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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
17 04 174716:2043.21712.75b8.58.52401115.8!Appennino umbro-marchigianoItaly

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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1747 04 17 16 20 -- 43.22 12.75 0.0 8.5 0 111 Appennino umbro-marchigiano


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1747 04 17 16:20 43.22 12.75 8.5 8.5 24 109 Appennino umbro-marchigiano
PFG 1747 04 17 - 43.20 12.83 8.0 - - - Fiuminata


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

La bibliografia del Catalogo PFG (1985) rimanda per questo evento a una "comunicazione personale", senza possibilità di verifica, tuttavia la base informativa è senza dubbio il catalogo di Baratta (1901) (1), che cita come fonte un manoscritto definito genericamente "dell’Archivio di Stato di Roma", cui Baratta associò la notizia, riportata da Perrey (1848) (2), relativa a un evento sismico che nel 1747, senza data mensile, aveva colpito le città umbre di Foligno e Nocera.
Per integrare il quadro piuttosto scarno desumibile dalla letteratura sismologica, è stata condotta una ricerca archivistica presso l’Archivio di Stato di Roma, l’Archivio di Stato di Perugia, l’Archivio Segreto Vaticano e l’Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli.
All’Archivio di Stato di Roma è stato reperito il documento citato da Baratta (1901): si tratta di una lettera del vescovo di Nocera Umbra al prefetto della Congregazione del Buon Governo, datata 20 maggio 1747, nella quale vengono descritti i danni causati dal terremoto agli edifici privati ed ecclesiastici della città e del territorio circostante (3). La lettera è conservata nel fondo Camerale II, categoria "Terremoti", fascicolo "Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato", che contiene vari altri materiali: altre due lettere del vescovo di Nocera, datate 3 giugno e 20 giugno 1747, relative ai danni subiti dai paesi di Gualdo Tadino e Sigillo, suppliche e memoriali delle comunità danneggiate e annotazioni della Congregazione del Buon Governo sui provvedimenti da adottare a favore delle popolazioni danneggiate (4). Nello stesso fondo, nella serie "Epistolario" sono state reperite 11 copie di lettere inviate dal tesoriere generale al tesoriere dell’Umbria, al tesoriere di Spoleto, ai decemveri della provincia dell’Umbria, al vescovo di Nocera Umbra, al governatore di Nocera Umbra e al commissario di Gualdo Tadino (5). All’Archivio di Stato di Roma sono stati inoltre vagliati i fondi Camerale I e Congregazione del Buon Governo. Nel fondo Camerale I, nella serie "Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica", sono stati reperiti 3 chirografi di papa Benedetto XIV, che attestano gli interventi attuati dal governo pontificio: la donazione di 500 scudi al vescovo di Nocera Umbra per la ricostruzione del palazzo vescovile e l’esenzione parziale dal pagamento dei pesi camerali per Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo ed Annifo (6); è stato inoltre reperito un quarto chirografo (7), relativo a provvedimenti in favore di Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto e Poggio Sant’Ercolano, all’inizio del quale si riporta che la scossa che causò i danni in queste quattro località avvenne il 26 di giugno, mentre nel seguito del documento è affermato che i danni furono causati dalla stessa scossa che colpì Nocera Umbra, Sigillo, Gualdo Tadino e Fossato di Vico (scossa del 17 aprile); è pressoché certo che la datazione del 26 giugno sia dovuta ad un errore del funzionario che redasse il documento, e che la scossa che causò i danni nelle quattro località indicate dal chirografo fu effettivamente quella del 17 aprile. Sempre nel fondo Camerale I, nella serie "Chirografi" è stato reperito un’indice dei chirografi redatti tra il 1700 e il 1758 (8). Nel fondo Congregazione del Buon Governo, nella serie II (Atti per Luoghi) sono stati reperiti 7 documenti riguardanti Nocera Umbra (9), 11 documenti riguardanti Gualdo Tadino (10) e 2 documenti riguardanti Assisi (11); nella serie V (Lettere) sono state reperite 6 minute di lettere inviate dalla Congregazione ai pubblici amministratori delle località colpite dal terremoto (12); nella serie XI (Conti e tasse diverse) è stata reperita una nota riguardante le esenzioni concesse alle comunità (13); infine nella serie XIII (Registri e Vacchette) sono state viste la vacchetta 138 (Congregazioni Particolari) e la vacchetta 139 (Congregazioni Generali), che contengono rispettivamente l’annotazione di 4 riunioni e di 1 riunione della Congregazione in cui si discussero i provvedimenti finanziari in favore delle comunità colpite (14).
All’Archivio di Stato di Perugia, nel fondo Delegazione Apostolica, è stata reperita una lettera del segretario di Stato, Valenti Gonzaga, al governatore di Perugia (15).
All’Archivio Segreto Vaticano sono stati vagliati i fondi Segreteria di Stato e Congregazione del Concilio. Nel fondo Segreteria di Stato, nella serie "Vescovi", sono state reperite 2 lettere del governatore di Fabriano (16), 1 lettera del vescovo di Nocera (17) e 2 minute di lettere inviate al governatore di Fabriano e al vescovo di Nocera (18); mentre nella serie "Particolari" è stata reperita una supplica del gonfaloniere e dei priori di Nocera (19). Nel fondo Congregazione del Concilio sono infine state reperite 2 relazioni del vescovo di Camerino e Fabriano (20).
All’Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli è stata reperita la cronaca del convento (21) e una cronaca di padre Andrea da Casoli (XVIII sec.) (22); presso lo stesso archivio è conservata la perizia dei danni alla basilica di Santa Maria e degli Angeli redatta dall’architetto Carattoli (23), una parte della quale è stata pubblicata da Vignoli (1989) (24), uno studio che ricostruisce la storia del cantiere di Santa Maria degli Angeli.
È stata inoltre svolta una ricerca bibliografica che ha portato al reperimento di alcune fonti storiografiche d’interesse per la definizione di questo evento: Guerrieri (1933) (25); Sassi (1942) (26).
La vicinanza cronologica con altri due eventi sismici che insistettero in un’area assai prossima nel 1741 e nel 1751, e la marginalità del territorio colpito hanno probabilmente contribuito ad attutire la risonanza di questo terremoto sulla stampa coeva: l’evento non risulta infatti documentato né da relazioni a stampa, né da notizie pubblicate dalle gazzette dell’epoca. Il terremoto è stato analizzato da Monachesi et al. (1983) (27), che hanno focalizzato la loro attenzione sugli effetti nel territorio marchigiano dell’alta valle dell’Esino, utilizzando documentazione degli archivi comunali; in GNDT (1997) (28), l’analisi di questo terremoto è sintetizzata sulla base di uno studio non pubblicato di Monachesi del 1987, non reperibile.

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(3)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 maggio 1747.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica dei priori della Terra di Sigillo al papa Benedetto XIV, Sigillo aprile 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione di Nocera Umbra al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione della Terra di Gualdo al papa Benedetto XIV, Gualdo Tadino maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica della Comunità della Terra di Fossato al papa Benedetto XIV, Fossato di Vico maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 3 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Nota della Segreteria della Sacra Congregazione del Buon Governo relativa alla stesura del chirografo a favore delle Comunità di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Roma settembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Nota della Segreteria della Sacra Congregazione del Buon Governo relativa alla stesura del chirografo a favore della Città di Nocera, Roma settembre 1747.

(5)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.328, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere dell’Umbria, Roma 3 maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.338, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 5 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.339, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, ff.339-340, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.341, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere di Spoleto, Roma 19 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.346, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere di Spoleto, Roma 22 novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.346, Copia di lettera del tesoriere generale ai decemviri della provincia dell’Umbria, Roma 22 novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.181v, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 5 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.187v, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.192r, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1748, Copia di lettera del tesoriere generale al commissario di Gualdo Tadino, Roma 4 settembre 1748.

(6)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.84, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del vescovo di Nocera, Roma 19 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.424 (1749), f.185, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del Castello di Nifo, Roma 9 aprile 1749.

(7)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748

(8)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.222, Indice de’ chirografi essistenti negli atti del signor Silvestro Antonio Mariotti segretario e cancelliere della Reverenda Camera Apostolica dall’anno 1700 a tutto il 1758.

(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 20 maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Memoriale dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra aprile 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del luogotenente Girolamo Bontadori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 9 marzo 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Copia autentica del verbale del Pubblico Consiglio della Città di Nocera del 18 febbraio 1748 redatta dal segretario della Comunità notaio Rinaldo Giacobuzi, Nocera Umbra 20 febbraio 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Supplica dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Perizia dei lavori necessari per il restauro delle case di Monte Usente della Comunità di Nocera redatta dal maestro muratore Aristeo Centi, Nocera Umbra novembre 1747.

(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 18 marzo 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica del priore e dei monaci del convento di Sant'Agostino di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino febbraio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro del convento di S.Agostino di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino febbraio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro degli edifici pubblici di Gualdo Tadino redatta dai capi maestri muratori Antonio Vannoni e Giacomo Chini e attestata dal segretario priorale notaio Matteo Fanucci, Gualdo Tadino 26 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del luogotenente di Perugia Girolamo Bontadosi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 11 maggio 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 6 aprile 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Memoriale della Comunità e della popolazione di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino maggio 1748.

(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Lettera del governatore di Assisi Cesare Grillotti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi 21 novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Supplica dei pubblici rappresentanti di Assisi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi novembre 1747.

(12)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 29 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 19 agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 11 novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.137 (1748, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 16 marzo 1748.

(13)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.

(14)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 138, Congregazioni particolari (1747), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 139, Congregazioni generali (1748), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.

(15)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica, b.279, Lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al governatore di Perugia, Roma 12 luglio 1747.

(16)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 21 aprile 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 28 aprile 1747.

(17)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra 27 maggio 1747.

(18)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al governatore di Fabriano Emerico Bolognini, Roma 6 maggio 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé, Roma 7 giugno 1747.

(19)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Particolari, vol.227, Supplica del gonfaloniere e dei priori di Nocera Umbra al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Nocera Umbra 22 aprile 1747.

(20)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 17 novembre 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 30 ottobre 1750.

(21)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala B, scansia IX/b, vol.6, Cronaca del Convento 1705-1834.

(22)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala A, scansia VII, P. Andrea da Casoli, Umbria Serafica, sec.XVIII.

(23)
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Perizia del Sig. Arch. Carattoli sulle riparazioni da farsi nella Basilica, 31 maggio 1751.

