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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
14 08 184612:0043.46710.567b91012200805.9!Toscana settentrionaleItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1846 08 14 12 00 -- 43.47 10.57 0.0 10.0 0 80 Toscana settentrionale


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1846 08 14 12:00 43.47 10.57 9.0 10.0 122 66 Toscana settentrionale
PFG 1846 08 14 12:- 43.50 10.50 10.0 - - - Orciano Pisano


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) ed è stata svolta una ricerca bibliografica che ha consentito di integrare le informazioni precedenti basate su Baratta (1901) (1) e sul catalogo parametrico di Peronaci (1974) (2),
Sono state reperite e utilizzate numerose e ampie relazioni, per la maggior parte redatte da testimoni e da studiosi che si recarono nelle località danneggiate; tali relazioni forniscono un contributo di grande rilievo alla conoscenza degli effetti sull’edilizia e sull’ambiente. Importanti per una dettagliata conoscenza degli effetti sono soprattutto le opere di Pilla (1846) (3), Calamai (1846) (4) e Savi (1846) (5), i quali ­ oltre a esporre le loro teorie sull’origine dei terremoti ­ esaminarono dettagliatamente i danni località per località. Gli studi di Tabani (1846) (6), Tellini (1846) (7), Martelli (1846) (8) e Rossini (1846) (9) offrono informazioni integrative sul numero degli abitanti, degli edifici preesistenti, delle case danneggiate, dei morti e dei feriti.
Questi materiali sono stati integrati dall’analisi di fonti memorialistiche e giornalistiche. Di particolare interesse sono alcune lettere (10) e un "quadro statistico" (11) conservati in un manoscritto della Biblioteca Marucelliana di Firenze. Ulteriori informazioni sugli effetti della scossa e sulle reazioni della popolazione sono state reperite in 28 cronache giornalistiche afferenti a 6 diverse testate.
Il terremoto del 14 agosto 1846 è estesamente ricordato nelle memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (ed. 1987) (12) che visitò personalmente i paesi più colpiti. Importanti dati consuntivi furono pubblicati da Zobi (1850-1852) nella sua "Storia civile della Toscana" (13).
Per la definizione dell’area di risentimento sono risultati utili lettere e registri d’osservazione conservati nell’Archivio dell’Osservatorio meteorologico di Parma (14), nell’Archivio dell’Osservatorio geofisico dell’Università di Modena (15) e nell’Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria di Roma (16).
Il terremoto è stato oggetto di revisioni scientifiche basate sull’analisi della documentazione amministrativa: Moroni e Grillo (1991) (17); Albini et al. (1991) (18).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Peronaci F.
Elenco cronologico dei terremoti verificatisi nel territorio nazionale dal 1700 al 1973, Ministero dei Lavori Pubblici (inedito).
1974
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(4)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
(5)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(6)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(7)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(8)
Martelli C.
Terremoto della Toscana.
Firenze 1846
(9)
Rossini L.
Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846.
Livorno 1846
(10)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de’ 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.

Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.284, Lettera all’ingegnere Carlo Martelli, Volterra 20 agosto 1846.

Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.282-283, Lettera all’ingegnere Carlo Martelli, Castelnuovo 17 agosto 1846.

(11)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.

(12)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(13)
Zobi A.
Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848, 5 voll.
Firenze 1850
(14)
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.148, Lettera di G.Cattaneo ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.

Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.99, Lettera di Giovanni Passerini ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.

Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/8, n.99, Lettera di Francesco Pistolesi ad Antonio Colla, Pisa 30 gennaio 1847.

Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.64, Francesco Pistolesi, Appunti di fenomeni meteorologici ricorsi nell’anno 1846 (allegato alla lettera ad Antonio Colla, Siena 3 ottobre 1846).

(15)
Archivio dell’Osservatorio geofisico dell’Università di Modena, Registro delle osservazioni meteorologiche dell’anno 1846.

(16)
Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, Lettera dell’incaricato delle osservazioni meteorologiche di Vallombrosa all’incaricato dell’Osservatorio Meteorologico di Roma, Vallombrosa 22 gennaio 1895.

(17)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
(18)
Albini P., Moroni A., Bellani A.
The 1846 Orciano (Pisa) earthquake in published sources and governement survey documents in "Tectonophysics", 193 (1991), pp.117-130.
Amsterdam 1991

Effects in the social context

L’area colpita apparteneva al granducato di Toscana, governato da Leopoldo II di Lorena (1824-1859). I paesi più danneggiati facevano parte dei vicariati di Rosignano e Lari, compresi nel compartimento di Pisa. L’economia in questa zona era essenzialmente agricola, caratterizzata dal contratto di mezzadria, quindi con una diffusa presenza di case rurali su fondi agricoli. Il terremoto accadde in un periodo di difficoltà economica, perché l’annata del 1846 era stata caratterizzata da scarsi raccolti di cereali. I ceti meno abbienti furono i più colpiti non solo per la sfavorevole congiuntura in corso, ma anche perché un’alta percentuale di crolli riguardò proprio le case coloniche e i villaggi della campagna.
Secondo le fonti ufficiali vi furono complessivamente 60 morti, di cui 18 a Orciano Pisano. Il numero dei feriti fu di circa 400, di cui 170 a Orciano.
Nelle località più colpite, come ad esempio a Castelnuovo della Misericordia, la popolazione abbandonò i paesi e fuggì in campagna, dove trovo rifugio in baracche rudimentali. A livello locale furono istituite deputazioni e commissioni speciali con l’incarico di provvedere alle necessità dei paesi più colpiti; furono organizzate collette e inviati medicinali e generi di prima necessità. Lo stesso granduca si recò in visita nelle aree colpite e il 29 agosto 1846, cioè a quindici giorni dal terremoto, con un "motu proprio" dispose l’esenzione delle località più colpite dalle tasse prediali per 3 anni. Fu inoltre istituita una commissione governativa per occuparsi del rilievo dei danni e della distribuzione delle somme stanziate per la ricostruzione o il ripristino degli edifici danneggiati. L’ammontare complessivo dei danni agli edifici fu valutato dalla commissione in circa 682.000 lire e riguardò per il 27% persone "totalmente bisognose", per il 61% persone "parzialmente bisognose" e per il 12% "persone non bisognose". Secondo stime successive, l’ammontare complessivo dei danni al patrimonio edilizio fu però molto superiore pari a circa 1.856.000 lire.

Demography elements

Nell’area più colpita dal terremoto viveva una popolazione di circa 57.500 abitanti. I dati relativi agli abitanti delle singole comunità erano i seguenti: Bibbona 1455, Casale Marittimo 890, Castellina Marittima 1072, Chianni 2544, Collesalvetti 6250, Fauglia 5642, Guardistallo 1387, Lari 8782, Lorenzana 1445, Montecatini Val di Cecina 3048, Montescudaio 1086, Orciano Pisano 750, Riparbella 1700, Rosignano Marittimo 4790, Santa Luce 2007, Terricciola 3125, Volterra 11.189 (1).

Note

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.

