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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
16 01 170313:3042.61713.1b882206036!Appennino umbro-reatinoItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1703 01 14 18 00 -- 42.70 13.07 0.0 11.0 0 603 Appennino umbro-reatino
1703 01 16 13 30 -- 42.62 13.10 0.0 8.0 0 603 Appennino umbro-reatino
1703 02 02 11 05 -- 42.43 13.30 0.0 10.0 0 603 Aquilano


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1703 01 14 18:00 42.70 13.07 11.0 11.0 198 585 Appennino umbro-reatino
PFG 1703 01 14 18:- 42.67 13.17 10.0 - - - Norcia

CFT 1703 01 16 13:30 42.62 13.10 8.0 8.0 22 585 Appennino umbro-reatino
PFG 1703 01 16 13:- 42.50 13.25 8.0 - - - Pizzoli

CFT 1703 02 02 11:05 42.43 13.30 10.0 10.0 71 585 Aquilano
PFG 1703 02 02 10:- 42.42 13.25 9.0 - - - L’Aquila


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Nella precedente edizione del Catalogo ING-SGA (Boschi et al. 1995) (1) era stata fornita una prima revisione di questo evento sulla base di relazioni, giornali, trattati e di un ristretto numero di documenti archivistici, emersi da alcuni sondaggi svolti negli archivi di Stato di Roma, Napoli, L’Aquila, e presso l’Archivio Segreto Vaticano. Successivamente la ricerca sulle fonti documentarie e memorialistiche è stata ampliata, conferendo sistematicità alla ricerca territoriale e restituendo un quadro più completo dell’intero scenario sismico. In questa versione, che sostituisce la precedente, si presentano i risultati complessivi dell’intera ricerca.
Questo lungo e distruttivo periodo sismico è uno dei più documentati d’Italia. Già dalla scheda di Baratta (1901) (2) si evincono importanti elementi descrittivi. Baratta usò come fonti le opere di Baglivi (1703) (3), le relazioni ufficiali di De Carolis (1703) (4) per lo Stato Pontificio e di Uria de Llanos (1703) (5) per il Regno di Napoli, 4 relazioni publicate su stampa popolare (6), la relazione di Chracas (1704) (7); usò inoltre gli scritti di Cappa (1871) (8) e di Parozzani (1887) (9).
Il territorio colpito afferiva a due stati: quello della Chiesa, per l’Umbria, le Marche meridionali e il Lazio settentrionale, e quello del Regno di Napoli, per quanto riguarda L’Aquila e le località dell’Abruzzo e del Molise. Tenendo conto della vastità dell’area colpita, che già emergeva da Baratta (1901), e delle diverse afferenze territoriali, la ricerca di fonti amministrative è stata condotta sia nelle sedi che conservano la documentazione relativa agli organi centrali di governo dello Stato della Chiesa e del Regno di Napoli, sia nelle principali sedi locali.
Presso l’Archivio di Stato di Roma, che conserva i documenti della Camera Pontificia, sono state esaminate le carte del fondo della Sacra Congregazione del Buon Governo. In particolare, sono stati vagliati i documenti della serie II ("Atti per luoghi") relativi alle località dell’Umbria, delle Marche meridionali e del Lazio settentrionale. La documentazione reperita è costituita da 228 documenti (ciascuno dei quali schedati e trascritti), che contengono descrizioni di effetti in interi paesi o su singoli edifici pubblici, richieste di lavori, stime per restauri, rendiconti di spese già sostenute, deliberazioni di consigli comunali. Tali pratiche sono relative alle seguenti 38 località: Amandola (10), Arquata (11), Arrone (12), Bevagna (13), Cascia (14), Castelnuovo di Farfa (15), Cerreto di Norcia (16), Chiavano (17), Civita di Cascia (18), Collebaccaro (19), Concerviano (20), Forsivo (21), Gualdo Cattaneo (22), Massa Martana (23), Mevale (24), Montefalco (25), Monteleone di Spoleto (26), Monteleone Sabino (27), Monte Santa Maria (28), Norcia (29), Offagna (30), Offeio (31), Piediluco (32), Poggio Fidoni (33), Poggio Mirteto (34), Polino (35), Rivodutri (36), Roccantica (37), Salisano (38), Sarnano (39), Savelli (40), Scandriglia (41), Scheggino (42), Sellano (43), Spello (44), Spoleto (45), Trevi (46) e Valcaldara (47).
Successivamente al terremoto, per fronteggiare la grande emergenza amministrativa e fiscale, fu creata dal governo pontificio una nuova articolazione amministrativa. Tali nuove competenze vennero gestite dalle "Congregazioni particolari deputate": una di queste fu insediata appunto con l’incarico di esaminare le richieste degli abitanti delle località colpite e di vagliare le domande di proroga delle esenzioni fiscali quinquennali. Nella documentazione conservata in questo fondo, sono state evidenziate 18 pratiche di particolare interesse, costituite da: 12 suppliche delle comunità di Norcia, Cascia, Monteleone, Bevagna e Spoleto per ottenere aiuti in denaro ed esenzioni fiscali (48); 2 relazioni del commissario apostolico Pietro De Carolis (49); 4 documenti riguardanti i lavori delle stesse Congregazioni (Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate) (50).
Nel fondo Camerale I sono stati reperiti i tre chirografi di Clemente XI, datati rispettivamente 17 febbraio 1703, 2 aprile 1704 e 13 dicembre 1704 (51). I primi due documenti riguardano interventi a favore delle popolazioni colpite, il terzo riguarda l’esenzione da alcune tassazioni, concessa ai bendettini di Cassino, riconoscendo le difficoltà economiche causate dal terremoto ai conventi dell’ordine.
Nel fondo del Commissario Generale della Camera Apostolica (Archivio di Stato di Roma, Collectio Rubino) (52) è conservato anche un documento relativo alle speciali pratiche devozionali istituite a Roma in seguito al terremoto, motivate dal clima di tensione e di panico che si diffuse a Roma.
Ulteriore documentazione riguardante le località dello Stato pontificio è stata reperita presso l’Archivio Segreto Vaticano. Il fondo Carpegna ha permesso di utilizzare 10 documenti di diversa natura: 9 sono pratiche costituite da memoriali e suppliche inviate al pontefice dalle comunità di Norcia, Spoleto, Cascia, Monteleone e Bevagna (53); uno è la copia di una lettera inviata dal commissario apostolico incaricato dei soccorsi alle zone terremotate, monsignor De Carolis, alla Sacra Congregazione del Buon Governo, datata 28 giugno 1703 (54).
All’Archivio Segreto Vaticano è stato vagliato sistematicamente per gli anni in esame anche il fondo della Segreteria di Stato relativo alla Nunziatura di Napoli: sono stati messi in luce 11 documenti, fra relazioni e lettere, attestanti gli effetti nell’area napoletana, soprattutto riguardo all’Aquila e all’Abruzzo (55)
Per quanto riguarda la documentazione dell’amministrazione centrale napoletana, la ricerca si è svolta all’Archivio di Stato di Napoli, nel grande archivio della Regia Camera della Sommaria, di cui sono stati esaminati i due fondi "Notamentorum" e "Consultationum". La ricerca ha permesso di utilizzare 11 documenti riguardanti le richieste di esenzioni fiscali inoltrate dalle seguenti 12 università (comunità locali) per fronteggiare la situazione di emergenza: Civitella del Tronto (56), Coppito (57), Paganica (58), Scai (59), Teramo (60), Bazzano, Poggio Santa Maria, Civitella Casanova, Pendenza, Rocca Santo Stefano, Montereale, Cittaducale (61). È stato anche reperito l’elenco delle 45 università della provincia dell’Aquila, compreso il capoluogo, a cui furono concesse esenzioni fiscali (62). Inoltre, in questo stesso fondo, sono state evidenziate 11 pratiche riguardanti i provvedimenti richiesti e le relative decisioni per le prime misure fiscali e amministrative riguardanti L’Aquila e la sua provincia (63).
È interessante rilevare che alcune consulte del governo centrale del Regno di Napoli si riferiscono ai meccanismi di controllo dei danni dichiarati a livello locale: infatti, la Camera della Sommaria inviò dei suoi emissarii con pieni poteri per valutare e verificare il quadro dei danni. Queste decisioni vennero prese tra l’aprile e il giugno 1703 (64). Le richieste che giungevano dalle università risultano spesso drammatiche: per esempio, il 17 aprile 1703 l’università di Posta richiese interventi urgenti per contenere lo spopolamento del paese (65). Nei documenti della Camera della Sommaria si evincono gli elementi dello scenario sismico in modo indiretto, cioè dal punto di vista dell’esenzione fiscale. Le distruzioni sono spesso sottointese nei provvedimenti presi, sulla base delle verifiche eseguite.
La ricerca ha poi preso in esame la documentazione locale, in particolare quella prodotta dalla comunità dell’Aquila, oggi conservata nell’Archivio di Stato dell’Aquila. Sono state esaminate le "Reformagioni", ossia la serie dei verbali del consiglio del Comune della città per gli anni compresi fra il 1703 e il 1711, importanti per valutare la risposta istituzionale a livello locale. Sono emerse 38 delibere, riguardanti diversi aspetti dell’emergenza indotta dall’evento: rielezioni di magistrati deceduti o emigrati in seguito al terremoto, provvedimenti riguardanti le baracche e la loro collocazione, misure volte a contenere il prezzo delle materie prime, destinazione dei fondi pubblici disponibili, revisioni del bilancio, decisioni relative alla ricostruzione di edifici pubblici e dell’acquedotto (66).
Sempre presso l’Archivio di Stato dell’Aquila, è stato reperito il registro della "Numerazione ostiaria" compilato nel 1712, pubblicato nel 1714. Si tratta del registro dei fuochi (unità familiari fiscali) censiti all’Aquila nel 1712: questo è un documento molto importante per la valutazione degli effetti del terremoto sulla popolazione urbana e sull’edilizia, poiché contestualmente al conteggio dei fuochi furono scritte dettagliate descrizioni dell’intera realtà abitativa della città, offrendo un totale di 1077 rilievi (67). Questo registro è stato oggetto di uno studio da parte di De Matteis (1973) (68) che ha analizzato e sintetizzato i dati demografici; tuttavia, per quanto riguarda l’edilizia, sono stati purtroppo elaborati solo aspetti parziali della registrazione: questo elemento ha reso necessaria una nuova analisi del registro.
A Sulmona (Archivio di Stato dell’Aquila, sezione di Sulmona) la ricerca ha reperito 2 documenti notarili (69) riguardanti pratiche devozionali e il trasporto di pane all’Aquila, dove i forni erano divenuti inutilizzabili. Una menzione diretta del terremoto si trova nel "Libro dei consigli" della città, riguardante la scelta del patrono per tutelarsi (in senso religioso) da futuri terremoti (70).
All’Archivio Storico Comunale di Ostra Vetere sono state reperite informazioni sugli effetti locali in 3 deliberazioni trascritte nel "Libro dei consigli", decise nei giorni 6, 8 e 10 febbraio 1703 (71).
Sulla grande fama di questo evento e sugli effetti di panico a Roma, sono rimaste tracce notevoli presso gli archivi diplomatici di molte corti italiane: un sondaggio nell’Archivio Gonzaga (Archivio di Stato di Mantova) ha consentito di reperire 10 lettere indirizzate al duca di Mantova, Ferdinando Carlo Gonzaga Nevers, scritte fra il 26 gennaio e il 3 marzo 1703 da Roma (72). Un altro sondaggio nell’Archivio Mediceo (Archivio di Stato di Firenze) ha messo in luce una lettera scritta il 16 gennaio da Anton Maria Fede, che si trovava a Roma, alla corte di Firenze, con le prime impressioni sul terremoto a Roma (73).
Tra le fonti amministrative edite, di fondamentale interesse informativo sono le relazioni del commissario apostolico incaricato dei soccorsi, Pietro De Carolis (De Carolis 1703) (74), e di Alfonso Uria de Llanos (Uria 1703) (75), che cooperò con il marchese della Rocca Marco Garofalo, preside di Salerno e vicario generale nei territori del Regno di Napoli. Molte delle importanti notizie di sintesi contenute in questi scritti rifluirono in seguito nelle numerose relazioni a stampa; nel corso della ricerca ne sono state analizzate 8, stampate a Roma, a Napoli e a Bologna nel corso del 1703 (76).
Di notevole valore informativo sono le fonti manoscritte reperite alla Biblioteca Apostolica Vaticana: nel codice 4336 Barberino Latino sono stati reperiti due disegni, uno relativo a una spaccatura causata dal terremoto nel monte Orano e l’altro relativo al progetto di un’abitazione-rifugio per il terremoto (77). Inoltre, nel fondo dei manoscritti Chigiani (M.IV e V) sono state reperite tre relazioni, di cui una riguardante i danni a Rieti, una seconda, un presunto prodigio a Roma e una terza riguardante le pratiche devozionali a Roma (78). Nei manoscritti Urbinati Latini, il codice 1699 conserva due relazioni sui danni a Norcia (79) e una terza sul terremoto a Roma (80).
Questo periodo sismico ebbe un forte impatto sulla società e sulla cultura del tempo e ha lasciato numerose e importanti tracce in corrispondenze (ed. Cappa 1871, ed. De Noris 1891) (81), discorsi e scritti privati, nella storiografia locale di centri sia colpiti sia non direttamente coinvolti dall’evento. Molte biblioteche conservano memorie manoscritte di questo periodo sismico, riguardanti o effetti locali, o la fama della sua distruttività, che raggiunse anche luoghi lontanissimi, o lo stato d’animo indotto. La ricerca ha utilizzato 8 memorie inedite conservate nelle biblioteche delle seguenti città: Firenze, Bologna, Venezia, Napoli, Pavia (82). Altre 8 memorie manoscritte sono state reperite in biblioteche civiche di centri minori: Bassano del Grappa, Rimini, Sansepolcro, Guastalla (83).
Fonti utili per la valutazione dei danni e per la storia della ricostruzione si sono dimostrati anche le gazzette del tempo, di cui sono state vagliate in modo sistematico tre testate: gli "Avvisi Stampati di Foligno", del gennaio-marzo e giugno 1703, da cui sono emerse 9 corrispondenze (84); la "Gazzetta di Mantova", dal febbraio al luglio 1703 (85) che ha evidenziato 11 corrispondenze; e la gazzetta "Bologna" dal gennaio al luglio 1703 che ne contiene 15 (86). Le 35 corrispondenze di queste gazzette provenivano da Roma ed erano perciò attente soprattutto agli effetti delle scosse in questa città e ai numerosi riti religiosi che vi si svolsero, in un clima psicologico particolarmente teso. Altre preziose informazioni riguardanti le cerimonie religiose che ebbero luogo nella città durante il periodo sismico, sono state tratte da Chracas (1704) (87), del quale è stato inoltre utilizzato il trattato (Chracas 1703) (88), che contiene un elenco di scosse sentite a Roma. Fonte diretta di rilevante portata informativa per Roma è anche il dettagliatissimo diario del letterato ed erudito Valesio (ed. 1977-1979) (89), molto preciso nel differenziare gli effetti delle varie scosse.
Anche le epigrafi hanno dato un contributo specifico: ne sono state identificate 7, che menzionano restauri o ricordano lo scampato pericolo del terremoto: due riguardano Roma (Campidoglio e Basilica di San Lorenzo in Damaso) (90); le altre le città di Narni (91), Amelia (92), Visso (93), Spoleto (94) e Fabriano (95). Un ex voto dedicato a San Nicola, conservato nella basilica di Tolentino, celebra il santo per aver protetto la città dal terremoto (96).
Il dibattito scientifico fu molto vivace. Il trattato di Abbati (1703) (97) riporta molte informazioni sulla sequenza del periodo sismico e presenta l’interpretazione scientifica del tempo, nonché vari aspetti della discussione teorica; l’autore aggiunse anche un repertorio erudito sui terremoti del passato. Lo scienziato Rampazzi (1703) (98), che compose un discorso fisico e morale sopra le cause del terremoto; il medico Teloni (1703) (99) pubblicò uno studio sugli effetti del terremoto nel corpo umano e sui malori indotti. L’evento fu oggetto di interesse scientifico anche all’estero, come dimostrano l’opera di De Haute-Feuille (1703) (100) pubblicata a Parigi e le osservazioni pubblicate ad Amsterdam dalla Accademia reale di Scienze nel 1707 (101). Ricchi di informazioni si sono inoltre rivelati i saggi di Baglivi (ed. latina 1754; trad. it. 1842) (102), famoso medico di origine dalmata. I saggi furono scritti nel 1703 e nel 1705, e contengono le osservazioni dirette degli effetti delle varie scosse a Roma, città dove risiedeva l’autore. Oltre alle proprie osservazioni, Baglivi pubblicò lettere e relazioni ufficiali riguardanti gli effetti nelle aree dell’Abruzzo, dell’Umbria e del Lazio e vari interventi sul dibattito scientifico inerente all’interpretazione di questo evento (103).
Il terremoto del 1703 è stato considerato dalla storiografia un evento importante per la società e l’economia dell’Abruzzo, già a partire dal Settecento, ma non sempre fu approfondito e il quadro dei riferimenti fu per lo più quello contenuto in alcune relazioni amministrative pubblicate. Sono stati presi in esame i contributi di Antinori (sec. XVIII, ed. 1971) (104), Amiani (1751) (105), Cancellieri (1811) (106), Cappello (1829) (107), Parente (1857-1858) (108), Cappa (1871) (109), Anonimo (1886) (110), Parrozzani (1887) (111), Salvi (1889) (112), Casti (1889 e 1890) (113), Del Re (1894) (114), Zannetti (1894) (115), Mini (1901) (116), D’Angelo (1915) (117), Colarossi Mancini (1921) (118), Vicari (1967-1969) (119), Vicari e Negrini (1967-1969) (120), Spagnesi e Properzi (1972) (121), Morelli (1983) (122), Paciaroni (1984) (123). Alcuni studi storiografici hanno sviluppato approfondimenti sulle dinamiche demografiche di più lungo periodo (De Matteis 1973) (124), sugli aspetti sociali ed economici (Colapietra 1978, 1989) (125); non sono mancate anche alcune analisi d’interesse per la psicologia sociale (Fiorentino 1984) (126) e la religiosità popolare: Varrasso (1989) (127), Di Francesco (1989) (128), Castelli et al. (1989) (129).
La letteratura sismologica italiana fino all’inizio del Novecento fu molto interessata a questo grande evento: non solo è ricordato in tutti i cataloghi e repertori, ma fu anche oggetto di approfondimenti specifici riguardanti la storia della sismologia (De Rossi 1882, Baratta 1897) (130), gli effetti di propagazione a Roma (De Rossi 1897) (131), e lo studio dell’area sismogenetica (Baratta 1915) (132). In molti altri studi sismologici riguardanti terremoti successivi questo periodo sismico è menzionato come evento caratterizzante l’area dell’Abruzzo o come grande evento su cui sviluppare considerazioni generali: Moreschini (1802) (133), Colosimo (1832) (134), Mercalli (1885) (135), Serpieri (1888-1889) (136), De Rossi (1889) (137), Cancani (1903) (138), Baratta (1936) (139).
La letteratura sismologica recente finora si era invece occupata marginalmente di questo periodo sismico: aspetti del tutto preliminari in Stucchi (1985) (140), analisi degli effetti di propagazione a Roma in Molin e Guidoboni (1989) e Rossi (1995) (141). Maramai e Tertulliani (1994) (142) hanno proposto di escludere effetti di maremoto sulla costa tirrenica in prossimità del Tevere, avanzando dubbi sull’affidabilità delle notizie riportate da Baglivi (1754), per il fatto che questo è l’unico autore, fra le fonti coeve, a ricordare effetti sulle acque marine; inoltre, ritengono che la notevole distanza tra l’area epicentrale della scossa del 2 febbraio e la foce del Tevere, circa 100 km, renda inverosimile il fenomeno. Vanno invece rilevate da un lato l’autorevolezza di Baglivi e dall’altro, la forte propagazione del terremoto a Roma.

Note

(1)
Boschi E., Ferrari G., Gasperini P., Guidoboni E., Smriglio G. e Valensise G.
Catalogo dei forti terremoti in Italia dal 461 a.C. al 1980, ING-SGA.
Bologna 1995
(2)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(3)
Baglivi G.
De Terraemotu Romano & Urbium Adjacentium anno 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.265-270.
Venezia 1754
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
(4)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(5)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
(6)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
(7)
Chracas L.
Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703 [...].
Roma 1704
(8)
Cappa F.
Sul terremoto che a’ 2 di febbraio 1703 rovinò l’Aquila e molti paesi di Abruzzo.
L’Aquila 1871
(9)
Parrozzani G.
Notizie intorno al Terremoto del 2 febbraio 1703 ricavate dai manoscritti Antinoriani precedute da alcune notizie intorno agli attuali terremoti.
L’Aquila 1887
(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Estratto di deliberazione consiliare, Amandola 17 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Lettera a nome della Comunità e dei priori di Amandola alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 9 marzo 1703.

(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 9 settembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 24 maggio 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Supplica della Comunità di Arquata alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 10 luglio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 aprile 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 2 gennaio 1712.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Supplica della Comunità di Arquata alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1711.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Relazione sopra li Luoghi cinque Monti indebitati alla Communità d’Arquata sotto li 14 giugno 1704.

(12)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Vincenzo Antonio Gualfetti e Tommaso Gualfetti sui restauri necessari agli edifici pubblici di Arrone, Arrone 6 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 20 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Carlo Milanese e Giuseppe Milanese sui restauri necessari al palazzo Priorale di Arrone, Arrone 14 maggio 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Lettera del vicario e dei priori del castello di Arrone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Arrone 7 aprile 1721.

(13)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 16 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Domenico Baratta e Santi di Rocco Ugolini sui restauri necessari ai ponti del castello di Bevagna, Bevagna 14 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi e Simone Pietro Fiordiponte sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 14 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica del Consiglio generale della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, agosto 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Copia di lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola al podestà di Bevagna, Perugia 10 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Copia di lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola al podestà di Bevagna, Perugia 6 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 12 settembre 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica del priore del convento di S.Agostino di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 4 gennaio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 23 novembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 7 settembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Estratto del verbale di seduta del Consiglio generale di Bevagna del 9 novembre 1704, Bevagna 12 novembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Perizia del maestro muratore Felice Bucci sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, novembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 23 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, Bevagna 22 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 20 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi, Simone Pietro Fiordiponte e Andrea Mariani sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 16 ottobre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 3 agosto 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 21 novembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 25 giugno 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Ragioni responsive alli supposti contenuti nel memoriale dato per parte de’ particolari e poveri sopra il riattamento del Palazzo Apostolico che si danno per parte de’ publici rappresentanti della Comunità di Bevagna, 1708.

(14)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Ludovico Soderini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 14 dicembre 1702.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1702.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 5 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 27 dicembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica dell’affittuario dell’osteria di Civita di Cascia Paolo Antonio Ricci alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 28 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità e dei consoli di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 7 febbraio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Notaio Francesco Cotaloni, Estratto dal Libro dei Concilii della Comunità di Cascia, Seduta del 5 agosto 1703, Cascia 16 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della badessa e delle monache del monastero di S.Rita di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica delle monache del monastero di S.Lucia di Cascia al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1704.

(15)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 13 agosto 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 10 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Supplica della Comunità e priori di Castel Nuovo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1706.

(16)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 settembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica dell’affittuario dell’osteria del borgo di Cerreto Silvestro del quondam Francesco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 marzo 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 9 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori della Comunità di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 23 ottobre 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica degli uomini della Terra di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cerreto 11 agosto 1707.

(17)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Chiavano, b.1028 (1635-1826), Lettera del vice gonfaloniere alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 22 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Chiavano, b.1028 (1635-1826), Supplica della Comunità di Chiavano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1703.

(18)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del vescovo di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 10 giugno 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 luglio 1719.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 22 luglio 1727.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1727.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera della Comunità di Civita alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1728.

(19)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Perizia del maestro muratore Valentino Teori sui restauri necessari al campanile e alle mura del castello di Colle Baccaro, 4 dicembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 28 aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Lettera del luogotenente Giovanni Angelo Corsini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 1 marzo 1727.

(20)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Supplica della Comunità e dei priori di Concerviano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Supplica della Comunità e dei priori di Concerviano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Perizia del maestro muratore Marco di Felice sui restauri necessari al forno pubblico di Concerviano, aprile 1705.

(21)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e dei massari del castello di Forsivo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 marzo 1728.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e del Popolo del castello di Forsivo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Forsivo 31 gennaio 1728.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Perizia del maestro muratore Cristofano Speroni sui restauri necessari alle condutture idriche del castello di Forsivo, Norcia 7 marzo 1728.

(22)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Copia di lettera del governatore di Perugia al podestà di Gualdo Cattaneo, Perugia 14 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Lettera del podestà Girolamo Damiani al governatore di Perugia, Gualdo Cattaneo 22 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774) Memoriale degli abitanti di Gualdo Cattaneo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1704.

(23)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Lettera del commissario Giovanni Taddeo Taddei alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Massa di Todi 6 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Supplica della Comunità di Massa alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Perizia dell’architetto Giovanni Leofeori sui restauri necessari al torrione di Massa, 3 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Lettera del commissario Giovanni Taddeo Taddei alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Massa 11 giugno 1703.

(24)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Mevale, b.2340 (1684-1826), Lettera del difensore e pubblico rappresentante della Comunità del castello di Mevale di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 30 marzo 1748.

(25)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Montefalco II, b.2463 (1663-1704), Spese straordinarie della Comunità di Montefalco per l’anno incominciato il primo maggio 1703 e terminato l’ultimo aprile 1704.

(26)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 31 luglio 1726.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica della Comunità e Popolo di Monteleone al papa Benedetto XIII, luglio 1726.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 settembre 1720.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica del Popolo della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1720.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 21 agosto 1720.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 giugno 1713.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Perizia del maestro muratore Pietro Patroncini sui restauri necessari alle mura del castello di Monteleone, giugno 1713.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Dondario Malvicini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 3 luglio 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Notaio Angelita Scaramuccia, Perizia del maestro muratore Giuseppe Ambrosio de Niccolis sui restauri necessari alla chiesa di S.Nicolò di Monteleone, Monteleone 20 giugno 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Pianta della chiesa matrice di Monte Leone che si deve riedificare, 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Dondario Malvicini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 25 maggio 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica dei priori della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1710.

(27)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Rieti I, b.2616 (1630-1734), Lettera del luogotenente Lorenzo Vannicelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Collevecchio 25 luglio 1703.

(28)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Supplica della Comunità di Monte Santa Maria alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Perizia dei maestri muratori Santo Carconio e Giuseppe Taddei sui restauri necessari ai due forni di Monte Santa Maria, 29 maggio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Notaio Domenico Antonio Casandra, Perizia dei maestri muratori Agostino Rosselli e Sante Carconio sui restauri necessari ai due forni di Monte Santa Maria, Monte Santa Maria 8 novembre 1703.

(29)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del vescovo di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 6 dicembre 1702.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti di Norcia al papa Clemente XI, novembre 1702.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 8 giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli Zelanti di Norcia al papa Clemente XI, giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 22 ottobre 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Notaio Emiliano Scaramuccia, Estratto dal Libro delle Spese straordinarie, Norcia 14 ottobre 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 8 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti del Contado di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 14 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera della Congregazione deputata per il terremoto al commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis, Roma 30 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al tesoriere di Spoleto, Norcia 23 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 11 novembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 28 dicembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei consoli e dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 6 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

(30)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offagna I, b.3122 (1630-1740), Nota delle spese fatte dalla Comunità della Terra d’Offagna d’Ancona nell’anno da primo marzo 1704 a tutto sudetto 1705.

(31)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera del governatore Sebastiano Tassi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Longone 3 giugno 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Supplica della Comunità di Offeio alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera del governatore Giacomo Antonio Masalotti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Longone 14 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Supplica della Comunità di Offeio alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.

(32)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 5 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 15 giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei priori e dei particolari della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 1 marzo 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei pubblici rappresentanti della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, febbraio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 25 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Basilio Berardi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 11 marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Domenico Annesi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 27 luglio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Notaio Giovanni Brosi, Perizia del maestro muratore Antonio Noreda sui restauri necessari alla porta Spoletina e alle mura del castello di Piediluco, Piediluco 22 luglio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei rappresentanti della Comunità di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1707.

(33)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Fidone I, b.3622 (1630-1756), Lettera di Pietro Reggio al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 28 agosto 1706.

(34)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Lettera del vice governatore Pacifico Butii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 19 maggio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Lettera del governatore Vincenzo de Tomasoni al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 18 settembre 1709.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Supplica della Comunità di Poggio Mirteto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 24 agosto 1709.

(35)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Lettera del governatore di Terni Fabio Caracciolo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Terni 21 ottobre 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Supplica della Comunità del castello di Polino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 6 ottobre 1708.

(36)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rivodutri II, b.3930 (1699-1724), Lettera del governatore di Rieti Alessandro Rigoni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 12 aprile 1704.

(37)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Lettera del luogotenente Gaetano Liberati al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Collevecchio 16 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Lettera di Carlo Antonio Fiori alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 27 giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Supplica dei priori della Comunità di Rocca Antica alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1708.