(24)
Vignoli F.
La fabbrica alessiana e il cantiere di Santa Maria degli Angeli dal XVI al XIX secolo, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.97-159.
Perugia 1989
(25)
Guerrieri R.
Storia civile ed ecclesiastica del Comune di Gualdo Tadino.
Gubbio 1933
(26)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
(27)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
(28)
Castelli V., Monachesi G. e Stucchi M. (a cura di)
La sismicità maggiore dell’Appennino umbro-marchigiano, Rapporto tecnico, CNR-GNDT.
Macerata-Milano 1997

Effects in the social context

La zona colpita faceva parte dello stato della Chiesa. Era un’area marginale dal punto di vista economico; la maggior parte della popolazione era dedita all’agricoltura e all’allevamento. A Belvedere morì una persona; a Gualdo Tadino numerose persone furono gravemente ferite.
La documentazione amministrativa reperita fornisce informazioni dettagliate per Nocera Umbra e la sua diocesi, che comprendeva le località più gravemente colpite dal terremoto (Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico e Sasso Ferrato), e informazioni meno sistematiche per l’area marchigiana colpita, in merito al contesto storico e socio-economico sul quale insistette il terremoto, ai suoi effetti sociali ed economici indotti e alle reazioni istituzionali e popolari all’evento sismico.
Quanto allo stato economico di Nocera Umbra, che qualche anno prima del terremoto era stata posta sotto assedio, cannoneggiata e quindi saccheggiata da parte delle truppe spagnole, e della sua diocesi, è attestato che la popolazione era particolarmente povera: in quegli anni le comunità locali avevano accumulato ingenti debiti fiscali verso l’erario come conseguenza, tra l’altro, delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe straniere che di frequente attraversavano l’area umbra. Il terremoto del 1747 aggravò la difficile congiuntura economica dell’intera diocesi, tanto che il governatore generale dell’Umbria espresse alla Congregazione del Buon Governo il timore che, qualora l’amministrazione pontificia non fosse tempestivamente intervenuta con provvedimenti finanziari volti a riparare ai danni causati dal terremoto, i contadini sarebbero stati costretti ad abbandonare le loro case e le coltivazioni. In seguito ai danni causati dal terremoto alle abitazioni di Nocera Umbra, alcuni degli abitanti furono costretti ad abbandonarle e altri si sistemarono nei primi piani, che erano stati meno danneggiati. Fuori dalla città si trovò rifugio presso i palazzi dei Bagni (l’attuale località Bagni di Nocera). Il vescovo Chiappé ordinò numerose funzioni penitenziali ed orazioni ai santi protettori della città per lo svolgimento delle quali ricorse all’aiuto di missionari gesuiti; a causa dei danni subiti dalle chiese, le celebrazioni religiose furono tenute in alcune cappelle minori.
Le informazioni più dettagliate sugli assetti economici e produttivi delle comunità colpite sono quelle che riguardano Gualdo Tadino. In questa località le raccolte agricole degli ultimi sette anni erano state scarsissime; in particolare il grano raccolto nel 1747 non permetteva l’autosostentamento della comunità, che dovette pertanto richiedere alla Congregazione del Buon Governo l’autorizzazione a contrarre un debito pari a 2.000 scudi per acquistare beni alimentari. La documentazione amministrativa reperita fornisce inoltre il quadro della complessa situazione fiscale di questa località, la cui comunità doveva ogni anno versare all’erario circa 1.800 scudi. è attestato che nel 1747 la comunità non era stata in grado di pagare gran parte (1152,76 scudi) dei pesi camerali, e che i pegni depositati a garanzia degli ingenti debiti contratti sia dalla comunità sia dai privati giacevano non riscattati da molti mesi, tanto che il loro stato di deperimento era avanzato.
In considerazione della gravosa condizione economica di Gualdo Tadino, nel 1748 il suo commissario e il luogotenente di Perugia chiesero alla Congregazione del Buon Governo di concedere un sussidio con il quale si sarebbero pagate le somme dovute al camerlengo, il quale avrebbe poi così potuto versare alla tesoreria umbra i pesi camerali inesatti. Sebbene dalla documentazione archivistica non risulta che questa richiesta sia stata accolta dalla Congregazione, un’importante memoria scritta nel maggio del 1748 dalla comunità di Gualdo sostiene che il debito era stato comunque in gran parte saldato, tanto che al 20 di aprile la comunità andava debitrice per pesi camerali relativi al 1747 per soli 113,71 scudi. La rilevenza di questa memoria, che era stata scritta per sollecitare l’intervento delle Congregazione del Buon Governo nella lite giudiziaria che aveva visto coinvolti da una parte Stefano Coppari, concessionario dell’esazione dell’imposta sul consumo di vino, dall’altra la comunità di Gualdo, risiede nel fatto che rivela come il provvedimento finanziario di regola disposto dalle autorità pontificie, le esenzioni dai pesi camerali, fosse parzialmente inefficace, in quanto non portava alcun beneficio alle fasce più povere della popolazione, che non avendo proprietà immobiliari avrebbero potuto trarre vantaggio soltanto da esenzioni dalle imposte sui consumi.
In seguito alla scossa del 17 aprile gli abitanti abbandonarono le loro abitazioni e si portarono in campagna incuranti delle intemperie stagionali e della scarsezza di cibo. Il clero si rifiutò di celebrare messe e altre funzioni per evitare che i convenuti fossero sorpresi dal crollo degli edifici di culto. Anche a Fabriano dopo la forte scossa del 17 aprile la popolazione si rifugiò in campagna, dove alloggiò in baracche; il vescovo del luogo dispose numerose orazioni e suppliche per impetrare al Signore la fine del terremoto.
Il "corpus" documentario disponibile attesta inoltre sia il processo di acquisizione delle informazioni sui danni causati dal terremoto da parte delle autorità pontificie sia i provvedimenti adottati per riparare ai danni causati. Questa documentazione riguarda le località più colpite dal terremoto: in Umbria Nocera Umbra e il suo podere di Monte Sente, Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico, Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto, Porto Sant’Ercolano, Annifo e Sassoferrato; nelle Marche Fabriano e Camerino.
Nell’aprile del 1747 la comunità di Nocera Umbra informò la Congregazione del Buon Governo e la Segreteria di Stato dei danni causati dal terremoto, in particolare di quelli relativi al palazzo priorale, che erano stati stimati pari a 160 scudi circa, e richiese di essere esentata dal pagamento dei pesi camerali per almeno 10 anni. Nel maggio successivo i danni causati dal terremoto a Nocera e territorio furono oggetto di una intensa corrispondenza amministrativa prodotta dalla tesoreria generale dello Stato Pontificio, dalla comunità nocerina, dal vescovo Chiappé e dal governatore generale dell’Umbria, Sceriman. Il 3 maggio il tesoriere generale ordinò al tesoriere dell’Umbria di procedere alla riparazione dei danni al palazzo del governatore di Nocera, che erano stati stimati pari a 38,64 scudi; nello stesso mese, mentre il consiglio comunale informava il papa dei danni subiti e gli rivolgeva la supplica di accordare a Nocera esenzioni fiscali, il vescovo Chiappé, con due lettere, una del 20, rivolta alla Congregazione, una del 27, rivolta allo stesso papa, dopo aver riportato un quadro dei danni subiti e della condizione economico-finanziaria della sua diocesi, fece sue le richieste della comunità di Nocera; infine il governatore di Perugia, con due lettere del 20 e del 27 maggio, informò la Congregazione che la stima dei danni al palazzo priorale fatta dalla comunità era valida e che lui stesso si era recato nei luoghi più colpiti dal terremoto (oltre a Nocera Umbra anche Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico e Sassoferrato), cosa che gli aveva permesso di verificare l’effettiva necessità di un intervento da parte delle autorità centrali.
In giugno la Congregazione, cui nel frattempo Chiappé aveva nuovamente notificato i danni e le condizioni economiche della sua diocesi, ordinò al governatore di Perugia di procedere alla gara di appalto per la riparazione del palazzo priorale e gli promise che il papa sarebbe prontamente intervenuto in favore dell’area colpita; al contempo però informò Chiappé che al momento non era possibile soddisfare le richieste di intervento.
In luglio il segretario di Stato, Valenti Gonzaga, ordinò al governatore generale di compiere gli interventi necessari a Nocera, salvo il rispetto delle competenze della Congregazione; il tesoriere generale informò il governatore di Nocera del fatto che il papa aveva deciso di disporre al più presto esenzioni fiscali in favore della città, provvedimento che fu poi effettivamente preso in settembre, e informò inoltre il vescovo Chiappé del fatto che il papa stava per disporre una donazione di 500 scudi per la riparazione del vescovado. Questo povvedimento fu preso con il chirografo del 19 di luglio, con il quale il papa ordinò alla Camera apostolica l’elargizione di un sussidio di 500 scudi al vescovo di Nocera. Lo stesso giorno il tesoriere generale diede al tesoriere di Spoleto l’ordine di far eseguire il provvedimento del papa.
