The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
13 01 1832 | 13:00 | 42.983 | 12.6 | b | 10 | 10 | 102 | 0316 | 6.3 | ! | Valle del Topino | Italy |
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Previous catalogues and reasons of the corrections
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1831 10 27 10:45 42.93 12.70 7.0 - 0 283 Valle del Topino
PFG 1831 10 27 10:45 42.93 12.70 7.0 - - - Spello
CFT 1832 01 13 13:00 42.98 12.60 10.0 10.0 102 283 Valle del Topino
PFG 1832 01 13 13:- 42.93 12.70 8.5 - - - Spello
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
AllArchivio di Stato di Roma, nel fondo del Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica) sono stati reperiti 30 documenti relativi al terremoto. Si tratta dei carteggi intercorsi tra le varie istituzioni delle località colpite e il segretario degli Affari interni dello Stato Pontificio cardinale Gamberini, relativamente ai finanziamenti per i soccorsi e la ricostruzione (2).
AllArchivio Segreto Vaticano, nel fondo della Sacra Congregazione del Concilio, sono state reperite sei relazioni provenienti dalle diocesi di Assisi, Spoleto, Foligno e Bevagna successive allevento (3). Nel fondo della Segreteria di Stato è conservata una lettera del delegato apostolico di Viterbo, Q.Sisto, al segretario di Stato, cardinale Bernetti (4).
AllArchivio di Stato di Perugia, nel fondo della Delegazione Apostolica, sono state reperite due buste contenenti vari fascicoli relativi al terremoto. Si tratta dei carteggi intercorsi tra la Delegazione Apostolica di Perugia e le diverse amministrazioni dei paesi colpiti (5). Le stesse buste conservano inoltre la corrispondenza intercorsa tra Roma e altre località dello Stato Pontificio e il delegato apostolico (6) e circolari e documenti ufficiali prodotti dalla Delegazione di Perugia e dalla Commissione speciale di Foligno (7).
Tra questi ultimi documenti si trova anche ledizione a stampa del "Voto solenne della città di Fuligno fattosi li 19 febbraio 1832" del vescovo di Foligno I.G.Cadolini, che era anche arcivescovo di Spoleto e commissario speciale del Governo per i paesi terremotati compresi nella Delegazione di Perugia (8).
AllArchivio di Stato di Perugia, sempre nel fondo della Delegazione Apostolica, è conservata la documentazione dellingegnere capo della Delegazione, Cerrini, relativa in particolare alla ricostruzione dei Palazzi camerali di Foligno e Spello (9).
Nellarchivio storico del convento di San Pietro di Perugia, ivi conservato, sono state vagliate le memorie dellistituto dal 1830 al 1847, in cui al 13 gennaio 1832 si dà un breve resoconto del terremoto (10); inoltre nei libri economici dellistituto è registrato un pagamento versato al pittore Sassatelli per restauri e pitture nella chiesa e monastero in seguito ai danni causati dalle scosse (11).
Nellarchivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli presso Assisi, ivi conservato, tra le "Carte sciolte", sono stati reperiti disegni, rapporti e relazioni relativi alla ricostruzione del santuario, pressoché distrutto in seguito alle diverse scosse (12). Unaltra fonte importante sugli effetti che il terremoto ebbe sul monumento è la cronaca del convento medesimo dal 1705 al 1834, in cui sono contenuti dettagli dei danni riportati dalledificio (13). Inoltre nel 1842 fu pubblicata a Roma la "Relazione storica sul Risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi" di monsignor Scipione Perilli, in cui si ripercorreva la storia del santuario e si dava il resoconto ufficiale della sua ricostruzione (14). Quattro epigrafi nel santuario conservano memoria della sua distruzione, della successiva ricostruzione e inaugurazione del 1840 (15).
Le prime notizie sul terremoto furono diffuse dalla stampa. Diversi giornali italiani ripresero gli articoli apparsi sulla "Gazzetta di Foligno" e pubblicarono lettere di corrispondenti dalle località colpite. Sono stati reperiti i numeri della "Gazzetta Universale" che riportano notizie dettagliate delle scosse dellautunno del 1831, a partire dal 27 ottobre (16), e delle scosse dei primi mesi dellanno seguente, con i relativi provvedimenti attuati dal governo pontificio (17). Notizie dettagliate sono riportate anche da altre testate: la "Voce della Verità" di Modena (18), la "Gazzetta privilegiata di Milano" (19), la "Gazzetta di Genova" (20), il "Diario di Roma" (21), la "Gazzetta di Mantova" (22), il "Giornale del Regno delle Due Sicilie" di Napoli (23), la "Gazzetta privilegiata di Venezia" (24).
Per quanto riguarda il contributo della scienza del tempo, furono pubblicati alcuni interventi: Antonio Rutili Gentili, osservatore e naturalista, elaborò una spiegazione sulle cause, fondata sulla teoria dellelettricismo (25). Un anonimo rapporto di un professore di fisica, stampato nel 1832 nella stamperia della Camera Apostolica e consegnato allAccademia dei Lincei, presenta varie riflessione sulle cause del terremoto del 13 gennaio 1832 e sui mezzi possibili per allontanare o alleviare i danni causati (26). I due studi furono oggetto di discussione allAccademia dei Lincei e diedero occasione al prof. Saverio Barlocci di produrre a sua volta una relazione sullargomento sulla base dei due testi stessi (27).
Il terremoto dellUmbria del 1832 ebbe una grande risonanza, non solo nel resto dello Stato Pontificio, ma in Italia in genere. A Ferrara, nellArchivio della curia Arcivescovile sono state reperite le notificazioni dellarcivescovo F.Filonardi sulle pratiche devozionali e lorganizzazione di questue a favore della popolazione colpita dalle scosse (28).
Il poeta romano G.G.Belli scrisse cinque sonetti su questo terremoto (29). Adone Palmieri, ufficiale sanitario delle milizie pontificie, scrisse un canto sul terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832, in onore di papa Gregorio XVI che aveva soccorso i suoi sudditi (30).
Breve notizia del terremoto è contenuta in numerose opere storico-memorialistiche manoscritte coeve: nel diario di Capsoni conservato nella Biblioteca Universitaria di Pavia (31); nel libro di osservazioni meteorologiche di Da Ponte conservato nella Biblioteca "Queriniana" di Brescia (32); nella cronaca di Arri conservata nella Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti (33); nelle memorie di Lucini (Biblioteca Comunale "Passerini-Landi" di Piacenza (34)), di Fantuzzi (Biblioteca Municipale "Panizzi" di Reggio Emilia (35)) e di Davolio (Biblioteca Comunale "Malagoli" di Novellara (36)); nellanonimo "Giornale dal 1801 a tutto lanno 1861" conservato nella Biblioteca del Museo Correr di Venezia (37).
Il terremoto dellUmbria del 1832 è elencato in vari cataloghi e studi sismologici: Hoff (1841) (38), Perrey (1843) (39), Tanzini (1846) (40), Mercalli (1883) (41), Serpieri (1888-1889) (42), De Rossi (1889) (43), Baratta (1897) (44), Baratta (1901) (45), Rezzadore (1914) (46).
Nel 1936 M. Faloci Pulignani ha pubblicato una raccolta di fonti relative agli scambi di reliquie dei santi Feliciano ed Emidio tra le città di Foligno e Ascoli in occasione dei terremoti del 1831 e 1832 (47).
Nel 1932 è stato pubblicato un volume per ricordare il centenario del terremoto, in cui si ripercorrono le vicende inerenti alla ricostruzione della basilica di Santa Maria degli Angeli (48); notizie di interesse e unanalisi storico artistica sulla ricostruzione del santuario di Santa Maria degli Angeli sono contenute in Vignoli (1989) (49), uno studio dedicato ai successivi interventi operati sulla basilica dal XVI al XIX secolo, e in Lunghi e Lunghi (1989) (50), che si occupa della ricostruzione del 1832 dal punto di vista tecnico-architettonico. Il breve articolo di Della Porta (1997) (51) riprende notizie desunte dalla documentazione relativa al terremoto del 1832 reperita allArchivio di Stato di Perugia sopraelencata.
Recentemente sono stati pubblicati due studi sul terremoto del 1832: Conversini (1989) (52), che ha analizzato documenti conservati in alcuni archivi vescovili e parrocchiali locali e Castelli, Monachesi e Stucchi (1997) (53) in cui è utilizzato Conversini (1989).
Note
(1)Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 giugno 1832.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 27 giugno 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 6 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 18 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 29 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 31 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 18 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica della "Commissione speciale de restauri in Bevagna" al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 22 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 25 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 7 ottobre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 ottobre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 3 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 7 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario di Stato cardinale Bernetti, Foligno 3 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 10 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 28 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Memoria della Segreteria per gli Affari interni per ludienza del papa Gregorio XVI dell11 gennaio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 21 gennaio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere di Bevagna al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 15 maggio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere di Bevagna al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 12 giugno 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al gonfaloniere di Bevagna, Roma 12 luglio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Memoria della Segreteria per gli Affari interni per ludienza del papa Gregorio XVI del 2 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 14 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 16 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 22 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 21 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 23 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 agosto 1834.
(3)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.83 B, Asisiensis II, Relazione del vescovo di Assisi alla Congregazione del Concilio sullo stato della diocesi, Assisi 29 gennaio 1836.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.351 C, Fulginatensis III, Relazione del vescovo di Foligno alla Sacra Congregazione del Concilio, Foligno 1 ottobre 1846.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Relazione dellarcivescovo Ignazio Giovanni Cadolini al papa Gregorio XVI, Spoleto 1º febbraio 1837.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 B, Spoletana II, Sintesi e osservazioni della Sacra Congregazione del Concilio sulla relazione dellarcivescovo Ignazio Giovanni Cadolini del 1º febbraio 1837, Roma 1837.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Relazione dellarcivescovo Giovanni Sabbioni alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 15 dicembre 1840.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Ioannes Baptista Arnaldi Archiepiscopus Spoletanus, Relazione dellarcivescovo Giovanni Battista Arnaldi alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 1º maggio 1859.
(4)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, 1832, rubrica 36, Lettera del delegato apostolico di Viterbo Q.Sisto al segretario di Stato cardinale Bernetti, Viterbo 28 febbraio 1832.
(5)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.1, Lettera del gonfaloniere di Assisi al delegato apostolico relativa al compenso richiesto dagli impiegati scritturali assunti per i danni del terremoto, Assisi 31 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.1, Lettera del gonfaloniere di Assisi al governatore di Assisi relativa allattività della Commissione locale per la verifica dei danni causati dal terremoto, Assisi 10 agosto 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.2, Sommario di corrispondenza tra il vescovo di Foligno commissario speciale per il terremoto I.G.Cadolini e la Comunità di Bettona, marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.2, Specchio riguardante le puntellature fatte a cura della Deputazione locale di Bettona agli edifici danneggiati dal terremoto, Bettona 9 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia delle spese necessarie per il ripristino dei danni causati dal terremoto alle case di Bastia e delle frazioni di Costano e di Opedalicchio redatta dalla commissione composta dai periti Domenico Antonelli e Giovanni Corradetti, dal deputato assistente Alessio Ciai e dallindicatore Marco Donti, Bastia 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Rodolfo Masini al delegato apostolico relativa alle perizie dei danni causati dal terremoto a Spello e a Collemancio, Spello 26 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bettona al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto e alla perizia dei danni, Bettona 28 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota delle Comuni e loro Appodiati compresi nella Delegazione di Perugia, e danneggiate dal terremoto, Perugia aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Cannara 17 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e nel territorio del distretto, Assisi 17 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Foligno e nel territorio del distretto, Foligno 18 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Rodolfo Masini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Spello e nel territorio del distretto, Spello 20 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Collemancio, Cannara 24 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bastia Giuseppe Angelini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Bastia e nel suo territorio, Bastia 25 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia di relazione del gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al governatore di Foligno sui danni causati dal terremoto nel territorio comunale, Foligno 22 maggio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al governatore di Foligno relativa allapplicazione degli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 giugno 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota delle Comuni e loro Appodiati comprese nella Delegazione di Perugia danneggiate dal terremoto, Perugia maggio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Foligno e nel territorio del distretto, Foligno 28 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Città di Castello D.A.Pascoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto nel territorio del distretto, Città di Castello 8 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Pietro Toccacieli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto agli edifici distrettuali, Foligno 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Fratta Todina M.Antonini al delegato apostolico relativa al terremoto, Fratta Todina 2 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Città della Pieve S.Giannelli al delegato apostolico relativa al terremoto, Città della Pieve 25 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Magione Carlo Segarelli al delegato apostolico relativa al terremoto, Magione 27 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Deruta Tommaso Pascoli al delegato apostolico relativa al terremoto, Deruta 24 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del parroco di Ripabianca Antonio Ferdinandi al priore di Deruta relativa al terremoto, Ripabianca 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Gualdo Tadino Tommaso Biagioli al delegato apostolico relativa al terremoto, Gualdo Tadino 25 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Città di Castello D.A.Pascoli al delegato apostolico relativa al terremoto, Città di Castello 29 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Girolamo Sebastiani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Cannara, Spello gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Angelo Majoli al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Cannara 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del sergente comandante il distaccamento militare di Cannara al Comando della compagnia di Perugia relativa al terremoto, Cannara 25 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Dichiarazione del parroco della chiesa Cattedrale di Foligno Filippo Todi attestante lo stato di indigenza del suo parrocchiano Luigi Cittadini danneggiato dal terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei danni causati dal terremoto del 13 gennaio nelle carceri di Perugia redatta dai periti Odoardo Poggi e Francesco Boschi, Perugia 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere e degli anziani di Foligno al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al delegato apostolico di Spoleto relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al vescovo di Foligno relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Foligno 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vicario generale di Foligno al delegato apostolico relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Foligno 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Marsciano Luigi Serafini al delegato apostolico relativa al terremoto, Marsciano 26 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Nocera Umbra al delegato apostolico relativa al terremoto, Nocera Umbra gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera degli anziani di Corciano al delegato apostolico relativa al terremoto, Corciano 23 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Fratta Todina M.Antonini al delegato apostolico relativa al terremoto, Fratta Todina 22 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Castiglione del Lago Vincenzo Loreti al delegato apostolico relativa al terremoto, Castiglione del Lago 22 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere e degli anziani di Foligno al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Girolamo Sebastiani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Spello 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere di Assisi Giovanni Fiumi al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Assisi 16 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota relativa alle prime necessità dei centri di Foligno e Bastia, Perugia gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Assisi 15 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa agli effetti sul suolo causati dal terremoto, Foligno 15 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del delegato apostolico al vescovo di Foligno relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Perugia 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bastia Giuseppe Angelini al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Bastia 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Foligno al Comando della compagnia di Perugia, Foligno 15 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellinquisitore generale del SantUffizio di Perugia al delegato apostolico, Perugia 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico allinquisitore generale del SantUffizio di Perugia, Perugia 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pro-gonfaloniere di Spello Pierleone Bocci al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Spello 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Spello al Comando della compagnia di Perugia, Spello 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Assisi al Comando della compagnia di Perugia, Assisi 15 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dal gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 26 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera circolare del delegato apostolico ai priori e governatori di varie città della Delegazione relativa alla nomina del vescovo di Foligno a commissario speciale per le zone terremotate, Perugia 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Stato dei luoghi, e Famiglie che hanno sofferto dei danni nelli passati Terremoti compresi nel Distretto del Governo di Todi redatto dal governatore Giovanni Battista Brunetti, Todi 21 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e della casa parrocchiale di Pantalla redatta dal maestro muratore Domenico Donori, Pantalla 11 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e degli edifici parrocchiali di Cacciano redatta dal maestro muratore Antonio Silvi, Todi 11 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e degli edifici parrocchiali di Assignano redatta dal maestro muratore Clemente Battinelli, Assignano 25 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro degli edifici di Pantalla di proprietà della famiglia Dominici di Todi redatta dal maestro muratore Giuseppe Nagni, Todi 10 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro degli edifici di proprietà dellabbazia di S.Pancrazio di Collepepe redatta dai maestri muratori Clemente Battinelli e Giovanni Marchini, Todi 12 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Supplica di Giampaolo Salvietti di Spello al delegato apostolico per ottenere un sussidio, Perugia gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa al pagamento delle spese per il puntellamento degli edifici pericolanti a Ripa, Foligno 31 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pievano di Ripa Francesco Sepioni al delegato apostolico relativa al pagamento delle spese per il puntellamento degli edifici pericolanti, Ripa 23 gennaio 1832.
