panico e spavento enormi anche in quelle località nelle quali i danni non raggiunsero livelli catastrofici. I resoconti giornalistici narrarono di scene di panico nei centri abitati di una vasta regione che va dai dintorni di Cosenza alle provincie di Siracusa e Agrigento (1). In alcune delle località in cui la scossa fu avvertita con forza, senza causare danni ingenti, si indissero riti religiosi vari (2). Le popolazioni si rifiutarono di rientrare nelle case e passarono la notte ed i giorni successivi all’aperto o in ricoveri di fortuna (3). Le notizie relative alla catastrofica entità dei danni giunsero al governo ed alla stessa stampa con notevole ritardo anche a causa dell’interruzione delle linee telegrafiche, delle comunicazioni ferroviarie e delle strade (4). Dalle Prefetture e dai Comandi locali dei Carabinieri furono inviate al Ministero degli Interni varie informative che, con toni drammatici, descrivevano la situazione (5).
La vita economica delle due intere provincie di Reggio Calabria e di Messina fu non solo sospesa, ma anche in larga parte distrutta. Il terremoto rappresentò, per certe vocazioni economico-commerciali consolidatesi negli ultimi anni dell’800, una autentica cesura. Messina, ad esempio cedette a Catania il ruolo di città egemone nei commerci dei prodotti della agricoltura della Sicilia orientale (6). In diverse aree si evidenziarono i gravi problemi per l’ordine pubblico sorti in seguito alla scossa per la distribuzione delle baracche e la esiguità delle forze a difesa dell’ordine pubblico (7). A Messina e a Reggio si cercò di dare soluzione a questi gravi problemi con l’imposizione dello stato d’assedio, provvedimento che suscitò polemiche e che diede origine ad episodi di sopraffazione legalitaria e militarista (8). Le decisioni degli alti comandi rischiarono di aggravare le conseguenze del terremoto: essi proposero infatti, tre giorni dopo la scossa, di incendiare e poi bombardare dal mare ciò che restava di Messina e di Reggio Calabria, inclusi coloro che erano ancora sepolti vivi dalle macerie; fortunatamente, il provvedimento non fu adottato e gli stessi responsabili militari si affrettarono a smentire questa loro intenzione (9). Il ritardo e le disfunzioni nei soccorsi aggravarono enormemente i disagi e le sofferenze delle popolazioni scampate al terremoto sia nei grandi centri che, in misura maggiore, nei piccoli centri rimasti isolati e senza alcun aiuto per numerosi giorni (10). Ovunque, nelle ore immediatamente successive alla scossa la situazione dell’ordine pubblico degenerò drammaticamente dando luogo a sommosse e saccheggi (11). Per ordine del Re furono destituiti il sindaco di Messina e l’ingegnere capo del Genio Civile che, pur essendo sopravvissuti al terremoto, abbandonarono la città (12). Le autorità locali richiesero l’invio immediato di tecnici, materiale per la costruzione delle baracche, indumenti, cibo, medicinali e uomini delle forze dell’ordine (13). In alcune località scoppiarono epidemie che richiesero l’invio di quantità straordinarie di vaccini (14). La grave situazione di disorganizzazione dei soccorsi alimentò campagne di stampa e polemiche in Italia ed all’estero; le autorità civili e militari vennero messe sotto accusa da diversi settori dell’opinione pubblica, mentre altri tentarono di trovare giustificazioni nell’assoluta eccezionalità dell’evento. Di fatto, i primi soccorsi alle popolazioni giunsero dalle squadre navali inglese e russa in alcuni paesi della costa calabrese e dell’interno i primi aiuti giunsero dopo giorni ed addirittura settimane (15). Numerose furono le richieste di immediata costruzione delle baracche provenienti anche da quelle località della Calabria, già danneggiate da precedenti terremoti, nelle quali la scossa del 28 dicembre 1908 aggravò le condizioni statiche degli edifici (16). Dalla stampa si levò un coro unanime di richieste perché la ricostruzione delle città e dei centri danneggiati fosse condotta secondo ben precise norme di edilizia antisismica. La stampa, ospitando a più riprese il parere di illustri sismologi italiani e stranieri, contribuì notevolmente a creare un’opinione pubblica favorevole all’adozione di severe normative di prevenzione (17). I provvedimenti che stanziavano i primi fondi per l’intervento straordinario nelle zone danneggiate alimentarono una serie di richieste, avanzate dai rappresentanti dei governi locali, di immissione nell’elenco dei comuni danneggiati (18).

Note

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908
(2)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908
(3)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 29 dicembre 1908.

(4)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Cosenza al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Cosenza 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 29 dicembre 1908.

(5)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Cosenza al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Cosenza 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Cosenza al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Cosenza 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Caltanissetta al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Caltanissetta 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catania al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catania 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del maggiore dei Carabinieri Casareto al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 30 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Cosenza al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Cosenza 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del tenente colonnello dei Carabinieri Santoni al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 30 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del sottotenente dei Carabinieri Carbone al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Milazzo 29 dicembre 1908.

(6)
Lupo S.
L’utopia totalitaria del fascismo, in "Storia d’Italia. Le Regioni dall’unità a oggi. La Sicilia", pp.373-482.
Torino 1987
(7)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 28 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del maresciallo dei Carabinieri Marzovilla al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Serra San Bruno 29 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 28 dicembre 1908.

(8)
L’Ora, 1909.01.21, a.10, n.21.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.13, a.10, n. 13.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.10, a.10, n.10.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.08/09, a.49, n.9.
Palermo 1909
(9)
Giornale di Sicilia, 1909.01.01/02, a.49, n.2.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.03/04, a.49, n.4.
Palermo 1909
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Lettera di Giuseppe Valentino al prefetto per la trasmissione di un telegramma al ministro Giolitti relativo alla proposta di bombardare Reggio, Reggio Calabria s.d.

(10)
Corriere della Sera, 1909.01.21.
Milano 1909
Corriere della Sera, 1909.01.22.
Milano 1909
(11)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Reggio Calabria al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Calabria 30 dicembre 1908.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del sindaco di Motta San Giovanni al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Motta San Giovanni dicembre 1908.

Giornale di Sicilia, 1909.01.04/05, a.49, n.5.
Palermo 1909
(12)
L’Ora, 1909.01.02, a.10, n.2.
Palermo 1909
(13)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del sottoprefetto di Castroreale al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Castroreale 29 dicembre 1908.

L’Ora, 1909.01.01, a.10, n.1.
Palermo 1909
(14)
Gazzetta di Parma, 1909.01.07.
Parma 1909
(15)
Lo stato maggiore e l’impreparazione militare, in "Nuova Antologia di Lettere, Scienze ed Arti", s.V, vol.139 (gennaio-febbraio 1909), pp.519-522.
Roma 1909
Il Foglietto, 1909.01.21, a.12, n.1.
Lucera 1909
Il Foglietto, 1909.01.24, a.12, n.2.
Lucera 1909
Il Foglietto, 1909.01.28, a.12, n.3.
Lucera 1909
Il Foglietto, 1909.01.31, a.12, n.4.
Lucera 1909
Gazzetta di Parma, 1909.01.09.
Parma 1909
Gazzetta di Parma, 1909.01.10.
Parma 1909
Gazzetta di Parma, 1909.01.15.
Parma 1983
Gazzetta di Parma, 1909.01.04.
Parma 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.06/07, a.49, n.7.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.07/08, a.49, n.8.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.12, a.10, n.12.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.09, a.10, n.9.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.21/22, a.49, n.22.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.20/21, a.49, n.21.
Palermo 1909
Giornale di Sicilia, 1909.01.10/11, a.49, n.11.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.06, a.10, n.6.
Palermo 1909
L’Ora, 1909.01.03, a.10, n.3.
Palermo 1909
Sipala M.P.
Una cosa nuova che chiamavano sciopero, ideologia e letteratura nella Sicilia del primo Novecento, in "Storia d’Italia. Le Regioni dall’unità a oggi. La Sicilia", pp.813-860.
Torino 1987
(16)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del sindaco di Mongiana al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Mongiana 28 dicembre 1908.

(17)
Giornale di Sicilia, 1908.12.30/31, a.48, n.364.
Palermo 1908
(18)
Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provvedimenti terremoto del 1908, PCM, 1911, fasc.4-408, prot.665, Statistica dei baraccamenti esistenti nei comuni della provincia di Messina e popolazioni ricoverate, Messina 23 novembre 1910.

Archivio di Stato di Catanzaro, Prefettura, Gabinetto, cat.26/1-2, Lavori pubblici ricostruzione, n.1825, Comune di Parghelia, Memoriale sulle condizioni e bisogni del comune di Parghelia distrutto dai terremoti dell’8 settembre 1905 e 28 dicembre 1908 redatto dal podestà Bonaventura Meligrana, Parghelia 6 gennaio 1930.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Relazione del prefetto di Catanzaro al ministro dell’Interno sui danni causati agli edifici pubblici e privati del comune di Fossato Serralta dai terremoti del 1905 e 1908, Catanzaro 21 settembre 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Lettera del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno Direzione generale amministrazione civile, Catanzaro 1º ottobre 1911.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Lettera del prefetto di Catanzaro al ministro dell’Interno, Catanzaro 3 settembre 1910.

Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provvedimenti del terremoto del 1908, PCM 1911, fasc.4-408, prot.665, Lettera della PCM al prefetto di Reggio Calabria sull’istanza del parroco di Camini, Roma 30 maggio 1911.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.28, fasc.25000.5.5 (1909), Relazione del commissario regio del circondario di Palmi e dei comuni di Bagnara, Scilla e Cannitello sul terremoto del 28 dicembre 1908, Roma 10 maggio 1909.

Institutional and administrative response

Il 12 gennaio fu adottata la prima di una lunga e complessa serie di leggi che delineò il quadro normativo all’interno del quale si organizzò la risposta istituzionale all’emergenza (1). La legge 12 gennaio 1909 n.12 stabilì le prime assegnazioni per bisogni ed opere urgenti, provvedendo, tra l’altro, all’assegnazione di 30 milioni per la ricostruzione degli edifici pubblici danneggiati, prelevati dalle eccedenze di cassa dell’esercizio finanziario 1907-1908. La legge stabilì una addizionale per 15 anni sulle imposte dirette gravanti sulla ricchezza mobile ed immobile da devolvere alle provincie di Messina e di Reggio Calabria. Alla addizionale si aggiunsero sopratasse sui bolli e sui biglietti ferroviari. Nei comuni in cui le verifiche condotte dal Genio Civile avrebbero accertata la distruzione o il grave danneggiamento di più del 50% degli edifici fu accordata l’esenzione, fino al 1913 per contribuenti con reddito imponibile inferiore alle 5000 lire, dalle imposte e sovraimposte sui terreni e sui fabbricati. Con Regio Decreto del 6 febbraio 1909 si regolamentarono le opere immediate da intraprendersi nelle località danneggiate (sgombero delle macerie, demolizioni, espropri delle aree e costruzione di baracche). Altre agevolazioni fiscali vennero adottate in seguito: si stabilirono moderazioni sull’imposta erariale e si prorogò l’esazione decennale dalle imposte per gli edifici industriali. Per rilanciare le attività economiche dei porti di Messina e di Reggio Calabria con legge 13 luglio 1910 n.466 si autorizzarono le concessioni per l’istituzione di depositi franchi ed altre agevolazioni per le navi che approdavano nei due scali marittimi. Si stabilirono inoltre riduzioni generalizzate delle imposte di registro nelle aree danneggiate e, con legge 21 luglio 1910 n.579, fu sospesa la riscossione dei debiti contratti con gli istituti di credito fondiario. Vennero adottate anche esenzioni dalle tasse scolastiche a favore dei danneggiati (legge 19 giugno 1913 n.857). I primi provvedimenti finanziari furono completati dalla legge del 15 aprile 1909 n.188 con la quale si autorizzò l’istituzione di un conto corrente, per un ammontare di 88 milioni, fra l’Amministrazione del Tesoro ed il Ministero dei Lavori Pubblici, allo scopo di dotare quest’ultimo dei mezzi necessari per avviare l’opera di ricostruzione (2). L’immissione dei centri nell’elenco provvisorio delle località danneggiate previsto dalla legge n.12 fu stabilita sulla base delle segnalazioni dei Prefetti, che riportarono le segnalazioni e le verifiche condotte dal Genio Civile (3). Per coordinare le innumerevoli iniziative di soccorso di privati, enti ed associazioni italiani e stranieri fu istituito un Comitato Centrale di Soccorso per i danneggiati, che relazionò sulla sua opera raccogliendo anche notizie sull’entità dei danni nelle varie località (4).

Note

(1)
L’Ora, 1909.01.13, a.10, n. 13.
Palermo 1909
(2)
Ministero dei Lavori pubblici
Testo unico delle leggi emanate in conseguenza del terremoto del 28 dicembre 1908. Approvato con R.D. 12 ottobre 1913, n.1261.
Roma 1913
(3)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Copia di telegramma del prefetto di Reggio Calabria relativo ai Comuni della provincia più danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Calabria 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Copia di telegramma del prefetto di Messina relativo ai Comuni della provincia più danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Messina 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Elenco dei Comuni danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 5 gennaio 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Telegramma della Direzione generale servizi speciali del Ministero dei Lavori pubblici al Ministero dell’Interno, Roma 1º ottobre 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.28, fasc.25000.5.5 (1909), Relazione del commissario regio del circondario di Palmi e dei comuni di Bagnara, Scilla e Cannitello sul terremoto del 28 dicembre 1908, Roma 10 maggio 1909.

(4)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Danni alle persone ed alle proprietà causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nelle provincie di Messina, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Cosenza, [Roma] 1909.

Comitato Centrale di Soccorso
Relazione della commissione di stralcio del Comitato Centrale di Soccorso per i danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908.
Roma 1912
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.39, fasc.25000.5.35 (1906-10), Terremoto 1908 ­ Spostamento abitati. Commissione relativa e proposte varie, Appunto del direttore generale dell’Amministrazione civile al Gabinetto del ministro, Roma 31 dicembre 1909.

Giornale di Sicilia, 1909.01.15/16, a.49, n.16.
Palermo 1909

Reconstructions and relocations

Le commissioni incaricate di indicare le modalità ed i siti più idonei alla ricostruzione, l’opera divulgatrice di Mario Baratta e degli altri sismologi italiani e le stesse campagne di stampa spinsero il governo ad adottare una serie di provvedimenti legislativi attraverso i quali si tentò di pianificare e regolamentare la ricostruzione. Tutti i comuni elencati nei decreti del 3 agosto 1909 n. 595 e 3 marzo 1910 n. 111 potevano adottare, indipendentemente dal numero degli abitanti, un Piano Regolatore delle costruzioni affidandolo ad un apposito Ufficio del Piano Regolatore diretto da un funzionario del Genio Civile (R.D. 24 dicembre 1911 n.1479). I Comuni che entro il 21 luglio 1915 si dotarono di un simile strumento urbanistico ebbero la facoltà di contrarre mutui a scadenza cinquantennale con la Cassa Depositi e Prestiti. L’Amministrazione dello Stato concorse attraverso il pagamento a metà delle singole annualità. Si venne così consolidando, per la prima volta nella legislazione italiana su vasta scala, il principio della programmazione urbanistica. Le leggi 12 gennaio 1909 n.12, 13 luglio 1910 n.466, 11 luglio 1913 n.1039 dettarono le norme da rispettare nella costruzione dei nuovi edifici e nel restauro di quelli ricuperabili. Fu espressamente vietata la costruzione di edifici su terreni instabili, paludosi, franosi, a forte pendio etc. Allo scopo di dare estesa applicazione a queste norme si indicarono per numerosi comuni delle provincie di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Messina, le aree nelle quali erano consentite le costruzioni e quelle interdette all’attività edilizia - leggi: 21 luglio 1910 n.579, 16 marzo 1911 n.254, 21 luglio 1911 n.840- (1). Per quel che riguarda le tipologie edilizie da adottarsi fu prevista una altezza massima degli edifici di 10 m, con la concessione di deroghe speciali, sino a 16 m, per motivi artistici o di pubblica utilità ed in edifici isolati e non adibiti ad alloggio o soggiorno. Le fondazioni dovevano essere eseguite a regola d’arte e poggiare per quanto possibile su terreno compatto. Furono vietate le tecniche di muratura a sacco, quella tradizionale con ciotoli e l’uso della ghisa per qualsivoglia struttura portante. Si prescrissero sistemi di muratura armata e l’adozione di collegamenti tra le diverse strutture degli edifici; fu vietato l’uso delle volte e si impose quello dei solai, ponendo fuori legge qualsiasi costruzione in aggetto o a sbalzo, fatta eccezione per i balconi che dovevano rispettare precise norme di costruzione. Si stabilirono le tecniche di costruzione da impiegarsi per i tetti e il limite di peso per mq delle strutture di copertura (2). La normativa dettò regole precise anche a proposito della larghezza minima delle strade - 10 metri nei centri con popolazione superiore ai 10.000 abitanti, 8 negli altri - e delle altre opere di urbanizzazione primaria (3).

Note

(1)
Ministero dei Lavori pubblici
Testo unico delle leggi emanate in conseguenza del terremoto del 28 dicembre 1908. Approvato con R.D. 12 ottobre 1913, n.1261.
Roma 1913
(2)
Ministero dei Lavori pubblici
Testo unico delle leggi emanate in conseguenza del terremoto del 28 dicembre 1908. Approvato con R.D. 12 ottobre 1913, n.1261.
Roma 1913
(3)
Ministero dei Lavori pubblici
Testo unico delle leggi emanate in conseguenza del terremoto del 28 dicembre 1908. Approvato con R.D. 12 ottobre 1913, n.1261.
Roma 1913
Relazione della commissione incaricata di studiare e proporre norme edilizie obbligatorie per i comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 e da altri anteriori.
Roma 1909
Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provvedimenti terremoto del 1908, PCM, 1911, fasc.4-408, prot.665, Provvedimenti a favore di Messina e Reggio Calabria, aprile-luglio 1911.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.39, fasc.25000.5.35 (1906-10), Terremoto 1908 ­ Spostamento abitati. Commissione relativa e proposte varie, Nota del Ministero dell’Interno al Ministero dei Lavori pubblici relativa alla proposta di spostamento dell’abitato di Calanna, Roma 6 luglio 1910.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.39, fasc.25000.5.35 (1906-10), Terremoto 1908 ­ Spostamento abitati. Commissione relativa e proposte varie, Telegramma del sindaco di Canolo al ministro dell’Interno, Canolo 16 febbraio 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.39, fasc.25000.5.35 (1906-10), Terremoto 1908 ­ Spostamento abitati. Commissione relativa e proposte varie, Carteggio relativo alla proposta di spostamento dell’abitato di Giffone danneggiato dalle frane e dai terremoti del 1905 e 1908, gennaio-febbraio 1909.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.4, b.39, fasc.25000.5.35 (1906-10), Terremoto 1908 ­ Spostamento abitati. Commissione relativa e proposte varie, Carteggio relativo alla proposta di spostamento dell’abitato di Locadi danneggiato dalle frane e dal terremoto del 28 dicembre 1908, gennaio-marzo 1910.

Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, b.40, fasc.3711, Piano regolatore della città di Messina approvato con Regio Decreto 31 dicembre 1911 redatto dall’ingegnere Luigi Borzi.

Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provvedimenti del terremoto del 1908, PCM 1911, fasc.4.408, prot.665, Lettera del Direttore delle FF.SS. al Presidente del Consiglio sulla ricostruzione delle officine ferroviarie di Messina, Roma 24 maggio 1911.

Theories and observations

Questo terremoto, tristemente famoso per l’entità dei danni umani e materiali che causò, offrì l’occasione per una serie innumerevole di studi sismologici. Tutti i maggiori studiosi mondiali di scienze della Terra dell’epoca si occuparono dei diversi aspetti dell’evento. Molti furono gli studi sulle modalità di propagazione delle onde sismiche, resi possibili dalla registrazione strumentale della scossa in ben 103 stazioni di rilevamento sparse in tutto il mondo. I tracciati strumentali fornirono ampio materiale al dibattito avviatosi tra i sismologi a proposito dell’energia dell’evento (1).
Il contributo della sismologia italiana agli studi e al progresso delle conoscenze fu di grande spessore. Mario Baratta fu autore dello studio più completo: "La catastrofe sismica calabro messinese" (1910), autentico punto di riferimento metodologico nella storia della sismologia (2). Mercalli, De Stefani, Oddone (tra i primi a recarsi sui luoghi del disastro), Sabatini, Martinelli, Franchi e altri, pur sostenendo teorie sismologiche spesso in aperto contrasto o interessandosi di aspetti geologici o ingegneristici, portarono tutti un grande contributo di conoscenze (3). Giuseppe Mercalli, sulla base delle osservazioni dirette degli effetti di danno causati da questo terremoto a Messina, aggiunse il grado XI alla propria scala dell’intensità macrosismica.
Platania (1909) (4) e Baratta (1910) (5) condussero studi approfonditi sul grande maremoto che seguì la scossa distruttiva, visitando entrambi i luoghi colpiti. Platania misurò mediante strumenti geodetici il livello raggiunto dalle onde e la loro direzione lungo le coste della Sicilia e della Calabria; Baratta utilizzò per il suo studio anche uno specifico questionario distribuito nelle aree colpite dallo tsunami: complessivamente, le informazioni raccolte riguardano oltre 130 località.
L’evento lasciò traccia di sé anche nella letteratura e nella saggistica: Luigi Pirandello, Sibilla Aleramo, Gaetano Salvemini (che perse nel disastro di Messina la moglie e i figli), Matilde Serao, Luigi Barzini ricordarono in opere e scritti il terremoto del 28 dicembre 1908 che rappresentò un evento epocale nella coscienza europea del Novecento.

Note

(1)
Agamennone G.
Importante particolarità nei sismogrammi del Regio Osservatorio Geodinamico di Rocca di Papa in occasione dei terremoti calabri dell’8 settembre 1905 e 28 dicembre 1908, in "Atti della Regia Accademia dei Lincei. Rendiconti", s.V, vol.18 (1909), pp.339-343.
Roma 1909
Comas Sola J.
Le tremblement de terre du 28 décembre 1908, enregistré á l’Observatoire Fabra (Barcelone), in "Comptes Rendus des Séances de l’Academie des Sciences", vol.148 (1909), pp.202-203.
Parigi 1909
Galitzin B.
Das sicilianische Erdbeben am 28 December 1908 nach den Aufzeichnungen der Pulkowa’schen seismischen Station, in "Bulletin de l’Académie Impériale des Sciences de St-Pétersbourg", a.1909, pp.279-298.
San Pietroburgo 1909
Malladra A.
Il sismogramma alpino del grande terremoto calabro-messinese, in "Rivista di Fisica, Matematica e Scienze Naturali", a.10 (1909), n.110, pp.5-32.
Pavia 1909
Martinelli G.
Per una supposta correlazione di alcune registrazioni in osservatori stranieri con una scossa calabro-sicula, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.16 (1912), pp.211-222.
Modena 1912
Oddone E.
Calcolo provvisorio della profondità dell’ipocentro del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908, in "Atti della Regia Accademia dei Lincei. Rendiconti", s.V, vol.18 (1909), pp.186-192.
Roma 1909
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(3)
Martinelli G.
Osservazioni preliminari sul terremoto calabro messinese del 28 dicembre 1908, in "Bollettino bimensuale del Comitato direttivo della Società Meteorologica Italiana", s.III, vol.28 (1909), pp.3-11.
Torino 1909
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
Oddone E.
Appunti fisici per lo studio del terremoto di Sicilia e di Calabria, in "Annali della Società degli Ingegneri ed Architetti Italiani", n.7, 1 aprile 1909.
Roma 1909
Oddone E.
Relazione preliminare intorno al grande terremoto di Sicilia e Calabria del 28 dicembre 1908, in "Die Erbebenwarte", vol.8, pp.1-12.
Ljubljana 1909
Platania G.
Il maremoto dello Stretto di Messina del 28 dicembre 1908, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.13 (1908-1909), pp.369-458.
Modena 1909
De Stefani C.
La regione sismica calabro-peloritana, in "Atti della Regia Accademia dei Lincei. Memorie della Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali", a.259, s.V, vol.9 (1912), pp.203-316.
Roma 1912
De Stefani C.
Il suolo dei paesi distrutti dal recente terremoto, in "Nuova Antologia di Lettere, Scienze ed Arti", s.V, vol.142 (luglio-agosto 1909), pp.504-513.
Roma 1909
Franchi S.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 a Messina, in rapporto alla natura del terreno ed alla riedificazione della città, in "Bolletino del Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10 (1909), pp.111-157.
Roma 1909
Sabatini V.
Contribuzione allo studio dei Terremoti calabresi, in "Bollettino del Regio Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10, fasc.3, pp.235-345.
Roma 1909
(4)
Platania G.
Il maremoto dello Stretto di Messina del 28 dicembre 1908, in "Bollettino della Società Sismologica Italiana", vol.13 (1908-1909), pp.369-458.
Modena 1909
(5)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Associated natural phenomena

Dopo il terremoto furono osservate in molte località variazioni nella portata delle sorgenti che ebbero però breve durata. Alcune testimonianze riferirono del verificarsi di fenomeni luminosi nel momento della scossa (1). A San Procopio la sorgente in località Mortilli crebbe più del doppio la sua portata dopo la scossa; a Mileto si intorbidì l’acqua delle fontane per tutto il giorno 28 dicembre; nei pressi di Termini Imerese, in contrada Favara sulle pendici del monte S.Calogero, esistevano le sorgive di acqua potabile che alimentavano l’acquedotto di Termini. Dopo il 28 dicembre l’efflusso cominciò a decrescere ed in seguito a scavi fatti nei mesi successivi si riuscì a captare ad una profondità maggiore di 3 metri, rispetto a quella precedente, soltanto 1/10 dell’acqua preesistente. Nei pressi degli stabilimenti termali di Termini Imerese fu notato un aumento di temperatura e di livello nelle acque dei pozzi, il giorno 28 dicembre e nella notte successiva comparvero alcune sorgive calde negli stessi luoghi dove erano apparse nel 1906 in seguito ad un evento sismico. Le nuove sorgenti si estinsero il 26 marzo 1909. L’acqua della sorgente di Fiumecaldo presso Mineo, poco dopo il terremoto cessò di scaturire e solo a circa 100 m di distanza ne venne in luce una piccola quantità rossastra. I fenomeni ebbero brevissima durata: verso le ore 15 del 28 dicembre, e poi alle 22 si ristabilì la precedente situazione (2).

Note

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Major earthquake effects

Il terremoto del 28 dicembre 1908 è considerato uno degli eventi di più elevata magnitudo della storia sismica italiana e, dal punto di vista degli effetti, rappresentò una autentica catastrofe, sia per l’altissimo numero di morti, sia perché distrusse due città importanti come Messina e Reggio Calabria.
La ricostruzione del quadro complessivo di un disastro di tale portata è influenzata da alcuni fattori preesistenti. Per comprendere adeguatamente l’impatto di questo evento sismico è infatti necessario ricordare che, se si escludono le due città dello Stretto e poche altre zone più sviluppate, la regione su cui si abbatté il terremoto era un’area caratterizzata da un’economia molto povera. Questo inevitabilmente si ripercuoteva sulla qualità dell’edilizia: i materiali impiegati erano scadenti e le tecniche costruttive molto vulnerabili dal punto di vista sismico; l’età e il degrado dei manufatti erano elevati; la manutenzione scarsa o inesistente. Inoltre, in molte località calabresi, gli effetti di questo terremoto si sovrapposero ai danni, non adeguatamente riparati, dei terremoti degli anni precedenti (1894, 1905 e 1907) aumentando l’entità delle distruzioni.
La scossa avvenne alle ore 4:20 GMT e, per quanto riguarda i danni più gravi, colpì un’area di circa 6000 kmq. In circa 80 località delle province di Messina e Reggio Calabria gli effetti furono devastanti, con distruzioni estese dal 70 al 100% delle costruzioni. Nel Messinese l’area delle distruzioni pressoché totali fu ristretta e comprese, oltre a Messina, 13 località dell’immediato entroterra della città e delle estreme propaggini settentrionali dei monti Peloritani, fino alla costa tirrenica. Per quanto riguarda la città di Messina, il terremoto, con il maremoto e gli incendi che lo seguirono, distrusse completamente il tessuto urbano (abitazioni, edifici pubblici civili ed ecclesiastici, infrastrutture). Le costruzioni che resistettero furono incredibilmente poche: secondo le statistiche ufficiali del Ministero dei Lavori pubblici, soltanto due case risultarono illese. Tutti gli altri fabbricati furono o distrutti totalmente o completamente sventrati: ne rimasero in piedi solo le pareti esterne, mentre collassarono tetti, solai, muri divisori, scale.
In Calabria il terremoto ebbe effetti distruttivi in una regione molto più estesa, comprendente tutto il versante occidentale del massiccio dell’Aspromonte. A Reggio le distruzioni furono di entità leggermente inferiore rispetto a Messina; tuttavia nei rioni più popolari della città i crolli totali furono estesissimi e in molti edifici sprofondarono tutte le strutture interne. Il terremoto fu quasi totalmente distruttivo in diversi centri abitati importanti come Calanna, Sant’Alessio e Sant’Eufemia in Aspromonte, Villa San Giovanni, e in tutte le località della riviera sia a nord che a sud di Reggio, che furono devastate anche dal grande tsunami che seguì la scossa.
Distruzioni estese fino a circa il 50% degli edifici furono riscontrate in 35 località, fra cui, in Calabria, alcuni paesi posti sul versante ionico dell’Aspromonte. L’area all’interno della quale gli effetti del terremoto furono gravi, con crolli totali limitati, ma molti edifici gravemente lesionati e resi inagibili, fu molto vasta e comprese oltre 170 località. Tale area include, in Calabria, la piana di Gioia Tauro, la Grecanica, la Locride e arriva fino alla penisola di capo Vaticano e alle località dell’istmo di Marcellinara, in provincia di Catanzaro; in Sicilia, comprende tutto il versante ionico dei Peloritani fino alle pendici nordorientali dell’Etna.
Secondo i dati statistici rilevati dal Ministero dei Lavori pubblici, approssimati per difetto, nelle tre province di Messina, Reggio Calabria e Catanzaro (che all’epoca comprendeva anche l’attuale provincia di Vibo Valentia), le case distrutte o demolite furono oltre 40.000; quelle gravemente danneggiate e rese totalmente o parzialmente inabitabili circa 33.000; quelle lesionate circa 68.000. La popolazione rimasta senza tetto fu certamente superiore a 120.000 persone.
Danni più leggeri, con lesioni in genere non gravi e in un numero complessivamente limitato di case o edifici pubblici, furono rilevati in oltre 350 centri abitati sparsi su un’area estesa a nord fino alle province di Crotone e Cosenza; in Sicilia fino ad alcune località delle province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Ragusa.
La scossa fu sentita dalle persone in un’area vastissima: in direzione nord fino all’isola d’Ischia e alla provincia di Campobasso; verso est fino al Montenegro, all’Albania e alle isole Ionie della Grecia; verso sud fu sensibile fino all’arcipelago maltese; a ovest fino a Ustica.