Con il chirografo del 30 settembre, dopo che la Congregazione aveva stabilito nel dettaglio il modo in cui il testo avrebbe dovuto essere redatto, il papa accolse le richieste di esenzione fiscale delle comunità di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico e Sigillo. Per queste comunità fu disposta l’esenzione per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, esclusi la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati. L’esenzione fu prevista per il periodo compreso dall’1 gennaio 1747 a tutto il dicembre 1749. I pesi camerali relativi all’anno 1747 sarebbero comunque stati esatti, ma il loro ammontare sarebbe stato depositato presso le comunità, i Monte di Pietà o presso i camerlenghi, rimanendo a disposizione del prefetto della Congregazione del Buon Governo per essere impiegato nella ricostruzione e nel restauro delle abitazioni danneggiate. L’ammontare complessivo di questi provvedimenti finanziari fu pari a 4.106,25 scudi per Nocera Umbra, 3.780,43 scudi per Gualdo Tadino, 1.300,15 scudi per Fossato di Vico e 959 scudi,19 per Sigillo. L’ordine di esecuzione del provvedimento fu spedito dal tesoriere generale (che contestualmente informò i decemviri dell’Umbria) a quello di Spoleto il 22 di novembre. Nello stesso mese la comunità di Nocera informò la Congregazione dei danni causati dal terremoto in un suo podere, quello del Monte Sente, dove le abitazioni avevano subito danni per 40 scudi circa, e chiese il permesso di utilizzare per le riparazione propri fondi, poiché quelli della comunità di Monte Sente erano insufficienti. Le procedure per l’accoglimento della domanda richiesero alcuni mesi, coinvolgendo anche altre unità istituzionali, come il governatore e il luogotenente di Perugia, finché il 16 di marzo la Congregazione ordinò al governatore di Perugia di far partire l’appalto per le riparazioni necessarie.
La documentazione amministrativa relativa a Gualdo Tadino attesta tra l’altro gli effetti di una precedente scossa di terremoto, avvenuta il 26 di gennaio. Questa scossa aveva causato danni stimati pari a 127,9 scudi al monastero di S.Agostino, le cui rendite non erano sufficienti a sostenere i costi di riparazione. Per questa ragione i monaci del convento e il commissario di Gualdo, Nanni, richiesero alla Congregazione che il monastero fosse esentato dal pagamento dei pesi camerali per 4 anni.
Dopo la scossa del 17 aprile la comunità di Gualdo supplicò il papa di prendere provvedimenti per riparare ai danni causati dal terremoto; questa richiesta fu sostenuta dalle già ricordate lettere di Sceriman e Chiappé. Le prime stime dei danni, con relative richieste di intervento, furono prodotte tra luglio ed agosto: una perizia attesta che sarebbero stati necessari 274 scudi per le spese di riparazione; questa somma, nelle successive suppliche e lettere della comunità e del commissario di Gualdo Tadino (cui la Congregazione aveva richiesto di verificare i dati forniti dalla comunità gualdese) fu elevata a circa 300 scudi, per il reperimento di 2/3 dei quali fu richiesto il permesso di ricorrere ad un prestito.
In agosto la Congregazione ordinò al commissario di riferire sulle condizioni delle strade, che erano state danneggiate, e di fare istanza formale per le riparazioni necessarie; in settembre il tesoriere generale informò il commissario di aver ordinato al tesoriere di Spoleto di far eseguire le riparazioni necessarie alla rocca (palazzo del governatore), il cui costo era stato stimato pari a 56,10 scudi, e gli ordinò di vigilare sulle riparazioni. Il 30 di settembre fu quindi disposta dal papa la già ricordata esenzione triennale dai pesi camerali che riguardava anche Gualdo Tadino. Come già per Nocera Umbra e Gualdo Tadino, anche per Sigillo e Fossato di Vico le procedure amministrative che portarono al chirografo papale del 30 settembre 1741 ebbero inizio con le suppliche al papa delle rispettive comunità. Per Fossato di Vico è disponbile ulteriore documentazione, attestante che il tesoriere generale dello Stato Pontificio nel luglio del 1747 richiese al vescovo di Chiappé di verificare la consistenza dei danni in questa località.
Con un terzo chirografo, redatto il 13 luglio 1748, il papa estese alle comunità di Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto e Poggio Sant’Ercolano le esenzioni precedentemente accordate alle comunità di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico e Sigillo. Fu così disposto che (i) i pesi camerali relatvi al 1748, esclusi la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati, fossero depositati presso il Monte di Pietà di Perugia o il camerlengo della stessa città e messi a disposizione del prefetto della Congregazione affinché li utilizzasse per compiere i lavori di riparazione necessari; e che (ii) le 4 località fossero esentate dal pagamento dei pesi camerali relativi al biennio 1749-1750, sempre fatta eccezione per la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati. L’ammontare complessivo di questi provvedimenti finanziari fu pari 509,30 scudi e 2 paoli per Casa Castalda, a 140,93 scudi per Poggio Sant’Ercolano, 379,08 scudi per Pieve di Compresseto e a 132,84 scudi per Collemincio. Va qui precisato che questo chirografo presenta una contraddizione nell’indicazione del terremoto: da una parte asserisce infatti che le esenzioni furono accordate "come appunto per simile contingenza aggraziammo ultimamente le comunità di Nocera [...] danneggiate dallo stesso terremoto" (cioè il 17 aprile 1747), dall’altra asserisce che le località oggetto del chirografo furono danneggiate da una scossa che sarebbe avvenuta il 26 giugno del 1747. Questa seconda indicazione, che compare all’inizio del testo, deve essere probabilmente considerata un errore del funzionario che redasse il chirografo.
Analogo provvedimento fu in seguito adottato, con il chirografo datato 9 aprile 1749, in favore della comunità di Annifo, che non era in grado di sostenere i costi dei lavori di ricostruzione della chiesa e dell’abitazione del parroco, stimati in 2.500 scudi. L’esenzione fu disposta per il periodo compreso tra l’1 gennaio 1748 e il 31 dicembre 1750. L’ammontare complessivo fu di 198,13 scudi.
Dalla documentazione reperita non risultano interventi delle autorità centrali in favore di Assisi, sebbene i suoi rappresentanti e il suo governatore avessero notificato alla Congregazione l’entità dei danni subiti, e in favore delle località colpite in area marchigiana. Per Assisi fu stimato che i danni al palazzo priorale sarebbero ascesi a 383,5 scudi; a Camerino, per il restauro della cattedrale, il cui costo era stato valutato pari a circa 3.000 scudi, il vescovo di Camerino e Fabriano utilizzò 300 scudi del suo patrimonio personale e promosse collette ed elemosine presso la popolazione locale.
Quanto alle principali ricostruzioni e restauri, per Nocera Umbra è attestato che entro tre mesi dal terremoto le autorità pontificie avevano disposto gli interventi di riparazione per (i) il palazzo del governatore, che aveva subito danni pari a 38,64 scudi, per la cui riparazione in maggio il tesoriere generale aveva ordinato al tesoriere dell’Umbria di far partire l’appalto relativo; (ii) il palazzo priorale, i cui danni ammontavano a 160 scudi, per la riparazione del quale in giugno la Congregazione ordinò al governatore di Perugia di far partire l’appalto; (ii) il palazzo vescovile, per la cui riparazione in luglio il papa donò 500 scudi. Per Gualdo Tadino è attestato che nel settembre del 1747 il tesoriere generale informò il commissario di Gualdo di aver ordinato al tesoriere provinciale di far eseguire i lavori di riparazione della rocca (palazzo del governatore), che aveva subito danni per 56,10 scudi). Per Camerino è attestato che la ripararzione della cattedrale e, in particolare, la totale ricostruzione della sua facciata, fu completata entro il 1750.
In seguito al terremoto del 1747 le comunità colpite fecero eseguire alcune perizie dei danni. Una perizia del novembre 1747 fatta eseguire dalla comunità di Nocera Umbra attesta che il complesso di case di Monte Sente aveva bisogno di lavori di riparazione per 40 scudi, consistenti nel rifacimento di una facciata, di una cantonata, del pavimento della cucina, della mangiatoia e delle spallette di una porta, nel rinforzo dei tetti con tre travi, e nella riparazione dei tetti. A Gualdo Tadino furono periziati il monastero di S.Agostino e gli edifici pubblici danneggiati dal terremoto (il complesso del palazzo comunale e il mulino di campagna). Il monastero aveva bisogno di lavori di riparazione per 127,9 scudi, necessari a rinforzare le stanze della foresteria, a rifare un muro e ricoprire con nuovi coppi un tetto, a riparare una facciata della cantina e un pezzo del muro che circondava l’orto, a rimettere cinque travi sul soffitto del dormitorio. Gli edifici pubblici avevano invece bisogno di lavori per un costo stimato pari a 274 scudi, necessari per riparare i tetti ed i muri, che erano gravemente fessurati. L’architetto Carattoli periziò la basilica di Santa Maria degli Angeli, rilevando che i fianchi della chiesa erano stati gravemente fessurati, nel coro si era aperta una profonda spaccatura, alcuni pilastri della navata erano in cattivo stato, il frontespizio della facciata era fortemente inclinato verso la piazza e che l’acqua aveva infiltrato la chiesa in più punti. Delle riparazioni consigliate da Carattoli furono eseguite soltanto l’imbiancatura totale della chiesa e la copertura con piombo del cornicione mediano della cupola.