(6)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.10, Lettera del tesoriere generale Mario Mattei al delegato apostolico relativa al pagamento dei periti incaricati di verificare i danni causati dal terremoto, Roma 17 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.13, Lettera dellarcivescovo di Ferrara al delegato apostolico di Perugia relativa allinvio di 300 scudi raccolti nella diocesi in favore dei danneggiati dal terremoto, Ferrara 15 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del tesoriere generale Mario Mattei al delegato apostolico relativa ai provvedimenti fiscali ordinati dal papa Gregorio XVI a favore delle località danneggiate dal terremoto, Roma 7 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto al Santuario di Santa Maria degli Angeli, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto nella provincia, Perugia 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Rapporto dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico sui danni causati dal terremoto agli edifici di Bastia, Santa Maria degli Angeli, Spello, Foligno, Ripa e Cannara, Perugia 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto del 13 gennaio e ai provvedimenti adottati, Perugia 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia relativa alla nomina del vescovo di Foligno a commissario speciale per le zone terremotate, Roma 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Estratto di dispaccio del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia, Perugia 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera circolare del segretario di Stato cardinale Bernetti ai vescovi relativa alleffettuazione di una colletta a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto, Roma 17 gennaio 1832.
(7)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Notificazione del vescovo di Foligno Ignazio Giovanni Cadolini relativa ai provvedimenti assunti in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Manifesto del commissario speciale per il terremoto Ignazio Giovanni Cadolini relativo al Regolamento della Commissione Speciale di Foligno per sovvenire ai paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia, Foligno 1 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Terzo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella delegazione di Perugia fino al 29 febbraio compreso, Foligno 1 marzo 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera circolare del delegato apostolico di Perugia C.Ferri ai governatori, gonfalonieri, priori e sindaci delle comunità della Delegazione relativa agli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 maggio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera circolare del delegato apostolico ai priori e governatori di varie città della Delegazione relativa agli effetti causati dal terremoto e allinvio di muratori nella zona di Foligno, Perugia 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Osservazioni dellingegnere capo Giovanni Battista Cerrini sul progetto per la nuova facciata del Palazzo Apostolico di Foligno redatto dallingegnere Poggi, Perugia 11 settembre 1834.
(8)
Cadolini I.G.
Voto solenne della Città di Fuligno fattosi li 19 Febbrajo 1832.
Foligno 1832
(9)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Rapporto dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico sui danni causati dal terremoto agli edifici di Bastia, Santa Maria degli Angeli, Spello, Foligno, Ripa e Cannara, Perugia 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e Bettona, Perugia 29 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 9 luglio 1833.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Perugia 2 aprile 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 31 marzo 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di lettera del tesoriere generale monsignor Tosti al delegato apostolico monsignor Cagiano, Roma 27 novembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 27 ottobre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere capo Giovanni Battista Cerrini al delegato apostolico monsignor Cagiano, Perugia 17 agosto 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 12 agosto 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di supplica di Angela Santarelli di Foligno al tesoriere generale monsignor Tosti, Foligno luglio 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di perizia dei danni subiti dalla casa di Angela Santarelli di Foligno in seguito al crollo del Palazzo Apostolico redatta dallingegnere Rutili, Foligno 1 agosto 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 7 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 16 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 8 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 11 settembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Osservazioni dellingegnere capo Giovanni Battista Cerrini sul progetto per la nuova facciata del Palazzo Apostolico di Foligno redatto dallingegnere Poggi, Perugia 11 settembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 22 novembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia del contratto dappalto dei lavori di restauro del Palazzo Apostolico di Foligno stipulato dal delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano e dal maestro muratore Francesco Petri, Perugia 17 marzo 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Resoconto finale delle spese sostenute per il restauro del Palazzo Apostolico di Spello redatto dallingegnere Odoardo Poggi, Spello 8 agosto 1834.
(10)
Archivio Storico del Convento di San Pietro di Perugia, Memorie del Monastero dal 1830 al 1847.
(11)
Archivio Storico del Convento di San Pietro di Perugia, Libri Economici, n.291, sec.XIX.
(12)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Parere del Sig. Brizi circa le riparazioni della Basilica, 22 agosto 1832.
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Disegno dellArmatura fatta per la ricostruzione delle volte nella Navata a mano sinistra nella Chiesa di S.a Maria degli Angeli nel piano di Asisi. Inventato e diretto dal Capo mastro David Bartoccini di Perugia, 1832-1835.
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Disegno dellArmatura fatta per la ricostruzione del Coro nella Chiesa di S.Maria degli Angeli nel Piano di Asisi. Inventato e diretto dal Capo Mastro David Bartoccini di Perugia, 1832-1835.
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Rapporto sui lavori eseguiti, e di quelli che tuttora sono in costruzione nella Insigne Basilica di S.Maria degli Angeli presso la Città di Assisi, 2 marzo 1835.
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Relazione dellIngegnere Sig. Cav. Bertolini sui due Pilastri, ed altri lavori della Chiesa degli Angeli, 15 giugno 1835.
(13)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala B, scansia IX/b, vol.6, Cronaca del Convento 1705-1834.
(14)
Perilli S.
Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi, 2a ed.
Roma 1842
(15)
Epigrafe posta sotto la cupola della basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi, in cui è ricordata la ricostruzione e linaugurazione della chiesa in seguito al terremoto del 1832, 1840, in S.Perilli, "Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi", 2a ed., p.12.
Roma 1842
Epigrafe posta nella sagrestia di Santa Maria degli Angeli in onore del card. Agostino Rivarola, incaricato della direzione della ricostruzione del santuario, 1840, in S.Perilli, "Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi", 2a ed., p.13.
Roma 1842
Epigrafi collocate allinterno dellarco costruito in occasione della visita di Papa Gregorio XVI al santuario di Santa Maria degli Angeli, 1841, in S.Perilli, "Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi", 2a ed., pp.13-14.
Roma 1842
Epigrafe sottostante la statua di bronzo di Gregorio XVI fatta eseguire in occasione della sua visita al santuario di Santa Maria degli Angeli appena inaugurato, 1840, in S.Perilli, "Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi", 2a ed., p.15.
Assisi 1842
(16)
Gazzetta Universale, 1831.10.31, a.32, n.43.
Foligno 1831
Gazzetta Universale, 1831.11.08, a.32, n.44.
Foligno 1831
(17)
Gazzetta Universale, 1832.01.17, a.33, n.3.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.01.23, a.33, n.4.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.01.31, a.33, n.5.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.07, a.33, n.6.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.14, a.33, n.7.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.03.13, a.33, n.11.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.03.20, a.33, n.12.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.03.27, a.33, n.13.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.04.03, a.33, n.14.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.04.17, a.33, n.16.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.04.24, a.33, n.17.
Foligno 1832
(18)
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.24, n.73, supplemento.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.26, n.74.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.31, n.76.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.02, n.77.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.04, n.78.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.07, n.79.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.09, n.80.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.21, n.85.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.28, n.88.
Modena 1832
La voce della verità, 1832.03.15, Gazzetta dellItalia centrale, n.95.
Modena 1832
(19)
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.01.29, n.29.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.01.26, n.26.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.01.28, n.28.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.01.30, n.30.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.02.01, n.32.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.02.04, n.35.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.02.05, n.36.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.03.07, n.67.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.03.15, n.75.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.03.19, n.79.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.03.22, n.82.
Milano 1832
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1833.01.02, n.2.
Milano 1833
(20)
Gazzetta di Genova, 1832.01.25, n.7.
Genova 1832
Gazzetta di Genova, 1832.01.28, n.8.
Genova 1832
Gazzetta di Genova, 1832.02.11, n.12.
Genova 1832
(21)
Diario di Roma, 1832.01.18.
Roma 1832
Diario di Roma, 1832.01.25.
Roma 1832
(22)
Gazzetta di Mantova, 1832.02.04, n.25.
Mantova 1832
(23)
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.01.27, n.21.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.02.14, n.35.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.02.25, n.45.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.02.27, n.46.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.03.12, n.58.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.03.14, n.60.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1832.03.15, n.61.
Napoli 1832
Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1833.01.03, n.2.
Napoli 1833
(24)
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1831.11.25, n.266.
Venezia 1831
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.01.25, n.20.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.01.28, n.23.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.01.31, n.25.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.02.07, n.30.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.02.20, n.41.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.03.15, n.62.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1832.03.16, n.63.
Venezia 1832
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1836.10.08, n.227.
Venezia 1836
(25)
Rutili Gentili A.
Notizie dei terremoti di Foligno e riflessioni sulle cause naturali dei medesimi.
Fuligno 1832
Rutili Gentili A.
Nuove riflessioni sulle cause naturali dei terremoti di Fuligno.
Fuligno 1832
Recensione a A.Rutili Gentili, "Nuove riflessioni sulle cause naturali dei terremoti di Fuligno", in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 52 (ottobre-dicembre 1831), pp.271-279.
Roma 1832
(26)
Rapporto di un P. Professore di fisica sulle cause le quali son potute concorrere nel Terremoto del giorno 13 di Gennaro [1832] alla rovina dei Paesi della Valle dellUmbria, e dei mezzi, se è possibile, di allontanarli, o renderli meno dannosi. Rimesso dalla Segreteria di Stato allAccademia de Lincei.
Roma 1832
(27)
Recensione a S.Barlocci "Relazione sui terremoti di Fuligno e dellUmbria accaduti in gennajo scorso [1832]", letta nelladunanza generale dellaccademia de Lincei il giorno 23 febbrajo 1832, in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 51 (luglio-settembre 1831), pp.200-212.
Roma 1831
(28)
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Circolare alli Rr. Parrochi della Città e Archidiocesi, Ferrara 23 Gennaio 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Notificazione per lorazione tempore terraemotus, Ferrara Marzo 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834, s.s.
Ferrara
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Notificazione di Sospensione dellorazione tempore terraemotus, Ferrara 14 Maggio 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
Ferrara
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Circolare Ai Parroci della Diocesi, Ferrara 23 Marzo 1833, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
(29)
Belli G.G.
Le lemosine per terremoto, in "I sonetti romaneschi", pubblicati dal nipote Giacomo, a cura di L.Morandi, vol.3, pp.358-359.
Città di Castello 1886
Belli G.G.
Er terramoto de venardì, in "I sonetti romaneschi", pubblicati dal nipote Giacomo, a cura di L.Morandi, vol.2, pp.38-42.
Città di Castello 1886
(30)
Palmieri A.
Il terremoto di Fuligno del 13 gennaio 1832. Canto ad onore dellimmortal Gregorio XVI felicemente regnante.
s.l. 1842
(31)
Biblioteca Universitaria di Pavia, Manoscritti Ticinesi, 463, Giovanni Capsoni, Diarii, 2 voll., sec.XIX.
(32)
Biblioteca Civica Queriniana di Brescia, Manoscritti, E.IX.14, P.Da Ponte, Libro dello stato meteorologico per lintercalare 1832-35.
(33)
Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti, s.s., M.Arri, Cronaca astigiana (-1848), ms. sec.XIX.
(34)
Biblioteca Comunale "Passerini Landi" di Piacenza, Manoscritti, Pall.290, Lucini, Memorie e notizie diverse relative agli anni 1815 fino al 1854, sec.XIX.
(35)
Biblioteca Municipale "A.Panizzi" di Reggio Emilia, Manoscritti Reggiani, C.127, Prospero Fantuzzi, Memorie delle cose più rimarcabili accadute nella nostra città di Reggio (1820-1861), sec.XIX.
(36)
Biblioteca Comunale "G.Malagoli" di Novellara, Vincenzo Davolio, Memorie istoriche di Novellara e de suoi principi scritte dal Signor Canonico D. Vincenzo Davolio di detta terra, sec.XIX, copia dattiloscritta 1956.
(37)
Biblioteca del Museo Civico Correr di Venezia, Manoscritti Provenienze Diverse, 264/B, Giornale dal 1801 a tutto lanno 1861 di alcuni avvenimenti storici e notizie biografiche, sec.XIX.
(38)
Hoff K.E.A. von
Chronik der Erdbeben und Vulcanausbrüche, zweiter Theil vom Jahre 1760 bis 1805, und von 1821 bis 1832 n. Chr. geb., in "Geschichte der durch Überlieferung nachgewiesenen natürlichen Veränderungen der Erdoberfläche", Theil 5.
Gotha 1841
(39)
Perrey A.
Nouvelles recherches sur les tremblements de terre ressentis en Europe et dans les parties adiacentes de lAfrique et de lAsie, de 1801 à juin 1843, in "Comptes Rendus lAcademie des Sciences", tomo 17, pp.608-625.
Paris 1843
(40)
Tanzini P.
Alcune notizie sui terremoti compilate da P.T.S.
Firenze 1846
(41)
Mercalli G.
Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).
Milano 1883
(42)
Serpieri A.
Scritti di sismologia novamente raccolti e pubblicati da G.Giovannozzi, 2 voll.
Firenze 1888
(43)
De Rossi M.S.
Documenti raccolti dal defunto Conte Antonio Malvasia per la storia dei terremoti ed eruzioni vulcaniche massime dItalia, in "Memorie della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei", vol.5, pp.169-289.
Roma 1889
(44)
Baratta M.
Materiali per un catalogo dei fenomeni sismici avvenuti in Italia 1800-1872, in "Memorie della Società Geografica Italiana", vol.7, pp.81-164.
Roma 1897
(45)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(46)
Rezzadore P.
Il mondo ne suoi fulgori e tremori.
Firenze 1914
(47)
Faloci Pulignani M.
S.Feliciano e S.Emidio. Ascoli e Foligno nei terremoti del 1831 e del 1832. Documenti raccolti da D.M.Faloci Pulignani, 2a ed.
Foligno 1936
(48)
Dopo cento anni alla Porziuncola. Note di cronaca del terremoto del 1832, in "La Porziuncola", a.1932.
Assisi 1932
(49)
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La fabbrica alessiana e il cantiere di Santa Maria degli Angeli dal XVI al XIX secolo, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.97-159.
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(50)
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Il terremoto del 1832 e la ricostruzione di Luigi Poletti, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.188-206.
Perugia 1989
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Della Porta P.M.
Repetita iuvant, in "Assisi mia", dicembre 1997.
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(52)
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Il terremoto di Foligno del 1832, in "Bollettino Storico della città di Foligno", vol.13, pp.417-448.
Foligno 1989
(53)
Castelli V., Monachesi G. e Stucchi M. (a cura di)
La sismicità maggiore dellAppennino umbro-marchigiano, Rapporto tecnico, CNR-GNDT.
Macerata-Milano 1997
Effects in the social context
I paesi colpiti dal terremoto erano sottoposti alle Delegazioni Apostoliche di Perugia e di Spoleto, territori dello Stato pontificio, governato da Gregorio XVI; le fonti reperite evidenziano chiaramente lo stato di difficoltà in cui le comunità locali si trovarono e linsufficienza delle misure attuate dal governo pontificio, che dovette fronteggiare una situazione assai grave.
Con le prime scosse la popolazione fu allarmata: spesso a Foligno abbandonò le abitazioni e furono celebrati riti religiosi collettivi. Molto più gravi furono le conseguenze delle scosse del 13 gennaio 1832, che causarono crolli estesi privando gli abitanti della zona delle proprie case e spesso di un riparo che non fosse una semplice tenda; la situazione fu peggiorata dalle cattive condizioni metereologiche.
A Foligno la prima scossa del 13 gennaio atterrì la popolazione che uscì dalla città; la seconda e la terza scossa causarono i danni più gravi e quattro morti. In seguito gli abitanti, sotto la guida del vescovo, si radunarono nella piazza Canepé e trovarono riparo in baracche di legno e carri. La gran parte della gente, comprese le autorità locali e i militari di guarnigione, era priva di un riparo, per cui lasciò la città per Perugia e altre località, come Spoleto, Assisi o Macerata. Molti scapparono a Perugia anche da Bastia e dai centri maggiormente colpiti.
A Bastia la popolazione in parte si era sistemata nei piani bassi delle abitazioni, che tuttavia erano malsicure, in parte si era riparata in baracche, che però non erano adatte al rigore dellinverno. I monaci del convento di Santa Maria degli Angeli che non avevano abbandonato il monastero si erano sistemati in un camerone del piano terra, meno danneggiato del resto delledificio, dalle scosse. A Spello la popolazione eresse baracche fuori dalla città. La popolazione di Bevagna si rifugiò nei campi; mancando le tavole per costruire baracche furono approntati ripari con coperte. Allindomani delle scosse da Spoleto furono inviati medici e chirurghi. In tutte le zone colpite dal terremoto cera necessità di legname, tende, personale medico e di muratori e carpentieri.