Effects on the environment

Il terremoto del 28 dicembre fu seguito da un maremoto di violenza straordinaria che lasciò in desolazione entrambe le coste dello Stretto. Il mare, dopo essersi ritirato in qualche punto fino a 200 metri dalla linea di battigia, invase le spiagge con due o tre ondate di enorme portata, la prima calma e silenziosa, le seguenti più rapide e impetuose. L’invasione delle acque sommerse tutto, causando varie migliaia di vittime, completando o aggravando le devastazioni e le distruzioni del terremoto, spazzando via in molti luoghi anche le macerie degli edifici crollati e lasciandone soltanto l’orma delle fondazioni. Sul litorale reggino l’altezza delle onde raggiunse i 6-11 metri: le località più colpite, oltre alla stessa Reggio, furono San Leo, Pellaro e Lazzaro. Sulla costa orientale della Sicilia le ondate più devastanti, da 6 a 9 metri circa di altezza, colpirono i paesi a sud di Messina, da Galati Marina a Giardini Naxos.
Fu rilevata una variazione nell’altimetria del suolo della parte bassa di Messina; un fenomeno simile venne osservato anche a Reggio Calabria e a Villa San Giovanni. Notevoli variazioni della linea di costa furono riscontrate in numerose località calabresi, dove il terremoto e il maremoto accelerarono la lenta immersione del litorale già in atto. Presso Pellaro la costa arretrò di 70 m circa; a Gallico la spiaggia perse in alcuni punti 10 m di larghezza. Nell’area più danneggiata si attivarono frane, smottamenti e scoscendimenti, si aprirono spaccature nel suolo, in generale limitate ai terreni superficiali, e si verificarono parziali spostamenti e lenti o rapidi scivolamenti dei terreni. Numerose frane interessarono la linea ferroviaria tra le stazioni di Bagnara Calabra e Favazzina e il parallelo tracciato della statale 18. La stessa strada fu danneggiata da una frana di vaste proporzioni nel tratto tra Scilla e Porticello.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

5 novembre 1908:
ore 16.50 circa (GMT), terremoto molto forte sul versante ionico dell’Aspromonte. La scossa ebbe la massima intensità a Staiti, e a Caraffa, dove raggiunse il VI grado; fu meno forte a Bruzzano, Ferruzzano e a Brancaleone. Fu avvertito nella Calabria meridionale fino all’altezza di Vibo Valentia, Monterosso, Filadelfia, e Siderno. Non fu inteso dalle persone a Messina (1).
6 novembre 1908:
ore 0.45 circa (GMT), scossa di terremoto avvertita a Capo Spartivento (2).
23 novembre 1908:
ore 7.59 (GMT), scossa di terremoto sensibile nel Messinese (3).
25 novembre 1908:
ore 13.05 circa (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto (4).
2 dicembre 1908:
ore 8.32 (GMT) forte scossa di terremoto avvertita nei dintorni di Vibo Valentia, Mileto e Martirano (5).
10 dicembre 1908:
ore 10.21 (GMT) forte scossa di terremoto, che provocò danni a Novara di Sicilia, Randazzo, Montalbano Elicona e Tripi, registrata a Messina, Catania e Mileto con replica alle 13.50 (GMT) (6); scossa, senza indicazione del tempo origine nella Calabria meridionale, a Messina e a Lipari (7).
27 dicembre 1908:
ore 4.00 (GMT), forti vibrazioni del suolo registrate dagli strumenti dell’Osservatorio di Messina (8);
ore 22.00 (GMT), forte scossa di terremoto ondulatorio della durata di 3 secondi a Letojanni, avvertita a Noto (9).
28 dicembre 1908:
ore 4.20.27 (GMT), scossa catastrofica seguita da maremoto, distrusse le città di Messina e Reggio Calabria e provocò gravissimi danni in vaste zone della Calabria e della Sicilia;
ore 4.25 (GMT), replica avvertita da un piroscafo in navigazione tra Faro e Messina e generalmente intesa in tutta la provincia di Reggio Calabria e in buona parte di quella di Messina;
ore 4.36 (GMT), scossa di V grado a Mileto, molto forte a Messina (10);
ore 4.47 (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto (11);
ore 4.51 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto (12);
ore 4.52 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (13);
ore 4.54 (GMT), scossa di VI grado avvertita a Mileto (14);
ore 4.55 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (15);
ore 4.56 (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto (16);
ore 4.57 (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto (17);
ore 5.10 (GMT), forte scossa a Mileto avvertita a bordo di un natante in rotta tra il Faro e Messina (18);
ore 5.18 (GMT), scossa avvertita con forza a Messina, di IV grado a Mileto (19);
ore 5.20 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto (20);
ore 5.40 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto (21);
ore 5.42 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (22);
ore 5.45 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, di IV grado a Mileto (23);
ore 6.02 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di IV grado a Mileto (24);
ore 6.09 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (25);
ore 6.19 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (26);
ore 6.31 (GMT), forte scossa avvertita a Messina e di III grado a Mileto (27);
ore 6.34 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina (28);
ore 6.36 (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto e registrata a Mineo (29);
ore 6.38 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto (30);
ore 6.59 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (31);
ore 7.04 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, di IV grado a Mileto (32);
ore 7.20 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (33);
ore 7.21 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto (34);
ore 7.23 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (35);
ore 7.24 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di III grado a Mileto e registrata anche a Mineo (36);
ore 7.25 circa (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto e registrata a Mineo (37);
ore 7.27 (GMT), scossa rovinosa avvertita a Messina (38);
ore 7.29 (GMT), scossa di VI grado avvertita a Mileto (39);
ore 7.32 (GMT), scossa di III grado registrata a Mileto (40);
ore 8.18 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di IV grado a Mileto e registrata anche a Mineo (41);
ore 8.25 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (42);
ore 8.33 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (43);
ore 8.39 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto e a Mineo (44);
ore 9.00 (GMT), scossa di III grado avvertita a Mileto e registrata a Mineo (45);
ore 9.35 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di IV grado a Mileto e registrata anche a Mineo (46);
ore 10.04 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, di IV grado a Mileto, registrata a Mineo e Valle di Pompei (47);
ore 10.58 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina (48);
ore 10.59 (GMT), scossa di V grado avvertita a Mileto (49);
ore 11.04 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto e a Mineo (50);
ore 12.09 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, di IV grado a Mileto (51);
ore 12.13 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (52);
ore 17.44 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (53);
ore 18.03 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (54);
ore 20.06 (GMT), forte replica di V grado a Mileto, molto forte a Reggio Calabria e Messina, fortissima a Cosenza, San Lucido, Paola, avvertita a Vibo Valentia. Secondo Mercalli questa scossa ebbe origine locale nel Cosentino e non fu provocata dalle strutture sismo- genetiche dello Stretto di Messina (55);
ore 21.16 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (56)ore 21.17 (GMT), scossa di IV grado avvertita a Mileto (57);
ore 21.21 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (58);
ore 21.45 (GMT), scossa di III grado registrata a Mileto (59);
ore 21.52 (GMT), scossa di III grado registrata a Mileto (60).
29 dicembre 1908:
ore 6.38 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto e a Mineo (61);
ore 9.19 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di II grado a Mileto (62);
ore 13.51 (GMT), scossa di V grado a Mileto, replica molto forte a Reggio Calabria, Gerace e Messina, avvertita a Mineo e a Catania, registrata a Valle di Pompei (63);
ore 18.30 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (64).
30 dicembre 1908:
ore 7.05 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di V grado a Mileto (65).
ore 10.15 (GMT), leggera scossa di terremoto avvertita a Mileto, fu sensibile a Messina, a Palmi fece crollare qualche maceria, fu registrata a Mineo (66).
ore 10.54 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di IV grado a Mileto, avvertita dalla popolazione a Mineo, registrata a Taranto e Valle di Pompei (67).
31 dicembre 1908:
ore 7.53 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto;
ore 11.50 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, di IV grado a Mileto (68);
ore 13.50 circa (GMT), forte scossa a Palizzi e Messina, registrata anche a Mileto e Mineo (69).
1 gennaio 1909:
ore 1.45 (GMT), scossa di terremoto avvertita a Reggio Calabria e Villa San Giovanni, registrata a Mileto (70);
ore 3.48 (GMT), scossa leggera avvertita a Reggio Calabria (71);
ore 6.26 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto (72);
ore 12.40 (GMT), scossa di II grado registrata a Mileto e a Mineo (73);
ore 22.37 (GMT), sensibile terremoto a Brancaleone, fu forte a Oppido Mamertina e a Graniti e molto forte a Messina; la scossa fu avvertita a Mileto, Catania e Mineo, registrata a Valle di Pompei (74);
ore 22.57 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di III grado a Mileto, registrata a Catania e Mineo (75).
2 gennaio 1909:
ore 20.48 (GMT), forte scossa di replica a Messina, avvertita lievemente a Mileto (76);
ore 22.46 (GMT), duplice replica avvertita a Messina, fu di II grado a Mileto (77).
3 gennaio 1909:
ore 2.50 (GMT), lieve scossa avvertita a Messina (78);
ore 3.56 (GMT), lieve scossa avvertita a Messina (79);
ore 6.28 (GMT), lieve scossa avvertita a Messina (80).
4 gennaio 1909:
nella mattinata varie scosse di replica avvertite a Messina;
ore 8.29 (GMT), scossa di II grado a Mileto (81);
ore 23.11 (GMT), scossa di II grado avvertita a Mileto e probabilmente a Brancaleone (82).
5 gennaio 1909:
ore 11.15 (GMT), forte scossa di replica a Messina (83);
ore 16.05 (GMT), debole replica a Messina (84);
ore 20.50 (GMT), debole replica a Messina (85).
6 gennaio 1909:
ore 3.34 (GMT), scossa di II grado avvertita a Mileto e a Catania (86);
ore 4.27 (GMT), scossa di II grado avvertita a Mileto; a Oppido Mamertina fu forte e provocò panico nella popolazione (87);
ore 8.00 circa (GMT), lieve replica avvertita a Messina (88);
ore 9.00 circa (GMT), lieve replica avvertita a Messina (89);
ore 19.55 (GMT), scossa molto forte a Messina, di IV grado a Mileto e Tropea, fu forte a Nicotera e avvertita a Tiriolo (90).
7 gennaio 1909:
ore 4.00 (GMT), sensibile replica di breve durata a Messina (91);
ore 11.14 (GMT), sensibili scosse di replica avvertite a Reggio (92);
ore 17.29 (GMT), fortissima replica della durata di 4-5 secondi, la più intensa dopo la scossa principale; a Reggio Calabria provocò crolli nei muri lesionati; a Messina ebbe la durata di 12 secondi e provocò la caduta di muri lesionati, a Villa S. Giovanni fu forte con andamento sussultorio e la durata di 4 secondi; fu avvertita con violenza a Bagnara, Cittanova e Palmi dove fece crollare dei muri; a Mileto fu di VI grado; la scossa fu avvertita con forza a Gioia Tauro, Vibo Valentia, Spilinga, Gerace; a Tiriolo fu di III grado e sensibile a Cosenza; fu avvertita a Mineo e a Catania, e registrata dagli apparecchi sismici di Taranto, di Ischia e di Valle di Pompei. Nel corso della notte tra il 7 e l’8 gennaio si avvertirono scosse leggere a Messina (93).
8 gennaio 1909:
ore 6.00 (GMT), sensibile replica a Messina, fu forte a Palmi (94).
9 gennaio 1909:
ore 18.57 (GMT), forte scossa a Vibo Valentia, a Spilinga e a Joppolo, registrata a Mileto (95).
10 gennaio 1909:
ore 0.00 circa (GMT), forte scossa a Messina (96);
ore 2.00 (GMT), circa, a Messina fu avvertita una scossa (97).
11 gennaio 1909:
ore 5.24 (GMT), a Messina fu avvertita una sensibile scossa (98);
ore 6.15 (GMT), sensibile scossa a Messina registrata a Mileto (99);
ore 19.11 (GMT), scossa di III grado a Mileto, forte a Messina, avvertita nella Sicilia orientale. A Joppello produsse gravi danni agli edifici (100).
12 gennaio 1909:
ore 12.07 (GMT), a Mileto scossa di II grado registrata anche a Catania (101); scossa molto forte che provocò crolli e cinque vittime a Tropea (102).
13 gennaio 1909:
ore 0.48 (GMT), a Mileto scossa di II grado registrata anche a Catania (103);
ore 18.35 (GMT), a Messina forte scossa sussultoria di 2 secondi che causò il crollo di muri pericolanti (104).
15 gennaio 1909:
tra le ore 14.00 e 15.00 (GMT), a Faro Inferiore scossa abbastanza forte; nella notte altre di cui qualcuna assai sensibile (105).
16 gennaio 1909:
ore 3.53 (GMT), a Faro Inferiore replica forte, accompagnata da lievissimo maremoto; a Tropea e Messina fu forte e preceduta da intenso rombo e causò l’aggravarsi delle lesioni, produsse panico generale a Piscopìo, a Mileto fu di IV grado; fu registrata a Catania (106);
ore 6.38 circa (GMT), a Faro Inferiore fu avvertita una replica; al villaggio superiore fu fortissima e giudicata una delle più violente repliche fino allora avvertite; a Messina fu forte; venne registrata a Mileto, e Catania (107);
ore 12.00 circa (GMT) a Reggio Calabria replica sensibile (108);
ore 21.33 (GMT), leggera replica avvertita a Messina (109);
ore 23.37 (GMT), violenta replica a Messina con la caduta di qualche muro (110).
18 gennaio 1909:
ore 2.45 (GMT), fu avvertita una scossa a Cassano Ionico;
tra le ore 5.00 e le ore 6.00 (GMT), tre repliche avvertite a Messina, una di queste fu forte (111);
ore 14.56 (GMT), replica avvertita a Messina (112).
19 gennaio 1909:
ore 4.58 (GMT), sensibile replica a Messina, nel mattino varie scosse (113);
ore 12.14 (GMT), replica avvertita a Messina e Reggio Calabria (114).
20 gennaio 1909:
ore 2.34 (GMT), lieve replica avvertita a Messina (115);
ore 3.10 (GMT), forte replica avvertita a Messina (116);
ore 3.37 (GMT), forte replica avvertita a Messina (117);
ore 9.00 (GMT), forte ma breve replica avvertita a Messina (118);
ore 14.15 (GMT), lieve replica avvertita a Messina (119);
ore 20.01 (GMT), replica avvertita a Mileto (120);
ore 20.58 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, di III grado a Mileto (121);
ore 21.18 (GMT), forte replica a Messina (122);
ore 22.21 (GMT), replica avvertita a Messina (123).
22 gennaio 1909:
ore 3.00 circa (GMT), a Reggio Calabria fu avvertita una forte scossa preceduta da rombo (124);
ore 4.01 (GMT), a Mileto scossa avvertita da varie persone (125).
23 gennaio 1909:
ore 0.04 circa (GMT), a Vibo Valentia scossa sensibile della durata di 20 secondi; a Stefanaconi e Piscopìo provocò panico nella popolazione (126);
ore 12.33 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina, sensibile in gran parte della Calabria e nella Sicilia orientale (127);
ore 18.28 (GMT), replica molto forte a Reggio Calabria dove provocò danni; a Messina fu fortissima. A Villa S. Giovanni la replica provocò crolli di muri; la scossa fu forte a Radicena e a Palizzi; fu di III grado a Tropea; di V grado a Mileto; fu avvertita a Lipari e intesa da molti a Catania. Fu registrata a Valle di Pompei (128).
24 gennaio 1909:
ore 16.00 (GMT), breve ma sensibile scossa avvertita a Messina e Reggio Calabria (129);
ore 17.00 (GMT), replica a Messina, fu forte a Milazzo (130).
25 gennaio 1909:
nel pomeriggio a Messina si avvertirono due brevi scosse (131).
26 gennaio 1909:
ore 6.57 (GMT), una forte scossa, preceduta da rombo, fu avvertita a Messina dove, nella notte, avvennero altre scosse (132).
28 gennaio 1909:
ore 2.40 (GMT), sensibile replica con rombo avvertita a Messina (133);
ore 5.14 (GMT), forte scossa avvertita al Forte Spuria di Messina (134);
ore 6.30 (GMT), sensibile replica avvertita a Jonadi (135).
29 gennaio 1909:
ore 3.30 (GMT), sensibile replica avvertita a Reggio Calabria e a Brancaleone (136);
ore 5.15 (GMT), sensibile scossa avvertita a Reggio Calabria (137).
30 gennaio 1909:
ore 0.55 (GMT), scossa molto forte a Messina, a Mileto si avvertì una scossa di IV grado (138);
ore 5.55 (GMT), replica molto forte a Messina che causò il crollo di qualche muro già lesionato; fu avvertita con forza anche a Reggio Calabria; fu lieve a Palmi e a Mileto (139);
ore 20.50 (GMT), a Mileto scossa di III grado (140).
31 gennaio 1909:
ore 10.00 (GMT), a Messina replica abbastanza sensibile, la scossa causò panico a Scilla (141);
ore 23.45 circa (GMT), forte scossa a Jonadi (142).
5 febbraio 1909:
ore 5.13 (GMT), a Santa Teresa di Riva fu avvertita una forte scossa (143).
6 febbraio 1909:
ore 20.28 (GMT), a Messina replica forte che provocò la caduta di qualche muro pericolante; a Noto fu molto sensibile e causò panico, ma nessun danno; fu avvertita anche con spavento a Lentini e a Buccheri (144);
ore 21.00 circa (GMT), a Messina fu avvertita una replica (145).
7 febbraio 1909:
ore 9.00 (GMT), leggera replica avvertita a Messina (146);
13 febbraio 1909:
ore 18.00 (GMT), lieve scossa avvertita a Pellaro (147);
ore 19.26 (GMT), replica molto forte, una delle più intense dopo la scossa principale, avvertita a Reggio Calabria accompagnata da intenso rombo, a Messina fu ugualmente molto forte e provocò crolli nei muri già lesionati; con la stessa intensità si manifestò a Villa San Giovanni, Pellaro, Archi, Brancaleone, Bova, Palizzi, Valdina e Capo Spartivento. La scossa fu forte a Monforte e Nicotera, a Mileto ebbe intensità di IV grado, fu avvertita a Mineo e a Catania e registrata dagli strumenti degli Osservatori di Taranto, Foggia, Ischia e Moncalieri (148);
ore 22.18 (GMT), scossa di II grado a Mileto avvertita a Pellaro (149).
14 febbraio 1909:
ore 2.00 (GMT), scossa di terremoto avvertita a Capo Spartivento (150);
ore 8.06 (GMT), sensibile replica avvertita a Messina (151).
23 febbraio 1909:
ore 3.30 circa (GMT), a Reggio Calabria scossa abbastanza sensibile avvertita anche a Pellaro; a Reggio, nella giornata, si udirono vari rombi senza apparente movimento del suolo (152).
26 febbraio 1909:
ore 17.38 circa (GMT), forte scossa a Messina, sensibile a Reggio Calabria accompagnata da rombo, causò panico nella popolazione a Condofuri dove fu avvertita con forza, la scossa fu di moderata entità a Scilla e leggera a Mileto (153);
ore 21.45 circa (GMT), a Reggio Calabria una forte scossa di replica causò alcuni danni, fu molto forte a Cannitello; a Scilla, Brancaleone e Rometta venne avvertita con forza mentre a Mileto fu molto leggera; alcune repliche furono avvertite nella notte a Catona (154);
ore 23.45 circa (GMT), una leggera scossa venne avvertita a Reggio Calabria (155).
27 febbraio 1909:
ore 0.52 circa (GMT), a Mileto venne avvertita una leggera scossa che fu forte a Messina (156);
fra le 1.00 e le 2.00 (GMT), diverse scosse di replica furono avvertite a Bagnara Calabra (157);
ore 1.20 circa (GMT), a Messina, Reggio Calabria e Scilla scossa di replica classificata di VII grado MCS, a Bagnara fu avvertita con forza e a Palmi la popolazione uscì dalle case, a Seminara fu accompagnata da forte rombo e provocò il crollo di alcuni muri pericolanti, a Gioia Tauro i muri di una casa già lesionata cedettero, a Mileto la scossa fu di moderata intensità (158);
ore 2.00 circa (GMT), una forte scossa fu avvertita a Scilla, Palmi e Bagnara (159);
ore 4.00 circa (GMT), a Scilla una scossa di moderata intensità accompagnata da rombo; venne avvertita anche a Palmi (160).
28 febbraio 1909:
ore 3.30 circa (GMT), a Bagnara venne avvertita una scossa sussultoria (161).
1 marzo 1909:
ore 2.00 circa (GMT), una forte scossa avvertita a Reggio Calabria e Cannitello, di moderata intensità a Bagnara (162);
ore 3.00 circa (GMT), Bagnara Calabra scossa moderata (163);
ore 9.45 circa (GMT), a Bagnara Calabra fu avvertita con forza una scossa di replica (164);
ore 10.34 circa (GMT), scossa molto leggera a Mileto (165).
2 marzo 1909:
ore 16.00 circa (GMT), scossa di moderata intensità a Reggio Calabria avvertita anche a Catona e a Palmi (166).
3 marzo 1909:
ore 0.00 circa (GMT), a Reggio Calabria fu avvertita una leggera scossa ondulatoria (167);
ore 4.00 circa (GMT), una scossa abbastanza forte svegliò molte persone a Reggio Calabria (168).
4 marzo 1909:
ore 13.30 circa (GMT), una scossa di moderata intensità accompagnata da rombo venne avvertita a Reggio Calabria (169).
5 marzo 1909:
ore 11.54 circa (GMT), scossa leggera a Reggio Calabria (170);
ore 12.29 circa (GMT), a Reggio Calabria una forte scossa avvertita con panico dalla popolazione; fu abbastanza forte a Gerace (171).
10 marzo 1909:
ore 16.40 circa (GMT), scossa forte a Messina, leggera a Mileto (172);
ore 19.17 circa (GMT), forte scossa a Messina e Reggio Calabria, molto leggera a Mileto, registrata a Catania e a Mineo (173).
12 marzo 1909:
ore 16.50 circa (GMT), una scossa di forte intensità preceduta da rombo venne avvertita a Reggio Calabria (174).
15 marzo 1909:
ore 18.20 circa (GMT), leggera scossa a Messina (175);
ore 19.31 circa (GMT), una forte scossa provocò panico nella popolazione a Messina (176).
17 marzo 1909:
ore 0.43 (GMT), scossa classificata di VI grado MCS a Cinquefrondi, leggera a Messina, Pellaro e Cittanova (177); fu molto leggera a Mileto (178).
30 marzo 1909:
ore 3.56 circa (GMT), leggera scossa a Mileto (179).
11 aprile 1909:
ore 22.00 circa (GMT), scossa di modesta intensità avvertita a Reggio Calabria (180).
22 aprile 1909:
ore 3.53 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (181).
8 maggio 1909:
ore 6.10 (GMT), forte scossa avvertita a Messina (182);
ore 6.26 (GMT), scossa molto forte a Messina, avvertita anche nei dintorni della città e in Calabria (183).
10 maggio 1909:
ore 15.03 (GMT), scossa molto forte avvertita a Messina (184).
2 giugno 1909:
ore 23.14 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Seminara, di modesta intensità nelle località dell’interno (185);
3 giugno 1909:
numerose scosse, che provocarono panico nella popolazione, vennero segnalate dalla stampa nazionale (186).
10 giugno 1909:
ore 16.49 circa (GMT), due forti scosse furono avvertite a Messina con intervallo di 25 secondi (187).
24 giugno 1909:
la stampa nazionale segnalò varie di scosse, che provocarono panico (188).
30 giugno 1909:
ore 20.53 circa (GMT), forte scossa nella regione calabro- messinese (189).
1 luglio 1909:
ore 6.20 circa (GMT), una scossa rovinosa produsse notevole spavento a Messina, dove il crollo di alcune case già gravemente danneggiate provocò la morte di due persone; a Reggio Calabria fu molto forte e raggiunse il VI grado MCS a Radicena, Palmi e Varapodio; a Villa San Giovanni e Gallico la scossa fu sensibile ma non produsse nuovi danni (190).
9 luglio 1909:
ore 23.23 (GMT), scossa forte avvertita a Messina (191).
7 settembre 1909:
ore 0.36 (GMT), scossa avvertita fortemente a Capo Spartivento, di moderata intensità a Messina, Cittanova e Brancaleone (192).
22 settembre 1909:
ore 7.33 (GMT), forte scossa di terremoto a Gallina e Capo d’Armi, avvertita abbastanza fortemente a Messina e Reggio Calabria, nell’interno il terremoto fu di modesta intensità (193).
16 ottobre 1909:
ore 17.57 (GMT), scossa forte avvertita a Messina (194).
30 ottobre 1909:
scosse di terremoto a Messina segnalate dalla stampa nazionale (195).
22 novembre 1909:
ore 0.29 (GMT), scossa forte avvertita a Messina (196).
13 giugno 1910:
ore 23.43 (GMT), forte scossa di terremoto avvertita a Condofuri, fu sensibile nella Calabria meridionale e nel Messinese (197).
1 agosto 1910:
ore 10.40 (GMT), forte scossa a Borgia, avvertita leggermente nel Reggino e nel Messinese (198).
30 agosto 1910:
ore 2.10 (GMT), una fortissima scossa di terremoto venne avvertita a Palmi e Piscopio, fu forte a Messina, Motta San Giovanni, Capo Spartivento, Ferruzzano, Serra San Bruno e Tropea (199).
9 settembre 1910:
ore 2.49 (GMT), forte scossa avvertita a Messina, fu sensibile nei paesi dell’interno e nel Reggino (200).
18 novembre 1910:
ore 2.44 (GMT), scossa forte avvertita a Messina, abbastanza forte a Stromboli e leggera nella Calabria meridionale (201).
11 marzo 1911:
ore 3.29 (GMT), forte scossa di terremoto a Palmi, abbastanza forte a Messina, venne avvertita moderatamente nella Calabria meridionale, fu leggera a Stromboli (202).
21 marzo 1911:
ore 19.29 (GMT), forte scossa a Messina (203).
18 giugno 1911:
ore 16.59 (GMT), forte scossa avvertita a Capo d’Armi e di intensità moderata a Cittanova, Radicena e Mileto (204).
30 giugno 1911:
ore 5.30 (GMT), forte scossa a Messina (205).
7 settembre 1911:
ore 16.14 (GMT), forte scossa a Messina, fu avvertita anche nell’interno e nel Reggino (206).
22 dicembre 1912:
ore 8.05 (GMT), scossa molto forte a Messina, di discreta intensità a Reggio Calabria e avvertita nella Calabria meridionale e nella Sicilia orientale (207).
25 febbraio 1913:
ore 4.58 (GMT), forte scossa di terremoto a Messina e Pellaro, avvertita nei paesi dell’interno e del Reggino, fu sensibile in alcuni luoghi della Sicilia orientale e della Calabria centrale (208).