Demography elements

La popolazione di Annifo era pari a circa 200-250 abitanti (1).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.424 (1749), f.185, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del Castello di Nifo, Roma 9 aprile 1749.

Social and economic effects

La documentazione amministrativa reperita fornisce informazioni dettagliate per Nocera Umbra e la sua diocesi, che comprendeva le località più gravemente colpite dal terremoto (Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico e Sasso Ferrato), e qualche informazione su Fabriano, in merito al contesto storico ed economico sul quale insistette il terremoto, ai suoi effetti sociali ed economici e alle reazioni popolari.
Qualche anno prima del terremoto Nocera Umbra era stata posta sotto assedio, cannoneggiata e quindi saccheggiata da parte delle truppe spagnole. Quanto allo stato economico della città e della sua diocesi, è attestato che la popolazione era particolarmente povera: in quegli anni le comunità locali avevano accumulato ingenti debiti fiscali verso l’erario come conseguenza, tra l’altro, delle spese sostenute per il mantenimento delle truppe straniere che di frequente attraversavano l’area umbra. è inoltre attestato che a Nocera, la cui comunità doveva versare all’erario 2676 scudi l’anno, le entrate della curia vescovile non superavano gli 800 scudi annui, una somma di denaro cui il vescovo Chiappé doveva spesso attingere per distribuire elemosine ai moltissimi poveri della città e del suo territorio. Il terremoto del 1747 aggravò la difficile congiuntura economica dell’intera diocesi, tanto che il governatore generale dell’Umbria espresse alla Congregazione del Buon Governo il timore che, qualora l’amministrazione pontificia non fosse tempestivamente intervenuta con provvedimenti finanziari volti a riparare ai danni causati dal terremoto, i contadini sarebbero stati costretti ad abbandonare le loro case e le coltivazioni (1).
In seguito ai danni causati dal terremoto alle abitazioni di Nocera Umbra, alcuni degli abitanti furono costretti ad abbandonarle e altri si sistemarono nei primi piani, che erano stati meno danneggiati. Fuori dalla città si trovò rifugio presso i palazzi dei Bagni (l’attuale località Bagni di Nocera). Il vescovo Chiappé ordinò numerose funzioni penitenziali ed orazioni ai santi protettori della città per lo svolgimento delle quali ricorse all’aiuto di missionari gesuiti; a causa dei danni subiti dalle chiese, le celebrazioni religiose furono tenute in alcune cappelle minori (2).
La documentazione reperita ha fornito informazioni dettagliate per Gualdo Tadino. In questa località le raccolte degli ultimi sette anni erano state scarsissime; in particolare il grano raccolto nel 1747 non permetteva l’autosostentamento della comunità, che dovette pertanto richiedere alla Congregazione del Buon Governo l’autorizzazione a contrarre un debito pari a 2.000 scudi per acquistare beni alimentari. La documentazione amministrativa reperita fornisce inoltre il quadro della complessa situazione fiscale di Gualdo Tadino, la cui comunità doveva ogni anno versare all’erario circa 1.800 scudi. Questi dati sono di particolare interesse in quanto chariscono nel dettaglio la condizione economica e gli assetti produttivi di Gualdo Tadino negli anni che precedettero e seguirono il terremoto. è attestato che nel 1747 la comunità non era stata in grado di pagare gran parte (1152,76 scudi) dei pesi camerali, e che i pegni depositati a garanzia degli ingenti debiti contratti sia dalla comunità sia dai privati giacevano non riscattati da molti mesi, tanto che il loro stato di deperimento era avanzato. In considerazione della gravosa condizione economica di Gualdo Tadino, nel 1748 il suo commissario e il luogotenente di Perugia chiesero alla Congregazione del Buon Governo di concedere un sussidio con il quale si sarebbero pagate le somme dovute al camerlengo, il quale avrebbe poi così potuto versare alla tesoreria umbra i pesi camerali inesatti. Sebbene dalla documentazione archivistica non risulta che questa richiesta sia stata accolta dalla Congregazione, un’importante memoria scritta nel maggio del 1748 dalla comunità di Gualdo (3) sostiene che il debito era stato comunque in gran parte saldato, tanto che al 20 di aprile la comunità andava debitrice per pesi camerali relativi al 1747 per soli 113,71 scudi. Questa memoria riporta inoltre il bilancio presuntivo del 1748, dal quale possono essere desunte informazioni dettagliate e puntuali sulla vita economica della comunità gualdese: le sue entrate consistevano ne (i) le tasse comunali sulle persone e sulle famiglie (nell’insieme quasi 550 scudi); (ii) le attività del forno per il macinato, del macello, dello spaccio per il pane, del mulino e delle pizzicherie (nell’insieme poco meno di 500 scudi); (iii) i diritti per il pascolo e la semina dei campi e per il taglio del bosco (nell’insieme circa 340 scudi); (iv) il dazio per il bestiame (100 scudi) e (v) altri dazi e partite minori (circa 25 scudi). Le entrate ammontavano così globalmente a poco più di 1.500 scudi, con uno sbilancio negativo largamente superiore ai 100 scudi rispetto alle uscite, che erano così composte: (i) imposte per circa 580 scudi non comprese nell’esenzione parziale dai pesi camerali accordata alla comunità da papa Benedetto XIV a seguito del terremoto del 1747, provvedimento che permise alla comunità di risparmiare 1260,14 scudi l’anno per tre anni; altre imposte (oltre 240 scudi); (iii) compensi maggiori (medico, chirurgo, esattore, segretario, maestro, predicatore, cuoco) per un ammontare complessivo di circa 580 scudi; (iv) compensi minori (moderatore dell’orologio, procuratore dei poveri, revisori dei conti, governatori delle armi, balivo) per un ammontare complessivo di circa 20 scudi; (v) manutenzione di strade (poco più di 50 scudi); (vi) spese straordinarie (86 scudi); (vii) costi di gestione della mensa comunale (30 scudi); (viii) spese sostenute per festività religiose e compensi agli ordini religiosi (circa 35 scudi); (ix) partite minori (12 scudi). La memoria era stata scritta per sollecitare l’attenzione della Congregazione sul grave conflitto che aveva coinvolto la comunità di Gualdo Tadino e Stefano Coppari, concessionario della riscossione delle imposte sul vino a Gualdo: il problema era sorto allorché il consiglio gualdese aveva deliberato che le esenzioni dai pesi camerali concesse dal papa comprendessero anche le imposte sul consumo di vino, prevedendo peraltro un risarcimento a Coppari per il mancato introito; questa deliberazione, inizialmente approvata dalla Congregazione, fu impugnata da Coppari, cosa che provocò una lunga e complessa lite giudiziaria il cui contendere riguardava in sintesi il modo in cui si dovessero intendere le esenzioni dai pesi camerali: in senso estensivo, e cioè comprendenti anche le imposte sui consumi, come voleva il consiglio di Gualdo, o in senso restrittivo, cioè limitate alle imposte gravanti sulle proprietà dei cittadini, come voleva Coppari. La soluzione della lite non è nota; si sa però che nonostante le gravi accuse contro Coppari contenute nella memoria, quest’ultimo nel 1752 fu nominato dalla Congregazione "deputato di probità" con l’incarico di gestire le somme messe a disposizione per la ricostruzione della città nuovamente colpita da un terremoto nel 1751. La lite sull’esazione delle imposte sul consumo del vino rivela che il provvedimento finanziario di regola disposto dalle autorità pontificie, le esenzioni dai pesi camerali, era parzialmente inefficace, in quanto non portava alcun beneficio alle fasce più povere della popolazione, che non avevndo proprietà immobiliari avrebbero potuto trarre vantaggio soltanto da esenzioni di imposte sui consumi. La documentazione disponibile rivela infine le reazioni popolari al terremoto: in seguito alla scossa del 17 aprile gli abitanti abbandonarono le loro abitazioni e si portarono in campagna incuranti delle intemperie stagionali e della scarsezza di cibo. Il clero si rifiutò di celebrare messe e altre funzioni per evitare che i convenuti fossero sorpresi dal crollo degli edifici di culto (4).
È inoltre attestato che a Fabriano dopo la forte scossa del 17 aprile la popoalzione si rifugiò in campagna, dove alloggiò in baracche, e che il vescovo del luogo dispose numerose orazioni e suppliche per impetrare al Signore la fine del terremoto (5).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione di Nocera Umbra al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 3 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione di Nocera Umbra al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 maggio 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra 27 maggio 1747.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Memoriale della Comunità e della popolazione di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino maggio 1748.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione della Terra di Gualdo al papa Benedetto XIV, Gualdo Tadino maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del luogotenente di Perugia Girolamo Bontadosi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 11 maggio 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 6 aprile 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Memoriale della Comunità e della popolazione di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino maggio 1748.

(5)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 28 aprile 1747.