Administrative historical affiliations

L’area colpita apparteneva al granducato di Toscana, governato da Leopoldo II di Lorena (1824-1859). Il territorio del granducato era diviso in 5 compartimenti, ognuno dei quali era suddiviso in vicariati che includevano più comuni. Le località più colpite dal terremoto del 14 agosto 1846 facevano parte dei vicariati di Rosignano e Lari, appartenenti al compartimento di Pisa.

Social and economic effects

Secondo le fonti ufficiali vi furono complessivamente 60 morti, di cui 18 a Orciano Pisano. Il numero dei feriti fu di circa 400, di cui 170 a Orciano. Nel solo ospedale di Pisa furono ricoverati 150 feriti provenienti dai paesi vicini (1).
Nelle località più colpite, come ad esempio a Castelnuovo della Misericoprdia, la popolazione abbandonò i paesi e fuggì in campagna, dove trovo rifugio in "baracche coperte di stracci" (2).

Note

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Gazzetta di Mantova, 1846.08.29, n.35.
Mantova 1846
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
Pescatori A.
Il declino di un Ducato (1831-1859), a cura di G.Capacchi e G.Zarattini, in "Quaderni Parmigiani", n.5.
Parma 1974
Gazzetta di Parma, 1846.08.26.
Parma 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.22, n.101.
Genova 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.282-283, Lettera all’ingegnere Carlo Martelli, Castelnuovo 17 agosto 1846.

Institutional and administrative response

A livello locale furono prontamente stabilite deputazioni e commissioni speciali con l’incarico di provvedere alle necessità dei paesi più colpiti (1). Il governatore di Livorno inviò una spedizione con viveri e medicinali nel vicariato di Rosignano. Provvedimenti d’urgenza furono assunti anche dal governatore di Pisa e dal provveditore della Camera di sovrintendenza comunitativa (2). Iniziative per la raccolta di fondi, in favore delle popolazioni colpite, furono promosse da privati cittadini del granducato e di altri stati italiani. Un gruppo di autorevoli cittadini costituì a Livorno un "comitato di beneficenza", dandone notizia con un manifesto pubblicato il 18 agosto (3). Il gonfaloniere di Firenze si fece promotore di una raccolta di fondi (4). Sottoscrizioni furono indette anche a Lucca (5) e a Bologna (6).
Il governo centrale, nei giorni seguenti la scossa, inviò un ispettore del corpo degli ingegneri di acque e strade e un ministro politico nell’area degli effetti più gravi che fu in seguito visitata dallo stesso granduca Leopoldo II (7). Il 29 agosto 1846, cioè a quindici giorni dall’evento sismico, il granduca con un "motu proprio" dispose l’esenzione per 3 anni dalle tasse prediali per le seguenti località: Casale Marittimo, Casciana Alta, Casciana Terme, Castelnuovo della Misericordia, Ceppato, Crespina, Fauglia, Guardistallo, Lari, Lorenzana, Luciana, Montescudaio, Orciano Pisano, Riparbella, Sant’Ermo, San Frediano, San Regolo, Santa Luce, Usigliano e Vivaia. Lo stesso provvedimento legislativo prevedeva l’istituzione di una commissione governativa a cui attribuiva il compito di autorizzare e liquidare gli stanziamenti per la ricostruzione o il ripristino degli edifici danneggiati (8).
La commissione si insediò a Pisa il 3 settembre 1846; era presieduta dal governatore di Livorno e comprendeva il provveditore della Camera di sovrintendenza comunitativa di Pisa, Girolamo Gargiolli. Quest’ultimo anticipando le direttive del "motu proprio" inviò alle autorità locali un "modulo di prospetto" per la descrizione dei danni e istituì, con il governatore di Livorno, le "deputazioni per il terremoto". Il 4 dicembre 1846 la commissione concluse la fase conoscitiva del rilievo dei danni al patrimonio edilizio. L’ammontare complessivo fu valutato dalla commissione, che disponeva di 691.000 lire provenienti per il 40% dal governo e per il resto dai contributi raccolti dai vari comitati, in 682.478 lire; l’importo dei danni era attribuito per il 27% a persone "totalmente bisognose", per il 61% a persone "parzialmente bisognose" e per il 12% a "persone non bisognose".
Secondo la valutazione riportata da Zobi (1850-1852), i danni ammontarono invece a 1.856.000 lire e coinvolsero un patrimonio edilizio di 4281 case appartenenti a 2522 diversi proprietari. Il valore del bestiame morto sotto le macerie fu valutato 760 lire, delle sementi perdute 1400 lire e degli attrezzi distrutti 290 lire (9).
Martelli (1846) riporta che nella zona colpita abitavano 57.528 persone ripartite in 9408 famiglie; i possidenti erano 4670, con una rendita valutata in lire 1.887.982 dal nuovo catasto. Egli valutò l’ammontare dei danni corrispondente a due anni della rendita catastale, senza contare le città di Livorno e Pisa (10).

Note

(1)
Gazzetta di Genova, 1846.08.29, n.104.
Genova 1846
(2)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(3)
Gazzetta di Genova, 1846.08.25, n.102.
Genova 1846
(4)
Gazzetta di Genova, 1846.08.20, n.100.
Genova 1846
(5)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(6)
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
(7)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(8)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(9)
Zobi A.
Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848, 5 voll.
Firenze 1850
(10)
Martelli C.
Terremoto della Toscana.
Firenze 1846

Technical/scientific surveys

Una perizia dei danni nei comuni di Castelnuovo e di Rosignano fu eseguita da Francesco Lobin, gonfaloniere di Rosignano e presidente della "Deputazione per il terremoto" istituita a Castelnuovo della Misericordia (1). Da questa perizia risultano le seguenti stime: 56 fabbricati lesionati, in cui si rendeva necessaria la ricostruzione di 490 stanze. Lobin valutò necessarie per la ricostruzione 123.500 lire, calcolate sulla base di 35 scudi (245 lire) per stanza, pari quasi alla rendita catastale annua che ammontava a 156.000 lire. In questa perizia i danneggiati furono divisi in 4 classi distinte: 1ª classe "che può portare pronto riparo ai danni", 2ª classe "che possono avere i mezzi, ma non pronti", 3ª classe "meno in grado di far fronte", 4ª classe "non in grado di ripararvi". Dei 51 proprietari danneggiati, 8 risultarono in 1ª classe, 14 in 2ª, 23 in 3ª e 6 in 4ª (2).

Note

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de’ 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.

(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de’ 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.

Theories and observations

A questo evento sismico fu dedicato il famoso studio di Leopoldo Pilla "Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846" (1). Il titolo che Pilla diede al suo contributo scientifico è certamente riduttivo rispetto ai reali contenuti dell’opera; non si tratta infatti solo di una descrizione dell’evoluzione temporale della sequenza sismica dell’agosto 1846, ma di una minuziosa raccolta di osservazioni sulla geografia, la geologia, la morfologia e l’edilizia dell’area interessata dal terremoto, a cui l’autore fa seguire considerazioni e conclusioni circa l’origine dei terremoti e gli elementi che condizionano l’interazione fra terremoto e territorio. È proprio questo l’aspetto più rilevante e di maggiore interesse dell’opera di Pilla a cui l’autore dedica particolare attenzione traendone conclusioni innovative sull’incidenza che elementi quali la forma e la qualità degli edifici, la morfologia e la composizione del terreno sono in grado di esercitare sulla vulnerabilità sismica delle costruzioni.

