The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
14 08 1846 | 12:00 | 43.467 | 10.567 | b | 9 | 10 | 122 | 0080 | 5.9 | ! | Toscana settentrionale | Italy |
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(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1846 08 14 12:00 43.47 10.57 9.0 10.0 122 66 Toscana settentrionale
PFG 1846 08 14 12:- 43.50 10.50 10.0 - - - Orciano Pisano
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
Sono state reperite e utilizzate numerose e ampie relazioni, per la maggior parte redatte da testimoni e da studiosi che si recarono nelle località danneggiate; tali relazioni forniscono un contributo di grande rilievo alla conoscenza degli effetti sulledilizia e sullambiente. Importanti per una dettagliata conoscenza degli effetti sono soprattutto le opere di Pilla (1846) (3), Calamai (1846) (4) e Savi (1846) (5), i quali oltre a esporre le loro teorie sullorigine dei terremoti esaminarono dettagliatamente i danni località per località. Gli studi di Tabani (1846) (6), Tellini (1846) (7), Martelli (1846) (8) e Rossini (1846) (9) offrono informazioni integrative sul numero degli abitanti, degli edifici preesistenti, delle case danneggiate, dei morti e dei feriti.
Questi materiali sono stati integrati dallanalisi di fonti memorialistiche e giornalistiche. Di particolare interesse sono alcune lettere (10) e un "quadro statistico" (11) conservati in un manoscritto della Biblioteca Marucelliana di Firenze. Ulteriori informazioni sugli effetti della scossa e sulle reazioni della popolazione sono state reperite in 28 cronache giornalistiche afferenti a 6 diverse testate.
Il terremoto del 14 agosto 1846 è estesamente ricordato nelle memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (ed. 1987) (12) che visitò personalmente i paesi più colpiti. Importanti dati consuntivi furono pubblicati da Zobi (1850-1852) nella sua "Storia civile della Toscana" (13).
Per la definizione dellarea di risentimento sono risultati utili lettere e registri dosservazione conservati nellArchivio dellOsservatorio meteorologico di Parma (14), nellArchivio dellOsservatorio geofisico dellUniversità di Modena (15) e nellArchivio dellUfficio Centrale di Ecologia Agraria di Roma (16).
Il terremoto è stato oggetto di revisioni scientifiche basate sullanalisi della documentazione amministrativa: Moroni e Grillo (1991) (17); Albini et al. (1991) (18).
Note
(1)Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Peronaci F.
Elenco cronologico dei terremoti verificatisi nel territorio nazionale dal 1700 al 1973, Ministero dei Lavori Pubblici (inedito).
1974
(3)
Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
(4)
Calamai L.
Osservazioni del Prof. Luigi Calamai sugli effetti prodotti dal terremoto dato in Toscana nellagosto del 1846.
Firenze 1846
(5)
Savi P.
Relazione de fenomeni presentati dai terremoti di Toscana dellagosto 1846 e considerazioni teoretiche sopra i medesimi.
Pisa 1846
(6)
Tabani G.
Del terremoto accaduto in Toscana il 14 agosto 1846.
Pisa 1846
(7)
Tellini C.
Relazioni storiche dei danni cagionati dal tremuoto nel dì 14 agosto 1846 nelle colline pisane e nelle città di Livorno, Pisa e Volterra.
Livorno 1846
(8)
Martelli C.
Terremoto della Toscana.
Firenze 1846
(9)
Rossini L.
Osservazioni intorno al terremoto delle colline pisane e livornesi del 14 agosto 1846.
Livorno 1846
(10)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.284, Lettera allingegnere Carlo Martelli, Volterra 20 agosto 1846.
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.282-283, Lettera allingegnere Carlo Martelli, Castelnuovo 17 agosto 1846.
(11)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
(12)
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(13)
Zobi A.
Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848, 5 voll.
Firenze 1850
(14)
Archivio dellOsservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.148, Lettera di G.Cattaneo ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.
Archivio dellOsservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.99, Lettera di Giovanni Passerini ad Antonio Colla, Guastalla 15 agosto 1846.
Archivio dellOsservatorio Meteorologico di Parma, 670/8, n.99, Lettera di Francesco Pistolesi ad Antonio Colla, Pisa 30 gennaio 1847.
Archivio dellOsservatorio Meteorologico di Parma, 670/7, n.64, Francesco Pistolesi, Appunti di fenomeni meteorologici ricorsi nellanno 1846 (allegato alla lettera ad Antonio Colla, Siena 3 ottobre 1846).
(15)
Archivio dellOsservatorio geofisico dellUniversità di Modena, Registro delle osservazioni meteorologiche dellanno 1846.
(16)
Archivio dellUfficio Centrale di Ecologia Agraria, Lettera dellincaricato delle osservazioni meteorologiche di Vallombrosa allincaricato dellOsservatorio Meteorologico di Roma, Vallombrosa 22 gennaio 1895.
(17)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
(18)
Albini P., Moroni A., Bellani A.
The 1846 Orciano (Pisa) earthquake in published sources and governement survey documents in "Tectonophysics", 193 (1991), pp.117-130.
Amsterdam 1991
Effects in the social context
Secondo le fonti ufficiali vi furono complessivamente 60 morti, di cui 18 a Orciano Pisano. Il numero dei feriti fu di circa 400, di cui 170 a Orciano.
Nelle località più colpite, come ad esempio a Castelnuovo della Misericordia, la popolazione abbandonò i paesi e fuggì in campagna, dove trovo rifugio in baracche rudimentali. A livello locale furono istituite deputazioni e commissioni speciali con lincarico di provvedere alle necessità dei paesi più colpiti; furono organizzate collette e inviati medicinali e generi di prima necessità. Lo stesso granduca si recò in visita nelle aree colpite e il 29 agosto 1846, cioè a quindici giorni dal terremoto, con un "motu proprio" dispose lesenzione delle località più colpite dalle tasse prediali per 3 anni. Fu inoltre istituita una commissione governativa per occuparsi del rilievo dei danni e della distribuzione delle somme stanziate per la ricostruzione o il ripristino degli edifici danneggiati. Lammontare complessivo dei danni agli edifici fu valutato dalla commissione in circa 682.000 lire e riguardò per il 27% persone "totalmente bisognose", per il 61% persone "parzialmente bisognose" e per il 12% "persone non bisognose". Secondo stime successive, lammontare complessivo dei danni al patrimonio edilizio fu però molto superiore pari a circa 1.856.000 lire.