Institutional and administrative response

Il "corpus" documentario disponibile attesta sia il processo di acquisizione delle informazioni sui danni causati dal terremoto da parte delle autorità pontificie sia i provvedimenti adottati per riparare ai danni causati. Questa documentazione riguarda le località più colpite dal terremoto: in Umbria Nocera Umbra e il suo podere di Monte Sente, Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico, Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto, Porto Sant’Ercolano, Annifo e Sassoferrato; nelle Marche Fabriano e Camerino.
Nell’aprile del 1747 la comunità di Nocera Umbra informò la Congregazione del Buon Governo e la Segreteria di Stato dei danni causati dal terremoto, in particolare di quelli relativi al palazzo priorale, che erano stati stimati pari a 160 scudi circa, e richiese di essere esentata dal pagamento dei pesi camerali per almeno 10 anni (1). Nel maggio successivo i danni causati dal terremoto a Nocera e territorio furono oggetto di una intensa corrispondenza amministrativa prodotta dalla tesoreria generale dello Stato Pontificio, dalla comunità nocerina, dal vescovo Chiappé e dal governatore generale dell’Umbria, Sceriman. Il 3 maggio il tesoriere generale ordinò al tesoriere dell’Umbria di procedere alla riparazione dei danni al palazzo del governatore di Nocera, che erano stati stimati pari a 38,64 scudi (2); nello stesso mese, mentre il consiglio comunale informava il papa dei danni subiti e gli rivolgeva la supplica di accordare a Nocera esenzioni fiscali (3), il vescovo Chiappé, con due lettere, una del 20, rivolta alla Congregazione, una del 27, rivolta allo stesso papa, dopo aver riportato un quadro dei danni subiti e della condizione economico-finanziaria della sua diocesi, fece sue le richieste della comunità di Nocera (4); infine il governatore di Perugia, con due lettere del 20 e del 27 maggio, informò la Congregazione che la stima dei danni al palazzo priorale fatta dalla comunità era valida e che lui stesso si era recato nei luoghi più colpiti dal terremoto (oltre a Nocera Umbra anche Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico e Sassoferrato), cosa che gli aveva permesso di verificare l’effettiva necessità di un intervento da parte delle autorità centrali (5). In giugno la Congregazione, cui nel frattempo Chiappé aveva nuovamente notificato i danni e le condizioni economiche della sua diocesi (6), ordinò al governatore di Perugia di procedere alla gara di appalto per la riparazione del palazzo priorale (7) e gli promise che il papa sarebbe prontamente intervenuto in favore dell’area colpita (8); al contempo però informò Chiappé che al momento non era possibile soddisfare le richieste di intervento (9). In luglio il segretario di Stato, Valenti Gonzaga, ordinò al governatore generale di compiere gli interventi necessari a Nocera, salvo il rispetto delle competenze della Congregazione (10); il tesoriere generale informò il governatore di Nocera del fatto che il papa aveva deciso di disporre al più presto esenzioni fiscali in favore della città (11), provvedimento che fu poi effettivamente preso in settembre, e informò inoltre il vescovo Chiappé del fatto che il papa stava per disporre una donazione di 500 scudi per la riparazione del vescovado (12). Questo povvedimento fu preso con il chirografo del 19 di luglio, con il quale il papa ordinò alla Camera apostolica l’elargizione di un sussidio di 500 scudi al vescovo di Nocera (13). Lo stesso giorno il tesoriere generale diede al tesoriere di Spoleto l’ordine di far eseguire il provvedimento del papa (14).
Con il chirografo del 30 settembre, dopo che la Congregazione aveva stabilito nel dettaglio il modo in cui il testo avrebbe dovuto essere redatto (15), il papa accolse le richieste di esenzione fiscale delle comunità di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico e Sigillo (16). Per queste comunità fu disposta l’esenzione per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, esclusi la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati. L’esenzione fu prevista per il periodo compreso dall’1 gennaio 1747 a tutto il dicembre 1749. I pesi camerali relativi all’anno 1747 sarebbero comunque stati esatti, ma il loro ammontare sarebbe stato depositato presso le comunità, i Monte di Pietà o presso i camerlenghi, rimanendo a disposizione del prefetto della Congregazione del Buon Governo per essere impiegato nella ricostruzione e nel restauro delle abitazioni danneggiate (17). L’ammontare complessivo di questi provvedimenti finanziari fu pari a 4.106,25 scudi per Nocera Umbra, 3.780,43 scudi per Gualdo Tadino, 1.300,15 scudi per Fossato di Vico e 959 scudi,19 per Sigillo (18). L’ordine di esecuzione del provvedimento fu spedito dal tesoriere generale (che contestualmente informò i decemviri dell’Umbria (19)) a quello di Spoleto il 22 di novembre (20). Nello stesso mese la comunità di Nocera informò la Congregazione dei danni causati dal terremoto in un suo podere, quello del Monte Sente, dove le abitazioni avevano subito danni per 40 scudi circa, e chiese il permesso di utilizzare per le riparazione propri fondi, poiché quelli della comunità di Monte Sente erano insufficienti (21). Le procedure per l’accoglimento della domanda richiesero alcuni mesi, coinvolgendo anche altre unità istituzionali, come il governatore e il luogotenente di Perugia (22), finché il 16 di marzo la Congregazione ordinò al governatore di Perugia di far partire l’appalto per le riparazioni necessarie (23).
La documentazione amministrativa relativa a Gualdo Tadino attesta tra l’altro gli effetti di una precedente scossa di terremoto, avvenuta il 26 di gennaio. Questa scossa aveva causato danni stimati pari a 127,9 scudi al monastero di S.Agostino, le cui rendite non erano sufficienti a sostenere i costi di riparazione (24). Per questa ragione i monaci del convento e il commissario di Gualdo, Nanni, richiesero alla Congregazione che il monastero fosse esentato dal pagamento dei pesi camerali per 4 anni (25). Dopo la scossa del 17 aprile la comunità di Gualdo supplicò il papa di prendere provvedimenti per riparare ai danni causati dal terremoto (26); questa richiesta fu sostenuta dalle già ricordate lettere di Sceriman (27) e Chiappé (28). Le prime stime dei danni, con relative richieste di intervento, furono prodotte tra luglio ed agosto: una perizia attesta che sarebbero stati necessari 274 scudi per le spese di riparazione (29); questa somma, nelle successive suppliche e lettere della comunità e del commissario di Gualdo Tadino (cui la Congregazione aveva richiesto di verificare i dati forniti dalla comunità gualdese (30)), fu elevata a circa 300 scudi (31), per il reperimento di 2/3 dei quali fu richiesto il permesso di ricorrere ad un prestito. In agosto la Congregazione ordinò al commissario di riferire sulle condizioni delle strade, che erano state danneggiate, e di fare istanza formale per le riparazioni necessarie (32); in settembre il tesoriere generale informò il commissario di aver ordinato al tesoriere di Spoleto di far eseguire le riparazioni necessarie alla rocca (palazzo del governatore), il cui costo era stato stimato pari a 56,10 scudi, e gli ordinò di vigilare sulle riparazioni (33). Il 30 di settembre fu quindi disposta dal papa la già ricordata esenzione triennale dai pesi camerali che riguardava anche Gualdo Tadino. Per questa località sono stati inoltre reperiti alcuni documenti redatti nel 1748 che forniscono il quadro della complessa situazione fiscale di Gualdo Tadino (34), la cui comunità doveva ogni anno versare all’erario circa 1.800 scudi. è attestato che nel 1747 la comunità non era stata in grado di pagare gran parte (1152,76 scudi) dei pesi camerali, e che i pegni depositati a garanzia degli ingenti debiti contratti sia dalla comunità sia dai privati giacevano non riscattati da molti mesi, tanto che il loro stato di deperimento era avanzato. In considerazione della gravosa condizione economica di Gualdo Tadino, nel 1748 il suo commissario e il luogotenente di Perugia chiesero alla Congregazione del Buon Governo di concedere un sussidio con il quale si sarebbero pagate le somme dovute al camerlengo, il quale avrebbe poi così potuto versare alla tesoreria umbra i pesi camerali inesatti. Sebbene dalla documentazione archivistica non risulta che questa richiesta sia stata accolta dalla Congregazione, un’importante memoria scritta nel maggio del 1748 dalla comunità di Gualdo (35) sostiene che il debito era stato comunque in gran parte saldato, tanto che al 20 di aprile la comunità andava debitrice per pesi camerali relativi al 1747 per soli 113,71 scudi. La memoria era stata scritta per sollecitare l’attenzione della Congregazione sul grave conflitto che aveva coinvolto la comunità di Gualdo Tadino e Stefano Coppari, concessionario della riscossione delle imposte sul vino a Gualdo: il problema era sorto allorché il consiglio gualdese aveva deliberato che le esenzioni dai pesi camerali concesse dal papa comprendessero anche le imposte sul consumo di vino, prevedendo peraltro un risarcimento a Coppari per il mancato introito; questa deliberazione, inizialmente approvata dalla Congregazione, fu impugnata da Coppari, cosa che provocò una lunga e complessa lite giudiziaria il cui contendere riguardava in sintesi il modo in cui si dovessero intendere le esenzioni dai pesi camerali: in senso estensivo, e cioè comprendenti anche le imposte sui consumi, come voleva il consiglio di Gualdo, o in senso restrittivo, cioè limitate alle imposte gravanti sulle proprietà dei cittadini, come voleva Coppari. La soluzione della lite non è nota; si sa però che nonostante le gravi accuse contro Coppari contenute nella memoria, quest’ultimo nel 1752 fu nominato dalla Congregazione "deputato di probità" con l’incarico di gestire le somme messe a disposizione per la ricostruzione della città nuovamente colpita da un terremoto nel 1751. La lite sull’esazione delle imposte sul consumo del vino rivela che il provvedimento finanziario di regola disposto dalle autorità pontificie, le esenzioni dai pesi camerali, era parzialmente inefficace, in quanto non portava alcun beneficio alle fasce più povere della popolazione, che non avevndo proprietà immobiliari avrebbero potuto trarre vantaggio soltanto da esenzioni di imposte sui consumi.
Come già per Nocera Umbra e Gualdo Tadino, anche per Sigillo e Fossato di Vico le procedure amministrative che portarono al chirografo papale del 30 settembre 1741 ebbero inizio con le suppliche al papa delle rispettive comunità (36). Per Fossato di Vico è disponbile ulteriore documentazione, attestante che il tesoriere generale dello Stato Pontificio nel luglio del 1747 richiese al vescovo di Chiappé di verificare la consistenza dei danni in questa località (37).
Con un terzo chirografo, redatto il 13 luglio 1748, il papa estese alle comunità di Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto e Poggio Sant’Ercolano le esenzioni precedentemente accordate alle comunità di Nocera Umbra, Gualdo Tadino, Fossato di Vico e Sigillo. Fu così disposto che (i) i pesi camerali relatvi al 1748, esclusi la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati, fossero depositati presso il Monte di Pietà di Perugia o il camerlengo della stessa città e messi a disposizione del prefetto della Congregazione affinché li utilizzasse per compiere i lavori di riparazione necessari; e che (ii) le 4 località fossero esentate dal pagamento dei pesi camerali relativi al biennio 1749-1750, sempre fatta eccezione per la gabella sul macinato, gli interessi dei Monti esistenti a carico delle stesse comunità e la tassa di mantenimento dei soldati (38). L’ammontare complessivo di questi provvedimenti finanziari fu pari 509,30 scudi e 2 paoli per Casa Castalda, a 140,93 scudi per Poggio Sant’Ercolano, 379,08 scudi per Pieve di Compresseto e a 132,84 scudi per Collemincio (39). Va qui precisato che questo chirografo presenta una contraddizione nell’indicazione del terremoto: da una parte asserisce infatti che le esenzioni furono accordate "come appunto per simile contingenza aggraziammo ultimamente le comunità di Nocera [...] danneggiate dallo stesso terremoto" (cioè il 17 aprile 1747), dall’altra asserisce che le località oggetto del chirografo furono danneggiate da una scossa che sarebbe avvenuta il 26 giugno del 1747. Questa seconda indicazione, che compare all’inizio del testo, deve essere probabilmente considerata un errore del funzionario che redasse il chirografo.
Analogo provvedimento fu in seguito adottato, con il chirografo datato 9 aprile 1749, in favore della comunità di Annifo che non era in grado di sostenere i costi dei lavori di ricostruzione della chiesa e dell’abitazione del parroco, stimati in 2.500 scudi. L’esenzione fu disposta per il periodo compreso tra l’1 gennaio 1748 e il 31 dicembre 1750 (40). L’ammontare complessivo fu di 198,13 scudi (41).
Dalla documentazione reperita non risultano interventi delle autorità centrali in favore di Assisi, sebbene i suoi rappresentanti e il suo governatore avessero notificato alla Congregazione l’entità dei danni subiti, e in favore delle località colpite in area marchigiana (42). Per Assisi fu stimato che i danni al palazzo priorale sarebbero ascesi a 383,5 scudi (43); a Camerino, per il restauro della cattedrale, il cui costo era stato valutato pari a circa 3.000 scudi, il vescovo di Camerino e Fabriano utilizzò 300 scudi del suo patrimonio personale e promosse collette ed elemosine presso la popolazione locale (44). Entro il 1750 il restauro era stato completato (45).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Memoriale dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra aprile 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Particolari, vol.227, Supplica del gonfaloniere e dei priori di Nocera Umbra al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Nocera Umbra 22 aprile 1747.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.328, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere dell’Umbria, Roma 3 maggio 1747.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione di Nocera Umbra al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra maggio 1747.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 maggio 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra 27 maggio 1747.

(5)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 20 maggio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.

(6)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 3 giugno 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.

(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.

(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.

(9)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé, Roma 7 giugno 1747.

(10)
Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica, b.279, Lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al governatore di Perugia, Roma 12 luglio 1747.

(11)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.339, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.187v, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.

(12)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, ff.339-340, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.192r, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.

(13)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.84, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del vescovo di Nocera, Roma 19 luglio 1747.

(14)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.341, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere di Spoleto, Roma 19 luglio 1747.

(15)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Nota della Segreteria della Sacra Congregazione del Buon Governo relativa alla stesura del chirografo a favore delle Comunità di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Roma settembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Nota della Segreteria della Sacra Congregazione del Buon Governo relativa alla stesura del chirografo a favore della Città di Nocera, Roma settembre 1747.

(16)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.

(17)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.

(18)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.

(19)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.346, Copia di lettera del tesoriere generale ai decemviri della provincia dell’Umbria, Roma 22 novembre 1747.

(20)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.346, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere di Spoleto, Roma 22 novembre 1747.