Note

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

Major earthquake effects

Il terremoto colpì l’area collinare della Toscana occidentale compresa tra le valli dei fiumi Arno e Cecina, al confine tra le province di Pisa e Livorno. La scossa più forte avvenne il 14 agosto alle ore 12:00 GMT circa e fu percepita della durata di 25-30 secondi; fu seguita da un’altra scossa molto forte alle ore 21:00 GMT dello stesso giorno.
L’area degli effetti distruttivi si estese per circa 250 kmq. Il paese colpito più gravemente fu Orciano Pisano dove il terremoto causò il crollo totale o parziale di quasi tutti gli edifici: le case dei contadini, caratterizzate da scadenti tipologie edilizie, si sgretolarono completamente; solo poche case signorili rimasero in piedi e subirono soltanto delle lesioni; complessivamente andò distrutto l’88% del patrimonio edilizio.
A Guardistallo, Luciana e Vivaia la maggior parte delle abitazioni subirono gravissimi danni e numerose crollarono totalmente; anche in questi paesi l’entità dei danni fu aggravata dallo stato di fatiscenza delle case contadine, soprattutto di quelle isolate fuori dai centri abitati. In 20 località ci furono gravi danni e qualche edificio crollò; in altre 18 località, fra cui Pisa e Livorno, ci furono forti danni. A Livorno furono rilevate lesioni nelle case, in particolare nella parte più vecchia della città; furono danneggiati i campanili del duomo e della chiesa della Misericordia; gli edifici ancora in costruzione della chiesa di S.Maria del Soccorso e del teatro subirono varie sconnessioni.
La scossa principale fu avvertita più o meno sensibilmente in una vasta area dell’Italia centro-settentrionale compresa tra Milano a nord e l’isola del Giglio a sud. Numerose repliche di minore intensità furono sentite per circa 4 mesi, fino alla metà di dicembre 1846.

Effects on the environment

In varie località si aprirono fenditure nel terreno. In particolare una spaccatura estesa per circa 200 m e larga circa 30 cm fu osservata nel territorio di Rosignano presso la foce del torrente Fine. Nella zona di Lorenzana si formarono nel suolo dei "conetti" da cui uscirono acqua e sabbia azzurra. Ci furono inoltre frane e smottamenti a Levigliani e a Castellina. Sulla costa livornese fu osservato un lieve maremoto. A Casciana, Castelnuovo, Lajatico, Lari, Levigliani e Livorno furono osservati cambiamenti nel regime delle acque sotterranee, formazione di nuove sorgenti minerali e variazioni di colore delle acque termali.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

Alcuni fenomeni precedettero l’evento sismico: dal 25 luglio a Livorno furono notati insoliti movimenti del mare accompagnati da rumori, una debole scossa fu avvertita alle ore 7 GMT del 7 agosto 1846 a Bibbona, Casale, Guardistallo, Montescudaio, Pomarance, Serra e Volterra (1).
Il 14 agosto 1846 alle ore 12 GMT avvenne la scossa principale; alle ore 15.45 avvertita una replica a Pisa; alle ore 16 GMT intesa a Orciano, Pisa, Livorno; alle ore 21 GMT fu avvertita una scossa molto forte nell’area epicentrale a Pisa, a Livorno e a Lucca; a Orciano furono avvertite innumerevoli scosse (2).
Il 15 agosto 1846, a Orciano, si verificarono 25 repliche, le 4 più forti furono avvertite nella notte; alle ore 14 GMT una leggera scossa a Pisa; alle ore 2 GMT della notte una replica accompagnata da un forte rombo a Livorno (3).
A Codogno una replica alle ore 24 GMT (4).
Il 16 agosto 1846, alle ore 21.25 GMT una leggera replica a Livorno; a Orciano furono avvertite 8 scosse (5).
Il 17 agosto 1846, a Orciano, durante il giorno furono avvertite 9 repliche e 2 nella notte (6).
Il 18 agosto 1846, 4 lievi scosse a Orciano; alle ore 22 GMT una replica a Livorno (7).
Il 19 agosto 1846, alle ore 2.20 GMT antimeridiane, una scossa avvertita a Livorno; durante il giorno a Orciano 3 leggere scosse (8).
Il 20 agosto 1846, a Livorno, una scossa alle 4.15 GMT e alle ore 13.30 GMT; alle ore 17 GMT una forte scossa a Orciano e a Castelnuovo della Misericordia, avvertita anche a Pisa e a Livorno; alle ore 19.30 GMT una scossa molto forte a Orciano, seguita da 4 repliche nella notte (9).
Il 21 agosto 1846, a Livorno, una scossa leggera alle ore 1.15 GMT; a Orciano 2 scosse lievi nella notte (10).
Il 22 agosto 1846, alle ore 20 GMT, una leggera scossa a Orciano (11).
Il 23 agosto 1846, 6 scosse durante il giorno e 2 nella notte a Orciano (12).
Il 24 agosto 1846, a Orciano 2 scosse leggere (13).
Il 25 agosto 1846, alle ore 3 GMT, una scossa lieve a Pisa; una forte scossa alle ore 17.23 GMT a Castelnuovo della Misericordia; nella notte una leggera replica a Orciano (14).
Il 26 agosto 1846, a Livorno, maremoto; nella notte una scossa a Orciano.
Il 27 agosto 1846, alle ore 8.50 GMT, una fortissima scossa a Livorno, accompagnata da rombo, causò qualche danno e panico nella popolazione; fu avvertita anche a Pisa. A Orciano una forte scossa al mattino e due leggere la sera (15).
Il 28 agosto 1846, a Castelnuovo della Misericordia, varie scosse nel pomeriggio accompagnate da frastuono; due scosse a Livorno, la prima alle ore 20.55 GMT e l’altra alle ore 21.30 GMT; una scossa nella notte a Orciano (16).
Il 29 agosto 1846, una scossa a Livorno alle ore 2.45 GMT; nella notte una scossa accompagnata da rombo a Orciano (17).
Il 30 agosto 1846, due scosse con frastuono a Orciano (18).
Il 31 agosto 1846, alle ore 14.55 GMT, rombo senza scossa a Orciano (19).
Il 2 settembre 1846, alle ore 1.30 GMT, una scossa a Fauglia, San Regolo; durante il giorno altra scossa a Bagni San Giuliano (20).
Il 3 settembre 1846, leggera scossa alle ore 9 GMT a Livorno (21).
L’8 settembre 1846, a Orciano, una scossa alle ore 22.45 GMT e altre due nella notte (22).
Il 10 settembre 1846, due rombi avvertiti a Orciano alle ore 2 GMT; una scossa a Pisa alle ore 19.30 GMT (23).
Il 12 settembre 1846, a Livorno, "insoliti movimenti del mare" accompagnati da frastuoni (24).
Il 14 settembre 1846, scossa leggera alle ore 20 GMT a Orciano (25).
Il 20 settembre 1846, a Pisa, una scossa leggera alle ore 2 GMT (26).
Il 4 ottobre 1846, un forte rombo avvertito a Livorno alle 21.15 GMT (27).
Il 5 ottobre 1846, a Orciano, una scossa nel mattino (28).
L’8 ottobre 1846, una forte scossa a Castelnuovo della Misericordia alle ore 8.30 GMT; a Orciano alle ore 10 GMT una forte scossa accompagnata da rombi (29).
L’11 ottobre 1846, scossa con frastuono alle ore 10.55 GMT a Livorno (30).
Il 19 ottobre 1846, a Livorno, una scossa con forte rombo alle ore 11.17 GMT (31).
Il 20 ottobre 1846, leggera scossa alle ore 1 GMT a Livorno (32).
Il 7 novembre 1846, una scossa alle ore 7.30 GMT a Orciano (33).
L’8 novembre 1846, alle ore 10.10 GMT, forte scossa con frastuono avvertita a Fauglia, San Regolo, Lorenzana, Santa Luce; replica di minore intensità alle ore 21 GMT (34).
L’11 novembre 1846, leggera scossa alle ore 1 GMT a Fauglia, San Regolo, Lorenzana, Santa Luce (35).
Il 21 novembre 1846, due scosse accompagnate da frastuoni a Livorno, una alle ore 19 GMT e l’altra alle ore 10.30 GMT (36).
Il 25 novembre 1846, a Livorno, scosse con rombi, una alle ore 2.15 GMT e l’altra alle ore 10.30 GMT; una forte scossa alle ore 21.15 GMT nella valle del Cecina, fu intesa particolarmente forte a Castelnuovo Val di Cecina, Serrazzano, Fosini, Libbiano e Monte Cerboli; a Nibbiaia fece cader un puntello. Fu, inoltre, avvertita a Montescudaio, Riparbella, Guardistallo, Querceto, Serra, Pomarance, Volterra, Saline di Volterra, Beringone; l’effetto di risentimento si ebbe a Castelnuovo della Misericordia, Rosignano, Radicofani. Baratta interpretò questa scossa come un evento non inseribile nel periodo sismico iniziato il 14 agosto 1846 (37).
Il 3 dicembre 1846, a Volterra, una forte scossa alle ore 13 GMT (38).
L’8 dicembre 1846 due scosse a Crespina, una alle ore 19 GMT e l’altra alle ore 21 GMT (39).
Il 9 dicembre 1846, a Pisa, una leggera scossa poco dopo la mezzanotte.
Il 10 dicembre 1846 leggera scossa a Pisa alle ore 10 GMT.
Il 13 dicembre 1846 furono avvertite 5 scosse a Volterra (40).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
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(3)
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I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
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(4)
Gazzetta di Genova, 1846.08.25, n.102.
Genova 1846
(5)
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(6)
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(7)
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(8)
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(9)
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(40)
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*Gazzetta di Mantova, 1846.08.29, n.35.Indirect source1846Mantova
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*Gazzetta di Parma, 1846.08.19.Indirect source1846Parma
*Gazzetta di Parma, 1846.08.22.Indirect source1846Parma
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Felt Localities (122)