(38)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del vice governatore di Poggio Mirteto Pacifico Butii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 14 maggio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 17 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del podestà Giulio Palavicino al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Salisano 25 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 22 gennaio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Copia di lettera del prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo cardinale Imperiali al governatore di Poggio Mirteto, Roma 2 giugno 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 12 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità e dei priori della Terra di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 21 maggio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Francesco Loddolonghi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 settembre 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Perizia dei maestri muratori Carlo di Simone e Giacomo Antonio Falducchi sui restauri necessari alla porta Maggiore e ai parapetti della strada di Salisano, Salisano 22 settembre 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 30 maggio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Andrea Bonfanti alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 6 ottobre 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1708.

(39)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Lettera del governatore Filippo Geti alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 16 marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Notaio Nicolangelo Silvetti, Copia di proposizione e risoluzione del Consiglio della Comunità della Terra di Sarnano del 4 febbraio 1703, Sarnano 25 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Supplica della Terra di Sarnano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1703.

(40)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Savelli, b.4369 (1666-1832), Lettera della Comunità di Savelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Savelli 15 maggio 1723.

(41)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Supplica del padre guardiano del convento dei Cappuccini di Scandriglia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Lettera del governatore Giovanni Paolo Faventini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Scandriglia 22 giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Lettera del governatore Filippo Antonio Fabiani alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Scandriglia 22 dicembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Supplica del padre guardiano del convento dei Cappuccini di Scandriglia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1706.

(42)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 16 marzo 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Supplica della Comunità di Scheggino di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Notaio Luca Bolci, Perizia dei maestri muratori Innocenzo Bertini e Giuliano Bertini sui restauri necessari alle chiese e agli edifici pubblici di Scheggino, Scheggino 10 marzo 1704.

(43)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Carlo Francesco Airoldi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 1 giugno 1717.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1717.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 7 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Perizia dei maestri muratori Giorgio Giorgioli e Antonino Leoni sui restauri necessari al palazzo Pubblico di Sellano, Sellano 2 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Valerio Rota alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 1 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Estratto di proposizione del Consiglio generale della Terra di Sellano del 4 febbraio 1703, Sellano 3 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica del rettore e pievano della chiesa parrocchiale di S.Maria della Pieve di Sellano Andrea Fiorelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Copia di memoriale al governatore di Spoleto Valerio Rota, giugno 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Perizia dei maestri muratori Sigismondo Sillano e Andrea Menino sui restauri necessari al campanile del palazzo Pubblico di Sellano, Sellano 28 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Valerio Rota alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 7 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Fede e dichiarazione del podestà Luca Emiliani sulle spese sostenute per il restauro degli edifici pubblici, Sellano 6 gennaio 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del difensore e dei consiglieri della Comunità di Sellano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Sellano 8 aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Fede e dichiarazione del podestà Luca Emiliani sulle spese sostenute per il restauro degli edifici pubblici, Sellano 7 aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del luogotenente Raimondo Masetti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 9 gennaio 1711.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Perizia del maestro muratore Giorgio Giorgioli sui restauri necessari nella casa del podestà di Sellano, Sellano 1 dicembre 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Gaetano Rampa al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 ottobre 1711.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Michele Agosti, Estratto dal libro pubblico dei Consigli della Terra di Sellano, Sellano 7 ottobre 1711.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Michele Agosti, Perizia dei maestri ferrai Fabrizio Nardi e Flaminio Sillani sui restauri necessari all’orologio pubblico di Sellano, Sellano 7 ottobre 1711.

(44)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spello III, b.4619 (1701-1724), Estratto di deliberazione consiliare, Spello 11 marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spello III, b.4619 (1701-1724), Perizia del maestro muratore Nicolò Mola sui restauri necessari nel Castellaccio, nei casali e nel palazzo Priorale di Spello, Spello 20 aprile 1703.

(45)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 29 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario del forno pubblico di Spoleto Domenico Amici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 21 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario dell’archivio di Spoleto Prospero Lucii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Notaio Antonio Ancaiani, Estratto di comparizione di Prospero Lucii archivista della Città di Spoleto innanzi al Governatore di Spoleto, Spoleto 24 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Abondio Rezzonico al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 27 luglio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica del tesoriere di Spoleto Andrea Mauri Ridolfi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1704.

(46)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Supplica della Comunità e dei priori di Trevi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Lettera del luogotenente Francesco Arcangelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 7 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Notaio Angelo Marsiliani, Perizia dei maestri muratori Domenico di Nicola e Paolo da’ Bovara sui restauri necessari all’acquedotto pubblico di Trevi, Trevi 1 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 13 ottobre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Notaio Angelo Marsiliani, Estratto dal registro dell’esito comunitativo della Comunità di Trevi e dalle partite straordinarie concesse dalla Sacra Congregazione presenti nella Tabella della Comunità, Trevi 12 ottobre 1703.

(47)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Savelli, b.4369 (1666-1832), Lettera della Comunità di Savelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Savelli 15 maggio 1723.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Valcaldara, b.5260 (1724-1820), Lettera del prefetto di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 7 giugno 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Valcaldara, b.5260 (1724-1820), Lettera di due abitanti di Valcaldara alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Valcaldara 10 giugno 1724.

(48)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione degli edifici ecclesiastici danneggiati dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti del Contado di Norcia alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Bevagna alla Congregazione deputata per il terremoto sui danni causati agli edifici pubblici dai terremoti del 1703, Bevagna gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Monteleone alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Monteleone gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Monteleone alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Monteleone giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Nota dei danni causati dai terremoti del 1703 nella Terra di Monteleone e nelle sue ville, Monteleone giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale dei deputati della Città di Spoleto alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Spoleto giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(49)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis alla Congregazione deputata per il terremoto relativa alla richiesta della Comunità di Monteleone di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Norcia 28 giugno 1703.

(50)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto al papa Clemente XI sui provvedimenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 1703, Roma gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Nota interna della Congregazione deputata per il terremoto sulle sovvenzioni da erogare alla città di Spoleto danneggiata dai terremoti del 1703, Roma 2 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

(51)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, cc.77-78, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto del 1703, Roma 17 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, cc.104-105, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto del 1703, Roma 2 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, c.120, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore della Congregazione Cassinese danneggiata dal terremoto del 1703, Roma 13 dicembre 1704.

(52)
Archivio di Stato di Roma, Commissario generale della Camera apostolica, Collectio Rubino, vol.23, cc.525-526, Lettera dei Conservatori del Popolo Romano al papa Clemente XI relativa all’autorizzazione di pratiche devozionali in seguito al terremoto del 1703, Roma 15 febbraio 1703.

(53)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Supplica presentata dalla comunità e popolo di Norcia a Papa Clemente nella quale viene riferito lo stato economico e fiscale della comunità aggravato dal terremoto del 14 gennaio 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale presentato dalla comunità e popolo di Norcia alla santità di nostro signore papa Clemente XI, sullo stato della Diocesi in seguito al terremoto del 14 gennaio 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale della città di Spoleto presentato alla Sacra Congregazione deputata sopra la materia del terremoto, Spoleto 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale della comunità di Bevagna presentato alla Sacra Congregazione deputata sopra la materia del terremoto, Bevagna 15 gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Relazione del commissario apostolico di Norcia P.De Carolis sui danno causati in Norcia e in Cascia dal terremoto del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale degl’huomini del contado di Norcia inviato alla Sacra Congregazione sopra l’occorrente a causa del terremoto, 15 gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale degli abitanti di Cascia, suo Territorio, e Castelli alla Sacra Congregazione dei terremoti, gennaio 1704.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Relazione distinta de’ danni recati dal terremoto delli 14 gennaio 1703 nella Terra di Monte Leone e suo distretto.

Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Supplica della comunità di Monteleone alla Sacra Congregazione sopra le cause de’ terremoti, Monteleone 15 gennaio 1704.

(54)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Lettera di P.De Carolis alla Sacra Congregazione sopra le cause de’ terremoti, Norcia 28 giugno 1703.

(55)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 16 gennaio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Lettera del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 27 gennaio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 3 febbraio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 10 febbraio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 13 febbraio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Lettera del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 24 febbraio 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 6 marzo 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Copia di lettera del vicario capitolare della diocesi di L’Aquila D.Benedetti al nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia, L’Aquila 2 marzo 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Copia di lettera di Giuseppe Rivera al nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia, L’Aquila 2 marzo 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 24 aprile 1703.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 29 maggio 1703.

(56)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.386, Nota relativa alla richiesta del reggimento di Civitella del Tronto di provvidenze a favore dei cittadini danneggiati dal terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.

(57)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.50, Consulta relativa alla richiesta dell’università di Coppito di essere esentata dai pagamenti fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.

(58)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 149, inc.2, c.n.n., Delibera della Regia Camera della Sommaria relativa alla richiesta dell’università di Paganica di essere esentata dai pagamenti fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 14 gennaio 1707.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.101, cc.161-163, Consulta relativa alla richiesta dell’università di Paganica della restituzione dei beni confiscati dai creditori nonostante l’esenzione fiscale ottenuta in seguito al terremoto del 1703, Napoli 22 marzo 1707.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1182, Nota relativa alla concessione di due anni di esenzione fiscale all’università di Paganica danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 3 novembre 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.129r, Consulta relativa ai danni subiti dall’università di Paganica e alle esenzioni fiscali da accordare in seguito al terremoto del 1703, Napoli 30 ottobre 1703.

(59)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.406, Nota relativa alla richiesta dei massari della villa di Scai di esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 20 aprile 1703.

(60)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, cc.51v-52r, Consulta relativa alla richiesta del reggimento della città di Teramo di provvidenze a favore dell’università danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 29 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.285-286, Nota relativa alle riparazioni necessarie nel palazzo del Tribunale di Teramo danneggiato dal terremoto del 1703, Napoli 15 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.349-350, Nota relativa alla richiesta del reggimento della città di Teramo di provvidenze a favore dell’università danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 29 marzo 1703.

(61)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.51, Consulta relativa alla sospensione dei pagamenti fiscali per alcune terre della provincia di L’Aquila danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.

(62)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.

(63)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.120, Nota relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila di conoscere la data di decorrenza dell’esenzione fiscale accordata alle terre della provincia danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 7 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.226-228, Nota relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 1 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.375, Nota relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila concernente il pagamento dei lavoratori impegnati a L’Aquila nello sgombero delle macerie causate dal terremoto del 1703, Napoli 4 aprile 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.470, Nota relativa alla nomina di un ministro incaricato di valutare i danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di L’Aquila, Napoli 10 maggio 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.29, Consulta relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila di conoscere la data di decorrenza dell’esenzione fiscale accordata alle terre della provincia danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 27 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.41, Consulta relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 3 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.43, Consulta relativa all’ordine dato al percettore di Campobasso di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 8 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.44, Consulta relativa all’ordine dato al tesoriere di Chieti di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 15 marzo 1703.

(64)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.56r, Consulta relativa all’invio di un ministro della Camera della Sommaria a verificare i danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 27 aprile 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.65v, Decreto relativo alla nomina di due ministri subalterni per la verifica dei danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 9 giugno 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, cc.66v-67r, Decreto relativo al conferimento al marchese della Rocca di pieni poteri nell’opera di ricognizione dei danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 21 giugno 1703.

(65)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.385, Nota relativa alla richiesta dell’università di Posta di provvidenze per fare fronte allo spopolamento del paese in seguito al terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.

(66)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 19 febbraio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 20 febbraio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 giugno 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 23 giugno 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 3 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 6 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico dell’11 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico dell’8 agosto 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 20 agosto 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 16 settembre 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 30 dicembre 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 14 marzo 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 29 aprile 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 7 luglio 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 15 agosto 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 18 gennaio 1705.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 6 maggio 1705.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 26 giugno 1705.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 19 luglio 1705.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 14 marzo 1706.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 maggio1706.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 13 giugno 1706.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 23 gennaio 1707.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 27 febbraio 1707.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 31 marzo 1707.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 25 luglio 1707.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 ottobre 1707.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 17 gennaio 1708.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 marzo 1708.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 29 aprile 1708.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 25 novembre 1708.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 aprile 1709.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 maggio 1709.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 17 giugno 1709.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 1 ottobre 1709.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 24 novembre 1709.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 aprile 1710.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 7 dicembre 1710.

(67)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, U-97/3, Numeratione Ostiaria della Città dell’Aq[ui]la fatta in anno 1712 dal mag[nifi]co Auditore della Regia Audienza residente nella Città Teramo D. Giuseppe Rosa, con l’assistenza de’ mag[nifi]ci deputati eletti in pub[li]co Conseglio, e di me sottoscritto pro rationale della Regia Cam[e]ra e rationale assunto à detta Numeratione per il terremoto accaduto in 1703.

(68)
De Matteis A.
L’Aquila e il Contado. Demografia e fiscalità (secoli XV-XVIII).
Napoli s.d.
(69)
Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Notarile, notaio B.De Sebastiano, b.139, vol.19, c.92, Testimonianza di alcuni uomini che portarono pane a L’Aquila in seguito al terremoto del 1703, Sulmona 17 settembre 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Notarile, notaio B.De Sebastiano, b.139, vol.20, cc.121v-123r, Testimonianza giurata in una causa per furto in cui incidentalmente si parla di una casa lesionata dal terremoto del 1703, Sulmona 3 novembre 1704.

(70)
Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Archivio civico Sulmonese, Libro dei Consigli 1697-1723, c.85v, Deliberazione relativa all’elezione della Vergine a patrona della città affinché scacci il frequente flagello del terremoto, Sulmona 5 novembre 1703.

(71)
Archivio Storico Comunale di Ostra Vetere, vol.48, Libro de Consegli dal 1702 al 1718, Seduta del 6 febbraio 1703.

Archivio Storico Comunale di Ostra Vetere, vol.48, Libro de Consegli dal 1702 al 1718, Seduta dell’8 febbraio 1703.

Archivio Storico Comunale di Ostra Vetere, vol.48, Libro de Consegli dal 1702 al 1718, Seduta del 10 febbraio 1703.

(72)
Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 20 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Pietro Marchesi al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Pietro Marchesi al duca di Mantova, Roma 26 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera al duca di Mantova, Fermo 9 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Orazio Landini al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 10 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 marzo 1703.

Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 17 febbraio 1703.

(73)
Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.

(74)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
De Carolis P.
Altra lettera scritta dal medesimo Mons. De Carolis dopo trasmessa la sudetta Relatione [generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto] all’istesso Sig. Card. Paulucci.
Roma 1703
(75)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
(76)
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
Vero, e distinto ragguaglio dello stato di Cascia, e suo territorio prima e doppo li Terremoti seguiti nel presente Anno MDCCIII. Con il Catalogo di tutti li Castelli, e Ville alla sua Giurisdizzione soggette. Con la distinta notizia de’ danni fatti da’ Terremoti nelli detti Luoghi, con il computo di tutte le Persone restate sepolte à Luogo per Luogo, e quelli che di presente vivono.
Roma 1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Relatione d’un miracolo fatto dal glorioso S.Filippo Neri in preservatione di tutta la Congregatione dell’Oratorio di Norcia cioè sette Padri, & un Fratello di essa Congregatione nelle presenti ruine de Terremoti sentiti in questo Anno 1703.
Roma 1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(77)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Barberiniani Latini, 4336, Pianta ò sia Disegno della Voragine apertasi per il Terremotto nel monte di Orano ne Stati di Regno vicino à Sigillo Villa della Posta l’anno sud[det]to 1703.

Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Barberiniani Latini, 4336, Sbozzo ò sia Disegno del Casone, che doveva alzarsi nel Giardino delle 4 Fontane in contingenza del Terremoto l’anno sud[det]to 1703.

(78)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].

Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.V, Relazione del prodigio avvenuto nella Chiesa di Allumiere durante la processione che si faceva per il terremoto del 1703.

Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.V, Lettera dei Conservatori del Popolo Romano al Papa Clemente XI relativa all’autorizzazione di pratiche devozionali in seguito al terremoto del 1703, Roma 15 febbraio 1703.
Roma 1703
(79)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Lettera dal medico di Terni ad una persona di consideratione in Roma [14 febbraio 1703], in "Terremoto accaduto in Norcia nel 1703 regnante Clemente XI Pontfice Optimo Maximo.

(80)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

(81)
Frammenti della corrispondenza tenuta tra il dottore Filippantonio Mancini procurator fiscale presso la Regia Udienza dell’Aquila, e l’illustrissimo signore Marco Garofalo marchese della Rocca vicario generale nella provincia di Abruzzo Ultra, intorno a’ danni prodotti dal terremoto de’ 2 febbraio 1703, ed altre notizie che vi hanno relazione, in F.Cappa, "Sul terremoto che a’ 2 di febbraio 1703 rovinò L’Aquila e molti paesi di Abruzzo", pp.21-50.
L’Aquila 1871
De Noris E.
Lettera del Cardinale Enrico De Noris in data Roma 14 aprile 1703 al Marchese di Campo Conte Sansebastiano a Siena, in A.Goiran, Seconda appendice al Catalogo dei terremoti veronesi. Memoria con documenti inediti, "Memorie dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona", s.III, vol.67, documento B.
Verona 1891
(82)
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Manoscritti, Fondo Magliabechiano, XX, 37, Discorso astrologico sopra i terremoti sentitisi li 14 gennaio ad una e mezza di notte, ad ore 21 del giorno 16 dell’istesso mese ed alli 2 di febbraio 1703, sec.XVIII.

Biblioteca Riccardiana e Moreniana di Firenze, Manoscritti Moreniani, 230/1, D.M.Manni, Miscellanea di notizie intorno a varie città d’Italia, sec.XVIII.

Biblioteca Universitaria di Bologna, Manoscritti, 770, Antonio Francesco Ghiselli, Memorie antiche manuscritte di Bologna, raccolte, et accresciute sino à tempi presenti [origini-1729], 93 voll. + 2 di indici, sec.XVIII.

Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Manoscritti, Fondo San Martino, 681-690, Diario della Casa di San Paolo di Napoli (1651-1856), 10 voll.

Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, Manoscritti Italiani, VII, 1603 (=9141), Pietro Gradenigo, Annale I, che incomincia a p[ri]mo Gennaro 1773 M.V. e termina a ultimo Marzo 1774 (con riferimenti ad anni precedenti), 1774.

Biblioteca Universitaria di Pavia, Manoscritti Ticinesi, 13, Annotazioni di diverse cose essenziali occorse sì di guerra come d’altre cose, secc.XVII-XVIII.

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Manoscritti, A.1924, Lettera di un incognito toccante il terremoto succeduto in Roma li 14 gennaio 1703, sec.XVIII.

Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Manoscritti, A.1925, Informazione circa ciò dovrà praticarsi in Roma in occasione del terremoto succeduto l’anno 1703, sec.XVIII.

(83)
Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, Manoscritti, 33-B-19-1, Mario Sale, Memorie sulla storia di Bassano, sec.XVI, copia Lugo Zerbino sec.XVIII.

Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Manoscritti, 1136, Federico Cosimo Sartoni, Copia di uno zibaldone manoscritto che era in casa Sartoni, ed ora posseduto dal nobil uomo signor Domenico Mattioli, contenente memorie ed avvertimenti per la storia di Rimini, in "Cronache riminesi trascritte dal dottor Luigi Tonini 1840-1842".

Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Manoscritti, 225, Storia della città di Rimini antichissima, sec.XVIII.

Biblioteca Civica Gambalunga di Rimini, Manoscritti, 351, Memorie riminesi, in "Memorie sulla libertà della chiesa riminese raccolte da Domenico Paulucci", sec.XIX.

Biblioteca Comunale di Sansepolcro, Manoscritti, J.107, Continuazione della cronaca del Borgo San Sepolcro di Francesco Bercordati, sec.XVIII.

Biblioteca Comunale di Sansepolcro, Manoscritti, J.109, Francesco Giuseppe Pignani, Compendio istorico di memorie fedelmente raccolte intorno alla origine, fondazione e proseguimento della città di Sansepolcro diviso in memorie, 1758.

Biblioteca Comunale di Sansepolcro, Manoscritti, J.109, Francesco Giuseppe Pignani, Annotazioni estratte dal compendio istorico di memorie fedelmente raccolte intorno all’origine, fondazione e proseguimento della città di Borgo San Sepolcro, 1767.

Biblioteca Comunale "M.A.Maldotti" di Guastalla, Manoscritti Galvani, 85, Giovanni Battista Benamati, Memorie del convento de Servi, e città di Guastalla (dalle origini al 1703, con aggiunta di altro autore sino al 1734), sec.XVIII.

(84)
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.19, n.3.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.26, n.4.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.31, n.5.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.08, n.6.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.15, n.7.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.23, n.8.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.03.02, n.9.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.03.09, n.10.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.06.14, n.23.
Foligno 1703
(85)
Gazzetta di Mantova, 1703.02.07, n.6.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.02.14, n.7.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.02.28, n.9.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.03.07, n.10.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.03.14, n.11.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.03.28, n.13.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.04.04, n.14.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.05.23, n.21.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.06.06, n.23.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.06.13, n.24.
Mantova 1703
Gazzetta di Mantova, 1703.07.18, n.29.
Mantova 1703
(86)
Bologna, 1703.01.30.
Bologna 1703
Bologna, 1703.02.06.
Bologna 1703
Bologna, 1703.02.13.
Bologna 1703
Bologna, 1703.02.20.
Bologna 1703
Bologna, 1703.02.27.
Bologna 1703
Bologna, 1703.03.06.
Bologna 1703
Bologna, 1703.03.13.
Bologna 1703
Bologna, 1703.03.20.
Bologna 1703
Bologna, 1703.04.03.
Bologna 1703
Bologna, 1703.04.24.
Bologna 1703
Bologna, 1703.05.01.
Bologna 1703
Bologna, 1703.06.05.
Bologna 1703
Bologna, 1703.07.17.
Bologna 1703
Bologna, 1703.07.24.
Bologna 1703
(87)
Chracas L.
Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703 [...].
Roma 1704
(88)
Chracas L.
Breve discorso metheorologico de’ terremoti, con la Cronologia di tutti quelli si sono sentiti in Roma dalla Creatione del Mondo sin al recente occorso sotto il Regnante Pontefice Clemente XI su le due della notte meno un quarto il dì quattordeci Gennaro 1703.
Roma 1703
(89)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(90)
Epigrafe posta sopra la porta che conduce dal palazzo della Cancelleria alla basilica di San Lorenzo in Damaso a Roma in memoria dei lavori di riparazione fatti eseguire dal cardinale Ottoboni per i danni causati dai terremoti del 1703 (1703), in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.178.
Roma 1704
Epigrafe posta nella sala regia del palazzo vecchio del Campidoglio a Roma in memoria dei terremoti del gennaio e febbraio 1703, 1703, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.228.
Roma 1704
(91)
Epigrafe commemorativa del terremoto del 1703, posta su un busto d’argento dedicato a San Giovenale in Narni, in M.Baratta, Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia raccolti dal prof. Michele Stefano De Rossi, "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18 (1899), p.442.
Roma 1899
(92)
Epigrafe commemorativa del terremoto del 1703, posta sulla porta principale riedificata della città di Amelia, in M.Baratta, Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia raccolti dal prof. Michele Stefano De Rossi, "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18 (1899), p.442.
Roma 1899
(93)
Epigrafe posta sopra la porta della chiesa di Santa Maria di Macereto a Visso (Macerata) in memoria dei terremoti del 14 gennaio e 2 febbraio 1703 (1703), in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", pp.226-227.
Roma 1704
(94)
Epigrafe posta sul prospetto esterno del torrione che fiancheggia la Porta Romana sulla via Flaminia a Spoleto in memoria degli aiuti inviati da papa Clemente XI per soccorrere la città colpita dai terremoti del 1703, 1704, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.257.
Roma 1704
(95)
Epigrafe posta fra i due ingressi della chiesa di S.Venanzo di Fabriano a ricordo della liberazione della città dai terremoti del 14 aprile 1672 e del 2 febbraio 1703 e da altre calamità naturali, 1703, in R.Sassi, "Il culto della Madonna del Buon Gesù a Fabriano", pp.33-35.
Fabriano 1948
(96)
Ex voto dedicato a San Nicola, conservato nella Basilica di Tolentino (Macerata), per aver protetto la città dai terremoti del 1703, in Investigation of historical earthquakes in Europe, ed. M.Stucchi, D.Postpischl e D.Slejko, "Tectonophysics", vol.193 (1991), p.VII.
Amsterdam 1991
(97)
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(98)
Rampazzi F.M.
Discorso fisico, e morale sopra le cause del terremoto.
Ronciglione 1703
(99)
Teloni V.
De’ terremoti, loro cagioni, effetti, e malori, che producono, e loro Cura preservativa in generale. Lettera all’Illustrissimo Signor Marchese Andrea Maidalchini.
Viterbo 1703
(100)
De Haute-Feuille J.
Moyen de faire des Observations sur les Tremblemens de Terre, & de les pouvoir prèdire, in L.De Haute-Feuille, "Microscope micrométrique, pour diviser les Instrumens de Mathématique dans une grande précision. Gnômon horizontal, et instrument astronomique, pour prendre la hauteur des Astres jusques aux Tierces. Et l’Aplication des Lunetes Pinulères, aux Instrumens de la Gèometrie pratique. Avec un Moyen de faire des Observations sur les Tremblemens de Terre, & de les pouvoir prèdire, pp.25-28.
Paris 1703
(101)
Maraldi G.F.
Diverses observations de physique generale, in "Histoire de l’Academie Royale des Sciences", a.1704, pp.10-12.
Amsterdam 1707
(102)
Baglivi G.
De Terraemotu Romano & Urbium Adjacentium anno 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.265-270.
Venezia 1754
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
Baglivi G.
Del Terremoto Romano e delle Città adiacenti dell’anno 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.596-607.
Firenze 1842
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Della progressione del romano terremoto dalle calende di marzo dell’anno 1703 fino alle calende di marzo dell’annno 1705, colla storia dei morbi e della epidemica costituzione, che in questi anni regnò in Roma, e la storia di molti effetti della natura ivi osservati in questo tempo, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.642-657.
Firenze 1842
(103)
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.
Venezia 1754
Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.
Firenze 1842
Series magis notabilium observatorum hoc anno 1703 durantibus Terræmotibus in Latio, & finitimis Umbriæ Regionibus, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", p.284.
Venezia 1754
Serie delle cose più notabili osservate in questo anno 1703, durante i terremuoti nel Lazio e nei limitrofi paesi dell’Umbria, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.635-636.
Firenze 1842
Observationes de Terræmotibus facta sub altitudine polari graduum 42 in Latio & finitimis Regionibus super Aere, Sole, Luna, & animantibus, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", p.284.
Venezia 1754
Osservazioni fatte su i terremuoti sotto l’altezza polare dei gradi 42 nel Lazio e nei paesi vicini sopra l’aria, il sole, la luna e gli animali, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.636-637.
Firenze 1842
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Effects in the social context

