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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
10 03 178614:1038.115.017b991000236.2~Sicilia nord-orientaleItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1786 03 10 14 10 -- 38.10 15.02 0.0 9.0 0 23 Sicilia nord-orientale


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1786 03 10 14:10 38.10 15.02 9.0 9.0 10 21 Sicilia nord-orientale
PFG 1786 03 09 - 38.12 15.08 9.0 - - - Naso


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo ed è stata condotta una ricerca bibliografica e archivistica. La ricerca di documentazione svolta negli Archivi di Stato di Messina e Palermo, non ha dato risultati positivi. Il fatto che l’amministrazione centrale fosse ancora completamente assorbita dai lavori di ricostruzione di Messina e degli altri centri colpiti dai terremoti del 1783 potrebbe motivare la mancanza di documentazione amministrativa. Nel corso della revisione, presso la Biblioteca regionale di Messina, è stata invece reperita una fonte memorialistica di notevole rilievo informativo. Si tratta di un manoscritto anonimo coevo nel quale sono descritti gli effetti del terremoto a Messina (1). Il ritrovamento di questa fonte ha consentito di precisare la datazione e di definire meglio il quadro degli effetti.
Il terremoto fu descritto da Baratta (1901) (2), che utilizzò alcune corrispondenze pubblicate sulla "Gazzetta Universale" e l’autorevole opera di Incudine (1882) (3), segretario comunale di Naso, che per la sua storia attinse a documentazione ufficiale, oggi scomparsa.

Note

(1)
Biblioteca Regionale di Messina, Sala Rari, F.V. 285, Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici Regolari Minori, ms. sec.XVIII.

(2)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(3)
Incudine G.
Naso illustrata.
Napoli 1882

Development of earthquakes review

Riferimento bibliografico per questo evento è il catalogo di Carrozzo et al.(1), che riporta in forma parametrica una ricostruzione dell’evento realizzata a partire dalla sintesi di Baratta (2). Quest’ultimo utilizzò per la descrizione del terremoto alcune corrispondenze comparse sulla "Gazzetta Universale", secondo le quali il movimento tellurico causò la totale rovina di San Pietro Patti, Oliveri, Scala, oltre a quella parziale di Patti e Milazzo.
Che a Naso, località epicentrale del sisma, i danni siano stati ingenti, è confermato dalla descrizione fornita da G.Incudine (3), il quale, oltre a datare la scossa al 10 marzo 1786, riporta una stima accurata dei guasti causati al paese dal sisma.
Mercalli (4) ricorda che il sisma causò il crollo di alcuni edifici a Patti e a Milazzo, e che colpì violentemente Messina. Presso la Biblioteca regionale di Messina è stato rinvenuto un manoscritto coevo al sisma ("Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici regolari minori"), nel quale vengono descritte quattro scosse, avvertite il 10 marzo 1786 a Messina: la prima rilevata alle 15 italiane (circa 8:30 GMT), abbastanza leggera, la seconda, attorno alle 17 e 45 (circa 11:15 GMT), di forza tale da procurare il suono delle campane della città, la terza, rilevata attorno alle 20 e 45 (circa 14:15 GMT), replicata in modo leggero attorno alle 21 (14:30 GMT), così forte da far cadere numerosi muri. Ancora secondo questa fonte coeva, anonima, sempre a causa di questo terremoto furono notevolmente danneggiate le città di Castroreale di Pozzo di Gotto.
Il ritrovamento di questo documento sincrono, che ripropone la datazione del terremoto in studio al 10 marzo, si è rivelato di grande importanza perché ha permesso di definire meglio il quadro macrosismico dell’evento, allargando i confini della zona danneggiata all’entroterra di Milazzo, in direzione della catena dei Peloritani, seguendo una direttrice già riscontrata nello studio di altri terremoti distruttivi che interessarono la zona (25 agosto 1613 e 10 maggio 1739).

Note

(1)
Carrozzo M.T., Cosentino M., Ferlito A., Giorgetti F., Patané G. e Riuscetti M.
Earthquakes catalogue of Calabria and Sicily (1783-1973), CNR, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», vol.93.
Roma 1975
(2)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(3)
Incudine G.
Naso illustrata.
Napoli 1882
(4)
Mercalli G.
I terremoti della Calabria meridionale e del messinese, in "Memorie della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL)", s.III, tomo 11, pp.117-266.
Roma 1897

Effects in the social context

Dalla documentazione disponibile si può desumere che l’amministrazione locale di Naso prese iniziative per valutare i danni subiti. I dati sono riportati da Incudine (1882) (1), che ebbe modo di consultare le fonti amministrative comunali oggi disperse o distrutte. Le perizie sugli effetti furono di tipo economico: i danni alla chiesa Madre, ad altre 7 chiese, a un monastero, all’edificio comunale, a forni e mura furono valutati in complessive 23.770 lire. I danni in 72 abitazioni private ammontarono a 41.362 lire.

Note

(1)
Incudine G.
Naso illustrata.
Napoli 1882

Theories and observations

Mercalli (1) non riteneva che la coincidenza tra l’evento sismico e il risvegliarsi dell’attività eruttiva di Vulcano, potesse essere considerato una prova sufficiente a dimostrare l’origine vulcanica di questo e degli altri terremoti che, in epoche diverse, colpirono la costa siciliana prospiciente alle isole Eolie.