Note

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(3)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(4)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(5)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(6)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(7)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(8)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(9)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(10)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(11)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(12)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(13)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(14)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(15)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(16)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(17)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(18)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(19)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(20)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
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(21)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(22)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(23)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(24)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(25)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(26)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(27)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(28)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(29)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(30)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(31)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(32)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(33)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(34)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(35)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(36)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(37)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(38)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(39)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(40)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(41)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(42)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(43)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(44)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(45)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(46)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(47)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(48)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(49)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(50)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(51)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(52)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(53)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(54)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(55)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(56)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(57)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(58)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(59)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(60)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(61)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(62)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(63)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(64)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(65)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(66)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(67)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(68)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(69)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(70)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(71)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(72)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(73)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(74)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(75)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(76)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(77)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(78)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(79)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(80)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(81)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(82)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(83)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(84)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(85)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(86)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(87)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(88)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(89)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(90)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(91)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(92)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(93)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(94)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(95)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(96)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(97)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(98)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(99)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(100)
Il Corriere del Polesine, 1909.01.13.
Rovigo 1909
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(101)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(102)
Il Corriere del Polesine, 1909.01.13.
Rovigo 1909
(103)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(104)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(105)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(106)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(107)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(108)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(109)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(110)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(111)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(112)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(113)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(114)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
L’Avvenire, 1909.01.20, a.11, n.16.
Pavia 1909
(115)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(116)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(117)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(118)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(119)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(120)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(121)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(122)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(123)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(124)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(125)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(126)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(127)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(128)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(129)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(130)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(131)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(132)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(133)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(134)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(135)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(136)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(137)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(138)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(139)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(140)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(141)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(142)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(143)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(144)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(145)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(146)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(147)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(148)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(149)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(150)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(151)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(152)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(153)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(154)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(155)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(156)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(157)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(158)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(159)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(160)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(161)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(162)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(163)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(164)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(165)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(166)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(167)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(168)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(169)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(170)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(171)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(172)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(173)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(174)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(175)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(176)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(177)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(178)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(179)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(180)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(181)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(182)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(183)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(184)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(185)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Gazzetta Ferrarese, 1909.06.03, n.149.
Ferrara 1909
(186)
Gazzetta Ferrarese, 1909.06.04, n.150.
Ferrara 1909
(187)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Gazzetta Ferrarese, 1909.06.11, n.157.
Ferrara 1909
(188)
Gazzetta Ferrarese, 1909.06.25, n.171.
Ferrara 1909
(189)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(190)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(191)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
Gazzetta Ferrarese, 1909.07.11, n.187.
Ferrara 1909
(192)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(193)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(194)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(195)
Gazzetta Ferrarese, 1909.10.30, n.297.
Ferrara 1909
(196)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(197)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(198)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(199)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(200)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(201)
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*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Telegramma del ministro Giolitti al ministro dei Lavori pubblici Bertolini per disporre un’immediata distribuzione di viveri al personale ferroviario marittimo, Roma 4 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Telegramma del prefetto di Napoli al prefetto di Reggio Calabria relativo al trasporto dei valori del Banco di Napoli, Napoli 7 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 433, fasc.95, Corpo reale del Genio civile, "Elenchi dei proprietari di case danneggiate dal terremoto del 1907 nei diversi comuni del circondario di Gerace, i cui lavori di riparazione secondo le perizie redatte dal Genio civile di Reggio Calabria furono eseguiti, ma non si poterono collaudare perché distrutte dal terremoto del 28 dicembre 1908", [Reggio Calabria 25 aprile 1910].Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 433, fasc.95, Corpo reale del Genio civile, "Elenchi dei proprietari di case danneggiate dal terremoto del 1907 nei diversi comuni del circondario di Gerace, i cui lavori di riparazione secondo le perizie redatte dal Genio civile di Reggio Calabria non furono iniziati od ultimati a causa del terremoto del 28 dicembre 1908", [Reggio Calabria 25 aprile 1910].Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 433, fasc.95, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria al prefetto, Reggio Calabria 25 aprile 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Minuta di lettera del prefetto al Ministero di Agricoltura, industria e commercio, Reggio Calabria 7 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria F.Guggino al prefetto, Reggio Calabria 5 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio speciale del Genio civile di Palmi M.Maglietti al prefetto, Palmi 2 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria F.Guggino al prefetto, Reggio Calabria 2 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Minuta di lettera del prefetto all’ingegnere capo del Genio civile, Reggio Calabria 25 novembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Lettera del direttore dell’Ufficio del lavoro del Ministero di Agricoltura, industria e commercio al prefetto di Reggio Calabria, Roma 15 novembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto indicante la percentuale dei danni nei varî comuni del circondario di Gerace in rapporto al numero dei fabbricati componenti ciascun comune", Gerace 28 maggio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Elenco dei fabbricati danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nei vari comuni del circondario di Gerace", Reggio Calabria 15 settembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Provvedimenti pel terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto supplitivo dei comuni del circondario di Reggio Calabria con i dati inerenti ai danni cagionati dal terremoto sudetto", Reggio Calabria 28 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Lettera del sottoprefetto di Gerace Marina A.Salvadori al prefetto di Reggio Calabria, Gerace Marina 2 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Statistica dei morti e dei danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nei comuni del circondario di Reggio, s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Telegramma del sindaco di San Luca al prefetto sui feriti e sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gerace Marina 28 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Telegramma del sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte al prefetto sui feriti e sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Sant’Alessio in Aspromonte 29 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Telegramma del sindaco di Siderno al prefetto sui feriti e sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Siderno Marina 28 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 403, fasc.138, Pianta generale della città di Reggio Calabria con la divisione in zone delle aree da sgombrare, Reggio Calabria 20 gennaio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 all’edificio dell’Opera pia "la Provvidenza", Reggio Calabria 23 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 400, fasc.135, Elenco dei fabbricati classificati inutilizzabili compresi nel centro urbano di Reggio Calabria non ancora demoliti, Reggio Calabria 1º luglio 1914.Direct source1914
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, categoria 27ª, fascio 333, fasc.33, Pianta della città di Reggio Calabria prima del terremoto con indicazione dei siti per la ricostruzione degli edifici pubblici redatta dall’ingegnere del Genio civile Zani, Reggio Calabria 30 aprile 1912.Direct source1912
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Elenco di baracche adibite a pubblici esercizi in via Marina redatto dal Comando delle Guardie municipali, Reggio Calabria 23 gennaio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sulla demolizione del piano superiore del fabbricato Nesci, Reggio Calabria 16 marzo 1915.Direct source1915
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, categoria 27ª, fascio 297, fasc.41, Prospetto delle opere pubbliche eseguite nel circondario di Reggio Calabria, s.d.Direct sources.d.
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, categoria 27ª, fascio 332, fasc.36, Circolare del ministro Sacchi sulle norme tecniche e igieniche per le riparazioni, ricostruzioni degli edifici pubblici e privati nei comuni colpiti dal terremoto, Roma 21 ottobre 1912.Direct source1912
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 405, fasc.142, Lettera del Ministero dei Lavori pubblici al prefetto sulle consegne dei terreni ai comuni, Roma 1º marzo 1912.Direct source1912
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 23/I, categoria 5ª, fascio 65, fasc.5, Lettera del presidente della Camera di commercio e arti al prefetto sulle piccole industrie della provincia, Reggio Calabria 9 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, categoria 26ª, fascio 310, fasc.10, Elenco delle baracche donate allo Stato da comitati e governi esteri, Reggio Calabria s.d.Direct sources.d.
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 346, fasc.36, Articolo sulla "Gazzetta di Messina e della Calabria" contro il prefetto Pesce per la costruzione di una strada nel rione D baraccato, Reggio Calabria 19 giugno 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Reclamo degli abitanti della borgata S.Caterina al prefetto contro l’operato del Genio civile, Reggio Calabria 10 maggio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368, fasc.94, Elenco delle baracche costruite da comitati nazionali ed esteri nel circondario di Reggio, Reggio Calabria 17 febbraio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 358, fasc.80, Telegramma del ministro dei Lavori pubblici al prefetto sugli alloggi degli impiegati governativi, Roma 9 ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 358, fasc.80, Telegramma del ministro dei Lavori pubblici al prefetto per la richiesta di censimento delle baracche assegnate e non occupate, Roma 9 ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 358, fasc.80, Reclamo di Gioacchino Basile al prefetto per presunti favoritismi del Genio civile nella distribuzione delle tavole, Reggio Calabria 4 ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 405, fasc.142, Lettera circolare del ministro dei Lavori pubblici Bertolini al prefetto sulle concessioni dei suoli nei comuni colpiti dal terremoto, Roma 14 settembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Reclamo degli abitanti al prefetto contro l’appaltatore delle baracche di S.Sperato, Reggio Calabria 4 settembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 23/I, categoria 15ª, fascio 95, fasc.12, Lettera del ministro dell’Interno al prefetto sulla difesa sanitaria contro il colera, Roma 3 settembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Reclamo degli abitanti di S.Anna al prefetto per l’ubicazione dei baraccamenti, Reggio Calabria 2 settembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Reclamo degli abitanti al prefetto per inconvenienti nei baraccamenti del fondo Scordo, Reggio Calabria 29 agosto 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432, fasc.94, Decreto del prefetto Pesce relativo ai lavori di adattamento delle baracche, Reggio Calabria 18 agosto 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.30, Quadro riassuntivo dello stato di avanzamento dei lavori di baraccamento nel circondario di Reggio, Reggio Calabria 31 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 339, fasc.14, Circolare del prefetto Pesce ai sindaci sulla concessione di baracche, distribuzione di legname e assegnazione di aree, Reggio Calabria 13 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter., fasc.95, Lettera del console P.Sandicchi al prefetto sulle baracche inviate dal comitato bavarese di soccorso, Monaco di Baviera 12 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 349, fasc.49, Circolare del ministro dei Lavori pubblici Bertolini sulle baracche per scuole, chiese e case comunali, Roma 8 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Lettera del comandante dell’XI Corpo d’Armata al prefetto relativa al permesso speciale per effettuare ricerche tra le rovine, Reggio Calabria 8 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 338, fasc.13, Lettera del comandante del presidio militare di Reggio al comando della divisione di Catanzaro relativa al servizio estinzione incendi, Reggio Calabria 27 giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 407, fasc.145, Istanza del direttore generale del Banco di Napoli al ministro dei Lavori pubblici per ottenere un locale provvisorio, Roma 17 giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.94, Relazione di un medico napoletano al prefetto sul soccorso prestato a Catona e Reggio, Napoli 21 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.21, Lettera del comandante dell’XI Corpo d’Armata al prefetto relativa agli indumenti disponibili per la distribuzione, Reggio Calabria 28 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter., fasc.94, Telegramma del prefetto di Livorno Bondi al prefetto di Reggio sull’arrivo del piroscafo Egeo con materiale per la costruzione di due baracche, Livorno 15 giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Lettera degli abitanti del rione S.Anna sezione H al prefetto per la richiesta di baracche, Reggio Calabria 24 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Prospetto sullo stato di avanzamento dei baraccamenti nel circondario di Reggio, Reggio Calabria 7 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 360, fasc.82, Telegramma del presidente del Comitato centrale di soccorso al prefetto per denunciare presunti favoritismi nella concessione delle baracche, Roma 2 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.95, Telegramma del Comitato centrale di soccorso al prefetto relativo all’arrivo del conte Gaetano Falconi con soccorsi, Roma 29 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Lettera del deputato Alessandro Guarracino al prefetto per informazioni su alcuni individui imputati di furto, Napoli 1º febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Processo verbale della riunione sulla nave Umberto I relativa ai baraccamenti e all’ubicazione della nuova città, Reggio Calabria 2 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Comando dell’XI Corpo d’Armata ­ Servizi di commissariato alla cessazione dello stato d’assedio, Reggio Calabria 9 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Comando dell’XI Corpo d’Armata ­ Servizio sanitario alla cessazione dello stato d’assedio, Reggio Calabria 9 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Comando dell’XI Corpo d’Armata ­ Servizio del Genio dopo lo stato d’assedio, Reggio Calabria 9 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 385, fasc.119, Quadro riassuntivo dei generi alimentari distribuiti dal magazzino militare ai comuni e alle borgate di Reggio dal 28 dicembre 1908 al 9 febbraio 1909, Reggio Calabria 9 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Dislocazione delle truppe in Calabria al 10 febbraio 1909 ­ Settori militari di Reggio Calabria e Catanzaro, Reggio Calabria 10 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Ufficio di Pubblica Sicurezza ­ Disposizioni relative al servizio diurno e notturno nella città dal 14 febbraio 1909, Reggio Calabria 13 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 334, fasc.6, Dimissioni della Commissione incaricata per la distribuzione delle baracche e delle tavole, Reggio Calabria 24 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 23/I, categoria 16ª, fascio 109, fasc.42, Lettera del sindaco Mezzatesta al prefetto per l’impianto di un padiglione a uso di ospedale, Reggio Calabria 18 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 360, fasc.82, Lettera del delegato pontificio Emilio Cottafavi al prefetto relativa alla costruzione della baracca funzionante da cattedrale, Reggio Calabria 25 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Piano particolareggiato di esecuzione per l’espropriazione dei terreni da occuparsi con il baraccamento per il ricovero dei danneggiati nella zona tra il torrente Annunziata e il torrente S.Lucia, Reggio Calabria 12 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 334, fasc.6, Telegramma del ministro dei Lavori pubblici Bertolini al prefetto sulla nomina di una commissione per l’assegnazione delle baracche, Roma 11 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.94, Offerta di case di legno da parte della Croce rossa svizzera, s.l. 10 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 384, fasc.117, Elenco di sussidi concessi a professionisti di Reggio Calabria, s.l. 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 380, fasc.311, Procura speciale rogata da un notaio di New York a un cittadino di Villa San Giovanni per riscuotere un sussidio, Brooklyn 16 marzo 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 362, fasc.84, Lettera dell’Opera nazionale di patronato Regina Elena al prefetto sulla disponibilità di baracche da assegnare a vedove, Roma 11 febbraio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 381, fasc.114, Telegramma del presidente della Commissione di stralcio al prefetto sulla chiusura dei lavori del Comitato centrale di soccorso e l’istituzione della commissione, Roma 20 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 23/I, categoria 10ª, fascio 72, fasc.3, Decreto del ministro di Grazia e giustizia e dei culti relativo ai sussidi per l’esercizio del culto nei luoghi danneggiati, Roma 5 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.30, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sull’arrivo di murali da Brayla (Romania), Reggio Calabria 22 ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.19, Lettera di Libero Maioli al prefetto per la richiesta di sussidio, Radicena 4 agosto 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 377, fasc.107, Telegramma del Comitato generale di soccorso al prefetto per comunicare l’esaurimento dei fondi disponibili, Roma 3 giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 383, fasc.116, Elenco dei pescatori cui fu concesso un sussidio compilato dalla Capitaneria di porto di Reggio, Reggio Calabria 11 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 392, fasc.126, Lettera degli alunni della Regia scuola industriale di Reggio al re per la richiesta di sussidi, Reggio Calabria 7 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 374, fasc.104, Lettera del presidente del comitato popolare di beneficenza di San Giovanni Valdarno al prefetto relativa ai sussidi accordati ai profughi del terremoto, San Giovanni Valdarno 30 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 381, fasc.114, Lettera del prefetto al sindaco per la nomina di una commissione adibita alla distribuzione di sussidi ai danneggiati dal terremoto, Reggio Calabria 9 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Lettera del sindaco Mezzatesta al prefetto sulla donazione di denaro, coperte e biancheria fatta dal ministro di Spagna, Reggio Calabria 6 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.30, Lettera del comandante del X Corpo d’Armata di Napoli al prefetto relativa alle casette di legno donate dal governo degli Stati Uniti d’America, Napoli 22 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 381, fasc.114, Lettera del Comitato centrale di soccorso al prefetto sull’invio di sussidi ai danneggiati dal terremoto, Roma 20 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.95, Lettera di Giovanni Gatto al prefetto relativa alla raccolta di somme per i terremotati, Pittsburgh 10 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.95 Lettera del console italiano Mazzone al prefetto per informazioni su un vaglia destinato ai superstiti del terremoto, Malta 28 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Elenco dei fabbricati classificati utilizzabili in parte ai quali non sono state apportate le modifiche ai sensi del decreto 6 luglio 1912 n.1080, Reggio Calabria s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133,Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sulla demolizione di case utilizzabili in parte, Reggio Calabria 4 gennaio 1916.Direct source1916
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Ordinanza del sindaco Andiloro sulla concessione di proroga per ultimare i lavori di demolizione e sgombro, Reggio Calabria 10 dicembre 1914.Direct source1914
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 400, fasc.135, Lettera del commerciante Angelo Pastore al prefetto per ottenere la proroga per la demolizione di un fabbricato, Reggio Calabria 14 settembre 1914.Direct source1914
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 400, fasc.135, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sulla demolizione del palazzo Genovese, Reggio Calabria 13 maggio 1914.Direct source1914
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133 Lettera della Congregazione di carità di Reggio al prefetto sulla demolizione di alcuni fabbricati, Reggio Calabria 28 agosto 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, categoria 27ª, fascio 332, fasc.36, Ordinanza del regio commissario Andreoli sulla concessione di proroghe per la demolizione e lo sgombro di materiali, Reggio Calabria 17 giugno 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Elenco delle ditte che hanno chiesto proroghe per la demolizione di fabbricati utilizzabili in parte nel centro urbano, Reggio Calabria 6 giugno 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sulla diversa classificazione dei fabbricati di privati, Reggio Calabria 30 marzo 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Elenco degli edifici dichiarati utilizzabili in parte nel centro urbano, Reggio Calabria 8 gennaio 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 400, fasc.135, Elenco delle case dichiarate utilizzabili in parte, Reggio Calabria 24 dicembre 1912.Direct source1912
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sulla demolizione del conservatorio delle Verginelle, Reggio Calabria 9 dicembre 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto circa lo sgombro delle aree private del centro urbano e sul mutamento di classifica di alcuni fabbricati, Reggio Calabria 24 settembre 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 383, fasc.116, Disposizione del prefetto sull’improrogabilità del termine per i lavori di demolizione e di sgombro delle macerie, Reggio Calabria 6 luglio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Disposizione del Genio civile affinché i materiali utilizzabili ricavati dagli sgombri delle aree pubbliche siano venduti a beneficio del Regio patronato Regina Elena, Reggio Calabria 15 marzo 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 383, fasc.116, Lettera della direttrice dell’istituto Pio X al prefetto relativa alla chiesa annessa al collegio S.Vincenzo de’ Paoli, Reggio Calabria 19 febbraio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Lettera del Ministero dei Lavori pubblici al prefetto sulla protesta del Comitato recuperi contro il procedimento usato nelle demolizioni, Roma 24 gennaio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Avviso pubblico del regio commissario Besozzi Visconti con l’elenco degli oggetti recuperati negli scavi e custoditi presso il Comitato recuperi, Reggio Calabria 15 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Reclamo dell’ispettore delle ferrovie al prefetto per le esalazioni da cadaveri insepolti tra le macerie di villa Zerbi ubicata vicino alla stazione di Reggio porto, Reggio Calabria 17 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Richiesta della madre superiora del Conservatorio delle verginelle al prefetto per il recupero di generi alimentari dalle macerie, Reggio Calabria 27 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Lettera del sindaco Mezzatesta al prefetto sullo scarico dei materiali provenienti dalla rimozione delle macerie, Reggio Calabria 27 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Lettera dell’ingegnere capo del Genio civile al prefetto sullo sgombro delle macerie dalle strade della città, Reggio Calabria 20 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368, fasc.97, Lettera del direttore generale del Banco di Napoli al prefetto sulla custodia di titoli, valori e oggetti preziosi rinvenuti nella provincia, Napoli 13 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368, fasc.97, Telegramma del ministro di Grazia e giustizia Orlando al prefetto relativo alla nomina di una commissione giudiziaria per il recupero dei beni, Roma 12 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 396, fasc.131, Decreto reale sullo sgombro delle macerie e dei materiali caduti sulle aree pubbliche, Roma 6 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 398, fasc.133, Provvedimento del tenente generale Mazzitelli sul recupero, conservazione e possesso di beni mobili, Reggio Calabria 21 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Minuta di telegramma del prefetto al Ministero dell’Interno per comunicare la partenza da Reggio del generale Mazzitelli, Reggio Calabria 15 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.29, Lettera di denuncia di Gaetano Travia al prefetto per il saccheggio avvenuto in un negozio di "coloniali" sito di fronte al municipio, Reggio Calabria s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.29, Lettera di denuncia di G.B.Romeo al prefetto per il saccheggio avvenuto in un negozio di generi alimentari nella zona Porto, Reggio Calabria s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.20, Lettera di Giuseppe Valentino al prefetto per la trasmissione di un telegramma al ministro Giolitti relativo alla proposta di bombardare Reggio, Reggio Calabria s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.31, Relazione e quadro riassuntivo dei soccorsi prestati dalla truppa ai comuni del circondario di Reggio Calabria, s.d.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 343, fasc.18, Denuncia di Fortunato e Ferdinando d’Atena per il saccheggio di un negozio e deposito di generi alimentari, Reggio Calabria 4 febbraio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Reclamo di alcuni cittadini al prefetto per la presenza di cadaveri insepolti in piazza Acacie, Reggio Calabria 29 giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 377, fasc.107, Lettera del sindaco di San Pier d’Arena relativa al rimpatrio di alcuni profughi, San Pier d’Arena 22 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 345, fasc.29, Lettera di denuncia di Antonio Quattrone al prefetto per il saccheggio avvenuto in un negozio di legname nella via Belvedere, Reggio Calabria 1º giugno 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 339, fasc.14, Telegramma dell’ispettore generale Cotti relativo al reclamo degli abitanti del rione Castello per molti cadaveri insepolti, Roma 25 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 432/2, fasc.94, Lettera del sindaco Mezzatesta al prefetto relativa al rendiconto della pasta, farina e sale, Reggio Calabria 15 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 368 ter, fasc.97, Telegramma del sindaco di Pellaro al prefetto per denunciare la mancanza d’igiene nel centro abitato, Pellaro 22 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 132 (Staiti), fasc.7, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria al prefetto, Reggio Calabria 19 novembre 1908.Direct source1908
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 24/II, fascio 191, fasc.70, Piano particolareggiato di esecuzione per l’occupazione dei terreni su cui dovranno impiantarsi le baracche-chiese nella frazione Sbarre superiori, Reggio Calabria 21 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 24/II, fascio 191, fasc.69, Piano particolareggiato per l’occupazione dei terreni su cui dovranno sorgere i baraccamenti per le guardie di città, pubblica istruzione, restaurant e nuove baracche in Reggio centro, Reggio Calabria 6 marzo 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 290, fasc.1995, Verbale del Consiglio comunale di Reggio Calabria sulle modifiche al piano regolatore, Reggio Calabria 1º marzo 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 24/II, fascio 191, fasc.70, Piano particolareggiato di esecuzione per l’occupazione dei terreni su cui dovrà sorgere il baraccamento per l’asilo infantile a sud della città, Reggio Calabria 22 luglio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 132 (Staiti), fasc.7, Lettera del sindaco di Staiti Luca Viali al prefetto di Reggio Calabria, Staiti 9 novembre 1908.Direct source1908
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 290, fasc.1995, Telegramma del ministro dei Lavori pubblici sull’approvazione del piano regolatore da parte del Consiglio di Stato, Roma 6 febbraio 1911.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 290, fasc.1995, Verbale della seduta del consiglio comunale sui provvedimenti intorno alla "rigenerazione del paese" e alla riedificazione della città, Reggio Calabria 14 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Lettera del prefetto al sindaco di Reggio relativa alle fognature, Reggio Calabria 15 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 274, fasc.1888, Piano particolareggiato di esecuzione per l’occupazione dei terreni su cui dovrà sorgere il baraccamento per la scuola tecnica nel rione Cappuccinelli, Reggio Calabria 14 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 282, fasc.1902, Piano particolareggiato di esecuzione per l’espropriazione dei terreni da occuparsi con la costruzione dei padiglioni riservati agli uffici postali e telegrafici in Reggio Calabria contrada S.Lucia, Reggio Calabria 6 agosto 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 24/II, fascio 186, fasc.53, Reclamo di D.Quattrone al medico provinciale per la tutela dell’igiene nel rione Scala di Giuda, Reggio Calabria 15 luglio 1913.Direct source1913
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Lettera del prefetto al sindaco di Reggio Calabria relativa alla fornitura di casse mortuarie per il trasporto di cadaveri, Reggio Calabria 13 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 24/II, fascio 191, fasc.70, Piano particolareggiato di esecuzione per l’espropriazione dei terreni da occuparsi con la sistemazione delle strade di accesso nei rioni S.Lucia e Tribunale, Reggio Calabria 1º ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Ordinanza del sindaco Mezzatesta per lo sgombro degli animali dalle baracche, Reggio Calabria 28 ottobre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Lettera del regio commissario di Reggio al prefetto sulla infezione tifoidea in Sbarre, Reggio Calabria 6 novembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Telegramma del ministro dell’interno al prefetto sull’adozione di provvedimenti igienici nei rioni baraccati, Roma 17 maggio 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 25, fascio 273, fasc.1885, Lettera dell’ingegnere del Genio civile Luigi Aliquò al prefetto sulle visite al baraccamento del rione Romano, Reggio Calabria 5 aprile 1910.Direct source1910
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Copia della lettera dell’autorità militare al regio commissario sulle latrine del Genio civile lasciate scoperte con danno della salute pubblica e pericolo dei passanti, Reggio Calabria 15 dicembre 1909.Direct source1909
*Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 96, fasc.17, Ordinanza del sindaco Mezzatesta sulla proroga del termine per gli scavi, Reggio Calabria 3 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del parroco di Catona G.Romeo al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catona 5 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione dell’arcivescovo di Catania al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catania 25 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione sullo stato dei fabbricati che sorgono intorno al Santuario di Polsi, comune di San Luca, provincia di Reggio Calabria dopo il terremoto del 28 dicembre 1908 redatta dall’ingegnere del Genio Civile S.Gavazzeni, Bovalino Marina 12 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Piazza Armerina al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Mazzarino 17 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.7, Relazione del vicario capitolare di Reggio Calabria P.Dattola al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Calabria 29 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.3, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 27 gannaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Lettera del vescovo di Oppido Mamertina al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val relativa alla richiesta di aiuti per riparare i danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Oppido Mamertina 3 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.Direct source1911
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione dell’arcivescovo di Palermo A.Lualdi al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Palermo s.d.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Lettera del vescovo di Santa Lucia del Mela V.Certo al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val relativa ai danni causati agli edifici sacri dal terremoto del 28 dicembre 1908, Condrò 26 maggio 1910.Direct source1910
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.3, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 29 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Copia di relazione del commissario pontificio G.Bonzano al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 14 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Lettera del vescovo di Santa Lucia del Mela V.Certo al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val relativa ai danni causati agli edifici sacri dal terremoto del 28 dicembre 1908, Condrò 6 maggio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del commissario pontificio G.Bonzano al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catania 6 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del commissario pontificio G.Bonzano al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 14 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Caltagirone D.P.De Bono al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Caltagirone 30 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Mileto 29 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Catanzaro P.Di Maria al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 8 febbraio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 30 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Acireale G.B.Arista Vigo al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Acireale 3 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del missionario del S.Cuore V.Ceresi al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 12 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Patti F.Moravia al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Patti 12 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Santa Severina C.Posia al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Santa Severina 8 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Nicastro al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Nicastro 11 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 14 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 21 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.26, Relazione del delegato pontificio Roberto Zileri dal Verme sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Vicenza 25 marzo 1911.Direct source1911
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 31 dicembre 1908.Direct source1908
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 5 gennaio 1909.Direct source1909
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del vescovo di Mileto G.Morabito al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gioia Tauro 1 gennaio 1909.Direct source1909
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Felt Localities (802)

Locality Province Lat Lon Intensity
Faro SuperioreME38.264715.5825XI

Il terremoto fu catastrofico: tutti gli edifici crollarono rendendo impossibile per l’ingombro delle macerie, distinguere l’antica sede stradale; si dovettero superare gravi difficoltà per aprire fra i rottami degli edifici un passaggio, che permettesse di estrarre i cadaveri e di recuperare i pochi mobili e i valori. Il terremoto causò 600 morti corrispondenti al 33% della popolazione e 200 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FerritoRC38.233915.66XI

Il terremoto fu catastrofico: rase al suolo l’intero centro abitato, provocando 84 morti corrispondenti al 13% della popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MeliaRC38.228315.7581XI

Il terremoto fu catastrofico e distrusse completamente il centro abitato. Il terremoto causò 10 morti, corrispondenti al 15,2% della popolazione e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MosorrofaRC38.097515.7239XI

Il terremoto fu catastrofico e causò il crollo completo di tutti gli edifici, in modo da non lasciare distinguere nemmeno il decorso delle strade. La scossa causò la morte del 19% della popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NasitiRC38.111715.6964XI

Il terremoto fu catastrofico e causò il crollo di tutti gli edifici. Il terremoto causò 30 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NocillaRC38.011115.6528XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare completamente gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PerlupoRC38.131915.7233XI

La scossa fu catastrofica e fece crollare tutte le case. Il terremoto causò 18 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PialeRC38.223915.6483XI

Il terremoto fu catastrofico e rase al suolo il centro abitato costituito da edifici caratterizzati da pessime tipologie edilizie. Il terremoto causò 90 morti corrispondenti al 20,2% della popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PrumoRC38.102515.6853XI

Il terremoto fu catastrofico e causò il crollo di tutti gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Riparo VecchioRC38.098115.6842XI

La scossa fu catastrofica e causò il crollo completo di tutti gli edifici. Il terremoto causò 22 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TrizzinoRC38.122215.7086XI

La scossa fu catastrofica: causò il crollo di tutti gli edifici, provocando 3 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcquacaldaRC38.207215.7592X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo. Nell’intero comune di San Roberto, comprendente anche le località di San Roberto centro, San Peri e Melia Favari, su 406 case totali, 400 crollarono o furono abbattute e 6 registrarono danni lievi. I morti furono 6 e 20 i feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ArasìRC38.138615.7372X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare gran parte degli edifici a eccezione di un piccolo gruppo di case fabbricate su terreno stabile; su 250 case che componevano il centro abitato 245 crollarono e 5 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 36 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BarritteriRC38.328115.85X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare tutti gli edifici. Il terremoto causò circa 70 morti e 200 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Camaro InferioreME38.191115.5239X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: fece crollare quasi tutte le 104 case che componevano il centro abitato. Il terremoto causò circa 100 morti, corrispondenti al 15,3% della popolazione, e 40 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Camaro SuperioreME38.192215.5197X-XI

La scossa fu distruttiva: fece crollare tutte le 450 case che componevano il centro abitato, escluse poche costruzioni al pianterreno. Il terremoto causò 80 morti e 120 feriti circa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Campo CalabroRC38.213115.6592X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare quasi tutti le case. Tra i pochi edifici che resistettero alla violenza della scossa va annotata una casa baraccata costruita dopo i terremoti del 1783. Il terremoto causò 301 morti, corrispondenti al 15,8% della popolazione e 1500 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CannitelloRC38.233315.6567X-XI

Il terremoto fu catastrofico le 1000 case che costituivano l’abitato crollarono quasi tutte. A determinare in larga misura una simile catastrofe contribuirono, secondo il parere di Mario Baratta che visitò i luoghi nei mesi immediatamente successivi al terremoto, le pessime tipologie edilizie, i cattivi sistemi di costruzione delle case e la cattiva qualità dei materiali da costruzione impiegati. Le case cedettero di schianto all’urto sismico come dimostrò il fatto che la maggioranza dei cadaveri fu rinvenuta all’interno delle abitazioni. La mortalità fu elevatissima: il 44% circa della popolazione (594 persone), composta soprattutto da donne, vecchi e bambini a causa dell’intensa emigrazione, perse la vita sotto le macerie. In questo paese esistevano cinque filande con complessive 232 bacinelle: i relativi edifici registrarono danni più o meno gravi, ad eccezione di uno di proprietà dei fratello Messina che, per le rovine avute fu demolito completamente. La distruzione completa di Cannitello fu preparata dal terremoto del 1894 il quale produsse lesioni più o meno gravi in buona parte degli edifici. Il terremoto del 1905 non fece che ripetere le vecchie lesioni, e produrne qualche altra (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CastellaceRC38.31515.9394X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare tutte le case, caratterizzate da pessime tipologie edilizie. Il centro era stato gravemente danneggiato anche dal terremoto del 16 novembre 1894. Il terremoto del 1908 causò 14 morti e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CerasiRC38.159215.7508X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo; su 300 case che componevano la località 280 crollarono, 10 risultarono gravemente danneggiate ed in 10 si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 75 morti, corrispondenti al 10,3% della popolazione e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Concessa-San GiovannelloRC38.195815.6436X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare tutte le case; risultò distrutta anche la chiesa che era uscita incolume dalle scosse del 1894 e del 1905. Il terremoto causò 100 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ContesseME38.156915.535X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: causò il crollo quasi totale di tutti gli edifici. Il terremoto causò 110 morti e 240 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GallicoRC38.167815.6569X-XI