Il territorio colpito apparteneva a due diversi stati: i territori dell’Umbria, Marche meridionali e Lazio settentrionale appartenevano allo Stato pontificio, mentre L’Aquila e i territori abruzzesi al Regno di Napoli.
Una stima del numero delle vittime venne avanzata da fonti ufficiali dello Stato Pontificio e del Regno di Napoli: complessivamente ne furono denunciate circa 9.761, di cui 2.067 in Umbria, e 7.694 (oltre a 1.136 feriti) in Abruzzo: solo all’Aquila vi furono 2.500-3.000 morti. Sulle cifre però si è lontani dal raggiungere una convergenza delle fonti e tantomeno un’unanimità. La relazione di Pietro De Carolis, commissario apostolico, scritta il 25 febbraio 1703 indica 587 morti nell’area compredente il territorio e la prefettura di Norcia, con Rocchetta, Ponte e altri centri sotto la giurisdizione di Spoleto, su una popolazione di 10.767 abitanti dichiarati, cioé circa il 5%; Secondo dati riferibili alle prime scosse, nel territorio di pertinenza di Cascia (città, borghi, castelli e territorio) vi furono 730 morti su 4.845 abitanti (15% circa). La relazione ufficiale di De Carolis (1703) del 25 febbraio riportò che a Norcia perirono circa 800 persone dei 2.800 abitanti, vale a dire quasi il 29%; Cascia e nel suo territorio, su 5.032 abitanti, morirono 680 persone, cioé quasi il 14%.
Per quanto riguarda le stime economiche dei danni, secondo le valutazioni dell’architetto Bufalini, inviato dal papa Clemente XI nei luoghi colpiti perché procedesse al rilevamento dei danni, la rimozione delle macerie avrebbe comportato una spesa per Norcia di 6.000 scudi e per Cascia di 1.500 scudi. L’architetto fornì al commissario apostolico, Pietro De Carolis, una stima complessiva dei danni rilevati nell’abitato di Norcia e di parte del suo territorio e nell’abitato di Cascia. Tale stima comprese i danni denunciati dai proprietari delle abitazioni, dai monasteri, dai conventi e dalle chiese e rilevati nella mura urbane. I danni a Norcia furono stimati pari a 341.243 scudi, e quelli del suo territorio pari a 84.538 scudi. I danni a Cascia furono valutati pari a 64.205 scudi, e quelli del suo territorio pari a circa 150.000 scudi (va sottolineato che queste stime non prendevano in considerazione i danni subiti dalle comunità di Cerreto, Monteleone e Arquata). La stima dei danni in tutto il territorio, comprensivo di altri 31 castelli, ville, casali e abitazioni di campagna e di quelli causati dalle molte scosse del 1703 agli edifici inizialmente agibili, venne calcolata in più di un milione di scudi.
Questo periodo sismico, per la violenza delle scosse e per la durata, spaventò anche popolazioni lontane dall’area dei maggiori effetti: soprattutto a Roma, dove fu molto sentito e causò vari danni, lo stato di allarme diede adito a fenomeni di isteria collettiva, talvolta fomentati da predicatori che andavano predicendo nuove, imminenti catastrofi.
Problemi di ordine pubblico continuarono a presentarsi a lungo in molti centri abitati: a Monteleone di Spoleto il crollo di lunghi tratti delle mura favorì scorribande di banditi ed espose la popolazione al pericolo dei lupi che infestavano le montagne circostanti, fenomeni che perduravano ancora nel 1713; problemi simili sono testimoniati nel 1707 a Piediluco.
Il terremoto causò una forte crisi economica per la paralisi delle attività produttive nelle zone colpite. L’intervento delle autorità fu rapido, ma non efficace, esaurendosi in alcuni provvedimenti temporanei di carattere fiscale. Negli anni successivi le comunità di Cascia e di Norcia continuarono a chiedere sovvenzioni per compensare i danni subiti nel loro patrimonio abitativo.
Le amministrazioni pubbliche non riuscirono a convogliare le risorse sufficienti per garantire la ricostruzione. La dimensione del disastro si scontrò anche con i limiti organizzativi e tecnologici del tempo: la rimozione delle macerie divenne, per esempio, un problema di difficile soluzione, che richiese molti mesi di lavoro, ostacolato peraltro da numerosi e frustranti rallentamenti. I rischi della diffusione di epidemie, della carestia e della perdita del controllo sociale furono affrontati dalle due amministrazioni, Stato della Chiesa e Regno di Napoli, con modalità piuttosto simili e scarsamente risolutive. Gli effetti di questo disastro perdurarono a lungo e innescarono anche consistenti flussi emigratori dalle località più colpite.
Le ripercussioni sulle economie locali furono gravissime: a Norcia, oltre alla perdita del 29% della popolazione, andò perduto anche buona parte del patrimonio zootecnico della comunità, costituito da 975 bovini, 880 bestie da soma e 12.000 fra ovini e caprini. A Cascia i danni alla campagna furono tali che le coltivazioni vennero in gran parte abbandonate: gravi danni erano stati causati dalla deviazione del corso del fiume Corno; l’acquedotto divenne inutilizzabile, rimasero inattivi 10 mulini e alcuni prati da pascolo si inaridirono con conseguente penuria di foraggi per il bestiame.
Nel novembre del 1703 permanevano ancora difficoltà nel rifornimento del pane: in alcuni paesi, fra cui Spoleto, i forni erano crollati o pericolanti.
La carenza di legname nelle zone colpite creò ulteriori problemi: a Forsivo, la necessità di procurarsi legname e fascine da bruciare nelle calcare, per produrre la calce necessaria alla ricostruzione, indusse le istituzioni locali a limitare l’allevamento delle capre che, nutrendosi di germogli, impedivano la crescita stessa delle piante.
All’Aquila, il vicario generale del Regno di Napoli per i territori colpiti, il marchese della Rocca Marco Garofalo (che dovette alloggiare in una baracca), prese alcune drastiche misure per controllare l’ordine pubblico gravemente compromesso: dispose il coprifuoco e 10 anni di galera per i ladri; richiese inoltre un’apposita licenza per chi doveva estrarre i cadaveri dalle macerie e recuperare dei beni mobili.
Le difficoltà e le incomprensioni tra i governi locali e gli organi amministrativi centrali e le tensioni tra le varie parti sociali coinvolte nella ricostruzione furono numerosissime. Appaltatori e affittuari della Camera pontificia non riuscivano a corrispondere le somme dovute a Roma. In varie località, come Cascia e Cerreto, sorsero conflitti tra comunità religiose e istituzioni pubbliche, riguardo alla riparazione degli edifici ecclesiastici. Inoltre, la stessa ricostruzione degli edifici civili impegnò le istituzioni in lunghe trattative sulle scelte da compiersi per ripristinare al più presto e con la spesa più contenuta possibile l’edilizia cittadina.
Nel settembre-ottobre del 1703, la Regia Camera della Sommaria, del Regno di Napoli, rese nota la lista dei paesi ai quali erano state concesse esenzioni fiscali: nel distretto dell’Aquila le università (comunità locali) esentate furono 45, con sospensioni fiscali comprese tra 1 e 10 anni; nel distretto di Penne, 11 università ottennero sospensioni comprese tra 1 e 4 anni.
Nella primavera 1704, il governo di Napoli diede ordine alle amministrazioni locali di mettere a disposizione delle popolazioni colpite delle loro risorse economiche.
All’Aquila, più che altrove, la ricostruzione, animata da una certa efficienza, venne gestita dal Consiglio generale della città. Il 24 settembre 1703 furono aggiudicati i lavori di ripristino di via Romana, via Cimino e via Costa Masciarelli. Nel maggio del 1705 venne decisa la ricostruzione delle porte di Bazzano e di Rivera. Nell’agosto 1705 fu appaltato il rifacimento dell’acquedotto di S.Giuliano e il restauro del Castello. Alle gare d’appalto parteciparono in prevalenza costruttori milanesi, evidenziando una loro egemonia nelle opere di ricostruzione. Nel 1707 furono decisi la ricostruzione del Palazzo di città, della chiesa di S.Bernardino e il restauro delle mura. Nel 1708 fu deliberato il restauro dell’orologio della Torre di piazza Palazzo e della chiesa di S.Marco. Nel 1709 furono approvati i lavori per la fontana della Rivera. Nel corso della ricostruzione furono attuate alcune modifiche urbanistiche, quali l’apertura dell’attuale via S.Agostino e la chiusura di un lungo passaggio, detto "malacucina" per la presenza di numerose locande, che collegava la piazza Maggiore alla chiesa di S.Marco.
Per valutare gli sviluppi della ricostruzione all’Aquila, in particolare i tempi in cui fu realizzata, è interessante rilevare i dati del censimento onciario che fu indetto nel 1712. Furono rinumerati i fuochi, cioè i nuclei familiari fiscali, presenti in città nove anni dopo il terremoto. Contestualmente i redattori del registro annotarono anche le abitazioni occupate o lasciate vuote dalle diverse famiglie. Ne esce il quadro di una città per larghi tratti ancora devastata, in cui la popolazione superstite faticava a ricostruire le proprie abitazioni. L’Aquila era suddivisa nei quattro quartieri di S.Pietro, S.Maria, S.Giovanni e S.Giorgio e nelle zone periferiche di Collebrincione e delle "vasche" (nuclei abitativi a ridosso delle mura). Risultavano ancora disabitate 377 case, di cui 281 distrutte, 47 lesionate e 49 rifatte dopo il terremoto, così distribuite: quartiere di S.Pietro: 39 case distrutte, 11 case lesionate, 10 case rifatte dopo il terremoto; in totale 60 case disabitate; quartiere di S.Giovanni: 92 case distrutte, 3 case lesionate, 12 case rifatte dopo il terremoto; in totale 107 case disabitate; quartiere di S.Maria: 71 case distrutte, 26 case lesionate, 16 case rifatte dopo il terremoto; in totale 113 case disabitate; quartiere di S.Giorgio: 79 case distrutte, 7 case lesionate, 11 case rifatte dopo il terremoto; in totale 97 case disabitate; a Collebrincione non risultavano case disabitate.
Le cifre non possono comunque essere considerate esaustive perché nei quartieri di S.Maria e di S.Giovanni il numero di case crollate e disabitate fu certamente maggiore: infatti, in ben 13 casi per il quartiere di S.Giovanni si trova l’espressione generica "case distrutte e disabitate", di cui non è fornita la cifra. Molto spesso le case così definite sono registrate di seguito, elemento che sembra riferirsi a interi isolati.
L’impatto demografico di questo evento sulla popolazione fu di lungo termine. Per l’Aquila e per il suo territorio si possono fare alcune stime elaborando i dati relativi a due numerazioni di fuochi: la prima del 1663, la seconda del 1712 (De Matteis 1973). Nel 1663 furono censiti più di 3.600 fuochi (3.606 secondo i dati del registro originale del 1714); nel 1712 ne rimanevano solo 670, vale a dire il 19% di quelli precedenti, registrando quindi un calo dei fuochi del 79%. Riguardo alla distribuzione dei fuochi per quartiere, essi appaiono così distribuiti, in ordine decrescente: 256 nel quartiere di S.Maria; 140 nel quartiere di S.Pietro; 122 nel quartiere di S.Giorgio; 113 nel quartiere di S.Giovanni; 29 a Collebrincioni e 10 alle "vasche", cioè nelle zone a ridosso delle mura cittadine. De Matteis (1973), sulla base di indici demografici, calcola che all’Aquila fosse residente nel 1712 una popolazione di 2.684 persone.
Il paese di Posta fu interessato subito dopo il terremoto da un forte flusso emigratorio (1); il paese di Civita rimase pressoché disabitato; Offeio, nel 1724 era in via di spopolamento (2).
In sintesi, sia nello Stato Pontificio sia nel Regno di Napoli, gli interventi per il finanziamento della ricostruzione furono indiretti. Né Clemente XI, come risulta dalle suppliche presentate un anno dopo il terremoto da diverse comunità dell’Umbria, né il viceré di Napoli erogarono fondi per la ricostruzione, ma si limitarono a concedere l’esenzione parziale dalle tasse. Nelle terre governate dallo Stato Pontificio rimase, ad esempio, in vigore la tassa sul macinato.
Gli interventi non furono sufficienti neppure per procedere alla rimozione delle macerie dalle strade: nel gennaio del 1704, infatti, la comunità di Cascia chiese, oltre all’esenzione completa dai "pesi camerali", il finanziamento dello "spurgo de cimenti" e l’erogazione di un prestito a basso interesse, appellandosi al trattamento riservato dai precedenti pontefici alle zone colpite dai terremoti del 1688 (Benevento) e del 1695 (Bagnoregio). La ricostruzione fu lenta, i mezzi non furono sufficienti e i gravi disagi sociali ed economici pesarono a lungo sulle popolazioni residenti.

Note

(1)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.385, Nota relativa alla richiesta dell’università di Posta di provvidenze per fare fronte allo spopolamento del paese in seguito al terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.

Demography elements

Secondo notizie fornite nel 1708 dalla comunità di Norcia, in quell’anno rimanevano 10.000 dei 12.000 abitanti che si contavano prima del terremoto. Prima del terremoto del 1703 l’abitato contava circa 3.500 anime e il territorio, in cui erano situati 51 ville e castelli, circa 7.000 anime. Successivamente all’evento, complessivamente fra abitato e territorio il numero delle anime sarebbe stato di 8.000. La popolazione di Norcia del 1703, calcolata in fuochi, ammontava al numero di 1.600 (1). Notizie fornite alcuni anni dopo il terremoto dai cittadini di Norcia fanno ascendere il numero degli abitanti a 3.000 circa (2). La relazione di De Carolis del 25 febbraio 1703 (3) riassume che il territorio e prefettura di Norcia, comprese Rocchetta, Ponte e altri centri sotto la giurisdizione di Spoleto, perse 587 dei 10.767 abitanti (5% circa) e che a Norcia morirono circa 800 dei 2.800 abitanti (28,5% circa).
Un secolo prima del terremoto Cascia contava 1.482 fuochi e 2.105 abitanti con età inferiore ai 14 anni. In seguito al terremoto, a causa delle morti e degli abbandoni, i fuochi rimasero 830 e gli abitanti con età inferiore ai 14 anni 1.355 (4). Una fonte (5), che fornisce tuttavia dati parziali, riferibili alle prime scosse del periodo sismico, calcola che tra i 4.845 abitanti del territorio di pertinenza di Cascia (città, borghi, castelli e territorio) vi furono 730 morti. La relazione di De Carolis del 25 febbraio (6) stabilisce che Cascia e il suo territorio contavano 5032 abitanti e ne morirono 680 (13,5 %).
Civita rimase pressoché disabitata dopo il terremoto e la comunità di Cascia in seguito chiamò tre famiglie forestiere a ripopolare il centro (7). Offeio nel 1724 era in via di spopolamento (8). Secondo notizie fornite dal governatore di Rieti nel 1724 e secondo quanto attestato dall’arciprete del luogo, a Offeio, località in larga parte distrutta, gli abitanti, che all’epoca dell’ultimo riparto dei pesi camerali erano contati in 40 fuochi, si erano ridotti a 13 fuochi e 1/2 (poco più di 1/4); molte case erano ancora distrutte e spopolate (9). A Polino, secondo notizie fornite dal governatore di Terni nel 1708, la popolazione che negli anni precedenti veniva calcolata in più di 400 anime si era ridotta a 253 anime, cioè si era quasi dimezzata. Tale diminuzione fu spiegata con la povertà del luogo e con il diffondersi di malattie infettive (10).
Per la città dell’Aquila, costituita dai quattro quartieri, dalle "vasche" (cioè i borghi a ridosso delle mura) e Collebrincione, si hanno a disposizione i risultati di due numerazioni di fuochi, la prima risalente al 1663 e pubblicata nel 1669, la seconda risalente al 1712 e pubblicata nel 1714 (11). I dati delle due numerazioni sono stati studiati da De Matteis (1973) (12), secondo la quale nel 1663 furono contati più di 3.600 fuochi poiché nel registro del 1714 questo è il numero di fuoco più elevato riportato della numerazione del 1663. Nel 1712 rimanevano 670. I fuochi, in ordine decrescente, erano così distribuiti: 256 nel quartiere di S.Maria, 140 nel quartiere di S.Pietro, 122 nel quartiere di S.Giorgio, 113 nel quartiere di S.Giovanni, 29 a Collebrincioni e 10 alle "vasche". De Matteis calcola per il 1712 una popolazione complessiva di 2.684 unità. Se si prende come riferimento la cifra di 3.606 sopracitata, i fuochi erano diminuiti del 61% circa. Il registro del 1714 tuttavia presenta una voce consuntiva diversa: infatti nelle pagine finali viene riassunto che i fuochi risultanti dalla rinumerazione erano 376, con un ammanco di 844 o 847 fuochi. Ciò significherebbe che i fuochi nel registro del 1669 erano 1.223 o 1.225.
Posta fu interessata da un immediato flusso emigratorio (13).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

(3)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(4)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.

(5)
Vero, e distinto ragguaglio dello stato di Cascia, e suo territorio prima e doppo li Terremoti seguiti nel presente Anno MDCCIII. Con il Catalogo di tutti li Castelli, e Ville alla sua Giurisdizzione soggette. Con la distinta notizia de’ danni fatti da’ Terremoti nelli detti Luoghi, con il computo di tutte le Persone restate sepolte à Luogo per Luogo, e quelli che di presente vivono.
Roma 1703
(6)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 22 luglio 1727.

(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.

(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.

(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Lettera del governatore di Terni Fabio Caracciolo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Terni 21 ottobre 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Supplica della Comunità del castello di Polino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 6 ottobre 1708.

(11)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, U-97/3, Numeratione Ostiaria della Città dell’Aq[ui]la fatta in anno 1712 dal mag[nifi]co Auditore della Regia Audienza residente nella Città Teramo D. Giuseppe Rosa, con l’assistenza de’ mag[nifi]ci deputati eletti in pub[li]co Conseglio, e di me sottoscritto pro rationale della Regia Cam[e]ra e rationale assunto à detta Numeratione per il terremoto accaduto in 1703.

(12)
De Matteis A.
L’Aquila e il Contado. Demografia e fiscalità (secoli XV-XVIII).
Napoli s.d.
(13)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.385, Nota relativa alla richiesta dell’università di Posta di provvidenze per fare fronte allo spopolamento del paese in seguito al terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.

Administrative historical affiliations

Il territorio colpito dal terremoto dal punto di vista politico era diviso in due diverse aree. I territori di Umbria, Marche meridionali e Lazio settentrionale infatti facevano parte dello Stato Pontificio, mentre L’Aquila e i territori abruzzesi appartenevano al Regno di Napoli.

Social and economic effects

Il patrimonio edilizio fu gravemente compromesso e l’inclemenza del clima aggravò la situazione delle popolazioni colpite. Alle morti sotto le rovine si aggiunsero le malattie e gli stenti dovuti alla mancanza di cibo e di acqua e al freddo; inoltre l’economia delle regioni risentì a lungo dell’evento.
Il ricorso a pratiche devozionali e penitenziali fu un fenomeno di massa e risulta descritto dettagliatamente da numerose fonti (1). A Roma il Papa stesso, Clemente XI, si curò di organizzarle, proclamando tra l’altro un Giubileo Universale (2). Anche in territori non particolarmente colpiti dall’evento, come Napoli, la popolazione si allarmò e ricorse a speciali pratiche devozionali; furono anche sospese le festività e gli spettacoli del carnevale (3). Similmente, a Roma furono vietati gli spettacoli e i raduni, come per esempio quelli a piazza Navona per il teatro dei burattini (4).
In seguito alla scossa del 2 febbraio gran parte della popolazione di Roma, già spaventata dalle scosse del mese precedente, scappò dalla città apprestando alloggi di fortuna, come tende e capanne, in campagna (5).
Le descrizioni dei centri più colpiti, come Cascia, Norcia e L’Aquila all’indomani delle scosse del gennaio-febbraio presentano un quadro raccapricciante, con feriti rimasti a lungo intrappolati tra le macerie e talvolta morti di stento. La situazione fu peggiorata dal clima rigido e dalla mancanza d’acqua successiva all’evento (6).
In Umbria si dovette provvedere in primo luogo all’innalzamento di tende, fatte venire apposta da Civitavecchia e da altri luoghi, per il ricovero della gente, al restauro dei mulini e dei forni per l’approvvigionamento del pane, alla sorveglianza delle macerie negli abitati per prevenire atti di sciacallaggio, che si verificarono (7). Quest’ultimo problema venne affrontato con pragmatismo dal commissario apostolico De Carolis che, piuttosto che ricorrere a mezzi esclusivamente repressivi, preferì concedere l’indulto con la garanzia dell’anonimato a chi, entro tre giorni dal bando, avesse restituito il maltolto (8).
Anche a Roma si presentò un analogo problema nonostante la scarsa entità dei danni. Alcuni malviventi, evidentemente ben organizzati, cercarono di approfittare dello sconcerto e della paura della popolazione spargendo la notizia che la Madonna, apparsa in visione al Papa, avrebbe preannunciato la distruzione della città per il 7 febbraio. Molti abitanti della città furono così indotti alla fuga e all’abbandono delle abitazioni permettendo ai ladri di poter agire indisturbati (9). Lo stato di allarme continuo causato dal perdurare delle scosse diede anche adito a fenomeni di isteria collettiva, talvolta fomentati da predicatori che andavano predicendo imminenti catastrofi (10).
A Spoleto, secondo notizie fornite dal Governatore della città, a causa del terremoto le case restarono tutte disabitate tanto da rendere necessaria la sorveglianza dell’abitato da parte dei soldati e ancora fino all’aprile del 1704 veniva addotto quale motivo dell’insufficiente partecipazione ai consigli pubblici la scarso numero di cittadini rimasti in città essendo gli altri fuggiti o rifugiatisi in campagna a causa dei terremoti (11). A Trevi di Perugia il servizio di vigilanza prestato dai soldati in occasione delle scosse di terremoto durò 7 giorni (12). Anche in altri centri come Forsivo e Piediluco la popolazione apprestò alloggi di fortuna (13).
Problemi di ordine pubblico continuarono a presentarsi a lungo in alcuni centri. A Monteleone di Spoleto il crollo di lunghi tratti delle mura favorì scorribande di banditi ed esponeva la popolazione al pericolo dei lupi che infestavano le montagne circostanti, fenomeni che perduravano ancora nel 1713 (14); problemi simili sono testimoniati nel 1707 a Piediluco (15).
Le ripercussioni sulle economie locali furono pesanti. In seguito al terremoto a Norcia restò sotto le macerie buona parte del bestiame della comunità contato in 975 bovini, 880 bestie da soma e 12.000 fra ovini e caprini (16). A Cascia il terremoto causò danni tali alla campagna che le coltivazioni vennero in gran parte abbandonate (17). Gravi danni all’economia della comunità causò la deviazione del corso del fiume Corno: l’acquedotto cittadino rimase inutilizzabile, rimasero inattivi 10 mulini e si inaridirono i prati per una superficie di circa 2 kmq. (8 miglia), con conseguente scarsezza di foraggi per il bestiame (18). Nel novembre del 1703 permanevano difficoltà nel rifornimento del pane necessario alla popolazione (19). Infatti in alcuni centri, come Spoleto, i forni erano crollati o pericolanti (20).
De Carolis, nella relazione ufficiale del 25 febbraio 1703 (21), si sofferma a lungo sulla situazione particolarmente grave di Norcia, dove si verificò un certo flusso migratorio, poiché c’erano problemi perfino a rifornirsi dei beni di prima necessità, come pane e acqua. Per la costruzione delle baracche dove si rifugiarono tutti gli abitanti in seguito al terremoto furono spesi più di 100.000 scudi. Alcuni abitanti provvidero immediatamente alla riparazione delle loro abitazioni, specialmente delle stanze dei piani terreni e sotterranei (22). La comunità fece richiesta di un aiuto in denaro di 5.000-6.000 scudi al fine di provvedersi di carri, attrezzatura e manodopera per lo sgombero delle macerie (23). La stessa fece richiesta di un prestito in favore dei proprietari di abitazioni danneggiate dal terremoto impossibilitati a ripararle a proprie spese e di un’elemosina per la riparazione del Palazzo Consolare. Secondo notizie fornite nel 1703 dalla comunità l’esenzione dai pesi camerali concessa dal Pontefice e la promessa di altri provvedimenti valsero a trattenere molte famiglie intenzionate ad abbandonare il luogo e a farvi tornare altre già allontanatesi (24). Tuttavia secondo altre notizie fornite dalla stessa comunità, che nel 1708, 5 anni dopo la prima concessione, fece richiesta della proroga del provvedimento dell’esenzione dei pesi camerali e di una sovvenzione per i lavori di riparazione delle mura, il terremoto aveva aggravato lo stato di povertà degli abitanti del luogo, causando l’abbandono della città da parte di molti (25).
A Cascia, secondo notizie fornite dalla comunità, ancora nel gennaio del 1704 tutta la popolazione dimorava in campagna per l’impossibilità di ristabilirsi nell’abitato le cui abitazioni erano tutte rovinate e per questo motivo si richiesero al Pontefice provvedimenti per rimuoverne le macerie. Gli abitanti dei castelli vicini, a causa della rovina delle loro abitazioni e della morte di molti, continuavano ad abbandonare la zona (26). Nel 1708 la comunità fece richiesta della conferma del provvedimento dell’esenzione dai pesi camerali, concessa 5 anni prima; molti di coloro che continuavano a dimorare nelle baracche costruite in campagna morirono in seguito ai patimenti soffertivi (27).
La comunità di Monteleone fece richiesta dell’esenzione dal pagamento dei pesi camerali e di un soccorso in denaro per la riparazione degli edifici pubblici (28).
La comunità di Spoleto richiese l’esenzione dai pesi camerali ed un aiuto in denaro di 5.000-6.000 scudi per la riparazione delle abitazioni danneggiate appartenenti ad abitanti impossibilitati a provvedervi con mezzi propri (29).
A Gualdo Cattaneo, secondo notizie fornite nell’aprile del 1704 dal Podestà del luogo, i benestanti avevano già riparato le loro abitazioni danneggiate dal terremoto (30).
Alcune comunità come Sellano e Piediluco si protestarono costrette a rinunciare all’esazione di risorse fiscali di loro pertinenza anche se necessarie per fare fronte alle spese straordinarie in riparazione dei danni provocati dal terremoto. Rilevavano infatti l’inopportunità di gravarne i loro abitanti già costretti alle ingenti spese necessarie per riparare le proprie abitazioni (31).
È attestata la carenza del legname nelle zone colpite dal terremoto. A Forsivo la necessità di procurarsi legname e fascine per le calcare indusse le istituzioni locali a limitare l’allevamento delle capre che, nutrendosi dei germogli delle piante, limitavano la riproduzione delle piante stesse (32).
A L’Aquila il vicario generale del Regno di Napoli per i territori colpiti, il marchese della Rocca Marco Garofalo, installatosi in città in una baracca, dispose il coprifuoco alle ore 2, 10 anni di galera per i ladri e l’obbligo di un’apposita licenza per l’estrazione dei cadaveri dalle macerie e per il recupero dei mobili. Fece inoltre apprestare una grande baracca per i feriti in piazza S.Bernardino (Colapietra 1978) (33).
Difficoltà e talvolta incomprensioni tra i governi locali e gli organi amministrativi romani sono testimoniati dalla documentazione archivistica reperita, come pure tensioni tra le varie parti sociali coinvolte nella ricostruzione. Appaltatori e affittuari della camera pontificia non riuscivano a corrispondere il dovuto a Roma (34); da Cascia nel novembre del 1704 il governatore chiese delucidazioni in merito alla corresponsione della tassa sul macinato, dalla quale la comunità si riteneva esente (35). In varie località, come Cascia e Cerreto, sono testimoniate tensioni tra comunità religiose e istituzioni, riguardo la riparazione di edifici ecclesiastici (36). Inoltre la stessa ricostruzione degli edifici civili impegnò le istituzioni in lunghe discussioni relative alle scelte da compiersi per ripristinare al più presto e con la spesa più contenuta possibile l’edilizia cittadina (37). La crisi indotta dal terremoto prese anche caratteri politici: a Norcia, contrariamente alle norme statutarie, furono eletti cancellieri residenti in loco, fatto che diede luogo a vari ricorsi in particolare da parte degli abitanti dei territori dipendenti dal centro. Questa polemica in realtà è parte di uno scontro più ampio tra Norcia città e il suo territorio, che lamentava un trattamento di sfavore relativamente alle operazioni di ricostruzione (38). Dissidi di natura simile si verificarono anche ad Arquata del Tronto, in occasione del ripristino della rete idrica (39). Sono attestati conflitti anche tra la comunità di Monteleone di Spoleto e il bargello di Norcia, da cui il centro dipendeva (40). Anche a l’Aquila la documentazione d’archivio mette in luce contrasti e dissidi tra parti sociali coinvolte nella ricostruzione (41).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Estratto di deliberazione consiliare, Amandola 17 gennaio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Lettera a nome della Comunità e dei priori di Amandola alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 9 marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica del Consiglio generale della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, agosto 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Copia di lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola al podestà di Bevagna, Perugia 10 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Copia di lettera del governatore di Perugia al podestà di Gualdo Cattaneo, Perugia 14 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 11 novembre 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Lettera del governatore Filippo Geti alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 16 marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Notaio Nicolangelo Silvetti, Copia di proposizione e risoluzione del Consiglio della Comunità della Terra di Sarnano del 4 febbraio 1703, Sarnano 25 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Supplica della Terra di Sarnano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 5 gennaio 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Archivio civico Sulmonese, Libro dei Consigli 1697-1723, c.85v, Deliberazione relativa all’elezione della Vergine a patrona della città affinché scacci il frequente flagello del terremoto, Sulmona 5 novembre 1703.

(2)
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Archivio di Stato di Roma, Commissario generale della Camera apostolica, Collectio Rubino, vol.23, cc.525-526, Lettera dei Conservatori del Popolo Romano al papa Clemente XI relativa all’autorizzazione di pratiche devozionali in seguito al terremoto del 1703, Roma 15 febbraio 1703.

(3)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(4)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(5)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(6)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(7)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.03.02, n.9.
Foligno 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(8)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(9)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

Biblioteca Universitaria di Bologna, Manoscritti, 770, Antonio Francesco Ghiselli, Memorie antiche manuscritte di Bologna, raccolte, et accresciute sino à tempi presenti [origini-1729], 93 voll. + 2 di indici, sec.XVIII.

Moroni G.
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni specialmente intorno ai principali santi, beati, martiri, padri, ai sommi pontefici, cardinali e più celebri scrittori ecclesiastici, 103 voll. + 6 di indici.
Venezia 1840
(10)
Palmieri A.
Topografia statistica dello Stato Pontificio, parte III, Provincie di Velletri, Rieti e Frosinone.
Roma 1858
Ottieri F.M.
Istoria delle guerre avvenute in Europa e particolarmente in Italia per la successione alla Monarchia delle Spagne dall’anno 1696 all’anno 1725, 7 voll.
Roma 1752
(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1702.

(12)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Notaio Angelo Marsiliani, Estratto dal registro dell’esito comunitativo della Comunità di Trevi e dalle partite straordinarie concesse dalla Sacra Congregazione presenti nella Tabella della Comunità, Trevi 12 ottobre 1703.

(13)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e dei massari del castello di Forsivo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei priori e dei particolari della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.

(14)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 giugno 1713.

(15)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei rappresentanti della Comunità di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1707.

(16)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(17)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.

(18)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

(19)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 28 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità e dei consoli di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.

(20)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 29 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario del forno pubblico di Spoleto Domenico Amici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.

(21)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(22)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(23)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.