Il vescovo di Foligno, il 19 febbraio 1832, fece un pubblico voto a nome di tutta la popolazione, consistente nellosservanza dello stretto digiuno e nella processione di penitenza da tenersi il 13 gennaio di ogni anno per un secolo, e in altre osservanze da tenersi nei giorni di vigilia dei santi patroni; pratiche devozionali e penitenziali sono appunto attestate negli anni successivi in osservanza al voto. Si fece ricorso a messe e cerimonie per tutto il periodo sismico, inoltre fu avviato il culto di S.Emidio, alcune reliquie del quale furono donate da Ascoli a Foligno. Era stata inoltre diffusa la voce che alla vigilia del terremoto del 13 gennaio a Foligno fossero in corso trame rivoluzionarie a favore della rivolta che era in atto a Bologna e in Romagna; la notizia era apparsa su alcuni giornali e la cittadinanza rigettò tali accuse in particolare nella pubblicazione sulla "Gazzetta Universale" di una lunga ricusazione e testimonianza di fedeltà al Governo Pontificio in apertura della "Relazione sui terremoti" pubblicata sul numero del 27 marzo.
Furono rilevati furti ed episodi di sciacallaggio a Foligno e a Cannara; inoltre lafflusso delle persone in fuga dai luoghi terremotati verso Perugia causò problemi di ordine pubblico anche in questa città.
Le ripercussioni sullo stato economico delle popolazioni furono molto gravi. Alcuni furono ridotti allindigenza e gli effetti negativi del teremoto sulleconomia della zona continuarono negli anni successivi. Particolarmente grave risultò la situazione a Bevagna: in una lettera del vescovo I.G.Cadolini al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datata 29 luglio 1834, è descritto lo stato di devastazione in cui versava ancora il centro, al quale erano stati concessi scarsissimi finanziamenti e che, trovandosi in una posizione esterna rispetto alle principali vie di comunicazione, non godeva di uneconomia florida. Le case erano ancora in rovina e numerosissimi cittadini non avevano ancora un riparo adeguato; le stesse baracche di legno erano marcite nel corso del tempo e le puntellature minacciavano di cedere. Il raccolto del grano era andato male e la situazione era talmente tesa che i magistrati e i parroci minacciavano di lasciare i propri uffici.
Le fonti archivistiche permettono di seguire dettagliatamente le misure messe in atto dalle istituzioni centrali e locali dello Stato. Nellimmediata fase di emergenza si cercò di provvedere a organizzare gli aiuti. Un primo rapporto relativo alla provincia di Perugia fu inviato il 14 gennaio dal delegato apostolico alla Segreteria pontifica: vi erano indicati i centri maggiormente colpiti e i primi provvedimenti presi, cioè linvio di ingegneri e di capimastri per rilevare lentità dei danni e per assicurare gli edifici pericolanti, nonché alcune disposizioni per impedire episodi di sciacallaggio. Nel frattempo il medesimo delegato apostolico di Perugia aveva inviato lingegner Mondragoni a Bastia, lingegner Poggi a Cannara e larchitetto Poggi a Ripa, tutti accompagnati da un capomastro che potesse provvedere allistante al puntellamento o alla demolizione degli edifici pericolanti; fu subito fatto presente, nel rapporto successivo alla ricognizione e nelle corrispondenze da tutti i centri colpiti, che erano necessari legnami e operai e muratori in grande quantità.
Il governatore di Foligno, in seguito ai crolli causati dalle scosse del 13 gennaio, provvide a trasferire gli uffici della cancelleria e della polizia in locali messi a disposizione da un privato cittadino, L.Marescotti. Inoltre stabilì provvedimenti relativi allordine pubblico, fece in modo che si cominciassero a ripulire le strade dalle macerie più ingombranti e ad assicurare gli edifici pericolanti; quindi lasciò il governo della città per otto giorni al presidente del tribunale per accompagnare la propria famiglia, rimasta priva di alloggio, a Macerata, sua città dorigine.
Il giorno 18 gennaio le autorità locali rimaste in loco inviarono il verbale di una riunione in merito ad alcune misure relative allevento al delegato apostolico di Perugia, allegando una lettera in cui si facevano presenti le necessità più urgenti: cera bisogno di un chirurgo, di legname e di muratori e capimastri. A Cannara fu immediatamente costituita una Commissione per provvedere allallestimento di baracche e alla distribuzione dei primi aiuti. Una commissione che coordinasse i primi interventi fu istituita, secondo le direttive che erano state inviate dal delegato apostolico, anche a Spello: essa provvide a fre puntellare gli edifici pericolanti a spesa dei proprietari o del Comune in caso di indigenti. Era stato disposto che tutto il legname che si trovava nei magazzini cittadini fosse requisito e utilizzato per loperazione, provvedimento che tuttavia fu rettificato dal delegato apostolico. Le istituzioni si preoccuparono inoltre di verificare che nessuno rimanesse nelle case pericolanti e sovrintesero allerezione delle baracche fuori città.
Il papa inviò alle popolazioni colpite un primo sussidio in denaro, quindi stabilì che venisse raccolta una colletta a favore delle zone terremotate in tutto il territorio dello Stato Pontificio. Nominò quindi larcivescovo di Spoleto e vescovo di Foligno, Ignazio Giovanni Cadolini, commissario speciale del Governo per i paesi terremotati compresi nella Delegazione di Perugia.
Il giorno 18 gennaio il commissario provvide a notificare le decisioni della Santa Sede e istituì una Deputazione incaricata del rilievo dei danni. I Governatori e le comunità locali provvidero alla redazione delle perizie sotto il coordinamento tecnico della Deputazione; tuttavia il perdurare delle scosse e soprattutto quelle del 12 e 13 marzo resero necessario rivedere le perizie stesse.
Inoltre sono attestati problemi di coordinamento nei soccorsi e di sovrapposizioni di competenze. A Foligno la composizione della commissione istituita su suggerimento del delegato apostolico fu rivista allindomani della nomina del commissario speciale. Inoltre un estratto di un dispaccio della Segreteria di Stato rende evidente che la nomina del vescovo di Foligno Cadolini a commissario speciale aveva causato tensioni con il delegato apostolico di Perugia, che si era sentito scavalcato.
Il 31 gennaio 1832 veniva trasmessa al delegato apostolico di Perugia una nota spese di 9 scudi e 10 baiocchi per dei lavori di puntellamento, eseguiti a Castel di Ripa per ordine del parroco della pieve, ma non autorizzati dalle istituzioni preposte di Foligno. Il Sergente del Distaccamento Militare di stanza a Cannara scrisse il 25 gennaio al Comando poiché i soldati erano privi dellalloggio e il priore, essendo il podestà e il segretario del Comune partiti per Perugia, non sapeva come comportarsi relativamente al problema e alla distribuzione del pane ai militari. Si faceva anche presente che la mancanza dellilluminazione creava dei problemi di ordine pubblico, soprattutto relativi alla guardia notturna e alla prevenzione di episodi di sciacallaggio.
Da Foligno fu inoltrata al delegato di Perugia richiesta di invio di soldati nelle zone terremotate per motivi di ordine pubblico; tuttavia lafflusso di gente dalle zone circostanti verso Perugia aveva creato una situzione di emergenza nella stessa città, perciò si fece similmente richiesta di intervento al delegato di Spoleto.
Dalle zone circostanti, risparmiate dal terremoto, furono inviati operai e muratori verso Foligno e le zone colpite, sotto invito del commissario speciale, vescovo di Foligno I.G.Cadolini, e del delegato apostolico di Perugia; essi provenivano da Fratta, Città della Pieve, Magione, Gualdo, Città di Castello, Nocera, Corciano, Perugia e si fece anche domanda alla Delegazione di Macerata. Il governatore di Città della Pieve a tale proposito richiedeva al delegato apostolico di Perugia che trattamento economico sarebbe stato ad riservato ai lavoratori, mentre da Masciano e Castiglione del Lago si avvisava che pochi erano gli operai disponibili. Si cercava inoltre di far fronte alla crescente necessità di legname.
Nellimmediato le varie istituzioni locali dei centri colpiti dal terremoto utilizzarono per le spese necessarie ai primi soccorsi i Fondi erogabili in pubblico soccorso. Vi furono numerosi episodi di carità privata da parte di prelati e invii di collette organizzate da diverse diocesi italiane, compresa Roma; a Perugia alcuni privati cittadini agiati aprirono una sottoscrizione a favore delle zone colpite.
Secondo una fonte giornalistica la prima cifra stanziata dal papa dallerario pontificio, oltre a una somma tratta dal suo patrimonio personale, fu di 11.000 scudi (1); 1000 scudi dal suo patrimonio personale furono destinati alla riparazione di Santa Maria degli Angeli. Per la ricostruzione di questo santuario nel febbraio fu aperta una raccolta di fondi, a capo della quale fu posto, in qualità di commissario generale fra Luigi Ferri da Bologna; poco dopo lo stesso frate fu nominato dal commissario speciale, vescovo Cadolini, suddelegato per i restauri da eseguire sulledificio.
Sono stati reperiti il primo e il terzo dei "Prospetti de Sussidi ed erogazioni per li paesi danneggiati dal terremoto nella delegazione di Perugia" fatti pubblicare dal commissario speciale I.G.Cadolini, in cui si dava conto sia delle entrate nella cassa del Commissariato sia delle relative uscite. Il primo prospetto (2) arriva al giorno 30 gennaio 1832: erano stati incassati 8.402,09 scudi e spesi 2425 scudi, per cui la cassa risultava in attivo di 5.977,093 scudi. Il terzo prospetto (3), che arriva al 29 febbraio incluso, parte da un attivo in cassa di 8320 scudi e 78,4 baiocchi che sommato alle entrate del periodo arrivava a una somma di 14.732 scudi e 98,5 baiocchi di entrate e di 4.216 scudi e 0,5 baiocchi di uscite; la cassa risultava dunque in attivo di 10.516 scudi e 98, 5 baiocchi. La "Gazzetta Universale" diede resoconti continui delle donazioni e collette versate da numerosissimi prelati, privati cittadini e diocesi (4). Dal 18 gennaio al 27 marzo risultavano donati alla Delegazione di Spoleto complessivamente 14.858 scudi e 19 baiocchi. Versamenti e notizie sporadiche relative a questue e donazioni sono attestate ancora alla metà di aprile.
Il 20 maggio 1832 il delegato apostolico, C.Ferri, emanò una circolare indirizzata ai governatori, priori e altre autorità locali, riguardante gli sgravi prediali concessi dal pontefice. Nelle zone colpite dal terremoto venivano concesse lassoluzione dellintera dativa e dei sopracarichi sui fondi urbani delle città e località medesime; lassoluzione di tre bimestri della dativa e sopracarichi del corrente anno sugli estimi rustici che non oltrepassavano i 180 scudi, sotto la condizione di pagare però la metà della rata di ogni bimestre per tutto lanno suddetto; lassoluzione di un solo bimestre della dativa e sopracarichi del corrente anno sugli estimi rustici superiori ai 180 scudi, con la condizione di pagare tuttavia metà della rata per due consecutivi bimestri.
Il Tesoriere Generale dello Stato aveva raccolto le notizie dei danni pervenute dalle diverse località colpite ed aveva emanato un elenco delle medesime in modo che i vari Cancellieri del Censo provvedessero a trascrivere i rispettivi estimi catastali rustici e urbani su cui basare lapplicazione degli sgravi concessi. Inoltre il delegato apostolico veniva incaricato di sovrintendere a tutte le operazioni relative al procedimento. Tuttavia sono attestati dissidi tra i diversi livelli delle istituizioni riguardo alle stime dei danni causati dal terremoto nei diversi centri; il governatore di Foligno ad esempio, un mese dopo la circolare del delegato apostolico, si lamentava che nellelenco delle località colpite non fossero stati inclusi alcuni centri del territorio a lui sottoposto; da un nuovo elenco si apprende che le richieste del governatore di Foligno andarono a buon fine. Inoltre sorsero dubbi interpretativi della normativa relativa allo sgravio.
Numerose richieste di finanziamenti continuarono ad essere inoltrate dalle comunità colpite al segretario per gli affari interni, cardinale Gamberini, nel 1833 e nel 1834. Al comune di Foligno era stato concesso un sussidio di 50 milioni di libre di sale depositato nelle saline di Cervia a favore dei possidenti della classe meno agiata; in seguito la quantità di sale fu commutata nella somma di 6.000 scudi accordati per riparazioni di case dei poveri e di monasteri e chiese. Il Gonfaloniere e gli anziani del Comune il 18 settembre 1833 si lamentavano di questa decisione, poiché i danni complessivi riportati in quella comunità oltrepassavano i 500.000 scudi e la cifra che poteva essere ottenuta dalla vendita del sale sarebbe stata maggiore dei 6.000 scudi ottenuti. Da un rapporto del computista generale della Camera Apostolica al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datato 28 dicembre 1833 si evince che anche il comune di Bevagna e il vescovo di Spoleto reclamavano lutilizzo di somme che potevano essere ottenute dal sale in giacenza a cervia, ma che il Governo Pontificio non fu in grado di organizzarne la vendita.
Risulta dunque evidente la difficoltà in cui versavano i paesi colpiti dal terremoto e linadeguatezza dei finanziamenti versati dal Governo Pontificio. Limpressione è confermata da altra documentazione, come ad esempio la lettera del vescovo I.G.Cadolini al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datata 29 luglio 1834. In essa è descritto lo stato di devastazione in cui versava ancora la città di Bevagna, alla quale erano stati concessi scarsissimi finanziamenti.
Note
(1)La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.07, n.79.
Modena 1832
(2)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832.
(3)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832.
(4)
Gazzetta Universale, 1832.01.31, a.33, n.5.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.07, a.33, n.6.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.14, a.33, n.7.
Foligno 1832
Demography elements
Note
(1)Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Relazione dellarcivescovo Giovanni Sabbioni alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 15 dicembre 1840.
Elements of the local buildings
Note
(1)Gazzetta Universale, 1832.03.20, a.33, n.12.
Foligno 1832
Perilli S.
Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi, 2a ed.
Roma 1842
Administrative historical affiliations
Social and economic effects
A Foligno la prima scossa del 13 gennaio atterrì la popolazione che uscì dalla città; la seconda e la terza scossa provocarono i danni più gravi e quattro vittime. Le condizioni della popolazione furono aggravate dalle cattive condizioni metereologiche. In seguito gli abitanti, sotto la guida del vescovo, si radunarono nella piazza Canepé e trovarono riparo in baracche di legno e carri. La gran parte della gente, comprese le autorità locali e i militari di guarnigione, era priva di un riparo, per cui lasciò la città per Perugia e altre località, come Spoleto, Assisi o Macerata (2).
Molti scapparono a Perugia anche da Bastia e dai centri circonvicini maggiormente colpiti dal terremoto (3). A Bastia la popolazione in parte si era sistemata nei piani bassi delle abitazioni, che tuttavia erano malsicure, in parte si era riparata in baracche di tende e lenzuoli, che però non erano adatte al rigore dellinverno. I monaci del convento di Santa Maria degli Angeli che non avevano abbandonato la località si erano sistemati in un camerone del piano terra, meno danneggiato del resto delledificio, dalle scosse (4). A Spello la popolazione eresse baracche fuori dalla città (5).
La popolazione di Bevagna si rifugiò nei campi; mancando le tavole per costruire baracche furono approntati ripari con coperte. Allindomani delle scosse il vescovo di Spoleto inviò medici e chirurghi, inoltre si recò di persona in visita alle comunità colpite (6).
Il vescovo di Foligno, il 19 febbraio 1832, fece un pubblico voto a nome di tutta la popolazione, consistente nellosservanza dello stretto digiuno e nella processione di penitenza da tenersi il 13 gennaio di ogni anno per un secolo, e in altre osservanze da tenersi nei giorni di vigilia dei santi patroni; pratiche devozionali e penitenziali sono appunto attestate negli anni successivi in osservanza al voto. Si fece ricorso a messe e cerimonie per tutto il periodo sismico, inoltre fu avviato il culto di S.Emidio, alcune reliquie del quale furono donate da Ascoli a Foligno (7). Era stata inoltre diffusa la voce che alla vigilia dell terremoto del 13 gennaio a Foligno fossero in corso trame rivoluzionarie a favore della rivolta che era in atto a Bologna e in Romagna; la notizia era apparsa su alcuni giornali e la cittadinanza rigettò tali accuse in particolare nella pubblicazione sulla "Gazzetta Universale" di una lunga ricusazione e testimonianza di fedeltà al Governo Pontificio in aperura della "Relazione sui terremoti" pubblicata sul numero del 27 marzo (8). Preghiere e cerimonie si tennero in tutte le città dello Stato Pontificio (9).
A Bastia e Foligno cera bisogno di beni di prima necessità, di legname, tende, personale medico e di muratori e carpentieri (10).
Si verificarono furti ed episodi di sciacallaggio a Foligno e Cannara; inoltre lafflusso delle persone in fuga dai luoghi terremotati verso Perugia causò problemi di ordine pubblico anche in questa città (11).