La scossa fu completamente distruttiva. In Gallico superiore la scossa distrusse quasi completamente tutti i fabbricati: su 1010 case che componevano la località, 943 crollarono, 61 risultarono gravemente danneggiate e in 6 si verificarono danni lievi. In Gallico Marina gran parte delle case furono parzialmente distrutte, a eccezione delle più basse. Il terremoto causò 963 morti, corrispondenti al 23,9% della popolazione e 1100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GallinaRC38.086115.6781X-XI

La scossa fu completamente distruttiva, su 1600 case che componevano la località 1500 crollarono e 100 furono gravemente danneggiate. Gli edifici della località, sorta dopo i terremoti del 1783, avevano riportato lesioni di varia entità in seguito ai terremoti del 1894 e del 1905. Il terremoto causò 368 morti, corrispondenti al 25,2% della popolazione e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GazziME38.162815.5397X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: causò il crollo quasi totale degli edifici; il mulino Pulejo, di buona tipologia edilizia, crollò in parte e la sua alta ciminiera, di solida costruzione, venne spezzata a metà della sua altezza. Il terremoto causò 250 morti e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MessinaME38.186915.5492X-XI

Il terremoto fu catastrofico e distrusse completamente la città provocando la morte di decine di migliaia di persone. La stima delle perdite umane fu alquanto problematica e tutt’ora non esiste una valutazione certa al riguardo. Secondo Giuseppe Mercalli entro i confini del comune di Messina persero la vita 65000 persone pari al 42% della popolazione censita nel 1900 (1). Di parere diverso fu Mario Baratta che calcolò il numero dei morti, accertati o presunti a tutto l’agosto 1909, a circa 58000 (2). Il terremoto, gli incendi ed il maremoto distrussero completamente il tessuto urbano, le infrastrutture della vita civile e i centri del potere amministrativo. Secondo la testimonianza di Mario Baratta, che visitò la città pochi mesi dopo il terremoto, i danni arrecati dall’evento sismico al patrimonio edilizio si potevano raggruppare in sei categorie: edifici con i muri portanti intatti ma con i solai, i piani, i muri divisori e le scale crollati. Edifici con muri perimetrali intatti o quasi, ma con il tetto caduto. Case con il muro di facciata demolito. Edifici che hanno conservato solo intatto un muro di facciata e nel resto completamente o quasi demoliti. Quartieri di case demoliti completamente ad eccezione della porzione centrale rimasta in piedi. Case crollate completamente. Pochissimi, e tutti ad un solo piano, furono gli edifici che resistettero con successo alla scossa. Pur nella rovina generalizzata Mario Baratta individuò una zona più danneggiata che andava dalla via Porta Imperiale, alla via Cardines, alla Palazzata ed agli isolati ad essa immediatamente addossati. Il rione Boccetta circostante al torrente omonimo fu completamente distrutto. Ad amplificare gli effetti del terremoto contribuirono, sempre secondo Baratta, diversi fattori quali: le condizioni litologiche e topografiche del suolo, le tipologie edilizie che caratterizzavano il patrimonio edilizio, in molti casi di pessima qualità, ed i danni subiti in occasione di precedenti terremoti non riparti a dovere. Tali fattori influenzarono la distribuzione dei danni nei vari quartieri della città: i crolli generali si riscontrarono negli isolati che poggiavano sui terreni alluvionali recenti o sui tratti più acclivi del suolo. Gli stessi interventi di sistemazione dei terreni per permettere lo sviluppo urbanistico della città, secondo le linee dettate dal piano regolatore in vigore prima del terremoto, contribuirono ad amplificare, secondo Baratta, i risentimenti in alcune aree cittadine. L’abbandono dei sistemi di costruzione antisismica adottati in seguito ai terremoti del 1783, la ricorrente e sproporzionata soprelevazione degli edifici, l’eccessivo peso dei tetti e l’esilità delle travature, rappresentarono poi altrettanti gravissimi fattori di predisposizione alla instabilità ed insicurezza degli edifici sottoposti a forti sollecitazioni di natura sismica. Le condizioni edilizie della città erano in perfetta antitesi rispetto a quelle che la sua storia sismica avrebbe consigliate. Nemmeno i quartieri di nuova costruzione rispondevano ad elementari criteri di sicurezza in quanto sovente, come effetto di una politica speculativa, le abitazioni erano delimitate da muri esili o mal legati tra di loro e costruiti con scadenti materiali. Complessivamente il quadro dei danneggiamenti, degli effetti sui suoli e le stesse conseguenze del maremoto in larga parte corrispondevano, come puntualmente osservò Mario Baratta, a quello ricordato dai testimoni dei terremoti del 1783 (3).

(1)
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
(3)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Mercalli G.
Contributo allo studio del terremoto calabro-messinese del 28 dicembre 1908, in "Atti del Regio Istituto di Incoraggiamento di Napoli", s.VI, vol.7 (1909), pp.249-292.
Napoli 1909
Franchi S.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 a Messina, in rapporto alla natura del terreno ed alla riedificazione della città, in "Bolletino del Comitato Geologico d’Italia", s.IV, vol.10 (1909), pp.111-157.
Roma 1909

Ortì SuperioreRC38.1515.7239X-XI

Il terremoto fu catastrofico e fece crollare tutti gli edifici. Il terremoto causò 101 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PaceME38.239715.5783X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: le case presso la fiumara della Pace crollarono completamente; all’altra estremità del paese della maggior parte degli edifici non rimasero che i muri esterni, mentre furono distrutte le parti alte e gli interni. Il terremoto causò 609 morti, corrispondenti al 21% della popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PaviglianaRC38.103315.7139X-XI

Il terremoto fu catastrofico e rase al suolo il 95% delle case. I movimenti franosi verificatisi in seguito alla scossa contribuirono ad aggravare il quadro dei risentimenti macrosismici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PentimeleRC38.138915.6586X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e causò il crollo pressocché completo dell’abitato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PorticatelloME38.238315.5717X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: fece crollare moltissime case, soprattutto quelle a due piani. I restanti edifici subirono gravissimi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PorticelloRC38.239415.6722X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo e causò la morte di 17 persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RosalìRC38.198115.68X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare quasi tutti gli edifici caratterizzati da scadenti tipologie edilizie. Su 514 case che costituivano il centro abitato 500 crollarono e 14 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 360 morti, corrispondenti al 18,7% della popolazione e 70 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Salice CalabroRC38.196415.6589X-XI

La scossa fu catastrofica e ridusse il paese ad un ammasso di rovine. Su 252 case che costituivano il centro abitato 250 crollarono e 2 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 245 morti, corrispondenti al 30,8% della popolazione e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SambatelloRC38.177815.6922X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo e rase al suolo il centro abitato, composto da 300 case, ad esclusione di solo tre edifici. Il terremoto causò 148 morti, corrispondenti all’11,2% della popolazione e 300 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San CristoforoRC38.103615.6728X-XI

Il terremoto fu catastrofico e fece crollare tutti gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San GregorioRC38.058915.6531X-XI

La scossa fu catastrofica e distrusse la maggior parte delle case poche, una decina, rimasero in piedi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San PeriRC38.205615.7289X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo. Nell’intero comune di San Roberto, comprendente anche le località di Acquacalda, San Roberto centro e Melia Favari, su 406 case totali, 400 crollarono o furono abbattute e 6 registrarono danni lievi. I morti furono 71 morti e 32 i feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San PietroRC38.206115.6817X-XI

La scossa fu completamente distruttiva; la località che assieme a San Nicola, San Rocco e Croce costituiva l’insediamento sparso di Fiumara, risultò, la più danneggiata. Complessivamente le case che costituivano l’insediamento sparso di Fiumara erano 460 delle quali 450 risultarono crollate e 10 lievemente danneggiate. Il terremoto causò 32 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San RobertoRC38.211115.7364X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo. Nell’intero comune di San Roberto, comprendente anche le frazioni di Acquacalda, San Peri e Melia Favari, su 406 case totali, 400 crollarono o furono abbattute e 6 registrarono danni lievi. I morti furono 320 morti, corrispondenti al 17% della popolazione, e 300 i feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa DomenicaRC38.179715.6717X-XI

La scossa fu completamente distruttiva: tutti gli edifici crollarono quasi totalmente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’AgataME38.255315.6028X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo: causò il crollo di 9/10 delle case e il grave danneggiamento delle rimanenti. Il terremoto causò 50 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Alessio in AspromonteRC38.172215.7578X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare 150 case su 152 che componevano il centro abitato. Le rimanenti due risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 193 morti, corrispondenti al 20,3% della popolazione e 95 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Telegramma del sindaco di Sant’Alessio in Aspromonte al prefetto sui feriti e sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Sant’Alessio in Aspromonte 29 dicembre 1908.
1908

Solano SuperioreRC38.248915.7967X-XI

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare tutte le case, caratterizzate da pessime tipologie edilizie. Il terremoto causò 25 morti e 23 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Spirito SantoRC38.10515.6603X-XI

Il terremoto fu catastrofico e fece crollare tutti gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TerretiRC38.119215.7111X-XI

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare 125 case danneggiandone 20 gravemente e 5 leggermente su di un totale di 150 che componeva il centro abitato. Il terremoto causò 11 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcciarelloRC38.212215.6381X

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare completamente le case della parte volta a nord caratterizzate da scadenti tipologie edilizie. Nella chiesa Madre, edificata nel 1896, crollò parte della facciata e fu lesionata gravemente l’abside. Nella chiesa dei SS.Cosma e Damiano crollarono il tetto e la parte superiore della facciata e furono gravemente lesionate tutte le compagini murarie. La filanda di Rocco Lofaro (60 bacinelle) fu gravemente danneggiata; risultarono completamente distrutti lo stabilimento di Domenico Lofaro (40 bacinelle) e le due filande Sergi (rispettivamente di 56 e 48 bacinelle). Il terremoto causò 299 morti, corrispondenti al 14% della popolazione e 500 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ArchiRC38.146915.6606X

Il terremoto fu completamente distruttivo. In complesso su circa un migliaio di edifici che componevano il centro abitato solo una ventina non crollarono. La stazione ebbe demolito il piano superiore (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BocaleRC38.009415.6383X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare quasi tutti gli edifici ad eccezione di qualche edificio colonico costituito dal semplice piano terreno (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CalannaRC38.183315.7233X

Il terremoto fu devastante e causò la distruzione di gran parte dell’abitato. In tutto il territorio comunale, su un totale di 520 case, 440 crollarono o dovettero essere demolite, 73 risultarono danneggiate gravemente e 7 subirono lesioni più leggere. Ci furono 170 morti e 300 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

CannavòRC38.098615.6894X

La scossa fu completamente distruttiva; su 90 case che componevano il centro abitato 60 crollarono completamente, 20 risultarono gravemente danneggiate e 10 furono lievemente lesionate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CataforioRC38.087815.7178X

Il terremoto fu catastrofico e fece crollare tutti gli edifici. I morti furono 222 morti e 300 i feriti.

CatonaRC38.184715.6433X

La scossa fu molto distruttiva e fece crollare la maggioranza degli edifici soprattutto quelli situati lungo la linea ferroviaria. L’edificio della stazione resistette, non presentando che screpolature, specie negli angoli delle finestre del piano superiore. La parte dell’abitato prospiciente il mare risentì in misura lievemente minore degli effetti del terremoto. La maggior parte delle case rimasero in piedi quantunque gravemente lese e con i tetti crollati, alcuni edifici furono completamente distrutti dal maremoto. La chiesa ebbe rovinato il muro prospiciente il NE. L’altra frazione di Catona, denominata S.Francesco, a 600 m circa dal centro fu quasi completamente distrutta ma le sue case erano caratterizzate da pessime tipologie edilizie. La chiesa in pietrame fu rovinata; una filanda ebbe rotto il camino e crollò la chiesetta del cimitero sulla destra dell’estremo tronco della fiumara di Gallico. Risultò gravemente danneggiato in più punti l’acquedotto. Su 926 case che componevano la località 870 crollarono completamente ed in 26 si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 433 morti e 533 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CroceRC38.212515.6978X

La scossa fu completamente distruttiva; la località che assieme a San Nicola, San Rocco e San Pietro costituiva l’insediamento sparso di Fiumara, fu, dopo San Pietro, la più danneggiata. Complessivamente le case che costituivano l’insediamento sparso di Fiumara erano 460 delle quali 450 risultarono crollate e 10 lievemente danneggiate. Il terremoto causò 2 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FavazzinaRC38.259715.7594X

Il terremoto fu completamente distruttivo; delle 150 case che componevano l’abitato solo un sesto non crollò parzialmente o totalmente. Gli unici edifici che resistettero alla scossa si trovavano lungo il corso della fiumara ed avevano il solo piano terreno. La mortalità fu limitata (19 morti su 821 abitanti) dal fatto che la maggior parte degli abitanti, dediti quasi esclusivamente all’agricoltura, all’ora della scossa avevano già abbandonate le case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GrottaME37.97515.2419X

La scossa fu distruttiva. Gli edifici alla foce del torrente Guardia crollarono completamente o riportarono danni gravissimi; nella borgata Fortino, costituita di costruzioni basse, furono demoliti i tetti ed i muri divisori. Le case prospicienti la fiumara di Curcuraci subirono lesioni meno gravi alle porte ed alle finestre, ma le abitazioni nei pressi della chiesa furono completamente distrutte, con eccezione di quelli con solo il piano terreno. La chiesa della Madonna, edificata nel 1622 da Emanuele Filiberto di Savoia, crollò completamente. Nel complesso i 9/10 delle case di Guardia risultarono distrutte o inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LazzaroRC37.976115.6597X

Il terremoto fu distruttivo e fece crollare gran parte delle case che furono completamente distrutte dalla violenza del maremoto. Il terremoto causò 174 morti, corrispondenti al 13,8% della popolazione e 400 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LubrichiRC38.2715.9497X

Il terremoto fu distruttivo e causò il crollo quasi completo di tutti gli edifici. La scossa causò 2 morti e 10 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MacellariRC38.039715.6731X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare completamente gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MusalàRC38.213915.6711X

Il terremoto fu completamente distruttivo e causò la morte di 42 persone corrispondenti all’11,1% della popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PellaroRC38.02515.6561X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare completamente quasi tutte le case nonostante le discrete tipologie edilizie che le caratterizzavano. Gli effetti distruttori oltre che alla violenza del terremoto, furono dovuti alla inaudita forza spiegata dal maremoto; la stazione ferroviaria crollò completamente. Su 1400 case che componevano il centro abitato 1300 crollarono e 100 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 878 morti, corrispondenti al 15,1% della popolazione e circa 500 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

QuattronariRC38.028615.6633X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare la grande maggioranza degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Reggio di CalabriaRC38.108115.6469X

Il terremoto fu completamente distruttivo. Le rovine apportate alla città furono totali anche se di entità leggermente inferiore rispetto a Messina. I rioni maggiormente danneggiati furono quelli di: Palombaro, Gabelle, Baracche e S.Lucia, i più popolari della città. Secondo le stime raccolte da Mario Baratta circa 9627 persone, il 21% della popolazione totale della città, morirono per causa del terremoto e del successivo maremoto.
Gli edifici nella loro maggioranza non crollarono completamente: rimasero in piedi i muri d’ambito mentre in generale sprofondarono i tetti ed i solai. Lungo la via della Marina molti edifici anche di buona costruzione furono distrutti, l’isolato fra le vie Romeo e II Settembre crollò quasi completamente. Tutto il quartiere fra la via Fata Morgana e San Francesco di Sales venne rovinato totalmente. Quasi completamente furono abbattuti gli edifici di piazza Acacie, si trattava di vecchie case costruite con fango e sassi, oppure col pessimo sistema denominato breste. Molto rovinate furono la via Terme, e gli estremi tronchi delle strade Giudecca, Fortino, Pallamolla. Nella strada S.Lucia, a decorso irregolare ed alquanto tortuoso tutti gli edifici furono ridotti ad un ammasso di macerie la stessa sorte toccò al rione delle Gabelle. Nei rioni popolari distrutti dal terremoto Baratta annotò la presenza delle case costruite col sistema baraccato adottato dopo i terremoti del 1783: quelle che avevano mantenuto le loro caratteristiche superarono complessivamente la prova del terremoto, viceversa là dove si era proceduto a soprelevazioni successive le rovine furono generali. Una serie di fattori contribuirono a rendere gli effetti del terremoto ancora più gravi in alcune zone della città. Alle particolari caratteristiche geologiche e topografiche del suolo si aggiunsero i pessimi sistemi di costruzione in vigore, caratterizzati dalla eccessiva altezza degli edifici, dalla pesantezza dei tetti e dalla scarsissima impronta delle travi sui muri portanti dalle scadenti tipologie d’opera per quel che riguardava i muri. I materiali edilizi impiegati erano in genere di non buona qualità, scarsa era la manutenzione agli edifici soprattutto nei quartieri più poveri; in alcune zone vicine al torrente Calopinace, interessate dall’espansione ottocentesca della città, la presenza di terreni di recente alluvione, poco sicuri dal punto di vista sismico, contribuì ad aumentare la portata delle rovine. I danni provocati da terremoti precedenti, in particolare quelli del 1894, 1905 e 1907, contribuirono ad alterare le capacità di resistenza degli edifici. A fronte di tutto ciò, come osservò Baratta, non si registrò da parte delle autorità e dei privati una adeguata attenzione per le misure preventive da adottare nelle ricostruzioni. Lo stesso sismologo vogherese evidenziò che le zone distrutte dal terremoto del 1908 erano le stesse che il terremoto del 1894 aveva maggiormente danneggiato, inoltre si presentavano notevoli le somiglianze tra il quadro macrosismico dei terremoti del 1783 e quello relativo all’evento del 1908 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Salvatore dei GreciME38.217215.5636X

La scossa fu quasi completamente distruttiva: causò il crollo completo delle case nei pressi della fiumara dell’Annunziata e della chiesa parrocchiale; danni minori subirono gli edifici della parte meridionale dell’abitato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San GiorgioRC38.100315.6597X

La scossa fu completamente distruttiva: fece crollare 50 case, ne danneggiò gravemente 15 e leggermente 10, su di un totale di 75 edifici costituenti il centro abitato.

San LeoRC38.050615.6542X

La scossa fu completamente distruttiva e fece crollare la quasi totalità degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San NicolaRC38.211115.6928X

La scossa fu completamente distruttiva; la località assieme a Croce, San Rocco e San Pietro costituiva l’insediamento sparso di Fiumara, composto da 460 delle quali 450 risultarono crollate e 10 lievemente danneggiate. Il terremoto causò 15 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San PaoloME38.070615.4881X

Il centro abitato fu quasi totalmente distrutto: 30 case crollarono e 12 risultarono gravemente danneggiate; rimase indenne una sola costruzione di due piani costruita, secondo le testimonianze raccolte da Baratta (1), in cemento armato. Il terremoto causò 30 morti, corrispondenti al 10% della popolazione totale, e 20 feriti.

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San RoccoRC38.21515.6931X

La scossa fu completamente distruttiva: la località insieme a San Nicola, Croce e San Pietro costituiva l’insediamento sparso di Fiumara, composto da 460 abitazioni, 450 delle quali crollarono e 10 furono lievemente danneggiate. Il terremoto causò 17 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San SperatoRC38.098315.6742X

La scossa fu distruttiva: fece crollare 160 case su un totale di 200 costituenti il centro abitato, altre 30 risultarono gravemente danneggiate e in 10 si aprirono lievi lesioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa CaterinaRC38.129215.6569X

La scossa fu catastrofica: pur in presenza di discrete tipologie edilizie, su un totale di 550 case solo una quindicina, peraltro gravemente danneggiate, rimasero in piedi. In questo villaggio la filanda Laganà Sarcusa (88 bacinelle) fu completamente rasa al suolo, la ciminiera, alta m 27, ebbe la sommità rovinata, e nella parte rimasta in piedi si determinarono tre tagli orizzontali accompagnati da scorrimenti e da varie lesioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Elia di ConderaRC38.108915.6708X

La scossa fu completamente distruttiva: su 250 case che componevano l’abitato, ne fece crollare 195 danneggiandone 40 gravemente e 15 in modo lieve (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Eufemia d’AspromonteRC38.262815.8572X

Il terremoto fu completamente distruttivo; delle 1200 case che costituivano la località 1100 crollarono e in 100 si verificarono danni gravi. Il paese, completamente distrutto dai terremoti del 1783, era risorto secondo un piano urbanistico-edilizio che imponeva precisi vincoli finalizzati alla difesa dagli effetti di terremoti futuri. Tali normative vennero, nel corso della espansione ottocentesca dell’incasato, in larga parte ignorati ed elusi; questa condizione di cose venne a costituire la causa prima dei gravissimi danni verificatisi in occasione dei terremoti del 1894, 1905 e 1908. Soprattutto le generali soprelevazioni, che resero di fatto insufficienti le fondamenta, contribuirono a rendere estremamente gravi gli effetti di danneggiamento. Tra i pochi edifici che resistettero all’urto sismico si segnalarono alcune case costruite con scheletro in legno a collegamento elastico. L’ospedale, a causa dell’eccessivo peso del tetto e della assenza di collegamenti tra le compagini murarie fu gravemente danneggiato. La scossa causò la morte di 839 persone, corrispondenti al 13,3% della popolazione ed il ferimento di altre 100, su di una popolazione, a tutto il 1901, di 6285 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SantoriRC38.231115.6431X

Il terremoto fu completamente distruttivo e causò la morte di 15 persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SbarreRC38.093115.6375X

La scossa fu quasi completamente distruttiva: in complesso la frazione ebbe 640 case crollate, 90 gravemente e 70 lievemente danneggiate; grazie alle buone tipologie edilizie la parte dell’incasato volta a sud fu la meno danneggiata. Della chiesa rimasero in piedi i soli muri laterali; crollò la facciata della chiesa della Madonna dell’Itria mentre il convento e la chiesa dei Riformati furono completamente distrutti. La distruzione delle case rurali sparse fu completa anche a causa delle loro pessime caratteristiche costruttive (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Solano InferioreRC38.255815.7992X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare la maggior parte delle case, caratterizzate da pessime tipologie edilizie. I pochi edifici rimasti in piedi dovettero essere demoliti; la mortalità fu elevata se confrontata con quella dei centri vicini. Questo centro fu molto danneggiato dalla scossa del 16 novembre 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StraorinoRC38.131715.7464X

Il terremoto fu completamente distruttivo; su 50 case che formavano il centro abitato 44 crollarono, 5 risultarono gravemente danneggiate ed in una si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 1 morto e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Torre FaroME38.266115.6461X

Il terremoto fu completamente distruttivo, gli edifici, peraltro di scadente tipologia edilizia, crollarono nella quasi totalità, solo un centinaio di costruzioni non subirono una totale distruzione, pur riportando danni gravissimi. Nella torre del faro di Capo Peloro si aprirono quattro fenditure e la cupola dell’apparato illuminante risultò spostata verso est. Il terremoto causò 129 morti e 200 feriti circa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Villafranca TirrenaME38.239415.4356X

Il terremoto fu completamente distruttivo (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Villa MesaRC38.195815.7183X

Frazione del comune di Calanna. Il terremoto causò danni devastanti che furono censiti complessivamente assieme a quelli del capoluogo (1). Subì danni gravissimi la chiesa parrocchiale che fu in seguito ricostruita con un forte contributo del Vaticano (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Villa San GiovanniRC38.2215.6375X

La scossa fu completamente distruttiva, i danni subiti dagli edifici ebbero portata tale da indurre Baratta a classificare la località, quanto a gravità degli effetti, subito dopo Cannitello e Messina. Solo 15 furono le case danneggiate in modo leggero e la ragione del minor danno risedeva quasi sempre o nella migliore costruzione o nella posizione speciale che aveva la località. Gli edifici compresi fra il torrente Campanella e la fiumara Immacolata crollarono completamente. Nessun edificio resistette, tutto fu demolito, le case alte e basse, quelle costruite in maddo o con calce, quelle in pietrame, o in ciottoli, oppure in mattoni, e quelle prive o munite di catene. La Chiesa Maggiore crollò completamente distruggendo diverse case adiacenti e determinando una vera strage. In direzione della marina si trovava la filanda G.Reitano (58 bacinelle): i suo muri furono tagliati e l’intero edificio fu gravemente danneggiato: crollarono il tetto della caldaia e la ciminiera. Nelle vicinanze un’altra filanda di proprietà Zagarella (32 bacinelle) fu completamente distrutta. La filanda A.Erba (110 bacinelle) posta nei pressi della foce del torrente Campanella fu gravemente danneggiata e si dovette puntellare, l’alto camino rimase inclinato verso Messina; l’edificio di ricovero delle operaie fu completamente distrutto e i ruderi spazzati via dal maremoto, la casa di abitazione dei proprietari fu gravemente danneggiata. Nelle vicinanze la casetta dei doganieri fu inclinata di 20° circa in direzione del mare. Nella filanda di proprietà Caminiti (56 bacinelle) nelle volte del sotterraneo si aprirono fessure e il tetto dell’opificio crollò per metà. Lo stabilimento di S.Aricò (52 bacinelle) crollò completamente. Nella filanda Florio & Marra, la più importante di Villa San Giovanni (154 bacinelle), crollò una bozzoliera, e in un’altra si verificò a un metro da terra un taglio nei pilastri che si ripeté pure in quasi tutte le colonne del piano superiore. Il vero opificio crollò quasi completamente. Le poche case rimaste in piedi nel centro dell’abitato erano così danneggiate da rendere necessaria la loro demolizione, a eccezione di un edificio baraccato che rimase pressocché incolume e servì poi di ricovero a una quarantina di famiglie. L’edificio delle scuole elementari fu danneggiato a tal punto da dover essere abbattuto. L’officina elettrica fu gravemente lesionata senza che crollasse il tetto. La stazione ferroviaria risultò gravemente danneggiata e si produsse una grave lesione all’angolo del molo stesso e nel muraglione di base della parte di mare si aprì una fenditura longitudinale che indicò, secondo Baratta, un cedimento, confermato dall’abbassamento della banchina in direzione dello specchio d’acqua antistante. Un notevole cedimento per circa 10 m di lunghezza si verificò nell’invasatura dei ferry-boats, lungo la linea del pontile: la banchina di levante cedette per oltre un metro, flettendosi verso lo specchio d’acqua: il pennello all’estremo del porto avvallò verso mare. Sulla scorta di osservazioni condotte sul luogo Baratta formulò l’ipotesi che i danni prodotti direttamente dal terremoto si accrebbero a causa del contemporaneo scivolamento verso mare del lembo superficiale del suolo. Il terremoto causò 367 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Villa San GiuseppeRC38.186915.6706X

Il terremoto fu completamente distruttivo e fece crollare la grande maggioranza degli edifici. Su 295 case che componevano la località 220 crollarono, 60 risultarono gravemente danneggiate e in 15 si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 105 morti e 17 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AnnunziataME38.223115.5544IX-X

La scossa fu distruttiva, causò il crollo della maggior parte delle case e rese inabitabili le rimanenti. Il terremoto causò 9 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BordonaroME38.176915.5144IX-X

La scossa fu distruttiva: causò il crollo totale o parziale di 430 delle 600 case dell’abitato, gli altri edifici necessitarono della demolizione dei piani superiori per poter essere abitati. Danni lievi si registrarono in 130 case. Il terremoto causò 20 morti e 90 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ContemplazioneME38.232215.5708IX-X

La scossa fu distruttiva e causò il crollo delle case a due piani, nelle abitazioni a un solo piano i muri esterni riportarono lesioni meno gravi, mentre all’interno i danni furono notevoli. Il terremoto causò 11 morti e diversi feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CurcuraciME38.2615.5678IX-X

La scossa fu completamente distruttiva: crollarono completamente la chiesa Madre e molte case, i pochi edifici rimasti in piedi riportarono lesioni oltremodo gravi. Il terremoto causò 70 morti e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GranatariME38.266415.6328IX-X

La scossa fu distruttiva, l’abitato venne devastato e i danni furono lievi nel solo rione "Chico". Vennero abbattuti i muri di cinta lungo la strada per Ganzirri e gravi lesioni verticali si aprirono nel semaforo di Forte Spuria (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Motta San GiovanniRC38.002215.6944IX-X

Il terremoto fu devastante e causò la distruzione di gran parte dell’abitato, in particolare della zona centrale dove gli edifici risultarono totalmente distrutti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 900 case, 500 crollarono o furono demolite, 200 furono danneggiate gravemente e 200 subirono danni più leggeri. Ci furono 87 morti e 200 feriti (1). Fu gravemente danneggiata la chiesa parrocchiale, in seguito restaurata a spese del Vaticano (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Ortì InferioreRC38.145315.7142IX-X

La scossa fu distruttiva: fece crollare il 50% delle case e causò 93 morti e un numero imprecisato di feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RitiroME38.213315.5394IX-X

La scossa fu distruttiva: causò crolli e gravissimi danni in 72 edifici, causando 37 morti e 4 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RupaRC38.104215.7239IX-X

La scossa fu completamente distruttiva; su 75 case che componevano le località di Rupa e Vinco, 40 crollarono, 25 furono gravemente danneggiate e in 10 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VincoRC38.107815.7228IX-X