Locality Province Lat Lon Intensity
Orciano PisanoPI43.493110.5103X

Fu il paese che subì i danni più gravi: la scossa, preceduta e seguita da forti rumori sotterranei, causò il crollo totale o parziale di quasi tutti gli edifici; sotto le macerie morirono 16 (1) o 19 persone (2) e altre 170 rimasero ferite. Le case dei contadini, caratterizzate da scadenti tipologie edilizie, si sgretolarono. Solo alcune case signorili non crollarono e subirono soltanto delle fenditure (3). Complessivamente andò distrutto l’88% del patrimonio edilizio (4).
Tabani (5) riporta i seguenti dati: numero delle case 113; case cadute 99; tutte le altre inabitabili; popolazione 761; feriti gravi 95; feriti leggermente 75; morti 19. Secondo Tellini (1846) (6) le case crollate furono 135, i morti 16 e i feriti 100. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (7).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(4)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(5)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(6)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(7)
Moroni A. e Grillo P.
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Bologna 1991

GuardistalloPI43.311910.6325IX

La scossa, preceduta da rombo (1), distrusse gran parte del paese che contava 1.387 abitanti: le casupole fatiscenti dei contadini crollarono completamente; nelle case meglio costruite dei ceti più abbienti si riscontrarono crolli interni di solai e pavimenti. Le case pericolanti dovettero essere demolite, i muri ancora in piedi furono puntellati. Sotto le macerie morì un bambino (2), 55 persone rimasero ferite (3); 117 famiglie rimasero senza tetto (4). Nella campagna circostante le abitazioni rurali subirono forti danni; la casa colonica del podere detto "Delle Botra" crollò completamente; nei pressi di quella casa si aprì una profonda fenditura nel terreno (5). La parte alta del castello fu ridotta ad un cumulo di macerie (6). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (7).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
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Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
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Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(4)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(5)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(6)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(7)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

LucianaPI43.544410.4994IX

Il paese e le vicine borgate di San Regolo, Pagliana, Pastignano Vecchio e Pastignano Nuovo subirono danni molto gravi. 50 abitazioni subirono crolli totali o parziali (1). A Luciana il terremoto causò il crollo di una casa, e danni a tutti gli edifici del paese. In molte abitazioni si riscontrarono crolli interni; nella villa Della Longa solai e pavimenti crollarono, i muri perimetrali riportarono delle crepe: secondo una perizia i danni furono valutati di 2.500 scudi (2). Le case sparse subirono danni maggiori: molte case coloniche crollarono e perirono delle persone (3). Complessivamente andò distrutto il 41% del patrimonio edilizio (4).
Tabani (5) riporta i seguenti dati: numero totale delle case 82; case cadute 34; case danneggiate 48; popolazione 650; feriti 50; morti 8. Complessivamente gli abitanti erano 750, per un totale di 91 famiglie, Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (6).