Le ripercussioni sullo stato economico delle popolazioni della zona colpita dal terremoto furono molto gravi. Alcuni furono ridotti allindigenza e gli effetti sulleconomia della zona continuarono negli anni successivi (12). Particolarmente grave risultò la situazione a Bevagna: in una lettera del vescovo I.G.Cadolini al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datata 29 luglio 1834 è descritto lo stato di devastazione in cui versava ancora il centro, al quale erano stati concessi scarsissimi finanziamenti e che, trovandosi in una posizione defilata rispetto alle principali vie di comunicazione, non godeva di uneconomia florida. Le case erano ancora in rovina e numerosissimi cittadini non avevano ancora un riparo adeguato; le stesse baracche di legno erano marcite nel corso del tempo e le puntellature minacciavano di cedere. Il raccolto del grano era andato male e la situazione era talmente tesa che i magistrati e i parroci minacciavano di lasciare i propri uffici (13).
Note
(1)Gazzetta Universale, 1831.11.08, a.32, n.44.
Foligno 1831
(2)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832.
Comandini A.
LItalia nei cento anni del secolo XIX 1801/1900, giorno per giorno illustrata, 5 voll.
Milano 1900
Gazzetta Universale, 1832.01.17, a.33, n.3.
Foligno 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.24, n.73, supplemento.
Modena 1832
(3)
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.01.26, n.26.
Milano 1832
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto nella provincia, Perugia 14 gennaio 1832.
(4)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Rapporto dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico sui danni causati dal terremoto agli edifici di Bastia, Santa Maria degli Angeli, Spello, Foligno, Ripa e Cannara, Perugia 17 gennaio 1832.
(5)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pro-gonfaloniere di Spello Pierleone Bocci al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Spello 17 gennaio 1832.
(6)
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.26, n.74.
Modena 1832
Diario di Roma, 1832.01.18.
Roma 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.31, n.76.
Modena 1832
(7)
Gazzetta Privilegiata di Milano, 1832.03.07, n.67.
Milano 1832
Cadolini I.G.
Voto solenne della Città di Fuligno fattosi li 19 Febbrajo 1832.
Foligno 1832
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.351 C, Fulginatensis III, Relazione del vescovo di Foligno alla Sacra Congregazione del Concilio, Foligno 1 ottobre 1846.
Faloci Pulignani M.
S.Feliciano e S.Emidio. Ascoli e Foligno nei terremoti del 1831 e del 1832. Documenti raccolti da D.M.Faloci Pulignani, 2a ed.
Foligno 1936
Gazzetta Universale, 1832.02.14, a.33, n.7.
Foligno 1832
Cadolini I.G.
Voto solenne della Città di Fuligno fattosi li 19 Febbrajo 1832.
Foligno 1832
(8)
Gazzetta Universale, 1832.03.27, a.33, n.13.
Foligno 1832
(9)
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Notificazione per lorazione tempore terraemotus, Ferrara Marzo 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834, s.s.
Ferrara
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Notificazione di Sospensione dellorazione tempore terraemotus, Ferrara 14 Maggio 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
Ferrara
(10)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota relativa alle prime necessità dei centri di Foligno e Bastia, Perugia gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dal gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 26 gennaio 1832.
(11)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto al Santuario di Santa Maria degli Angeli, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al delegato apostolico di Spoleto relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al vescovo di Foligno relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vicario generale di Foligno al delegato apostolico relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Foligno 20 gennaio 1832.
(12)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Dichiarazione del parroco della chiesa Cattedrale di Foligno Filippo Todi attestante lo stato di indigenza del suo parrocchiano Luigi Cittadini danneggiato dal terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Relazione dellarcivescovo Giovanni Sabbioni alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 15 dicembre 1840.
(13)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834.
Institutional and administrative response
Nellimmediato si cercò di provvedere alle emergenze e si mise al corrente la Segreteria di Stato e il Pontefice di quanto accaduto. Un primo rapporto relativo alla provincia di Perugia fu inviato il 14 gennaio dal delegato apostolico: vi erano indicati i centri maggiormente colpiti e i primi provvedimenti presi, cioè linvio di ingegneri e capimastri a rilevare lentità dei danni e ad assicurare gli edifici pericolanti e alcune disposizioni per impedire episodi di sciacallaggio (2). Nel frattempo il medesimo delegato apostolico di Perugia aveva inviato lingegner Mondragoni a Bastia, lingegner Poggi a Cannara e larchitetto Poggi a Ripa tutti accompagnati da un capomastro che potesse provvedere allistante al puntellamento o demolizione degli edifici pericolanti; fu subito fatto presente, nel rapporto successivo alla ricognizione e nelle corrispondenze da tutti i centri colpiti, che erano necessari legnami e operai e muratori in grande quantità (3).
A Foligno il vescovo cercò di tranquillizzare la popolazione esponendo in una baracca nella piazza Canepé le reliquie di S.Feliciano. Il governatore di Foligno, in seguito ai crolli provocati dalle scosse del 13 gennaio, provvide a trasferire gli uffici della cancelleria e della polizia in locali messi a disposizione da un privato cittadino, L. Marescotti. Inoltre stabilì provvedimenti relativi allordine pubblico, fece in modo che si cominciassero a ripulire le strade dalle macerie più ingombranti e ad assicurare gli edifici pericolanti; quindi lasciò il governo della città per otto giorni al presidente del tribunale per accompagnare la propria famiglia, rimasta priva di alloggio, a Macerata, sua città dorigine (4). Il 18 gennaio le autorità locali rimaste in loco inviarono il verbale di una riunione in merito ad alcune misure relative allevento al delegato apostolico di Perugia, allegando una lettera in cui si facevano presenti le necessità più urgenti: cera bisogno di un chirurgo, di legname e di muratori e capimastri (5). A Cannara fu immediatamente costituita una Commissione per provvedere allallestimento di baracche e alla distribuzione dei primi aiuti (6). Una commissione che coordinasse i primi interventi fu istituita, secondo le direttive che erano state inviate dal delegato apostolico, anche a Spello: essa provvide a fre puntellare gli edifici pericolanti a spesa dei proprietari o del Comune in caso di indigenti. Era stato disposto che tutto il legname che si trovava nei magazzini cittadini fosse requisito e utilizzato per loperazione, provvedimento che tuttavia fu rettificato dal delegato apostolico. Le istituzioni si preoccuparono inoltre di verificare che nessuno rimanesse nelle case pericolanti e sovrintesero allerezione delle baracche fuori città (7).
Il papa inviò alle popolazioni colpite un primo sussidio in denaro, quindi stabilì che venisse raccolta una colletta a favore delle zone terremotate in tutto il territorio dello Stato Pontificio. Nominò quindi larcivescovo di Spoleto e vescovo di Foligno, Ignazio Giovanni Cadolini, commissario speciale del Governo per i paesi terremotati compresi nella Delegazione di Perugia; il 18 gennaio questi provvide a notificare le decisioni della Santa Sede e istituì una Deputazione incaricata del rilievo dei danni (8). I Governatori e le comunità locali provvidero alla redazione delle perizie sotto il coordinamento tecnico della Deputazione; tuttavia il perdurare delle scosse e soprattutto le violente repliche del 12 e 13 marzo resero necessario rivedere le perizie stesse.
Inoltre sono attestati problemi di coordinamento nei soccorsi e di sovrapposizioni di competenze (9). A Foligno la composizione della commissione istituita su suggerimento del delegato apostolico fu rivista allindomani della nomina del commissario speciale (10). Inoltre un estratto di un dispaccio della Segreteria di Stato rende evidente che la nomina del vescovo di Foligno Cadolini a commissario speciale aveva causato tensioni con il delegato apostolico di Perugia, che si era sentito scavalcato (11). Il 31 gennaio 1832 veniva trasmessa al delegato apostolico di Perugia una nota spese di 9 scudi e 10 baiocchi per dei lavori di puntellamento, eseguiti a Castel di Ripa per ordine del parroco della pieve, ma non autorizzati dalle istituzioni preposte di Foligno (12). Il Sergente del Distaccamento Militare di stanza a Cannara scrisse il 25 gennaio al Comando poiché i soldati erano privi dellalloggio e il priore, essendo il podestà e il segretario del Comune partiti per Perugia, non sapeva come comportarsi relativamente al problema e alla distribuzione del pane ai militari. Si faceva anche presente che la mancanza dellilluminazione creava dei problemi di ordine pubblico, soprattutto relativi alla guardia notturna e alla prevenzione di episodi di sciacallaggio (13).
Da Foligno fu inoltrata al delegato di Perugia richiesta di invio di soldati nelle zone terremotate per motivi di ordine pubblico; tuttavia lafflusso di gente dalle zone circostanti verso Perugia aveva creato una situzione di emergenza nella stessa città, perciò si fece similmente richiesta di intervento al delegato di Spoleto (14).
Dalle zone circostanti, risparmiate dal terremoto, furono inviati operai e muratori verso Foligno e le zone colpite, sotto invito del commissario speciale, vescovo di Foligno I.G.Cadolini, e del delegato apostolico di Perugia (15); essi provenivano da Fratta, Città della Pieve, Magione, Gualdo, Città di Castello, Nocera, Corciano, Perugia e si fece anche domanda alla Delegazione di Macerata. Il governatore di Città della Pieve a tale proposito richiedeva al delegato apostolico di Perugia che trattamento economico sarebbe stato ad riservato ai lavoratori, mentre da Masciano e Castiglione del Lago si avvisava che pochi erano gli operai disponibili. Si cercava inoltre di far fronte alla crescente necessità di legname (16).
Nellimmediato le varie istituzioni locali dei centri colpiti dal terremoto utilizzarono per le spese necessarie ai primi soccorsi i Fondi erogabili in pubblico soccorso (17). Vi furono numerosi episodi di carità privata da parte di prelati e invii di collette organizzate da diverse diocesi italiane, compresa Roma (18); a Perugia alcuni privati cittadini agiati aprirono una sottoscrizione a favore delle zone colpite (19).
Secondo una fonte giornalistica la prima cifra stanziata dal papa dallerario pontificio, oltre a una somma tratta dal suo patrimonio personale, fu di 11.000 scudi (20); 1000 scudi dal suo patrimonio personale furono destinati alla riparazione di Santa Maria degli Angeli. Sono stati reperiti il primo e il terzo dei "Prospetti de Sussidi ed erogazioni per li paesi danneggiati dal terremoto nella delegazione di Perugia" fatti pubblicare dal commissario speciale I.G.Cadolini, in cui si dava conto sia delle entrate nella cassa del Commissariato sia delle relative uscite. Il primo prospetto (21) arriva al giorno 30 gennaio 1832: erano stati incassati 8.402,09 scudi e spesi 2425 scudi, per cui la cassa risultava in attivo di 5.977,093 scudi. Il terzo prospetto (22), che arriva al 29 febbraio incluso, parte da un attivo in cassa di 8320 scudi e 78,4 baiocchi che sommato alle entrate del periodo arrivava a una somma di 14.732 scudi e 98,5 baiocchi di entrate e di 4.216 scudi e 0,5 baiocchi di uscite; la cassa risultava dunque in attivo di 10.516 scudi e 98, 5 baiocchi. La "Gazzetta Universale" diede resoconti continui delle donazioni e collette versate da numerosissimi prelati, privati cittadini e diocesi (23). Per i mesi in cui non sono stati reperiti i prospetti sono ricordati i seguenti versamenti: il 12 marzo furono incassati 300 scudi dal Duca di Modena, 8 scudi e 22 baiocchi e e mezzo dallArcivescovo di Urbino, 66 scudi e 66 baiocchi e mezzo dalla questua di Roma, 275 scudi dalla questua del cardinale Testaferrata, 275 scudi anche dalla questua del vescovo di Rimini, 70 scudi dal vescovo di Fabriano, 100 scudi dal vescovo di Pesaro 182 scudi e 19,5 baiocchi dalla questua del vicario capitolare di Iesi (24). Il 19 marzo: 1458 scudi e 67 baiocchi totali raccolti dalla questua organizzata dal vescovo di Ancona risultanti già incassati e spesi in beni dalla Commissione di Foligno, 127 scudi e 55 baiocchi da questua e donazione personale del vescovo di Cesena, 75 scudi da questua del vescovo di Città della Pieve, 80 scudi dal vescovo di San Severino in parte donati in parte raccolti mediante questua, 25 scudi da questua del vescovo di Todi, 14 scudi da questua del vescovo di Veroli, 5 scudi e 20 baiocchi da questua del vescovo di Viterbo, 50 scudi da questua del vescovo di Pesaro (25). Il 27 marzo risultava incassata lulteriore somma di 1407 scudi e 34 baiocchi provenienti da donazioni e questue (26), cui il 2 aprile si erano aggiunti altri 1084 scudi e 22 baiocchi e il 16 dello stesso mese altri 2282 scudi e 99 baiocchi. La cassa della Commissione speciale risultava tuttavia a questo punto in deficit di 1559 scudi e 28,3 baiocchi. Dal 18 gennaio al 27 marzo risultavano donati alla Delegazione di Spoleto complessivamente 14858 scudi e 19 baiocchi (27). Versamenti e notizie sporadiche relative a questue e donazioni sono attestate ancora alla metà di aprile (28).
Il 20 maggio 1832 il delegato apostolico, C.Ferri, emanò una circolare indirizzata ai governatori, priori e altre autorità locali, riguardante gli sgravi prediali concessi dal pontefice (29). Nelle zone colpite dal terremoto venivano concesse lassoluzione dellintera dativa e dei sopracarichi sui fondi urbani delle città e località medesime; lassoluzione di tre bimestri della dativa e sopracarichi del corrente anno sugli estimi rustici che non oltrepassavano i 180 scudi, sotto la condizione di pagare però la metà della rata di ogni bimestre per tutto lanno suddetto; lassoluzione di un solo bimestre della dativa e sopracarichi del corrente anno sugli estimi rustici superiori ai 180 scudi, con la condizione di pagare tuttavia metà della rata per due consecutivi bimestri. Il Tesoriere Generale dello Stato aveva raccolto le notizie dei danni pervenute dalle diverse località colpite ed aveva emanato un elenco delle medesime in modo che i vari Cancellieri del Censo provvedessero a trascrivere i rispettivi estimi catastali rustici e urbani su cui basare lapplicazione degli sgravi concessi. Inoltre il delegato apostolico veniva incaricato di sovrintendere a tutte le operazioni relative al procedimento.
Tuttavia sono attestati dissidi tra i diversi livelli delle istituizioni riguardo la stime dei danni causati dal terremoto nei diversi centri; il governatore di Foligno ad esempio, un mese dopo la circolare del delegato apostolico, si lamentava che nellelenco delle località colpite non fossero stati inclusi alcuni centri del territorio a lui sottoposto (30); da un nuovo elenco si apprende che le richieste del governatore di Foligno andarono a buon fine (31). Inoltre sorsero dubbi interpretativi della normativa relativa allo sgravio (32).
Numerose richieste di finanziamenti continuarono ad essere inoltrate dalle comunità colpite al segretario per gli affari interni, cardinale Gamberini, nel 1833 e nel 1834 (33). Al comune di Foligno era stato concesso un sussidio di 50 milioni di libre di sale depositato nelle saline di Cervia a favore dei possidenti della classe meno agiata; in seguito la quantità di sale fu commutata nella somma di 6.000 scudi accordati per riparazioni di case dei poveri e di monasteri e chiese. Il Gonfaloniere e gli anziani del Comune il 18 settembre 1833 si lamentavano di questa decisione, poiché i danni complessivi riportati in quella comunità oltrepassavano i 500.000 scudi e la cifra che poteva essere ottenuta dalla vendita del sale sarebbe stata maggiore dei 6.000 scudi ottenuti. Da un rapporto del computista generale della Camera Apostolica al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datato 28 dicembre 1833 si evince che anche il comune di Bevagna e il vescovo di Spoleto reclamavano lutilizzo di somme che potevano essere ottenute dal sale in giacenza a cervia, ma che il Governo Pontificio non fu in grado di organizzarne la vendita (34). Risulta dunque evidente la difficoltà in cui versavano i paesi colpiti dal terremoto e linadeguatezza dei finanziamenti versati dal Governo Pontificio. Limpressione è confermata da altra documentazione, come ad esempio la lettera del vescovo I.G.Cadolini al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datata 29 luglio 1834. In essa è descritto lo stato di devastazione in cui versava ancora la città di Bevagna, alla quale erano stati concessi scarsissimi finanziamenti (35).
Note
(1)Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Notificazione del vescovo di Foligno Ignazio Giovanni Cadolini relativa ai provvedimenti assunti in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Cannara 17 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Collemancio, Cannara 24 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bastia Giuseppe Angelini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Bastia e nel suo territorio, Bastia 25 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia di relazione del gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al governatore di Foligno sui danni causati dal terremoto nel territorio comunale, Foligno 22 maggio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera circolare del delegato apostolico di Perugia C.Ferri ai governatori, gonfalonieri, priori e sindaci delle comunità della Delegazione relativa agli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 maggio 1832.