La scossa fu completamente distruttiva; su 75 case che componevano le località di Vinco e Rupa, 40 crollarono, 25 furono gravemente danneggiate e in 10 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Bagnara CalabraRC38.286115.805IX

La scossa fu distruttiva; il centro abitato era formato da 2700 case delle quali 805 crollarono, 1680 risultarono gravemente danneggiate e in 115 si registrarono lievi danni. Gli effetti di danneggiamento più gravi si verificarono nell’abitato di Bagnara Superiore; nella chiesa madre, lievemente danneggiata dal terremoto del 1894, crollò parte della facciata. L’attiguo campanile, ben ricostruito dopo il 1894, fu gravemente lesionato e dovette essere demolito. Crolli e gravi lesioni si riscontrarono anche nella chiesa del Rosario anch’essa lievemente danneggiata dal terremoto del 1894. Si registrarono cedimenti strutturali e si aprirono fenditure nelle compagini murarie della chiesa del Carmine. Il Castello De Leo, costruito sui muri dell’antica fortezza dei Ruffo ed ultimato da poco, fu gravemente danneggiato e reso inabitabile. In complesso l’abitato di Bagnara, nonostante che molte case non crollassero né totalmente né parzialmente fu a tal punto danneggiato da richiedere, secondo Mario Baratta, la completa demolizione. Tre soli edifici ultimati da poco, costruiti con ottimi materiali e rispettando i dettami dell’edilizia antisismica dell’epoca, pur subendo alcune lesioni resistettero ottimamente alle sollecitazioni. Lo stesso Baratta, che visitò la città nei mesi successivi all’evento sismico, sottolineò come la mediocre qualità dei materiali edili, unita alle errate tecniche di costruzione dei tetti, all’eccessiva altezza degli edifici ed in generale le scadenti tipologie edilizie, contribuirono ad amplificare gli effetti di danneggiamento. Il terremoto causò 203 morti e 400 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CardetoRC38.084415.7675IX

La scossa fu distruttiva e fece crollare 300 case danneggiando gravemente le altre 300 che costituivano il centro abitato. Il terremoto causò 23 morti e 18 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CeramidaRC38.315.8317IX

Il terremoto fu distruttivo e fece crollare il 40% delle case. Il terremoto causò 8 morti e 12 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CirellaRC38.232216.0989IX

Frazione del comune di Platì. Il terremoto causò danni molto gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Fu danneggiata la chiesa parrocchiale. Ci furono 3 morti e 15 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Cumia SuperioreME38.173615.4981IX

La scossa fu distruttiva e causò il crollo totale di 25 edifici e parziale di molti altre. Il terremoto causò 1 morto e 10 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GanzirriME38.258115.6114IX

La scossa fu distruttiva, il centro abitato rimase in gran parte rovinato e nei 2/3 fu lesionato in modo grave. Le case maggiormente danneggiate furono quelle circostanti al lago o lungo la marina. La case della frazione Sant’Agata crollarono quasi interamente, solo la stazione della tramvia, di recente e buona costruzione, restò illesa. Il terremoto causò 100 morti e 90 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LaganadiRC38.173315.7411IX

La scossa fu distruttiva; su 310 case che componevano la località 170 crollarono, 136 risultarono gravemente danneggiate e in 4 si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 50 morti e 30 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Massa San GiovanniME38.26515.545IX

La scossa fu distruttiva e fece crollare la chiesa madre e 80 case danneggiandone gravemente altre 100; pochi edifici rimasero in piedi seppur gravemente danneggiati. Il terremoto causò 3 morti e 20 feriti lievi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Melito di Porto SalvoRC37.919715.7839IX

Il terremoto causò danni gravissimi: molte case (in generale quelle più vecchie o quelle costruite in forte pendio) crollarono totalmente e quasi tutte le altre risultarono lesionate in modo grave. In tutto il territorio comunale, le case danneggiate risultarono 960 (100%); di queste 350 (36,5%) crollarono o furono demolite, 460 (48%) subirono danni gravi, 150 (32,5%) risultarono lesionate in modo più leggero. La chiesa madre, già danneggiata dai terremoti del 1905 e 1907, crollò totalmente; la canonica fu resa inagibile. Ci furono 59 morti e circa 400 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

PellegrinaRC38.295315.8247IX

Il terremoto fu distruttivo e fece crollare soprattutto gli edifici posti in pendio. Il terremoto causò 15 morti e 38 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Pezzo InferioreRC38.231415.6381IX

Il terremoto fu distruttivo: fece crollare la chiesa e gli edifici posti all’estremità dell’abitato in direzione di Cannitello. Risultò gravemente danneggiata anche la torre del faro. Il terremoto causò 32 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PlatìRC38.220616.0442IX

Il terremoto causò danni molto gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1240 case in gran parte vecchie e di pessima costruzione, 600 crollarono o furono demolite, 200 furono danneggiate gravemente, 300 subirono danni più leggeri e 140 risultarono illese. Fu danneggiata la chiesa del Rosario. Ci furono 7 morti e 15 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

PrunellaRC37.938915.7947IX

Frazione del comune di Melito di Porto Salvo. Il terremoto causò danni gravissimi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu resa inagibile, così come la canonica (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

RoccavaldinaME38.181915.3725IX

Il terremoto fu distruttivo e causò crolli totali o parziali nell’85% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San MartinoME38.206915.39IX

La scossa fu distruttiva e causò il crollo di più di 45 edifici e gravi lesioni in molti altri; l’abitato fu seriamente danneggiato dal terremoto del 16 novembre 1894 che aprì lesioni in quasi tutte le case facendone crollare due. In generale le tipologie edilizie che caratterizzavano l’incasato erano di discreto livello. Il terremoto causò 3 morti e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San MicheleME38.223615.5275IX

La scossa fu distruttiva e causò il crollo di 25 case, causando 4 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa LuciaME38.156415.5203IX

La scossa fu distruttiva e causò il crollo completo: di cinquanta case ed il grave danneggiamento di 150, quantunque ad un solo piano. Il terremoto causò 32 morti e 30 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’AnnaRC38.321915.8872IX

Il terremoto fu distruttivo: fece crollare parzialmente o totalmente una parte degli edifici rendendo inabitabili i rimanenti. La chiesa Madre fu gravemente danneggiata e dovette essere in parte demolita. La località fu semidistrutta anche dal terremoto del 1894. La scossa causò 13 morti e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santo Stefano in AspromonteRC38.168315.7892IX

La scossa fu distruttiva e causò il crollo di gran parte degli edifici. Su 220 case che costituivano la località 100 crollarono, 90 risultarono gravemente danneggiate e in 30 si verificarono lievi danni. Il terremoto causò 80 morti e 150 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScalaME38.213315.5297IX

La scossa distruttiva fece crollare una ventina di case, provocando 3 morti e un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SchindilifàRC38.163615.76IX

Il terremoto fu distruttivo e causò la morte di 4 persone ed il ferimento di 2 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ValdinaME38.192815.3703IX

Il terremoto fu distruttivo (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Copia di telegramma del prefetto di Messina relativo ai Comuni della provincia più danneggiati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Messina 1909.
1909

Vito InferioreRC38.125815.6703IX

Il terremoto fu distruttivo: la scossa causò il crollo di metà degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Vito SuperioreRC38.131715.6789IX

Il terremoto fu distruttivo: crollarono poco meno della metà degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BagaladiRC38.026115.8211VIII-IX

Il terremoto causò danni gravi: i crolli totali furono limitati, ma molte case dovettero essere demolite per ragioni di sicurezza. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, risultarono danneggiate 450 case (100%): 106 (23,5%) crollarono o furono demolite, 274 (61%) subirono danni gravi, 70 (15,5%) risultarono lesionate più leggermente. Furono gravemente danneggiate e rese inagibili la chiesa parrocchiale e la canonica. Ci furono 4 morti e 45 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

BarbalaconiVV38.633915.8725VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BrivadiVV38.635615.8558VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Galati MarinaME38.107815.5092VIII-IX

La scossa fu rovinosa, le case, anche di costruzione recente e scarsa elevazione, riportarono danni, quindici crollarono e sessanta furono gravemente lesionate. Il terremoto causò 12 morti e 100 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LampazoneVV38.631115.8744VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MalatiME38.074715.4919VIII-IX

La scossa fu distruttiva: su 50 case che componevano la località, 12 crollarono e 38 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 15 morti e 12 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Massa San NicolaME38.270815.5422VIII-IX

La scossa fu rovinosa e fece crollare 40 case danneggiandone gravemente altre 25. Il terremoto causò 2 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Massa Santa LuciaME38.269215.5492VIII-IX

Il terremoto fu distruttivo, la chiesa madre crollò completamente assieme a 20 case. In 30 edifici si aprirono gravi lesioni e le rimanenti costruzioni, quasi tutte ad un solo piano, furono danneggiate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NaoVV38.627816.0622VIII-IX

La scossa fu rovinosa e l’intero abitato fu reso inabitabile (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

OrsigliadiVV38.628615.8606VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PalmiRC38.358315.8489VIII-IX

La scossa fu rovinosa; il centro abitato era composto da 2221 case delle quali 445 crollarono, 1189 restarono gravemente danneggiate e in 387 si ebbero danni lievi. Il terremoto causò circa 700 morti ed un migliaio di feriti; la maggior mortalità si verificò nei quartieri più poveri come conseguenza del crollo completo di tutti gli edifici, caratterizzati da pessimi sistemi di costruzione. Queste stesse aree cittadine risultarono le maggiormente danneggiate dal terremoto del 1894. Successivamente a questo evento sismico nelle altre zone della città si diffusero tecniche di costruzione e materiali edili di buona qualità che evitarono, secondo quanto riporta Baratta, il verificarsi di danneggiamenti di maggiore entità nel 1908. Tra gli edifici che resistettero meglio alle sollecitazioni lo stesso Baratta segnalò alcune case baraccate costruite dopo il terremoto del 1783; in complesso la distribuzione delle rovine apparve irregolare: alcuni rioni, caratterizzati da scadenti tipologie edilizie e fondati su terreni instabili, furono completamente abbattuti mentre in altri il danno fu incomparabilmente minore, come accadde anche in occasione dei terremoti del 1894 e 1905. Il Carcere, costruito secondo i disposti del regolamento edilizio adottato dopo il terremoto del 1905, non risentì danno alcuno; nella chiesa madre si verificarono crolli parziali mentre la chiesa dell’Oratorio e quella di San Rocco risultarono quasi completamente rovinati. Il terremoto causò 700 morti e 1000 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PanaiaVV38.622515.8919VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ParadisoME38.227515.5686VIII-IX

La scossa fu rovinosa: le costruzioni esternamente presentarono poche lesioni, ma internamente riportarono danni gravi, soprattutto nei piani elevati. Il terremoto causò un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Pezzo SuperioreRC38.228615.6408VIII-IX

La scossa fu rovinosa: fece crollare una parte degli edifici mentre gli altri, seppure danneggiati, rimasero abitabili. La resistenza dei fabbricati alle sollecitazioni sismiche fu dovuta, secondo Baratta (1), alla assenza di soprelevazioni e alle discrete tipologie edilizie. In questa frazione esistevano parecchie filande, fra cui quelle dei Lofaro all’estremo del paese, verso Pezzo Inferiore. Quella di Domenico Lofaro e Figlio, di 48 bacinelle, ebbe danneggiato il locale superiore della bozzoliera, crollato il tetto della filanda propriamente detta, rotta la cima del camino e rovinato il fabbricato delle caldaie. L’opificio di Vincenzo Lofaro, attiguo al precedente, riportò lesioni in parte del tetto, e screpolature in qualche pilastro; questo fabbricato, era di buona costruzione. Infine nella filanda Cogliandro, presso il torrente Campanella, crollò la parte alta della ciminiera inoltre più in basso si aprì un taglio orizzontale con lieve scorrimento: l’intero edificio fu distrutto (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PistuninaME38.149715.5303VIII-IX

La scossa fu rovinosa: causò il crollo di 20 case e il danneggiamento grave di altre 60; il rimanente degli edifici fu lievemente danneggiato. Il terremoto causò 15 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PodargoniRC38.161915.7808VIII-IX

La scossa fu distruttiva; su 170 case che costituivano il centro abitato 150 risultarono gravemente danneggiati e furono resi inabitabili, in 20 si registrarono lievi danni. Il terremoto causò 10 morti e 28 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Roccaforte del GrecoRC38.044715.9VIII-IX

Il terremoto causò danni gravi. Secondo i dati ufficiali relativi a tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono 382 (100%): 100 (26%) crollarono o furono demolite, 140 (37%) subirono danni gravi, 142 (37%) risultarono lesionate in modo più leggero. Ci furono 13 morti e 8 feriti. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni e fu in seguito restaurata a spese del Vaticano (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

SaliceME38.250315.4931VIII-IX

La scossa fu distruttiva, su un numero totale di circa 700 case che componevano l’incasato, 100 (14%) crollarono completamente e circa 250 (35%) rimasero danneggiate in modo grave; in circa 250 (35%) edifici si aprirono lievi lesioni le rimanenti rimasero incolumi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Filippo InferioreME38.162215.5106VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò lesioni in tutte gli edifici; 15 case crollarono totalmente o parzialmente e 40 furono gravemente danneggiate. Il terremoto causò 2 morti e 20 feriti leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San LucaRC38.146416.0642VIII-IX

Il terremoto fu rovinoso; su 700 case che componevano il centro abitato 63 crollarono, 400 risultarono gravemente danneggiate e in 200 si registrarono lievi danni. Il terremoto causò 4 morti e 60 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 369, fasc.96, Telegramma del sindaco di San Luca al prefetto sui feriti e sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gerace Marina 28 dicembre 1908.
1908

San Nicola de’ LegistisVV38.561115.9914VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò la distruzione di molti edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San NicolòVV38.632815.8508VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Pier NicetoME38.157815.3514VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 50 case e gravi lesioni in molte altre. Il terremoto causò 9 morti e 6 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San ProcopioRC38.281115.8906VIII-IX

La scossa fu distruttiva: nel centro abitato, costituito da 400 case, 340 edifici furono gravemente danneggiate e le rimanenti 60 crollarono. Nonostante i gravissimi effetti di danneggiamento le vittime furono solo 36 su di una popolazione, al 1901, di 1004 abitanti. Le case erano quasi tutte di pessima costruzione fatto questo che amplificò gli effetti della scossa. Crollarono la maggior parte dei prospetti delle case che offrivano il fianco alla direzione della scossa e si osservarono vari fenomeni rotatori. La parte meno danneggiata dell’incasato risultò essere quella volta a mezzogiorno, due edifici costruiti con il sistema baraccato non crollarono mentre in molte case si verificò la caduta dei muri perimetrali. Il terremoto causò 36 morti e molti feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa Cristina d’AspromonteRC38.254415.9697VIII-IX

Il terremoto fu rovinoso; su 452 case che costituivano il centro abitato 24 crollarono, 210 furono gravemente danneggiate e in 218 si verificarono lievi danni. Il centro era stato gravemente danneggiato dai terremoti del 1894, del 1905 e del 1907 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa DomenicaVV38.662815.8658VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa MargheritaME38.098915.495VIII-IX

La scossa fu rovinosa e fece crollare 32 case danneggiandone gravemente 40 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SaponaraME38.192815.4339VIII-IX

Il terremoto fu distruttivo e fece crollare totalmente o parzialmente il 63% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScidoRC38.244715.9328VIII-IX

Il terremoto fu rovinoso; su 300 case che formavano l’abitato 10 crollarono in tutto od in parte, 170 risultarono gravemente danneggiate e in 120 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SeminaraRC38.33515.8714VIII-IX

Il terremoto fu distruttivo e fece crollare parzialmente o totalmente più di un terzo delle case danneggiando gravemente le rimanenti. Le rovine maggiori accaddero nella parte inferiore del paese che già era stata danneggiata dai terremoti del 1894 e del 1905; in seguito alla scossa del 28 dicembre 1908 la chiesa Madre crollò quasi completamente. Il terremoto causò circa 800 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sinopoli InferioreRC38.261415.8861VIII-IX

La scossa fu rovinosa e fece crollare le poche case in muratura, per altro puntellate, superstiti degli eventi sismici del 1894, 1905 e 1907. La località, nel 1908 era costituita soprattutto da baracche (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sinopoli SuperioreRC38.263615.8778VIII-IX

La scossa fu rovinosa; delle 950 case che costituivano il centro abitato 65 crollarono e in 850 si registrarono danni gravi. Alcune casette costruite con il sistema antisismico Repaci resistettero alla violenza della scossa. Il terremoto causò 14 morti e 22 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SitizanoRC38.280615.9389VIII-IX

La scossa fu rovinosa e causò crolli e gravi danni nel 50% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VeneticoME38.192815.3811VIII-IX

La scossa fu rovinosa: causò il crollo di 55 case e lesionò gravemente le rimanenti. Il terremoto causò 2 morti e 22 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcquaroRC38.267515.8989VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò danni di varia entità al 30-40% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcquaroVV38.55516.1892VIII

La scossa fu rovinosa e causò gravi danni e molti crolli totali o parziali degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AfricoRC38.06515.9803VIII

Il terremoto causò danni gravi. Secondo i dati ufficiali, relativi a tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono in totale 750 (100%): 35 (4,5%) crollarono o furono demolite, 115 (15,5%) subirono danni gravi, 600 (80%) risultarono lesionate più leggermente. Ci furono 3 morti e circa 40 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

Agnana CalabraRC38.302216.2236VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 450 case di costruzione abbastanza buona, 20 crollarono, 30 furono danneggiate gravemente e 100 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa della Misericordia (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Alì MarinaME38.003315.4228VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 15 case danneggiandone gravemente 40. Il terremoto causò 7 morti e 15 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Alì SuperioreME38.026415.4169VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 13 case danneggiandone gravemente 36. Il terremoto causò 2 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AltoliaME38.07515.4461VIII

La scossa fu rovinosa, caddero quattro case, 60 furono gravemente danneggiate e in 40 si verificarono lievi danni; molto lesionato fu il campanile della chiesa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Amendolea VecchiaRC37.9915.8972VIII

Frazione del comune di Condofuri. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Crollò in gran parte il castello dei Ruffo di origine normanna. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu resa inagibile (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

AntilloME37.975315.2447VIII

La scossa fu rovinosa: 5 case crollarono, 40 divennero inabitabili, 65 risultarono danneggiate lievemente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ArdoreRC38.191116.1675VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1490 case, 20 crollarono, 20 risultarono danneggiate gravemente e 200 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa di S.Rocco (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Barcellona Pozzo di GottoME38.145615.2147VIII

La scossa fu molto forte e causò gravi lesioni a 250 case. La località fu danneggiata dal terremoto del 1894. Il terremoto causò 4 morti e 10 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BausoME38.231415.4358VIII

Il terremoto fu rovinoso: su 550 case che componevano la località 60 crollarono, 400 furono gravemente danneggiate e in 80 si riscontrarono danni leggeri. Il terremoto causò 1 morto e 25 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BiancoRC38.088116.1503VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1000 case, 16 crollarono, 240 risultarono danneggiate gravemente e 230 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa madre (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

BivongiRC38.482216.4528VIII

Il terremoto fu molto forte; su 550 case che componevano la località ne crollarono 12, 12 risultarono gravemente danneggiate e in 90 si registrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BovaRC37.993615.9322VIII

Il terremoto causò danni gravi: diverse case crollarono e gli edifici pubblici furono resi inagibili. Complessivamente, delle 485 case che componevano il centro abitato, 370 (76%) risultarono danneggiate in modo più o meno grave: 40 (8%) crollarono o furono demolite, 80 (16,5%) furono gravemente danneggiate e rese inabitabili, 250 (51,5%) furono lesionate in modo più leggero. Ci furono un morto e 10 feriti; le persone rimaste senzatetto furono 315 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Provvedimenti pel terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto supplitivo dei comuni del circondario di Reggio Calabria con i dati inerenti ai danni cagionati dal terremoto sudetto", Reggio Calabria 28 febbraio 1909.
1909

Bruzzano VecchioRC38.023316.0789VIII

Il terremoto causò danni gravi. Come era già accaduto in occasione del terremoto del 1907, gli effetti sismici furono amplificati dall’instabilità dei terreni di fondazione. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono 350 (100%): 60 (17%) crollarono o furono demolite, 240 (69%) subirono danni gravi, 50 (14%) risultarono lesionate più leggermente. La chiesa arcipretale, già danneggiata dai terremoti del 1905 e 1907, subì altri danni gravi e risultò inagibile; l’edificio fu in seguito ricostruito con un forte contributo del Vaticano. Il municipio fu danneggiato in modo leggero. Dopo questo evento l’abitato antico fu abbandonato: le nuove costruzioni sorsero a circa un km in direzione SE dando vita all’attuale Bruzzano Zeffirio (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

CalvarusoME38.221715.4533VIII

Il terremoto fu rovinoso: su 500 case che componevano il centro abitato, 54 crollarono, 262 furono gravemente danneggiate e 48 subirono danni leggeri. Il terremoto causò un morto e 70 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CandidoniRC38.504716.0858VIII

Il terremoto fu molto forte; su 154 case che componevano il centro abitato 4 crollarono, 21 risultarono gravemente danneggiate e in 80 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CanoloRC38.313916.1997VIII

Il terremoto fu molto forte; su 800 case che formavano il centro abitato 25 crollarono, 150 furono gravemente danneggiate e in 300 si registrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Caraffa del BiancoRC38.091416.0872VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 700 case che componevano il centro abitato 44 crollarono, 320 furono gravemente danneggiate e in 336 si riscontrarono lievi danni. La località risentì danni in occasione dei terremoti del 1894, 1905 e del 1907 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CarciadiVV38.627515.9078VIII

La scossa fu rovinosa e causò danni gravi agli edifici, molte case dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaridàRC38.523116.1344VIII

Il terremoto fu rovinoso e danneggiò gravemente 275 case circa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaroniVV38.566915.9603VIII

La scossa fu rovinosa e causò notevoli danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CasalnuovoRC38.055315.9928VIII

Frazione del comune di Africo. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già gravemente danneggiata dal terremoto del 1907, subì altri danni gravi e risultò inagibile; l’edificio fu in seguito ricostruito con un forte contributo del Vaticano (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Casalvecchio SiculoME37.957215.3217VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 6 case rendendone inabitabili 15 e danneggiando lievemente 65 edifici. Il terremoto causò un morto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CasignanaRC38.100616.0889VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 600 edifici costituenti il centro abitato 32 crollarono, 300 risultarono gravemente danneggiate e in 140 si registrarono danni lievi. La località risentì danni in occasione dei terremoti del 1894, 1905 e del 1907. Il terremoto causò un morto e 18 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castanea delle FurieME38.261415.5211VIII

Il terremoto fece crollare 10 case, rendendone inabitabili 90. Le chiese del paese risultarono maggiormente danneggiate rispetto agli altri edifici; fu sensibilmente lesionata la caserma dei Carabinieri. Il terremoto causò pochi feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castell’UmbertoME38.084214.8064VIII

La scossa fu rovinosa, i danni, secondo Mario Baratta che riprende la testimonianza di Giuseppe Mercalli, furono amplificati dall’azione di recenti frane, tanto che un progetto di legge, non attuato, decretava il trasferimento del centro abitato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CastrorealeME38.099215.2108VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 50 case lesionandone gravemente 100; gli edifici del centro principale erano caratterizzati da scadenti tipologie edilizie, viceversa nelle frazioni i danni furono minori Perché i loro fabbricati erano di costruzione più moderna ed anche migliore. In seguito al terremoto del 1894 i fabbricati lesionati furono 180, la scossa del 1905 causò il crollo di due case lesionando leggermente tutte le altre. Il terremoto causò 12 morti e 21 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CatarrattiME38.195815.5233VIII

Il terremoto fu distruttivo e causò lesioni negli edifici, che rimasero però abitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Chorio di San LorenzoRC37.986115.8119VIII

Frazione del comune di San Lorenzo. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu dichiarata inagibile, così come la canonica (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

CinquefrondiRC38.416916.0947VIII

La scossa fu rovinosa; su 1304 case che componevano l’abitato 13 crollarono, 37 furono gravemente danneggiate e in 75 si registrarono lievi danni. Il terremoto causò 3 morti e 15 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CondofuriRC38.004415.8578VIII

Il terremoto causò danni gravi. Gran parte delle case del paese furono dichiarate inabitabili. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, risultarono danneggiate 892 case (100%): 50 (5,5%) crollarono o furono demolite, 740 (83%) subirono danni gravi, 102 (11,5%) risultarono lesionate meno gravemente. Ci furono 4 morti e vari feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

CondoianniRC38.208316.1958VIII

Frazione del comune di Sant’Ilario dello Ionio. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

CondròME38.172515.3275VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 5 edifici lesionandone gravemente 55; i morti furono 2 ed i feriti 6. Il terremoto causò 2 morti e 6 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DelianuovaRC38.236115.9181VIII

Il terremoto fu rovinoso; delle 925 case che costituivano la località ne crollarono 25, 350 furono gravemente danneggiate e in 550 si registrarono lievi danni. Le case in generale erano di costruzione poco buona ed altezza esagerata. Il terremoto causò 3 morti e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DinamiVV38.527816.1472VIII

La scossa fu rovinosa e causò gravi danni e molti crolli totali o parziali degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Feroleto della ChiesaRC38.46516.0639VIII

Il terremoto fu molto forte; su 394 case che componevano l’abitato 8 crollarono, 140 risultarono gravemente danneggiate e in 180 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FerruzzanoRC38.038916.0872VIII

La scossa fu rovinosa e colpì il paese quando non erano ancora stati risanati i gravissimi danni causati dal terremoto del 1907. Ì infatti attestato che in gran parte degli edifici danneggiati i lavori di riparazione non erano stati completati e in numerosi casi neppure iniziati (1). Dopo la scossa del 1908, su un totale di 400 case costituenti il centro abitato, 350 (87,5%) risultarono crollate o da demolire, 25 (6,25%) danneggiate gravemente e rese inabitabili e 25 (6,25%) lesionate in modo più leggero. L’elevatissimo numero di edifici crollati rappresentò la conseguenza della sovrapposizione degli effetti di danno dei due terremoti del 1907 e 1908. Non ci furono vittime (2).