(1)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(4)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(5)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(6)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

VivaiaPI43.530310.6067IX

Il villaggio contava circa 40 abitanti. La scossa distrusse gran parte dell’abitato, costituito per lo più da casupole fatiscenti; crollò la cappella di S.Stefano, di cui rimase soltanto un cumulo di macerie. Morirono 3 persone e 13 rimasero ferite (1). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (2).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.20, n.100.
Genova 1846
(2)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

CrespinaPI43.570310.5633VIII-IX

La scossa causò molti crolli (1); sono ricordate 52 case inabitabili (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

LorenzanaPI43.536110.5347VIII-IX

La scossa fu preceduta da rombo (1). Il paese, che aveva 1.445 abitanti, fu fra i più colpiti dal terremoto (2). La maggior parte degli edifici subì crolli; vi furono 8 vittime e 40 feriti. Nelle case più solide, come le ville Serughi e Passerini (3), sprofondarono soffitti e pavimenti e rimasero intatti i muri esterni. Crolli interni si riscontrarono anche in ville signorili. La chiesa, restaurata alla fine del XVIII secolo, fu completamente distrutta; il campanile risultò tagliato orizzontalmente, con la parte superiore al taglio girata rispetto a quella sottostante. Il borgo conservò solo 4 o 5 case abitabili (4). Le abitazioni rurali site a valle del paese non riportarono gravi danni (5). Fra il borgo e il contado cadde o dovette essere demolito il 30% degli edifici (6).
Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (7).
Tabani (1846) (8) riporta i seguenti dati: numero totale delle case fra il paese e il contado 131 (nel paese 72, nel contado 59); case inabitabili 40 di cui 3 ville molto grandi, tutte le altre danneggiate; popolazione 1.006; feriti 95; morti 7. Secondo Pilla (1846) i morti furono 7 e i feriti 40 (9).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(3)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(4)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(5)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(6)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(7)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(8)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(9)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

PaglianaPI43.527810.5008VIII-IX

La scossa causò il crollo di 8 case. Ci furono 7 morti (1).

(1)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

Casale MarittimoPI43.296710.6167VIII

Il paese contava 890 abitanti (1). La scossa causò nella parte del paese detta Castello, nei pressi della porta d’entrata del paese (2), danni agli edifici; alcune case crollarono e ci fu una vittima (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(4)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

Casciana AltaPI43.538910.6VIII

La scossa causò ingenti danni al patrimonio edilizio. Furono osservati crolli di soffitti e pavimenti, sconnessioni dei muri. Quasi tutte le case dovettero essere puntellate (1). Secondo Calamai (1846) (2) la causa fu la cattiva qualità delle costruzioni. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Calamai L.
Esame critico della replica del Dott. L.Rossini alle parole del Prof. L.Calamai intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi.
Firenze 1847
(3)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

Castell’AnselmoLI43.551410.4644VIII

La scossa causò danni ad alcune abitazioni (1). Crollarono tre stabili situati sulla via Emilia e una locanda. 15 case divennero inabitabili (2). Subirono lesioni la chiesa e la canonica (3).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(2)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(3)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

Castelnuovo MisericordiaLI43.441710.4503VIII

Il paese aveva 1.500 abitanti (1). La scossa, preceduta da un rombo causò fenditure nelle case delle località Castelvecchio, Castello e Chiesa (2). Il gonfaloniere di Rosignano Lobin (3) ricorda danni a due torri e a 39 case nella campagna. Nella campagna subì gravi danni il podere dell’Uccelliera (4). Perirono 3 persone e 18 rimasero ferite (5). La popolazione abbandonò le abitazione e si rifugiò sotto "baracche coperte di stracci" (6).
Tabani (1846) (7) riporta i seguenti dati: numero totale delle case 140 circa; case cadute 9, inabitabili 28, tutte le altre più o meno danneggiate; popolazione 1.500 circa; feriti 18; morti 5. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (8).

(1)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(2)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(3)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de’ 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.
1846
(4)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(5)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(6)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.282-283, Lettera all’ingegnere Carlo Martelli, Castelnuovo 17 agosto 1846.
1846
(7)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(8)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

ChianniPI43.485610.6428VIII

Il paese contava 2.544 abitanti (1). Martelli (1846) pose il territorio della comunità di Chianni nell’area dei massimi effetti (2).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Martelli C.
Terremoto della Toscana.
Firenze 1846

FabbricaPI43.507210.7581VIII

La scossa causò il crollo di edifici nella parte alta del paese, sotto le macerie perì una persona; 27 famiglie rimasero senza tetto (1). Nella parte bassa furono segnalati pochi danni (2).

(1)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

FaugliaPI43.5710.5144VIII

Il paese aveva 5.642 abitanti (1). La scossa causò danni ai fabbricati siti nella campagna circostante (2). Furono dichiarate inagibili 43 case; fu deciso di demolire la torre dell’orologio perché gravemente pericolante (3). Fu molto danneggiata villa Giera, la canonica e la chiesa principale divennero inagibili; il santuario di S.Croce non fu danneggiato (4). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (5).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(3)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(4)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(5)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

MontescudaioPI43.325310.6256VIII

Il paese aveva 1.086 abitanti (1) e si divideva in due zone chiamate Borgo Nuovo e Castello. La prima zona era costituita da case di buona costruzione, mentre la seconda, localizzata sulla sommità della collina, era composta da case fatiscenti (2). Il terremoto causò il crollo dell’antico castello e degli edifici adiacenti siti nella parte alta del paese; sotto le rovine perirono 8 persone (3), altre 39 rimasero ferite. Nelle case dei possidenti, poste nella parte intermedia del paese, le mura esterne riportarono grandi fenditure e furono osservati crolli interni di pavimenti e soffitti. La parte bassa del paese subì danni di minore entità (4). Complessivamente fu distrutto il 22% delle abitazioni (5).
Tabani (1846) (6) riporta i seguenti dati: numero totale della case 135, case cadute 30, tutte le altre danneggiate; popolazione 1.080; feriti 14, morti 8. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (7).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(4)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(5)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(6)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(7)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

NugolaLI43.576710.4394VIII

La scossa causò gravissimi danni con crolli a 8 abitazioni, altre 4 divennero inabitabili. La villa Lenzoni subì il crollo delle 4 pareti esterne; la villa Dufour Berte divenne inabitabile (1). Gravi danni alla chiesa e al campanile (2).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

Parrana San MartinoLI43.536910.4417VIII

La scossa causò il crollo di una casa; altre 9 divennero pericolanti, 3 furono quasi distrutte, 38 subirono lesioni molto gravi; tutte le rimanenti furono danneggiate; complessivamente tutte le abitazioni furono ritenute inagibili. Si ricorda il crollo di un mulino, il crollo parziale della villa Nanni e lesioni gravi alla chiesa (1).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

Pieve di Santa LucePI43.480310.5458VIII

La chiesa e le case vicine subirono danni molto gravi (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

RiparbellaPI43.363910.5992VIII

La scossa causò gravi danni e crolli: una casa crollò interamente; varie altre crollarono parzialmente; tutte le abitazioni subirono lesioni (1). Danni subirono le tre chiese, soprattutto la Confraternita della Vergine Annunziata (2). Circa l’11% degli edifici cadde o dovette essere demolito (3). Vi furono 3 morti e 12 feriti (4).
Tabani (1846) (5) riporta i seguenti dati: numero totale delle case 137; case cadute o demolite 15, tutte le altre danneggiate; popolazione 1.450; feriti gravi 4; morti 4. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (6).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(4)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(5)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(6)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

San FredianoPI43.536910.5886VIII

Il paese fu gravemente danneggiato. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 la esentò per 3 anni dalle tasse prediali (1).