(2)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto nella provincia, Perugia 14 gennaio 1832.
(3)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Rapporto dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico sui danni causati dal terremoto agli edifici di Bastia, Santa Maria degli Angeli, Spello, Foligno, Ripa e Cannara, Perugia 17 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e Bettona, Perugia 29 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico allingegnere capo relativa allinvio di personale nelle zone colpite dal terremoto, Perugia 17 gennaio 1832.
(4)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Pietro Toccacieli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto agli edifici distrettuali, Foligno 20 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832.
(5)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere e degli anziani di Foligno al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832.
(6)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Angelo Majoli al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Cannara 18 gennaio 1832.
(7)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pro-gonfaloniere di Spello Pierleone Bocci al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Spello 17 gennaio 1832.
(8)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia relativa alla nomina del vescovo di Foligno a commissario speciale per le zone terremotate, Roma 17 gennaio 1832.
Gazzetta Universale, 1832.01.23, a.33, n.4.
Foligno 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.31, n.76.
Modena 1832
(9)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellinquisitore generale del SantUffizio di Perugia al delegato apostolico, Perugia 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico allinquisitore generale del SantUffizio di Perugia, Perugia 19 gennaio 1832.
(10)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dal gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 26 gennaio 1832.
(11)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Estratto di dispaccio del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia, Perugia 20 gennaio 1832.
(12)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa al pagamento delle spese per il puntellamento degli edifici pericolanti a Ripa, Foligno 31 gennaio 1832.
(13)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto al Santuario di Santa Maria degli Angeli, Perugia 21 gennaio 1832.
(14)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al delegato apostolico di Spoleto relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al vescovo di Foligno relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Perugia 21 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vicario generale di Foligno al delegato apostolico relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Foligno 20 gennaio 1832.
(15)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera circolare del delegato apostolico ai priori e governatori di varie città della Delegazione relativa agli effetti causati dal terremoto e allinvio di muratori nella zona di Foligno, Perugia 20 gennaio 1832.
(16)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Fratta Todina M.Antonini al delegato apostolico relativa al terremoto, Fratta Todina 2 febbraio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Città della Pieve S.Giannelli al delegato apostolico relativa al terremoto, Città della Pieve 25 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Magione Carlo Segarelli al delegato apostolico relativa al terremoto, Magione 27 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Gualdo Tadino Tommaso Biagioli al delegato apostolico relativa al terremoto, Gualdo Tadino 25 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Città di Castello D.A.Pascoli al delegato apostolico relativa al terremoto, Città di Castello 29 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa allinvio di militari nelle località colpite dal terremoto, Foligno 19 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Marsciano Luigi Serafini al delegato apostolico relativa al terremoto, Marsciano 26 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Nocera Umbra al delegato apostolico relativa al terremoto, Nocera Umbra gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera degli anziani di Corciano al delegato apostolico relativa al terremoto, Corciano 23 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Fratta Todina M.Antonini al delegato apostolico relativa al terremoto, Fratta Todina 22 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Castiglione del Lago Vincenzo Loreti al delegato apostolico relativa al terremoto, Castiglione del Lago 22 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del delegato apostolico al vescovo di Foligno relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Perugia 18 gennaio 1832.
(17)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pro-gonfaloniere di Spello Pierleone Bocci al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Spello 17 gennaio 1832.
(18)
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.01.31, n.76.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.04, n.78.
Modena 1832
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.09, n.80.
Modena 1832
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Circolare alli Rr. Parrochi della Città e Archidiocesi, Ferrara 23 Gennaio 1832, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
Archivio della Curia Arcivescovile di Ferrara, Circolare Ai Parroci della Diocesi, Ferrara 23 Marzo 1833, "Notificazioni del Monsignor Arcivescovo Filippo Filonardi, dallanno 1826 allanno 1834", s.s.
(19)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto del 13 gennaio e ai provvedimenti adottati, Perugia 17 gennaio 1832.
(20)
La Voce della Verità. Gazzetta dellItalia Centrale, 1832.02.07, n.79.
Modena 1832
(21)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832.
(22)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832.
(23)
Gazzetta Universale, 1832.01.31, a.33, n.5.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.07, a.33, n.6.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.02.14, a.33, n.7.
Foligno 1832
(24)
Gazzetta Universale, 1832.03.13, a.33, n.11.
Foligno 1832
(25)
Gazzetta Universale, 1832.03.20, a.33, n.12.
Foligno 1832
(26)
Gazzetta Universale, 1832.03.27, a.33, n.13.
Foligno 1832
(27)
Gazzetta Universale, 1832.04.03, a.33, n.14.
Foligno 1832
(28)
Gazzetta Universale, 1832.04.03, a.33, n.14.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.04.17, a.33, n.16.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.04.24, a.33, n.17.
Foligno 1832
(29)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera circolare del delegato apostolico di Perugia C.Ferri ai governatori, gonfalonieri, priori e sindaci delle comunità della Delegazione relativa agli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 maggio 1832.
(30)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia di relazione del gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al governatore di Foligno sui danni causati dal terremoto nel territorio comunale, Foligno 22 maggio 1832.
(31)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota delle Comuni e loro Appodiati comprese nella Delegazione di Perugia danneggiate dal terremoto, Perugia maggio 1832.
(32)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al governatore di Foligno relativa allapplicazione degli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 giugno 1832.
(33)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 giugno 1832.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 27 giugno 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 6 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 18 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 29 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 31 luglio 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 18 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica della "Commissione speciale de restauri in Bevagna" al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 22 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 25 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 settembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 7 ottobre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 ottobre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 3 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 7 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario di Stato cardinale Bernetti, Foligno 3 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 10 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 28 dicembre 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Memoria della Segreteria per gli Affari interni per ludienza del papa Gregorio XVI dell11 gennaio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 21 gennaio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere di Bevagna al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 15 maggio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere di Bevagna al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 12 giugno 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al gonfaloniere di Bevagna, Roma 12 luglio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Memoria della Segreteria per gli Affari interni per ludienza del papa Gregorio XVI del 2 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 14 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 16 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 22 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 21 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 23 agosto 1834.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 agosto 1834.
(34)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 27 giugno 1833.
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 18 settembre 1833.
(35)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834.
Reconstructions and relocations
Linterno del palazzo vescovile di Foligno fu ricostruito dal vescovo Cadolini e risulta ultimato alla data del 1846; la chiesa parrocchiale di S.Maria Maddalena a Foligno, crollata in seguito al terremoto, non fu più ricostruita (3). Nel marzo 1834 il Palazzo del Governo di Foligno era ancora inabitabile; la facciata del Palazzo non era ancora stata riparata ed era in corso un contrasto tra il governo della città, che chiedeva che una parte della spesa prevista di 2644 scudi e 20 baiocchi fosse sovvenzionata dalla cassa della Delegazione Apostolica di Perugia, e la tesoreria della Delegazione di Perugia che negava il finanziamento; la questione era complicata dal fatto che alcune case erano state danneggiate dai crolli del palazzo stesso e i proprietari di tali edifici chiedevano risarcimento, inoltre era stato asportato materiale che doveva servire alla ricostruzione (4).
In una lettera datata 28 aprile 1832 il governatore di Foligno scriveva al delegato apostolico di Perugia che i danni nel territorio a lui sottoposto ammontavano a oltre mezzo milione di scudi (5).
Secondo una perizia datata 23 aprile 1832 i danni a Spello e nel suo territorio ammontavano a 123.992 scudi e 54 bai così suddivisi: 70.312 scudi e 47 baiocchi per danni in città; 7096 scudi e 81 baiocchi per danni nei castelli di Collepino e San Giovanni e 46.583 scudi e 26 baiocchi per danni ai fabbricati e case coloniche dellintero territorio. A Collemancio i danni ammontavano a 2.916 scudi e 30 baiocchi (6).
I lavori di restauro del palazzo camerale di Spello furono dati in appalto a Lorenzo Cecconi il 17 ottobre 1832 per una previsione di spesa di 230 scudi; l8 agosto 1834 fu presentato il resoconto dei lavori ultimati che aveva superato di soli 5 scudi e 26 baiocchi. A quella data Cecconi doveva ancora incassare 150 scudi e 60 baiocchi (7).
Una perizia datata 27 aprile 1832 riporta a Bettona danni per 13.148 scudi (8).
In una lettera del vescovo I.G.Cadolini al segretario per gli Affari interni, cardinale Gamberini, datata 29 luglio 1834 è descritto lo stato di devastazione in cui versava ancora Bevagna, alla quale erano stati concessi scarsissimi finanziamenti e che, trovandosi in una posizione defilata rispetto alle principali vie di comunicazione, non godeva di uneconomia florida. Le case erano ancora in rovina e numerosissimi cittadini non avevano ancora un riparo adeguato; le stesse baracche di legno erano marcite nel corso del tempo e le puntellature minacciavano di cedere. Il raccolto del grano era andato male e la situazione era talmente tesa che i magistrati e i parroci minacciavano di lasciare i propri uffici (9). La situazione non era migliorata ancora nel 1840; la ricostruzione della chiesa della Consolazione e dellospedale fu pianificata solo in quellanno, impegnando i fondi dellospedale stesso che comunque risultavano insufficienti: nel 1859 i malati erano ancora ricoverati negli edifici di SantAgostino (10).
Una vicenda a sé, per limportanza del monumento, è costituita dalla ricostruzione della Basilica di Santa Maria degli Angeli. Nel 1842 fu pubblicata a Roma la "Relazione" di monsignor Scipione Perilli, in cui si ripercorreva la storia del santuario e si dava il resoconto ufficiale della sua ricostruzione (11). Da questa relazione e da alcune altre fonti e studi si possono seguire le fasi della ricostruzione delledificio (12).
Il santuario rimase danneggiato dalle scosse del 27 ottobre 1831 e la scossa del 6 novembre successivo aggravò i danni. Il terremoto del 13 gennaio 1832 causò danni gravi, che peggiorarono per tutto il periodo sismico successivo, fino al 15 marzo quando crollarono i quattro piloni della navata sinistra e la volta di conseguenza sprofondò con i tetti e le mura laterali soprastanti. Le poche parti restate in piedi, essenzialmente i muri che sostenevano la cupola maggiore, erano tuttavia malridotte: solo la Porziuncola si era salvata dal crollo.
I padri del convento corsero ai ripari chiamando da Foligno larchitetto Mollari, il quale per salvare la Porziuncola da un eventuale crollo della cupola fece costruire una piramide di fascine, calcinacci e legname, la cui cuspide arrivava a 55 palmi daltezza, meno di 1/5 dellaltezza della soprastante cupola; Mollari fasciò inoltre il cupolino con due cerchiature e la cupola con quattro cerchiature di ferro, con nodi e zeppature di rinforzo.
Gregorio XVI destinò 1000 scudi del suo patrimonio personale furono destinati alla riparazione di Santa Maria degli Angeli. Per la ricostruzione di questo santuario nel febbraio fu aperta una raccolta di fondi, a capo della quale fu posto, in qualità di commissario generale fra Luigi Ferri da Bologna; poco dopo lo stesso frate fu nominato dal commissario speciale, vescovo Cadolini, suddelegato per i restauri da eseguire sulledificio.
Il papa diede poi incarico in data 5 maggio allarchitetto e ingegnere Poletti di Assisi di intervenire. Lopera di questo ingegnere fu improntata al recupero, per cui fece puntellare le parti che minacciavano di cadere, assicurò la cupola con sostegni alle finestre, fece murare i tre archi che sostenevano la cupola separando le tre navate dal resto della chiesa. Ordinò poi di ricostruire la navata sinistra allo stesso scopo di contrastare la spinta della cupola. e diede le disposizioni relative allabside per rendere riutilizzabile il coro e la navata centrale. Tuttavia alcuni religiosi, di propria iniziativa cominciarono a ricostruire la navata destra i cui piloni erano stati assicurati in precedenza con legname cerchiato di ferro. Questi piloni erano stati costruiti con grossi ciotoli di fiume rivestiti da una corteccia di una testa di mattoni e si cominciò a ricostruirli aggiungengendo nuovo materiale al vecchio; ciò fece sì che le nuove parti presto si creparono.
Il 13 maggio del 1832 fra Luigi Ferri partì per un viaggio che lo portò nelle varie corti europee alla ricerca di finanziamenti per la basilica; tornò ben tre anni e mezzo dopo, nel 1835, con la somma di 14.000 scudi romani e molti oggetti sacri. Ferri diede un giudizio negativo sui lavori eseguiti durante la sua assenza e aprì un conflitto con i deputati alla ricostruzione della fabbrica che bloccò per mesi ogni intervento.
La situazione fu sbloccata da Gregorio XVI il 26 febbraio 1836, inacaricando di tutte le operazioni riguardanti il santuario il cardinale Agostino Rivarola. Rivarola costituì un comitato tecnico composto dallarchitetto e ingegnere Poletti, che dirigeva i lavori, dallarchitetto locale Mollari e dal capomastro Francesco Frattini e un comitato amministrativo composto da Luigi Ferri (Commissario della fabbrica), dal Guardiano pro tempore (prefetto delleconomia), dal conte Giovanni Fiumi (cassiere), da Raffaele Barili (computista). Il 14 marzo 1836, dopo aver demolito la navata destra, si incominciò la riedificazione, non più a ciotoli di fiume, ma a mattoni e inserendo alcune variazioni alle arcate per alleggerire il peso della costruzione. Gli stessi accorgimenti furono adottati per la navata sinistra. In particolare Poletti risolse il problema del peso dei tetti gravante sulla vota adottando una incavallatura poligona.
La facciata principale aveva subito danni soprattutto nella parte superiore, che minacciava il crollo: si decise di demolirla e procedere a una nuova costruzione, differente dalla precedente. Poletti elaborò due progetti, di cui fu scelto il secondo per motivazioni di ordine economico.
La ricostruzione, non contando i mesi invernali in cui i lavori venivano sospesi, durò quaranta mesi. Linaugurazione solenne si tenne l8 settembre 1840, alla presenza del cardinale Luigi Lambruschini; papa Gregorio XVI si recò in visita al santuario il 23 settembre 1841.
Note
(1)Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.83 B, Asisiensis II, Relazione del vescovo di Assisi alla Congregazione del Concilio sullo stato della diocesi, Assisi 29 gennaio 1836.
(2)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e nel territorio del distretto, Assisi 17 aprile 1832.
(3)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.351 C, Fulginatensis III, Relazione del vescovo di Foligno alla Sacra Congregazione del Concilio, Foligno 1 ottobre 1846.
(4)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di lettera del tesoriere generale monsignor Tosti al delegato apostolico monsignor Cagiano, Roma 27 novembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere capo Giovanni Battista Cerrini al delegato apostolico monsignor Cagiano, Perugia 17 agosto 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 9 luglio 1833.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 31 marzo 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 12 agosto 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 27 ottobre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 7 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 16 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Copia di relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 8 dicembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Lettera del delegato apostolico monsignor Antonio Maria Cagiano allingegnere capo Cerrini, Perugia 11 settembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Osservazioni dellingegnere capo Giovanni Battista Cerrini sul progetto per la nuova facciata del Palazzo Apostolico di Foligno redatto dallingegnere Poggi, Perugia 11 settembre 1834.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Relazione dellingegnere Odoardo Poggi allingegnere capo Cerrini, Foligno 22 novembre 1834.
(5)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Foligno e nel territorio del distretto, Foligno 28 aprile 1832.
(6)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Rodolfo Masini al delegato apostolico relativa alle perizie dei danni causati dal terremoto a Spello e a Collemancio, Spello 26 aprile 1832.
(7)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.5346, fasc.1, Resoconto finale delle spese sostenute per il restauro del Palazzo Apostolico di Spello redatto dallingegnere Odoardo Poggi, Spello 8 agosto 1834.
(8)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bettona al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto e alla perizia dei danni, Bettona 28 aprile 1832.
(9)
Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834.
(10)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Relazione dellarcivescovo Giovanni Sabbioni alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 15 dicembre 1840.
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.762 C, Spoletana III, Ioannes Baptista Arnaldi Archiepiscopus Spoletanus, Relazione dellarcivescovo Giovanni Battista Arnaldi alla Sacra Congregazione del Concilio, Spoleto 1º maggio 1859.
(11)
Perilli S.
Relazione storica sul risorgimento della Basilica degli Angeli presso Asisi, 2a ed.
Roma 1842
(12)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala B, scansia IX/b, vol.6, Cronaca del Convento 1705-1834.
Vignoli F.
La fabbrica alessiana e il cantiere di Santa Maria degli Angeli dal XVI al XIX secolo, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.97-159.
Perugia 1989
Lunghi A. e Lunghi E.