(1)
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 433, fasc.95, Corpo reale del Genio civile, "Elenchi dei proprietari di case danneggiate dal terremoto del 1907 nei diversi comuni del circondario di Gerace, i cui lavori di riparazione secondo le perizie redatte dal Genio civile di Reggio Calabria non furono iniziati od ultimati a causa del terremoto del 28 dicembre 1908", [Reggio Calabria 25 aprile 1910].
1910
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

FilandariVV38.614716.0303VIII

La scossa fu rovinosa: nell’abitato si verificarono gravi danni generalizzati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FitiliVV38.674715.9311VIII

La scossa fu rovinosa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FiumedinisiME38.025315.3814VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 3 case danneggiandone gravemente 52. Il terremoto causò 2 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Fossato IonicoRC38.012815.7656VIII

Frazione del comune di Montebello Ionico. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dai terremoti del 1905 e 1907, subì ulteriori danni gravi e fu resa inagibile, così come la canonica; la chiesa fu in seguito restaurata a spese del Vaticano (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

FrancicaVV38.615816.0992VIII

La scossa fu rovinosa, una ventina di case rimasero distrutte, il doppio circa gravemente danneggiato e 171 lievemente danneggiate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Galati InferioreME38.109415.5025VIII

Il terremoto fu rovinoso: fece crollare 5 case e ne danneggiò gravemente altre 25 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Galati SuperioreME38.111715.495VIII

La scossa fu rovinosa: fece crollare 3 case e ne rese inabitabili altri 20, bassi e di vecchia costruzione. Il terremoto causò un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GalatroRC38.459416.1086VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 594 case che costituivano il centro abitato 72 crollarono, 80 risultarono gravemente danneggiate e in 200 si registrarono lievi danni. Il terremoto del 1894 arrecò leggere lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GallicianòRC38.015815.8861VIII

Frazione del comune di Condofuri. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale, che venne in seguito restaurata a spese del Vaticano (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

GallodoroME37.901415.2936VIII

Il terremoto fu rovinoso (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GeraceRC38.270616.2203VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 600 case, 60 crollarono, 33 risultarono danneggiate gravemente e 500 subirono danni più leggeri (1). Il palazzo vescovile e il seminario furono gravemente lesionati; risultarono più o meno gravemente danneggiate le chiese parrocchiali di S.Michele e di S.Martino, la chiesa dell’Addolorata, le chiese del Carmine, del Sacro Cuore, dei Cappuccini e quella dell’ex monastero di S.Anna (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del commissario pontificio G.Bonzano al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 14 gennaio 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Gerace MarinaRC38.234416.2636VIII

Il terremoto fu rovinoso: su di un totale di 490 case, 10 crollarono, 100 risultarono gravemente danneggiate e in 300 si registrarono lievi lesioni; gravi danni subirono l’antica torre e la chiesa Madre. La località fu danneggiata dal terremoto del 1907 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Giornale di Sicilia, 1909.01.18/19, a.49, n.19.
Palermo 1909

GessoME38.234415.4692VIII

La scossa fu rovinosa; su 850 case che componevano la località 13 crollarono e 30 risultarono gravemente danneggiate. Il terremoto causò un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Giampilieri SuperioreME38.069215.4697VIII

La scossa fu rovinosa e causò crolli totali e parziali e gravi lesioni in 36 edifici; i fabbricati ad un solo piano risultarono meno danneggiati degli altri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Giardini NaxosME37.833915.2711VIII

Il terremoto fu rovinoso, tutti gli edifici furono in diverso grado danneggiati, 12 crollarono, 15 furono resi inabitabili e in 35 si registrarono lievi danni. Il terremoto causò 2 morti e un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GiffoneRC38.437816.1492VIII

Il terremoto fu molto forte; su 900 case che componevano il centro 17 crollarono, 10 furono gravemente danneggiate e in 43 si registrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GirifalcoCZ38.822216.4247VIII

La scossa fu molto forte e danneggiò 850 delle 1400 case del paese, degli edifici lesionati 40 subirono dei crolli e 180 furono resi inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GranitiME37.889215.2247VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 10 edifici ed il grave danneggiamento di 15. In 40 case si registrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Gualtieri SicaminòME38.162215.3172VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 884 case, 80 (9%) crollarono o furono demolite, 150 (17%) furono danneggiate gravemente, 160 (18%) subirono danni più leggeri e 494 (56%) risultarono illese. Ci furono 8 morti e 12 feriti (1). Fu gravemente danneggiata e resa pericolante la chiesa parrocchiale; danni meno gravi subirono le chiese dell’Assunta, della Misericordia, del Carmine, del Rosario e di S.Cataldo (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Lettera del vescovo di Santa Lucia del Mela V.Certo al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val relativa ai danni causati agli edifici sacri dal terremoto del 28 dicembre 1908, Condrò 26 maggio 1910.
1910
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.
1909

Guidomandri InferioreME38.042215.4597VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 6 edifici danneggiandone lievemente 200. Il terremoto causò 6 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Guidomandri SuperioreME38.046715.4464VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 6 edifici danneggiandone lievemente 230. Il terremoto causò 3 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

IatrinoliRC38.353116.0072VIII

Il terremoto fu rovinoso: su 1491 case che componevano il centro abitato 45 crollarono, 400 furono gravemente danneggiate e in 600 si verificarono danni leggeri. Il terremoto causò un morto e parecchi feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

JacursoCZ38.845616.38VIII

La scossa fu rovinosa, causò il crollo parziale o totale di 15 edifici e altre 25 case risultarono inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

KaggiME37.859415.2214VIII

La scossa fu rovinosa: 20 case crollarono, 40 furono gravemente danneggiate e 70 edifici subirono danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Larderia InferioreME38.141115.4997VIII

La scossa fu rovinosa; in totale, nei due centri di Larderia Inferiore e Larderia Superiore, 7 case crollarono, 60 furono gravemente danneggiate e nelle rimanenti si registrarono danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Larderia SuperioreME38.138915.4942VIII

La scossa fu rovinosa; in totale, nei due centri di Larderia Inferiore e Larderia Superiore, 7 case crollarono, 60 furono gravemente danneggiate e nelle rimanenti si registrarono danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LimbadiVV38.555315.9661VIII

La scossa fu rovinosa e causò notevoli danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LiminaME37.940615.2714VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 10 case rendendone inabitabili 32 e danneggiando lievemente 80 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LimpidiVV38.540816.1742VIII

La scossa fu rovinosa e causò gravi danni e molti crolli totali o parziali degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LinguaglossaCT37.841715.1392VIII

La scossa fu rovinosa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MaidaCZ38.857516.3644VIII

La scossa fu molto forte, causò il crollo parziale o totale di 37 edifici e altre 37 case risultarono inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MaropatiRC38.440616.0967VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 600 case che costituivano il centro abitato 7 crollarono, 93 risultarono gravemente danneggiate e in 114 si registrarono lievi danni. Il terremoto del 1894 arrecò danneggiamenti all’abitato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Massa San GiorgioME38.274215.5369VIII

La scossa fu rovinosa: la chiesa e alcune case furono completamente distrutte, 120 edifici furono in parte rovinati. Il terremoto causò 4 morti e 4 feriti leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MeliaME37.904215.275VIII

Il terremoto fu rovinoso (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MessignadiRC38.296415.9967VIII

Il terremoto fu rovinoso e distrusse il 10% circa delle case danneggiando gravemente il rimanente. La scossa causò la morte di 2 persone ed il ferimento di 34 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MiletoVV38.608116.0678VIII

La scossa fu rovinosa e causò lesioni di diversa entità ad un terzo degli edifici, i tetti risultarono gravemente danneggiati e caddero molti muri e cornicioni rivolti in direzione NE e SE. L’ospedale civile, già lesionato dal terremoto dell’8 settembre 1905, crollò quasi per intero, lo stesso accadde al campanile dell’attigua chiesa. Rovinò in gran parte la volta della chiesa della Cattolica dove si riaprirono le lesioni del 1905. Danni furono riscontrati nella Badia, nella Cattedrale si verificarono fenditure nei muri e fessure negli archi, il campanile fu tagliato orizzontalmente e si spezzarono le colonne di sostegno della cupola, senza che questa riportasse danni. L’ospizio risultò cadente a causa dell’aggravamento delle lesioni riportate nel 1905, per lo stesso motivo divenne inabitabile il Seminario, nel cui seminterrato, ospitante l’osservatorio, si aprirono diverse fenditure. In generale negli edifici si riprodussero, in modo più grave, i danni dei terremoti precedenti. Le costruzioni baraccate e ben costruite resistettero invece alla scossa e riportarono solo poche e lievi lesioni. Le case di Mileto risultavano essere 1197, delle quali 72 rovinate, 261 gravemente danneggiate, 100 con danni lievi e 764 illese. Il terremoto causò un morto e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Mili MarinaME38.119715.5158VIII

La scossa fu rovinosa, tutti gli edifici riportarono danni, un terzo venne gravemente lesionato e 2 crollarono. Il terremoto causò 10 feriti leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Mili San MarcoME38.121115.5075VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 4 case, danneggiandone gravemente 150; danni lievi si registrarono in tutte le altre case. Il terremoto causò 10 feriti leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MiloCT37.721915.1164VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò crolli in molte case (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

Mirto di SidernoRC38.289716.2928VIII

Frazione del comune di Siderno. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

MolochioRC38.307516.0317VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 597 case in genere di costruzione scadente, 20 crollarono o furono demolite, 290 furono danneggiate gravemente e 287 subirono danni più leggeri. Ci furono 8 morti e 60 feriti (1). Furono gravemente danneggiati la chiesa parrocchiale e il convento dei Cappuccini, in seguito restaurati a spese del Vaticano (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Monforte San GiorgioME38.155315.3819VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò crolli totali o parziali nel 17% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MongiuffiME37.910315.2769VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 8 case rendendone inabitabili 15 e danneggiando lievemente 40 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Montebello IonicoRC37.981715.7583VIII

Il terremoto causò danni gravi. Diverse case crollarono totalmente e quasi tutte le altre furono gravemente lesionate o rese inabitabili. Secondo i dati ufficiali riferiti a tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono in totale 1380 (100%): 140 (10%) crollarono o furono demolite, 990 (72%) subirono danni gravi, 250 (18%) risultarono lesionate in modo più leggero. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni e fu in seguito restaurata a spese del Vaticano; la canonica fu resa inabitabile. Ci furono 9 morti e 18 feriti; le persone rimaste senzatetto furono 3205 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Provvedimenti pel terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto supplitivo dei comuni del circondario di Reggio Calabria con i dati inerenti ai danni cagionati dal terremoto sudetto", Reggio Calabria 28 febbraio 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Motta FilocastroVV38.570815.9753VIII

La scossa fu rovinosa e causò notevoli danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MotticellaRC38.025316.0547VIII

Frazione del comune di Bruzzano Zeffirio. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Diverse case risultarono inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].
1909

Oppido MamertinaRC38.290615.9844VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1341 case, 154 crollarono, 726 risultarono danneggiate gravemente e 611 subirono danni più leggeri. Ci furono 9 morti e 100 feriti (1). La chiesa cattedrale crollò quasi totalmente; subirono gravi danni il seminario e il palazzo vescovile (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.3, Relazione del vescovo di Gerace G.Dedrio al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Gerace 3 febbraio 1909.
1909

PentedattiloRC37.952815.7617VIII

Il terremoto causò danni gravi: quasi tutte le case subirono gravi lesioni e alcune crollarono totalmente. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu resa inagibile, così come la canonica (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

PezzoloME38.084215.4581VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 20 case danneggiandone gravemente 200. Il terremoto causò qualche ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PiminoroRC38.2716.0078VIII

Il terremoto fu rovinoso: fece crollare alcuni edifici e danneggiò gravemente un terzo delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PoliaVV38.750616.3117VIII

La scossa fu molto forte e causò il crollo di 10 case, 49 edifici subirono danni gravi e 227 leggere lesioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PolistenaRC38.405616.0761VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 2257 case che componevano la località 52 crollarono, 53 risultarono gravemente lesionate e in 204 si registrarono lievi danni. Il centro fu danneggiato dai terremoti del 1894 e del 1905. Il terremoto causò 6 morti e 30 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PortigliolaRC38.227816.2022VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 330 case, 12 crollarono, 93 furono danneggiate gravemente e 225 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

PrecacoreRC38.072516.0575VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 300 case, 24 crollarono, 100 furono danneggiate gravemente e 40 subirono danni più leggeri (1). Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

RadicenaRC38.354716.0172VIII

Il terremoto fu molto forte: su 1200 case che formavano il centro abitato 30 crollarono, 250 furono danneggiate gravemente e in 300 si verificarono lievi lesioni. Il centro, caratterizzato da buone tipologie edilizie, risentì danni lievi in occasione dei terremoti del 1894 e del 1905.

RizziconiRC38.410615.9592VIII

Il terremoto fu molto forte; su 1078 case che componevano il centro abitato 14 crollarono, 331 risultarono gravemente danneggiate e in 336 si riscontrarono lievi danni. Gli edifici erano stati precedentemente lesionati dal terremoto del 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoghudiRC38.048615.9161VIII

Il terremoto causò danni gravi. Secondo i dati ufficiali relativi a tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono complessivamente 330 (100%): 10 (3%) crollarono o furono demolite, 210 (64%) subirono danni gravi, 110 (33%) risultarono lesionate in modo più leggero. Ci furono 2 morti e 60 feriti; le persone rimaste senzatetto furono 245 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Provvedimenti pel terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto supplitivo dei comuni del circondario di Reggio Calabria con i dati inerenti ai danni cagionati dal terremoto sudetto", Reggio Calabria 28 febbraio 1909.
1909

RombioloVV38.596416.0044VIII

La scossa fu rovinosa, numerose furono le case gravemente danneggiate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RomettaME38.171415.4139VIII

La scossa fu rovinosa: su 800 case che componevano la località, 44 crollarono, 165 furono gravemente danneggiate e 575 subirono danni leggeri. Gli edifici sacri vennero distrutti tutti, eccettuata la chiesa del SS.mo Salvatore; crollarono anche il municipio, il collegio degli Studi, il Monte di Prestanza, l’ospedale, le carceri; la maggioranza degli edifici crollò soprattutto nelle vie Umberto I e Giudaica, e nel quartiere dei Cappuccini, dove fu gravemente danneggiato l’omonimo convento. Il terremoto causò 17 morti e 3 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RosarnoRC38.486915.9761VIII

La scossa fu rovinosa, gli edifici, caratterizzati da mediocri tipologie edilizie ebbero abbattuti i muri interni ed i cornicioni; su 2120 case che componevano il centro abitato 30 crollarono, 302 risultarono gravemente danneggiate e in 730 si produssero lievi danni. I terremoti del 1894 e del 1905 provocarono lesioni anche gravi alle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Saline IonicheRC37.944715.7097VIII

Il terremoto causò danni gravi. Quasi tutte le case furono lesionate e molte crollarono parzialmente; resistettero bene soltanto quelle con il solo pianterreno o quelle meglio costruite e più solide. Tutte le abitazioni più vicine alla stazione ferroviaria crollarono totalmente o subirono il cedimento delle coperture. Furono gravemente danneggiate e rese inagibili la chiesa parrocchiale e la canonica (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

SalviRC38.308616.2489VIII

Frazione del comune di Siderno. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

San CalogeroVV38.573316.0236VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò notevoli danni ai fabbricati, alcuni crollarono, parecchi furono resi inabitabili ed altri risultarono gravemente danneggiati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San CarloRC37.958315.8897VIII

Frazione del comune di Condofuri. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu resa inagibile (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

San Costantino CalabroVV38.630816.0731VIII

Nella località, gravemente danneggiata dal terremoto del 1905, si verificarono 65 crolli parziali di edifici. Tutte le case risultarono lesionate, molte furono rese inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San FiliRC38.456116.0336VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò crolli in parte degli edifici lesionando il rimanente. Le case erano caratterizzate da pessime tipologie edilizie ed erano state danneggiante dai terremoti precedenti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Giorgio MorgetoRC38.385816.1069VIII

Il terremoto fu molto forte; su di un numero totale di 1500 case che componevano il centro abitato 135 crollarono, 10 risultarono gravemente danneggiate e in 76 si verificarono lievi lesioni. Il centro fu danneggiato dal terremoto del 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Giovanni di GeraceRC38.364216.2783VIII

Il terremoto fu molto forte; su 700 case che componevano la località 20 crollarono completamente, 30 furono gravemente danneggiate e in 79 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San LorenzoRC38.0115.8339VIII

Il terremoto causò danni gravi. Le case crollate totalmente furono poche, ma molte altre furono dichiarate inabitabili. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono 1260 (100%): 80 (6,5%) crollarono o furono demolite, 980 (77,5%) furono lesionate gravemente, 200 (16%) subirono danni più leggeri. La chiesa arcipretale e la chiesa dittereale (di rito greco), già gravemente danneggiate dai terremoti del 1905 e 1907, subirono ulteriori danni e furono dichiarate inagibili, così come le canoniche e la scuola. Ci furono alcuni feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

San MartinoRC38.361115.9753VIII

Il terremoto fu rovinoso: fece crollare circa il 13% delle case, il 33% risultò gravemente danneggiato e tutte le altre riportarono danni lievi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San PantaleoneRC37.987815.8439VIII

Frazione del comune di San Lorenzo. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni gravi e fu dichiarata inagibile, così come la canonica (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

San PietroME38.192215.25VIII

la scossa fu molto forte e causò il crollo di qualche casa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Agata del BiancoRC38.091116.0831VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 500 case costituenti il centro abitato 40 crollarono, 130 risultarono gravemente danneggiate e in 330 si registrarono danni lievi. La località risentì danni in occasione dei terremoti del 1894, 1905 e del 1907 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Angelo di BroloME38.113314.8836VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 6 case danneggiandone gravemente 19. Si aprirono lesioni in molti altri edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Ilario dello IonioRC38.217516.1953VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 400 case, 40 crollarono o furono demolite, 65 risultarono danneggiate gravemente e 250 subbirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

SantoME38.174715.5292VIII

La scossa fu rovinosa: fece crollare poche case e causò gravi lesioni in molte altre, 40 risultarono danneggiate lievemente. Il terremoto causò 2 morti e 2 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santo Stefano MedioME38.102215.4856VIII

La scossa fu rovinosa, fece crollare 5 case e causò gravi lesioni in altre 25 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santuario di PolsiRC38.163915.96VIII

Il terremoto danneggiò gravemente la chiesa, il convento, il palazzo del vescovo e dei sacerdoti e le case di accoglienza dei pellegrini, alcune delle quali crollarono totalmente (1).

(1)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Santuario di Polsi. Progetto per la ricostruzione delle case, del Convento ed Ospizii distrutti dal terremoto del 28 Dicembre 1908 redatto dall’ingegnere V.Spaziali, Bovalino Marina 12 aprile 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

San Vincenzo di CasaleRC38.104215.7092VIII

Il terremoto fu rovinoso e fece crollare il 10% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SavocaME37.953315.3397VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 8 case rendendone inabitabili 10 e danneggiando lievemente altri 35 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScillaRC38.252815.7167VIII

I terremoto fu distruttivo; su di un totale di 4000 case componenti il centro abitato 400 crollarono completamente, 1400 furono gravemente danneggiate e in 315 si produssero lievi danni. I quartieri più danneggiati dal terremoto furono il rione S.Giorgio, e quindi la Chianalea, eccettuate le ultime case verso nord. Il quartiere San Giorgio, ed i fabbricati fiancheggiati la via Nugarella e via Stretto furono ridotti in un vero ammasso di macerie: quelli sottostanti la cattedrale vennero demoliti dal crollo di quest’ultima. In questi quartieri gli edifici erano caratterizzati da pessime tipologie edilizie e dall’uso di scadenti materiali da costruzione. Il quartiere della "Marina Grande" fu relativamente poco danneggiato: le sue case nella loro maggioranza erano state riparate dopo i terremoti del 1894 e del 1905. Danni di una certa entità si registrarono nella chiese di San Rocco, del Rosario e nella Cattedrale. Questo tempio era rimasto molto danneggiato nel 1894; con i restauri allora eseguiti furono pure abbassati i campanili e sostituita la volta in mattoni con un tavolato. Tra gli edifici crollati va ricordato il Castello. Il terremoto causò 261 morti e 52 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScrofarioRC38.334716.0178VIII

Il terremoto fu rovinoso; il centro fu danneggiato anche in occasione dei terremoti del 1894 e 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SerrataRC38.511416.1003VIII

Il terremoto fu molto forte; su 354 case che costituivano il centro abitato 5 crollarono, 180 risultarono gravemente danneggiate e in 100 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SerroME38.224415.4592VIII

Il terremoto fu rovinoso (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SidernoRC38.269216.2944VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 3260 case, 120 (3,5%) crollarono o furono demolite, 870 (27%) furono danneggiate gravemente, 900 (27,5%) subirono lesioni meno gravi e 1370 (42%) risultarono illese. Ci furono 2 feriti (1). La chiesa parrocchiale di S.Maria di Portosalvo subì danni molto gravi e risultò inagibile, così come l’asilo e la scuola (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Siderno SuperioreRC38.289216.2694VIII

Il terremoto causò danni gravi. In tutto il territorio comunale, su un totale di 3260 case, 120 (3,5%) crollarono o furono demolite, 870 (27%) furono danneggiate gravemente, 900 (27,5%) subirono lesioni meno gravi e 1370 (42%) risultarono illese. Ci furono 2-3 morti (1). La chiesa arcipretale di S.Nicola e le chiese parrocchiali di S.Caterina e dell’Annunziata, già fortemente danneggiate dal terremoto del 1907, subirono ulteriori danni (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

SoccorsoME38.159415.3081VIII

Frazione del comune di Gualtieri Sicaminò. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo (1). Fu gravemente danneggiata la chiesa parrocchiale; danni meno gravi subirono le chiese dell’Idria e di Gesù e Maria (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.
1909

SpadaforaME38.221415.3747VIII

La scossa fu rovinosa e causò gravi danni. Crollarono una quindicina di case e molte altre furono rese inabitabili. Gli edifici erano di recente costruzione e caratterizzati da discrete tipologie edilizie (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SpilingaVV38.627215.9044VIII

La scossa fu rovinosa e causò gravi danni agli edifici, gran parte delle case risultarono inabitabili e molte dovettero essere abbattute (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StefanaconiVV38.672516.1214VIII

La scossa fu molto forte, su un totale di 478 case, 110 risultarono distrutte e 270 riportarono danni gravi. Gli edifici che subirono maggiori lesioni furono quelli ristrutturati mediante intervento pubblico dopo il terremoto dell’8 settembre 1905. Il terremoto causò 3 morti e 74 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Terranova Sappo MinulioRC38.320616.0067VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 356 case che formavano il centro 11 crollarono, 105 risultarono gravemente danneggiate e in 165 si ebbero lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TremestieriME38.137815.525VIII

La scossa rovinosa, 14 case furono distrutte e 50 risultarono inabitabili, il rimanente subì lievi danni. Poche furono le lesioni apertesi nell’edificio della stazione radiotelegrafica. Il terremoto causò 18 morti e 30 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TruncaRC38.046415.7611VIII

Frazione del comune di Montebello Ionico. Il terremoto causò danni gravi che furono rilevati complessivamente assieme a quelli del capoluogo. Subì gravi danni la chiesa parrocchiale, che fu in seguito ricostruita con un forte contributo del Vaticano (1).

(1)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

VarapodioRC38.314715.9839VIII

Il terremoto fu rovinoso e causò il crollo di 3 edifici danneggiandone gravemente 150, in 450 si registrarono lievi danni. Il centro abitato era composto da 603 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ZaccanopoliVV38.663615.9289VIII

Il terremoto fu rovinoso (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Zafferana EtneaCT37.692215.1044VIII

Il terremoto fu rovinoso (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1909.01.18/19, a.49, n.19.
Palermo 1909

ZafferiaME38.150815.5058VIII

La scossa fu rovinosa e causò il crollo di 18 case ed il grave danneggiamento di 60 edifici; lievi danni si registrarono in tutte le altre case. Il terremoto causò 4 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Anoia SuperioreRC38.431416.0967VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso; su 771 case che componevano la località 2 crollarono, 20 risultarono gravemente danneggiate e in 29 si registrarono lievi danni. Il terremoto del 1894 aveva già danneggiato gravemente alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AntoniminaRC38.271916.1497VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 470 case, 2 crollarono, 77 furono danneggiate gravemente e 330 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

BadolatoCZ38.568116.5239VII-VIII

Il terremoto fu forte e causò il crollo di qualche casa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BarrafrancaEN37.374714.2011VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso.

BellantoneRC38.497216.0911VII-VIII

Il terremoto fu molto forte e causò danni di varia entità negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Bovalino SuperioreRC38.170316.1561VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, risultarono danneggiate 800 case (100%): 15 (2%) crollarono o furono demolite, 80 (10%) subirono danni gravi, 705 (88%) furono lesionate in modo più leggero. Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Brancaleone SuperioreRC37.980616.0806VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, risultarono danneggiate 299 case (100%): 3 (1%) crollarono o furono demolite, 49 (16,5%) subirono danni gravi, 247 (82,5%) furono lesionate in modo più leggero. Crollò pressoché totalmente la chiesa parrocchiale, già sconquassata dal terremoto del 1907 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

BrattiròVV38.642215.8864VII-VIII

La scossa causò gravi lesioni negli edifici e crolli parziali (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaminiRC38.431416.4828VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 250 case che formavano la località solo 3 crollarono, 10 furono gravemente danneggiate e in 34 si registrarono lievi danni. Gravi lesioni si verificarono nella chiesa di S.Maria Assunta (1).

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provvedimenti del terremoto del 1908, PCM 1911, fasc.4-408, prot.665, Lettera della PCM al prefetto di Reggio Calabria sull’istanza del parroco di Camini, Roma 30 maggio 1911.
1911
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CannetoME38.490614.9631VII-VIII

La scossa fu molto forte e fece crollare un edificio lesionandone molti altri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CapistranoVV38.691716.2892VII-VIII

La scossa fu molto forte, molte case rimasero lesionate e diverse subirono crolli parziali o totali (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Capo d’OrlandoME38.1614.7447VII-VIII

La scossa fu rovinosa, fece crollare parzialmente alcune case, ne rese inabitabili molte e lesionò la quasi totalità degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CareriRC38.176716.115VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 380 case, 3 (0,8%) crollarono, 82 (21,5%) furono danneggiate gravemente, 280 (73,7%) subirono lesioni meno gravi e 15 (4%) risultarono illese (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

CariaVV38.645615.9047VII-VIII

Il terremoto causò gravi lesioni negli edifici e crolli parziali (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CastelmolaME37.858115.2772VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò il crollo di due edifici danneggiandone gravemente 4. 15 case risultarono gravemente danneggiate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CessanitiVV38.662516.0258VII-VIII

Le case di Cessaniti (circa un centinaio delle quali era già stato gravemente lesionato nel 1894) furono gravemente rovinate dal terremoto del 1905. L’evento sismico del 1908 fece crollare le porzioni di edifici fatiscenti e danneggiò gravemente quelle riparate o ricostruite dopo il terremoto del 1905. Il terremoto causò un morto e 20 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CiminàRC38.245316.1406VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 550 case componenti il centro abitato solo 2 crollarono, 20 furono gravemente danneggiate e in 300 si riscontrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CosoletoRC38.274415.9269VII-VIII

La scossa fu rovinosa e lesionò gran parte degli edifici, costruiti con intelaiatura lignea, senza provocare crolli. Il terremoto causò 2 morti e 22 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Cumia InferioreME38.174415.5019VII-VIII

La scossa fu rovinosa, danneggiò gravemente la chiesa ed aprì lesioni negli edifici, a limitare l’entità dei danni contribuirono le migliori tipologie edilizie e la minore acclività del suolo rispetto alle località limitrofe (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DrapiaVV38.664215.9108VII-VIII

La scossa fu rovinosa e molti edifici furono gravemente danneggiati; si verificarono crolli parziali di muri esterni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FicarraME38.107514.83VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò il crollo di un edifici e gravi lesioni in altri 4 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Forza d’AgròME37.914415.3331VII-VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 5 case rendendone inabitabili 10 ed arrecando lievi danni a 60 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Francavilla di SiciliaME37.901915.1381VII-VIII

La scossa fu molto forte: un edificio crollò, 10 furono gravemente danneggiti e in 20 si verificarono danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GagliatoCZ38.675616.4619VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti: due terzi della case furono lese, alcune crollarono totalmente o in parte e parecchie furono rese inabitabili (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Galati MamertinoME38.031414.7717VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò il crollo di un edificio e lesioni gravi in altri 11 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Giampilieri MarinaME38.061415.4792VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò crolli parziali e gravi lesioni in 10 fabbricati; gli edifici ad un piano furono, generalmente, danneggiati in misura minore (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Gioia TauroRC38.425615.8986VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 877 case componenti il centro abitato 260 furono danneggiate gravemente e in 201 si verificarono danni lievi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GrotteriaRC38.364216.265VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1000 case, 30 crollarono, 50 furono danneggiate gravemente e 250 subirono danni più leggeri (1). Furono danneggiate la chiesa madre, la chiesa parrocchiale di S.Giorgio, e le chiese di S.Nicola di Francò e S.Nicola Protonotariis (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

JonadiVV38.626416.055VII-VIII

La scossa fu rovinosa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Laureana di BorrelloRC38.490616.0817VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 2350 case che componevano il centro abitato 12 crollarono, 201 furono gravemente danneggiate e in 605 si registrarono lievi lesioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LetojanniME37.879715.3058VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso, quasi tutti gli edifici subirono lesioni e 35 furono resi inabitabili; tre case rimasero parzialmente distrutte. Le case più danneggiate furono quelle che versavano in cattivo stato a causa della loro vetustà (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LipariME38.467814.9575VII-VIII

Il terremoto fu molto forte e causò panico generale tra gli abitanti. Crollarono alcune case già fatiscenti e si aprirono lesioni in molti altri edifici. Alcuni fabbricati furono gravemente danneggiati tra questi: il palazzo comunale e la chiesa di S.Pietro. Le case più antiche erano caratterizzate da scadenti tipologie edilizie, molte erano state lesionate lievemente dalla scossa del 16 novembre 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LongiME38.025614.7525VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò il crollo di un edificio danneggiandone gravemente 11 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MandaradoniVV38.682515.985VII-VIII

La scossa fu rovinosa e causò notevoli danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MelicuccàRC38.301915.8811VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso: di 812 case, 3 crollarono e 300 furono gravemente danneggiate. La parte bassa dell’abitato fu la più danneggiata, così come era avvenuto in occasione dei terremoti del 1894 e del 1905. Crolli e lesioni gravi si registrarono anche nelle casette costruite dopo il 1905, caratterizzate, secondo Baratta, da errati sistemi di costruzione. Si ebbero 3 morti e 25 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MezzocasaleVV38.645816.1061VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò danni gravi agli edifici già lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Motta CamastraME37.893615.1703VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso: 2 case furono semidistrutte, 5 divennero inabitabili e 20 furono danneggiate leggermente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NasoME38.121914.7875VII-VIII

La scossa fu rovinosa, fece crollare parzialmente 9 case, ne rese inabitabili 28 e lesionò la quasi totalità degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Natile VecchioRC38.188316.0511VII-VIII

Frazione del comune di Careri. Il terremoto causò danni molto rilevanti che furono censiti complessivamente assieme a quelli del capoluogo (1). Furono danneggiati la chiesa parrocchiale e un ospizio dei frati di Polsi (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Santuario di Polsi. Progetto per la ricostruzione delle case, del Convento ed Ospizii distrutti dal terremoto del 28 Dicembre 1908 redatto dall’ingegnere V.Spaziali, Bovalino Marina 12 aprile 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Nizza di SiciliaME37.989215.4094VII-VIII

Il terremoto fu rovinoso, le case che si trovavano in generale in cattivo stato furono più o meno lesionate, 65 gravemente e 2 crollarono. Il terremoto causò 7 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Novara di SiciliaME38.014415.1297VII-VIII

Il terremoto fu molto forte e causò gravi danni in molti edifici tra i quali: il Duomo, il Palazzo Comunale e le chiese (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

PazzanoRC38.47516.4517VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 350 case costituenti la località solo 3 crollarono, 18 risultarono gravemente danneggiate e in 80 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Piedimonte EtneoCT37.806715.1767VII-VIII

La scossa fu rovinosa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PietrapennataRC37.983916.0081VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. Circa 80 case risultarono inabitabili, 5 dovettero essere puntellate. La chiesa parrocchiale, già danneggiata dal terremoto del 1907, subì ulteriori danni e fu in seguito restaurata a spese del Vaticano (1).

(1)
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

PlacanicaRC38.413316.4506VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 400 edifici che componevano la località solo 5 crollarono, 23 furono gravemente danneggiati e in 372 si verificarono danni di lieve entità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RiaceRC38.417816.4819VII-VIII

La scossa causò gravi danni: su 350 case che componevano la località 2 crollarono, 20 furono danneggiate gravemente e 40 leggermente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoccafioritaME37.929215.2678VII-VIII

La scossa fu molto forte e fece crollare 2 case rendendone inabitabili 6 e danneggiandone lievemente 25 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoccalumeraME37.974215.3947VII-VIII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili 70 case danneggiandone lievemente moltissime altre. Il terremoto causò un morto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San FerdinandoRC38.481715.9153VII-VIII

Il terremoto fu molto forte e lesionò, anche gravemente, gli edifici a più piani (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Filippo del MelaME38.168615.2739VII-VIII

Il terremoto causò danni molto rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1072 case, 7 (0,7%) crollarono o furono demolite, 100 (9,3%) furono danneggiate gravemente, 700 (65,5%) subirono danni più leggeri e 265 (24,5%) risultarono illese. Ci furono 7 morti e 10 feriti (1). Furono danneggiate la chiesa parrocchiale e la chiesa di S.Antonio (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.
1909

San Filippo SuperioreME38.166415.5VII-VIII

La scossa fu molto forte e lesionò tutte le case, una quarantina furono gravemente danneggiate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Giovanni MontebelloCT37.731915.1589VII-VIII

La scossa fu rovinosa e fece crollare 10 case (1).