(24)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti del Contado di Norcia alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

(25)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(26)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.

(27)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.

(28)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Monteleone alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Monteleone giugno 1703.

(29)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale dei deputati della Città di Spoleto alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Spoleto giugno 1703.

(30)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Lettera del podestà Girolamo Damiani al governatore di Perugia, Gualdo Cattaneo 22 aprile 1704.

(31)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Estratto di proposizione del Consiglio generale della Terra di Sellano del 4 febbraio 1703, Sellano 3 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 1 marzo 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei pubblici rappresentanti della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, febbraio 1704.

(32)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e dei massari del castello di Forsivo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.

(33)
Colapietra R.
L’Aquila dell’Antinori. Strutture sociali ed urbane della città nel Sei e Settecento, vol.2 (Il Settecento), in "Antinoriana. Studi per il bicentenario della morte di Antonio Ludovico Antinori", vol.3.
L’Aquila 1978
(34)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 5 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 27 dicembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica dell’affittuario dell’osteria di Civita di Cascia Paolo Antonio Ricci alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 settembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica dell’affittuario dell’osteria del borgo di Cerreto Silvestro del quondam Francesco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 21 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario dell’archivio di Spoleto Prospero Lucii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Notaio Antonio Ancaiani, Estratto di comparizione di Prospero Lucii archivista della Città di Spoleto innanzi al Governatore di Spoleto, Spoleto 24 maggio 1704.

(35)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 7 febbraio 1704.

(36)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della badessa e delle monache del monastero di S.Rita di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica delle monache del monastero di S.Lucia di Cascia al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 marzo 1706.

(37)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.

(38)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 8 maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti del Contado di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 6 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

(39)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 2 gennaio 1712.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Supplica della Comunità di Arquata alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1711.

(40)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica della Comunità e Popolo di Monteleone al papa Benedetto XIII, luglio 1726.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 settembre 1720.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica del Popolo della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1720.

(41)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 15 agosto 1704.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 maggio1706.

Institutional and administrative response

Nell’immediato le reazioni delle istituzioni in tutte le zone colpite dalle scosse furono improntate al mantenimento dell’ordine pubblico e al rifornimento dei primi soccorsi alla popolazione, in particolare si provvide ai feriti e al seppellimento dei morti. Le operazioni di scavo tra le macerie nei centri particolarmente colpiti durarono a lungo (1). Vi furono episodi di carità privata da parte di prelati e nobili romani (2).
Gli interventi dell’autorità pontificia furono rivolti alle zone dell’Umbria meridionale dalle quali provennero le prime notizie di distruzioni. Clemente XI, il 21 gennaio, inviò in questi luoghi un commissario, monsignor Pietro De Carolis, con il compito di redigere una relazione dei danni e di distribuire i primi aiuti, fornendogli a questo fine la somma di 4.300 scudi (3). Di propria iniziativa, il commissario apostolico fece riattivare alcuni mulini e costruire dei forni in luoghi sicuri per fornire ai sopravvissuti almeno l’indispensabile per sopravvivere. Provvide inoltre alla costruzione di baracche e tende per ricoverare la popolazione; in particolare a Norcia mantenne tutti questi alloggi di fortuna il più possibile entro un’unica zona, per facilitare l’ordine pubblico, potenziato anche con l’aumento di soldati e sbirri presenti sul territorio. Il commissario cercò, inoltre, di ridare impulso alla lavorazione della lana, mezzo atto, a suo avviso, ad evitare che i sopravvissuti cercassero di procacciarsi altrove i mezzi di sostentamento causando lo spopolamento della zona. Si presero anche efficaci misure per la restituzione dei beni trafugati dalle rovine: il commissario fece pubblicare un editto che concedeva l’indulto con garanzia dell’anonimato a chi avesse riconsegnato entro tre giorni il maltolto o al commissario stesso o a confessori preposti. L’intervento del commissario si rivolse anche al recupero degli archivi e delle documentazioni amministrative delle diverse comunità, come ricordano sia la relazione generale del 25 febbraio 1703 (4), sia un’ulteriore relazione del novembre 1703 (5) e alcune lettere successive (6).
La relazione di Pietro De Carolis del 20 novembre 1703 descrive lo stato della Montagna e di Norcia, quale si era determinata nel periodo successivo alla redazione della sua prima relazione generale.
Secondo De Carolis la somministrazione dei sussidi caricativi elargiti dal Pontefice era valsa a ristabilire nella zona il buon ordine. Erano stati ristabiliti le arti, in particolare quella della Lana, fondamentale per l’economia di Norcia, ed i fondachi, cioè le dogane, ed erano stati riordinati fiere e mercati pubblici. Con l’impianto di baracche si era provveduto alle grascerie, vale a dire i magazzini pubblici, al ricovero di poveri, malati e religiose, alla sistemazione delle Scuole Pie, alla erezione di luoghi di culto e di quartieri per soldati. Si erano riparati mulini, forni, chiese, carceri. Si erano recuperati gli archivi e le cancellerie consolari.
Nella rimozione delle macerie si erano impegnati fino ad allora pressoché esclusivamente coloro che avevano l’urgenza di depositare derrate nelle loro cantine e granai, agevolati dalla collocazione a pian terreno di questi ambienti. Secondo De Carolis sarebbe stato invece più proficuo procedere alla rimozione delle macerie dall’abitato con un intervento organizzato da un’unica direzione. La rimozione delle macerie sarebbe dovuta essere iniziata da una delle porte della Città e conclusa nel rione S.Lucia, l’area meno nobile della Città e quella che nei lavori avrebbe posto i maggiori problemi perché ridottasi ad un ammasso di macerie a causa dell’angustia degli spazi fra le costruzioni. Fino ad allora erano state liberate dalle macerie la residenza del Prefetto de La Castellina, poi rinforzata, i magazzini pubblici ed il Monte di Pietà.
Per fare fronte alle spese di riparazione, secondo De Carolis, sarebbe stato opportuno impiegare i prelievi dei pesi camerali, sospendendo soltanto l’esazione di quelli che maggiormente gravavano sugli abitanti più poveri come il Macinato, che fruttava a Norcia 2.187 ed a Cascia 1.700 scudi, ed il peso per Fuoco e Bocche. Tale espediente era ritenuto idoneo a trattenere gli abitanti più poveri spinti ad abbondanare il luogo a causa del clima e dei disagi indotti dalla permanenza nelle baracche.
Allo scopo di incoraggiare gli abitanti più facoltosi a riparare non solo i danni subiti dalle loro abitazioni, ma anche quelli causati ai loro casali di campagna, per favorire la ripresa delle coltivazioni e dell’allevamento del bestiame, e alle loro botteghe, per favorire la ripresa dei commerci, si suggeriva l’esenzione dalla metà del peso della Libra.
Secondo quanto già risolto da una Congregazione, quella Particolare deputata sugli affari del terremoto, dei provvedimenti di esenzione fiscale non avrebbero dovuto beneficiare le famiglie benestanti allontanatesi da Norcia e da Cascia in seguito al terremoto e quelle che avevano subito danni in misura lieve. Con i prelievi per i pesi camerali a disposizione sarebbero stati soprattutto soccorsi gli abitanti più poveri.
Per la riparazione delle chiese parrocchiali dei territori dipendenti da Norcia e da Cascia si sarebbero dovute adottare misure analoghe a quelle in corso di studio per gli abitati con l’utilizzo allo scopo delle esazioni per i pesi camerali. Alla riparazione di chiese, conventi e monasteri di pertinenza di Regolari si sarebbe potuto provvere con il contributo degli Ordini. Un chirografo di Clemente XI del 13 dicembre 1704 attesta il condono di pagamenti dovuti dall’ordine Cassinese alla Camera Pontificia, a causa delle spese straordinarie affrontate per i danni del terremoto (7).
Il viceré di Napoli inviò nell’Aquilano il marchese della Rocca Marco Garofalo, preside di Salerno (8), con la qualifica di Vicario Generale e con una somma a disposizione per i primi aiuti di 1.500 ducati. Le iniziative del Vicario Generale per organizzare la costruzione di tende e baracche provvisorie, la riattivazione di forni per il pane, e la ricognizione dei danni causati dalle scosse furono molto simili a quelle prese dal Commissario Apostolico. Alla perizia dei danni cooperò anche Alfonso Uria de Llanos, la cui relazione fu poi divulgata a stampa (9). In seguito il marchese della Rocca fu affiancato da due attuari, Pietro Castaldo e Giuseppe Vaccaro (10).
Nella primavera successiva alle scosse fu dato ordine alle amministrazioni locali di mettere parte dei propri fondi a disposizione delle popolazioni colpite (11). A L’Aquila il marchese della Rocca provvide innanzitutto allo sgombero delle macerie (12). Nel settembre-ottobre del 1703 il governo napoletano stilò la lista dei centri cui venivano concesse sospensioni dai pagamenti dovuti alla Camera della Sommaria: nel distretto dell’Aquila 45 università (comunità locali) ebbero sospensioni comprese tra 10 e 1 anni, mentre nel distretto di Penne 11 università ottennero sospensioni comprese tra 4 e 1 anni (13).
Per L’Aquila le fonti archivistiche testimoniano anche le misure attuate dall’amministrazione locale (14). Fu dato ordine di costruire le baracche provvisorie in legno evitando qualsiasi opera in muratura, poiché sarebbe stata difficile la successiva rimozione. Nell’agosto successivo al terremoto la piazza principale della città versava ancora nel caos completo, a causa degli sfollati e delle attività di mercato che erano riprese. I cittadini furono sollevati in parte dalla corresponsione della tassa di occupazione di suolo pubblico che in altra occasione avrebbero dovuto pagare. Il ricavato da appalti e affitti venne impiegato nelle diverse operazioni di ripristino della normalità. Risulta evidente dall’insieme delle testimonianze lo sforzo economico affrontato dall’amministrazione locale e le difficoltà che essa incontrò a reperire i fondi, anche perché era impossibile procedere alla normale raccolta di tasse, affitti e pagamenti vari.
Sia nello Stato Pontificio che nel Regno di Napoli gli interventi per il finanziamento della ricostruzione furono indiretti. Né il Papa, come risulta dalle suppliche presentate un anno dopo il terremoto da diverse comunità dell’Umbria, né il viceré di Napoli erogarono fondi per la ricostruzione, ma si limitarono a concedere l’esenzione parziale dalle tasse. Nelle terre governate dallo Stato Pontificio rimase, ad esempio, in vigore la tassa sul macinato (15). Gli interventi non furono sufficienti, nell’immediato, neppure a procedere alla rimozione delle pur consistenti macerie dalle strade: nel gennaio del 1704, infatti, la comunità di Cascia chiese, oltre all’esenzione completa dai "pesi camerali", il finanziamento dello "spurgo de cimenti" e l’erogazione di un prestito a basso interesse per la ricostruzione (16), richiamandosi in ciò al trattamento riservato dai precedenti pontefici alle zone colpite dai terremoti del 1688 (Benevento) e del 1695 (Bagnoregio).
Dell’esame delle richieste avanzate dagli abitanti delle località colpite dello Stato Ecclesiastico fu incaricata la Congregazione particolare deputata per gli affari del terremoto. Il 25 giugno 1703 questa respinse una delle richieste della comunità di Norcia che, rifacendosi a quanto ottenuto dalla Città di Rimini in occasione di un terremoto di alcuni anni prima, pretendeva di impiegare i diritti esatti dalla comunità per conto della Camera nella riparazione delle mura castellane per cui sarebbe occorsa una spesa di 10.000 scudi, o 15.000 ducati. Alla comunità fu concessa la facoltà di obbligare gli abitanti, anche gli ecclesiastici, alla rimozione delle macerie dalle strade e dalle cantine delle case. Confermando quanto risolto dalla Congregazione, il 15 gennaio 1704 il Pontefice concesse agli abitanti di Norcia e Cascia l’esenzione dai pagamenti dei diritti camerali per 5 anni. Del provvedimento non avrebbero beneficiato coloro i quali, allontanatisi dalla Città in seguito al terremoto, non vi avessero fatto ritorno entro 2 mesi e coloro i quali non avessero iniziato la riparazione degli edifici di loro proprietà entro 4 mesi (17)
Alla comunità di Spoleto per la rimozione delle macerie e per la riparazione delle abitazioni pericolanti i cui proprietari non erano in condizione di provvedervi con mezzi propri fu concesso un aiuto in denaro di 4.000 scudi (18).
Con un decreto emanato dalla Congregazione insediata dal Pontefice per gli affari del terremoto le città di Cascia e Norcia furono esentate dalla corresponsione di alcuni pesi camerali, fra cui i censi apostolici e la tassa dei Cavalli morti, dal 2 gennaio 1703 a tutto il 1707. Erano esclusi dall’esenzione i pesi del Macinato e dei Frutti di Monte, le provvisioni dovute al Prefetto, all’Agente di Roma, al Tesoriere dell’Umbria e al Vice Tesoriere, la tassa degli Utensili dei soldati corsi e, per Norcia, la rata dovuta per i lavori alla strada Flaminia. Le misure di sgravio fiscale erano intese a rendere possibile agli abitanti di questa zona la ricostruzione delle abitazioni danneggiate. L’ammontare complessivo di tali esenzioni equivaleva, per Norcia, ad una somma di 33.015 scudi e per Cascia ad una somma di 16.650 scudi (19).
Altre risoluzioni della Congregazione confermate dal Pontefice furono, per Norcia, la somministrazione di una somma di 1.000 scudi per le spese di rimozione delle macerie e di una di 600 scudi per la riparazione del palazzo del Prefetto, per Cascia la somministrazione di una somma di 500 scudi per la rimozione delle macerie e di una di 400 scudi per la riparazione del palazzo del Governatore e la somministrazione di una somma di 800 scudi per la riparazione dei monasteri di Norcia e Cascia che si fossero uniti. Alle comunità di Monte Leone, Cerreto, Arquata non furono concesse esenzioni fiscali, in quanto soggette alla Prefettura di Norcia ma non comprese nel suo Contado e fu affidata al Commissario la somministrazione in loro favore di 1.000 scudi per la riparazione degli edifici (20).
Le soluzioni proposte dalle comunità locali al Pontefice cercarono di andare incontro alle evidenti difficoltà finanziarie di uno Stato colpito da grandi disastri sismici nell’arco di circa 20 anni. In questa direzione andava il progetto di utilizzare i condannati al servizio nelle galere per lo sgombero delle macerie, soluzione che avrebbe sensibilmente diminuito i costi della manodopera levitati sensibilmente (21). Un’altra proposta fu quella di ridurre il numero dei conventi e di associare le rendite delle chiese distrutte a quelle delle chiese meno danneggiate, rinunciando alla ricostruzione delle prime a favore delle immediate necessità dei più bisognosi (22). Le fonti in generale indicano che gli interventi delle istituzioni pontificie in aiuto delle comunità colpite dall’evento non furono sufficienti a risollevarle dalla grave situazione di crisi. I rappresentanti delle istituzioni locali cercarono in tutti i modi di reperire il denaro necessario ai restauri, vendendo terreni di proprietà pubblica o inviando richieste di remissione da pagamenti alla Camera pontificia (23).
Nelle zone soggette al Regno di Napoli l’intervento dell’autorità centrale più significativo fu la concessione dell’esenzione dai gravami fiscali ordinari e straordinari per un periodo di tempo variabile da stabilirsi a seconda dell’entità dei danni subiti dalle singole comunità. L’iniziativa della ricostruzione fu dunque lasciata nelle mani delle autorità locali e più ancora dei privati. A L’Aquila, dove fu concessa un’esenzione di 10 anni, il Consiglio generale della città provvide sin dal 1711 ­ a due anni dalla scadenza ­ a chiedere una proroga del provvedimento e, soprattutto, a richiedere il riconoscimento della diminuita capacità contributiva della comunità da stabilirsi con una nuova numerazione ostiaria che venne realizzata nel 1712 (Colapietra 1978) (24).

Note

(1)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(2)
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.23, n.8.
Foligno 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, cc.104-105, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto del 1703, Roma 2 aprile 1704.

(4)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(5)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Relazione del commissario apostolico di Norcia P.De Carolis sui danno causati in Norcia e in Cascia dal terremoto del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

(6)
De Carolis P.
Altra lettera scritta dal medesimo Mons. De Carolis dopo trasmessa la sudetta Relatione [generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto] all’istesso Sig. Card. Paulucci.
Roma 1703
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Lettera di P.De Carolis alla Sacra Congregazione sopra le cause de’ terremoti, Norcia 28 giugno 1703.

(7)
Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, c.120, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore della Congregazione Cassinese danneggiata dal terremoto del 1703, Roma 13 dicembre 1704.

(8)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 10 febbraio 1703.

(9)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
(10)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.65v, Decreto relativo alla nomina di due ministri subalterni per la verifica dei danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 9 giugno 1703.

(11)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.226-228, Nota relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 1 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.41, Consulta relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 3 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.43, Consulta relativa all’ordine dato al percettore di Campobasso di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 8 marzo 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.44, Consulta relativa all’ordine dato al tesoriere di Chieti di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 15 marzo 1703.

(12)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.375, Nota relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila concernente il pagamento dei lavoratori impegnati a L’Aquila nello sgombero delle macerie causate dal terremoto del 1703, Napoli 4 aprile 1703.

(13)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.

Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1033 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università del ripartimento di Penne alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 1 ottobre 1703.

(14)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 19 febbraio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 20 febbraio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 giugno 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 23 giugno 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 3 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 6 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico dell’11 luglio 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico dell’8 agosto 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 20 agosto 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 16 settembre 1703.

Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 30 dicembre 1703.

(15)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale degl’huomini del contado di Norcia inviato alla Sacra Congregazione sopra l’occorrente a causa del terremoto, 15 gennaio 1704.

(16)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale degli abitanti di Cascia, suo Territorio, e Castelli alla Sacra Congregazione dei terremoti, gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.

(17)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto al papa Clemente XI sui provvedimenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 1703, Roma gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(18)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Nota interna della Congregazione deputata per il terremoto sulle sovvenzioni da erogare alla città di Spoleto danneggiata dai terremoti del 1703, Roma 2 luglio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

(19)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 7 febbraio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti del Contado di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 14 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera della Congregazione deputata per il terremoto al commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis, Roma 30 aprile 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al tesoriere di Spoleto, Norcia 23 agosto 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti del Contado di Norcia alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.

(20)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto al papa Clemente XI sui provvedimenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 1703, Roma gennaio 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

(21)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Supplica presentata dalla comunità e popolo di Norcia a Papa Clemente nella quale viene riferito lo stato economico e fiscale della comunità aggravato dal terremoto del 14 gennaio 1703, Norcia 15 gennaio 1704.

(22)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale degli abitanti di Cascia, suo Territorio, e Castelli alla Sacra Congregazione dei terremoti, gennaio 1704.

(23)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Lettera del governatore di Terni Fabio Caracciolo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Terni 21 ottobre 1708.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Supplica della Comunità del castello di Polino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 6 ottobre 1708.

(24)
Colapietra R.
L’Aquila dell’Antinori. Strutture sociali ed urbane della città nel Sei e Settecento, vol.2 (Il Settecento), in "Antinoriana. Studi per il bicentenario della morte di Antonio Ludovico Antinori", vol.3.
L’Aquila 1978

Reconstructions and relocations

Secondo notizie fornite nell’aprile del 1708 dal prefetto Malvicini, soltanto 1/4 dell’abitato di Norcia era stato riedificato (1). Secondo quanto riferirì il Governatore di Cascia le distruzioni causate dal terremoto alla parte alta della città favorirono un suo processo di spopolamento in corso già nel periodo precedente (2). Nel settembre del 1704 a Cascia c’erano ancora problemi relativi a edifici resi pericolanti dalle scosse (3).
Nel 1713 le mura di Monteleone di Spoleto erano ancora a terra in più punti e la chiesa di S.Nicolò non era ancora stata riportata al suo antico stato (4). La stessa chiesa di S.Nicolò necessitava di interventi di restauro ancora nel luglio del 1726 (5).
Nel 1706 a Cerreto il ponte Bugianino era ancora pericolante (6).
A Bevagna nel novembre del 1704 la perizia sul Palazzo Apostolico calcolava una spesa necessaria per il suo restauro di 300 scudi (7); nell’agosto la spesa era levitata a 800 scudi (8). Tra il 1706 e il 1707 alcune altre piccole scosse di terremoto aggravarono i danni subiti dal Palazzo Apostolico che fu così in pericolo di crollo (9). Il dato induce a pensare che fino a quel momento non si fosse proveduto ad alcuna riparazione.
A Forsivo nel 1728 si stimò necessario intraprendere il restauro della rete idrica che era stata danneggiata dai terremoti del 1703, con una spesa prevista di 258 scudi (10).
A Savelli nel 1723 parte della popolazione abitava ancora in baracche (11).
A Offeio nel 1724 molte case erano ancora distrutte e il centro in via di spopolamento (12).
Per Arrone il confronto tra una perizia dell’aprile 1704 (13) e documenti posteriori, datati 1710 e 1721, dimostra che i lavori di restauro necessari non furono eseguiti o furono fatti solo in parte (14).
A Collebaccaro si intervenne ripetutamente sul campanile della chiesa principale che ancora nel 1727 richiedeva opere di rinforzo; si può dedurre che i lavori di restauro intrapresi negli anni precedenti non fossero stati esguiti con la necessaria cura (15).
Nel 1705 la comunità di Concerviano denunciava lo stato di impraticabilità del forno pubblico, che aveva subito crolli in seguito ai terremoti del 1703 (16).
A Castelnuovo di Farfa i danni alla chiesa parrocchiale e al suo campanile non erano ancora stati riparati nel 1706 (17).
A L’Aquila la ricostruzione venne gestita su iniziativa del Consiglio generale della città. L’attenzione principale venne indirizzata al ripristino dell’acquedotto ed allo sgombero delle strade e piazze. Il 24 settembre 1703 vennero aggiudicati i lavori di ripristino della via Romana, di via Cimino e di Costa Masciarelli. Nel maggio dell’anno successivo venne decisa la ricostruzione delle porte di Bazzano e Rivera. In agosto si appaltò il rifacimento dell’acquedotto di S.Giuliano e il restauro del Castello. Alle gare d’appalto parteciparono in prevalenza milanesi, evidenziando una loro egemonia economica nelle opere di ricostruzione. Nel 1707 si decise la ricostruzione del Palazzo di città e della chiesa di S.Bernardino oltre al restauro delle mura. Nel 1708 si deliberò di restaurare l’orologio della Torre di piazza Palazzo e la chiesa di S.Marco. Nel 1709 vennero approvati i lavori per la fontana della Rivera. Si attuarono alcune modifiche urbanistiche, quali l’apertura dell’attuale via S.Agostino e la chiusura di un lungo cunicolo detto "malacucina" in quanto fitto di locande che collegava la Piazza Maggiore alla chiesa di S.Marco (Colapietra 1976) (18).
Per riuscire a valutare gli sviluppi delle operazioni di ricostruzione, in particolare quanto furono lunghe, è particolarmente interessante il risultato del censimento che fu indetto nel 1712 e pubblicato nel 1714 (19), studiato da De Matteis (1973) (20). Infatti furono ricontati i fuochi, cioè i nuclei familiari, e contestualmente i redattori del registro, suddiviso nei quattro quartieri di S.Pietro, S.Maria, S.Giovanni e S.Giorgio e nelle zone periferiche di Collebrincione e delle vasche (terre nelle immediate vicinanze delle mura cittadine), annotarono notizie sulle abitazioni occupate o lasciate vuote dalle diverse famiglie. Ne esce il quadro di una città per larghi tratti ancora devastata dal terremoto, in cui la popolazione superstite faticava a ricostruire le proprie abitazioni. De Matteis fornisce i dati in sintesi. Risultavano 377 case disabitate, di cui 281 distrutte, 47 lesionate e 49 rifatte dopo il terremoto, così distribuite:
Quartiere di S.Pietro: 39 case distrutte, 11 case lesionate, 10 case rifatte dopo il terremoto. Totali 60 case disabitate.
Quartiere di S.Giovanni: 92 case distrutte, 3 case lesionate, 12 case rifatte dopo il terremoto. Totali 107 case disabitate.
Quartiere di S.Maria: 71 case distrutte, 26 case lesionate, 16 case rifatte dopo il terremoto. Totali 113 case disabitate.
Quartiere di S.Giorgio: 79 case distrutte, 7 case lesionate, 11 case rifatte dopo il terremoto. Totali 97 case disabitate.
A Collebrincione non risultano case disabitate.
Le cifre comunque non possono essere considerate esaustive. Infatti per i quartieri di S.Maria e S.Giovanni il numero di case crollate e disabitate fu certamente maggiore poiché talvolta (in ben 13 casi per il quartiere di S.Giovanni) si trova l’espressione generica di "case distrutte e disabitate" di cui non è fornita la cifra. Molto spesso le case così definite sono registrate di seguito, dato che attesta il crollo di interi isolati.
Il registro dei fuochi evidenzia anche lo stato precario delle case abitate: In 33 casi le famiglie risultano abitare in baracche, solitamente costruite sulle rovine della casa un tempo occupata; 229 abitazioni vengono definite lesionate dal terremoto; 289 case sono rifatte (spesso solo parzialmente), 98 infine vengono definite mezze distrutte. La distribuzione per quartieri fornisce i seguenti dati:
Quartiere di S.Pietro: 7 baracche, 58 case lesionate, 52 case rifatte, 22 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Giovanni: 17 baracche, 31 case lesionate, 37 case rifatte, 20 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Maria: 5 baracche 92 case lesionate, 139 case rifatte, 21 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Giorgio: 3 baracche, 37 case lesionate, 51 case rifatte, 32 case mezze distrutte.
Collebrincione: 1 baracca, 11 case lesionate, 10 case rifatte 3 case mezze distrutte.

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1704.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1704.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 giugno 1713.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Dondario Malvicini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 25 maggio 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica dei priori della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1710.

(5)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 31 luglio 1726.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica della Comunità e Popolo di Monteleone al papa Benedetto XIII, luglio 1726.

(6)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 9 maggio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori della Comunità di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.

(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Perizia del maestro muratore Felice Bucci sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, novembre 1704.

(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, Bevagna 22 agosto 1704.

(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 4 gennaio 1707.

(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 marzo 1728.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e del Popolo del castello di Forsivo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Forsivo 31 gennaio 1728.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Perizia del maestro muratore Cristofano Speroni sui restauri necessari alle condutture idriche del castello di Forsivo, Norcia 7 marzo 1728.

(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Savelli, b.4369 (1666-1832), Lettera della Comunità di Savelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Savelli 15 maggio 1723.

(12)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.

(13)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Vincenzo Antonio Gualfetti e Tommaso Gualfetti sui restauri necessari agli edifici pubblici di Arrone, Arrone 6 aprile 1704.

(14)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Carlo Milanese e Giuseppe Milanese sui restauri necessari al palazzo Priorale di Arrone, Arrone 14 maggio 1710.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Lettera del vicario e dei priori del castello di Arrone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Arrone 7 aprile 1721.

(15)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Lettera del luogotenente Giovanni Angelo Corsini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 1 marzo 1727.

(16)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Supplica della Comunità e dei priori di Concerviano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1705.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Perizia del maestro muratore Marco di Felice sui restauri necessari al forno pubblico di Concerviano, aprile 1705.

(17)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 13 agosto 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 10 luglio 1706.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Supplica della Comunità e priori di Castel Nuovo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1706.

(18)
Colapietra R.
L’Aquila dell’Antinori. Strutture sociali ed urbane della città nel Sei e Settecento, vol.2 (Il Settecento), in "Antinoriana. Studi per il bicentenario della morte di Antonio Ludovico Antinori", vol.3.
L’Aquila 1978
(19)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, U-97/3, Numeratione Ostiaria della Città dell’Aq[ui]la fatta in anno 1712 dal mag[nifi]co Auditore della Regia Audienza residente nella Città Teramo D. Giuseppe Rosa, con l’assistenza de’ mag[nifi]ci deputati eletti in pub[li]co Conseglio, e di me sottoscritto pro rationale della Regia Cam[e]ra e rationale assunto à detta Numeratione per il terremoto accaduto in 1703.

(20)
De Matteis A.
L’Aquila e il Contado. Demografia e fiscalità (secoli XV-XVIII).
Napoli s.d.