Il terremoto del 1832 e la ricostruzione di Luigi Poletti, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.188-206.
Perugia 1989
Theories and observations
Note
(1)Rutili Gentili A.
Notizie dei terremoti di Foligno e riflessioni sulle cause naturali dei medesimi.
Fuligno 1832
Rutili Gentili A.
Nuove riflessioni sulle cause naturali dei terremoti di Fuligno.
Fuligno 1832
Recensione a A.Rutili Gentili, "Nuove riflessioni sulle cause naturali dei terremoti di Fuligno", in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 52 (ottobre-dicembre 1831), pp.271-279.
Roma 1832
(2)
Rapporto di un P. Professore di fisica sulle cause le quali son potute concorrere nel Terremoto del giorno 13 di Gennaro [1832] alla rovina dei Paesi della Valle dellUmbria, e dei mezzi, se è possibile, di allontanarli, o renderli meno dannosi. Rimesso dalla Segreteria di Stato allAccademia de Lincei.
Roma 1832
(3)
Recensione a S.Barlocci "Relazione sui terremoti di Fuligno e dellUmbria accaduti in gennajo scorso [1832]", letta nelladunanza generale dellaccademia de Lincei il giorno 23 febbrajo 1832, in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 51 (luglio-settembre 1831), pp.200-212.
Roma 1831
Barlocci S.
Relazione sui terremoti di Foligno e dellUmbria accaduti in gennajo 1832.
Roma 1832
Major earthquake effects
Le fonti consentono, entro certi limiti, di distinguere i quadri di effetti fra le varie scosse.
A Foligno il terremoto del 27 ottobre causò la caduta di numerosi camini, il crollo di alcune volte e soffitti, la fenditura di muri; sono ricordati danni abbastanza seri al santuario di Santa Maria degli Angeli, dove i due archi esterni della Porta Maggiore, il cupolino sovrastante la cupola maggiore e il cornicione del coro rimasero compromessi. Le repliche del 6 novembre lesionarono quasi tutte le case di Foligno; in particolare il monastero femminile di S.Lucia divenne inabitabile. Inoltre si accentuarono i danni riportati dal santuario di Santa Maria degli Angeli.
La scossa del 13 gennaio fu più forte e causò danni gravissimi e crolli in una vasta area circostante Foligno, che si estendeva a nord-ovest in direzione di Spello ed Assisi fino a Perugia, a nord-est in direzione della Valtopina, a est in direzione di Scopoli e Colfiorito, a sud oltre Trevi e a ovest in direzione di Bevagna, Collazzone fino a Marsciano. Le fonti concordano nel rilevare che i paesi della pianura soffrirono danni maggiori di quelli della collina.
A Foligno gran parte degli edifici crollò o divenne inabitabile. Sono attestati crolli al Palazzo del Governo, agli uffici pubblici della Cancelleria e della Polizia, alle caserme, alle carceri, al palazzo vescovile e al seminario. Subirono vasti crolli il monastero di Santa Lucia, la chiesa e il campanile di Santa Maria in Campis, il convento degli Agostiniani, la chiesa parrocchiale di S.Maria Maddalena; la chiesa di San Feliciano riportò gravi lesioni.
Ad Assisi, in seguito alle scosse del 13 gennaio, tutti gli edifici della città riportarono danni e alcuni risultarono inabitabili. Sono ricordati in particolare gravi danni ai seguenti edifici: chiesa e monastero di S.Chiara, chiesa e monastero di S.Pietro, il chiostro e la chiesa di S.Antonio, la chiesa di S.Damiano, la chiesa Nuova, il vescovado con lannessa chiesa, il palazzo del Governo, il palazzo comunale, la caserma.
Gli effetti furono ancora peggiori nella pianura sottostante Assisi, dove il santuario di Santa Maria degli Angeli e le abitazioni circostanti riportarono crolli e danni gravi. Nella chiesa una parte del volto della tribuna crollò danneggiando tutto il coro; inoltre le navate e i pilastroni laterali rimasero lesionati, in particolare i pilastroni risultavano staccati dalla costruzione, pieni di fessure verticali e sconnessi; danni gravi anche alla parte superiore della facciata e alla parte esterna della cupola; parte del tetto era crollato, mentre era rimasta illesa una sola cappella. Il convento annesso alla chiesa risultò diroccato e inagibile: erano crollate tutte le volte dei corridoi e della maggior parte delle camere laterali; tutto il braccio della infermeria, con la cappella, la foresteria e la biblioteca, era inagibile. Era pure inabitabile la foresteria riservata alle donne che si trovava di rimpetto al fianco destro della chiesa. Le case e la posta del borgo risultarono inabitabili.
A Perugia il terremoto del 13 gennaio causò la caduta di camini e danni a edifici privati e pubblici, in particolare al Palazzo Apostolico.
A Spello tutti gli edifici riportarono danni; in particolare il Palazzo del Governo (antica Rocca Baglioni) aveva subito crolli in più punti. A Spoleto le fonti reperite non permettono di avere notizie dettagliate sui danni verificatisi.
A Trevi tutte le abitazioni furono danneggiate in modo più o meno grave e gravi danni riportà la chiesa delle Lacrime.
Particolarmente danneggiati risultarono i centri minori di Bastia, Bettona, Bevagna, Butine, Budino, Cannara, Ripa e Ripabianca, i cui edifici rimasero completamente compromessi. Inoltre le fonti ricordano danni gravi, ad altri 66 paesi.
Larea di risentimento fu molto estesa: la scossa fu sentita a Ferrara, Firenze e Roma.
La situazione degli edifici danneggiati dal terremoto del 13 gennaio fu peggiorata dalle repliche che continuarono fino a marzo inoltrato. Le fonti ricordano come particolarmente forti le seguenti scosse.
Il 22 gennaio, nella sera, varie scosse danneggiarono molti edifici di Foligno che già erano pericolanti: nessun edificio pubblico era agibile e solo la cattedrale e la chiesa di S.Maria del Pianto erano praticabili.
Il 27 gennaio una nuova scossa causò ulteriori danni alla navata centrale e alla facciata della chiesa di S.Maria degli Angeli.
Le scosse della notte tra il 12 e 13 marzo a Foligno causarono la caduta di un volto e il crollo di parte del tetto del palazzo del Governo e di parte di un volto della chiesa della SS.Annunziata; in questa occasione si rilevarono inoltre altri danni lievi non meglio specificati dalle fonti. Le scosse del 13 marzo con le successive repliche e la scossa del 15 marzo causarono il crollo pressoché totale del santuario di Santa Maria degli Angeli: si squarciarono i quattro piloni laterali della navata sinistra (quelli a destra erano già stati danneggiati ed erano fasciati e puntellati), provocando il crollo della volta centrale, della parte superiore dei muri e del soprastante tetto. Solo i muri che sostenevano la cupola principale erano rimasti in piedi, mentre la stessa cupola era piena di fenditure.
Effects on the environment
In seguito alla scossa, nella pianura ad ovest di Foligno si aprirono fenditure e buche di forma circolare nel terreno, da cui fuoriuscirono acqua e fango. In particolare, in un campo di proprietà del conte Azzi Vitelleschi, sito in località Campitelli, si aprì una buca di forma quasi circolare della larghezza di circa 1,5 m in corrispondenza dellangolo di un canale di scolo. Fu segnalato che al momento della scossa dalla buca scaturì acqua, che poi riassorbita lasciò emergere una striscia di terra cinerina; varie altre buche dello stesso tipo, dellampiezza di circa 70 cm (3 palmi), furono rilevate in tutto il territorio circostante per lestensione di oltre 1 km (3/4 di miglio) in direzione di Bevagna. Fenomeni analoghi furono riscontrati a Corvia, a Cantagalli e in località "Ponte delle tavole", nei pressi di Bevagna.
A Cannara e a Cantagalli furono segnalate forti variazioni di livello delle acque di alcuni pozzi.
Full Chronology Of The Earthquake Sequence
La prima scossa avvenne il 27 ottobre 1831 alle ore 4:30 GMT circa (le 11 e tre quarti in orario "allitaliana"). A Foligno fu molto forte ed ebbe una durata di circa 8 secondi; fu seguita nei giorni successivi da numerose scosse di minore intensità. Alle ore 3:15 GMT (le dieci e tre quarti italiane) del 6 novembre vi fu una scossa piuttosto forte della durata di circa 10 secondi seguita da altre due; numerose repliche furono sentite nella notte e nei giorni successivi (1).
La scossa che causò i danni più gravi avvenne alle ore 13 GMT del 13 gennaio e diede inizio alla lunga sequenza sismica del 1832; alle ore 14 GMT dello stesso giorno seguì una replica avvertita molto fortemente a Bevagna e a Foligno; fino al 15 gennaio si susseguirono numerose altre scosse. A Foligno sono ricordate, oltre alle tre scosse più forti, altre 130 repliche nel corso della giornata del 13 gennaio e della notte successiva. A Spello la prima scossa fu percepita della durata di circa un minuto e fu seguita da una seconda scossa di qualche secondo (2).
Il 18 gennaio 1832 alle ore 24 GMT fu avvertita una scossa molto forte a Foligno e a Perugia. Nella sera del 22 gennaio 1832 furono avvertite alcune repliche molto forti in tutta larea più colpita. Nella notte tra il 24 e il 25 gennaio furono avvertite tre forti repliche a Cannara, che causarono spavento tra la popolazione ma non fecero ulteriori danni (3).
Il 27 gennaio vi fu una scossa preceduta da un rombo tra le 13:30 e le 14:30 GMT ca. (tra le 21 e le 22 italiane); tale scossa peggiorò le condizioni del santuario di Santa Maria degli Angeli, della chiesa di S.Francesco e di diverse case a Cannara, Bastia e in campagna. Il 29 gennaio alle ore 18:15 GMT (luna e mezza di notte in orario "allitaliana") una forte scossa causò danni a Trevi (4).
Il 10 febbraio furono avvertite due scosse piuttosto forti nellarea già maggiormente colpita, una alle ore 5 GMT (le ore 12 italiane) e laltra alle ore 10 GMT (le ore 17 italiane) (5).
A marzo le scosse continuarono, peggiorando la situazione degli edifici già danneggiati. Il 13 marzo vi furono due scosse fortissime, della durata di circa 7 secondi ciascuna e precedute da un rombo; la prima avvenne alle ore 0:30 GMT ca. (7 e mezza italiane), laltra alle ore 3:30 GMT ca. (10 e mezza italiane); esse causarono nuovi danni a Cannara, a Bastia, a Santa Maria degli Angeli, ad Assisi e a Foligno. In particolare, per quanto riguarda Assisi, la scossa delle ore 3:30 fu definita della stessa violenza di quella del 13 gennaio e fu avvertita con maggiore intensità nella pianura che nella zona collinare. Nei due giorni successivi furono avvertite scosse lievi ma frequenti (6).
Verso la fine del mese di marzo le scosse erano avvertite meno forti che in precedenza nei territori di Foligno e di Bevagna e più forti a Santa Maria degli Angeli; tuttavia dopo i danni causati dalle scosse della notte tra il 12 e il 13 marzo non si erano registrati ulteriori danni (7).
Varie scosse furono avvertite a Foligno tra il 14 e il 16 aprile; il 19 dello stesso mese alle 2:30 GMT del mattino fu sentita una forte scossa (8).
Note
(1)Gazzetta Universale, 1831.11.08, a.32, n.44.
Foligno 1831
Gazzetta Universale, 1831.10.31, a.32, n.43.
Foligno 1831
Gazzetta Privilegiata di Venezia, 1831.11.25, n.266.
Venezia 1831
(2)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Spello al Comando della compagnia di Perugia, Spello 17 gennaio 1832.
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(3)
Gazzetta Universale, 1832.01.23, a.33, n.4.
Foligno 1832
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del sergente comandante il distaccamento militare di Cannara al Comando della compagnia di Perugia relativa al terremoto, Cannara 25 gennaio 1832.
(4)
Gazzetta Universale, 1832.01.31, a.33, n.5.
Foligno 1832
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(5)
Gazzetta Universale, 1832.02.14, a.33, n.7.
Foligno 1832
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(6)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bettona al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto e alla perizia dei danni, Bettona 28 aprile 1832.
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e nel territorio del distretto, Assisi 17 aprile 1832.
Gazzetta Universale, 1832.03.13, a.33, n.11.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.03.20, a.33, n.12.
Foligno 1832
Gazzetta Universale, 1832.03.27, a.33, n.13.
Foligno 1832
(7)
Gazzetta Universale, 1832.03.27, a.33, n.13.
Foligno 1832
(8)
Gazzetta Universale, 1832.04.17, a.33, n.16.