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Danni alle persone ed alle proprietà causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nelle provincie di Messina, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Cosenza, [Roma] 1909.
1909

San Gregorio d’IpponaVV38.642816.1044VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò danni gravi agli edifici già lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905. Il terremoto causò 2 morti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San PierfedeleRC38.524416.1431VII-VIII

La scossa fu molto forte e danneggiò gravemente 45 case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Salvatore di FitaliaME38.069214.7778VII-VIII

Il terremoto fu molto forte e causò crolli parziali in due case lesionandone gravemente altre 11 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santo Stefano di BrigaME38.099715.4789VII-VIII

La scossa fu molto forte e causò danni gravi a 25 case lesionando leggermente tutte le altre. Il terremoto causò un morto e un ferito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SinagraME38.083314.8492VII-VIII

La scossa fu rovinosa, fece crollare parzialmente alcune case, ne rese inabitabili molte e ne lesionò la quasi totalità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StignanoRC38.417216.4708VII-VIII

Il terremoto fu molto forte; su 480 case che componevano la località solo 4 crollarono, 20 furono gravemente lesionate e in 200 si verificarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Stromboli (isola)ME38.793115.2161VII-VIII

La scossa fu rovinosa: causò il crollo parziale di vecchi edifici, in molti altri si aprirono lesioni; in particolare furono danneggiate costruzioni già indebolite dal terremoto del 1905. Le chiese furono per precauzione chiuse al culto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TresilicoRC38.299215.9825VII-VIII

Il centro abitato era formato da 593 edifici: il terremoto fece crollare parzialmente tre case danneggiandone gravemente 250; lievi danni si registrarono in 340 case. Il centro era già stato danneggiato dal terremoto del 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TropeaVV38.674415.8983VII-VIII

La scossa danneggiò gravemente molti fabbricati, in particolare quelli destinati ai pubblici uffici: una sola casa crollò, ma tutte le altre furono più o meno lesionate. Morirono 3 persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Vena MediaVV38.669216.0567VII-VIII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili gran parte delle abitazioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcirealeCT37.612515.1658VII

La scossa fece crollare parte della coperta della loggia di S.Benedetto nella piazza del Duomo; furono, inoltre, gravemente lesionati l’ex Ginnasio, le chiese dei Cappuccini, di Gesù e Maria, di S.Giovanni Nepomuceno, di S.Pietro e di S.Gaetano; leggere lesioni si verificarono nel municipio, nel palazzo S.Margherita, nel palazzo S.Afano; moltissimi altri edifici riportarono danni di leggera entità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Aci Sant’AntonioCT37.605615.1261VII

La scossa fu molto forte e causò gravi lesioni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

AlbiCZ39.023916.5967VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AllumeME37.991115.3897VII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AmatoCZ38.941716.4628VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ArenaVV38.562216.2086VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AugustaSR37.231115.2206VII

Il terremoto causò lesioni in molti edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BenestareRC38.183616.1386VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 540 case, 53 risultarono danneggiate gravemente e 280 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa madre (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Bovalino MarinaRC38.148916.1775VII

Il terremoto causò danni notevoli alle abitazioni che furono rilevati assieme a quelli dell’abitato di Bovalino Superiore. Diverse case furono rese inabitabili; fu danneggiata la chiesa madre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Bova MarinaRC37.930815.9186VII

Il terremoto causò danni rilevanti. Quasi tutti gli edifici (in genere a 2 piani) furono danneggiati e alcuni resi inabitabili. In totale risultarono danneggiate 395 case (88,5%) su 445 esistenti nel paese: 5 (1%) crollarono o furono demolite, 50 (11%) subirono danni gravi, 340 (76,5%) danni leggeri. Fu gravemente lesionato e reso inagibile il seminario vescovile (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Corpo reale del Genio civile, "Provvedimenti pel terremoto 28 dicembre 1908 ­ Prospetto supplitivo dei comuni del circondario di Reggio Calabria con i dati inerenti ai danni cagionati dal terremoto sudetto", Reggio Calabria 28 febbraio 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.1, Relazione del commissario pontificio G.Bonzano al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Catanzaro 14 gennaio 1909.
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911
Il disastro calabro-siculo del 28 dicembre 1908. Le offerte dei buoni, l’opera e la pieta del Santo Padre Pio X. (28 dicembre 1908 ­ 31 dicembre 1909).
Roma 1910

Brancaleone MarinaRC37.964416.1019VII

Il terremoto causò danni notevoli alle abitazioni che furono rilevati assieme a quelli dell’abitato di Brancaleone Superiore. Diverse case furono rese inabitabili; fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

BrigaME38.078115.4728VII

La scossa fu molto forte e causò danni notevoli nelle case; la scuola agraria di S.Placido subì gravi lesioni e crollò parzialmente. Il terremoto causò un morto e 10 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CalabernardoSR36.868915.1361VII

La scossa fu forte e causò pochi crolli parziali in alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CalascibettaEN37.588914.2731VII

Il terremoto fu molto forte e produsse gravi lesioni agli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

CaltagironeCT37.230614.5203VII

la scossa fu molto forte: gravi lesioni si aprirono in alcune case e vari edifici pubblici divennero pericolanti, e furono abbandonati. Una chiesa lesionata, in seguito a scosse successive, crollò causando due vittime (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Caraffa di CatanzaroCZ38.880316.4861VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1). Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

CauloniaRC38.380816.4086VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 2000 case, 11 (0,5%) crollarono o dovettero essere demolite, 60 (3%) risultarono gravemente danneggiate e inabitabili, 700 (35%) subirono lesioni più leggere e 1229 (61,5%) risultarono illese (1). Furono danneggiate la chiesa madre, le chiese di S.Biagio, S.Michele e S.Silvestro e la chiesetta rurale della Madonna di Crochi situata fuori dall’abitato (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

CenadiCZ38.718316.4144VII

La scossa fu molto forte e causò alcuni crolli (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CentracheCZ38.728316.4297VII

La scossa fu molto forte e causò alcuni crolli (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CiròKR39.379717.0639VII

La scossa fu forte e produsse lesioni abbastanza gravi in venti case caratterizzate da vecchia e scadente tipologia edilizia, numerose fenditure si aprirono nei muri maestri del palazzo comunale, le scuole femminili risultarono pericolanti e notevoli danni si verificarono anche nella caserma dei Carabinieri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CittanovaRC38.352516.0806VII

Il terremoto fu molto forte; su 3000 case che componevano il centro abitato 60 risultarono gravemente danneggiate e in 1000 si verificarono lievi danni. I terremoti del 1894 e del 1905 provocarono danni di varia entità agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CortaleCZ38.838116.4114VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CotroneKR39.080317.1269VII

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi danni ai portici di piazza Vittoria, all’Orfanotrofio femminile di S.Maria ed alla chiesa. Un centinaio di case rimasero lesionate e di altre quattro fu necessaria la demolizione. Il molo del porto fu lesionato in senso trasversale in diversi punti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CotroneiKR39.158316.7781VII

La scossa fu forte e causò considerevoli danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CrichiCZ38.954216.6389VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CuringaCZ38.825616.3131VII

La scossa fu molto forte e produsse danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DaffinàVV38.680315.9511VII

La scossa fu molto forte e causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DaffinacelloVV38.676415.9442VII

La scossa fu molto forte e causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DasàVV38.564216.1958VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FabriziaVV38.486116.2989VII

Il terremoto causò danni rilevanti: una casa crollò totalmente e circa metà degli edifici subirono danni gravi (1). Fu danneggiata la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

FavelloniVV38.681416.0278VII

La scossa fu forte e fece crollare gli edifici semidistrutti dal terremoto dell’8 settembre 1905. Le costruzioni erette con criteri antisismici dopo il terremoto del 1905 non riportarono danni alle strutture portanti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FiladelfiaVV38.783116.2919VII

La scossa fu molto forte e produsse danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Filicudi (isola)ME38.570614.5675VII

Il terremoto causò gravi danni agli edifici e grande panico tra la popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1909.01.09/10, a.49, n.10.
Palermo 1909

Fossato SerraltaCZ38.99516.58VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Relazione del prefetto di Catanzaro al ministro dell’Interno sui danni causati agli edifici pubblici e privati del comune di Fossato Serralta dai terremoti del 1905 e 1908, Catanzaro 21 settembre 1909.
1909
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Lettera del prefetto di Catanzaro al ministro dell’Interno, Catanzaro 3 settembre 1910.
1910
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Direzione generale dell’amministrazione civile, Terremoti, el.3, b.17 bis, fasc.25000.3.33 (1905-13), Terremoto 1908 ­ Fossato Serralta. Lavori di riparazione alle case dei poveri, Lettera del prefetto di Catanzaro al Ministero dell’Interno Direzione generale amministrazione civile, Catanzaro 1º ottobre 1911.
1911

Francavilla AngitolaVV38.777216.2706VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FurnariME38.103615.1233VII

La scossa fu molto forte e lesionò gravemente alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GerocarneVV38.586716.2189VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Gioiosa JonicaRC38.331416.3017VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1400 case, 10 crollarono, 80 furono danneggiate gravemente e 400 subirono danni più leggeri (1). Furono danneggiate la chiesa madre, la chiesa parrocchiale di S.Nicola e la chiesa del SS.Rosario (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Gioiosa MareaME38.173914.8956VII

Il terremoto fu forte e danneggiò numerosi edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

GuardavalleCZ38.504716.505VII

La scossa fu molto forte e causò sensibili danni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ItalaME38.0515.4369VII

La scossa fu molto forte, rese inabitabili 1-2 case e molte risultarono abbastanza seriamente danneggiate. Il terremoto causò 3 feriti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

JoppoloVV38.58515.8956VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1368 case, 47 (3,5%) crollarono o furono demolite, 69 (5%) furono danneggiate gravemente, 355 (26%) subirono danni più leggeri e 897 (65,5%) risultarono illese (1). Fu danneggiata la chiesa parrocchiale, in seguito restaurata a spese del Vaticano (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Lercara FriddiPA37.747513.6033VII

Il terremoto fu molto forte e causò molte gravi lesioni negli edifici, tra questi particolarmente danneggiate risultarono le chiese del Rosario e di Maria SS.ma di Costantinopoli (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

Licodia EubeaCT37.154414.7003VII

Il terremoto fu molto forte e causò ingenti danni agli edifici ed alle chiese (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

MagisanoCZ39.012516.6275VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MaieratoVV38.706116.1908VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MalettoCT37.827514.8658VII

La scossa fu molto forte e lesionò le chiese e gran parte delle case (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

MammolaRC38.361916.24VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 1700 case, 15 crollarono o furono demolite, 30 furono danneggiate gravemente, 300 subirono danni più leggeri e 1355 risultarono illese. Ci furono 2 feriti (1). Furono danneggiate la chiesa madre, la chiesa parrocchiale del Carmine e la chiesa di S.Filippo (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

MandaniciME38.003115.3164VII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili 7 case danneggiandone lievemente molte altre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Marina di Gioiosa JonicaRC38.300616.3297VII

Il terremoto fu molto forte e lesionò gran parte degli edifici dei quali solo due gravemente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MartoneRC38.353616.2875VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 400 case, 48 furono danneggiate gravemente, 30 subirono danni più leggeri e 322 risultarono illese. Ci fu un morto (1). Fu danneggiata la chiesa madre (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

MascaliCT37.757215.1953VII

La scossa fu forte e causò spavento nella popolazione e lesioni gravi agli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

MerìME38.165615.25VII

La scossa fu forte e lesionò gravemente poche case; nel villaggio tutti gli edifici furono lesionati dal terremoto del 16 novembre 1894 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MilazzoME38.223615.24VII

La scossa fu molto forte, non si registrarono crolli completi e solo in 23 edifici si verificarono crolli parziali. Risultarono gravemente lesionati: il Castello, due chiese, l’ospedale, gli edifici scolastici, quelli della Dogana e molte case; molti fabbricati danneggiati lievemente erano caratterizzati da scadenti tipologie edilizie (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Mili San PietroME38.126415.4878VII

La scossa fu molto forte e causò danni non molto gravi agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MineoCT37.265814.6906VII

La scossa causò l’apertura di alcune lesioni nei fabbricati. Danni ingenti si verificarono nelle chiese dei Gesuiti, di S.Maria Maggiore e di S.Pietro. Le lesioni si aggravarono con il tempo, infatti varie case lesionate finirono per crollare, così come avvenne per alcune murature delle chiese danneggiante, in seguito chiuse al culto (1).

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catania al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catania 28 dicembre 1908.
1908
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Mirabella ImbaccariCT37.325314.4472VII

Il terremoto fece crollare una casa (1). La chiesa parrocchiale fu gravemente lesionata e chiusa al culto (2).

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.1, Telegramma del prefetto di Catania al Ministero dell’Interno sul terremoto del 28 dicembre 1908, Catania 28 dicembre 1908.
1908
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Caltagirone D.P.De Bono al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Caltagirone 30 gennaio 1909.
1909

MirtoME38.084414.7519VII

La scossa fu molto forte e danneggiò gravemente 10 case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MisterbiancoCT37.518115.0089VII

La scossa fu molto forte e lesionò gravemente le chiese della Carità e la matrice (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

MonasteraceRC38.452816.5514VII

Il terremoto fu molto forte; su 293 case che formavano il centro abitato ne crollò una, 10 furono gravemente lese e in 42 si registrarono lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Montalbano EliconaME38.022815.0125VII

Il terremoto fu molto forte e causò danni di rilievo agli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

Monteleone di CalabriaVV38.674716.1022VII

La scossa fu molto forte: fece crollare cornicioni e aprì lesioni di diversa entità nella maggioranza delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Monterosso CalabroVV38.716716.2886VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Motta Santa LuciaCZ39.090816.2897VII

La scossa abbastanza forte causò lesioni di rilievo ad alcuni edifici che rovinarono in parte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NicoteraVV38.551415.9375VII

La scossa fu molto forte e causò sensibili danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Nicotera MarinaVV38.545815.9333VII

La scossa fu forte e le case, di buona costruzione, rimasero lesionate, caddero diversi muri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Pace del MelaME38.17515.3089VII

All’epoca del terremoto frazione del comune di Santa Lucia del Mela. Il terremoto causò danni rilevanti che furono censiti complessivamente assieme a quelli del capoluogo (1). Furono gravemente danneggiate la chiesa parrocchiale e la chiesa della Madonna di Pompei (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.
1909

PagliaraME37.985315.3594VII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PalizziRC37.965615.9861VII

Il terremoto causò danni notevoli. Circa la metà delle case (in generale edifici vecchi e poco solidi) fu danneggiata in modo rilevante; quelle più fatiscenti crollarono parzialmente. Secondo i dati ufficiali relativi a tutto il territorio comunale, le case danneggiate furono 310 (52%) su un totale di 600: 160 (27%) subirono danni gravi, 150 (25%) furono lesionate meno gravemente, 290 (48%) risultarono illese (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912

Palizzi MarinaRC37.918915.9864VII

Il terremoto causò danni notevoli alle abitazioni che furono rilevati assieme a quelli dell’abitato di Palizzi. Non ci furono crolli ma quasi tutte le case subirono qualche danno; molte furono rese inabitabili. Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie I (Affari generali), inventario 24/I, Appendice, fascio 333, fasc.1, Elenco dei comuni del circondario di Gerace già visitati dai funzionari del Genio civile con le notizie concernenti i danni subiti a causa del terremoto del 28 dicembre 1908, [Gerace Marina 2 febbraio 1909].
1909
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Panarea (isola)ME38.637215.0672VII

La scossa fu rovinosa: su 300 case circa 70 (23%) furono lesionate, alcune in modo grave, nonostante le buone tipologie edilizie. Nel 1894 gli edifici avevano riportato danni lievissimi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PapaniceKR39.071117.0297VII

Il terremoto fu abbastanza forte e causò lesioni agli edifici rendendone alcuni pericolanti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PargheliaVV38.680815.9228VII

L’abitato fu completamente distrutto nel 1905; la scossa del 28 dicembre 1908 fece crollare qualche muro ancora in piedi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio di Stato di Catanzaro, Prefettura, Gabinetto, cat.26/1-2, Lavori pubblici ricostruzione, n.1825, Comune di Parghelia, Memoriale sulle condizioni e bisogni del comune di Parghelia distrutto dai terremoti dell’8 settembre 1905 e 28 dicembre 1908 redatto dal podestà Bonaventura Meligrana, Parghelia 6 gennaio 1930.
1930

PattiME38.138114.9656VII

La scossa fu molto forte e lesionò gravemente 32 case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PiscopioVV38.661116.1131VII

La scossa fu molto forte e causò danni gravi agli edifici già lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PizzoVV38.733316.1586VII

La scossa fu forte e causò il crollo parziale di alcune costruzioni già lesionate, fenditure si aprirono in molti edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PlaesanoRC38.473116.0764VII

Il terremoto fu molto forte e causò lesioni di varia entità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PozzilloCT37.659415.1897VII

Il terremoto fu molto forte e danneggiò gli edifici, che vennero anche colpiti dal successivo maremoto (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

RipostoCT37.730815.2025VII

Il terremoto e il successivo maremoto provocarono grande panico nella popolazione e danni negli edifici; in particolare furono lesionate tre chiese e la torretta dell’osservatorio dell’Istituto Nautico, in seguito demolita. Crollarono 15 case e persero la vita 15 persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Danni alle persone ed alle proprietà causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nelle provincie di Messina, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Cosenza, [Roma] 1909.
1909

Roccella JonicaRC38.323616.4047VII

Il terremoto causò danni notevoli. In tutto il territorio comunale, su un totale di 2500 case, 4 crollarono, 16 risultarono danneggiate gravemente e 570 subirono danni più leggeri (1). Fu danneggiata la chiesa madre (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Roccella ValdemoneME37.932215.0086VII

Il terremoto fu molto forte, gravi lesioni si aprirono in vari edifici (31) tra i quali tre chiese. Altri fabbricati (19) subirono danni più lievi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RocchenereME37.973915.3764VII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Rometta MareaME38.229715.4078VII

La scossa fu molto forte e causò lesioni in alcuni edifici di recente e solida costruzione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San FloroCZ38.836916.5192VII

La scossa fu forte e lesionò molti edifici rendendoli inabitabili, non si ebbe nessun crollo (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Marco d’AlunzioME38.073314.6986VII

La scossa fu molto forte e causò danni generalizzati ed alcuni crolli di muri (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

San Pietro a MaidaCZ38.845616.345VII

La scossa fu molto forte e danneggiò 10 edifici, la metà dei quali gravemente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa Caterina dello IonioCZ38.533616.5214VII

La scossa fu molto forte e causò sensibili danni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Agata di MilitelloME38.066914.6322VII

La scossa fu molto forte e causò l’apertura di lesioni in 120 case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa GiorgiaRC38.253315.9356VII

Il terremoto fu molto forte e danneggiò la maggioranza degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa Lucia del MelaME38.140315.2811VII

Il terremoto causò danni rilevanti. In tutto il territorio comunale, su un totale di 3000 case, 192 (6,5%) risultarono danneggiate gravemente e rese inabitabili, 960 (32%) subirono danni più leggeri e 1848 (61,5%) risultarono illese (1). Furono danneggiate gravemente la cattedrale, la chiesa parrocchiale della SS.Annunziata, le chiese della Madonna della Neve e della Candelora. Danni meno gravi subirono la chiesa parrocchiale di S.Nicolò e le chiese di S.Sebastiano, S.Antonio, S.Francesco, S.Maria di Gesù, S.Michele, S.Caterina, S.Maria, S.Maria dell’Arco, di Gesù e Maria, della Misericordia, del Rosario e dei Cappuccini (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.6, Relazione della spesa prevista occorrente per riparare approssimativamente i danni arrecati dai terremoti alle Chiese della Città e Diocesi di santa Lucia del Mela, eseguita dai Capomastri Antonio Aragona e Vincenzo Marchese alla presenza del Rev.mo Can.co D.Gaspare Melazzo, Santa Lucia del Mela 7 aprile 1909.
1909

Santa Maria la ScalaCT37.617215.1725VII

Il terremoto ed il maremoto provocarono gravi lesioni agli edifici (1).

(1)
Archivio Centrale dello Stato, Ministero dell’Interno, Serie diverse, Comitato centrale di soccorso dei danneggiati dal terremoto della Calabria e della Sicilia, b.10, Danni alle persone ed alle proprietà causati dal terremoto del 28 dicembre 1908 nelle provincie di Messina, Reggio Calabria, Catanzaro, Catania, Agrigento, Caltanissetta e Cosenza, [Roma] 1909.
1909

Sant’OnofrioVV38.694416.1433VII

La scossa fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Scaletta MarinaME38.048115.4681VII

La scossa fu molto forte, le case della località di buona costruzione ed in buono stato, in gran parte nuove e ad un piano solo superiore, furono tutte lesionate (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Scaletta SuperioreME38.051115.4653VII

La scossa fu forte e causò lesioni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SciglioME37.985815.3867VII

La scossa fu molto forte e rese inabitabili alcune case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SelliaCZ38.980616.6294VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SimbarioVV38.610616.3353VII

La scossa fu molto forte, causò danni gravi in alcuni edifici e la rovina parziale di poche costruzioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SimeriCZ38.932216.6614VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1). Fu gravemente danneggiata e resa inagibile la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

Sorbo San BasileCZ39.018916.5686VII

Il terremoto causò danni rilevanti in diverse case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Soverato SuperioreCZ38.688116.53VII

Il terremoto fu forte e causò il crollo di una casa e leggere lesioni in parecchie altre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SpadolaVV38.602816.3372VII

La scossa fu molto forte, causò danni gravi in alcuni edifici e la rovina parziale di poche costruzioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StaitiRC37.999416.0339VII

Il terremoto causò danni rilevanti all’abitato che già dall’autunno precedente era in parte minacciato da una frana (1). I crolli furono sporadici, ma molti edifici risultarono gravemente lesionati. Complessivamente, in tutto il territorio comunale, risultarono danneggiate 420 case (100%): 3 (1%) crollarono o furono demolite, 55 (13%) subirono danni gravi, 362 (86%) furono danneggiate in modo più leggero. La chiesa parrocchiale, già fortemente danneggiata dal terremoto del 1907, subì altri danni gravi: crollò la volta della navata e si dovette demolire il campanile che minacciava di crollare sulle case sottostanti; l’edificio fu in seguito restaurato a spese del Vaticano. Risultò inabitabile la canonica (2).

(1)
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 132 (Staiti), fasc.7, Lettera del sindaco di Staiti Luca Viali al prefetto di Reggio Calabria, Staiti 9 novembre 1908.
1908
Archivio di Stato di Reggio Calabria, Prefettura, serie II (Affari speciali dei comuni), inventario 23/II, fascio 132 (Staiti), fasc.7, Lettera dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio civile di Reggio Calabria al prefetto, Reggio Calabria 19 novembre 1908.
1908
(2)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

StelletanoneRC38.485316.0839VII

Il terremoto fu molto forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StiloRC38.476716.4678VII

Il terremoto fu molto forte; su 600 case che componevano la località ne crollarono 2, 20 furono gravemente danneggiate e in 90 si produssero lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TripiME38.045315.0958VII

Il terremoto fu molto forte e causò gravi lesioni negli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

TroinaEN37.783114.5986VII

Il terremoto fu molto forte e causò danni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

VillarosaEN37.585614.1733VII

Il terremoto causò lesioni in varie abitazioni (1). Fu gravemente danneggiata la chiesa dei Cappuccini (2).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Piazza Armerina al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Mazzarino 17 febbraio 1909.
1909

ZambroneVV38.698315.9906VII

La località risultò molto danneggiata dal terremoto del 1905. Nel 1908 si registrarono danni di rilievo anche se nessun edificio crollò completamente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ZungriVV38.654215.9836VII

La località fu danneggiata dal terremoto del 1894 mentre l’evento sismico del 1905 rovinò tre quarti del paese e rese il resto quasi inabitabile; nel 1908 il paese era ridotto ad un vero villaggio di baracche: il terremoto del 28 dicembre causò nuovi danni ai pochi avanzi degli edifici in muratura, facendo crollare qualche porzione ancora rimasta in piedi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AdernòCT37.666914.8342VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Alcara li FusiME38.021714.7VI-VII

La scossa fu molto forte e lesionò gravemente un edificio (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AmanteaCS39.131416.0806VI-VII

La scossa abbastanza forte venne avvertita con panico dalla popolazione, la maggioranza degli edifici risultarono lesionati e vari muri crollarono (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AmaroniCZ38.792216.4464VI-VII

La scossa fu forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AndaliCZ39.012516.7703VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AriettaCZ39.051416.7889VI-VII

La scossa forte rese pericolante la chiesa che fu chiusa al culto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BelcastroCZ39.016916.7853VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BelpassoCT37.589714.9789VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Belvedere di SpinelloKR39.211916.8881VI-VII

La scossa fu forte e causò lesioni agli edifici, lesioni di discreta entità subirono il palazzo comunale e la chiesa Madre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BiancavillaCT37.643114.8664VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BorgiaCZ38.825316.5103VI-VII

La scossa fu molto forte e causò poche lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BriaticoVV38.724416.0319VI-VII

La scossa fu forte e causò poche lesioni ai fabbricati, costruiti in maggioranza con buoni materiali. Il piccolo numero di case rimaste gravemente danneggiate era composto di edifici di cattiva costruzione, oppure di quelli indeboliti dai precedenti terremoti, ed in particolare dall’evento sismico del 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BrognaturoVV38.601716.3414VI-VII

La scossa fu forte e causò pochi danni gravi e leggere lesioni in molte case, il campanile della chiesa si distaccò dal resto dell’edificio (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaltanissettaCL37.490314.0567VI-VII

La scossa causò lesioni in molti edifici; alle falde del Monte S.Giuliano si aprirono fenditure in direzione E-W (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Capri LeoneME38.085614.73VI-VII

La scossa fu molto forte e causò gravi lesioni in 4 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CataniaCT37.501715.0872VI-VII

La scossa causò grandissimo panico nella popolazione; molti edifici, soprattutto quelli di vecchia costruzione, subirono lesioni più o meno gravi e alcuni vennero evacuati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CervaCZ39.022216.7447VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Cona di San MazzeoCZ39.023316.2672VI-VII

La scossa rese pericolante la chiesa che fu chiusa al culto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Conflenti InferioreCZ39.070316.2858VI-VII

La scossa abbastanza forte causò lesioni di rilievo ad alcuni edifici che rovinarono in parte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CropaniCZ38.967216.7819VI-VII

Il terremoto fu forte e causò alcune lesioni negli edifici.

CutroKR39.032516.9822VI-VII

Il terremoto scosse violentemente l’abitato (1). Fu gravemente danneggiata e resa pericolante la chiesa parrocchiale (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Santa Severina C.Posia al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Santa Severina 8 gennaio 1909.
1909

DecollaturaCZ39.044416.3581VI-VII

La scossa abbastanza forte causò lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FalernaCZ39.001716.1725VI-VII

La scossa fu abbastanza forte e causò lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Feroleto AnticoCZ38.961716.3878VI-VII

La scossa abbastanza forte produsse lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FilogasoVV38.680616.2281VI-VII

La scossa fu forte e causò alcuni danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FloridiaSR37.081715.1525VI-VII

Il terremoto fu forte e causò gravi lesioni nella chiesa del Carmine (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

GiarreCT37.723915.1808VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Guardia PiemonteseCS39.465315.9992VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici.

MarcedusaCZ39.026716.8358VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1). La chiesa parrocchiale, già gravemente danneggiata dal terremoto del 1905, subì ulteriori danni e fu resa pericolante (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Santa Severina C.Posia al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Santa Severina 8 gennaio 1909.
1909

MarcellinaraCZ38.927816.4939VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MartiranoCZ39.0816.2483VI-VII

La scossa fu avvertita con panico dalla popolazione che fuggì dalle case, e causò qualche danno negli edifici notevolmente danneggiati dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MascaluciaCT37.573915.0494VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

MelilliSR37.178615.1275VI-VII

Il terremoto fu molto forte e danneggiò anche gravemente i fabbricati (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

MiglierinaCZ38.946916.4714VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MolinoME38.074215.4547VI-VII

Il terremoto causò lievi lesioni in tutti gli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MongianaVV38.512816.3189VI-VII

La scossa fu forte e causò pochi danni gravi e leggere lesioni in molte case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Montalto UffugoCS39.40516.1578VI-VII

La scossa fu molto forte e causò gravi danni alla cupola della chiesa Madre, al palazzo comunale ed alla chiesa di San Domenico (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NardodipaceVV38.471716.3428VI-VII

La scossa fu forte e causò poche lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NicolosiCT37.613615.0256VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PaternòCT37.565814.9017VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PedaraCT37.617815.0614VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PentoneCZ38.985616.5831VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PetronàCZ39.042816.7583VI-VII

Il terremoto abbastanza forte causò danni di rilievo a dieci edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PietraperziaEN37.419414.1367VI-VII

La scossa fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici; nelle campagne circostanti si aprirono molte fenditure nel suolo: a circa 2 km dall’abitato fu notata una grande frattura a forma d’arco orientata NE-SW, lunga circa 1500 m, larga 1,5 m, e profonda in parecchi punti alcuni metri, che produsse dislivelli nel terreno di circa 2 m (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PotenzoniVV38.689216.0028VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

QuattropaniME38.510814.9175VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RagonàVV38.440316.3433VI-VII

Il terremoto danneggiò la chiesa parrocchiale (1).