Technical/scientific surveys

Norcia: secondo quanto stimato dall’architetto Bufalini per la rimozione delle macerie sarebbe occorsa una spesa di 6.000 scudi o altrimenti, secondo quanto suggeriva la comunità, l’impiego di 200 uomini per 4 mesi. In questi lavori, secondo il Commissario Apostolico De Carolis, si sarebbero dovuta impegare 1 dozzina di carretti con buoi (1). Secondo una relazione redatta dal Prefetto nel 1705 crollarono mura castellane per una lunghezza di, testuale, 488 canne a 100 palmi per canna. Per la loro riparazione, secondo quanto stimato dall’architetto Bufalini sarebbero occorsi 15.000 ducati (2).
Cascia: Secondo quanto stimato dall’architetto Bufalini per la rimozione delle macerie sarebbe occorsa una spesa di 15.000 scudi (3).
Bevagna: alcune perizie descrivono specificatamente i danni causati dal terremoto al Palazzo Apostolico e alle mura castellane di Bevagna. Secondo la perizia dell’ottobre 1703 questo era disabitato. Al piano superiore, appartamento del Governatore, si notava un arcone rotto in mezzo, i muri laterali disgiunti, i pavimenti, "piancati" secondo la fonte, caduti, i muri divisori rotti, "pacchati" secondo la fonte, il tetto superiore sprofondato, "concavato" secondo la fonte. Al piano inferiore, nella sala dei consigli, vi erano 3 archi puntellati perché dilatati, pericolose fessure e una volta lesionata in diversi punti. La volta della scuola, nella parte inferiore del palazzo, usata come cantina della Compagnia della Misericordia, prossima al crollo, era puntellata (4). Secondo la perizia dell’agosto del 1704, ordinata dai Consoli della comunità, le sue condizioni erano pessime tanto da essere inabitabile. Al piano superiore, quello della residenza del Governatore, un arcone che sosteneva il tetto, posto nel mezzo, era rotto; i muri laterali erano disgiunti, con grandi aperture; le stanze, essendosi spostati i muri, erano in rovina; il camino era crollato. Nell’appartamento inferiore, quello dei Consoli, due arconi della sala grande che sostenevano l’incastellatura superiore, "machina di sopra" secondo la fonte, erano rotti e puntellati; l’altra sala, che seguiva la volta, era lesionata essendosene spostato un muro laterale; sotto la scuola una volta inferiore era rotta (5).
Nel "Ristretto de’ capitoli fatti sopra i lavori da farsi per il riattamento..." vi sono riferimenti, per il primo piano: all’arco a tutto sesto grosso 3 palmi e di diametro di 5,1/2 palmi, danneggiato nel mezzo e ad un altro simile, al terzo arco, anche esso a tutto sesto della stessa grossezza e diametro, ad una volta insistente sul terzo arco distaccata in molti punti; per la cancelleria: ad un muro che strapiomba ed in parte era allentato; per il piano superiore: ad una segreta alla quale era crollata l’intera volta della dimensione di 9 palmi, ad un tetto e ad un’altra segreta i muri dei fianchi della quale si erano spostati e distaccati; per il secondo piano, residenza del Governatore: al muro laterale del palazzo verso la chiesa di S.Domenico che aveva riportato alcune aperture, sommatisi a vecchi allentamenti, ad un arco a sesto acuto che sosteneva il peso del tetto e che si era allentato; per il muro del campanile: aveva risentito delle scosse; per il campanile stesso: presentava alcune "stronature" nella parte superiore; per il muro rivolto verso la piazza e per quello rivolto verso la stanza della Cancelleria: si erano staccati nella loro parte superiore, all’altezza del piano della residenza del Governatore, dal muro rivolto verso S.Silvestro; per una cima di camino crollata; per i locali sotto le scuole: ad una volta in piano e fatta a lunetta staccata in due punti (6). Secondo notizie contenute in un documento redatto dopo il marzo 1708 nelle 2 sale del palazzo vi erano grandi aperture e lesioni (7).
I danni causati dal terremoto alle mura castellane di Bevagna presso la porta del Salvatore sono descritti in due perizie, l’una dell’ottobre 1703 e l’altra del novembre 1706. Secondo la prima le mura contigue all’abitazione di Nicolò Arcangerilli sarebbero dovute essere abbattute per un tratto di 40 piedi di lunghezza perché pericolanti; quelle corrispondenti all’orto del convento di S.Agostino, crollate, lo dovevano per un tratto di 60 piedi; alle crollate seguivano mura puntellate; nel tratto in corrispondenza dell’abitazione di Francesco da Collepepe si notava uno squarcio di 15 piedi di superfice e quello in corrispondenza della Compagnia del Confalone era squarciato nella parte superiore per una superficie di 10 piedi di superfice. Secondo la seconda perizia le mura contigue all’abitazione dell’Arcangerilli erano in evidente rovina con le cortine esterne staccate dalla parte interna e con la sommità che strapiombava dalla base per circa 2 piedi (8).
Monteleone di Spoleto: in una perizia del 1710 per la ricostruzione della chiesa matrice di S.Nicolò di Monteleone di Spoleto sono annotati i seguenti danni. Il campanile, fondato sopra la tribuna, alto 75 palmi, grosso 5 palmi, largo da una parte 20 e dall’altra 10 palmi era tutto rotto ed in parte caduto. La tribuna, senza fondamento perché scosso dal terremoto, di 12 palmi di fondo, di 21 palmi di lunghezza, larga 46,1/2 palmi, alta 45 palmi era da demolire interamente (9).
Del convento di S.Francesco, secondo quanto riportato da una relazione redatta dopo il 2 marzo 1703, crollò la volta, una parte fu diroccata e la rimanente rimase inabitabile ad eccezione delle stalle, volte e cantine del piano terra (10).
Spello: una perizia dell’aprile del 1703 ordinata dal magistrato e dal sindaco di Spello descrive i danni subiti da alcuni importanti edifici della comunità e le riparazioni per essi necessari.
L’angolo rivolto verso Spello del torrione rivolto verso le strade degli Angeli e di Spello del Castellaccio presentava da metà della sua altezza sino alla sua sommità una grande lesione. Tale lesione aveva causato il diroccamento di parte della sua volta più elevata, sostenuta da un pilastro, e la parte restante era diventata pericolante. Il torrione rivolto verso Bettona e Perugia presentava il crollo di parte della sua volta più elevata. Il casale Casa Granda venne trovato con un pezzo di trave spezzato, bisognoso di riparazioni in alcune parti dei muri, con la porta delle scale inclinata verso l’esterno. Il casale Casella fu giudicato bisognoso di riparazioni ai tetti, alle scale, agli stipiti di alcune porte e ad un tratto di muro interno. Il casale Casa di Mezzo fu trovato bisognoso di riparazioni ai tetti e con un muro pericolante.
Il casale il Forno fu giudicato bisognoso di riparazioni al tetto.
Il "secondo casale" presentava mezza facciata della casa in parte crollata e in parte pericolante e necessitava di riparazioni alle greppie dei buoi. La chiesa della Madonna del Mausoleo presentava lesioni nella volta, nella facciata anteriore e in quella sopra la porta principale e l’arco della porta principale si era spostato dal suo sito. Nel palazzo priorale della comunità furono giudicati bisognosi di riparazioni il tetto del campanile e il piano nobile dello stesso campanile dietro la cappelletta dove passavano i pesi dell’orologio; vi erano state lesioni ai muri e nella volta; la sala del consiglio e la camera contigua della libreria erano lesionate; l’angolo verso l’orto di S.Lorenzo necessitava di un muro di rinforzo; erano instabili i due pilastri del cortiletto del portico del palazzo e le volte a crocera da questi sostenute si erano discostate; un arco posto fra l’angolo del campanile e la fontana era stato lesionato(11).

Note

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.

(3)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

(4)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi, Simone Pietro Fiordiponte e Andrea Mariani sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 16 ottobre 1703.

(5)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, Bevagna 22 agosto 1704.

(6)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Perizia del maestro muratore Felice Bucci sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, novembre 1704.

(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Ragioni responsive alli supposti contenuti nel memoriale dato per parte de’ particolari e poveri sopra il riattamento del Palazzo Apostolico che si danno per parte de’ publici rappresentanti della Comunità di Bevagna, 1708.

(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi, Simone Pietro Fiordiponte e Andrea Mariani sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 16 ottobre 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 21 novembre 1706.

(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Notaio Angelita Scaramuccia, Perizia del maestro muratore Giuseppe Ambrosio de Niccolis sui restauri necessari alla chiesa di S.Nicolò di Monteleone, Monteleone 20 giugno 1710.

(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Nota dei danni causati dai terremoti del 1703 nella Terra di Monteleone e nelle sue ville, Monteleone giugno 1703.

(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spello III, b.4619 (1701-1724), Perizia del maestro muratore Nicolò Mola sui restauri necessari nel Castellaccio, nei casali e nel palazzo Priorale di Spello, Spello 20 aprile 1703.

Theories and observations

Si fa cenno in alcune fonti alla teoria aristotelica dei venti sotterranei come causa dei terremoti. In particolare in una relazione, relativamente alle fenditure apertesi nel terreno nei pressi di Sigillo, si riporta l’opinione secondo cui da queste sarebbe "svaporato" il vento sotterraneo (1).
Baglivi interpretò questo terremoto avvalendosi di una concezione antropomorfica della Terra di tipo antico, e assimilò il lungo periodo sismico a decorso patologico. Inoltre spesso riporta notizie relative ad aspetti particolari del cielo e a comportamenti degli animali in connessione con le scosse (2).
Teloni (1703) (3) riporta l’opinione diffusa che l’epicentro della scossa del 14 gennaio fu ritenuto localizzabile in Norcia e nei monti Sibillini.

Note

(1)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].

(2)
Series magis notabilium observatorum hoc anno 1703 durantibus Terræmotibus in Latio, & finitimis Umbriæ Regionibus, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", p.284.
Venezia 1754
Serie delle cose più notabili osservate in questo anno 1703, durante i terremuoti nel Lazio e nei limitrofi paesi dell’Umbria, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.635-636.
Firenze 1842
Observationes de Terræmotibus facta sub altitudine polari graduum 42 in Latio & finitimis Regionibus super Aere, Sole, Luna, & animantibus, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", p.284.
Venezia 1754
Osservazioni fatte su i terremuoti sotto l’altezza polare dei gradi 42 nel Lazio e nei paesi vicini sopra l’aria, il sole, la luna e gli animali, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.636-637.
Firenze 1842
(3)
Teloni V.
De’ terremoti, loro cagioni, effetti, e malori, che producono, e loro Cura preservativa in generale. Lettera all’Illustrissimo Signor Marchese Andrea Maidalchini.
Viterbo 1703

Associated natural phenomena

Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio e nella notte tra l’1 e il 2 febbraio 1703 a Roma molte persone avverirono odore di zolfo, in particolare presso la basilica di Santa Maria Maggiore (1).
Nella relazione del 20 novembre 1703 il Commissario Apostolico Pietro De Carolis avvertì che da alcuni mesi erano cessate le scosse ma si avvertivano a Norcia delle "rombe aeree", giudicate sfoghi di esalazione dalle aperture causate dalle scosse dell’inverno precedente (2).

Note

(1)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
De Terraemotu Romano & Urbium Adjacentium anno 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.265-270.
Venezia 1754
Baglivi G.
Del Terremoto Romano e delle Città adiacenti dell’anno 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.596-607.
Firenze 1842
(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.

Major earthquake effects

Questo periodo sismico fu uno dei più gravi disastri sismici della storia italiana per estensione geografica e per entità delle distruzioni, dovute agli effetti cumulativi di numerose e violente scosse. Ne fu colpita l’Italia centrale, da Camerino a Roma. Complessivamente una ventina di località risultarono totalmente o per la maggior parte distrutte, un’altra ventina riportarono crolli estesi a gran parte del patrimonio edilizio e un centinaio di paesi ebbe danni di una certa gravità.
Sono distinguibili tre forti terremoti, che colpirono aree distinte e solo in parte sovrapposte: quello del 14 gennaio delle ore 18 GMT ca., del 16 gennaio delle ore 13:30 GMT ca. e del 2 febbraio delle ore 11:05 GMT ca.
Gli effetti delle scosse del 14 gennaio e del 16 gennaio non sono sempre distinguibili in tutte le località interessate: esse colpirono l’Umbria meridionale e i territori limitrofi del Lazio settentrionale e dell’Abruzzo orientale. Norcia, Cascia e Cerreto di Spoleto, con i villaggi dei rispettivi territori, furono le località più gravemente colpite. Occorre premettere che il patrimonio edilizio di Norcia e di Cascia era già stato scosso o lesionato dal terremoto del 18 ottobre del 1702, continuato fino al dicembre dello stesso anno. Questo precedente terremoto era stato distruttivo all’Aquila e nel territorio circostante. Qui di seguito sono riportati gli effetti distinti per le 3 più forti scosse.
La scossa del 14 gennaio delle ore 18 GMT ca. distrusse quasi completamente Norcia: crollarono più di 3.000 abitazioni, 13 chiese e monasteri crollarono del tutto o in parte, gli edifici pubblici furono tutti gravemente danneggiati. Le mura della città crollarono parzialmente; la porta principale e la torre, per metà crollate, divennero pericolanti. I quattro rioni in cui era divisa la città riportarono i seguenti danni: nel rione di S.Lucia l’unico edificio che non crollò fu il palazzo Apostolico, che tuttavia ebbe crolli ai muri interni; la chiesa di San Francesco e il convento dei Padri del Terz’Ordine subirono crolli parziali; nella chiesa parrocchiale crollarono parzialmente il tetto e il campanile. Nel secondo rione di San Benedetto crollarono il collegio e, parzialmente, la torre; la chiesa di San Benedetto subì crolli parziali e gravi lesioni, il campanile divenne pericolante; il Palazzo Consolare crollò dalle fondamenta; solo cinque o sei edifici non crollarono completamente. Nel terzo rione di San Giacomo, crollò interamente l’omonima chiesa, di pertinenza dell’Ordine e Commenda di Malta; il Convento dei Padri Agostiniani subì gravi crolli e il monastero delle monache di Santa Caterina crollò parzialmente, e fu considerato riparabile; le poche abitazioni non crollate furono inabitabili. Nel quarto rione di San Giovanni, l’omonima chiesa subì il crollo di una navata; di due monasteri di monache uno crollò e l’altro fu danneggiato; la metà del rione si presentava quasi tutto "diroccato".
L’edilizia ecclesiastica di Norcia fu gravemente compromessa. Nella chiesa principale di S.Maria crollò la copertura. Subirono danni di maggiore o minore gravità una decina di monasteri. Anche l’edilizia pubblica subì danni gravissimi: la residenza del prefetto detta "La Castellina", i magazzini pubblici, il Monte di Pietà subirono crolli; bisognosi di riparazioni furono il deposito di grano dell’Abbondanza, il deposito del sale, la Depositaria, il quartiere dei soldati e degli sbirri; caddero le campane del palazzo Pubblico. All’esterno della cinta muraria della città, crollarono la chiesa e il convento di S.Vincenzo e 16 chiese subirono danni di vario genere.
A Cascia, già lesionata dal terremoto del 1702, le abitazioni in gran parte crollarono e divennero inabitabili. La parte alta della città fu quasi completamente distrutta, comprese le residenze contigue del governatore e del magistrato situate in piazza S.Agostino. L’incasato di Cascia subì danni gravissimi: crollarono 17 chiese e 7 monasteri. Rimasero gravemente danneggiati tutti gli edifici pubblici: il palazzo Apostolico, le carceri, il forno e i depositi del grano. Del Palazzo Apostolico erano rimasti stabili soltanto le fondamenta e il piano sotterraneo; il resto era inutilizzabile. Il campanile del Palazzo pubblico, che sosteneva una grandissima campana, crollato sulla residenza dello stesso governatore, si ridusse in blocchi di macerie di notevoli dimensioni. Le scosse causarono il crollo degli acquedotti e danni al granaio della grasciaria; furono in rovina anche la residenza del cancelliere, quella del segretario pubblico, le stanze dell’archivio pubblico, i magazzini del Monte frumentario e quello dell’Abbondanza; le 5 porte delle mura urbane, con i loro fortini, e le mura stesse crollarono in molti punti.
In circa 40 centri abitati del territorio di Cascia le costruzioni furono descritte come "ammassi di macerie".
A Cerreto di Spoleto la scossa del 14 gennaio fece crollare la quasi totalità delle abitazioni; le rimanenti riportarono gravi danni e divennero inabitabili. Anche per quanto riguarda il patrimonio ecclesiastico i danni furono ingenti: 3 chiese crollarono completamente, 6 chiese e 2 conventi furono gravemente danneggiati. Gli edifici pubblici rimasero in gran parte inutilizzabili a causa dei crolli e dei dissesti estesissimi. Cerreto era suddiviso in cinque contrade, in cui gli effetti sono localizzabili con una certa attendibilità: le contrade portavano i nomi di Apicino, Santa Maria, Strada, Borgo Fregino, Colle. Nella contrada dell’Apicino, 15 abitazioni su 18 risultarono parzialmente crollate e le restanti furono inabitabili. Le due chiese, parzialmente crollate, divennero pericolanti. Nella contrada di Santa Maria crollarono 3 chiese con le abitazioni annesse, 5 case furono gravemente danneggiate. In contrada Strada, 49 abitazioni e tre edifici ecclesiastici furono gravemente danneggiati. La cappella del Corpus Domini minacciava il crollo, il palazzo apostolico era crollato quasi completamente, la residenza priorale, la cancelleria, l’archivio e il forno pubblico erano inabitabili; l’edificio del Monte frumentario era del tutto crollato. Nella contrada di Borgo Fregino 36 abitazioni furono quasi completamente atterrate; lo stesso fu rilevato per 15 case in contrada del Colle. Sul piano di transito del ponte di S.Francesco, che attraversava il fiume Nera, crollarono sponde, muretti laterali e pilastri: resistette il solo arco; crollò anche la vicina osteria; le porte a guardia di questo ponte e di quello che conduceva alla chiesa di S.Antonio subirono danni.
A Spoleto, sempre per la scossa del 14 gennaio, alcune abitazioni divennero inabitabili.
All’Aquila crollarono molti camini e la facciata della chiesa di S.Quinziano.
A Roma, la scossa del 14 gennaio causò la caduta di comignoli, di alcune statue nel palazzo del duca di Zagarolo, lesioni nel palazzo di Montecitorio, danni non specificati al Collegio Romano; una fessura, in precedenza appena visibile, si aprì nella volta della chiesa di S.Carlo al Corso. Ci furono danni leggeri a 14 edifici religiosi, fra i quali anche la Cappella Sistina. Furono lesionati gli appartamenti clementini dei palazzi vaticani con grandi lesioni in alcune volte, tanto che l’8 febbraio Clemente XI si trasferì negli appartamenti Borgia. Nel salone del Campidoglio, due o tre grandi catene di ferro si ruppero con fenditure alla volta e ai muri principali. L’Ospedale di Santo Spirito, Palazzo Mazzarini e palazzo Sforza riportarono fessure e lesioni nei muri; palazzo Rospigliosi fu evacuato.
La scossa del 14 gennaio fu avvertita su di un’area di 68.000 kmq circa: da Bologna a Napoli in 8 delle attuali regioni: Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania. A Milano, Trento e Venezia fu appena percettibile.
Due giorni dopo, il 16 gennaio alle13:30 GMT ca., una nuova violenta scossa peggiorò i danni. La situazione di Cascia, Norcia, Cerreto di Spoleto e dei centri afferenti nei loro territori fu ulteriormente aggravata.
I 16 paesi danneggiati sono sompresi in un’area di 6.800 kmq circa: 10 di questi, compresi in un’area di 4.000 kmq circa, subirono distruzioni. All’Aquila questa scossa lesionò molte case e chiese; il campanile della cattedrale divenne pericolante.
A Roma è attestata la caduta di comignoli a Trastevere; il giorno seguente, una piccola casa presso la basilica di Santa Maria Maggiore, già danneggiata dalle scosse precedenti, crollò del tutto.
Nel complesso le scosse del 14 e 16 gennaio causarono gravi danni e crolli estesi in numerosissimi paesi e villaggi dell’area circostante Cascia, Norcia e Cerreto di Spoleto e nella provincia di Rieti; di questi, 19 furono pressoché rasi al suolo: Abeto, Albaneto, Accumoli, Belvedere, Chiavano, Cittareale, Civita, Colle Santo Stefano, Colmotino, Mevale, Opagna, Savelli, Tazzo, Trimezzo, Trognano, Valcaldara, Forsivo, Maltignano e Santa Croce; 25 subirono gravi crolli: Aliena, Amatrice, Ancarano, Antrodoco, Agriano, Avendita, Borgo Cerreto, Buda, Castel Santa Maria, Castelnuovo, Chiusita, Colle Giacone, Colle di Avendita, Lugnano, Manigi, Marino del Tronto, Montaglioni, Monteleone di Spoleto, Montereale, Ocricchio, Ruscio, San Marco, Torre Argentigli, Trivio, Villa San Silvestro.
La scossa del 16 gennaio ebbe un’area di risentimento molto più piccola di quella del 14 gennaio: fu infatti circoscritta a circa 14.000 kmq. Interessò le attuali regioni Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo. Un leggero e isolato risentimento si ebbe anche a Napoli.
Dopo diciassette giorni dalla forte scossa del 16 gennaio, un nuovo violento terremoto colpì L’Aquila e il suo territorio.
La scossa del 2 febbraio 1703 delle ore 11:05 GMT ca. devastò 10 località e distrusse 44 paesi in un’area di 19.000 kmq circa. I danni interessarono complessivamente 59 località comprese in un territorio di 27.000 kmq.
All’Aquila crollarono interi isolati; tutte le abitazioni della città subirono danni e almeno il 35% delle case crollò completamente. Gli edifici pubblici ed ecclesiastici in gran parte risultarono inagibili. Crollarono il Tribunale della Regia udienza e gran parte del castello, con esclusione dei baluardi, delle cortine e di parte dell’abitazione del castellano. Crollarono 8 chiese, tra cui la cattedrale e 5 monasteri. Due chiese parrocchiali, S.Pietro e S.Giusta, furono gravemente danneggiate; la chiesa di S.Marciano, crollò, mentre rimasero quasi illese quelle di S.Maria Paganica e di S.Silvestro. Il più antico convento aquilano, dedicato a Santa Chiara, rimase invece indenne. Fra le dimore nobiliari subirono danni 15 palazzi appartenenti alle famiglie Antonelli, Branconio, Burri, Burri-Gatti, Carli, Carli-Porcinari, Cresi, Dragonetti, Fibbioni, Lepidi-De Rosi-Alessandri, Oliva-Vetusti, Quinzi, Pica-Bernardi, Rustici, Porcinari. Crollarono larghi tratti delle mura urbane e furono seriamente danneggiate le porte della città. La rete idrica cittadina fu gravemente compromessa. Il teatro cittadino subì crolli parziali.
La scossa del 2 febbraio fu devastante in numerosi centri delle province dell’Aquila, di Rieti e di Teramo, che erano già stati lesionati dalle scosse del gennaio; per esempio, a Cittaducale, dove le scosse del gennaio avevano causato alcuni crolli, crollarono del tutto molte case. I danni più gravi furono rilevati nelle seguenti 10 località: Paganica, Onna, Bazzano, Coppito, Aragno, Assergi, Cagnano Amiterno, Camarda, Civitatomassa, Barete.
A Roma la scossa del 2 febbraio causò fessure e lesioni nelle cupole e nelle volte di numerose chiese, caduta di calcinacci, di tegole, delle parti sporgenti dei tetti; nella chiesa di S.Andrea della Valle si aprì una volta. Molti edifici pericolanti furono puntellati e a distanza di qualche giorno i danni furono reputati più gravi di quanto era sembrato. Nel complesso, a Roma gli effetti della scossa del 2 febbraio furono molto più gravi di quelli del 14 gennaio e causarono danni maggiori agli edifici. Altri danni ad alcune chiese romane furono causati dalle scosse del 3 febbraio, in seguito alle quali crollarono tre archi del secondo ordine del Colosseo. Il 5 febbraio furono rilevati dei danni nel campanile del Collegio Romano. Subirono danni anche alcuni tratti delle mura Aureliane, già in cattivo stato di conservazione.
A Spoleto la scossa del 2 febbraio causò danni agli edifici, che dovettero poi essere puntellati.
La scossa del 2 febbraio fu percepita in un’area di 52.000 kmq circa comprendente territori delle regioni: Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania. Isolati e leggeri risentimenti furono segnalati fino a Milano e a Venezia.
Le successive scosse peggiorarono ulteriormente la situazione. A Spoleto nuovi danni furono causati dalle scosse dei giorni 1 marzo, 9 aprile e 29 giugno 1703; la scossa del 9 aprile causò il crollo della facciata della chiesa degli Agostiniani; la quasi totalità delle case rimase inabitabile.
A Roma le scosse furono sentite a lungo; il 24 maggio vi fu il crollo parziale di un’abitazione nel rione Monti, nei pressi della chiesa di Santa Prassede.
L’accurata ricerca toponomastica condotta ha consentito di localizzare pressoché tutti i siti citati e di chiarire i numerosi problemi di storpiature di nomi, variazioni e omonimie; tuttavia, non sono state individuate con sicurezza le localizzazioni di 34 siti, per la maggior parte centri demici di piccolissime dimensioni danneggiati dalle scosse del 14 gennaio e del 2 febbraio.

Effects on the environment

Le numerose scosse causarono rilevanti effetti sull’ambiente: voragini e spaccature nel terreno, fuoriuscita di materiale infiammato e di gas sulfurei, dissesti e variazioni nel corso dei fiumi, formazione di laghetti.
Spaccature nel terreno con fuoriuscita di zolfo e bitume, talora accompagnata da forti scoppi sotterranei, furono osservate in numerose località dell’Umbria, del Reatino e dell’Abruzzo. Nei dintorni di Arischia si formarono due aperture nel terreno; a Bacugno il terreno fu descritto come "tagliato da solchi", soprattutto in prossimità del fiume Velino.
A Cittaducale fu rilevata fuoriuscita di materiale infiammato dal terreno; a Cittareale è ricordata una fenditura nel terreno lunga oltre 2 km (1 miglio e mezzo). In seguito alla scossa del 14 gennaio, nel monte Alvagnano si aprì una grande spaccatura lunga oltre 2 km (1 miglio e mezzo) e larga circa 8 m (4 canne); nel monte Corno si formò un’apertura da cui fuoriuscirono gas sulfurei.
Nei monti vicini alla località Colle vi fu caduta di massi e si aprirono spaccature nel terreno: in una di queste, lunga circa 3 km (2 miglia), precipitarono anche alcune pecore. Sul monte Grillo, nelle vicinanze, vi furono estesi scoscendimenti. A causa della scossa del 2 febbraio cadde anche una delle cime del monte Corvo, nel massiccio del Gran Sasso.
A Grotti, in seguito alla scossa del 2 febbraio, si aprì una voragine nel terreno non molto profonda e lunga circa m 8 (4 canne); nel momento in cui essa si formò alcuni pastori notarono la fuoriuscita di fiamme. A Leonessa fuoriuscì dal terreno materiale infiammabile.
Lungo la strada tra Montereale e Ville di Fano si aprirono voragini, con fuoriuscita di acqua, e caddero massi. A Norcia si aprirono spaccature nel terreno con fuoriuscita di zolfo e bitume. A circa 16 km (4 leghe) da Roma, in direzione di Castelnuovo, si vedeva nella campagna una grande apertura, larga circa 180 cm (8 palmi), in un punto non ben precisato. A Pizzoli è ricordata l’apertura di due fenditure, da una delle quali uscì una grande quantità di materiale roccioso. Il monte Rutigliano, nei pressi di questo paese, "si spaccò" rimanendo impervio. L’abitato di Posta fu colpito dalla caduta di massi staccatisi dai monti sovrastanti. A Sigillo, nel territorio compreso tra questo paese e Posta, sul monte Ornaro, si aprì una profonda voragine, con esplosione e fuoriuscita di materiale infuocato: ciò acadde in un altopiano che fino ad allora era stato utilizzato come pascolo. Le operazioni per misurare la voragine furono assai complicate: essa risultò larga circa 40 m (20 canne) e lunga circa 50 m (25 canne); per quanto riguarda la profondità, gli strumenti a disposizione non permisero di toccarne il fondo.
Scoppi sotterranei furono percepiti anche a Roma, nei pressi della chiesa di S.Balbina.
All’Aquila si aprirono fenditure nel terreno con fuoriuscita di zolfo e bitume acceso.
In tutta la zona colpita si rilevarono mutamenti nel regime delle acque sotterranee e di superficie. Nei pressi di Antrodoco fu segnalata la formazione di sorgenti di acqua sulfurea. Ad Arischia si formarono due aperture nel suolo dalle quali fuoriuscirono pietre e grandi quantità d’acqua, che formarono un piccolo bacino idrico. A Cascia, il corso del fiume Corno era variato quasi del tutto; per molto tempo il letto precedente del fiume rimase secco.
Nei pressi di Colle le acque di una sorgente invasero il terreno circostante. Il fiume Salto straripò nei pressi di Grotti, causando gravi danni ai raccolti. Il livello dell’acqua del Lago Inferno diminuì di circa 1 m (tre piedi); le antiche sorgenti poste nelle vicinanze si prosciugarono, e se ne formarono delle nuove a circa 4 km (1 lega) di distanza.
Il paese e il territorio di Montereale furono inondati da acque salate sgorgate dal terreno; inoltre, lungo la strada verso Ville di Fano si aprirono voragini, con fuoriuscita di acqua. A Pizzoli da una spaccatura del terreno uscì dell’acqua biancastra che aveva formato un laghetto. All’Aquila l’acqua dei pozzi crebbe e divenne biancastra, mentre l’acquedotto cittadino rimase a secco. Nei pressi di Rieti, una valle compresa tra due monti fu colmata d’acqua e si formò così un lago. Anche nelle vicinanze della voragine di Sigillo si formò un lago che continuava a ingrandirsi, incutendo timore nella popolazione. A Testina sorgenti e ruscelli strariparono formando una sorta di palude.
A Tivoli il livello delle acque sulfuree, situate tra Tivoli e Roma, diminuì di circa 60 cm (2 piedi).
Ripercussioni sul corso delle acque e sulla rete idrica furono rilevate nella stessa Roma: dopo la scossa del 14 gennaio, a piazza di Spagna si aprì una spaccatura di circa 90 cm (4 palmi) che mise in luce un antico acquedotto; in un pozzo presso la chiesa di S.Silvestro al Quirinale, il livello dell’acqua aumentò di circa 2 m (10 palmi) e ci furono frequenti emissioni di bolle alla superficie, l’acqua cambiò poco di sapore, ma divenne più torbida del solito; il livello dell’acqua rimase elevato anche dopo la scossa del 2 febbraio fino al giorno 10 dello stesso mese, quando scemò e ritornò all’altezza originaria, cessarono anche le emissioni di bolle. Sempre a Roma, l’acqua del pozzo della casa dei Padri Somaschi, in via di S.Andrea di Valle, dopo la scossa del 14 gennaio aumentò di circa 45 cm (2 palmi) e più; quattro ore prima della scossa del 2 febbraio da limpida diventò biancastra con odore definito "ingrato" e cambiamento di sapore; fino al 15 febbraio non riprese l’originaria limpidezza, mantenendo il colore biancastro. Vari pozzi a Roma subirono variazioni di livello e di colorazione.
In concomitanza con la scossa del 2 febbraio 1703, il mare alle foci del Tevere, probabilmente nei pressi di Ostia Antica, si allontanò dalla linea di costa di pochi passi e, cessata la scossa, ritornò al suo posto; anche le acque del Tevere, in questo stesso luogo, si abbassarono e, poco dopo, si innalzarono di nuovo.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