(1)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

San RegoloPI43.530810.4908VIII

La scossa causò il crollo di 15 case; cadde il muro anteriore di villa Abudharam (1). Il podere detto di Malacoda subì gravi rovine (2). Nel podere detto di Valloccoli crollò una casa. Ci furono 2 morti e molti feriti (3).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.27, n.103.
Genova 1846

Santa LucePI43.471710.5658VIII

La scossa causò danni non gravi agli edifici del paese, la più colpita fu una casa in cui si staccò la facciata e crollò il primo piano; le case coloniche della campagna circostante risultarono tutte inabitabili (1); tra la popolazione, di 2007 abitanti, ci fu un morto e pochi feriti leggeri (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(3)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

Sant’ErmoPI43.536410.5794VIII

Il terremoto causò gravi danni agli edifici (1), i maggiori danni si ebbero nella villa Rosselmini (2). Leopoldo II, che visitò direttamente i luoghi, descrive questo paese come diroccato (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(4)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

UsiglianoPI43.549710.5894VIII

Il paese fu gravemente danneggiato. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 la esentò per 3 anni dalle tasse prediali (1).

(1)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

CasagliaPI43.349710.6631VII-VIII

Il terremoto causò gravi danni e la morte di una persona (1).

(1)
Albini P., Moroni A., Bellani A.
The 1846 Orciano (Pisa) earthquake in published sources and governement survey documents in "Tectonophysics", 193 (1991), pp.117-130.
Amsterdam 1991

CeppatoPI43.531110.5953VII-VIII

La scossa causò gravi danni (1).
Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (2).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(2)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

QuercetoPI43.56510.6003VII-VIII

Il terremoto causò gravi danni e la morte di una persona (1).

(1)
Albini P., Moroni A., Bellani A.
The 1846 Orciano (Pisa) earthquake in published sources and governement survey documents in "Tectonophysics", 193 (1991), pp.117-130.
Amsterdam 1991

Torretta VecchiaLI43.557210.4786VII-VIII

La scossa causò gravi danni all’osteria, lungo la via Emilia (1). Lungo la via Maremmana, le case di proprietà dei signori Giangrotti furono danneggiate in modo irreparabile (2).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(2)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846

Casciana TermePI43.525310.6178VII

La scossa causò lievi danni alla parte alta del paese, detta la Petraia, e danni maggiori agli edifici situati nella parte bassa, attorno alla piazza. Nella chiesa dell’Assunta crollarono quattro arcate (1). Crollò il fabbricato dei bagni termali (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(3)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991

Castellina MarittimaPI43.411410.5753VII

La comunità contava 1.072 abitanti (1). La scossa causò danni ad abitazioni sparse nella pianura sottostante il paese (2); vi furono 3 vittime. In una cava di alabastro avvenne lo smottamento di un cumulo di detriti, che bloccò alcuni minatori in una galleria (3).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

ColognoleLI43.508910.4475VII

La scossa causò danni alle abitazioni rurali sparse (1). La volta della chiesa subì gravi danni; 2 abitazioni divennero pericolanti (2). Vi fu un ferito (3).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(3)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

GabbroLI43.481410.4428VII

La scossa causò danni non gravi nel paese, in particolare nella parte bassa dove la canonica e alcune altre abitazioni furono lesionate (1). A valle del paese vi furono crolli in varie case rurali (2). La villa Fucini, la fattoria annessa e le case coloniche crollarono. 11 case divennero gravemente pericolanti e alcune crollarono completamente. Vi furono 18 feriti (3).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(3)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

GuasticceLI43.597210.4072VII

La scossa causò danni a 5 abitazioni rendendole inabitabili; la chiesa subì lesioni (1).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846

LariPI43.566410.5925VII

La comunità aveva 8.782 abitanti (1). La scossa causò lo sbilanciamento delle antiche mura di cinta e degli edifici che vi erano addossati, fra cui la chiesa plebana, il campanile e la loggia del mercato che dovettero essere puntellati. Crollò la volta del presbiterio (2). Furono danneggiati gli edifici e soprattutto villa Pandolfini (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(3)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(4)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

LivornoLI43.5510.3208VII

La scossa danneggiò soprattutto la parte antica della città; sono ricordate lesioni alle case (1); durante la scossa si videro le pareti aprirsi e richiudersi. Nel campanile del duomo si aprì una grande crepa; per sicurezza fu vietato di suonare le campane. Nella chiesa in costruzione di S.Maria del Soccorso, il corpo centrale del fabbricato si spostò di "un centesimo di braccio" verso la piazza (circa 5 mm); si aprirono delle fessure fra le fondamenta e il terrapieno interno; la facciata si distaccò dalle mura laterali. Sconnessioni e fenditure furono rilevate nelle arcate della navata centrale, nei pilastri della tribuna e nelle mura esterne. La cuspide del campanile della chiesa della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia dovette essere demolita; nella volta delle chiesa si aprirono delle crepe (2). Il fabbricato in costruzione del teatro riportò gravi fenditure nei muri perimetrali (3). La torre del faro, chiamata Fanale, ebbe alcuni movimenti ondulatori che causarono la rottura di 126 cristalli della lanterna, ma la torre non riportò danni gravi (4). Una grande cisterna, ricordata da Leopoldo II come il cisternone non aveva subito né lesioni né fessurazioni (5). Alcune ville sui fianchi del Monte Nero, soprastante la città, riportarono danni alle strutture (6). La scossa fu fortemente avvertita dai bastimenti nella darsena e nel porto (7). Grande fu il panico nella popolazione, che trascorse la notte all’aperto, dormendo nelle pubbliche piazze o sulle barche (8) o in campagna sotto le tende (9).
La replica del 27 agosto 1846 causò ulteriori danni negli edifici già colpiti (10).

(1)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(2)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(4)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(5)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(6)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(7)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(8)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(9)
Gazzetta di Genova, 1846.08.20, n.100.
Genova 1846
(10)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846

Pieve VecchiaPI43.498910.4881VII

La scossa causò sconnessioni e fenditure nei muri perimetrali con crollo di solai e pavimenti al casino Lawley, di proprietà della famiglia Grilli; un’altra casa signorile subì danni minori. Danni gravissimi subì la chiesetta di S.Giovanni a Scutriano: rimasero in piedi solo i muri laterali lesionati e sconnessi; un testimone affermò di avere visto la cupola "roteare" al momento della scossa (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846

PisaPI43.715810.4006VII

La scossa durò 20-30s (1); il patrimonio edilizio della città risultò compromesso da fenditure e sconnessioni. Crollò l’arcata centrale della chiesa di S.Michele in Borgo e un’arcata della chiesa di S.Francesco ai Ferri; qualche danno subì la chiesa di S.Pietro in Vinculis. Nel duomo cadde una colonna con la croce soprastante la cappella di S.Ranieri, una pietra dell’arco di una finestra precipitò nella piazza sottostante. Nel battistero e al cimitero si rilevarono lievi lesioni; la torre del palazzo Pretorio riportò delle fenditure nei pilastri di sostegno al peristilio. Suonò la campana della torre pubblica (2). Ci fu un ferito (3). Danni anche nelle chiese dei dintorni (4). Nella campagna pisana la scossa causò la fuoriuscita di acqua dalle condutture dell’acquedotto cittadino (5). Nell’ospedale furono ricoverate 150 feriti provenienti dai paesi vicini (6).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Pescatori A.
Il declino di un Ducato (1831-1859), a cura di G.Capacchi e G.Zarattini, in "Quaderni Parmigiani", n.5.
Parma 1974
(2)
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.64, Francesco Pistolesi, Appunti di fenomeni meteorologici ricorsi nell’anno 1846 (allegato alla lettera ad Antonio Colla, Siena 3 ottobre 1846).
1846
(3)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(4)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(5)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(6)
Gazzetta di Mantova, 1846.08.29, n.35.
Mantova 1846
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
Gazzetta di Parma, 1846.08.26.
Parma 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.22, n.101.
Genova 1846

