The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1767 05 26 18 24 00 45.27 7.50 0.0 8.0 0 20 Valle di Lanzo


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1767 05 26 18:24 45.27 7.50 7.0 8.0 3 20 Valle di Lanzo
PFG 1767 05 26 18:24 45.25 7.50 8.0 - - - Fiano


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) basata su Baratta (1901) (1). Le fonti di Baratta sono costituite dai cataloghi di Perrey (1848) (2), De Rossi (1889) (3) e Mercalli (1897) (4), il quale utilizzò le "Effemeridi meteorologiche di Torino", un’ampia raccolta di osservazioni meteorologiche manoscritte di Somis di Chavries (Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino, 1767) (5).
La ricerca archivistica condotta per integrare le informazioni precedenti ha evidenziato il silenzio delle fonti amministrative e memorialistiche locali. Per quanto riguarda le fonti amministrative, risulta mancante l’apporto prezioso del fondo Intendenza di Torino, relativo agli anni 1742-1792 (Archivio di Stato di Torino), da cui Lanzo e Balangero dipendevano: infatti il fondo è andato distrutto nel corso della seconda guerra mondiale.
La ricerca ha utilizzato gli "Ordinati comunali": il vaglio del fondo "Ordinati" del comune di Lanzo del 1767-1768 (Biblioteca Civica di Lanzo, Archivio del comune, 57) (6) non ha tuttavia fornito notizie di un terremoto per quell’anno; il vaglio del fondo "Ordinati" della città di Torino (Archivio di Stato di Torino, Ordinati, vol.297) (7) non ha dato testimonianza di eventuali sussidi o interventi a favore delle comunità delle Valli di Lanzo.
Anche la ricerca presso gli archivi ecclesiastici ha dato esiti negativi. La relazione della visita pastorale del vescovo Rorengo di Rorà del 1769 (8) (Archivio della Curia Arcivescovile di Torino, VII/1/42) contiene numerose informazioni di chiese inagibili, di torri campanarie ricostruite, di cappelle ridotte in rovina, di danni agli intonaci interni relative a Lanzo e ai centri delle tre valli, ma il terremoto non è esplicitamente menzionato come causa. La relazione della visita pastorale del 1767 del vescovo Avogadro (Archivio della Curia Arcivescovile di Casale, Relazioni, vol.6) (9) nella Val di Lanzo non contiene informazione di effetti sismici.
La ricerca è stata quindi rivolta allo spoglio di fonti memorialistiche coeve. Nel Libro Mastro del Convento dei Cappuccini di Lanzo (Biblioteca Reale di Torino, St.P.25, Croniche de Capucini di Lanzo) (10) mancano le annotazioni relative agli anni compresi fra il 1762 e il 1783. Ponsillon (1790) (11) nelle sue memorie di viaggio nelle valli di Lanzo, che si svolse proprio poco dopo questo evento, non riporta notizie d’interesse. Sono state consultate con esito negativo alcune opere di erudizione locale basate su ampi spogli documentari, che fanno riferimento anche a calamità naturali: si tratta della descrizione delle valli di Lanzo, scritta nel XVIII secolo dal parroco Giovanni Tommaso Periolatto, edita a cura di Audisio (1975) (12), del saggio corografico di Clavarino (1867) (13), della cronaca di Cibrario (1868) (14), delle notizie storiche dei Milone (1914) (15), degli appunti storici di Rosa Brusin (1922) (16).
Va inoltre rilevato che la documentazione conservata attualmente presso le chiese parrocchiali di Lanzo e di Balangero non può fornire descrizioni specifiche poiché è prevalentemente ottocentesca e si limita ai soli registri parrocchiali. Notizie generiche dell’evento sono state reperite in 2 cronache giornalistiche coeve (17).
Nel catalogo di Perrey (1848) (18) il terremoto è datato al giorno 27 maggio 1767; Mercalli (1897) (19) e Baratta (1901) (20) sulla base delle "Effemeridi meteorologiche di Torino" (21) lo anticiparono al 26 maggio.