Demography elements
Note
(1)Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.278r, Quadro statistico delle Comunità delle Colline pisane, e della Valle di Cecina danneggiate dal terremoto del 14 Agosto 1846.
Administrative historical affiliations
Social and economic effects
Nelle località più colpite, come ad esempio a Castelnuovo della Misericoprdia, la popolazione abbandonò i paesi e fuggì in campagna, dove trovo rifugio in "baracche coperte di stracci" (2).
Note
(1)Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Gazzetta di Mantova, 1846.08.29, n.35.
Mantova 1846
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
Pescatori A.
Il declino di un Ducato (1831-1859), a cura di G.Capacchi e G.Zarattini, in "Quaderni Parmigiani", n.5.
Parma 1974
Gazzetta di Parma, 1846.08.26.
Parma 1846
Gazzetta di Genova, 1846.08.22, n.101.
Genova 1846
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, cc.282-283, Lettera allingegnere Carlo Martelli, Castelnuovo 17 agosto 1846.
Institutional and administrative response
Il governo centrale, nei giorni seguenti la scossa, inviò un ispettore del corpo degli ingegneri di acque e strade e un ministro politico nellarea degli effetti più gravi che fu in seguito visitata dallo stesso granduca Leopoldo II (7). Il 29 agosto 1846, cioè a quindici giorni dallevento sismico, il granduca con un "motu proprio" dispose lesenzione per 3 anni dalle tasse prediali per le seguenti località: Casale Marittimo, Casciana Alta, Casciana Terme, Castelnuovo della Misericordia, Ceppato, Crespina, Fauglia, Guardistallo, Lari, Lorenzana, Luciana, Montescudaio, Orciano Pisano, Riparbella, SantErmo, San Frediano, San Regolo, Santa Luce, Usigliano e Vivaia. Lo stesso provvedimento legislativo prevedeva listituzione di una commissione governativa a cui attribuiva il compito di autorizzare e liquidare gli stanziamenti per la ricostruzione o il ripristino degli edifici danneggiati (8).
La commissione si insediò a Pisa il 3 settembre 1846; era presieduta dal governatore di Livorno e comprendeva il provveditore della Camera di sovrintendenza comunitativa di Pisa, Girolamo Gargiolli. Questultimo anticipando le direttive del "motu proprio" inviò alle autorità locali un "modulo di prospetto" per la descrizione dei danni e istituì, con il governatore di Livorno, le "deputazioni per il terremoto". Il 4 dicembre 1846 la commissione concluse la fase conoscitiva del rilievo dei danni al patrimonio edilizio. Lammontare complessivo fu valutato dalla commissione, che disponeva di 691.000 lire provenienti per il 40% dal governo e per il resto dai contributi raccolti dai vari comitati, in 682.478 lire; limporto dei danni era attribuito per il 27% a persone "totalmente bisognose", per il 61% a persone "parzialmente bisognose" e per il 12% a "persone non bisognose".
Secondo la valutazione riportata da Zobi (1850-1852), i danni ammontarono invece a 1.856.000 lire e coinvolsero un patrimonio edilizio di 4281 case appartenenti a 2522 diversi proprietari. Il valore del bestiame morto sotto le macerie fu valutato 760 lire, delle sementi perdute 1400 lire e degli attrezzi distrutti 290 lire (9).
Martelli (1846) riporta che nella zona colpita abitavano 57.528 persone ripartite in 9408 famiglie; i possidenti erano 4670, con una rendita valutata in lire 1.887.982 dal nuovo catasto. Egli valutò lammontare dei danni corrispondente a due anni della rendita catastale, senza contare le città di Livorno e Pisa (10).
Note
(1)Gazzetta di Genova, 1846.08.29, n.104.
Genova 1846
(2)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(3)
Gazzetta di Genova, 1846.08.25, n.102.
Genova 1846
(4)
Gazzetta di Genova, 1846.08.20, n.100.
Genova 1846
(5)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(6)
Bottrigari E.
Cronaca di Bologna dal 1845 al 1871, a cura di A. Berselli, 4 voll.
Bologna 1960
(7)
Gazzetta di Genova, 1846.09.01, n.106.
Genova 1846
(8)
Moroni A. e Grillo P.
Terremoti e intervento statale in Toscana nel XIX secolo, in "Atti del Convegno, Pisa 25-27 giugno 1990", CNR-GNDT, vol.2 (Macrosismica), a cura di P.Albini e M.S.Barbano, pp.135-153.
Bologna 1991
Leopoldo II di Lorena
Il governo di famiglia in Toscana. Le memorie del granduca Leopoldo II di Lorena (1824-1859), a cura di F.Pesendorfer.
Firenze 1987
(9)
Zobi A.
Storia civile della Toscana dal 1737 al 1848, 5 voll.
Firenze 1850
(10)
Martelli C.
Terremoto della Toscana.
Firenze 1846
Technical/scientific surveys
Note
(1)Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.
(2)
Biblioteca Marucelliana di Firenze, Manoscritti, D.10/28, c.285, Copia di articoli di lettera del Sig.r Francesco Lobin Gonfaloniere di Rosignano in data de 28 Agosto 1846 diretta al s[ignor]e Ant[oni]o Bernardi.
Theories and observations
Note
(1)Pilla L.
Istoria del tremuoto che ha devastato i paesi della costa toscana il dì 14 agosto 1846 (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1985).
Pisa 1846
Major earthquake effects
Larea degli effetti distruttivi si estese per circa 250 kmq. Il paese colpito più gravemente fu Orciano Pisano dove il terremoto causò il crollo totale o parziale di quasi tutti gli edifici: le case dei contadini, caratterizzate da scadenti tipologie edilizie, si sgretolarono completamente; solo poche case signorili rimasero in piedi e subirono soltanto delle lesioni; complessivamente andò distrutto l88% del patrimonio edilizio.