(1)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.25, Relazione del delegato pontificio Emilio Cottafavi al papa Pio X sui lavori di ricostruzione degli edifici religiosi delle arcidiocesi di Reggio Calabria e Messina distrutti dal terremoto del 28 dicembre 1908, Reggio Emilia 25 marzo 1911.
1911

RavanusaAG37.267213.9733VI-VII

Il terremoto fu molto forte e causò danni in numerosi edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

ResuttanoCL37.679214.0297VI-VII

Il terremoto fu forte e causò danni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

Rocca di NetoKR39.190317.0022VI-VII

La scossa fu abbastanza forte e causò modesti danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SalinàME38.555614.8439VI-VII

Il terremoto fu molto forte e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Salina (isola)ME38.5614.8361VI-VII

Il terremoto fu abbastanza forte, destò panico nella popolazione e causò pochissimi e lievi danni negli edifici, caratterizzati da buone tipologie edilizie; lesioni più gravi subirono le murature delle chiese (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San FratelloME38.015614.5969VI-VII

Il terremoto fu forte e causò danni negli edifici soprattutto nella chiesa madre (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

San LeoVV38.718916.0233VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici. Le case costruite dal Comitato lombardo dopo il terremoto del 1905 non subirono alcun danno (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San LucidoCS39.306716.0486VI-VII

La scossa fu forte e causò la parziale distruzione del castello già gravemente lesionato dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Martino di FinitaCS39.489216.1081VI-VII

Il terremoto fu forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1909.01.02, a.10, n.2.
Palermo 1909

San Mauro MarchesatoKR39.102816.9253VI-VII

La scossa abbastanza forte causò alcune lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Nicola da CrissaVV38.662516.2847VI-VII

La scossa fu forte e causò alcuni danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa Caterina VillarmosaCL37.589714.0317VI-VII

Il terremoto fu forte e causò lesioni negli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

Serra San BrunoVV38.576116.3297VI-VII

La scossa fu forte e causò pochi danni gravi e leggere lesioni in molte case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SerrastrettaCZ39.012516.4158VI-VII

La scossa fu abbastanza forte e causò lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SersaleCZ39.010616.7281VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SettingianoCZ38.912516.5139VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Soveria SimeriCZ38.946116.6792VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SquillaceCZ38.780616.5189VI-VII

La scossa fu forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SuteraCL37.523613.7331VI-VII

Il terremoto fu molto forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

TaorminaME37.851415.2858VI-VII

Il terremoto causò danni non gravi: 16 case furono rese inabitabili e altre 4 subirono lesioni, ma la grande maggioranza delle abitazioni risultò illesa (1). Subì danni rilevanti la chiesa madre (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
Ministero dei Lavori pubblici ­ Direzione generale dei Servizi speciali
L’opera del Ministero dei Lavori pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908, 3 voll.
Roma 1912
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Lettera dell’arciprete di S.Nicolò di Bari di Taormina al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val relativa alla richiesta di aiuti per la riparazione dei danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Taormina 6 febbraio 1909.
1909

TavernaCZ39.020316.5817VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TirioloCZ38.946716.5086VI-VII

Il terremoto causò danni rilevanti in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Valguarnera CaropepeEN37.49514.3889VI-VII

Il terremoto causò lesioni in varie abitazioni e soprattutto nell’ospedale civico (1). Furono danneggiate la chiesa e la casa delle suore Bocconiste (2).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Piazza Armerina al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Mazzarino 17 febbraio 1909.
1909

ViagrandeCT37.609715.0975VI-VII

Il terremoto fu molto forte, e causò qualche danno negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcquaformosaCS39.721416.0897VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni al 12% degli edifici della località (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AcriCS39.490316.3856VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Aiello CalabroCS39.116416.1658VI

La scossa fu abbastanza forte e danneggiò tre case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AmendolaraCS39.951916.5811VI

La scossa fu avvertita con panico dalla popolazione e causò lesioni nel campanile della chiesa Madre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AvolaSR36.908315.1347VI

La scossa fu forte e causò lesioni in pochi edifici e nella chiesa Madre (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Belmonte CalabroCS39.1616.0792VI

Il terremoto fu abbastanza forte, causò lievi lesioni in 11 edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Belvedere MarittimoCS39.617815.8625VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi danni al 5% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BisignanoCS39.512516.285VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievissimi danni agli edifici, che avevano gravemente risentito del terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BonifatiCS39.585615.9019VI

Il terremoto fu forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaccuriKR39.226716.7789VI

La forte scossa causò una fenditura nella volta della navata centrale della chiesa Madre, già lesionata da precedenti terremoti, subì danni anche una casa di recente costruzione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CampofrancoCL37.510813.7136VI

Il terremoto fu molto forte e causò lesioni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

CannaCS40.093916.5044VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni nell’11% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CardinaleCZ38.641916.3872VI

La scossa fu forte e causò lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CariatiCS39.496716.9489VI

La scossa fu avvertita da molti ma senza panico e produsse lesioni in pochissimi edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CarlentiniSR37.274415.0153VI

Il terremoto fu molto forte e causò danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CarpanzanoCS39.146916.3033VI

La scossa abbastanza forte causò leggere lesioni nel 10 % delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castiglione CosentinoCS39.351116.2878VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CatanzaroCZ38.914216.5858VI

La scossa, molto forte, fu avvertita da tutti gli abitanti con panico e fuga all’aperto: produsse grande scricchiolio nelle impalcature e piccole lesioni in vari edifici: una sola casa alta e sottile, secondo la testimonianza del sig. Cinelli, dovette essere sgomberata. La stampa locale riportò la notizia del danneggiamento del palazzo Erizzo, fabbricato nel 1795, gravemente lesionato nel 1905, ed in seguito riparato e rafforzato con catene (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Catanzaro MarinaCZ38.821416.6131VI

La scossa fu forte ed intesa dalla generalità degli abitanti con panico; determinò solo lesioni a parecchi muri, specie se precedentemente danneggiati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Cattolica EracleaAG37.438913.395VI

Il terremoto fu forte e lesionò la chiesa di S.Antonio e gli edifici adiacenti (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

CelicoCS39.309216.3403VI

La scossa causò leggere lesioni nel 31% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CellaraCS39.217516.3336VI

La scossa causò leggere lesioni nel 9% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CenturipeEN37.621114.7408VI

Il terremoto fu forte e causò danni agli edifici (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

CeramiEN37.809414.5083VI

Il terremoto fu forte e causò qualche danno agli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

CerisanoCS39.275816.175VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CervicatiCS39.541716.1278VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CesaròME37.843314.7142VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lesioni in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CetraroCS39.515815.9406VI

La scossa causò qualche lieve danno a pochi edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CicalaCZ39.021116.4861VI

La scossa abbastanza forte produsse lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Cirò MarinaKR39.368917.1281VI

La scossa abbastanza forte causò danni di scarso rilievo in poche abitazioni, caratterizzate da buona tipologia edilizia e da scarsa elevazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CletoCS39.090316.1578VI

La scossa fu abbastanza forte e danneggiò lievemente quattro case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CosenzaCS39.302816.2514VI

La scossa fu avvertita dalla popolazione con panico e fuga dalle case. In una trentina di edifici si accentuarono le lesioni verificatesi in occasione del terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DavoliCZ38.649416.485VI

La scossa fu forte e causò danni di lieve entità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DipignanoCS39.236416.2522VI

La scossa causò leggere lesioni nel 52% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DomanicoCS39.216416.2058VI

La scossa causò leggere lesioni nel 29% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Fagnano CastelloCS39.563316.0539VI

La scossa causò leggere lesioni nel 23% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FerlaSR37.118314.9397VI

Il terremoto fu forte, spaventò la popolazione e causò seri danni in una casa (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

FuscaldoCS39.414716.0303VI

La scossa fu abbastanza forte, si aprirono lesioni nei fabbricati e risultarono aggravate le condizioni degli edifici danneggiati dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GiarratanaRG37.047814.7939VI

Il terremoto fu forte e causò lievi danni nella chiesa madre (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

GimiglianoCZ38.972816.5269VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GizzeriaCZ38.980316.2061VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GrammicheleCT37.213914.6364VI

Il terremoto fu fortemente avvertito e causò lievi lesioni ai fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Isola di Capo RizzutoKR38.958917.0956VI

La scossa abbastanza forte causò danni a due edifici ed in altri riaprì le lesioni provocate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LagoCS39.168316.1467VI

Il terremoto fu abbastanza forte e danneggiò lievemente 18 fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LentiniSR37.284414.9983VI

Il terremoto fu molto forte e causò danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LongobuccoCS39.448616.6108VI

Il terremoto danneggiò lievemente il 6-7% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LungroCS39.741716.1214VI

Il terremoto fu abbastanza forte e causò lievi lesioni al 10% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Marina d’ItalaME38.035615.4511VI

La scossa fu forte e causò lievi lesioni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Marina SchiavoneaCS39.651716.5411VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi screpolature in un ristretto numero di case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MelissaKR39.303317.0219VI

La scossa abbastanza forte causò lievissimi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MesoracaKR39.077216.7892VI

La scossa abbastanza forte causò alcune lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Militello in Val di CataniaCT37.273114.7933VI

Il terremoto fu fortemente avvertito e causò lievi lesioni ai fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MistrettaME37.927814.3606VI

La scossa fu forte e causò qualche grave lesione nei vecchi fabbricati, alcuni dei quali già in cattivo stato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ModicaRG36.858314.7606VI

La scossa fu forte e fece aprire piccole lesioni in un ristretto numero di edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MontauroCZ38.746916.5117VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Motta d’AffermoME37.980814.3025VI

La scossa fu forte e danneggiò la chiesa e lievemente anche qualche casa (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NicastrelloVV38.680816.2883VI

La scossa fu forte e causò leggeri danni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NicastroCZ38.973916.3181VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente e spaventò la popolazione. Negli edifici già danneggiati dal terremoto del 1905 si aggravarono le lesioni, ma non ci furono crolli (1). Subì qualche danno il seminario vescovile (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Nicastro al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Nicastro 11 gennaio 1909.
1909

NicosiaEN37.747214.3981VI

La scossa svegliò la popolazione dal sonno causando panico, caduta di oggetti e leggere lesioni a pochi edifici, caratterizzati da scadente tipologia edilizia (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NocaraCS40.098616.4828VI

Il terremoto fu abbastanza forte e causò lievi lesioni al 10% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Nocera TerineseCZ39.035816.1603VI

La scossa abbastanza forte causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NotoSR36.890315.0703VI

Il terremoto causò panico nella popolazione, causando poche lesioni in alcuni edifici già in cattivo stato e la caduta di pochi calcinacci (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

OrioloCS40.052216.4472VI

Il terremoto fu abbastanza forte e causò lesioni a pochi edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PalagoniaCT37.326114.7456VI

Il terremoto fu abbastanza forte e causò alcuni danni agli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

PalermitiCZ38.7516.4539VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Paterno CalabroCS39.227516.2647VI

La scossa causò leggere lesioni nel 22% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PianopoliCZ38.953616.3886VI

La scossa fu abbastanza forte e causò modeste lesioni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PizzoniVV38.622516.2519VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PlataniaCZ39.005316.32VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PorticelloPA38.088613.5386VI

La scossa causò pochi e lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Praia a MareCS39.898115.7803VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievissime lesioni in pochi edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RaddusaCT37.473314.5336VI

Il terremoto fu forte e causò leggeri danni negli edifici; nel terreno si aprì una fenditura della lunghezza di mezzo metro, profonda da 2 a 4 m e di circa 5 km di lunghezza, orientata in direzione NW-SE (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RamaccaCT37.384214.6936VI

Il terremoto fu fortemente avvertito e causò lievi lesioni ai fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RegalbutoEN37.651114.6408VI

Il terremoto fu forte e produsse lievi lesioni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

RicadiVV38.625615.8667VI

La scossa fu forte e causò pochi danni agli edifici, il campanile di una chiesa dovette essere demolito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Roggiano GravinaCS39.61516.1572VI

La scossa causò leggere lesioni nel 37% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoglianoCS39.177516.3228VI

La scossa causò leggere lesioni nel 27% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoseCS39.398316.2878VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RossanoCS39.573616.635VI

Il terremoto fu abbastanza forte e danneggiò lievemente il 10% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SambiaseCZ38.966116.2817VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Benedetto UllanoCS39.425816.1233VI

La scossa causò lesioni nel 14% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 e un edificio divenne inabitabile (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San CataldoCL37.484713.9889VI

Il terremoto fu forte e causò leggeri danni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

San Demetrio CoroneCS39.567516.3619VI

Il terremoto fu abbastanza forte e danneggiò lievemente il 6-7% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San FiliCS39.338316.1436VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SanginetoCS39.604215.9133VI

La scossa fu forte e causò lievi lesioni nel 32% degli edifici, in gran parte di vecchia costruzione e caratterizzati da scadenti tipologie edilizie (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Giorgio AlbaneseCS39.581716.4536VI

Il terremoto fu forte e danneggiò lievemente il 27% delle case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Mango d’AquinoCZ39.057516.1914VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Marco ArgentanoCS39.555816.1192VI

La scossa fu forte e causò leggere lesioni a poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Nicola dell’AltoKR39.2916.9725VI

La scossa abbastanza forte causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Pietro ApostoloCZ39.003316.4692VI

La scossa abbastanza forte produsse lievi danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Pietro in AmanteaCS39.135616.1119VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggere lesioni a sette case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San SosteneCZ38.635616.4867VI

La scossa fu forte e causò lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San SostiCS39.660316.0275VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni nel 5% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Agata di EsaroCS39.619215.9828VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni nel 3% degli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Sant’Andrea Apostolo dello IonioCZ38.621916.5281VI

La scossa fu forte e causò lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Santa SeverinaKR39.146416.9131VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente ma causò pochi danni: in 5-6 fabbricati e in due torri del castello furono rilevate delle lesioni, in altri edificii si accentuarono quelle causate dal terremoto del 1905 (1). Subì qualche danno leggero la chiesa cattedrale, in cui erano ancora in corso estesi lavori di restauro dei gravi danni causati dal terremoto del 1905 (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.2, Relazione del vescovo di Santa Severina C.Posia al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Santa Severina 8 gennaio 1909.
1909

Santa Sofia d’EpiroCS39.545816.3292VI

Il terremoto fu forte e danneggiò lievemente il 27% delle abitazioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San TeodoroME37.846714.7003VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni in poche case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

San Vito sullo IonioCZ38.710316.4078VI

La scossa fu forte e causò leggeri danni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SatrianoCZ38.666716.4817VI

La scossa fu forte e causò lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScandaleKR39.120616.9594VI

La scossa abbastanza forte causò lievi lesioni al palazzo Brammis (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScordiaCT37.295314.8428VI

Il terremoto fu fortemente avvertito e causò lievi lesioni ai fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Serra d’AielloCS39.088916.1286VI

La scossa fu abbastanza forte e causò danni a otto edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SerradifalcoCL37.455813.8814VI

Il terremoto fu forte e causò leggeri danni negli edifici (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1909.01.18/19, a.49, n.19.
Palermo 1909

SiracusaSR37.082215.285VI

Il terremoto fece oscillare gli oggetti e fermare gli orologi, causò inoltre qualche lieve lesione negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SorianelloVV38.591716.2325VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Soriano CalabroVV38.597516.2297VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni ad un terzo degli edifici, già lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SortinoSR37.156415.0267VI

Il terremoto fu molto forte e causò danni leggeri (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Spezzano GrandeCS39.299216.34VI

La scossa causò leggere lesioni nel 27% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StalettìCZ38.764216.54VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

StrongoliKR39.26517.0497VI

La scossa fu abbastanza forte e causò poche e lievi fenditure negli edifici, una casa dovette essere demolita per il riaprirsi di vecchie lesioni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TerranovaCL37.070814.24VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lievi lesioni in qualche fabbricato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Torre di RuggieroCZ38.650616.3719VI

Il terremoto fu forte e causò lievi danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VallefioritaCZ38.775316.4603VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VallelongaVV38.645816.2942VI

La scossa fu forte e causò alcuni danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VazzanoVV38.631716.2467VI

La scossa fu abbastanza forte e causò leggeri danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VizziniCT37.162214.7553VI

Il terremoto fu sentito molto fortemente e causò lievi lesioni nei fabbricati (1). Fu gravemente danneggiato un monastero (2).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910
(2)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1909, rubrica 36 (Disastri), fasc.4, Relazione del vescovo di Caltagirone D.P.De Bono al segretario di Stato cardinale R.Merry del Val sui danni causati dal terremoto del 28 dicembre 1908, Caltagirone 30 gennaio 1909.
1909

Vulcano (isola)ME38.398314.9694VI

La scossa causò pochissimi danni; fu notata una piccola lesione nella torre del faro e un’altra all’angolo del serbatoio dell’acqua. Nel 1894 i pochi edifici dell’isola non furono danneggiati dal terremoto (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CrucoliKR39.423917.0033V-VI

La scossa di grado moderato non causò nuove lesioni agli edifici, aggravò invece quelle già presenti (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CuturellaCZ38.986716.7783V-VI

La scossa fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LicataAG37.101413.9386V-VI

Il terremoto fu avvertito dalla maggioranza della popolazione con grande panico e causò lievi lesioni in pochissime case (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PaolaCS39.3616.0403V-VI

La scossa abbastanza forte causò panico tra la popolazione, spostò e fece cadere mobili ed allargò le fessure aperte nelle case dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PettineoME37.966114.2911V-VI

La scossa fu forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VibonatiSA40.098915.5836V-VI

La scossa fu abbastanza forte e causò lesioni di lieve entità in alcuni edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ArgustoCZ38.678916.4364V

La scossa fu abbastanza forte, ma non causò danni negli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Badolato MarinaCZ38.572516.5658V

Il terremoto fu avvertito con panico dalla popolazione e non produsse alcun danno (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BiscariRG37.025314.4942V

La scossa fu abbastanza forte (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

BroloME38.156714.8286V

La scossa fu forte e non causò danni all’abitato (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CaltavuturoPA37.820313.8911V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

Campofelice di FitaliaPA37.826113.4861V

Il terremoto fu abbastanza forte e non causò danni. In seguito al terremoto si aprì una fenditura nel suolo (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

CaroniaME38.023114.4408V

La scossa fu forte e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CasinoKR39.268916.7672V

La scossa abbastanza forte non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CastelbuonoPA37.929214.0897V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico tra la popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

Castel di LucioME37.886414.3122V

La scossa fu forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castel di TusaME38.008314.2514V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico generale nella popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

CastrofilippoAG37.348113.7494V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico nella popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

CastrogiovanniEN37.565314.2753V

La scossa fu avvertita con panico dalla popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CastrovillariCS39.814216.2022V

La scossa non causò nessun danno agli edifici ma fu avvertita con panico dalla popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CefalùPA38.035814.0197V

La scossa fu abbastanza forte ed avvertita da molte persone, fu più sensibile nella parte occidentale della città (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Chiaramonte GulfiRG37.030614.7022V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico tra la popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

Chiaravalle CentraleCZ38.680316.4122V

La scossa fu abbastanza forte e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ComisoRG36.945614.6056V

La scossa fu abbastanza forte e svegliò la popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

CorleonePA37.811913.3014V

Il terremoto fu avvertito da molte persone con panico, fece oscillare gli oggetti sospesi e cadere pochi calcinacci (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DeliaCL37.356913.9272V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico nella popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

DiamanteCS39.677815.8203V

La scossa fu abbastanza forte, avvertita da tutta la popolazione con panico e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

FavaraAG37.313913.6583V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico nella popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

GasperinaCZ38.738616.5075V

La scossa fu abbastanza forte e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LagonegroPZ40.123915.7636V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò allarme nella popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LauriaPZ40.045815.8364V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LeniME38.555614.8272V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MalfaME38.579714.835V

La scossa fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MalvagnaME37.916415.0547V

Il terremoto fu avvertito e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Marano MarchesatoCS39.313316.1717V

La scossa fu abbastanza forte, ma non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MarineoPA37.950813.4153V

Il terremoto fu abbastanza forte ed allarmò la popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

Militello RosmarinoME38.045314.6758V

La scossa fu forte e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Moio AlcantaraME37.899215.0503V

La scossa fu avvertita e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MongrassanoCS39.525816.1108V

La scossa causò leggere lesioni nel 2% delle case, in generale già danneggiate dal terremoto dell’8 settembre 1905 (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MontepaoneCZ38.722216.4969V

La scossa fu abbastanza forte e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NiscemiCL37.146714.3892V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico nella popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

OlivadiCZ38.724416.4233V

La scossa fu forte e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PadulaSA40.339715.6586V

La scossa fu abbastanza forte.

PalermoPA38.120813.3528V

Il terremoto fu avvertito dalla popolazione e molti furono svegliati dal sonno, determinò grande panico e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PalinuroSA40.033315.2883V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò apprensione nella popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PallagorioKR39.305816.91V

La scossa abbastanza forte non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PetrizziCZ38.700616.4733V

La scossa fu abbastanza forte e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ReitanoME37.971714.3447V

La scossa fu forte e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RendeCS39.331116.1828V

Il terremoto fu abbastanza forte.

RosoliniSR36.820314.9486V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

Santo Stefano di CamastraME38.014414.3506V

La scossa fu forte e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SapriSA40.074415.6306V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TerratiCS39.134216.1422V

La scossa fu abbastanza forte, ma non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TusaME37.983614.2372V

La scossa fu forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

UmbriaticoKR39.352216.9169V

La scossa abbastanza forte non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VerzinoKR39.311716.8611V

La scossa abbastanza forte non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

VillalbaCL37.653313.8433V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò molto panico (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

VittoriaRG36.9514.5317V

Il terremoto fu abbastanza forte e causò panico negli abitanti (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

ZagariseCZ38.998916.6625V

Il terremoto non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

AgiraEN37.654214.5231IV-V

La scossa fu abbastanza forte (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.29/30, a.48, n.363.
Palermo 1908

AlimenaPA37.694214.1131IV-V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

BrucoliSR37.282815.1872IV-V

Il terremoto fu generalmente avvertito dalla popolazione e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Capo RizzutoKR38.905317.1006IV-V

La scossa di moderata entità fu avvertita dalla popolazione con lieve spavento (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castiglione MarittimoCZ38.980616.1586IV-V

La scossa fu di entità moderata e gli edifici, pur lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905, non subirono danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Gizzeria LidoCZ38.930316.2139IV-V

La scossa fu di entità moderata e gli edifici, pur lesionati dal terremoto dell’8 settembre 1905, non subirono danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

NaroAG37.29513.7931IV-V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Palma di MontechiaroAG37.191913.7622IV-V

La scossa fu abbastanza forte e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PozzalloRG36.726914.8447IV-V

La scossa fu avvertita da molti senza panico (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RoccapalumbaPA37.805313.6386IV-V

Il terremoto fu avvertito sensibilmente da tutta la popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

SalernoSA40.678614.7653IV-V

Il terremoto fu di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SommatinoCL37.332813.9922IV-V

Il terremoto fu avvertito dalla popolazione (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

SoveratoCZ38.687216.5483IV-V

La scossa fu avvertita sensibilmente, ma non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Vallelunga PratamenoCL37.682213.8308IV-V

Il terremoto svegliò la popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

VillabatePA38.075813.4436IV-V

Il terremoto svegliò la popolazione (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

Villafranca SiculaAG37.587213.2897IV-V

Il terremoto fu abbastanza forte (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

Altavilla MiliciaPA38.041713.5494IV

Il terremoto fu di mediocre intensità (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

BaucinaPA37.924713.5378IV

La scossa fu avvertita di mediocre intensità (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.29, a.9, n.361.
Palermo 1908

CapizziME37.848114.4789IV

La scossa fu moderata e non produsse danno alcuno (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CerignolaFG41.263615.8981IV

Il terremoto fu avvertito di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DonnalucataRG36.762514.6381IV

La scossa fu mediocre e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

EboliSA40.617215.0547IV

La scossa fu avvertita di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Falconara AlbaneseCS39.274716.0914IV

La scossa fu avvertita sensibilmente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Fiumefreddo BruzioCS39.234416.0661IV

La scossa fu avvertita sensibilmente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LecceLE40.351118.1689IV

La scossa fu avvertita di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Malta35.833314.4167IV

Il terremoto fu di mediocre intensità e fu avvertito dalle persone in quiete (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MarateaPZ39.993315.7214IV

Il terremoto fu di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PollinaPA37.991714.1447IV

Il terremoto fu avvertito di mediocre intensità (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1909.01.18/19, a.49, n.19.
Palermo 1909

PotenzaPZ40.637815.8053IV

Il terremoto fu di mediocre intensità (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Punta SeccaRG36.788314.4939IV

La scossa fu mediocre e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScaleaCS39.813615.7917IV

Il terremoto fu avvertito dalla popolazione, senza causare panico (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SciaccaAG37.507813.0828IV

La scossa fu mediocre e fece fermare l’orologio a pendolo del locale ufficio telegrafico (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ScoglittiRG36.890614.4297IV

Il terremoto fu mediocre e non causò danni (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SorrentoNA40.624214.3781IV

Il terremoto fu avvertito di intensità mediocre (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

Spezzano AlbaneseCS39.669416.3108IV

Il terremoto fu di mediocre entità e non causò danni agli edifici (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SpinazzolaBA40.968316.0889IV

Il terremoto fu avvertito di intensità mediocre.

Termini ImeresePA37.984413.6978IV

La scossa fu di moderata entità e non causò danni agli edifici. Nei giorni successivi al terremoto si verificarono fenomeni di comparsa e scomparsa di sorgenti con emissione di vapori e acque salmastre nelle sorgive termali (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

ValledolmoPA37.746713.8258IV

Il terremoto fu di mediocre intensità (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

CanicattìAG37.3613.8492III-IV

Il terremoto fu mediocre ed avvertito da pochi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

GirgentiAG37.309213.5867III-IV

Il terremoto fu avvertito da poche persone, soprattutto nella parte bassa della città (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

RacalmutoAG37.407513.7333III-IV

Il terremoto fu avvertito in alcuni quartieri della città (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

AlessanoLE39.889218.3308III

Il terremoto fu leggermente avvertito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

BagheriaPA38.078113.5081III

Il terremoto fu avvertito leggermente (1).

(1)
L’Ora, 1908.12.30, a.9, n.362.
Palermo 1908

BalestratePA38.050613.0064III

Il terremoto fu leggero ed avvertito da pochi (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Castellammare del GolfoTP38.024412.8817III

Il terremoto fu leggero (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

DisoLE40.007818.3919III

Il terremoto fu leggermente avvertito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MaglieLE40.118918.2986III

Il terremoto fu leggermente avvertito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MarianopoliCL37.597813.9153III

Il terremoto fu di lieve intensità (1).

(1)
Giornale di Sicilia, 1908.12.28/29, a.48, n.362.
Palermo 1908

MarsalaTP37.797212.4472III

Il terremoto fu leggero (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MarzamemiSR36.741415.1178III

Il terremoto fu poco sensibile, e fu avvertito da pochi senza destare panico (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Mazara del ValloTP37.655312.5964III

Il terremoto fu leggero (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

MenfiAG37.599712.9678III

Il terremoto fu lievemente percepito (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

Porto EmpedocleAG37.288613.5278III

La scossa fu leggera e intesa da poche persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TrabiaPA37.994213.6547III

Il terremoto fu leggero (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TrapaniTP38.017512.5367III

Il terremoto fu leggero (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TrebisacceCS39.865616.5311III

La scossa fu leggerissima ed avvertita da poche persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

UsticaPA38.708613.1925III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Torre CerchiaraCS39.795816.4797II-III

La scossa fu leggerissima e venne avvertita solo da poche persone (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

CampobassoCB41.556714.6669II

Il terremoto fu avvertito da alcuni come molto leggero (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

IschiaNA40.742813.9419II

Il terremoto fu avvertito (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

NapoliNA40.855314.2603II

Il terremoto fu avvertito lievemente (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

OtrantoLE40.143618.4911II

Il terremoto fu leggerissimo (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TarantoTA40.458317.2464II

Il terremoto fu leggerissimo (1).

(1)
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico Provinciale di Foggia, Sezione Sismica "V.Nigri", s.s., Lettera del direttore dell’Osservatorio di Taranto al direttore dell’Osservatorio di Foggia, Taranto 29 dicembre 1908.
1908
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TermoliCB41.999714.9933II

Il terremoto fu avvertito lievemente (1).

(1)
Cavasino A.
I terremoti d’Italia nel trentacinquennio 1899-1933, in "Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica", s.III, appendice al vol.4.
Roma 1935

LampedusaAG35.499712.6058NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

LinosaAG35.858312.8597NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

PantelleriaTP36.829411.9431NF

Secondo l’Ufficio di Porto il terremoto non fu avvertito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

SiculianaAG37.336413.4208NF

La scossa non fu avvertita dalla popolazione (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

TerrasiniPA38.151113.0836NF

Il terremoto non fu avvertito (1).

(1)
Baratta M.
La catastrofe sismica calabro messinese (28 dicembre 1908), 2 voll.
Roma 1910

Aci CastelloCT37.554415.1467EE

Aci TrezzaCT37.562515.1611EE

BarraccaME37.9415.3622EE

Briga MarinaME38.076115.4933EE

BrindisiBR40.636417.9453EE

BucaloME37.954215.3758EE

Capo ColonneKR39.032517.1617EE

Capo dell’ArmiRC37.956915.6808EE

Capo MuliniCT37.576915.1694EE

Capo PalinuroSA40.025815.2706EE

Capo Sant’AndreaME37.853915.305EE

Capo SpartiventoRC37.928116.0567EE

Capo TaorminaME37.846715.2978EE

Furci SiculoME37.960815.3806EE

GallipoliLE40.055317.9881EE

La GurnaCT37.768115.2214EE

Lido di PlaiaCT37.481915.0839EE

Marina di AmendolaraCS39.935616.6047EE

Marina di PalmaAG37.170813.7242EE

Marina di PattiME38.153114.9694EE

Marina di RagusaRG36.783314.5544EE

OgninaCT37.529715.1147EE

OliveriME38.123615.0603EE

Portopalo di Capo PasseroSR36.681715.1347EE

Porto Santa VenereVV38.713116.1189EE

Santa TeclaCT37.636715.1756EE

StazzoCT37.6515.19EE

Torre ArchirafiCT37.711715.2175EE