18 ottobre 1702 alle 6:55 GMT ca. (ore 14, uso orario all’italiana): scossa avvertita a Norcia, Roma e Cascia (1). La scossa a Norcia ebbe effetti distruttivi (2); a Roma fu leggera (3).
14 gennaio 1703 tra le 17:55 GMT ca. e le 18:30 GMT ca. (1 e 30 e le 2 della notte): terremoto durato il tempo di due Ave Maria, cioè circa 20 secondi (4). A Roma due scosse (5) e così pure a Napoli (6). Fu avvertita una scossa distruttiva della durata di un Credo che colpì soprattutto Cascia, Norcia e dintorni (7). Replica alle 19:25 GMT ca. (ore 3) avvertita a Roma di intensità inferiore rispetto a quella precedente (8).
15 gennaio 1703 alle 0:25 GMT ca. (ore 8) replica avvertita a Roma (9). Una forte scossa fu avvertita a Sarnano nella notte del 14 gennaio. Non causò danni (10).
16 gennaio: scosse continue. Una forte alle 19:25 GMT ca. (ore 3) (11). La scossa delle 13:40 GMT ca. (ore 21 e 15) fece danni a L’Aquila (12). Secondo Baglivi e altre fonti la scossa principale, a Roma, si verificò alle 13:25 GMT ca. (la ventunesima ora del giorno) (13).
18 gennaio: lievi scosse continue durante il giorno (14).
19 gennaio: ancora scosse di giorno e di notte con qualche crollo e vittime a Cascia (15).
21 gennaio: continuarono le scosse a Cascia (16).
Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio: diverse scosse furono avvertite a Cerreto (17) e a Cascia (18); alle 2:40 GMT ca. (ore 10) a Roma lievissima scossa (19).
25 gennaio: scosse continue a Cascia (20); una scossa avvertita anche a Napoli (21). Una relazione, edita tuttavia a Napoli e Bologna, riferisce di ingenti danni in particolare a Norcia.
26 gennaio: scosse continue a Cascia, più forti nella notte successiva (22).
Notte tra il 27 e il 28 gennaio: dieci scosse leggere a Cascia (23); leggeri risentimenti a Roma (24).
28 gennaio e notte successiva: 15 scosse con qualche danno a Cascia (25).
Notte tra il 29 e il 30 gennaio: sei scosse, di cui due piuttosto forti, a Cascia (26).
Nella notte tra il 30 e il 31 scossa a Roma (27).
31 gennaio: scosse continue, ma leggere a Cascia (28).
2 febbraio alle 11:05 GMT ca. (18 e 15): scossa distruttiva della durata di un’Ave Maria. Colpita soprattutto la zona di L’Aquila (29).
2 febbraio a Napoli alle 10 e 30 (30).
Notte tra il 2 e il 3 febbraio: diverse scosse non forti furono risentite a Cascia (31). Il 2 febbraio una forte scossa fu avvertita a Sarnano. Non causò danni (32); alle 0:45 GMT ca. (ore 8) del 3 febbraio piccola scossa a Roma (33).
3 febbraio alle 13:25 GMT ca. (20 e 30): una scossa con danni a Cascia (34); due scosse con qualche danno a Roma (35).
5 febbraio alle 5:50 GMT ca. (13h): forte scossa a Norcia (36); risentita lievemente a Roma (37).
15 febbraio alle ore 7 della notte scossa a Roma (38).
19 febbraio alcune scosse a Rieti provocarono danni (39).
25 febbraio scosse violente e numerose a Norcia, prima scossa leggera a mezz’ora di notte, poi scossa forte all’ora terza durata circa 10 secondi; altre scosse ogni ora fino alla mattina (40).
1 marzo: scosse con danni a Gubbio, Spoleto e Perugia (41).
14 marzo: scossa a Narni (42).
18 marzo: scossa a L’Aquila (43).
22 marzo alle 2:45 GMT ca. (ore 9): scossa a Roma (44).
22 marzo alle 3:45 GMT ca. (ore 10) piccola scossa a Roma (45).
27 marzo: scossa a L’Aquila (46).
1 aprile, domenica delle Palme del 1703, alle 11 GMT ca. (ore 17): scossa risentita a Massa di Todi. Causò la caduta di pietre di un torrione già pericolante a causa delle scosse precedenti (47); fu lievemente risentita a Roma (48)..
7 aprile alle 17.30 GMT ca. (ore 23h 30m) scossa ad Aversa (49); probabilmente stessa scossa avvertita leggermente e non da tutti a Napoli alle 17 GMT ca. (ore 23) (50).
8 aprile tra le 6:40 e le 7:10 GMT ca. (12 e 30 e le 13): scossa con danni a Norcia e a Spoleto (51); fu avvertita anche a Roma, dove causò terrore tra la popolazione (52); fu avverita in Toscana fino ad Arezzo (53).
9 aprile: a Spoleto una scossa fece crollare la facciata di una chiesa e aggravò la situzione delle abitazioni già assai danneggiate (54).
Nella notte tra il 9 e il 10 aprile a Roma piccola scossa (55).
15 aprile alle 21:45 GMT ca. (ore 3 e 30): forte scossa a Cascia (56) e Spoleto (57).
18 aprile ore 7.15 GMT ca (tredicesima ora, uso orario all’italiana), a Roma fu avvertita una scossa che causò panico nella popolazione (58).
7 maggio alle 0:10 GMT ca. (ore 5 e 30): due forti scosse a Roma (59).
24 maggio 22:35 GMT ca. (ore 3 e 30): forte scossa a Roma dove crollò parte di una casetta senza danni alle persone; grande spavento tra la popolazione (60), causa danni in Sabina (61).
25 maggio alle 22:05 GMT ca. (ore tre della notte), scossa che provocò spavento nella popolazione a Roma (62).
26 maggio alle 0:05 GMT ca. (ore 5): forte scossa a Roma (63). Alle 7:05 GMT ca. (ore 12) fu risentita una scossa a Montecassino (64).
4 giugno: scossa molto forte risentita a Norcia e dintorni (65).
28 giugno alle 13:25 GMT ca. (ore 18) a Roma fu avvertita da molti una scossa molto leggera (66).
29 giugno fu avvertita una scossa con danni a Spoleto (67).
Il 7 luglio la gazzetta di Mantova registra genericamente che negli ultimi tempi continuavano ad essere avvertite scosse, specialmente a Norcia e cascia (68).
29 luglio alle 2:30 GMT ca. (ore 8) a Roma altra scossa molto leggera (69).
28 agosto alle 23:25 GMT ca. (ore 5): una scossa fu avvertita a Montecassino (70).
7 dicembre all’alba (7:15 GMT ca.): scossa con danni a Norcia, avvertita da molti a Roma (71).
Le scosse durarono ancora fino al 1705 (72).

Note

(1)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1702.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti di Norcia al papa Clemente XI, novembre 1702.

(3)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(4)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(5)
Gazzetta di Mantova, 1703.02.07, n.6.
Mantova 1703
(6)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 16 gennaio 1703.

(7)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.

(8)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(9)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.

(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Supplica della Terra di Sarnano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1703.

(11)
Lazzari T.
Ascoli supplicante à piedi di S.Emidio per la liberazione da’ Terremoti dell’anno 1703, overo Relazione distinta delle divozioni fatte in quella Città à tale effetto, e delle grazie ricevute per mezzo del di lei Santo Protettore.
Macerata 1703
(12)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(13)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
(14)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(15)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(16)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(17)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(18)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(19)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(20)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(21)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(22)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(23)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(24)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(25)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(26)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(27)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(28)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(29)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(30)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Napoli, vol.132, Foglio di avvisi allegato al dispaccio del nunzio apostolico Giovanni Patrizi arcivescovo di Seleucia al segretario di Stato cardinale Francesco Paolucci, Napoli 3 febbraio 1703.

(31)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(32)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Notaio Nicolangelo Silvetti, Copia di proposizione e risoluzione del Consiglio della Comunità della Terra di Sarnano del 4 febbraio 1703, Sarnano 25 febbraio 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Supplica della Terra di Sarnano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1703.

(33)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(34)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(35)
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Moroni G.
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni specialmente intorno ai principali santi, beati, martiri, padri, ai sommi pontefici, cardinali e più celebri scrittori ecclesiastici, 103 voll. + 6 di indici.
Venezia 1840
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(36)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Lettera dal medico di Terni ad una persona di consideratione in Roma [14 febbraio 1703], in "Terremoto accaduto in Norcia nel 1703 regnante Clemente XI Pontfice Optimo Maximo.

(37)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(38)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(39)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(40)
Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.
Venezia 1754
Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.
Firenze 1842
(41)
Bologna, 1703.03.20.
Bologna 1703
(42)
Gazzetta di Mantova, 1703.04.04, n.14.
Mantova 1703
(43)
Capocci E.
Catalogo de’ tremuoti avvenuti nella parte continentale del Regno delle Due Sicilie posti in raffronto con le eruzioni vulcaniche ed altri fenomeni cosmici, tellurici e meteorici, in "Atti del Reale Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli", tomo 9, pp.337-421; tomo 10, pp.293-327.
Napoli 1861
Tanzini P.
Alcune notizie sui terremoti compilate da P.T.S.
Firenze 1846
(44)
Gazzetta di Mantova, 1703.04.04, n.14.
Mantova 1703
(45)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(46)
Capocci E.
Catalogo de’ tremuoti avvenuti nella parte continentale del Regno delle Due Sicilie posti in raffronto con le eruzioni vulcaniche ed altri fenomeni cosmici, tellurici e meteorici, in "Atti del Reale Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli", tomo 9, pp.337-421; tomo 10, pp.293-327.
Napoli 1861
Tanzini P.
Alcune notizie sui terremoti compilate da P.T.S.
Firenze 1846
(47)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Lettera del commissario Giovanni Taddeo Taddei alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Massa di Todi 6 aprile 1703.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Supplica della Comunità di Massa alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.

(48)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(49)
Cronaca dell’anonimo aversano. Distinte notizie, e quanto di curioso vago e portentoso sia succeduto in questa città d’Aversa dal scorso secolo incominciando dal anno 1647 per quanto si è potuto raccogliersi con ogni più esatta diligenza, in G.Parente, "Origini e vicende ecclesiastiche della città di Aversa", vol.1, pp.335-416.
Napoli 1857
(50)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(51)
De Noris E.
Lettera del Cardinale Enrico De Noris in data Roma 14 aprile 1703 al Marchese di Campo Conte Sansebastiano a Siena, in A.Goiran, Seconda appendice al Catalogo dei terremoti veronesi. Memoria con documenti inediti, "Memorie dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona", s.III, vol.67, documento B.
Verona 1891
(52)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
Baglivi G.
Della progressione del romano terremoto dalle calende di marzo dell’anno 1703 fino alle calende di marzo dell’annno 1705, colla storia dei morbi e della epidemica costituzione, che in questi anni regnò in Roma, e la storia di molti effetti della natura ivi osservati in questo tempo, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.642-657.
Firenze 1842
Gazzetta di Mantova, 1703.04.24, n.17.
Mantova 1703
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
De Noris E.
Lettera del Cardinale Enrico De Noris in data Roma 14 aprile 1703 al Marchese di Campo Conte Sansebastiano a Siena, in A.Goiran, Seconda appendice al Catalogo dei terremoti veronesi. Memoria con documenti inediti, "Memorie dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona", s.III, vol.67, documento B.
Verona 1891
(53)
De Noris E.
Lettera del Cardinale Enrico De Noris in data Roma 14 aprile 1703 al Marchese di Campo Conte Sansebastiano a Siena, in A.Goiran, Seconda appendice al Catalogo dei terremoti veronesi. Memoria con documenti inediti, "Memorie dell’Accademia di Agricoltura Arti e Commercio di Verona", s.III, vol.67, documento B.
Verona 1891
(54)
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
(55)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(56)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(57)
Bologna, 1703.05.01.
Bologna 1703
(58)
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
Baglivi G.
Della progressione del romano terremoto dalle calende di marzo dell’anno 1703 fino alle calende di marzo dell’annno 1705, colla storia dei morbi e della epidemica costituzione, che in questi anni regnò in Roma, e la storia di molti effetti della natura ivi osservati in questo tempo, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.642-657.
Firenze 1842
(59)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Gazzetta di Mantova, 1703.05.23, n.21.
Mantova 1703
(60)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
Bologna, 1703.06.05.
Bologna 1703
(61)
Gazzetta di Mantova, 1703.06.13, n.24.
Mantova 1703
(62)
Gazzetta di Mantova, 1703.06.06, n.23.
Mantova 1703
(63)
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
Baglivi G.
Della progressione del romano terremoto dalle calende di marzo dell’anno 1703 fino alle calende di marzo dell’annno 1705, colla storia dei morbi e della epidemica costituzione, che in questi anni regnò in Roma, e la storia di molti effetti della natura ivi osservati in questo tempo, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.642-657.
Firenze 1842
(64)
Pilla L.
Relazione de’ tremuoti che afflissero la città di S.Germano ed il monastero di Montecassino nella primavera del corrente anno 1837, in "Annali Civili del Regno delle due Sicilie", vol.14, fasc.28, pp.99-105.
Napoli 1837
(65)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.

(66)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(67)
Bologna, 1703.07.17.
Bologna 1703
Bologna, 1703.07.24.
Bologna 1703
(68)
Gazzetta di Mantova, 1703.07.18, n.29.
Mantova 1703
(69)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(70)
Pilla L.
Relazione de’ tremuoti che afflissero la città di S.Germano ed il monastero di Montecassino nella primavera del corrente anno 1837, in "Annali Civili del Regno delle due Sicilie", vol.14, fasc.28, pp.99-105.
Napoli 1837
(71)
Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, Manoscritti, 33-B-19-1, Mario Sale, Memorie sulla storia di Bassano, sec.XVI, copia Lugo Zerbino sec.XVIII.

Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(72)
Baglivi G.
De progressione Romani terraemotus a Kalendis Martiis anni MDCCIII ad Kalendas Martias anni MDCCV, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.566-580.
Lyon 1710
Baglivi G.
Della progressione del romano terremoto dalle calende di marzo dell’anno 1703 fino alle calende di marzo dell’annno 1705, colla storia dei morbi e della epidemica costituzione, che in questi anni regnò in Roma, e la storia di molti effetti della natura ivi osservati in questo tempo, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.642-657.
Firenze 1842