A Guardistallo, Luciana e Vivaia la maggior parte delle abitazioni subirono gravissimi danni e numerose crollarono totalmente; anche in questi paesi lentità dei danni fu aggravata dallo stato di fatiscenza delle case contadine, soprattutto di quelle isolate fuori dai centri abitati. In 20 località ci furono gravi danni e qualche edificio crollò; in altre 18 località, fra cui Pisa e Livorno, ci furono forti danni. A Livorno furono rilevate lesioni nelle case, in particolare nella parte più vecchia della città; furono danneggiati i campanili del duomo e della chiesa della Misericordia; gli edifici ancora in costruzione della chiesa di S.Maria del Soccorso e del teatro subirono varie sconnessioni.
La scossa principale fu avvertita più o meno sensibilmente in una vasta area dellItalia centro-settentrionale compresa tra Milano a nord e lisola del Giglio a sud. Numerose repliche di minore intensità furono sentite per circa 4 mesi, fino alla metà di dicembre 1846.
Effects on the environment
Full Chronology Of The Earthquake Sequence
Il 14 agosto 1846 alle ore 12 GMT avvenne la scossa principale; alle ore 15.45 avvertita una replica a Pisa; alle ore 16 GMT intesa a Orciano, Pisa, Livorno; alle ore 21 GMT fu avvertita una scossa molto forte nellarea epicentrale a Pisa, a Livorno e a Lucca; a Orciano furono avvertite innumerevoli scosse (2).
Il 15 agosto 1846, a Orciano, si verificarono 25 repliche, le 4 più forti furono avvertite nella notte; alle ore 14 GMT una leggera scossa a Pisa; alle ore 2 GMT della notte una replica accompagnata da un forte rombo a Livorno (3).
A Codogno una replica alle ore 24 GMT (4).
Il 16 agosto 1846, alle ore 21.25 GMT una leggera replica a Livorno; a Orciano furono avvertite 8 scosse (5).
Il 17 agosto 1846, a Orciano, durante il giorno furono avvertite 9 repliche e 2 nella notte (6).
Il 18 agosto 1846, 4 lievi scosse a Orciano; alle ore 22 GMT una replica a Livorno (7).
Il 19 agosto 1846, alle ore 2.20 GMT antimeridiane, una scossa avvertita a Livorno; durante il giorno a Orciano 3 leggere scosse (8).
Il 20 agosto 1846, a Livorno, una scossa alle 4.15 GMT e alle ore 13.30 GMT; alle ore 17 GMT una forte scossa a Orciano e a Castelnuovo della Misericordia, avvertita anche a Pisa e a Livorno; alle ore 19.30 GMT una scossa molto forte a Orciano, seguita da 4 repliche nella notte (9).
Il 21 agosto 1846, a Livorno, una scossa leggera alle ore 1.15 GMT; a Orciano 2 scosse lievi nella notte (10).
Il 22 agosto 1846, alle ore 20 GMT, una leggera scossa a Orciano (11).
Il 23 agosto 1846, 6 scosse durante il giorno e 2 nella notte a Orciano (12).
Il 24 agosto 1846, a Orciano 2 scosse leggere (13).
Il 25 agosto 1846, alle ore 3 GMT, una scossa lieve a Pisa; una forte scossa alle ore 17.23 GMT a Castelnuovo della Misericordia; nella notte una leggera replica a Orciano (14).
Il 26 agosto 1846, a Livorno, maremoto; nella notte una scossa a Orciano.
Il 27 agosto 1846, alle ore 8.50 GMT, una fortissima scossa a Livorno, accompagnata da rombo, causò qualche danno e panico nella popolazione; fu avvertita anche a Pisa. A Orciano una forte scossa al mattino e due leggere la sera (15).
Il 28 agosto 1846, a Castelnuovo della Misericordia, varie scosse nel pomeriggio accompagnate da frastuono; due scosse a Livorno, la prima alle ore 20.55 GMT e laltra alle ore 21.30 GMT; una scossa nella notte a Orciano (16).
Il 29 agosto 1846, una scossa a Livorno alle ore 2.45 GMT; nella notte una scossa accompagnata da rombo a Orciano (17).
Il 30 agosto 1846, due scosse con frastuono a Orciano (18).
Il 31 agosto 1846, alle ore 14.55 GMT, rombo senza scossa a Orciano (19).
Il 2 settembre 1846, alle ore 1.30 GMT, una scossa a Fauglia, San Regolo; durante il giorno altra scossa a Bagni San Giuliano (20).
Il 3 settembre 1846, leggera scossa alle ore 9 GMT a Livorno (21).
L8 settembre 1846, a Orciano, una scossa alle ore 22.45 GMT e altre due nella notte (22).
Il 10 settembre 1846, due rombi avvertiti a Orciano alle ore 2 GMT; una scossa a Pisa alle ore 19.30 GMT (23).
Il 12 settembre 1846, a Livorno, "insoliti movimenti del mare" accompagnati da frastuoni (24).
Il 14 settembre 1846, scossa leggera alle ore 20 GMT a Orciano (25).
Il 20 settembre 1846, a Pisa, una scossa leggera alle ore 2 GMT (26).
Il 4 ottobre 1846, un forte rombo avvertito a Livorno alle 21.15 GMT (27).
Il 5 ottobre 1846, a Orciano, una scossa nel mattino (28).
L8 ottobre 1846, una forte scossa a Castelnuovo della Misericordia alle ore 8.30 GMT; a Orciano alle ore 10 GMT una forte scossa accompagnata da rombi (29).
L11 ottobre 1846, scossa con frastuono alle ore 10.55 GMT a Livorno (30).
Il 19 ottobre 1846, a Livorno, una scossa con forte rombo alle ore 11.17 GMT (31).
Il 20 ottobre 1846, leggera scossa alle ore 1 GMT a Livorno (32).
Il 7 novembre 1846, una scossa alle ore 7.30 GMT a Orciano (33).
L8 novembre 1846, alle ore 10.10 GMT, forte scossa con frastuono avvertita a Fauglia, San Regolo, Lorenzana, Santa Luce; replica di minore intensità alle ore 21 GMT (34).
L11 novembre 1846, leggera scossa alle ore 1 GMT a Fauglia, San Regolo, Lorenzana, Santa Luce (35).
Il 21 novembre 1846, due scosse accompagnate da frastuoni a Livorno, una alle ore 19 GMT e laltra alle ore 10.30 GMT (36).