(21)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Supplica dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Perizia dei lavori necessari per il restauro delle case di Monte Usente della Comunità di Nocera redatta dal maestro muratore Aristeo Centi, Nocera Umbra novembre 1747.

(22)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del luogotenente Girolamo Bontadori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 9 marzo 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Copia autentica del verbale del Pubblico Consiglio della Città di Nocera del 18 febbraio 1748 redatta dal segretario della Comunità notaio Rinaldo Giacobuzi, Nocera Umbra 20 febbraio 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 11 novembre 1747.

(23)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 139, Congregazioni generali (1748), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.137 (1748, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 16 marzo 1748.

(24)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica del priore e dei monaci del convento di Sant'Agostino di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino febbraio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro del convento di S.Agostino di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino febbraio 1747.

(25)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 18 marzo 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica del priore e dei monaci del convento di Sant'Agostino di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino febbraio 1747.

(26)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione della Terra di Gualdo al papa Benedetto XIV, Gualdo Tadino maggio 1747.

(27)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.

(28)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.

(29)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro degli edifici pubblici di Gualdo Tadino redatta dai capi maestri muratori Antonio Vannoni e Giacomo Chini e attestata dal segretario priorale notaio Matteo Fanucci, Gualdo Tadino 26 luglio 1747.

(30)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 29 luglio 1747.

(31)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino luglio 1747.

(32)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 138, Congregazioni particolari (1747), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 19 agosto 1747.

(33)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1748, Copia di lettera del tesoriere generale al commissario di Gualdo Tadino, Roma 4 settembre 1748.

(34)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del luogotenente di Perugia Girolamo Bontadosi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 11 maggio 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 6 aprile 1748.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Memoriale della Comunità e della popolazione di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino maggio 1748.

(35)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Memoriale della Comunità e della popolazione di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino maggio 1748.

(36)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica dei priori della Terra di Sigillo al papa Benedetto XIV, Sigillo aprile 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica della Comunità della Terra di Fossato al papa Benedetto XIV, Fossato di Vico maggio 1747.

(37)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.338, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 5 luglio 1747.

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.181v, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 5 luglio 1747.

(38)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748

(39)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.

(40)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.424 (1749), f.185, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del Castello di Nifo, Roma 9 aprile 1749.

(41)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.

(42)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al governatore di Fabriano Emerico Bolognini, Roma 6 maggio 1747.

(43)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Lettera del governatore di Assisi Cesare Grillotti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi 21 novembre 1747.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Supplica dei pubblici rappresentanti di Assisi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi novembre 1747.

(44)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 17 novembre 1747.

(45)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 30 ottobre 1750.

Reconstructions and relocations

La documentazione ammministrativa reperita riporta varie informazioni sulle ricostruzioni relative al patrimonio edilizio pubblico ed ecclesiastico. Per Nocera Umbra è attestato che entro tre mesi dal terremoto le autorità pontificie avevano disposto gli interventi di riparazione per (i) il palazzo del governatore, che aveva subito danni pari a 38,64 scudi, per la cui riparazione in maggio il tesoriere generale aveva ordinato al tesoriere dell’Umbria di far partire l’appalto relativo (1); (ii) il palazzo priorale, i cui danni ammontavano a 160 scudi, per la riparazione del quale in giugno la Congregazione ordinò al governatore di Perugia di far partire l’appalto (2); (ii) il palazzo vescovile, per la cui riparazione in luglio il papa donò 500 scudi (3).
Per Gualdo Tadino è attestato che nel settembre del 1747 il tesoriere generale informò il commissario di Gualdo di aver ordinato al tesoriere provinciale di far eseguire i lavori di riparazione della rocca (palazzo del governatore), che aveva subito danni per 56,10 scudi) (4).
Quanto a Camerino è attestato che entro il 1750 il vescovo di Camerino e Fabriano aveva proceduto alle riparazioni necessarie alla cattedrale, senza peraltro aver beneficiato di alcun sussidio da parte delle autorità centrale: i lavori, che costarono circa 3.000 scudi, riguardarono in particolare la facciata della cattedrale, che fu completamente ricostruita (5).
Ad Annifo i lavori di ricostruzione della chiesa parrocchiale terminarono poco prima dell’ottobre del 1750, quando la chiesa fu riconsacrata dal vescovo di Nocera Umbra in visita pastorale (6).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.328, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere dell’Umbria, Roma 3 maggio 1747.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, ff.339-340, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1748, Copia di lettera del tesoriere generale al commissario di Gualdo Tadino, Roma 4 settembre 1748.

(5)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 17 novembre 1747.

Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 30 ottobre 1750.

(6)
Archivio Parrocchiale di Annifo, Libro di memorie (1591-1780).

Archivio Parrocchiale di Annifo, Registro del Santissimo Sagramento di Nifo (1675-1770).

Technical/scientific surveys

In seguito al terremoto del 1747 le comunità colpite fecero eseguire alcune perizie dei danni. Una perizia del novembre 1747 fatta eseguire dalla comunità di Nocera Umbra attesta che il complesso di case di Monte Sente aveva bisogno di lavori di riparazione per 40 scudi, consistenti nel rifacimento di una facciata, di una cantonata, del pavimento della cucina, della mangiatoia e delle spallette di una porta, nel rinforzo dei tetti con tre travi, e nella riparazione dei tetti (1). A Gualdo Tadino furono periziati il monastero di S.Agostino e gli edifici pubblici danneggiati dal terremoto (il complesso del palazzo comunale e il mulino di campagna). Il monastero aveva bisogno di lavori di riparazione per 127,9 scudi, necessari a rinforzare le stanze della foresteria, a rifare un muro e ricoprire con nuovi coppi un tetto, a riparare una facciata della cantina e un pezzo del muro che circondava l’orto, a rimettere cinque travi sul soffitto del dormitorio (2). Gli edifici pubblici avevano invece bisogno di lavori per un costo stimato pari a 274 scudi, necessari per riparare i tetti ed i muri, che erano gravemente fessurati (3). L’architetto Carattoli periziò la basilica di Santa Maria degli Angeli, rilevando che i fianchi della chiesa erano stati gravemente fessurati, nel coro si era aperta una profonda spaccatura, alcuni pilastri della navata erano in cattivo stato, il frontespizio della facciata era fortemente inclinato verso la piazza e che l’acqua aveva infiltrato la chiesa in più punti. Delle riparazioni consigliate da Carattoli furono eseguite soltanto l’imbiancatura totale della chiesa e la copertura con piombo del cornicione mediano della cupola (4).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Perizia dei lavori necessari per il restauro delle case di Monte Usente della Comunità di Nocera redatta dal maestro muratore Aristeo Centi, Nocera Umbra novembre 1747.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro del convento di S.Agostino di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino febbraio 1747.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro degli edifici pubblici di Gualdo Tadino redatta dai capi maestri muratori Antonio Vannoni e Giacomo Chini e attestata dal segretario priorale notaio Matteo Fanucci, Gualdo Tadino 26 luglio 1747.

(4)
Vignoli F.
La fabbrica alessiana e il cantiere di Santa Maria degli Angeli dal XVI al XIX secolo, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.97-159.
Perugia 1989
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Perizia del Sig. Arch. Carattoli sulle riparazioni da farsi nella Basilica, 31 maggio 1751.

Major earthquake effects

La sequenza sismica del 1747, le cui scosse principali avvennero il 26 gennaio e il 17 aprile, colpì l’Appennino umbro-marchigiano, in particolare il versante umbro, dove causò crolli e gravi danni nelle località appartenenti alla diocesi di Nocera Umbra (cioè, oltre a Nocera stessa, Gualdo Tadino, Sigillo, Fossato di Vico e Sassoferrato), ad Annifo, a Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto e Poggio Sant’Ercolano; causò inoltre gravi danni ad Assisi a Santa Maria degli Angeli. Nelle Marche causò gravi danni con crolli parziali a Belvedere e a Fabriano e danni gravi a Camerino, Campodonico ed Esanatoglia.
La scossa del 26 gennaio colpì Gualdo Tadino, causando danni non meglio precisati alle case e gravi danni al monastero e alla chiesa di S.Agostino, il costo delle cui riparazioni fu stimato pari a 127,9 scudi.
La scossa del 17 aprile 1747, avvenuta alle ore 16:20 GMT ca. (ore 22 in uso orario "all’italiana") ebbe gli effetti più gravi a Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Sigillo, Fossato di Vico e Sassoferrato. A Gualdo Tadino causò il crollo di numerose abitazioni e danneggiò gravemente tutti gli edifici, causando crolli parziali di muri e solai e rendendo i fabbricati pericolanti. Il complesso del palazzo priorale subì gravi danni, in particolare nell’edificio scolastico, nel forno e nel macello; il mulino della comunità fu danneggiato: i danni agli edifici di pertinenza della comunità gualdese furono complessivamente valutati pari a 274 scudi. La rocca, cioè il palazzo del governatore, la cui riparazione era di pertinenza delle autorità pontificie, subì danni per 56,10 scudi. La strada Flaminia, che attraversava Gualdo, subì danni per circa 60 scudi. Secondo quanto esposto dai rappresentanti della comunità la gravità dei danni era da attribuirsi all’indebolimento degli edifici dovuto a precedenti terremoti, in particolare a quello del 1741, e alle caratteristiche edilizie dell’abitato situato in forte declivio e costituito da piccole casupole di costruzione povera.
A Nocera Umbra la scossa causò il crollo di parte delle abitazioni e danneggiò tutte le altre, alcune delle quali divennero inabitabili; fu in particolare danneggiato il quartiere Sasso, dove le case dovettero essere puntellate per evitarne il crollo. Il patrimonio edilizio pubblico subì gravi danni: il palazzo priorale subì danni ingenti mentre il palazzo del governatore aveva bisogno di riparazioni. Anche il patrimonio ecclesiastico fu estesamente danneggiato: tutte le chiese della città, ad eccezione di alcune piccole cappelle, furono danneggiate in modo così grave da non consentire le celebrazioni ecclesiastiche. In particolare subirono gravi danni la Cattedrale e il palazzo vescovile, di cui rimase agibile soltanto una stanza. Poco fuori dall’abitato crollarono totalmente la chiesa e l’annesso edificio dell’ex-monastero di S.Stefano.
A Sigillo crollarono numerose abitazioni e divennero inabitabili gran parte delle altre; il palazzo priorale crollò parzialmente. A Fossato di Vico la scossa causò crolli e gravi danni agli edifici pubblici e privati. A Sassoferrato ci furono gravissimi danni non meglio precisati dalle fonti.
Per Casa Castalda, Collemincio, Pieve di Compresseto e Poggio Sant’Ercolano, è attestato che la scossa causò il crollo totale di molte case, il crollo parziale delle chiese e gravi danni agli altri edifici.
Ad Annifo la scossa causò crolli e gravi danni in diverse abitazioni, nella chiesa parrocchiale e nella canonica.
In area umbra il terremoto ebbe effetti molto gravi anche ad Assisi e a Santa Maria degli Angeli; ad Assisi la scossa del 17 aprile danneggiò la strada consolare e il palazzo priorale. La strada consolare fu danneggiata a Santa Maria degli Angeli il convento fu gravemente fessurato e la basilica subì danni gravi: la perizia eseguita dall’architetto Carattoli attesta che i fianchi della chiesa erano stati gravemente fessurati, nel coro si era aperta una profonda spaccatura, alcuni pilastri della navata erano in cattivo stato, il frontespizio della facciata era fortemente inclinato verso la piazza e che l’acqua aveva infiltrato la chiesa in più punti.
In area marchigiana furono danneggiate varie località: Belvedere, Fabriano, Camerino, Campodonico ed Esanatoglia. A Belvedere il terremoto danneggiò gravemente e rese inabitabili quasi tutte le case, che già in precedenza risultavano in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni causati dal terremoto del 1741. A Fabriano la scossa peggiorò lo stato del palazzo priorale, già precedentemente danneggiato; subirono danni le mura castellane tra porta Cervara e porta del Piano, che crollarono parzialmente, e una torre in piazza S.Nicola, che minacciava di crollare in parte. A Camerino la scossa del 17 aprile causò gravi danni alla cattedrale, in particolare alla volta e alla facciata; Campodonico ed Esanatoglia subirono danni notevoli.