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
Abbati B.Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.Direct source1703Roma
Acquacotta C.Memorie di Matelica, 2 voll.Historiographical study1838Ancona
Amiani P.M.Memorie istoriche della città di Fano, 2 voll. (ristampa anastatica, Bologna 1967).Historiographical study1751Fano
Antinori A.L.Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).Indirect source1971Sala Bolognese
*Archivio della Curia Vescovile di Cesena, Editti, bandi e notificazioni, 1704, Notificazione del vescovo Giovanni Fontana, Cesena 1704.Direct source1704
*Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, Vittorio Emanuele Aleandri, Notizie per la costruzione della carta sismica d’Italia raccolte in Sanseverino Marche, 8 novembre 1894.Catalogue1894
*Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico dell’11 luglio 1703.Direct source1703
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*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 16 settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 30 dicembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 14 marzo 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 29 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 7 luglio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 15 agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 18 gennaio 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 6 maggio 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 26 giugno 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 14 marzo 1706.Direct source1706
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*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 29 aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 25 novembre 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 aprile 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 maggio 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 17 giugno 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 1 ottobre 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 24 novembre 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 aprile 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 7 dicembre 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 19 luglio 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 19 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 20 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 9 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 23 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 3 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 6 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, U-97/3, Numeratione Ostiaria della Città dell’Aq[ui]la fatta in anno 1712 dal mag[nifi]co Auditore della Regia Audienza residente nella Città Teramo D. Giuseppe Rosa, con l’assistenza de’ mag[nifi]ci deputati eletti in pub[li]co Conseglio, e di me sottoscritto pro rationale della Regia Cam[e]ra e rationale assunto à detta Numeratione per il terremoto accaduto in 1703.Direct source1712
*Archivio di Stato di L’Aquila, Presidenza di Abruzzo Ultra Secondo, serie I (Affari generali), cat.27, b.2, fasc.23, Supplica al re da parte della cittadinanza di Castelnuovo per l’esenzione dai tributi e la sospensione temporanea dei debiti con privati a causa del terremoto del 6 ottobre 1762, Castelnuovo 1762.Indirect source1762
*Archivio di Stato di L’Aquila, Presidenza di Abruzzo Ultra Secondo, serie I (Affari generali), cat.27, b.2, fasc.23, Relazione di Domenico Eusanio e Arcangelo Gasparro massari della terra di Castelnuovo sui danni subiti dal paese a causa del terremoto del 6 ottobre 1762, Castelnuovo 22 novembre 1762.Indirect source1762
*Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Archivio civico Sulmonese, Libro dei Consigli 1697-1723, c.85v, Deliberazione relativa all’elezione della Vergine a patrona della città affinché scacci il frequente flagello del terremoto, Sulmona 5 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Notarile, notaio B.De Sebastiano, b.139, vol.19, c.92, Testimonianza di alcuni uomini che portarono pane a L’Aquila in seguito al terremoto del 1703, Sulmona 17 settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di L’Aquila, Sezione di Sulmona, Notarile, notaio B.De Sebastiano, b.139, vol.20, cc.121v-123r, Testimonianza giurata in una causa per furto in cui incidentalmente si parla di una casa lesionata dal terremoto del 1703, Sulmona 3 novembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 17 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Pietro Marchesi al duca di Mantova, Roma 26 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Pietro Marchesi al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 20 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera del conte Guido Baldo Giuliani al duca di Mantova, Roma 10 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera di Orazio Landini al duca di Mantova, Roma 3 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, classe E (Dipartimento affari esteri), XXV.3, Roma, b.1055, Lettera al duca di Mantova, Fermo 9 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.129r, Consulta relativa ai danni subiti dall’università di Paganica e alle esenzioni fiscali da accordare in seguito al terremoto del 1703, Napoli 30 ottobre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.56r, Consulta relativa all’invio di un ministro della Camera della Sommaria a verificare i danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 27 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.41, Consulta relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 3 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.50, Consulta relativa alla richiesta dell’università di Coppito di essere esentata dai pagamenti fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, cc.66v-67r, Decreto relativo al conferimento al marchese della Rocca di pieni poteri nell’opera di ricognizione dei danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 21 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.51, Consulta relativa alla sospensione dei pagamenti fiscali per alcune terre della provincia di L’Aquila danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, cc.51v-52r, Consulta relativa alla richiesta del reggimento della città di Teramo di provvidenze a favore dell’università danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 29 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.44, Consulta relativa all’ordine dato al tesoriere di Chieti di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 15 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.65v, Decreto relativo alla nomina di due ministri subalterni per la verifica dei danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di Abruzzo Ulteriore, Napoli 9 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.101, cc.161-163, Consulta relativa alla richiesta dell’università di Paganica della restituzione dei beni confiscati dai creditori nonostante l’esenzione fiscale ottenuta in seguito al terremoto del 1703, Napoli 22 marzo 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.43, Consulta relativa all’ordine dato al percettore di Campobasso di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del preside di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 8 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.29, Consulta relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila di conoscere la data di decorrenza dell’esenzione fiscale accordata alle terre della provincia danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 27 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.95, c.76v, Consulta relativa alla remissione al parere del Consiglio Collaterale della decisione in materia di esenzione fiscale a vantaggio delle terre danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 28 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.226-228, Nota relativa all’ordine dato al percettore del contado di Molise di mettere parte delle proprie entrate fiscali a disposizione del tesoriere di L’Aquila per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto del 1703, Napoli 1 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 149, inc.2, c.n.n., Delibera della Regia Camera della Sommaria relativa alla richiesta dell’università di Paganica di essere esentata dai pagamenti fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 14 gennaio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1182, Nota relativa alla concessione di due anni di esenzione fiscale all’università di Paganica danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 3 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1033 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università del ripartimento di Penne alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 1 ottobre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.470, Nota relativa alla nomina di un ministro incaricato di valutare i danni causati dal terremoto del 1703 nella provincia di L’Aquila, Napoli 10 maggio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.406, Nota relativa alla richiesta dei massari della villa di Scai di esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 20 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.386, Nota relativa alla richiesta del reggimento di Civitella del Tronto di provvidenze a favore dei cittadini danneggiati dal terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.385, Nota relativa alla richiesta dell’università di Posta di provvidenze per fare fronte allo spopolamento del paese in seguito al terremoto del 1703, Napoli 17 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.375, Nota relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila concernente il pagamento dei lavoratori impegnati a L’Aquila nello sgombero delle macerie causate dal terremoto del 1703, Napoli 4 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.120, Nota relativa alla richiesta del tesoriere della provincia di L’Aquila di conoscere la data di decorrenza dell’esenzione fiscale accordata alle terre della provincia danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 7 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.349-350, Nota relativa alla richiesta del reggimento della città di Teramo di provvidenze a favore dell’università danneggiata dal terremoto del 1703, Napoli 29 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, cc.285-286, Nota relativa alle riparazioni necessarie nel palazzo del Tribunale di Teramo danneggiato dal terremoto del 1703, Napoli 15 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Perugia, Delegazione Apostolica, b.279, Lettera del segretario di Stato cardinale Imperiali al governatore di Perugia, Roma 26 settembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Perugia, Sezione di Foligno, Priorale, Consigli e riformanze, reg.93 (1680-1706), Verbale della seduta del Consiglio della Comunità di Foligno del 5 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, c.120, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore della Congregazione Cassinese danneggiata dal terremoto del 1703, Roma 13 dicembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, cc.104-105, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto del 1703, Roma 2 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Camerale I, Chirografi, coll.A, reg.171, cc.77-78, Chirografo del papa Clemente XI al tesoriere generale monsignor Lorenzo Corsini arcivescovo di Nicomedia a favore delle popolazioni danneggiate dal terremoto del 1703, Roma 17 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Camerale II, 64 (Terremoti 1747-1834), b.1, n.2, Danni cagionati dai terremoti nella Provincia di Romagna, e nel Ducato d’Urbino nell’anno 1781, Elenco degli sgravi fiscali concessi alle comunità dello Stato pontificio in seguito ai danni causati dai terremoti, allegato F alla relazione del tesoriere generale cardinale Gallotta al papa Pio VI, Roma agosto 1781.Direct source1781
*Archivio di Stato di Roma, Camerale II, 64 (Terremoti 1747-1834), b.1, n.2, Danni cagionati dai terremoti nella Provincia di Romagna, e nel Ducato d’Urbino nell’anno 1781, Nota degli sgravi fiscali concessi alle comunità dello Stato pontificio danneggiate dai terremoti, Roma luglio 1781.Direct source1781
*Archivio di Stato di Roma, Commissario generale della Camera apostolica, Collectio Rubino, vol.23, cc.525-526, Lettera dei Conservatori del Popolo Romano al papa Clemente XI relativa all’autorizzazione di pratiche devozionali in seguito al terremoto del 1703, Roma 15 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei priori e dei particolari della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 15 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 5 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Notaio Angelo Marsiliani, Estratto dal registro dell’esito comunitativo della Comunità di Trevi e dalle partite straordinarie concesse dalla Sacra Congregazione presenti nella Tabella della Comunità, Trevi 12 ottobre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 13 ottobre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Notaio Angelo Marsiliani, Perizia dei maestri muratori Domenico di Nicola e Paolo da’ Bovara sui restauri necessari all’acquedotto pubblico di Trevi, Trevi 1 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Lettera del luogotenente Francesco Arcangelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 7 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Trevi di Perugia II, b.5176 (1685-1705), Supplica della Comunità e dei priori di Trevi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Michele Agosti, Perizia dei maestri ferrai Fabrizio Nardi e Flaminio Sillani sui restauri necessari all’orologio pubblico di Sellano, Sellano 7 ottobre 1711.Direct source1711
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Michele Agosti, Estratto dal libro pubblico dei Consigli della Terra di Sellano, Sellano 7 ottobre 1711.Direct source1711
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Gaetano Rampa al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 ottobre 1711.Direct source1711
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Perizia del maestro muratore Giorgio Giorgioli sui restauri necessari nella casa del podestà di Sellano, Sellano 1 dicembre 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del luogotenente Raimondo Masetti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 9 gennaio 1711.Direct source1711
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Fede e dichiarazione del podestà Luca Emiliani sulle spese sostenute per il restauro degli edifici pubblici, Sellano 7 aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del difensore e dei consiglieri della Comunità di Sellano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Sellano 8 aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Fede e dichiarazione del podestà Luca Emiliani sulle spese sostenute per il restauro degli edifici pubblici, Sellano 6 gennaio 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Valerio Rota alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 7 luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Perizia dei maestri muratori Sigismondo Sillano e Andrea Menino sui restauri necessari al campanile del palazzo Pubblico di Sellano, Sellano 28 maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Copia di memoriale al governatore di Spoleto Valerio Rota, giugno 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica del rettore e pievano della chiesa parrocchiale di S.Maria della Pieve di Sellano Andrea Fiorelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Estratto di proposizione del Consiglio generale della Terra di Sellano del 4 febbraio 1703, Sellano 3 luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Valerio Rota alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 1 luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Notaio Luca Emiliani, Perizia dei maestri muratori Giorgio Giorgioli e Antonino Leoni sui restauri necessari al palazzo Pubblico di Sellano, Sellano 2 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità della Terra di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 7 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Supplica della Comunità di Sellano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1717.Direct source1717
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sellano I, b.4423 (1630-1748), Lettera del governatore di Spoleto Carlo Francesco Airoldi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 1 giugno 1717.Direct source1717
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Supplica della Terra di Sarnano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Notaio Nicolangelo Silvetti, Copia di proposizione e risoluzione del Consiglio della Comunità della Terra di Sarnano del 4 febbraio 1703, Sarnano 25 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Sarnano II, b.4332 (1675-1718), Lettera del governatore Filippo Geti alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 16 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Notaio Luca Bolci, Perizia dei maestri muratori Innocenzo Bertini e Giuliano Bertini sui restauri necessari alle chiese e agli edifici pubblici di Scheggino, Scheggino 10 marzo 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Supplica della Comunità di Scheggino di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scheggino I, b.4391 (1631-1802), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 16 marzo 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Supplica della Comunità del castello di Polino alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 6 ottobre 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Polino I, b.3674 (1666-1791), Lettera del governatore di Terni Fabio Caracciolo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Terni 21 ottobre 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica del tesoriere di Spoleto Andrea Mauri Ridolfi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Abondio Rezzonico al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 27 luglio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Notaio Antonio Ancaiani, Estratto di comparizione di Prospero Lucii archivista della Città di Spoleto innanzi al Governatore di Spoleto, Spoleto 24 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario dell’archivio di Spoleto Prospero Lucii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 21 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario del forno pubblico di Spoleto Domenico Amici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 29 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica dei priori della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Dondario Malvicini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 25 maggio 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Pianta della chiesa matrice di Monte Leone che si deve riedificare, 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Notaio Angelita Scaramuccia, Perizia del maestro muratore Giuseppe Ambrosio de Niccolis sui restauri necessari alla chiesa di S.Nicolò di Monteleone, Monteleone 20 giugno 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Dondario Malvicini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 3 luglio 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Perizia del maestro muratore Pietro Patroncini sui restauri necessari alle mura del castello di Monteleone, giugno 1713.Direct source1713
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 giugno 1713.Direct source1713
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 21 agosto 1720.Direct source1720
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica del Popolo della Terra di Monteleone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1720.Direct source1720
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 settembre 1720.Direct source1720
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Supplica della Comunità e Popolo di Monteleone al papa Benedetto XIII, luglio 1726.Direct source1726
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Norcia II, b.2600 (1665-1728), Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 31 luglio 1726.Direct source1726
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Perizia del maestro muratore Cristofano Speroni sui restauri necessari alle condutture idriche del castello di Forsivo, Norcia 7 marzo 1728.Direct source1728
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e del Popolo del castello di Forsivo al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Forsivo 31 gennaio 1728.Direct source1728
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del prefetto di Norcia Francesco Ferniani al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 marzo 1728.Direct source1728
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Supplica della Comunità e dei massari del castello di Forsivo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Forsivo, b.1736, Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Ragioni responsive alli supposti contenuti nel memoriale dato per parte de’ particolari e poveri sopra il riattamento del Palazzo Apostolico che si danno per parte de’ publici rappresentanti della Comunità di Bevagna, 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 25 giugno 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 21 novembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 3 agosto 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi, Simone Pietro Fiordiponte e Andrea Mariani sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 16 ottobre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 20 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Simone Pietro Fiordiponte e Michelangelo Fiordiponte sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, Bevagna 22 agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 23 agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Perizia del maestro muratore Felice Bucci sui restauri necessari al palazzo Apostolico di Bevagna, novembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Estratto del verbale di seduta del Consiglio generale di Bevagna del 9 novembre 1704, Bevagna 12 novembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 7 settembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica di Nicolò Arcangerilli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 23 novembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giuseppe Firrao al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 4 gennaio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica del priore del convento di S.Agostino di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giacinto di Messerano al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 12 settembre 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Copia di lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola al podestà di Bevagna, Perugia 6 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Copia di lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola al podestà di Bevagna, Perugia 10 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica del Consiglio generale della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, agosto 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Pietro Paolo Bernasconi e Simone Pietro Fiordiponte sui restauri necessari alle mura del castello di Bevagna, Bevagna 14 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Notaio Pietro Paolo Mucci, Perizia dei maestri muratori Domenico Baratta e Santi di Rocco Ugolini sui restauri necessari ai ponti del castello di Bevagna, Bevagna 14 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Supplica della Comunità di Bevagna alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Notaio Emiliano Scaramuccia, Estratto dal Libro delle Spese straordinarie, Norcia 14 ottobre 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti del Contado di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 14 agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera della Congregazione deputata per il terremoto al commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis, Roma 30 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al tesoriere di Spoleto, Norcia 23 agosto 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 11 novembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 28 dicembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offagna I, b.3122 (1630-1740), Nota delle spese fatte dalla Comunità della Terra d’Offagna d’Ancona nell’anno da primo marzo 1704 a tutto sudetto 1705.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Supplica della Comunità di Poggio Mirteto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 24 agosto 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Lettera del governatore Vincenzo de Tomasoni al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 18 settembre 1709.Direct source1709
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Mirteto II, b.3626 (1685-1716), Lettera del vice governatore Pacifico Butii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 19 maggio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Andrea Bonfanti alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 6 ottobre 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 30 maggio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Perizia dei maestri muratori Carlo di Simone e Giacomo Antonio Falducchi sui restauri necessari alla porta Maggiore e ai parapetti della strada di Salisano, Salisano 22 settembre 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Francesco Loddolonghi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 settembre 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 21 maggio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità e dei priori della Terra di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 12 maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Copia di lettera del prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo cardinale Imperiali al governatore di Poggio Mirteto, Roma 2 giugno 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 22 gennaio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del podestà Giulio Palavicino al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Salisano 25 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 febbraio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Supplica della Comunità di Salisano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 17 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Salisano II, b.4072 (1703-1734), Lettera del vice governatore di Poggio Mirteto Pacifico Butii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 14 maggio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Supplica dei priori della Comunità di Rocca Antica alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Lettera di Carlo Antonio Fiori alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 27 giugno 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rocca Antica I, b.3936 (1657-1732), Lettera del luogotenente Gaetano Liberati al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Collevecchio 16 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Supplica della Comunità e priori di Castel Nuovo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 10 luglio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Castel Nuovo di Farfa I, b.860 (1630-1722), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Giovanni Francesco Setii al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 13 agosto 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Supplica del padre guardiano del convento dei Cappuccini di Scandriglia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Lettera del governatore Filippo Antonio Fabiani alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Scandriglia 22 dicembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Lettera del governatore Giovanni Paolo Faventini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Scandriglia 22 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Scandriglia II, b.4373 (1691-1714), Supplica del padre guardiano del convento dei Cappuccini di Scandriglia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Notaio Domenico Antonio Casandra, Perizia dei maestri muratori Agostino Rosselli e Sante Carconio sui restauri necessari ai due forni di Monte Santa Maria, Monte Santa Maria 8 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Perizia dei maestri muratori Santo Carconio e Giuseppe Taddei sui restauri necessari ai due forni di Monte Santa Maria, 29 maggio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Supplica della Comunità di Monte Santa Maria alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monte Santa Maria di Farfa I, b.2755 (1630-1718), Lettera del governatore di Poggio Mirteto Paolo Corona alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Poggio Mirteto 28 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Monteleone di Rieti I, b.2616 (1630-1734), Lettera del luogotenente Lorenzo Vannicelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Collevecchio 25 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Perizia del maestro muratore Marco di Felice sui restauri necessari al forno pubblico di Concerviano, aprile 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Supplica della Comunità e dei priori di Concerviano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Concerviano, b.1298 (1655-1831), Supplica della Comunità e dei priori di Concerviano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Lettera del luogotenente Giovanni Angelo Corsini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 1 marzo 1727.Direct source1727
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 28 aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Perizia del maestro muratore Valentino Teori sui restauri necessari al campanile e alle mura del castello di Colle Baccaro, 4 dicembre 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Colle Baccaro I, b.1231 (1630-1781), Supplica della Comunità di Colle Baccaro alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Lettera del commissario Giovanni Taddeo Taddei alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Massa 11 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Perizia dell’architetto Giovanni Leofeori sui restauri necessari al torrione di Massa, 3 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Supplica della Comunità di Massa alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Massa di Todi I, b.2276 (1630-1706), Lettera del commissario Giovanni Taddeo Taddei alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Massa di Todi 6 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774) Memoriale degli abitanti di Gualdo Cattaneo alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Lettera del podestà Girolamo Damiani al governatore di Perugia, Gualdo Cattaneo 22 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Gualdo Cattaneo II, b.1956 (1689-1774), Copia di lettera del governatore di Perugia al podestà di Gualdo Cattaneo, Perugia 14 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Montefalco II, b.2463 (1663-1704), Spese straordinarie della Comunità di Montefalco per l’anno incominciato il primo maggio 1703 e terminato l’ultimo aprile 1704.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Lettera del vicario e dei priori del castello di Arrone alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Arrone 7 aprile 1721.Direct source1721
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Carlo Milanese e Giuseppe Milanese sui restauri necessari al palazzo Priorale di Arrone, Arrone 14 maggio 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Lettera del governatore di Spoleto Abondio Rezzonico alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 20 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arrone I, b.275 (1631-1738), Perizia dei maestri muratori Vincenzo Antonio Gualfetti e Tommaso Gualfetti sui restauri necessari agli edifici pubblici di Arrone, Arrone 6 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Fede dell’arciprete di Offeio Paolo Paleotti sulla numerazione dei fuochi, Offeio 1 luglio 1724.Direct source1724
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera di Nicolò Perrelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 25 luglio 1724.Direct source1724
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Supplica della Comunità di Offeio alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera del governatore Giacomo Antonio Masalotti al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Longone 14 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Supplica della Comunità di Offeio alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Offeio, b.3127, Lettera del governatore Sebastiano Tassi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Longone 3 giugno 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Poggio Fidone I, b.3622 (1630-1756), Lettera di Pietro Reggio al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 28 agosto 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spello III, b.4619 (1701-1724), Perizia del maestro muratore Nicolò Mola sui restauri necessari nel Castellaccio, nei casali e nel palazzo Priorale di Spello, Spello 20 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spello III, b.4619 (1701-1724), Estratto di deliberazione consiliare, Spello 11 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Lettera a nome della Comunità e dei priori di Amandola alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Macerata 9 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Amandola I, b.108 (1630-1704), Estratto di deliberazione consiliare, Amandola 17 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Valcaldara, b.5260 (1724-1820), Lettera di due abitanti di Valcaldara alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Valcaldara 10 giugno 1724.Direct source1724
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Valcaldara, b.5260 (1724-1820), Lettera del prefetto di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 7 giugno 1724.Direct source1724
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Savelli, b.4369 (1666-1832), Lettera della Comunità di Savelli alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Savelli 15 maggio 1723.Direct source1723
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Mevale, b.2340 (1684-1826), Lettera del difensore e pubblico rappresentante della Comunità del castello di Mevale di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 30 marzo 1748.Direct source1748
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera della Comunità di Civita alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 1728.Direct source1728
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1727.Direct source1727
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 22 luglio 1727.Direct source1727
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del gonfaloniere di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 luglio 1719.Direct source1719
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Civita di Cascia, b.1142 (1614-1831), Lettera del vescovo di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 10 giugno 1710.Direct source1710
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Chiavano, b.1028 (1635-1826), Supplica della Comunità di Chiavano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Chiavano, b.1028 (1635-1826), Lettera del vice gonfaloniere alla Sacra Congregazione del Buon Governo, 22 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Rivodutri II, b.3930 (1699-1724), Lettera del governatore di Rieti Alessandro Rigoni alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Rieti 12 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei rappresentanti della Comunità di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, luglio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Notaio Giovanni Brosi, Perizia del maestro muratore Antonio Noreda sui restauri necessari alla porta Spoletina e alle mura del castello di Piediluco, Piediluco 22 luglio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Domenico Annesi alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 27 luglio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Basilio Berardi al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 11 marzo 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 25 aprile 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Supplica dei pubblici rappresentanti della Terra di Piediluco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, febbraio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Piediluco III, b.3496 (1691-1708), Lettera del podestà Francesco Valvassori al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Piediluco 1 marzo 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 9 settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Città di Castello V, b.1087 (1701-1709), Supplica del gonfaloniere e dei priori di Città di Castello alla Sacra Congregazione del Buon Governo, ante 28 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 6 maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei consoli e dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 aprile 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Ludovico Soderini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 14 dicembre 1702.Direct source1702
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1702.Direct source1702
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 5 luglio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 27 dicembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica dell’affittuario dell’osteria di Civita di Cascia Paolo Antonio Ricci alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 28 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità e dei consoli di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 7 febbraio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Notaio Francesco Cotaloni, Estratto dal Libro dei Concilii della Comunità di Cascia, Seduta del 5 agosto 1703, Cascia 16 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della badessa e delle monache del monastero di S.Rita di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica delle monache del monastero di S.Lucia di Cascia al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 26 settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica dell’affittuario dell’osteria del borgo di Cerreto Silvestro del quondam Francesco alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del luogotenente Giuseppe Lazzari alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 27 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 18 marzo 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 9 maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica del gonfaloniere e dei priori della Comunità di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.Direct source1706
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 23 ottobre 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cerreto di Norcia I, b.979 (1630-1708), Supplica degli uomini della Terra di Cerreto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cerreto 11 agosto 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del vescovo di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 6 dicembre 1702.Direct source1702
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti di Norcia al papa Clemente XI, novembre 1702.Direct source1702
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 8 giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli Zelanti di Norcia al papa Clemente XI, giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 22 ottobre 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 8 maggio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Bevagna III, b.512 (1703-1726), Lettera del governatore di Perugia Giorgio Spinola alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Perugia 16 gennaio 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Relazione sopra li Luoghi cinque Monti indebitati alla Communità d’Arquata sotto li 14 giugno 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Supplica della Comunità di Arquata alla Sacra Congregazione del Buon Governo, dicembre 1711.Direct source1711
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia Eduardo Orsini al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 2 gennaio 1712.Direct source1712
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 17 aprile 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 10 luglio 1707.Direct source1707
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Supplica della Comunità di Arquata alla Sacra Congregazione del Buon Governo, marzo 1705.Direct source1705
*Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Arquata, b.263, Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 24 maggio 1705.Direct source1705
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*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Monteleone alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Monteleone giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale dei deputati della Città di Spoleto alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Spoleto giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Nota dei danni causati dai terremoti del 1703 nella Terra di Monteleone e nelle sue ville, Monteleone giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Lettera del commissario apostolico Pietro de Carolis alla Congregazione deputata per il terremoto relativa alla richiesta della Comunità di Monteleone di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Norcia 28 giugno 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.Direct source1708
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Monteleone alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Monteleone gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità di Bevagna alla Congregazione deputata per il terremoto sui danni causati agli edifici pubblici dai terremoti del 1703, Bevagna gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti del Contado di Norcia alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto al papa Clemente XI sui provvedimenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 1703, Roma gennaio 1704.Direct source1704
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.Direct source1703
*Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione degli edifici ecclesiastici danneggiati dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.Direct source1703
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De Carolis P.Altra lettera scritta dal medesimo Mons. De Carolis dopo trasmessa la sudetta Relatione [generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto] all’istesso Sig. Card. Paulucci.Direct source1703Roma
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*Epigrafe commemorativa del terremoto del 1703, posta su un busto d’argento dedicato a San Giovenale in Narni, in M.Baratta, Saggio dei materiali per una storia dei fenomeni sismici avvenuti in Italia raccolti dal prof. Michele Stefano De Rossi, "Bollettino della Società Geologica Italiana", vol.18 (1899), p.442.Direct source1899Roma
*Epigrafe posta alla base della torre campanaria della prepositura di San Vito di Agriano in memoria del terremoto del 14 gennaio 1703 che devastò Norcia e Cascia ma non Agriano che ne attribuì la grazia a San Ponziano, in R.Cordella, "Norcia e territorio. Guida storico-artistica", pp.160, 162.Direct source1995Norcia
*Epigrafe posta fra i due ingressi della chiesa di S.Venanzo di Fabriano a ricordo della liberazione della città dai terremoti del 14 aprile 1672 e del 2 febbraio 1703 e da altre calamità naturali, 1703, in R.Sassi, "Il culto della Madonna del Buon Gesù a Fabriano", pp.33-35.Direct source1948Fabriano
*Epigrafe posta nel chiostro dell’ex convento dei minori Osservanti dell’Annunziata (oggi ospedale civile) di Norcia riguardante la ricostruzione dopo i terremoti del 1703, in R.Cordella, "Norcia e territorio. Guida storico-artistica", p.96.Direct source1995Norcia
*Epigrafe posta nella sala del Consiglio del palazzo comunale di Norcia in ricordo dei lavori di ricostruzione della chiesa collegiata di Santa Maria Argentea (attuale chiesa concattedrale), crollata a causa dei terremoti del 1703, fatti eseguire dal prefetto di Norcia Flavio Ravizza (1706), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.628.Direct source1869Norcia
*Epigrafe posta nella sala regia del palazzo vecchio del Campidoglio a Roma in memoria dei terremoti del gennaio e febbraio 1703, 1703, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.228.Direct source1704Roma
*Epigrafe posta sopra la porta che conduce dal palazzo della Cancelleria alla basilica di San Lorenzo in Damaso a Roma in memoria dei lavori di riparazione fatti eseguire dal cardinale Ottoboni per i danni causati dai terremoti del 1703 (1703), in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.178.Direct source1704Roma
*Epigrafe posta sopra la porta della chiesa di San Francesco a Cascia in memoria dell’esenzione quinquennale dal dazio camerale concessa dal papa Clemente XI a favore della città a seguito dei terremoti del gennaio e febbraio 1703, 1704, in M.Franceschini, "Memorie storiche di Cascia raccolte [...] l’anno del Signore 1819", pp.156-157.Direct source1913Cascia
*Epigrafe posta sopra la porta della chiesa di Santa Maria di Macereto a Visso (Macerata) in memoria dei terremoti del 14 gennaio e 2 febbraio 1703 (1703), in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", pp.226-227.Direct source1704Roma
*Epigrafe posta sopra la porta della sacrestia dell’attuale chiesa concattedrale di Santa Maria Argentea di Norcia in ricordo dei lavori di ricostruzione dell’allora chiesa collegiata, crollata a causa dei terremoti del 1703, fatti eseguire dal prefetto di Norcia Flavio Ravizza (1713), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.629.Direct source1869Norcia
*Epigrafe posta sopra la porta della sala del Consiglio del palazzo comunale di Norcia in ricordo del prefetto di Mugnano Giovanni Corrado Ursini che fece eseguire i lavori di ricostruzione della città di Norcia dopo il terremoto del 14 gennaio 1703 (1703), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.633.Direct source1869Norcia
*Epigrafe posta sopra la porta Narenula di Norcia in ricordo dei lavori di ricostruzione delle mura cittadine, crollate a causa del terremoto del 14 gennaio 1703, fatti eseguire dal prefetto di Mugnano Giovanni Corrado Ursini (1711), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.633.Direct source1869Norcia
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*Epigrafe posta sul prospetto esterno del torrione che fiancheggia la Porta Romana sulla via Flaminia a Spoleto in memoria degli aiuti inviati da papa Clemente XI per soccorrere la città colpita dai terremoti del 1703, 1704, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.257.Direct source1704Roma
*Epigrafe posta sul timpano del portale della chiesa del Sacramento di Castelluccio in memoria della ricostruzione dell’edificio crollato a causa dei terremoti del gennaio-febbraio 1703 , 1728, in R.Cordella, "Norcia e territorio. Guida storico-artistica", pp.160, 162.Direct source1995Norcia
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*Epigrafe un tempo posta sulla porta della Cancelleria del Governo di Norcia in ricordo dei lavori di ricostruzione del palazzo consolare, crollato a causa dei terremoti del 1703, fatti eseguire dal commissario apostolico Pietro de Carolis sotto il pontificato di Clemente XI (1703), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.624.Direct source1869Norcia
*Epigrafe un tempo posta sulla porta Massari di Norcia in ricordo dei lavori di ricostruzione del palazzo consolare, crollato a causa dei terremoti del 1703, fatti eseguire dal commissario apostolico Pietro de Carolis sotto il pontificato di Clemente XI (1704), in F.Patrizi-Forti, "Delle memorie storiche di Norcia, libri otto", p.625.Direct source1869Norcia
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*Relatione d’un miracolo fatto dal glorioso S.Filippo Neri in preservatione di tutta la Congregatione dell’Oratorio di Norcia cioè sette Padri, & un Fratello di essa Congregatione nelle presenti ruine de Terremoti sentiti in questo Anno 1703.Direct source1703Roma
*Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.Direct source1703Roma
*Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.Indirect source1703Napoli-Bologna
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*Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.Direct source1842Firenze
*Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.Direct source1842Firenze
*Serie delle cose più notabili osservate in questo anno 1703, durante i terremuoti nel Lazio e nei limitrofi paesi dell’Umbria, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.635-636.Direct source1842Firenze
*Series magis notabilium observatorum hoc anno 1703 durantibus Terræmotibus in Latio, & finitimis Umbriæ Regionibus, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", p.284.Direct source1754Venezia
*Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.Direct source1754Venezia
*Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.Direct source1754Venezia
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*Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.Direct source1703Roma
*Vero, e distinto ragguaglio dello stato di Cascia, e suo territorio prima e doppo li Terremoti seguiti nel presente Anno MDCCIII. Con il Catalogo di tutti li Castelli, e Ville alla sua Giurisdizzione soggette. Con la distinta notizia de’ danni fatti da’ Terremoti nelli detti Luoghi, con il computo di tutte le Persone restate sepolte à Luogo per Luogo, e quelli che di presente vivono.Direct source1703Roma
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Felt Localities (22)

Locality Province Lat Lon Intensity
AccumoliRI42.693913.2475VIII

In seguito alle scosse del 14 e 16 gennaio fu quasi raso al suolo, come buona parte dei 14 casali dipendenti (1). Le fonti divergono sul numero delle vittime: 300 morti in totale e 60 feriti su 300 fuochi, per una popolazione stimabile in 1800 unità circa (17%) (2), oppure solo 15-16 vittime (3).

(1)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
(2)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
(3)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842

AmatriceRI42.627813.29VIII

La scossa del 14 gennaio causò il crollo di gran parte delle abitazioni (1). Crollò una buona parte dei 90 casali dipendenti dalla città; si ebbero 200 morti (2). Senza contare il territorio, le vittime ammontarono a 25 unità (3). Un’altra fonte fornisce la cifra di 84 morti (4). La comunità ottenne un’esenzione fiscale per 4 o 5 anni (5).

(1)
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(2)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
(3)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
(4)
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
(5)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703

BorbonaRI42.511413.1369VIII

Gravemente danneggiato, con crolli estesi (1); una fonte attribuisce i danni alla scossa del 14 gennaio (2). Le scosse del 14 e 16 gennaio causarono da 70 morti su 235 fuochi, per una popolazione stimabile in 1300 unità (6%) (3), a 300 morti (4); sono ricordati 26 feriti. Ottenne un’esenzione fiscale per 6 o 7 anni (5).

(1)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].
1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
(2)
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(3)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
(4)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].
1703
(5)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703

CantaliceRI42.465612.9042VIII

Sono ricordati gravi danni, causati, in base alla posizione geografica del centro abitato, principalmente alle scosse del 14 e 16 gennaio. Crollò una sola casa, ma 43 rimasero inabitabili. Rimasero danneggiati la chiesa e il convento degli Agostiniani, la chiesa di S.Andrea, della Santissima Misericordia, della Madonna delle Grazie, di S.Gregorio e di S.Liberato. Il monastero delle Francescane rimase inabitabile. Numerose abitazioni minacciavano crolli imminenti, inoltre 27 casali e masserie dei dintorni della città furono resi inabitabili (1).

(1)
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Frammenti della corrispondenza tenuta tra il dottore Filippantonio Mancini procurator fiscale presso la Regia Udienza dell’Aquila, e l’illustrissimo signore Marco Garofalo marchese della Rocca vicario generale nella provincia di Abruzzo Ultra, intorno a’ danni prodotti dal terremoto de’ 2 febbraio 1703, ed altre notizie che vi hanno relazione, in F.Cappa, "Sul terremoto che a’ 2 di febbraio 1703 rovinò L’Aquila e molti paesi di Abruzzo", pp.21-50.
L’Aquila 1871

CasciaPG42.718313.0128VIII

Una prima forte scossa di terremoto fu avvertita il 18 ottobre 1702 e altre ne seguirono fino all’8 dicembre successivo. Tali scosse inizialmente sembrarono non aver causato danni particolari ma in seguito in molte case furono notate delle aperture tali da far temere la loro imminente completa rovina. Il Governatore di Cascia riferisce in particolare dei danni provocati alla sala dell’udienza del palazzo consolare e alle 2 abitazioni dei medici della comunità. Qui i muri dei tetti superiori crollarono e lo spostamento di alcune travi costrinse all’adozione di immediati provvedimenti (1).
La scossa del 14 gennaio provocò danni gravissimi (2). I dati relativi alle vittime presentano discrepanze: è ricordata la morte di 49 abitanti su una popolazione di 500 residenti (10%) (vedi anime come da prassi censimentaria ecclesiastica) (3); oppure di 60 abitanti (4). Secondo un’altra fonte, relativa probabilmente al periodo gennaio-febbraio nel suo complesso, i morti, calcolati per la città e tutto il territorio da essa dipendente, furono 680, di cui 149 a Cascia città (5). Un’altra fonte ricorda a sua volta 43 vittime su 496 abitanti (6). Crollarono 17 chiese, 5 monasteri di monache (S.Rita, S.Chiara, S.Margherita, S.Lucia e S.Antonio), il convento degli Agostiniani, quello di San Francesco e l’ospedale dei Pellegrini. I conventi degli Zoccolanti e dei Cappuccini furono danneggiati e il collegio delle Scuole Pie fu reso inabitabile; rimasero gravemente danneggiati tutti gli edifici pubblici, le carceri, il forno e i depositi del grano; anche molti casali e stalle dei dintorni subirono crolli (7).
Fu gravemente danneggiata dalla scossa del 16 gennaio 1703 (8). Una scossa avvenuta il 19 gennaio causò ulteriori crolli e vittime (9).
Secondo dati riportati dal verbale di un consiglio pubblico della comunità dell’agosto 1703 il terremoto causò la morte di 750 persone mentre notizie fornite alcuni anni dopo il terremoto dai cittadini della vicina Norcia fanno ascendere il numero degli abitanti a circa 600 (10).
Nel luglio del 1703 la maggior parte delle abitazioni erano spianate (11).
Secondo quanto riferì il governatore di Cascia ci fu la quasi totale distruzione della parte alta della città. Le residenze contigue dello governatore e del magistrato, situate in piazza S.Agostino, crollarono. Nella stessa piazza era stato gravemente danneggiato il Palazzo Apostolico, di cui erano rimaste stabili soltanto le fondamenta e quasi intatto, tanto da poter ospitare gli uffici del governatore, il piano sotterraneo con le carceri; il resto era inutilizzabile. Il grande campanile del palazzo, che sosteneva la campana pubblica, era crollato sulla residenza del governatore, riducendosi in blocchi di macerie di notevoli dimensioni (12). Le scosse causarono il crollo degli acquedotti (13).
Secondo quanto riferito dal Governatore nel novembre 1703, il terremoto causò danni al granaio della grasciaria, tanto che la riserva di grano conservatavi venne rovinata dalle infiltrazioni dell’acqua (14). Notizie comunicate nel settembre del 1704 riferiscono che un muro laterale della grasceria era prossimo al crollo (15).
Secondo notizie fornite tra il 1704 e il 1708 dalla comunità a causa del terremoto del gennaio del 1703 nei 40 o 43 centri del territorio dipendente da Cascia tutte le costruzioni si erano ridotte ad ammassi di macerie sotto cui erano morte 800 persone; nell’abitato tutte le case erano divenute inabitabili; erano in rovina anche la residenza del cancelliere, quella del segretario pubblico, le stanze dell’archivio pubblico, il magazzino del Monte frumentario e quello dell’Abbondanza; le 5 porte delle mura con i loro fortini e le mura castellane erano abbattute in molti punti (16).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Ludovico Soderini alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 14 dicembre 1702.
1702
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1702.
1702
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.
1708
(2)
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(3)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(4)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(5)
Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.
Venezia 1754
Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.
Firenze 1842
(6)
Vero, e distinto ragguaglio dello stato di Cascia, e suo territorio prima e doppo li Terremoti seguiti nel presente Anno MDCCIII. Con il Catalogo di tutti li Castelli, e Ville alla sua Giurisdizzione soggette. Con la distinta notizia de’ danni fatti da’ Terremoti nelli detti Luoghi, con il computo di tutte le Persone restate sepolte à Luogo per Luogo, e quelli che di presente vivono.
Roma 1703
(7)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 29 maggio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della badessa e delle monache del monastero di S.Rita di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.
1704
(8)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(9)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1699, cc.175-186, Giovanni Andrea Lorenzani, Terremoto accaduto in Norcia nell’1703 regnante Clemente XI Pontefice Optimo Maximo. Raguaglio delli terremoti accaduti in Norcia e ruvine della detta città e suo contado nel 1703.
0018
(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Notaio Francesco Cotaloni, Estratto dal Libro dei Concilii della Comunità di Cascia, Seduta del 5 agosto 1703, Cascia 16 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.
1706
(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 5 luglio 1703.
1703
(12)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 giugno 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.
1708
(13)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 15 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.
1703
(14)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del governatore Crispolto Ciccarelli al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 28 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica della Comunità e dei consoli di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1703.
1703
(15)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Lettera del vice governatore Gaetano de Giudici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Cascia 24 settembre 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Cascia III, b.800 (1691-1704), Supplica del Pubblico della Terra di Cascia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, settembre 1704.
1704
(16)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti di Cascia e suoi castelli alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Cascia gennaio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo di Cascia e territorio al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Cascia aprile 1708.
1708

CittarealeRI42.617213.1594VIII

Quasi rasa al suolo in seguito alle scosse del 14 e 16 gennaio (1). Le fonti divergono nella valutazione delle vittime: 500 morti su 1.000 residenti (50%) (vedi anime come da prassi censimentaria ecclesiastica) (2), 700-800 morti (3), con soli 10 superstiti (4). Ì forse possibile ipotizzare la presa in considerazione di un’area maggiore da parte delle ultime fonti analizzate. Sono menzionati anche 50 feriti e un incendio che peggiorò la situazione in occasione del terremoto, senza che sia specificata la data dell’evento (5). Ottenne un’esenzione fiscale per 6 o 7 anni (6).

(1)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(2)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
(3)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].
1703
(4)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(5)
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
(6)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703

LeonessaRI42.566112.9622VIII

Gravemente danneggiato con alcuni crolli in seguito alla scossa del 14 gennaio (1), vi fu un peggioramento ulteriore della situazione in seguito alle scosse del 16 successivo (2). La scossa del 2 febbraio causò numerosi crolli (3). Caddero 534-542 edifici, causando un numero di vittime variabile da 460 (4) a più di 1000 (5); in base ad altre fonti si possono distinguere 60 vittime nel centro e 400 nel territorio circonvicino (6). Sembra non vi fossero che due superstiti (7). Ottenne un’esenzione fiscale per 4 o 5 anni (8).