Il 25 novembre 1846, a Livorno, scosse con rombi, una alle ore 2.15 GMT e laltra alle ore 10.30 GMT; una forte scossa alle ore 21.15 GMT nella valle del Cecina, fu intesa particolarmente forte a Castelnuovo Val di Cecina, Serrazzano, Fosini, Libbiano e Monte Cerboli; a Nibbiaia fece cader un puntello. Fu, inoltre, avvertita a Montescudaio, Riparbella, Guardistallo, Querceto, Serra, Pomarance, Volterra, Saline di Volterra, Beringone; leffetto di risentimento si ebbe a Castelnuovo della Misericordia, Rosignano, Radicofani. Baratta interpretò questa scossa come un evento non inseribile nel periodo sismico iniziato il 14 agosto 1846 (37).
Il 3 dicembre 1846, a Volterra, una forte scossa alle ore 13 GMT (38).
L8 dicembre 1846 due scosse a Crespina, una alle ore 19 GMT e laltra alle ore 21 GMT (39).
Il 9 dicembre 1846, a Pisa, una leggera scossa poco dopo la mezzanotte.
Il 10 dicembre 1846 leggera scossa a Pisa alle ore 10 GMT.
Il 13 dicembre 1846 furono avvertite 5 scosse a Volterra (40).
Note
(1)Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(3)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(4)
Gazzetta di Genova, 1846.08.25, n.102.
Genova 1846
(5)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(6)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(7)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(8)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(9)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(10)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(11)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(12)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(13)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(14)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(15)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(16)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(17)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(18)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(19)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(20)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(21)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(22)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(23)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(24)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(25)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(26)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(27)
Baratta M.
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Felt Localities (122)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Orciano Pisano | PI | 43.4931 | 10.5103 | X | |
Fu il paese che subì i danni più gravi: la scossa, preceduta e seguita da forti rumori sotterranei, causò il crollo totale o parziale di quasi tutti gli edifici; sotto le macerie morirono 16 (1) o 19 persone (2) e altre 170 rimasero ferite. Le case dei contadini, caratterizzate da scadenti tipologie edilizie, si sgretolarono. Solo alcune case signorili non crollarono e subirono soltanto delle fenditure (3). Complessivamente andò distrutto l88% del patrimonio edilizio (4). (1) | |||||
Guardistallo | PI | 43.3119 | 10.6325 | IX | |
La scossa, preceduta da rombo (1), distrusse gran parte del paese che contava 1.387 abitanti: le casupole fatiscenti dei contadini crollarono completamente; nelle case meglio costruite dei ceti più abbienti si riscontrarono crolli interni di solai e pavimenti. Le case pericolanti dovettero essere demolite, i muri ancora in piedi furono puntellati. Sotto le macerie morì un bambino (2), 55 persone rimasero ferite (3); 117 famiglie rimasero senza tetto (4). Nella campagna circostante le abitazioni rurali subirono forti danni; la casa colonica del podere detto "Delle Botra" crollò completamente; nei pressi di quella casa si aprì una profonda fenditura nel terreno (5). La parte alta del castello fu ridotta ad un cumulo di macerie (6). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (7). (1) | |||||
Luciana | PI | 43.5444 | 10.4994 | IX | |
Il paese e le vicine borgate di San Regolo, Pagliana, Pastignano Vecchio e Pastignano Nuovo subirono danni molto gravi. 50 abitazioni subirono crolli totali o parziali (1). A Luciana il terremoto causò il crollo di una casa, e danni a tutti gli edifici del paese. In molte abitazioni si riscontrarono crolli interni; nella villa Della Longa solai e pavimenti crollarono, i muri perimetrali riportarono delle crepe: secondo una perizia i danni furono valutati di 2.500 scudi (2). Le case sparse subirono danni maggiori: molte case coloniche crollarono e perirono delle persone (3). Complessivamente andò distrutto il 41% del patrimonio edilizio (4). (1) | |||||
Vivaia | PI | 43.5303 | 10.6067 | IX | |
Il villaggio contava circa 40 abitanti. La scossa distrusse gran parte dellabitato, costituito per lo più da casupole fatiscenti; crollò la cappella di S.Stefano, di cui rimase soltanto un cumulo di macerie. Morirono 3 persone e 13 rimasero ferite (1). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (2). (1) | |||||
Crespina | PI | 43.5703 | 10.5633 | VIII-IX | |
La scossa causò molti crolli (1); sono ricordate 52 case inabitabili (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3). (1) | |||||
Lorenzana | PI | 43.5361 | 10.5347 | VIII-IX | |
La scossa fu preceduta da rombo (1). Il paese, che aveva 1.445 abitanti, fu fra i più colpiti dal terremoto (2). La maggior parte degli edifici subì crolli; vi furono 8 vittime e 40 feriti. Nelle case più solide, come le ville Serughi e Passerini (3), sprofondarono soffitti e pavimenti e rimasero intatti i muri esterni. Crolli interni si riscontrarono anche in ville signorili. La chiesa, restaurata alla fine del XVIII secolo, fu completamente distrutta; il campanile risultò tagliato orizzontalmente, con la parte superiore al taglio girata rispetto a quella sottostante. Il borgo conservò solo 4 o 5 case abitabili (4). Le abitazioni rurali site a valle del paese non riportarono gravi danni (5). Fra il borgo e il contado cadde o dovette essere demolito il 30% degli edifici (6). (1) | |||||