Rosignano MarittimoLI43.405610.4731VII

Il paese aveva 4.790 abitanti. La scossa causò 1 vittima e danni alle abitazioni rurali site a valle del paese (1). Il termine indicatore che dalla via Emilia conduceva a Rosignano ruotò sul suo asse e restò con gli spigoli superiori non più in corrispondenza con quelli della base; Leopoldo II che osservò di persona questo effetto ordinò di mantenerlo così in ricordo del terremoto (2).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.27, n.103.
Genova 1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

San RuffinoPI43.562210.6125VII

La scossa causò danni alle abitazioni; fu gravemente danneggiata la villa Norci (1).

(1)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

SoianaPI43.551710.6483VII

La scossa causò danni a edifici sparsi nella campagna circostante (1).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

VicarelloLI43.613110.465VII

La posta dei cavalli e cinque abitazioni minacciarono di crollare, due case risultarono inagibili; non ci furono morti né feriti (1).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846

VolterraPI43.401910.8589VII

La città contava 11.189 abitanti (1). La scossa causò danni: nelle sue memorie Leopoldo II di Lorena, scrisse che il podestà gli aveva comunicato che a Volterra erano state danneggiate le carceri: era caduta la volta di una camerata di detenuti causando 8 feriti. Anche qualche altra costruzione vicina subì lesioni (2). Furono danneggiati l’episcopio, il duomo, il collegio dei padri Scolopi; gravi lesioni al seminario Vescovile; la chiesa di S.Alessandro fu ridotta in rovina così come la chiesa e il convento dei Monaci degli Angioli. Le torri annesse al palazzo dei Priori e del Pretorio furono gravemente danneggiate; vi fu un morto causato dalla caduta di una pietra dal palazzo dei Priori (3). Danni gravi vi furono nelle campagne adiacenti (4).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.284, Lettera all’ingegnere Carlo Martelli, Volterra 20 agosto 1846.
1846
(4)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846

BibbonaLI43.268910.5983VI-VII

La comunità contava 1.455 abitanti (1). La scossa causò sconnessioni e fenditure alla torre, le abitazioni riportarono lievi danni (2). Danni gravi a casa Geri, casa Burchianti e casa Palmidessi: la torre gravemente pericolante fu in parte demolita (3).

(1)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846
(2)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(3)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

CinqualeMS43.978310.1486VI-VII

La torre subì molte fenditure (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CollesalvettiLI43.588310.4764VI-VII

La scossa danneggiò 7 case senza comprometterne l’abitabilità (1).
La comunità aveva 6.250 abitanti (2).

(1)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846

FucecchioFI43.727510.8092VI-VII

La scossa causò nella torre, annessa alla chiesa collegiata l’apertura di squarci nei muri e crollò la tettoia (1). Quasi tutte le abitazioni subirono leggere lesioni (2).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(2)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846

Molina di QuosaPI43.794210.4233VI-VII

La scossa causò l’apertura di numerose ed estese crepe nella chiesa e in tutte le case del paese (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

Montecatini Val di CecinaPI43.391710.7497VI-VII

La scossa fu avvertita (1) e causò danni agli edifici (2).
La comunità contava 3.048 abitanti (3).

(1)
Bertelli T.
Osservazioni fatte in occasione di una escursione sulla Riviera ligure di ponente dopo i terremoti ivi seguiti nell’anno 1887, in "Bollettino Mensuale dell’Osservatorio del Real Collegio Carlo Alberto in Moncalieri", s.II, vol.8, pp.83-86, 98-102, 113-116.
Torino 1888
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(3)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846

MorronaPI43.532510.6614VI-VII

La scossa causò danni agli edifici (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

OrciaticoPI43.434410.7242VI-VII

La scossa causò danni ai fabbricati (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

PeccioliPI43.546710.7203VI-VII

La scossa causò danni a edifici religiosi e abitazioni rurali (1).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846

PomarancePI43.298910.8742VI-VII

La scossa causò danni in varie abitazioni (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PonsaccoPI43.619410.6331VI-VII

La scossa causò danni alla volta di una chiesa (1). Secondo Leopoldo II che vide direttamente il danno la costruzione, che era stata appena terminata, risultava lesionata da ogni lato (2).

(1)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

RigoliPI43.786910.4225VI-VII

La scossa causò l’apertura di numerose ed estese crepe nella chiesa e in tutte le case del paese (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

San MiniatoPI43.679210.8489VI-VII

La scossa causò danni alla torre dell’antica rocca e nella sagrestia del convento di S.Francesco (1).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846

San Pietro BelvederePI43.568610.6672VI-VII

La scossa causò danni al campanile della chiesa parrocchiale (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

Santa Croce sull’ArnoPI43.712210.7797VI-VII

La scossa causò danni al campanile della chiesa parrocchiale (1).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846

TerricciolaPI43.523610.6769VI-VII

La scossa causò danni alla chiesa (1).
La comunità aveva 3125 abitanti (2).

(1)
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
1846

TremoletoPI43.544710.5369VI-VII

Secondo osservatori coevi la scossa causò pochi danni perché i fabbricati erano ben costruiti (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Calamai L.
Esame critico della replica del Dott. L.Rossini alle parole del Prof. L.Calamai intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi.
Firenze 1847
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

TripallePI43.571710.5467VI-VII

La scossa fu molto forte e causò danni alla chiesa (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

Bagni di San GiulianoPI43.762510.4414VI

La scossa causò lievi danni nella parte bassa del paese (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CalciPI43.726410.5156VI

La scossa fu molto forte; nella vicina Badia di Nicosia si aprirono delle fenditure, altre preesistenti si allargarono. Un condotto verticale dell’altezza di 40 braccia annesso alla macchina a vapore di un mulino oscillò violentemente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CapannoliPI43.585310.6756VI

La scossa causò lievi danni (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846

CascinaPI43.676410.5489VI

La scossa, della durata di 25s circa, causò leggere fenditure alle pareti del battistero di S.Croce che sorge isolato dal paese (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CecinaLI43.310610.5172VI

La scossa fu molto forte e alcuni edifici fatiscenti riportarono danni (1); di questi una casa crollò (2).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

CevoliPI43.572510.6144VI

La scossa causò lievi danni. Alcuni testimoni videro le pareti aprirsi e richiudersi (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CollelungoPI43.606910.8031VI

La scossa fu avvertita fortemente, ma non causò danni di rilievo (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

CuciglianaPI43.684410.5539VI

La scossa causò lievi danni (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

FornacettePI43.669210.5803VI

La scossa causò lievi danni (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

Gello MattaccinoPI43.516110.5747VI

La scossa causò lievi danni (1)

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

LuccaLU43.843110.505VI

La scossa, accompagnata da un forte rombo, durò 6s ca. Causò la caduta di alcuni comignoli e pareti e l’apertura di qualche fenditura nelle murature (1). Furono danneggiate non gravemente le chiese di S.Maria Forisportam, di S.Frediano e il Duomo (2). Nella campagna circostante fu danneggiato il campanile della chiesa di S.Maria del Giudice, nel quale si aprì una notevole lesione (3).