Note

(1)
Mercalli G.
I terremoti della Calabria meridionale e del messinese, in "Memorie della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL)", s.III, tomo 11, pp.117-266.
Roma 1897

Major earthquake effects

La scossa avvenne alle ore 20:45 italiane (14:10 GMT ca.) del 10 marzo e colpì soprattutto le località della Sicilia settentrionale affacciate sul golfo di Patti. Gravi distruzioni si ebbero, in particolare, a Oliveri, San Piero Patti e Scala; crolli e gravi dissesti a Milazzo e a Patti. A Naso furono notevolmente danneggiate 72 case e vari edifici religiosi; a Messina caddero alcuni muri degli edifici in ricostruzione dopo i terremoti del 1783.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

Le fonti riportano 4 scosse il 10 marzo 1786: la prima alle 15 italiane (circa 8:30 GMT), abbastanza leggera; la seconda, attorno alle 17:45 (circa 11:15 GMT), di forza tale da procurare il suono delle campane della città; la terza, rilevata attorno alle 20:45 (circa 14:10 GMT), replicata in modo leggero attorno alle 21 (14:30 GMT), così forte da far cadere numerosi muri.

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
Baratta M.I terremoti in Italia, Pubblicazioni della Commissione Italiana per lo studio delle grandi calamità, vol.6.Scientific bibliography1936Firenze
Baratta M.I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).Catalogue1901Torino
*Biblioteca Regionale di Messina, Sala Rari, F.V. 285, Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici Regolari Minori, ms. sec.XVIII.Direct source0018
*Bologna, 1786.04.11, n.15.Indirect source1786Bologna
*Bologna, 1786.08.22, n.34.Indirect source1786Bologna
Boschi E., Ferrari G., Gasperini P., Guidoboni E., Smriglio G. e Valensise G.Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980, ING-SGA.Catalogue1995Bologna
Carrozzo M.T., Cosentino M., Ferlito A., Giorgetti F., Patané G. e Riuscetti M.Earthquakes catalogue of Calabria and Sicily (1783-1973), CNR, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», vol.93.Catalogue1975Roma
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De Marco G.Montecassino illustrato nei tre regni della natura con altre descrizioni riguardanti lo stesso luogo.Catalogue1888Napoli
*Gazeta de Madrid, 1786.05.02, n.35.Indirect source1786Madrid
*Gazzetta Universale, 1786.04.04, n.27.Indirect source1786Firenze
*Gazzetta Universale, 1786.04.07, n.16.Indirect source1786Assisi
*Gazzetta Universale, 1786.04.08, n.28.Indirect source1786Firenze
*Gazzetta Universale, 1786.05.06, n.36.Indirect source1786Firenze
*Gazzetta Universale, 1786.08.25, n.36.Indirect source1786Assisi
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Mercalli G.Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).Catalogue1883Milano
Mercalli G.I terremoti della Calabria meridionale e del messinese, in "Memorie della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL)", s.III, tomo 11, pp.117-266.Catalogue1897Roma
Perrey A.Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).Catalogue1848Bruxelles
Rezzadore P.Il mondo ne’ suoi fulgori e tremori.Catalogue1914Firenze

Felt Localities (10)

Locality Province Lat Lon Intensity
OliveriME38.123615.0603IX

Il paese fu quasi completamente distrutto (1).

(1)
Biblioteca Regionale di Messina, Sala Rari, F.V. 285, Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici Regolari Minori, ms. sec.XVIII.
0018

San Piero PattiME38.051414.9658IX

Il paese fu quasi completamente distrutto (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

ScalaME38.131915.0358IX

Il paese fu quasi completamente distrutto (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

MilazzoME38.223615.24VIII-IX

La scossa causò il crollo di parte dell’abitato (1).

(1)
Mercalli G.
I terremoti della Calabria meridionale e del messinese, in "Memorie della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL)", s.III, tomo 11, pp.117-266.
Roma 1897

PattiME38.138114.9656VIII-IX

La scossa causò il crollo di gran parte dell’abitato (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

CastrorealeME38.099215.2108VIII

Il paese fu gravemente danneggiato (1).

(1)
Biblioteca Regionale di Messina, Sala Rari, F.V. 285, Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici Regolari Minori, ms. sec.XVIII.
0018

Pozzo di GottoME38.151715.2317VIII

Il paese fu gravemente danneggiato (1).

(1)
Biblioteca Regionale di Messina, Sala Rari, F.V. 285, Diario della casa di Sant’Agata, dei PP. Chierici Regolari Minori, ms. sec.XVIII.
0018

TindariME38.141415.0447VIII

La scossa causò il crollo del santuario (1).

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901

NasoME38.121914.7875VII-VIII

Le scosse del 10 marzo e 24 luglio causarono danni a 72 case; vennero anche danneggiate la chiesa Madre, e le chiese di S.Pietro, del Salvatore, di S.Cono, di S.Biagio, S.Giovanni, S.Niccolò, del Soccorso, degli Angeli e il monastero di Santa Caterina. Lesioni anche al forno pubblico e alla Casa Comunale; le mura crollarono in diversi punti: nel Tocco, nel Piano del Castello, a Porta Marchesana. I danni economici furono valutati in L.65132 (1).

(1)
Incudine G.
Naso illustrata.
Napoli 1882

MessinaME38.186915.5492VII

La scossa causò il crollo di parecchie delle nuove case costruite dopo i terremoti del 1783 (1).

(1)
Mercalli G.
I terremoti della Calabria meridionale e del messinese, in "Memorie della Società Italiana delle Scienze (detta dei XL)", s.III, tomo 11, pp.117-266.
Roma 1897