Foligno 1832
Bibliography
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---|---|---|---|---|
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* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Nocera Umbra al delegato apostolico relativa al terremoto, Nocera Umbra gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera degli anziani di Corciano al delegato apostolico relativa al terremoto, Corciano 23 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Fratta Todina M.Antonini al delegato apostolico relativa al terremoto, Fratta Todina 22 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Castiglione del Lago Vincenzo Loreti al delegato apostolico relativa al terremoto, Castiglione del Lago 22 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera circolare del delegato apostolico ai priori e governatori di varie città della Delegazione relativa agli effetti causati dal terremoto e allinvio di muratori nella zona di Foligno, Perugia 20 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pievano di Ripa Francesco Sepioni al delegato apostolico relativa al pagamento delle spese per il puntellamento degli edifici pericolanti, Ripa 23 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico di Perugia al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto nella provincia, Perugia 14 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Supplica di Giampaolo Salvietti di Spello al delegato apostolico per ottenere un sussidio, Perugia gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera circolare del segretario di Stato cardinale Bernetti ai vescovi relativa alleffettuazione di una colletta a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto, Roma 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro degli edifici di proprietà dellabbazia di S.Pancrazio di Collepepe redatta dai maestri muratori Clemente Battinelli e Giovanni Marchini, Todi 12 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro degli edifici di Pantalla di proprietà della famiglia Dominici di Todi redatta dal maestro muratore Giuseppe Nagni, Todi 10 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e degli edifici parrocchiali di Assignano redatta dal maestro muratore Clemente Battinelli, Assignano 25 febbraio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e degli edifici parrocchiali di Cacciano redatta dal maestro muratore Antonio Silvi, Todi 11 febbraio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia dei lavori necessari per il restauro della chiesa e della casa parrocchiale di Pantalla redatta dal maestro muratore Domenico Donori, Pantalla 11 febbraio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Stato dei luoghi, e Famiglie che hanno sofferto dei danni nelli passati Terremoti compresi nel Distretto del Governo di Todi redatto dal governatore Giovanni Battista Brunetti, Todi 21 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Estratto di dispaccio del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia, Perugia 20 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera circolare del delegato apostolico ai priori e governatori di varie città della Delegazione relativa alla nomina del vescovo di Foligno a commissario speciale per le zone terremotate, Perugia 20 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico allingegnere capo relativa allinvio di personale nelle zone colpite dal terremoto, Perugia 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dal gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 26 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del vescovo di Foligno I.G.Cadolini al delegato apostolico di Perugia relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al delegato apostolico di Perugia relativa alla nomina del vescovo di Foligno a commissario speciale per le zone terremotate, Roma 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Assisi al Comando della compagnia di Perugia, Assisi 15 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Spello al Comando della compagnia di Perugia, Spello 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del pro-gonfaloniere di Spello Pierleone Bocci al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Spello 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico allinquisitore generale del SantUffizio di Perugia, Perugia 19 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellinquisitore generale del SantUffizio di Perugia al delegato apostolico, Perugia 19 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia del rapporto del comandante della stazione di polizia di Foligno al Comando della compagnia di Perugia, Foligno 15 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia della perizia dei danni causati dal terremoto a Bettona redatta dallarchitetto Francesco Boschi, Perugia 22 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bastia Giuseppe Angelini al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Bastia 19 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e Bettona, Perugia 29 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del delegato apostolico al vescovo di Foligno relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto, Perugia 18 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al segretario di Stato relativa ai danni causati dal terremoto del 13 gennaio e ai provvedimenti adottati, Perugia 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Rapporto dellingegnere capo G.B.Cerrini al delegato apostolico sui danni causati dal terremoto agli edifici di Bastia, Santa Maria degli Angeli, Spello, Foligno, Ripa e Cannara, Perugia 17 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa agli effetti sul suolo causati dal terremoto, Foligno 15 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Assisi 15 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota relativa alle prime necessità dei centri di Foligno e Bastia, Perugia gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere di Assisi Giovanni Fiumi al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Assisi 16 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Girolamo Sebastiani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Spello 14 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.1, Lettera del gonfaloniere di Assisi al delegato apostolico relativa al compenso richiesto dagli impiegati scritturali assunti per i danni del terremoto, Assisi 31 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.1, Lettera del gonfaloniere di Assisi al governatore di Assisi relativa allattività della Commissione locale per la verifica dei danni causati dal terremoto, Assisi 10 agosto 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.2, Sommario di corrispondenza tra il vescovo di Foligno commissario speciale per il terremoto I.G.Cadolini e la Comunità di Bettona, marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.2, Specchio riguardante le puntellature fatte a cura della Deputazione locale di Bettona agli edifici danneggiati dal terremoto, Bettona 9 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.10, Lettera del tesoriere generale Mario Mattei al delegato apostolico relativa al pagamento dei periti incaricati di verificare i danni causati dal terremoto, Roma 17 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.13, Lettera dellarcivescovo di Ferrara al delegato apostolico di Perugia relativa allinvio di 300 scudi raccolti nella diocesi in favore dei danneggiati dal terremoto, Ferrara 15 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Notificazione del vescovo di Foligno Ignazio Giovanni Cadolini relativa ai provvedimenti assunti in seguito al terremoto, Foligno 18 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Manifesto del commissario speciale per il terremoto Ignazio Giovanni Cadolini relativo al Regolamento della Commissione Speciale di Foligno per sovvenire ai paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia, Foligno 1 febbraio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Primo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella Delegazione di Perugia fino al 31 gennaio compreso, Foligno 1 febbraio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Terzo prospetto dei sussidi ed erogazioni per i paesi danneggiati dal terremoto nella delegazione di Perugia fino al 29 febbraio compreso, Foligno 1 marzo 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Perizia delle spese necessarie per il ripristino dei danni causati dal terremoto alle case di Bastia e delle frazioni di Costano e di Opedalicchio redatta dalla commissione composta dai periti Domenico Antonelli e Giovanni Corradetti, dal deputato assistente Alessio Ciai e dallindicatore Marco Donti, Bastia 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Rodolfo Masini al delegato apostolico relativa alle perizie dei danni causati dal terremoto a Spello e a Collemancio, Spello 26 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bettona al delegato apostolico relativa ai provvedimenti adottati in seguito al terremoto e alla perizia dei danni, Bettona 28 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del tesoriere generale Mario Mattei al delegato apostolico relativa ai provvedimenti fiscali ordinati dal papa Gregorio XVI a favore delle località danneggiate dal terremoto, Roma 7 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Nota delle Comuni e loro Appodiati compresi nella Delegazione di Perugia, e danneggiate dal terremoto, Perugia aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Cannara 17 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Assisi Domenico Bartoli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto ad Assisi e nel territorio del distretto, Assisi 17 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Foligno Mariano Antonio Mariani al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Foligno e nel territorio del distretto, Foligno 18 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del governatore di Spello Rodolfo Masini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Spello e nel territorio del distretto, Spello 20 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Cannara Salvatore Savioli al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Collemancio, Cannara 24 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del priore di Bastia Giuseppe Angelini al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto a Bastia e nel suo territorio, Bastia 25 aprile 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Copia di relazione del gonfaloniere di Foligno Tommaso Lezj Marchetti al governatore di Foligno sui danni causati dal terremoto nel territorio comunale, Foligno 22 maggio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Minuta di lettera del delegato apostolico al governatore di Foligno relativa allapplicazione degli sgravi fiscali a favore dei terremotati, Perugia 25 giugno 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica di Perugia, b.791, fasc.14, Lettera del gonfaloniere e degli anziani di Foligno al delegato apostolico relativa ai danni causati dal terremoto, Foligno 14 gennaio 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 7 ottobre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 settembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 25 settembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica della "Commissione speciale de restauri in Bevagna" al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Bevagna 22 settembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 18 settembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 31 luglio 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 29 luglio 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario di Stato cardinale Bernetti, Foligno 3 dicembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 ottobre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Memoria della Segreteria per gli Affari interni per ludienza del papa Gregorio XVI dell11 gennaio 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del segretario di Stato cardinale Bernetti al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 7 dicembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 3 dicembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 18 luglio 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 6 luglio 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Supplica del gonfaloniere e degli anziani del comune di Foligno al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Foligno 27 giugno 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Rapporto del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 28 dicembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 8 giugno 1832. | Direct source | 1832 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 10 dicembre 1833. | Direct source | 1833 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 30 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 23 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 21 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera del computista generale della Camera Apostolica Di Nazianzo al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Roma 22 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini allarcivescovo di Spoleto, Roma 16 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Minuta di lettera del segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini al tesoriere generale, Roma 14 agosto 1834. | Direct source | 1834 | |
* | Archivio di Stato di Roma, Ministero dellInterno, Titolo II (Amministrazione Pubblica), Rubrica 36 (Agricoltura), b.297, Terremoto di Foligno del 13 gennaio 1832 (1834), Lettera dellarcivescovo di Spoleto Ignazio Giovanni Cadolini al segretario per gli Affari interni cardinale Gamberini, Spoleto 29 luglio 1834. | Direct source | 1834 | |
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Hoff K.E.A. von | Chronik der Erdbeben und Vulcanausbrüche, zweiter Theil vom Jahre 1760 bis 1805, und von 1821 bis 1832 n. Chr. geb., in "Geschichte der durch Überlieferung nachgewiesenen natürlichen Veränderungen der Erdoberfläche", Theil 5. | Catalogue | 1841 | Gotha |
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* | Recensione a A.Rutili Gentili, "Nuove riflessioni sulle cause naturali dei terremoti di Fuligno", in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 52 (ottobre-dicembre 1831), pp.271-279. | Scientific bibliography | 1832 | Roma |
* | Recensione a S.Barlocci "Relazione sui terremoti di Fuligno e dellUmbria accaduti in gennajo scorso [1832]", letta nelladunanza generale dellaccademia de Lincei il giorno 23 febbrajo 1832, in "Giornale Arcadico di Scienze Lettere ed Arti", tomo 51 (luglio-settembre 1831), pp.200-212. | Scientific bibliography | 1831 | Roma |
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Felt Localities (102)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Budino | PG | 42.9539 | 12.6317 | X | |
Secondo la relazione del comandante della stazione di polizia di stanza a Foligno datata 15 gennaio, la scossa del 13 aveva fatto crollare 15 case e morire 11 persone (1). Il piccolo centro, composto di 30 case, fu completamente distrutto. Ci furono 13 vittime (2). (1) | |||||
Cannara | PG | 42.9942 | 12.5831 | X | |
Risultò quasi completamente distrutta ed è ricordata una vittima in seguito al terremoto del 13 gennaio (1). Il paese prima del terremoto del 13 gennaio contava 7 chiese, un monastero di monache, un teatro, un locale per le Maestre Pie, un ospedale, dei mulini per il grano e dei frantoi, 7 case di proprietà comunale, due palazzi e 173 case. Le chiese, tranne S.Matteo che comunque aveva riportato danni, erano inagibili e in parte crollate. La casa del priorato di S.Matteo era inabitabile; il convento delle monache di S.Sebastiano era stato molto danneggiato, le poche stanze agibili erano comunque pericolanti; il locale delle Maestre Pie era pericolante e inabitabile; i mulini e i frantoi non avevano riportato danni; uno dei palazzi considerando la gravità del disastro era in condizioni abbastanza buone; le case di proprietà comunali erano tutte inabitabili, tranne quella del Magistrato, che tuttavia riportava diverse fenditure. Delle 173 case solo le dieci più basse erano ancora abitabili, ma essendo circondate da edifici pericolanti, rischiavano comunque di essere travolte da crolli. Le restanti abitazioni erano inabitabili: tre di esse erano completamente atterrate, circa 100 parzialmente crollate, le altre molto danneggiate, soprattutto ai piani superiori. Il ponte sul fiume Topina era rimasto illeso (2). (1) | |||||
Bastia Umbra | PG | 43.0647 | 12.5517 | IX | |
Il terremoto del 13 gennaio causò gravi danni. Il territorio di Bastia era costituito prima del terremoto da 278 case, un monastero di monache, di sei chiese e un teatro. Tutti gli edifici, tranne due case, rimasero inabitabili in seguito alle scosse: i muri erano franati o crollati, i tetti crollati o sconnessi, le volte danneggiate gravemente. Ciò che era rimasto in piedi minacciava comunque di cadere. La torre civica e i campanili minacciavano il crollo completo (1). Crollarono completamente i bastioni, il municipio, le carceri, il monte frumentario e le scuole; nelle abitazioni private ci furono crolli interni; il monastero delle monache crollò parzialmente e risultò pericolante. Le chiese riportarono molti danni non meglio specificati. Sono ricordati ulteriori danni alle case in occasione della scossa del 27 gennaio e della notte tra 12 e 13 marzo (2). Furono calcolati danni per 100.000 scudi (3). (1) | |||||
Bevagna | PG | 42.9319 | 12.6078 | IX | |
In occasione delle scosse del 13 gennaio si verificarono gravi danni (1). Nelle contrade della Porta Guelfa e della Porta dei Molini crollarono completamente 150 case e 6 torri. La chiesa collegiata, il palazzo comunale, la residenza del governatore, i conventi e la maggior parte degli edifici risultarono diroccati (2). Il locale ospedale e la chiesa della Consolazione subirono crolli e risultarono inagibili (3). Fonti giornalistiche ricordano genericamente molti feriti e alcune vittime (4). Ci furono 4 morti e 250 feriti (il paese aveva circa 4.200 abitanti). (1) | |||||
Borroni | PG | 42.9408 | 12.6931 | IX | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio sono ricordate 8 famiglie senza tetto, 3 case crollate completamente, 6 case in parte cadenti; tutte le case in genere avevano subito danni ali da non essere recuperabili (1). (1) | |||||
Capodacqua | PG | 43.0292 | 12.6508 | IX | |
Il terremoto danneggiò molto gravemente labitato: su un totale di 80 case, 11 crollarono, 22 furono giudicate inabitabili, 5 abitabili in parte, 9 "in stato mediocre", 33 "in stato sufficiente" (1). (1) | |||||
Collemancio | PG | 42.9803 | 12.5219 | IX | |
Il terremoto causò danni gravissimi; molte case crollarono (1). I danni, in una perizia dellaprile 1832 furono stimati pari a 2.916 scudi e 30 baiocchi (2). (1) | |||||
Spello | PG | 42.9917 | 12.6681 | VIII-IX | |
In occasione delle scosse del 13 gennaio, si verificarono crolli estesi e danni diffusi nella maggior parte degli edifici. Il collegio Felice, le chiese e il teatro risultarono inagibili. Le volte del palazzo del Governo (lantica Rocca dei Baglioni) furono lesionate, la scala minacciava il crollo, molti architravi erano crollati. Uno di questi cadendo provocò la morte di una figlia del governatore. Le uniche stanze a essere state risparmiate furono le carceri sottostanti. Sono ricordati quattro morti e vari feriti; venti vittime furono contate nellintero territorio dipendente dal comando di polizia di Spello. Secondo la perizia del 23 aprile 1832 (1) i danni ammontavano a Spello e nel suo territorio a 123.992 scudi e 54 baiocchi, di cui 70.312 scudi e 47 baiocchi si riferivano ai danni riportati in città (2). (1) | |||||
Armenzano | PG | 43.0697 | 12.6986 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 27 case, 1 crollò, 9 furono giudicate inabitabili, 9 abitabili in parte, 5 "in stato mediocre", 2 "in stato sufficiente", 1 risultò quasi illesa (1). (1) | |||||
Assisi | PG | 43.07 | 12.6161 | VIII | |
Il terremoto danneggiò più o meno gravemente quasi tutti gli edifici della città. Dopo la scossa del 13 gennaio furono condotte accurate perizie per il rilievo dei danni; le case danneggiate furono classificate sulla base della sicurezza abitativa nelle seguenti categorie: distrutta, inabitabile, abitabile in parte, "in stato mediocre" o "in stato sufficiente". Complessivamente i periti riscontrarono 401 abitazioni danneggiate, di cui: 4 crollate, 41 inabitabili, 132 abitabili in parte, 143 in condizioni "mediocri", 81 in condizioni "sufficienti" (1). Sono ricordati inoltre gravi danni non specificati ai seguenti edifici: la chiesa e il monastero di S.Chiara, la chiesa e il monastero di S.Pietro, il chiostro e la chiesa di S.Antonio, la chiesa di S.Damiano, la chiesa Nuova, il vescovado con la chiesa annessa, il palazzo del governatore, il palazzo comunale, la caserma (2). Nel convento di S.Francesco, secondo la relazione redatta dal perito Mollari il 9 febbraio, vi furono danni non gravi nei tetti, nelle volte e nel campanile; nella basilica è stata rilevata "in situ" una chiave, circa nella seconda metà della navata centrale, che cuce una profonda fessura nel dorso di una volta, che potrebbe essere stata causata da questo terremoto (3). (1) | |||||