Pagliana | PI | 43.5278 | 10.5008 | VIII-IX | |
La scossa causò il crollo di 8 case. Ci furono 7 morti (1). (1) | |||||
Casale Marittimo | PI | 43.2967 | 10.6167 | VIII | |
Il paese contava 890 abitanti (1). La scossa causò nella parte del paese detta Castello, nei pressi della porta dentrata del paese (2), danni agli edifici; alcune case crollarono e ci fu una vittima (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4). (1) | |||||
Casciana Alta | PI | 43.5389 | 10.6 | VIII | |
La scossa causò ingenti danni al patrimonio edilizio. Furono osservati crolli di soffitti e pavimenti, sconnessioni dei muri. Quasi tutte le case dovettero essere puntellate (1). Secondo Calamai (1846) (2) la causa fu la cattiva qualità delle costruzioni. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3). (1) | |||||
CastellAnselmo | LI | 43.5514 | 10.4644 | VIII | |
La scossa causò danni ad alcune abitazioni (1). Crollarono tre stabili situati sulla via Emilia e una locanda. 15 case divennero inabitabili (2). Subirono lesioni la chiesa e la canonica (3). (1) | |||||
Castelnuovo Misericordia | LI | 43.4417 | 10.4503 | VIII | |
Il paese aveva 1.500 abitanti (1). La scossa, preceduta da un rombo causò fenditure nelle case delle località Castelvecchio, Castello e Chiesa (2). Il gonfaloniere di Rosignano Lobin (3) ricorda danni a due torri e a 39 case nella campagna. Nella campagna subì gravi danni il podere dellUccelliera (4). Perirono 3 persone e 18 rimasero ferite (5). La popolazione abbandonò le abitazione e si rifugiò sotto "baracche coperte di stracci" (6). (1) | |||||
Chianni | PI | 43.4856 | 10.6428 | VIII | |
Il paese contava 2.544 abitanti (1). Martelli (1846) pose il territorio della comunità di Chianni nellarea dei massimi effetti (2). (1) | |||||
Fabbrica | PI | 43.5072 | 10.7581 | VIII | |
La scossa causò il crollo di edifici nella parte alta del paese, sotto le macerie perì una persona; 27 famiglie rimasero senza tetto (1). Nella parte bassa furono segnalati pochi danni (2). (1) | |||||
Fauglia | PI | 43.57 | 10.5144 | VIII | |
Il paese aveva 5.642 abitanti (1). La scossa causò danni ai fabbricati siti nella campagna circostante (2). Furono dichiarate inagibili 43 case; fu deciso di demolire la torre dellorologio perché gravemente pericolante (3). Fu molto danneggiata villa Giera, la canonica e la chiesa principale divennero inagibili; il santuario di S.Croce non fu danneggiato (4). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (5). (1) | |||||
Montescudaio | PI | 43.3253 | 10.6256 | VIII | |
Il paese aveva 1.086 abitanti (1) e si divideva in due zone chiamate Borgo Nuovo e Castello. La prima zona era costituita da case di buona costruzione, mentre la seconda, localizzata sulla sommità della collina, era composta da case fatiscenti (2). Il terremoto causò il crollo dellantico castello e degli edifici adiacenti siti nella parte alta del paese; sotto le rovine perirono 8 persone (3), altre 39 rimasero ferite. Nelle case dei possidenti, poste nella parte intermedia del paese, le mura esterne riportarono grandi fenditure e furono osservati crolli interni di pavimenti e soffitti. La parte bassa del paese subì danni di minore entità (4). Complessivamente fu distrutto il 22% delle abitazioni (5). (1) | |||||
Nugola | LI | 43.5767 | 10.4394 | VIII | |
La scossa causò gravissimi danni con crolli a 8 abitazioni, altre 4 divennero inabitabili. La villa Lenzoni subì il crollo delle 4 pareti esterne; la villa Dufour Berte divenne inabitabile (1). Gravi danni alla chiesa e al campanile (2). (1) | |||||
Parrana San Martino | LI | 43.5369 | 10.4417 | VIII | |
La scossa causò il crollo di una casa; altre 9 divennero pericolanti, 3 furono quasi distrutte, 38 subirono lesioni molto gravi; tutte le rimanenti furono danneggiate; complessivamente tutte le abitazioni furono ritenute inagibili. Si ricorda il crollo di un mulino, il crollo parziale della villa Nanni e lesioni gravi alla chiesa (1). (1) | |||||
Pieve di Santa Luce | PI | 43.4803 | 10.5458 | VIII | |
La chiesa e le case vicine subirono danni molto gravi (1). (1) | |||||
Riparbella | PI | 43.3639 | 10.5992 | VIII | |
La scossa causò gravi danni e crolli: una casa crollò interamente; varie altre crollarono parzialmente; tutte le abitazioni subirono lesioni (1). Danni subirono le tre chiese, soprattutto la Confraternita della Vergine Annunziata (2). Circa l11% degli edifici cadde o dovette essere demolito (3). Vi furono 3 morti e 12 feriti (4). (1) | |||||
San Frediano | PI | 43.5369 | 10.5886 | VIII | |
Il paese fu gravemente danneggiato. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 la esentò per 3 anni dalle tasse prediali (1). (1) | |||||
San Regolo | PI | 43.5308 | 10.4908 | VIII | |
La scossa causò il crollo di 15 case; cadde il muro anteriore di villa Abudharam (1). Il podere detto di Malacoda subì gravi rovine (2). Nel podere detto di Valloccoli crollò una casa. Ci furono 2 morti e molti feriti (3). (1) | |||||
Santa Luce | PI | 43.4717 | 10.5658 | VIII | |
La scossa causò danni non gravi agli edifici del paese, la più colpita fu una casa in cui si staccò la facciata e crollò il primo piano; le case coloniche della campagna circostante risultarono tutte inabitabili (1); tra la popolazione, di 2007 abitanti, ci fu un morto e pochi feriti leggeri (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3). (1) | |||||
SantErmo | PI | 43.5364 | 10.5794 | VIII | |
Il terremoto causò gravi danni agli edifici (1), i maggiori danni si ebbero nella villa Rosselmini (2). Leopoldo II, che visitò direttamente i luoghi, descrive questo paese come diroccato (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4). (1) | |||||