(1)
Gazzetta di Mantova, 1846.08.22, n.34.
Mantova 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.18, n.99.
Genova 1846
(2)
Guidi P.
I terremoti lucchesi (anni 1112-1915), Pubblicazioni dell’Osservatorio Ximeniano dei PP. Scolopi, n.120.
Lucca 1915
(3)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

MarmigliaioLI43.503110.4653VI

La scossa causò il crollo delle mura del cimitero (1).

(1)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

MassaMS44.024410.1225VI

La scossa fu avvertita molto fortemente, spaventò la popolazione e causò l’apertura di numerose crepe nei muri degli edifici (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PalaiaPI43.604210.7703VI

La scossa fu avvertita fortemente, ma non causò danni di rilievo (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

ParlascioPI43.524210.6019VI

La scossa causò pochi danni agli edifici (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

PastinaPI43.459410.5614VI

La scossa causò danni di lieve entità (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

PietrasantaLU43.956410.2325VI

La scossa fu avvertita molto fortemente, spaventò la popolazione e causò l’apertura di numerose crepe nei muri degli edifici (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PomaiaPI43.433310.5653VI

La scossa causò danni di lieve entità (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

San Giovanni alla VenaPI43.683910.5756VI

La scossa causò lievi danni agli edifici (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

VadaLI43.350610.4564VI

La scossa fu molto forte, solo alcuni edifici fatiscenti riportarono danni (1); la maggior parte delle case rimase illesa (2).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

VicopisanoPI43.699210.5769VI

La scossa fu avvertita fortemente, si riscontrarono lievi danni (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

Forte dei MarmiLU43.963310.1722V-VI

La scossa fu molto violenta; non sono ricordati danni (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

AntignanoLI43.49510.3261V

La scossa fu avvertita fortemente; non vi furono danni né alle persone, né agli edifici (1).

(1)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

AscianoPI43.747810.4672V

La scossa fu avvertita fortemente (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

CollemontaninoPI43.509410.6178V

La scossa fu avvertita molto fortemente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

LugnanoPI43.686710.5469V

La scossa fu molto forte (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

MarcianaLI42.788610.1683V

La scossa fu molto forte (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

MontemagnoPI43.719710.5381V

La scossa fu avvertita fortemente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

CarraraMS44.050310.0644F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

DonoraticoLI43.169410.5647F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

EmpoliFI43.718910.9467F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

Isola del GiglioGR42.36510.9003F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

La SpeziaSP44.10479.81889F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

La SterzaPI43.498110.7219F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

ModenaMO44.646910.9253F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Archivio dell’Osservatorio geofisico dell’Università di Modena, Registro delle osservazioni meteorologiche dell’anno 1846.
1846
Chistoni C.
Notizie sui terremoti avvertiti a Modena dal 1830 al 1895 ricavate dal registro del Real Osservatorio, in "Memorie della Regia Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Modena", s.II, vol.12, pp.LXIX-LXXXIII.
Modena 1896

MontecerboliPI43.247210.8817F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nell’agosto del 1846.
Firenze 1846

NibbiaiaLI43.463610.4164F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

OrbetelloGR42.437211.2108F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PontederaPI43.660810.6344F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Tremuoti di Toscana nel mese di agosto 1846, in "Annali universali di statistica, economia pubblica, geografia, storia, viaggi e commercio", a.23, s.II, vol.9, pp.284-290.
Milano 1846

SienaSI43.320811.3275F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.64, Francesco Pistolesi, Appunti di fenomeni meteorologici ricorsi nell’anno 1846 (allegato alla lettera ad Antonio Colla, Siena 3 ottobre 1846).
1846
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

VallombrosaFI43.731411.5575F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, Lettera dell’incaricato delle osservazioni meteorologiche di Vallombrosa all’incaricato dell’Osservatorio Meteorologico di Roma, Vallombrosa 22 gennaio 1895.
1895

ViareggioLU43.869410.2483F

La scossa fu avvertita (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

FirenzeFI43.777211.2486IV

Furono avvertite due leggere scosse consecutive. Alcune campane suonarono (1). Si sentì uno strano rumore e la torre della Signoria subì oscillazioni lunghe e regolari (2).

(1)
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
Baratta M.
Materiali per un catalogo dei fenomeni sismici avvenuti in Italia 1800-1872, in "Memorie della Società Geografica Italiana", vol.7, pp.81-164.
Roma 1897
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1846.08.20, n.232.
Milano 1846
(2)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987

ParmaPR44.800610.3286IV

La scossa fu avvertita sensibilmente (1).

(1)
Gazzetta di Parma, 1846.08.15.
Parma 1846

Capraia IsolaLI43.04789.84278III

La scossa fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

CarpiMO44.783910.8847III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Archivio Storico Comunale di Carpi, Archivio nuovo, filza C/2, Giuseppe Saltini, Memorie (o cronaca) di Carpi tenute in regola da me Giuseppe Saltini, della stessa città dall’anno 1796 all’anno 1864, 8 voll., sec.XIX.
0019

GenovaGE44.41928.8975III

La scossa fu avvetita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Rossini L.
Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846.
Livorno 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.15, n.98.
Genova 1846

Gorgona ScaloLI43.43039.90583III

La scossa fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

LeviglianiLU44.021110.2847III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

PesciaPT43.894210.6886III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PianosaLI42.570310.0975III

La scossa fu avvertita da poche persone (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

PistoiaPT43.931910.9128III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Rossini L.
Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846.
Livorno 1846

PortoferraioLI42.814210.3192III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Rossini L.
Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846.
Livorno 1846

PratoPO43.879411.0958III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

StazzemaLU43.992510.3103III

La scossa fu avvertita leggermente (1).

(1)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846

GuastallaRE44.920810.6542II

La scossa fu avvertita molto leggermente (1).

(1)
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.148, Lettera di G.Cattaneo ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.
1846
Archivio dell’Osservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.99, Lettera di Giovanni Passerini ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.
1846

MilanoMI45.46449.18944II

La scossa fu avvertita molto leggermente (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

BolognaBO44.497811.3397NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

CivitavecchiaRM42.090311.7989NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

MontalcinoSI43.057511.4897NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

RomaRM41.895312.4822NF

La scossa non fu avvertita (1).

(1)
Savi P.
Relazione de’ fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dell’agosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846

LajaticoPI43.473610.7283EE