Sequence of the earthquake

Il periodo sismico del 1747 colpì l’appennino umbro-marchigiano in particolare sul versante umbro. Le scosse che causarono i danni maggiori avvennero il 26 gennaio (danni attestati solo per Gualdo Tadino), e il 17 aprile 1747 alle ore 16:20 GMT ca. (ore 22 in uso orario "all’italiana"), fu percepita dai testimoni della durata di 20s ca. (un "credo").
Per oltre un mese, a Gualdo Tadino, Nocera Umbra e Sigillo, furono avvertite numerose repliche. A Gualdo Tadino 2 repliche molto forti vi furono il 28 aprile.

Bibliography

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*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del luogotenente Girolamo Bontadori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 9 marzo 1748.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Copia autentica del verbale del Pubblico Consiglio della Città di Nocera del 18 febbraio 1748 redatta dal segretario della Comunità notaio Rinaldo Giacobuzi, Nocera Umbra 20 febbraio 1748.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Supplica dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra novembre 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Perizia dei lavori necessari per il restauro delle case di Monte Usente della Comunità di Nocera redatta dal maestro muratore Aristeo Centi, Nocera Umbra novembre 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 18 marzo 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica del priore e dei monaci del convento di Sant'Agostino di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino febbraio 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro del convento di S.Agostino di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino febbraio 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino luglio 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro degli edifici pubblici di Gualdo Tadino redatta dai capi maestri muratori Antonio Vannoni e Giacomo Chini e attestata dal segretario priorale notaio Matteo Fanucci, Gualdo Tadino 26 luglio 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino agosto 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del luogotenente di Perugia Girolamo Bontadosi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 11 maggio 1748.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie IV (Visite economiche e relazioni sullo stato delle comunità), vol.946, Comunità diverse dell’Umbria (1763-1765).Negative source
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie IV (Visite economiche e relazioni sullo stato delle comunità), vol.361, Comunità diverse. Visite compiute dall’abate Giacomo Massi e decreti del Cardinale Lante Prefetto del Buon Governo, Gualdo (1763-1766).Negative source
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.137 (1748, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 16 marzo 1748.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 29 luglio 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al commissario di Gualdo Tadino, Roma 19 agosto 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.136 (1747, parte 2a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 11 novembre 1747.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.Direct source1750
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 139, Congregazioni generali (1748), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 138, Congregazioni particolari (1747), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.Direct source1747
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, s. I (Affari generali, memorie e massime), Appendice, b.87 (1705-1840).Negative source
*Archivio Parrocchiale di Annifo, Libro di memorie (1591-1780).Direct source1591
*Archivio Parrocchiale di Annifo, Registro del Santissimo Sagramento di Nifo (1675-1770).Direct source1675
*Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 30 ottobre 1750.Direct source1750
*Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.591 A, Nucerina I.Negative source
*Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.591 B, Nucerina II.Negative source
*Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 17 novembre 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Particolari, vol.227, Supplica del gonfaloniere e dei priori di Nocera Umbra al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Nocera Umbra 22 aprile 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra 27 maggio 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 28 aprile 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 21 aprile 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.253 (1747).Negative source
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.254 (1748).Negative source
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.255 (1748).Negative source
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé, Roma 7 giugno 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.331, Minuta di lettera del segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga al governatore di Fabriano Emerico Bolognini, Roma 6 maggio 1747.Direct source1747
*Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.332 (1748-1750).Negative source
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Felt Localities (24)

Locality Province Lat Lon Intensity
Gualdo TadinoPG43.2312.7853VIII-IX

La scossa del 26 gennaio causò danni non meglio precisati alle case e danneggiò gravemente il monastero e la chiesa di S.Agostino: crollarono un tetto e un pavimento; le camere dei monaci e la foresteria divennero inabitabili; un arco della chiesa fu gravemente danneggiato. Il costo delle riparazioni necessarie fu stimato pari a 127,9 scudi (1).
La scossa del 17 aprile causò il crollo di numerose abitazioni e danneggiò gravemente tutti gli edifici, causando crolli parziali di muri e solai e rendendo i fabbricati pericolanti. Non vi furono vittime, ma numerose persone furono ferite gravemente. Il complesso del palazzo priorale subì gravi danni, in particolare nell’edificio scolastico, nel forno e nel macello; il mulino della comunità fu danneggiato I danni agli edifici di pertinenza della comunità gualdese furono complessivamente valutati pari a 274 scudi. La rocca, cioè il palazzo del governatore, le cui riparazioni erano di perinenza dell’autorità pontificie, subì danni per 56,10 scudi. La strada Flaminia, che attraversava Gualdo, subì danni per circa 60 scudi. Secondo quanto esposto dai rappresentanti della Comunità la gravità dei danni era da attribuirsi all’indebolimento degli edifici dovuto a precedenti terremoti, in particolare a quello del 1741, e alle caratteristiche edilizie dell’abitato situato in forte declivio e costituito da piccole casupole di costruzione povera. Per poter provvedere alle riparazioni necessarie la Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 3.780,43 scudi (2).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione della Terra di Gualdo al papa Benedetto XIV, Gualdo Tadino maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 18 marzo 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica del priore e dei monaci del convento di Sant'Agostino di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino febbraio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro del convento di S.Agostino di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino febbraio 1747.
1747
(2)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Lettera del commissario di Gualdo Tadino Sebastiano Nanni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino 8 agosto 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Supplica dei pubblici rappresentanti di Gualdo Tadino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Gualdo Tadino luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Tadino V, b.1966 (1729-1750), Perizia delle spese necessarie per il restauro degli edifici pubblici di Gualdo Tadino redatta dai capi maestri muratori Antonio Vannoni e Giacomo Chini e attestata dal segretario priorale notaio Matteo Fanucci, Gualdo Tadino 26 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1748, Copia di lettera del tesoriere generale al commissario di Gualdo Tadino, Roma 4 settembre 1748.
1748
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XIII (Registri e vacchette), vacchetta 138, Congregazioni particolari (1747), Annotazione degli argomenti trattati e delle risoluzioni adottate.
1747

Nocera UmbraPG43.112512.7881VIII-IX

La scossa del 17 aprile causò il crollo di parte delle abitazioni e danneggiò tutte le altre, alcune delle quali idivennero inabitabili; fu in particolare danneggiato il quartiere Sasso, dove le case dovettere essere puntellate per evitarne il crollo. Il patrimonio edilizio pubblico subì gravi danni: il palazzo priorale subì danni che furono valutati pari a 160 scudi mentre il palazzo del governatore aveva bisogno di riparazione per 38,64 scudi. Anche il patrimonio ecclesiastico fu estesamente danneggiato: tutte le chiese della città, ad eccezione di alcune piccole cappelle, furono danneggiate in modo così grave da non consentire le celebrazioni ecclesiastiche. In particolare subirono gravi danni la Cattedrale e il palazzo vescovile, di cui rimase agibile soltanto una stanza e per il cui restauro il papa concesse un sussidio di 500 scudi. Poco fuori dall’abitato crollarono totalmente la chiesa e l’annesso edificio dell’ex-monastero di S.Stefano; alcuni dei castelli compresi nel territorio della città furono completamente distrutti; tutte le case coloniche di pertinenza del vescovo furono gravemente danneggiate e sconnesse. Non sono attestate vittime. La comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 4.106,25 scudi. Il vescovo ottenne un sussidio di 500 scudi per provvedere al restauro del palazzo vescovile (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.84, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del vescovo di Nocera, Roma 19 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Memoriale dei pubblici rappresentanti e della popolazione di Nocera Umbra al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 3 giugno 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 20 maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Memoriale dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra aprile 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.
1747
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al papa Benedetto XIV, Nocera Umbra 27 maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.328, Copia di lettera del tesoriere generale al tesoriere dell’Umbria, Roma 3 maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, f.339, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.100, Registro di lettere delle provincie dell’Umbria e Patrimonio dall’anno 1744 a tutto dicembre 1747, ff.339-340, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.187v, Copia di lettera del tesoriere generale al governatore di Nocera Umbra, Roma 12 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Epistolario, b.147, Registro di lettere diverse dell’anno 1747, c.192r, Copia di lettera del tesoriere generale al vescovo di Nocera Umbra, Roma 15 luglio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie V (Lettere), vol.135 (1747, parte 1a), Minuta di lettera della Sacra Congregazione del Buon Governo al governatore generale di Perugia, Roma 3 giugno 1747.
1747

SigilloPG43.330812.7408VIII-IX

La scossa del 17 aprile causò il crollo di numerose abitazioni e rese inabitabili gran parte delle altre; il palazzo priorale crollò parzialmente. Per poter provvedere alle riparazioni necessarie la comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a circa 959,19 scudi (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica dei priori della Terra di Sigillo al papa Benedetto XIV, Sigillo aprile 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Lettera del vescovo di Nocera Umbra Giovanni Battista Chiappé al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra 20 giugno 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.
1747

AnnifoPG43.054212.8569VIII

La scossa del 17 aprile causò crolli e gravi danni in diverse abitazioni, nella chiesa parrocchiale e nella canonica; dovendo già provvedere al restauro delle proprie case, la popolazione non era in grado di sostenere i costi dei lavori di ricostruzione della chiesa e dell’abitazione del parroco, stimati in 2.500 scudi, e rivolse una supplica al papa Benedetto XIV per ottenere dei sussidi. La Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 198,13 scudi (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.424 (1749), f.185, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore del Castello di Nifo, Roma 9 aprile 1749.
1749
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750

BelvedereAN43.236912.8597VIII

La scossa del 17 aprile danneggiò gravemente e rese inabitabili quasi tutte le case, che già in precedenza risultavano in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni causati dal terremoto del 1741, e causò la morte di una persona (1).