Usigliano | PI | 43.5497 | 10.5894 | VIII | |
Il paese fu gravemente danneggiato. Il decreto granducale del 29 agosto 1846 la esentò per 3 anni dalle tasse prediali (1). (1) | |||||
Casaglia | PI | 43.3497 | 10.6631 | VII-VIII | |
Il terremoto causò gravi danni e la morte di una persona (1). (1) | |||||
Ceppato | PI | 43.5311 | 10.5953 | VII-VIII | |
La scossa causò gravi danni (1). (1) | |||||
Querceto | PI | 43.565 | 10.6003 | VII-VIII | |
Il terremoto causò gravi danni e la morte di una persona (1). (1) | |||||
Torretta Vecchia | LI | 43.5572 | 10.4786 | VII-VIII | |
La scossa causò gravi danni allosteria, lungo la via Emilia (1). Lungo la via Maremmana, le case di proprietà dei signori Giangrotti furono danneggiate in modo irreparabile (2). (1) | |||||
Casciana Terme | PI | 43.5253 | 10.6178 | VII | |
La scossa causò lievi danni alla parte alta del paese, detta la Petraia, e danni maggiori agli edifici situati nella parte bassa, attorno alla piazza. Nella chiesa dellAssunta crollarono quattro arcate (1). Crollò il fabbricato dei bagni termali (2). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (3). (1) | |||||
Castellina Marittima | PI | 43.4114 | 10.5753 | VII | |
La comunità contava 1.072 abitanti (1). La scossa causò danni ad abitazioni sparse nella pianura sottostante il paese (2); vi furono 3 vittime. In una cava di alabastro avvenne lo smottamento di un cumulo di detriti, che bloccò alcuni minatori in una galleria (3). (1) | |||||
Colognole | LI | 43.5089 | 10.4475 | VII | |
La scossa causò danni alle abitazioni rurali sparse (1). La volta della chiesa subì gravi danni; 2 abitazioni divennero pericolanti (2). Vi fu un ferito (3). (1) | |||||
Gabbro | LI | 43.4814 | 10.4428 | VII | |
La scossa causò danni non gravi nel paese, in particolare nella parte bassa dove la canonica e alcune altre abitazioni furono lesionate (1). A valle del paese vi furono crolli in varie case rurali (2). La villa Fucini, la fattoria annessa e le case coloniche crollarono. 11 case divennero gravemente pericolanti e alcune crollarono completamente. Vi furono 18 feriti (3). (1) | |||||
Guasticce | LI | 43.5972 | 10.4072 | VII | |
La scossa causò danni a 5 abitazioni rendendole inabitabili; la chiesa subì lesioni (1). (1) | |||||
Lari | PI | 43.5664 | 10.5925 | VII | |
La comunità aveva 8.782 abitanti (1). La scossa causò lo sbilanciamento delle antiche mura di cinta e degli edifici che vi erano addossati, fra cui la chiesa plebana, il campanile e la loggia del mercato che dovettero essere puntellati. Crollò la volta del presbiterio (2). Furono danneggiati gli edifici e soprattutto villa Pandolfini (3). Il decreto granducale del 29 agosto 1846 esentò per 3 anni questa località dalle tasse prediali (4). (1) | |||||
Livorno | LI | 43.55 | 10.3208 | VII | |
La scossa danneggiò soprattutto la parte antica della città; sono ricordate lesioni alle case (1); durante la scossa si videro le pareti aprirsi e richiudersi. Nel campanile del duomo si aprì una grande crepa; per sicurezza fu vietato di suonare le campane. Nella chiesa in costruzione di S.Maria del Soccorso, il corpo centrale del fabbricato si spostò di "un centesimo di braccio" verso la piazza (circa 5 mm); si aprirono delle fessure fra le fondamenta e il terrapieno interno; la facciata si distaccò dalle mura laterali. Sconnessioni e fenditure furono rilevate nelle arcate della navata centrale, nei pilastri della tribuna e nelle mura esterne. La cuspide del campanile della chiesa della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia dovette essere demolita; nella volta delle chiesa si aprirono delle crepe (2). Il fabbricato in costruzione del teatro riportò gravi fenditure nei muri perimetrali (3). La torre del faro, chiamata Fanale, ebbe alcuni movimenti ondulatori che causarono la rottura di 126 cristalli della lanterna, ma la torre non riportò danni gravi (4). Una grande cisterna, ricordata da Leopoldo II come il cisternone non aveva subito né lesioni né fessurazioni (5). Alcune ville sui fianchi del Monte Nero, soprastante la città, riportarono danni alle strutture (6). La scossa fu fortemente avvertita dai bastimenti nella darsena e nel porto (7). Grande fu il panico nella popolazione, che trascorse la notte allaperto, dormendo nelle pubbliche piazze o sulle barche (8) o in campagna sotto le tende (9). (1) | |||||
Pieve Vecchia | PI | 43.4989 | 10.4881 | VII | |
La scossa causò sconnessioni e fenditure nei muri perimetrali con crollo di solai e pavimenti al casino Lawley, di proprietà della famiglia Grilli; unaltra casa signorile subì danni minori. Danni gravissimi subì la chiesetta di S.Giovanni a Scutriano: rimasero in piedi solo i muri laterali lesionati e sconnessi; un testimone affermò di avere visto la cupola "roteare" al momento della scossa (1). (1) | |||||
Pisa | PI | 43.7158 | 10.4006 | VII | |
La scossa durò 20-30s (1); il patrimonio edilizio della città risultò compromesso da fenditure e sconnessioni. Crollò larcata centrale della chiesa di S.Michele in Borgo e unarcata della chiesa di S.Francesco ai Ferri; qualche danno subì la chiesa di S.Pietro in Vinculis. Nel duomo cadde una colonna con la croce soprastante la cappella di S.Ranieri, una pietra dellarco di una finestra precipitò nella piazza sottostante. Nel battistero e al cimitero si rilevarono lievi lesioni; la torre del palazzo Pretorio riportò delle fenditure nei pilastri di sostegno al peristilio. Suonò la campana della torre pubblica (2). Ci fu un ferito (3). Danni anche nelle chiese dei dintorni (4). Nella campagna pisana la scossa causò la fuoriuscita di acqua dalle condutture dellacquedotto cittadino (5). Nellospedale furono ricoverate 150 feriti provenienti dai paesi vicini (6). (1) | |||||