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(3)
De Rossi M.S.
Documenti raccolti dal defunto Conte Antonio Malvasia per la storia dei terremoti ed eruzioni vulcaniche massime d’Italia, in "Memorie della Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei", vol.5, pp.169-289.
Roma 1889
(4)
Mercalli G.
I terremoti della Liguria e del Piemonte.
Napoli 1897
(5)
Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino, Manoscritti, 118, I.Somis di Chiavrie, Osservazioni barometriche dal 1753 al 1793 dell’Osservatorio di Torino, sec.XVIII.

(6)
Biblioteca Civica di Lanzo, Archivio del Comune, Lanzo, 57, Ordinati del comune e della comunità di Lanzo (1764-1772).

(7)
Archivio di Stato di Torino, Ordinati, vol.297, Ordinati dell’illustrissima città di Torino, contessa di Grugliasco, per l’anno 1767.

(8)
Archivio della Curia Arcivescovile di Torino, VII/1/42, Visita pastorale Rorengo di Rorà, 1769-1770.

(9)
Archivio della Curia Vescovile di Casale, Relazioni, vol.6, tomo 2, Visita pastorale G.L.Avogadro (1760-1792).

(10)
Biblioteca Reale di Torino, St. P. 25, Croniche de’ Capucini di Lanzo, Libro Mastro del convento de’ Capucini di Lanzo.

(11)
Ponsillon A.
Voyage aux Vallées de Lanzo précédé d’une mémoire sur un orage du 2 juin 1789.
Torino 1790
(12)
Periolatto G.T.
Le memorie antiche di Lanzo e Valli, a cura di A.Audisio.
Torino 1975
(13)
Clavarino L.
Saggio di corografia statistica e storica delle Valli di Lanzo.
Torino 1867
(14)
Cibrario L.
Cronaca d’Usseglio, in Id., "Memorie storiche".
Torino 1868
(15)
Milone G. e Milone P.
Notizie delle Valli di Lanzo.
Torino 1914
(16)
Rosa Brusin C.
Balangero, Mathi, Villanova e Cafasse. Appunti di storia canavesana.
Venaria 1922
(17)
Magazzino Italiano, 1767.07.
Venezia 1767
Bologna, 1767.06.30, n.26.
Bologna 1767
(18)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(19)
Mercalli G.
I terremoti della Liguria e del Piemonte.
Napoli 1897
(20)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(21)
Biblioteca dell’Accademia delle Scienze di Torino, Manoscritti, 118, I.Somis di Chiavrie, Osservazioni barometriche dal 1753 al 1793 dell’Osservatorio di Torino, sec.XVIII.

In seguito alle guerre di successione nella prima metà del XVIII secolo i duchi di Savoia, ago della bilancia nella lotta di potere fra Francia e Spagna, ampliarono i loro possedimenti annettendo tutto il Piemonte e creando il Regno di Sardegna con capitale Torino. Gli antichi centri feudali furono quindi uniti al regno sabaudo e la loro amministrazione fu centralizzata e fatta dipendere dalla Intendenza di Torino. Lanzo e Balangero nell’anno 1767 dipendevano dall’Intendenza di Torino, del regno di Savoia.

Il terremoto avvenne il 26 maggio 1767 alle ore 18:24 GMT (ore 7 e 24 pomeridiane locali) e colpì la Valle di Lanzo, nel Piemonte occidentale. A Lanzo Torinese la scossa causò il crollo di alcune case, a Balangero la caduta delle mura di un vecchio castello e in un altro paese, di cui le fonti non fanno il nome, il crollo della volta di una chiesa. La scossa fu avvertita senza danni a Torino.

Il colle di Santa Cristina, nella valle omonima, fu visto "ondeggiare e fumare" (1).

Note

(1)
Bologna, 1767.06.30, n.26.
Bologna 1767