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 21 aprile 1747.
1747

Casa CastaldaPG43.196112.6475VIII

Il terremoto causò il crollo totale di molte case, il crollo parziale delle chiese e gravi danni agli altri edifici (1). La Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 509,30 scudi e 2 paoli (2).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748
1748
(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750

CollemincioPG43.172812.6847VIII

Il terremoto causò il crollo totale di molte case, il crollo parziale delle chiese e gravi danni agli altri edifici (1). La Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 132,84 scudi (2).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748
1748
(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750

Fossato di VicoPG43.29512.7619VIII

La scossa del 17 aprile causò crolli e gravi danni agli edifici pubblici e privati. Per poter provvedere alle riparazioni necessarie la Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 1.300,15 scudi (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.420 (1747), f.879, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore della Città di Nocera, della Terra di Gualdo e dei Castelli di Sigillo e Fossato, Roma 30 settembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Terremoti, b.1, n.1, Terremoto del 17 aprile 1747 nei Comuni di Nocera, Gualdo, Sigillo e Fossato, Supplica della Comunità della Terra di Fossato al papa Benedetto XIV, Fossato di Vico maggio 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.
1747

Pieve di CompressetoPG43.233312.6908VIII

Il terremoto causò il crollo totale di molte case, il crollo parziale delle chiese e gravi danni agli altri edifici (1). La Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 379,08 scudi (2).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748
1748
(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750

Poggio Sant’ErcolanoPG43.236112.7058VIII

Il terremoto causò il crollo totale di molte case, il crollo parziale delle chiese e gravi danni agli altri edifici (1). La Comunità fu parzialmente esentata per 3 anni dal pagamento dei pesi camerali, per una somma ammontante complessivamente a 140,93 scudi (2).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Registri camerali conservati dai notai, segretari e cancellieri della Camera apostolica, Officio VI, Gregorio Castellani, vol.423 (1748), f.40, Chirografo del papa Benedetto XIV al tesoriere generale monsignor Gian Francesco Banchieri a favore delle Comunità di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Casa Castalda e Coldimincio, Roma 13 luglio 1748
1748
(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie XI (Conti e tasse diverse), Terremoti e incasati, b.300, Terremoto del 1730 in Norcia, Cascia, Visso, Cerreto, Sellano di Spoleto e Montesanto, Nota delle esenzioni concesse a varie Comunità per i danni subiti a causa dei terremoti, 1750.
1750

SassoferratoAN43.433612.8578VII-VIII

La scossa del 17 aprile causò gravissimi danni (1). In una lettera del gennaio 1748, riportata in Monachesi et al. (1983) (2), è richiesto un risarcimento per riparare una casa che aveva subito il crollo del tetto per il cedimento di una una dozzina di travi; questo documento potrebbe però riferirsi alle scosse del settembre 1747.

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del governatore generale Basilio Sceriman al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 27 maggio 1747.
1747
(2)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CampodonicoAN43.228312.8642VII

Secondo quanto attestato nel "Minutario delle lettere" del comune di Fabriano dell’anno 1747, riportato in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò notevolmente l’abitato, dove le case già in precedenza risultavano in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni causati dal terremoto del 1741.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

EsanatogliaMC43.251112.9478VII

Secondo quanto attestato nel registro dei "Consigli" del comune, riportato in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò l’archivio pubblico, la casa di S.Cataldo, le mura castellane presso porta della Portella e la chiesa delle Pieve, che dovette essere rinforzata con una chiave di ferro.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

Monte SentePG43.139212.725VII

Il terremoto danneggiò gravemente le case di questa località, rendendole pericolanti; i lavori di riparazione, il cui costo fu valutato pari a 40 scudi, consistettero nel rifacimento di una facciata, di una cantonata, del pavimento della cucina, della mangiatoia e delle spallette di una porta, nel rinforzo dei tetti con tre travi, e nella riparazione dei tetti (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Lettera del luogotenente Girolamo Bontadori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 9 marzo 1748.
1748
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Copia autentica del verbale del Pubblico Consiglio della Città di Nocera del 18 febbraio 1748 redatta dal segretario della Comunità notaio Rinaldo Giacobuzi, Nocera Umbra 20 febbraio 1748.
1748
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Supplica dei pubblici rappresentanti della Città di Nocera alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Nocera Umbra novembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Nocera VII, b.3046 (1746-1756), Perizia dei lavori necessari per il restauro delle case di Monte Usente della Comunità di Nocera redatta dal maestro muratore Aristeo Centi, Nocera Umbra novembre 1747.
1747

Santa Maria degli AngeliPG43.058312.5792VII

La scossa del 17 aprile fessurò gravemente il convento e danneggiò la basilica: La perizia eseguita dall’architetto Carattoli attesta che i fianchi della chiesa erano stati gravemente fessurati, nel coro si era aperta una profonda spaccatura, alcuni pilastri della navata erano in cattivo stato, il frontespizio della facciata era fortemente inclinato verso la piazza e che l’acqua aveva infiltrato la chiesa in più punti. Degli interventi di ripristino consigliati da Carattoli furono eseguite soltanto l’imbiancatura totale della chiesa e la copertura con piombo del cornicione mediano della cupola (1).

(1)
Vignoli F.
La fabbrica alessiana e il cantiere di Santa Maria degli Angeli dal XVI al XIX secolo, in "La basilica di S.Maria degli Angeli. 1. Storia e architettura", a cura di F.F.Mancini e A.Scotti, pp.97-159.
Perugia 1989
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, sala B, scansia IX/b, vol.6, Cronaca del Convento 1705-1834.
1705
Archivio della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, Carte sciolte, Perizia del Sig. Arch. Carattoli sulle riparazioni da farsi nella Basilica, 31 maggio 1751.
1751

AssisiPG43.0712.6161VI-VII

La scossa del 17 aprile danneggiò il palazzo priorale: i costi delle riparazioni alle fondamenta e ai muri di due stanze furono stimati pari a 383,50 scudi. La strada consolare fu danneggiata (1).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Lettera del governatore di Assisi Cesare Grillotti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi 21 novembre 1747.
1747
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Assisi IX, b.335 (1733-1748), Supplica dei pubblici rappresentanti di Assisi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Assisi novembre 1747.
1747

BastiaAN43.353912.8147VI-VII

Secondo quanto attestato nelle "Riformanze" del comune di Fabriano del maggio 1747, riportate in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò ulteriormente la casa della Comunità, che già in precedenza risultava in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni subiti in seguito al terremoto del 1741.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CamerinoMC43.135313.0681VI-VII

La scossa del 17 aprile causò gravi danni alla cattedrale, in particolare alla volta e alla facciata; i lavori di riparazioni, che costarono circa 3.000 scudi e riguardarono in particolare la ricostruzione totale della facciata, furono completati entro il 1750 (1).

(1)
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 17 novembre 1747.
1747
Archivio Segreto Vaticano, Sacra Congregatio Concilii, Relationes dioecesium, b.176 A, Camerinensis et Fabrianensis I, Relazione del vescovo di Camerino e Fabriano alla Congregazione del Concilio sullo stato delle diocesi, Camerino 30 ottobre 1750.
1750

CancelliAN43.300812.84VI-VII

Secondo quanto attestato nelle "Riformanze" del comune di Fabriano del maggio 1747, riportate in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò ulteriormente la casa della Comunità, che già in precedenza risultava in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni subiti in seguito al terremoto del 1741.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

CollamatoAN43.290312.9481VI-VII

Secondo quanto attestato nelle "Riformanze" del comune di Fabriano del maggio 1747, riportate in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò ulteriormente la casa della Comunità, che già in precedenza risultava in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni subiti in seguito al terremoto del 1741.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

FabrianoAN43.335312.905VI-VII

La scossa del 17 aprile causò danni notevoli, aggravando quelli causati dal terremoto del 1741 al palazzo Priorale, il cui restauro era stato interrotto per mancanza di fondi; subirono danni le mura castellane tra porta Cervara e porta del Piano, che crollarono parzialmente, e una torre in piazza S.Nicola, che minacciava di crollare in parte (1).

(1)
Sassi R.
Documenti fabrianesi sul terremoto del 1741, in "Studia Picena", vol.17 (1942), pp.139-160.
Fano 1942
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.252, Lettera del governatore di Fabriano Emerico Bolognini al segretario di Stato cardinale Silvio Valenti Gonzaga, Fabriano 21 aprile 1747.
1747

San DonatoAN43.379712.8533VI-VII

Secondo quanto attestato nelle "Riformanze" del comune di Fabriano del maggio 1747, riportate in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa del 17 aprile danneggiò ulteriormente la casa della Comunità, che già in precedenza risultava in cattivo stato di conservazione a causa del mancato restauro dei danni subiti in seguito al terremoto del 1741.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983

FolignoPG42.95512.7036S

Secondo Perrey (1848) (1) il terremoto causò il crollo di parecchie case; la notizia non trova diversa conferma nelle fonti coeve.

(1)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848

Rocca ContradaAN43.498612.9394V

Secondo quanto attestato nel registro dei "Consigli" del comune, riportato in Monachesi et al. (1983) (1), la scossa fu avvertita fortemente, ma non causò danni; furono indetti riti religiosi in onore di S.Emidio.

(1)
Monachesi G., Pergalani F. e Stucchi M.
Gli effetti dei terremoti del 1741, 1747, 1751 sul territorio della Comunità Montana dell’alta Valle dell’Esino, OGS Macerata.
Fabriano 1983