Rosignano Marittimo | LI | 43.4056 | 10.4731 | VII | |
Il paese aveva 4.790 abitanti. La scossa causò 1 vittima e danni alle abitazioni rurali site a valle del paese (1). Il termine indicatore che dalla via Emilia conduceva a Rosignano ruotò sul suo asse e restò con gli spigoli superiori non più in corrispondenza con quelli della base; Leopoldo II che osservò di persona questo effetto ordinò di mantenerlo così in ricordo del terremoto (2). (1) | |||||
San Ruffino | PI | 43.5622 | 10.6125 | VII | |
La scossa causò danni alle abitazioni; fu gravemente danneggiata la villa Norci (1). (1) | |||||
Soiana | PI | 43.5517 | 10.6483 | VII | |
La scossa causò danni a edifici sparsi nella campagna circostante (1). (1) | |||||
Vicarello | LI | 43.6131 | 10.465 | VII | |
La posta dei cavalli e cinque abitazioni minacciarono di crollare, due case risultarono inagibili; non ci furono morti né feriti (1). (1) | |||||
Volterra | PI | 43.4019 | 10.8589 | VII | |
La città contava 11.189 abitanti (1). La scossa causò danni: nelle sue memorie Leopoldo II di Lorena, scrisse che il podestà gli aveva comunicato che a Volterra erano state danneggiate le carceri: era caduta la volta di una camerata di detenuti causando 8 feriti. Anche qualche altra costruzione vicina subì lesioni (2). Furono danneggiati lepiscopio, il duomo, il collegio dei padri Scolopi; gravi lesioni al seminario Vescovile; la chiesa di S.Alessandro fu ridotta in rovina così come la chiesa e il convento dei Monaci degli Angioli. Le torri annesse al palazzo dei Priori e del Pretorio furono gravemente danneggiate; vi fu un morto causato dalla caduta di una pietra dal palazzo dei Priori (3). Danni gravi vi furono nelle campagne adiacenti (4). (1) | |||||
Bibbona | LI | 43.2689 | 10.5983 | VI-VII | |
La comunità contava 1.455 abitanti (1). La scossa causò sconnessioni e fenditure alla torre, le abitazioni riportarono lievi danni (2). Danni gravi a casa Geri, casa Burchianti e casa Palmidessi: la torre gravemente pericolante fu in parte demolita (3). (1) | |||||
Cinquale | MS | 43.9783 | 10.1486 | VI-VII | |
La torre subì molte fenditure (1). (1) | |||||
Collesalvetti | LI | 43.5883 | 10.4764 | VI-VII | |
La scossa danneggiò 7 case senza comprometterne labitabilità (1). (1) | |||||
Fucecchio | FI | 43.7275 | 10.8092 | VI-VII | |
La scossa causò nella torre, annessa alla chiesa collegiata lapertura di squarci nei muri e crollò la tettoia (1). Quasi tutte le abitazioni subirono leggere lesioni (2). (1) | |||||
Molina di Quosa | PI | 43.7942 | 10.4233 | VI-VII | |
La scossa causò lapertura di numerose ed estese crepe nella chiesa e in tutte le case del paese (1). (1) | |||||
Montecatini Val di Cecina | PI | 43.3917 | 10.7497 | VI-VII | |
La scossa fu avvertita (1) e causò danni agli edifici (2). (1) | |||||
Morrona | PI | 43.5325 | 10.6614 | VI-VII | |
La scossa causò danni agli edifici (1). (1) | |||||
Orciatico | PI | 43.4344 | 10.7242 | VI-VII | |
La scossa causò danni ai fabbricati (1). (1) | |||||
Peccioli | PI | 43.5467 | 10.7203 | VI-VII | |
La scossa causò danni a edifici religiosi e abitazioni rurali (1). (1) | |||||
Pomarance | PI | 43.2989 | 10.8742 | VI-VII | |
La scossa causò danni in varie abitazioni (1). (1) | |||||
Ponsacco | PI | 43.6194 | 10.6331 | VI-VII | |
La scossa causò danni alla volta di una chiesa (1). Secondo Leopoldo II che vide direttamente il danno la costruzione, che era stata appena terminata, risultava lesionata da ogni lato (2). (1) | |||||
Rigoli | PI | 43.7869 | 10.4225 | VI-VII | |
La scossa causò lapertura di numerose ed estese crepe nella chiesa e in tutte le case del paese (1). (1) | |||||
San Miniato | PI | 43.6792 | 10.8489 | VI-VII | |
La scossa causò danni alla torre dellantica rocca e nella sagrestia del convento di S.Francesco (1). (1) | |||||
San Pietro Belvedere | PI | 43.5686 | 10.6672 | VI-VII | |
La scossa causò danni al campanile della chiesa parrocchiale (1). (1) | |||||
Santa Croce sullArno | PI | 43.7122 | 10.7797 | VI-VII | |
La scossa causò danni al campanile della chiesa parrocchiale (1). (1) | |||||
Terricciola | PI | 43.5236 | 10.6769 | VI-VII | |
La scossa causò danni alla chiesa (1). (1) | |||||
Tremoleto | PI | 43.5447 | 10.5369 | VI-VII | |
Secondo osservatori coevi la scossa causò pochi danni perché i fabbricati erano ben costruiti (1). (1) | |||||
Tripalle | PI | 43.5717 | 10.5467 | VI-VII | |
La scossa fu molto forte e causò danni alla chiesa (1). (1) | |||||
Bagni di San Giuliano | PI | 43.7625 | 10.4414 | VI | |
La scossa causò lievi danni nella parte bassa del paese (1). (1) | |||||
Calci | PI | 43.7264 | 10.5156 | VI | |
La scossa fu molto forte; nella vicina Badia di Nicosia si aprirono delle fenditure, altre preesistenti si allargarono. Un condotto verticale dellaltezza di 40 braccia annesso alla macchina a vapore di un mulino oscillò violentemente (1). (1) | |||||
Capannoli | PI | 43.5853 | 10.6756 | VI | |
La scossa causò lievi danni (1). (1) | |||||
Cascina | PI | 43.6764 | 10.5489 | VI | |
La scossa, della durata di 25s circa, causò leggere fenditure alle pareti del battistero di S.Croce che sorge isolato dal paese (1). (1) | |||||
Cecina | LI | 43.3106 | 10.5172 | VI | |
La scossa fu molto forte e alcuni edifici fatiscenti riportarono danni (1); di questi una casa crollò (2). (1) | |||||
Cevoli | PI | 43.5725 | 10.6144 | VI | |
La scossa causò lievi danni. Alcuni testimoni videro le pareti aprirsi e richiudersi (1). (1) | |||||
Collelungo | PI | 43.6069 | 10.8031 | VI | |
La scossa fu avvertita fortemente, ma non causò danni di rilievo (1). (1) | |||||
Cucigliana | PI | 43.6844 | 10.5539 | VI | |
La scossa causò lievi danni (1). (1) | |||||
Fornacette | PI | 43.6692 | 10.5803 | VI | |
La scossa causò lievi danni (1). (1) | |||||
Gello Mattaccino | PI | 43.5161 | 10.5747 | VI | |
La scossa causò lievi danni (1) (1) | |||||