Belfiore | PG | 42.9819 | 12.7533 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio; le case risultarono tutte danneggiate ai piani superiori e tre erano irrecuperabili. Una perizia su 25 abitazioni ricorda: 1 casa distrutta, 3 gravemente danneggiate, 8 danneggiate, 13 lievemente danneggiate (1). (1) | |||||
Bettona | PG | 43.0125 | 12.485 | VIII | |
Il paese aveva circa 2000 abitanti. Dopo le scosse del 13 gennaio si registrarono i seguenti danni (1): delle otto chiese, la chiesa collegiata di aveva riportato solo fenditure non gravi alle volte; erano rimaste illese la chiesa della Compagnia della Morte e la chiesa di S.Andrea; la chiesa di S.Rocco aveva riportato qualche dissesto alle volte riparabile con catene o chiavi di ferro; la chiesina di S.Petruccio aveva riportato lesione alla volta riparabile; la chiesa di S.Crispolto presentava lesioni non gravi alle volte, ma le volte della sagrestia erano in parte crollate, in parte molto danneggiate; la chiesa del monastero soppresso di S.Giacomo e la chiesa del monastero di S.Caterina riportavano piccole fenditure. Il convento dei Padri Conventuali in parte era stato danneggiato, in parte era abitabile dai monaci stessi; quello di S.Caterina, nonostante alcuni danni, era assolutamente abitabile. Ledificio del monastero abbandonato di S.Giacomo, concesso in enfiteusi, aveva riportato lievi fenditure. Il palazzo Comunale presentava fenditure che non destavano preoccupazione; lospedale, che già si trovava in stato di abbandono e mal ridotto, aveva subito un ulteriore peggioramento. Le 138 abitazioni avevano subito tutte lesioni e fenditure: 30 comunque erano abitabili senza alcun timore, 54 erano state o stavano per essere puntellate, 74 erano in stato pericolante e in parte crollate, per cui erano state evacuate. Il perito inviato allindomani delle scosse rilevava che queste ultime case, abitate da indigenti, erano state comunque malcostruite e si trovavano in cattive condizioni da prima del terremoto (2). Una perizia datata 27 aprile 1832 riporta danni per 13.148 scudi (3). (1) | |||||
Bovara | PG | 42.8597 | 12.7506 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 130 abitazioni del centro, 1 minacciava il crollo, 7 erano inabitabili, 19 parzialmente inabitabili, 30 abitabili e 73 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Cannaiola | PG | 42.8642 | 12.7128 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 105 abitazioni del centro, 3 minacciavano il crollo, 7 erano inabitabili, 5 parzialmente inabitabili, 30 abitabili e 60 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Casevecchie | PG | 42.9114 | 12.6881 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dalle scosse del 13 gennaio (1). Secondo la relazione del comandante della stazione di polizia di stanza a Foligno datata 15 gennaio, la scossa aveva fatto crollare un casale con conseguente morte di 7 persone (2). (1) | |||||
Castellaccio | PG | 43.0133 | 12.6186 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio; un casale crollò causando la morte dei sette abitanti e del loro bestiame (1). Crolli gravi e 9 morti (2). (1) | |||||
Castelnuovo | PG | 43.0306 | 12.5833 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 56 case, 3 crollarono, 17 furono giudicate inabitabili, 26 abitabili in parte, 7 "in stato mediocre", 2 "in stato sufficiente", 1 risultò quasi illesa (1). (1) | |||||
Cave | PG | 42.9406 | 12.6781 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Colle del Marchese | PG | 42.8244 | 12.6267 | VIII | |
In occasione delle scosse del 13 gennaio, le case dei poveri avevano subito i danni peggiori, perché già in cattive condizioni e prive di fondamenta. In una casa era caduta una parte del pavimento, in altre i muri avevano cedute o i tetti erano dovuti essere puntellati (1). (1) | |||||
Collepino | PG | 43.0203 | 12.7042 | VIII | |
Il paese fu gravemente danneggiato dalla scossa del 13 gennaio 1832 (1); secondo una perizia datata 23 aprile i danni, sommati a quelli del vicino paese di San Giovanni, ammontavano a 7.096 scudi e 81 baiocchi (2). (1) | |||||
Colombella Bassa | PG | 43.1578 | 12.4919 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Costa di Trex | PG | 43.0875 | 12.6617 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 28 case, 2 furono giudicate inabitabili, 4 abitabili in parte, 5 "in stato mediocre", 9 "in stato sufficiente", 8 risultarono quasi illese (1). (1) | |||||
Costano | PG | 43.0436 | 12.5325 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Coste San Paolo | PG | 42.8758 | 12.7742 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 75 abitazioni del centro, 1 minacciava il crollo, 7 parzialmente inabitabili, 14 abitabili e 53 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Fiamenga | PG | 42.9544 | 12.6653 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Foligno | PG | 42.955 | 12.7036 | VIII | |
La scossa del 27 ottobre fu avvertita con violenza e provocò la caduta di numerosi camini, il crollo di alcune volte e soffitti, la fenditura di muri. Alle ore dieci e tre quarti italiane del 6 novembre vi fu una scossa piuttosto forte della durata di circa dieci secondi seguita da altre due e numerose repliche nella notte e giorni successivi: quasi tutte le case della città subirono qualche danno. In particolare il monastero femminile di S.Lucia divenne inabitabile (1). (1) | |||||
Il Paradiso | PG | 43.12 | 12.6514 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 29 case, 4 furono giudicate inabitabili, 4 abitabili in parte, 7 "in stato mediocre", 1 "in stato sufficiente", 13 risultarono illese (1). (1) | |||||
Maceratola | PG | 42.9486 | 12.6728 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato in seguito al terremoto del 13 gennaio; la chiesa e le case avevano subito crolli (1). (1) | |||||
Manciano | PG | 42.9019 | 12.76 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 35 abitazioni del centro, 2 minacciavano il crollo, 4 erano inabitabili, 10 parzialmente inabitabili, 2 abitabili e 17 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Matigge | PG | 42.9011 | 12.7442 | VIII | |
Dopo il terremoto del 13 gennaio, delle 80 abitazioni del centro, 9 minacciavano il crollo, 4 erano inabitabili, 4 inabitabili in parte, 22 abitabili, 41 lievemente lesionate (1). (1) | |||||
Montefalco | PG | 42.8928 | 12.6514 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato e le case sparse della campagna circostante; complessivamente risultarono colpite 93 abitazioni (1). (1) | |||||
Palazzo | PG | 43.0958 | 12.5653 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Pale | PG | 42.9819 | 12.7756 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Pantalla | PG | 42.8739 | 12.4064 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, sono attestati danni alla chiesa e casa parrocchiale ammontanti a 18,85 scudi. Subirono danni ammontati a 402,70 scudi anche i seguenti edifici di proprietà del conte Dominici di Todi: il Casino vecchio era stato gravemente lesionato sia allinterno, che allesterno, ed era necessario assicurare alcuni muri con chiavi di ferro; il Casino Nuovo, situato a destra del castello, presentava fenditure nella sala grande, danni alla facciata verso Piedicolle, e vari danneggiamenti a camini e ai muri che dovevano essere assicuarati con chiavi di ferro; la casa colonica del podere in località "Palombaro" presentava la facciata fuori piombo e danni a un tratto di muro rivolto verso Piedicolle (1). (1) | |||||
Parrano | PG | 42.8811 | 12.7428 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 95 abitazioni del centro, 1 minacciava il crollo, 4 erano inabitabili, 8 parzialmente inabitabili, 14 abitabili e 68 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Perticani | PG | 42.9369 | 12.6825 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio. Sono ricordate vittime e feriti. Secondo una fonte 3 case erano crollate o inabitabili e otto famiglie erano rimaste senza tetto (1). (1) | |||||
Picciche | PG | 42.8456 | 12.6994 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 40 abitazioni del centro, 1 minacciava il crollo, 1 era inabitabile, 4 parzialmente inabitabili, 8 abitabili e 26 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Pieve Pagliaccia | PG | 43.1481 | 12.4767 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Pieve San Nicolò | PG | 43.1269 | 12.6183 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 25 case, 10 furono giudicate inabitabili, 6 abitabili in parte, 2 "in stato mediocre", 3 "in stato sufficiente", 4 risultarono quasi illese (1). (1) | |||||
Porziano | PG | 43.1433 | 12.6614 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 12 case, 3 furono giudicate inabitabili, 1 abitabile in parte, 6 "in stato mediocre", 1 "in stato sufficiente", 1 risultò illesa (1). (1) | |||||
Rasiglia | PG | 42.9589 | 12.8608 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Ripa | PG | 43.1269 | 12.5089 | VIII | |
Si verificarono gravi danni in occasione del terremoto del 13 gennaio; il centro prima del terremoto contava 56 case e due chiese. Il terremoto ne rese inabitabili la metà, le altre erano abitabili al piano terreno, ma si temevano comunque crolli. Sono attestati puntellamenti di edifici dopo la scossa del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Ripabianca | PG | 42.9414 | 12.4044 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio; lunico campanile del paese e i muri di diversi edifici erano in procinto di crollare; le due chiese parrocchiali e labitazione del parroco avevano subito gravi danni (1). (1) | |||||
San Giovanni | PG | 43.0511 | 12.7108 | VIII | |
Il paese fu gravemente danneggiato dalla scossa del 13 gennaio 1832 (1); secondo una perizia datata 23 aprile i danni, sommati a quelli del vicino paese di Collepino, ammontavano a 7.096 scudi e 81 baiocchi (2). (1) | |||||
San Giustino | PG | 43.5489 | 12.1744 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
San Lorenzo | PG | 42.8475 | 12.7192 | VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 40 abitazioni del centro, 3 minacciavano il crollo, 1 era inabitabile, 11 parzialmente inabitabili, 17 abitabili e 8 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Santa Maria degli Angeli | PG | 43.0583 | 12.5792 | VIII | |
La scossa del 27 ottobre provocò gravi danni ai due archi esterni della Porta Maggiore, al cupolino sovrastante la cupola maggiore e al cornicione del coro. La scossa del 6 novembre, che fu definita più forte di quella dellottobre, peggiorò le lesioni precedenti (1). (1) | |||||
Santa Maria di Lignano | PG | 43.1217 | 12.6975 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 30 case, 1 crollò, 5 furono giudicate abitabili in parte, 8 "in stato mediocre", 8 "in stato sufficiente", 8 risultarono quasi illese (1). (1) | |||||
SantEraclio | PG | 42.9333 | 12.7219 | VIII | |
Gli edifici furono gravemente danneggiati e resi in gran parte inabitabili (1). (1) | |||||
Santo Stefano dei Piccioni | PG | 42.9258 | 12.7486 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
San Vitale | PG | 43.0467 | 12.6378 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 132 case, 9 crollarono, 25 furono giudicate inabitabili, 25 abitabili in parte, 38 "in stato mediocre", 35 "in stato sufficiente", 7 risultarono illese. Vi fu un morto (1). (1) | |||||
Scafali | PG | 42.9325 | 12.6756 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dalle scosse del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Scopoli | PG | 42.9714 | 12.8083 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Tordandrea | PG | 43.0347 | 12.555 | VIII | |
Il terremoto danneggiò gravemente labitato: su un totale di 68 case, 7 crollarono, 18 furono giudicate inabitabili, 9 abitabili in parte, 9 "in stato mediocre", 25 "in stato sufficiente". Crollarono la chiesa parrocchiale e la canonica, sotto le cui rovine morì il parroco (1). (1) | |||||
Torre di Montefalco | PG | 42.9239 | 12.6486 | VIII | |
La scossa del 13 gennaio fece crollare completamente un casale rurale causando la morte di 5 persone (1). (1) | |||||
Trevi | PG | 42.8772 | 12.7464 | VIII | |
La chiesa delle Lacrime riportò gravi danni, tutte le case risultarono lesionate dal terremoto del 13 gennaio (1). Il 29 gennaio una replica molto forte causò ulteriori danni. Complessivamente, delle 400 abitazioni del centro, 23 minacciavano il crollo, 40 erano inabitabili, 97 inabitabili in parte, 120 abitabili, 120 lievemente lesionate (2). (1) | |||||
Turri | PG | 42.8875 | 12.6692 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Uppello | PG | 42.9544 | 12.7386 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Vescia-Scanzano | PG | 42.9803 | 12.7372 | VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Butine | PG | 43.0603 | 12.5372 | VII-VIII | |
Fu gravemente danneggiato dalle scosse del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Cancellara | PG | 42.9269 | 12.7522 | VII-VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Casalalta | PG | 42.9447 | 12.4372 | VII-VIII | |
Fu danneggiata molto gravemente la casa del podere "San Vito" di proprietà dellabbazia di S.Pancrazio di Collepepe, che dovette essere demolita e ricostruita totalmente; la spesa preventivata fu di 207,75 scudi (1). (1) | |||||
Castelleone | PG | 42.9636 | 12.4442 | VII-VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Colfiorito | PG | 43.0267 | 12.8906 | VII-VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Colle | PG | 42.9406 | 12.8914 | VII-VIII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Pissignano | PG | 42.8389 | 12.7614 | VII-VIII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio una casa rimase inabitabile poiché minacciava il crollo, unaltra fu resa inabitabile e una terza fu resa parzialmente inabitabile (1). (1) | |||||
Assignano | PG | 42.8694 | 12.4294 | VII | |
Il terremoto del 13 gennaio causò danni. La chiesa parrocchiale, compresa la sagrestia, riportò danni e crepe ai muri interni ed esterni; la casa del curato riportava crepe ai muri; la casa colonica di proprietà parrocchiale era rimasta inabitabile. Per ripare tali danni era prevista una spesa di 22,35 scudi (1). (1) | |||||
Bastiola | PG | 43.0756 | 12.5428 | VII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Beroide | PG | 42.8264 | 12.7244 | VII | |
Una casa rimase inabitabile i seguito al terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Cacciano | PG | 42.8478 | 12.4264 | VII | |
Il terremoto del 13 gennaio causò danni. Sono attestati gravi danni a edifici di proprietà della parrocchia. Al podere detto il Poggio la stalla aveva subito danni a due pilastri, un muro e allarchitrave della porta, mentre la casa colonica andava rifondata; la volta del forno minacciava il crollo e il camino era da ripulire e riparare. Al podere Casella andavano rifatti due pezzi di muro delle stalle e sistemati tutti i tetti. Al Monte Frumentario andavano rifatti due pezzi di muro. La sagrestia della chiesa parrocchiale era inabitabile. Per riparare tali danni era prevista una spesa di 63 scudi (1). (1) | |||||
Cantalupo | PG | 42.965 | 12.5833 | VII | |
Si verificarono danni non meglio precisati in occasione del terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Collepepe | PG | 42.92 | 12.3992 | VII | |
Furono danneggiati vari edifici di proprietà dellabbazia di S.Pancrazio: la casa padronale situata nel paese e le case dei poderi situati in località "Le Carceri", in località "Barattano", e in località "Canali". Il totale dei danni era stimato in 33,65 scudi (1). (1) | |||||
Corvia | PG | 42.9397 | 12.685 | VII | |
Il terremoto del 13 gennaio aveva danneggiato le case, ma in modo non grave quanto in altri centri (1). (1) | |||||
Deruta | PG | 42.9817 | 12.4194 | VII | |
Il paese fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio. Caddero più di 100 camini e molte case rimasero lesionate; le mura castellane furono danneggiate (1). (1) | |||||
Perugia | PG | 43.1061 | 12.3864 | VII | |
Il terremoto del 13 gennaio causò la caduta di camini e danni a edifici privati e pubblici. Il Palazzo Apostolico riportò fenditure e lesioni (1). Si distaccarono le facciate delle carceri cittadine verso il vicolo della Sabbia e San Lorenzo e si aprirono crepe profonde nei muri e volte di alcune parti delledificio (scala a chiocciola, segreta della Torretta, scala dingresso, camera da letto del custode) (2). Nella chiesa del monastero di San Pietro si staccarono alcuni grossi pezzi di intonaco dalla volta del coro; cadde un angelo a gettante che ornava la tribuna e che era già male assicurato e un camino nella cucina del monastero. Molti muri del monastero, specialmente quelli della foresteria e il dormitorio più grande verso sud, furono lesionati (3). Vi furono alcuni feriti (4). (1) | |||||
Petrignano | PG | 43.1025 | 12.5356 | VII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio, ma meno di Assisi (1). (1) | |||||
Pettino | PG | 42.8622 | 12.8169 | VII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 22 abitazioni del centro, 3 erano abitabili e 19 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Pigge | PG | 42.8506 | 12.7544 | VII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 70 abitazioni del centro, 3 erano parzialmente inabitabili, 13 abitabili e 54 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Ponze | PG | 42.9217 | 12.7994 | VII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 15 abitazioni del centro, 1 era inabitabile, 5 abitabili e 9 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Santa Maria in Valle | PG | 42.8928 | 12.7528 | VII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio, delle 95 abitazioni del centro, 1 minacciava il crollo, 4 erano inabitabili, 8 parzialmente inabitabili, 14 abitabili e 68 leggermente lesionate (1). (1) | |||||
Spoleto | PG | 42.7317 | 12.7358 | VII | |
Si verificarono danni non meglio precisati in occasione delle scosse del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Sterpeto | PG | 43.1128 | 12.5531 | VII | |
Il centro fu gravemente danneggiato dal terremoto del 13 gennaio, ma meno di Assisi (1). (1) | |||||
Azzano | PG | 42.8183 | 12.7447 | VI-VII | |
In seguito al terremoto del 13 gennaio sono ricordati danni a un caseggiato, dove era necessario ricostruire la cima di un camino e una transenna (1). (1) | |||||
Castel Ritaldi | PG | 42.8222 | 12.6731 | VI-VII | |
Sono menzionati danni non specificati ad alcuni edifici in seguito al terremoto del 13 gennaio (1). (1) | |||||
Celleno | VT | 42.5578 | 12.1339 | VI-VII | |
Due case in pessime condizioni crollarono il 16 gennaio, causando la morte di una persona. Probabilmente le scosse del 13 gennaio avevano favorito il crollo (1). (1) | |||||
Città di Castello | PG | 43.4564 | 12.2386 | VI | |
Si registrarono pochi danni non gravi in occasione delle scosse del 13 gennaio; caddero alcuni camini e calcinacci dai muri (1). (1) | |||||
Marsciano | PG | 42.9094 | 12.3381 | VI | |
Le scosse del 13 gennaio furono avvertite, ma causarono solo la caduta di qualche camino e la crepatura di alcuni muri (1). (1) | |||||
Città della Pieve | PG | 42.9522 | 12.0042 | V | |
Il terremoto del 13 gennaio fu avvertito fortemente, ma non causò danni (1). (1) | |||||
Corciano | PG | 43.1278 | 12.2869 | V | |
Il terremoto del 13 gennaio fu avvertito fortemente; non causò danni (1). (1) | |||||
Fratta Todina | PG | 42.8569 | 12.3658 | V | |
La scossa del 13 gennaio fu avvertita fortemente; non causò danni (1). (1) | |||||
Nocera Umbra | PG | 43.1125 | 12.7881 | V | |
La scossa del 13 gennaio fu avvertita fortemente, ma non causò danni (1). (1) | |||||
Camerino | MC | 43.1353 | 13.0681 | F | |
Il terremoto del 13 gennaio 1832 fu risentito (1). (1) | |||||
Cesena | FC | 44.1389 | 12.2431 | F | |
La scossa fu avvertita (1). (1) | |||||
Ferrara | FE | 44.8356 | 11.6183 | F | |
Furono avvertite scosse l11 e il 13 gennaio 1832 (1). (1) | |||||
Firenze | FI | 43.7772 | 11.2486 | F | |
Il terremoto del 13 gennaio 1832 fu risentito (1). (1) | |||||
Gualdo Tadino | PG | 43.23 | 12.7853 | F | |
La scossa del 13 gennaio non causò danni (1). (1) | |||||
Magione | PG | 43.2511 | 12.7603 | F | |
Il terremoto del 13 gennaio non causò danni (1). (1) | |||||
Roma | RM | 41.8953 | 12.4822 | F | |
Il terremoto del 13 gennaio fu risentito (1). (1) | |||||
Urbino | PU | 43.7258 | 12.6361 | F | |
Il terremoto del 13 gennaio fu risentito (1). (1) | |||||
Parma | PR | 44.8006 | 10.3286 | II | |
La scossa fu avvertita molto leggermente (1). (1) | |||||
Castiglione del Lago | PG | 43.1264 | 12.0506 | NF | |
La scossa del 13 gennaio non fu risentita (1). (1) | |||||
Cantagalli | PG | 42.9361 | 12.6403 | EE | |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1831 10 27 10 45 -- 42.93 12.70 0.0 0.0 0 316 Valle del Topino
1832 01 13 13 00 -- 42.98 12.60 0.0 10.0 0 316 Valle del Topino
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