Lucca | LU | 43.8431 | 10.505 | VI | |
La scossa, accompagnata da un forte rombo, durò 6s ca. Causò la caduta di alcuni comignoli e pareti e lapertura di qualche fenditura nelle murature (1). Furono danneggiate non gravemente le chiese di S.Maria Forisportam, di S.Frediano e il Duomo (2). Nella campagna circostante fu danneggiato il campanile della chiesa di S.Maria del Giudice, nel quale si aprì una notevole lesione (3). (1) | |||||
Marmigliaio | LI | 43.5031 | 10.4653 | VI | |
La scossa causò il crollo delle mura del cimitero (1). (1) | |||||
Massa | MS | 44.0244 | 10.1225 | VI | |
La scossa fu avvertita molto fortemente, spaventò la popolazione e causò lapertura di numerose crepe nei muri degli edifici (1). (1) | |||||
Palaia | PI | 43.6042 | 10.7703 | VI | |
La scossa fu avvertita fortemente, ma non causò danni di rilievo (1). (1) | |||||
Parlascio | PI | 43.5242 | 10.6019 | VI | |
La scossa causò pochi danni agli edifici (1). (1) | |||||
Pastina | PI | 43.4594 | 10.5614 | VI | |
La scossa causò danni di lieve entità (1). (1) | |||||
Pietrasanta | LU | 43.9564 | 10.2325 | VI | |
La scossa fu avvertita molto fortemente, spaventò la popolazione e causò lapertura di numerose crepe nei muri degli edifici (1). (1) | |||||
Pomaia | PI | 43.4333 | 10.5653 | VI | |
La scossa causò danni di lieve entità (1). (1) | |||||
San Giovanni alla Vena | PI | 43.6839 | 10.5756 | VI | |
La scossa causò lievi danni agli edifici (1). (1) | |||||
Vada | LI | 43.3506 | 10.4564 | VI | |
La scossa fu molto forte, solo alcuni edifici fatiscenti riportarono danni (1); la maggior parte delle case rimase illesa (2). (1) | |||||
Vicopisano | PI | 43.6992 | 10.5769 | VI | |
La scossa fu avvertita fortemente, si riscontrarono lievi danni (1). (1) | |||||
Forte dei Marmi | LU | 43.9633 | 10.1722 | V-VI | |
La scossa fu molto violenta; non sono ricordati danni (1). (1) | |||||
Antignano | LI | 43.495 | 10.3261 | V | |
La scossa fu avvertita fortemente; non vi furono danni né alle persone, né agli edifici (1). (1) | |||||
Asciano | PI | 43.7478 | 10.4672 | V | |
La scossa fu avvertita fortemente (1). (1) | |||||
Collemontanino | PI | 43.5094 | 10.6178 | V | |
La scossa fu avvertita molto fortemente (1). (1) | |||||
Lugnano | PI | 43.6867 | 10.5469 | V | |
La scossa fu molto forte (1). (1) | |||||
Marciana | LI | 42.7886 | 10.1683 | V | |
La scossa fu molto forte (1). (1) | |||||
Montemagno | PI | 43.7197 | 10.5381 | V | |
La scossa fu avvertita fortemente (1). (1) | |||||
Carrara | MS | 44.0503 | 10.0644 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Donoratico | LI | 43.1694 | 10.5647 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Empoli | FI | 43.7189 | 10.9467 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Isola del Giglio | GR | 42.365 | 10.9003 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
La Spezia | SP | 44.1047 | 9.81889 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
La Sterza | PI | 43.4981 | 10.7219 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Modena | MO | 44.6469 | 10.9253 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Montecerboli | PI | 43.2472 | 10.8817 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Nibbiaia | LI | 43.4636 | 10.4164 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Orbetello | GR | 42.4372 | 11.2108 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Pontedera | PI | 43.6608 | 10.6344 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Siena | SI | 43.3208 | 11.3275 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Vallombrosa | FI | 43.7314 | 11.5575 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Viareggio | LU | 43.8694 | 10.2483 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Firenze | FI | 43.7772 | 11.2486 | IV | |
Furono avvertite due leggere scosse consecutive. Alcune campane suonarono (1). Si sentì uno strano rumore e la torre della Signoria subì oscillazioni lunghe e regolari (2). (1) | |||||
Parma | PR | 44.8006 | 10.3286 | IV | |
La scossa fu avvertita sensibilmente (1). (1) | |||||
Capraia Isola | LI | 43.0478 | 9.84278 | III | |
La scossa fu avvertita da poche persone (1). (1) | |||||
Carpi | MO | 44.7839 | 10.8847 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Genova | GE | 44.4192 | 8.8975 | III | |
La scossa fu avvetita leggermente (1). (1) | |||||
Gorgona Scalo | LI | 43.4303 | 9.90583 | III | |
La scossa fu avvertita da poche persone (1). (1) | |||||
Levigliani | LU | 44.0211 | 10.2847 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Pescia | PT | 43.8942 | 10.6886 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Pianosa | LI | 42.5703 | 10.0975 | III | |
La scossa fu avvertita da poche persone (1). (1) | |||||
Pistoia | PT | 43.9319 | 10.9128 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Portoferraio | LI | 42.8142 | 10.3192 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Prato | PO | 43.8794 | 11.0958 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Stazzema | LU | 43.9925 | 10.3103 | III | |
La scossa fu avvertita leggermente (1). (1) | |||||
Guastalla | RE | 44.9208 | 10.6542 | II | |
La scossa fu avvertita molto leggermente (1). (1) | |||||
Milano | MI | 45.4644 | 9.18944 | II | |
La scossa fu avvertita molto leggermente (1). (1) | |||||
Bologna | BO | 44.4978 | 11.3397 | NF | |
La scossa non fu avvertita (1). (1) | |||||
Civitavecchia | RM | 42.0903 | 11.7989 | NF | |
La scossa non fu avvertita (1). (1) | |||||
Montalcino | SI | 43.0575 | 11.4897 | NF | |
La scossa non fu avvertita (1). (1) | |||||
Roma | RM | 41.8953 | 12.4822 | NF | |
La scossa non fu avvertita (1). (1) | |||||
Lajatico | PI | 43.4736 | 10.7283 | EE | |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1846 08 14 12 00 -- 43.47 10.57 0.0 10.0 0 80 Toscana settentrionale
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