(1)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].
1703
Capocci E.
Catalogo de’ tremuoti avvenuti nella parte continentale del Regno delle Due Sicilie posti in raffronto con le eruzioni vulcaniche ed altri fenomeni cosmici, tellurici e meteorici, in "Atti del Reale Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli", tomo 9, pp.337-421; tomo 10, pp.293-327.
Napoli 1861
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(2)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(3)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
(4)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Chigiani, M.V.IV, cc.209-210r, Relatione delle Ruine fatte dal Terremoto nella Diocesi di Rieti, [1703].
1703
(5)
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
(6)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
(7)
Gazzetta di Mantova, 1703.02.07, n.6.
Mantova 1703
(8)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703

NorciaPG42.792513.0936VIII

La città fu gravemente danneggiata dal terremoto, con crolli estesi; vi furono danni in occasione delle scosse del 18 ottobre 1702; 14 e 16 gennaio, 25 gennaio e 25 febbraio del 1703.
La scossa del 18 ottobre 1702 e successive scosse ripetutesi fino ai primi di dicembre furono avvertite fortemente e lesionarono molte chiese (1).
In seguito alla scossa del 14 gennaio 1703 le mura della città crollarono parzialmente (2). Il commissario apostolico De Carolis nella sua relazione generale del 25 febbraio 1703 (3) descrive una città pressoché rasa al suolo: la porta principale e la torre, per metà crollate, divennero pericolanti; l’Oratorio del Gonfalone crollò in più parti e altri due oratori crollarono dalle fondamenta.
Nel primo rione di Santa Lucia l’unico edificio che rimase in piedi fu il Palazzo Apostolico, i cui possenti muri perimetrali non furono intaccati diversamente da quelli interni. La chiesa di San Francesco e il Convento dei Padri del Terz’Ordine subirono crolli parziali; alla chiesa Parrocchiale crollarono parzialmente il tetto e il campanile.
Nel secondo rione di San Benedetto crollarono il collegio e, parzialmente, la torre; la chiesa di San Benedetto, da cui il nome del rione, subì crolli parziali e gravi lesioni, il campanile fu reso pericolante; si sarebbe dovuta ricostruire dalle fondamenta e per la sua riparazione sarebbero state necessarie molte migliaia di scudi; il Palazzo Consolare crollò dalle fondamenta; solo cinque o sei edifici rimasero in piedi.
Nel terzo rione, detto di San Giacomo, l’omonima chiesa, di pertinenza dell’Ordine e Commenda di Malta, crollò interamente; il Convento dei Padri Agostiniani crollò e il Monastero delle Monache di Santa Caterina crollò parzialmente, ma fu considerato riparabile; poche abitazioni rimasero in piedi ma furono inabitabili.
Nel quarto rione di San Giovanni, l’omonima chiesa subì il crollo di una navata; di due monasteri di monache uno crollò e l’altro fu danneggiato; la metà del rione si presentava quasi tutta "diroccata" (4).
Il terremoto aveva ridotto il rione di Santa Lucia ad un ammasso di macerie (5). In tutta la comunità le abitazioni crollate furono più di 3.000 (6).
A causa delle scosse del 1703 il tetto della chiesa principale di Norcia di S.Maria sprofondò all’interno dell’edificio (7). Il monastero delle Domenicane di S.Lucia fu distrutto dalle fondamenta; i monasteri delle Francescane della Santissima Trinità, situato nei pressi della Piazza Grande, e delle monache del Terzo Ordine di S.Chiara divennero pericolanti; per il monastero delle Benedettine di S.Antonio Abate fu necessaria la riparazione delle mura; il monastero delle Francescane riformate di Santa Pace, le chiese di S.Margherita, di S.Agnese, dei padri di S.Agostino, la chiesa e la casa di S.Spirito furono danneggiate, ma considerate riparabili; subì danni minori il monastero dei Francescani Riformati; subì danni la chiesa di S.Leonardo dei padri delle Scuole Pie. Delle confraternite della Città, S.Angelo crollò quasi dalle fondamenta; furono danneggiate in modo riparabile quelle del SS.mo Sacramento, di S.Croce, di S.Lorenzo, di S.Girolamo e di S.Agostino Piccolo (8). A causa del terremoto crollarono le campane del palazzo Pubblico (9). La residenza del Prefetto detta "La Castellina", i magazzini pubblici, il Monte di Pietà avevano subito crolli estesi; bisognosi di riparazioni furono il deposito di grano dell’Abbondanza, il deposito del sale, la Depositaria, il quartiere dei soldati e degli sbirri (10). All’esterno della cinta muraria della Città la chiesa ed il convento di S.Vincenzo crollarono; ebbero necessità di riparazioni la chiesa della Madonna delle Grazie; quella della Madonna del Riparo, quella della Madonna di Loreto, di Cascia, di Capregnole, di S.Maria vicino le Scuole Pie, di S.Mattia, di S.Liberatore, di S.Eustachio, di S.Carlo, di S.Pietro, di S.Martino, di S.Pampilio, di S.Angelo, del Crocefisso, del Salvatore. I Cappuccini, la Santissima Annunziata e Monte Santo, dei padri Riformatori, rimasero in buono stato (11). Nella notte tra 25 e 26 febbraio nuove scosse compromisero ulteriormente la situazione (12).
Il computo delle vittime presenta notevoli discordanze a seconda delle fonti: da 800 morti su una popolazione di 2.800 residenti (29%) (vedi anime come da prassi censimentaria ecclesiastica) (13) o 800 morti in città e 587 nel territorio su una popolazione complessiva di circa 3.000 abitanti (14), si passa a 1400 (15), a 1700 (16), a "migliaia" (17) e a 2000 su una popolazione di 7000 (18). Quest’ultimo dato, comprensivo delle numerose ville (51) del circondario, potrebbe fornire una via all’interpretazione delle differenze esistenti fra la prima fonte citata e le successive. I 2.000 morti furono tutti abitanti sorpresi dal terremoto nelle proprie abitazioni. Molti di coloro che si salvarono al momento dei crolli si trovavano nelle stanze sotterranee (19). Notizie fornite alcuni anni dopo il terremoto dai cittadini di Norcia fanno ascendere il numero degli abitanti a 3000 circa (20).

(1)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del vescovo di Spoleto alla Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 6 dicembre 1702.
1702
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli abitanti di Norcia al papa Clemente XI, novembre 1702.
1702
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
(2)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.
Venezia 1754
Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.
Firenze 1842
(3)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
(4)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale presentato dalla comunità e popolo di Norcia alla santità di nostro signore papa Clemente XI, sullo stato della Diocesi in seguito al terremoto del 14 gennaio 1703, Norcia 15 gennaio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica degli Zelanti di Norcia al papa Clemente XI, giugno 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione degli edifici ecclesiastici danneggiati dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.
1703
Relatione d’un miracolo fatto dal glorioso S.Filippo Neri in preservatione di tutta la Congregatione dell’Oratorio di Norcia cioè sette Padri, & un Fratello di essa Congregatione nelle presenti ruine de Terremoti sentiti in questo Anno 1703.
Roma 1703
(5)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.
1703
(6)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.
1708
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.
1708
(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Lettera del prefetto di Norcia e commissario apostolico Flavio Ravizza al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Norcia 11 novembre 1706.
1706
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.
1703
(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione degli edifici ecclesiastici danneggiati dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.
1703
(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Notaio Emiliano Scaramuccia, Estratto dal Libro delle Spese straordinarie, Norcia 14 ottobre 1705.
1705
(10)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto al papa Clemente XI sui provvedimenti a favore delle popolazioni colpite dai terremoti del 1703, Roma gennaio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Relazione della Congregazione deputata per il terremoto sulle istanze delle Comunità di Norcia e Cascia relative alla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Roma giugno 1708.
1708
(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione degli edifici ecclesiastici danneggiati dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Relazione del commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis al segretario di Stato cardinale Paolucci sui lavori di ricostruzione nelle località colpite dai terremoti del 1703, Norcia 20 novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.
1703
(12)
De Carolis P.
Altra lettera scritta dal medesimo Mons. De Carolis dopo trasmessa la sudetta Relatione [generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto] all’istesso Sig. Card. Paulucci.
Roma 1703
(13)
De Carolis P.
Relazione generale delle ruine, e mortalità cagionate dalle scosse del Terremoto de’ 14 Gennaro, e 2 Febbraro 1703 in Norcia, e Cascia, e loro contadi, compresi li Castelli delle Rocchette, e Ponte, Giurisdizione di Spoleto.
Roma 1703
Rezzadore P.
Il mondo ne’ suoi fulgori e tremori.
Firenze 1914
(14)
Series Urbium, Pagorum, & Oppidorum Ditionis Ecclesiastica in Umbria & Sabinis, qua his terræmotibus aut diruta sunt, aut fere devastata, anno 1703, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.280-283.
Venezia 1754
Serie delle città, dei villaggi e dei castelli del Dominio Ecclesiastico nell’Umbria e nei Sabini che da questi terremuoti o furono rovinati o quasi devastati nell’anno 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.628-635.
Firenze 1842
(15)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Copia di lettera della Congregazione deputata per il terremoto al commissario apostolico monsignor Pietro de Carolis, Roma 30 aprile 1704.
1704
(16)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
(17)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(18)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Supplica presentata dalla comunità e popolo di Norcia a Papa Clemente nella quale viene riferito lo stato economico e fiscale della comunità aggravato dal terremoto del 14 gennaio 1703, Norcia 15 gennaio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale della Comunità e Popolo di Norcia al papa Clemente XI sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia novembre 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale degli abitanti del Contado di Norcia alla Congregazione deputata per il terremoto sulla situazione della popolazione danneggiata dai terremoti del 1703, Norcia 15 gennaio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia giugno 1708.
1708
(19)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 49, n.1, Congregazione particolare deputata per la Città di Norcia, Popolo di Cascia e territorio (1708), Memoriale del Popolo e Pubblico di Norcia al papa Clemente XI sulla proroga delle esenzioni fiscali concesse in seguito ai terremoti del 1703, Norcia aprile 1708.
1708
(20)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Norcia VI, b.3070 (1701-1706), Supplica dei cittadini di Norcia alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1706.
1706

Roio PianoAQ42.327213.3569VIII

La scossa del 16 gennaio fece crollare il campanile della chiesa di S.Maria (1). Ottenne un’esenzione fiscale per 1 anno (2).

(1)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Antinori A.L.
Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).
Sala Bolognese 1971
(2)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703

SpoletoPG42.731712.7358VIII

La scossa del 14 gennaio causò gravi danni ad alcune abitazioni che furono rese inabitabili (1); i danni furono ulteriormente peggiorati dalla scossa del 16 gennaio 1703 (2).
La scossa del 2 febbraio causò gravi danni tanto che ogni edificio fu puntellato (3).
Danni ulteriori furono causati dalle successive scosse dell’1 marzo (4), del 9 aprile (5) e soprattutto del 29 giugno (6).
Secondo notizie fornite dalla comunità le abitazioni della città divennero tutte pericolanti (7). Secondo quanto espone l’affittuario nel marzo del 1703 i locali dell’archivio pubblico, situato all’interno del palazzo priorale, inabitabile, sono pericolanti ed egli è impossibilitato ad accedervi a causa delle scosse sempre più frequenti di terremoto (8).
Notizie fornite dal Governatore della città nell’aprile del 1703 riferiscono di danni causati da nuove scosse di terremoto (9). Una fonte a stampa pubblicata a Roma (10) riporta che la scossa del 9 aprile causò il crollo della facciata della chiesa degli Agostiniani, in seguito al quale morì una donna; vi furono molti feriti e la quasi totalità delle case rimase inabitabile. Gli edifici furono puntellati e la popolazione uscì fuori città.
A causa delle scosse di terremoto divenne pericolante il forno pubblico (11).
Un’epigrafe, posta su un torrione situato lungo la via Flaminia, ricorda gli aiuti stanziati da papa Clemente XI per soccorrere la città (12).

(1)
Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, vol.78, Memoriale della città di Spoleto presentato alla Sacra Congregazione deputata sopra la materia del terremoto, Spoleto 1704.
1704
Abbati B.
Epitome metheorologica de’ tremoti, con la Cronologia di tutti quelli, che sono occorsi in Roma dalla Creazione del Mondo sino agl’ultimi successi sotto il Pontificato del Regnante Pontefice Clemente XI il dì 14 Gennaro giorno di Domenica sù le due della notte meno un quarto, e 2 di Febbraro del corrente anno 1703 con la Relatione non solo di questi, ma dell’Inondatione del Tebro ancora. Aggiuntovi per fine un Catalogo di tutti gli Autori Theologici, Scritturali, Filosofici, Legali, Politici, & Istorici Sacri, e profani, che hanno discorso, e scritto de’ Terremoti.
Roma 1703
(2)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(3)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(4)
Bologna, 1703.03.20.
Bologna 1703
(5)
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
(6)
Bologna, 1703.07.17.
Bologna 1703
(7)
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Verbale di riunione della Congregazione deputata per il terremoto sui provvedimenti da adottare per soccorrere le città di Spoleto e di Norcia danneggiate dai terremoti del 1703, Roma 25 giugno 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazioni particolari deputate, Cause diverse, tomo 38, n.8, Congregazione sopra le materie del terremoto (1707), Memoriale dei deputati della Città di Spoleto alla Congregazione deputata per il terremoto sulla richiesta di esenzioni fiscali in seguito ai terremoti del 1703, Spoleto giugno 1703.
1703
(8)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario dell’archivio di Spoleto Prospero Lucii alla Sacra Congregazione del Buon Governo, maggio 1704.
1704
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Notaio Antonio Ancaiani, Estratto di comparizione di Prospero Lucii archivista della Città di Spoleto innanzi al Governatore di Spoleto, Spoleto 24 maggio 1704.
1704
(9)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 11 aprile 1703.
1703
(10)
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
(11)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Lettera del governatore Oronzio Salinari Lecce al prefetto della Sacra Congregazione del Buon Governo, Spoleto 29 aprile 1703.
1703
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Spoleto VI, b.4649 (1703-1705), Supplica dell’affittuario del forno pubblico di Spoleto Domenico Amici alla Sacra Congregazione del Buon Governo, aprile 1703.
1703
(12)
Epigrafe posta sul prospetto esterno del torrione che fiancheggia la Porta Romana sulla via Flaminia a Spoleto in memoria degli aiuti inviati da papa Clemente XI per soccorrere la città colpita dai terremoti del 1703, 1704, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.257.
Roma 1704

San Severino MarcheMC43.228613.1772VII-VIII

La scossa del 14 gennaio causò molto spavento e qualche danno: caddero alcune volte nei conventi di S.Maria del Glorioso e di S.Maria delle Grazie; notevoli danni subirono alcuni edifici rurali dei dintorni (1). La replica del giorno 16 gennaio fu più intensa di quella del 14 (2), ma i danni peggiori furono dovuti alla più violenta scossa del 2 febbraio: fu lesionato il palazzo Comunale, divenne pericolante il campanile della torre civica, cadde una grande pietra dalla facciata della Cattedrale, caddero due muri nel convento della Madonna dei Lumi, crollarono due archi del ponte di S.Ignazio; si verificarono crolli di case, cascine e stalle (3). Scosse di minore entità furono avvertite per lungo tempo, in particolare l’1 aprile ve ne fu una che causò parecchio spavento (4).

(1)
Paciaroni R.
Il terremoto del 1703 nel sanseverinate, in "Proposte e ricerche", fasc.13, pp.62-69.
Urbino 1984
(2)
Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, Vittorio Emanuele Aleandri, Notizie per la costruzione della carta sismica d’Italia raccolte in Sanseverino Marche, 8 novembre 1894.
1894
(3)
Paciaroni R.
Il terremoto del 1703 nel sanseverinate, in "Proposte e ricerche", fasc.13, pp.62-69.
Urbino 1984
(4)
Archivio dell’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria, Vittorio Emanuele Aleandri, Notizie per la costruzione della carta sismica d’Italia raccolte in Sanseverino Marche, 8 novembre 1894.
1894

CamerinoMC43.135313.0681VII

La scossa del 14 gennaio causò il crollo della chiesa di S.Maria (1). Il centro fu gravemente danneggiato dalla scossa del 16 gennaio 1703 (2).

(1)
Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Manoscritti, Fondo San Martino, 681-690, Diario della Casa di San Paolo di Napoli (1651-1856), 10 voll.
1651
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(2)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842

CoppitoAQ42.365813.3442VII

La scossa del 16 gennaio fece crollare il campanile della chiesa di S.Pietro (1). Vista l’ubicazione del centro abitato nell’area aquilana, è ragionevole ritenere che i danni più gravi furono causati dalla scossa del 2 febbraio. A causa dei gravi danneggiamenti subiti, richiese nel febbraio del 1704 l’esenzione dai pagamenti fiscali per uno o due anni (2).

(1)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Antinori A.L.
Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).
Sala Bolognese 1971
(2)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.50, Consulta relativa alla richiesta dell’università di Coppito di essere esentata dai pagamenti fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.
1704
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Consultationum, vol.96, c.51, Consulta relativa alla sospensione dei pagamenti fiscali per alcune terre della provincia di L’Aquila danneggiate dal terremoto del 1703, Napoli 29 febbraio 1704.
1704

FolignoPG42.95512.7036VII

La scossa del 14 gennaio causò la caduta di molti camini, tetti e il crollo parziale di un campanile (1).
Vi furono danni anche in seguito alla scossa del 16 gennaio (2).
L’effetto cumulativo delle due scosse causò danni anche alle case più solide (3).

(1)
Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.
1703
(2)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(3)
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.19, n.3.
Foligno 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.31, n.5.
Foligno 1703

L’AquilaAQ42.355813.3956VII

Il terremoto fu avvertito violentemente il 14 e il 16 gennaio e soprattutto il 2 febbraio, quando si verificarono i danni più gravi (1). Si registrarono anche numerose vittime.
La scossa del 14 gennaio causò il crollo di molti camini e del frontespizio della chiesa di S.Quinziano (2). La scossa del 16 gennaio 1703 causò lesioni a molte case e chiese (3). Fu gravemente danneggiato il campanile della Cattedrale tanto da essere pericolante; in altre chiese la scossa causò varie lesioni (4). Il 2 febbraio fu sentita la scossa più forte che causò il crollo di case e palazzi, del Tribunale della Regia udienza; il castello subì crolli estesi: rimasero in piedi solo i baluardi, le cortine e parte dell’abitazione del castellano. Crollarono anche varie chiese: quelle di S.Bernardino, tranne la facciata che rimase incredibilmente eretta (5), S.Filippo, S.Massimo, S.Francesco, la chiesa dei Celestini, S.Agostino, la Cattedrale e la chiesa di S.Domenico, dove rimasero sotto le macerie 800 fedeli (6). Crollarono i quattro monasteri delle suore dell’ordine celestino presenti in città e il refettorio del convento dei francescani (7). Tra le chiese capo di quarto, fu distrutta S.Marciano, furono gravemente danneggiate S.Pietro e S.Giusta, rimasero quasi illese S.Maria Paganica e S.Silvestro. Il più antico convento aquilano dedicato a S.Chiara rimase indenne. Fra le dimore nobiliari subirono danni i palazzi Antonelli, Branconio in via Garibaldi, Burri in via Burri, Burri-Gatti in corso Vittorio Emanuele, Carli in piazza dell’Annunziata, Carli-Porcinari in via Paganica, Cresi in via Roma, Dragonetti in via S.Giusta, Fibbioni, Lepidi-De Rosi-Alessandri, Oliva-Vetusti, Quinzi, Pica-Bernardi in via Fortebraccio, Rustici in via Drappieri, Porcinari in via Roma (8). Crollarono inoltre le mura e furono seriamente danneggiate le porte della città (9). La rete idrica cittadina fu gravemente compromessa (10). Il teatro cittadino subì crolli parziali (11). La città fu esentata dai pagamenti fiscali per 8 o 10 anni (12).
La numerazione dei fuochi che fu indetta nel 1712 e pubblicata nel 1714 (13), studiata da De Matteis (1973) (14), fornisce alcune cifre relative alle distruzioni operate dal terremoto del 1703. In esso risultano 377 case disabitate, di cui 281 distrutte, 47 lesionate e 49 rifatte dopo il terremoto così distribuite:
Quartiere di S.Pietro: 39 case distrutte, 11 case lesionate, 10 case rifatte dopo il terremoto. Totali 60 case disabitate.
Quartiere di S.Giovanni: 92 case distrutte, 3 case lesionate, 12 case rifatte dopo il terremoto. Totali 107 case disabitate.
Quartiere di S.Maria: 71 case distrutte, 26 case lesionate, 16 case rifatte dopo il terremoto. Totali 113 case disabitate.
Quartiere di S.Giorgio: 79 case distrutte, 7 case lesionate, 11 case rifatte dopo il terremoto. Totali 97 case disabitate.
A Collebrincione non risultano case disabitate.
Le cifre comunque non possono essere considerate esaustive. Infatti per i quartieri di S.Maria e S.Giovanni il numero di case crollate e disabitate fu certamente maggiore poiché talvolta (in ben 13 casi per il quartiere di S.Giovanni) si trova l’espressione generica di "case distrutte e disabitate" di cui non è fornita la cifra. Molto spesso le case così definite sono registrate di seguito, dato che attesta il crollo di interi isolati.
Il registro dei fuochi evidenzia anche lo stato precario delle case abitate: In 33 casi le famiglie risultano abitare in baracche, solitamente costruite sulle rovine della casa un tempo occupata; 229 abitazioni vengono definite lesionate dal terremoto; 289 case sono rifatte (spesso solo parzialmente), 98 infine vengono definite mezze distrutte. La distribuzione per quartieri fornisce i seguenti dati:
Quartiere di S.Pietro: 7 baracche, 58 case lesionate, 52 case rifatte, 22 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Giovanni: 17 baracche, 31 case lesionate, 37 case rifatte, 20 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Maria: 5 baracche 92 case lesionate, 139 case rifatte, 21 case mezze distrutte.
Quartiere di S.Giorgio: 3 baracche, 37 case lesionate, 51 case rifatte, 32 case mezze distrutte.
Collebrincione: 1 baracca, 11 case lesionate, 10 case rifatte 3 case mezze distrutte.
Il numero totale delle vittime viene fatto ascendere a 2.400-4.000 unità (15), mentre altre fonti riportano dati diversi e fra loro diametralmente opposti: 240 morti (16) e 7.524 morti (17).

(1)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(2)
D’Angelo O.
Brevi note sui terremoti dell’Aquila, in "Marsica", n.unico per i danneggiati dal terremoto abruzzese del 13 gennaio 1915 e per la Croce Rossa Italiana.
Pescara 1915
(3)
Antinori A.L.
Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).
Sala Bolognese 1971
(4)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
(5)
Clementi A. e Piroddi E.
L’Aquila (Le città nella storia d’Italia).
Bari-Roma 1986
Exemplar Epistola Romam missa Excellentissimo Duci de Uzeda Oratori Carbolico a Ministro Hispano, quem Pro-rex Neapolis Aquilam dimiserat ad damna exploranda, terræmotum præteritorum causa producta, ab Italico sermone a nobis latine fideliter redditæ, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.277-279.
Venezia 1754
Esemplare di una lettera mandata a Roma all’Eccellentissimo Duca d’Uzeda Oratore Cattolico dal Ministro di Spagna, il quale fu spedito dal Vicerè di Napoli ad Aquila per esaminare i danni prodotti dalla causa dei terremuoti passati, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.623-625.
Firenze 1842
Antinori A.L.
Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).
Sala Bolognese 1971
(6)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(7)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(8)
Clementi A. e Piroddi E.
L’Aquila (Le città nella storia d’Italia).
Bari-Roma 1986
(9)
Colapietra R.
L’Aquila dell’Antinori. Strutture sociali ed urbane della città nel Sei e Settecento, vol.2 (Il Settecento), in "Antinoriana. Studi per il bicentenario della morte di Antonio Ludovico Antinori", vol.3.
L’Aquila 1978
(10)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 15 agosto 1704.
1704
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 18 gennaio 1705.
1705
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 13 giugno 1706.
1706
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 marzo 1708.
1708
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 29 aprile 1708.
1708
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 22 aprile 1710.
1710
(11)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 26 giugno 1705.
1705
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 25 luglio 1707.
1707
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, T-37, Liber Reformationum 1703-1711, Verbale della seduta del Consiglio pubblico del 7 dicembre 1710.
1710
(12)
Archivio di Stato di Napoli, Regia Camera della Sommaria, Notamentorum, fascio 144, c.1032 e sgg. n.n., Nota relativa alla stesura dell’elenco delle università della provincia di L’Aquila alle quali vanno concesse esenzioni fiscali in seguito ai danni causati dal terremoto del 1703, Napoli 27 settembre 1703.
1703
(13)
Archivio di Stato di L’Aquila, Archivio Civico Aquilano, U-97/3, Numeratione Ostiaria della Città dell’Aq[ui]la fatta in anno 1712 dal mag[nifi]co Auditore della Regia Audienza residente nella Città Teramo D. Giuseppe Rosa, con l’assistenza de’ mag[nifi]ci deputati eletti in pub[li]co Conseglio, e di me sottoscritto pro rationale della Regia Cam[e]ra e rationale assunto à detta Numeratione per il terremoto accaduto in 1703.
1712
(14)
De Matteis A.
L’Aquila e il Contado. Demografia e fiscalità (secoli XV-XVIII).
Napoli s.d.
(15)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Uria De Llanos A.
Relazione, overo itinerario fatto dall’auditore D.Alfonso Uria De Llanos per riconoscere li danni causati dalli passati Terremoti seguiti li 14 Gennaro, e 2 Febraro MDCCIII con il numero de’ Morti, e Feriti nella provincia dell’Aquila, e tutti li luoghi circonvicini per darne di essi distinta notizia al Signor Vice Ré di Napoli.
Roma 1703
Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Manoscritti, Fondo San Martino, 681-690, Diario della Casa di San Paolo di Napoli (1651-1856), 10 voll.
1651
Cenni storici intorno alla cattedrale Aquilana, in "La Palestra Aternina", a.4, fasc.7, pp.193-198, fasc.8, pp. 250-255, fasc.10, pp.311-315, fasc.11, pp.336-340, fasc.12, pp. 359-361.
L’Aquila 1886
Lazzari T.
Ascoli supplicante à piedi di S.Emidio per la liberazione da’ Terremoti dell’anno 1703, overo Relazione distinta delle divozioni fatte in quella Città à tale effetto, e delle grazie ricevute per mezzo del di lei Santo Protettore.
Macerata 1703
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
(16)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(17)
Archivio Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini di Firenze, Filippo Bernardi, Relazione dello stato di tutti li conventi dei frati Cappuccini d’Italia, sec.XVIII.
0018

SassaAQ42.351713.2989VII

La scossa del 14 gennaio fece crollare il campanile della chiesa di S.Pietro (1). Fu fortemente danneggiata dalla scossa del 16 gennaio 1703; alcune fonti ricordano genericamente gravi danni (2).

(1)
Relazione de’ danni fatti dall’innondazioni, e terremoto nella città dell’Aquila, ed in altri luoghi Circonvicini dalli 14 del Mese di Gennaro sino alli 8 del Mese di Febraro 1703.
Roma 1703
Quinzi A., Cherubini G.F., Ciampella C. e Galle S.
Relazione su l’essere della città dell’Aquila, e delle cose più notabili succedute nella medema, e nelli luoghi della sua provincia per li terremoti occorsi nel mese di gennaro e di febbraro 1703 anno corrente [con emendazioni di C.Garofalo], in V.Zannetti, Di due diverse relazioni sul tremoto del 2 febbraio 1703, "Bollettino della Società di Storia Patria Anton Ludovico Antinori negli Abruzzi", a.6, pp.60-64.
L’Aquila 1894
Antinori A.L.
Annali degli Abruzzi dalle origini all’anno 1777, 24 voll. (edizione in facsimile).
Sala Bolognese 1971
(2)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
Series Urbium, oppidorum; & pagorum tam in Samnio Regni Neapolis, quam in locis ditioni Pontificiae subditis, quæ praeteritis terræmotibus damna, & ruinas passa sunt, excerpta ex diario Neapolitano, iussu Proregis typis dato a Bulifonio Bibliopola 1703 Neapoli, in G.Baglivi, "Opera Omnia medico-practica et anatomica", pp.279-280.
Venezia 1754
Serie delle città, dei castelli e dei villaggi quanto in Sannio del Regno di Napoli quanto in altri luoghi soggetti al dominio Pontificio, che nei passati terremuoti soffrirono danni e rovina, tolta dal Diario Napoletano, per ordine del Vicerè, data alle stampe dal Bulifonio in Napoli nel 1703, in G.Baglivi, "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.626-628.
Firenze 1842

RomaRM41.895312.4822V

Il terremoto fu avvertito per tutto il periodo, in particolare il 14 e 16 gennaio, con qualche danno, e soprattutto il 2 febbraio 1703. Alcune fonti (1) riportano che il 18 ottobre dell’anno precedente furono avvertite leggere scosse, che non provocarono danni. Secondo il bilancio complessivo di Baglivi (1754), riferito al periodo delle scosse comprese nel gennaio-febbraio 1703, a Roma nessun edificio crollò e non vi furono vittime; tuttavia numerosi furono i danni, in particolare quasi duemila case erano state puntellate.
Non sempre è possibile riuscire a capire dalle fonti reperite da che scossa furono causati i danni riportati: una relazione, ad esempio, (2) riporta genericamente gravi danni alla chiesa di S.Bartolomeo all’Isola, che fu chiusa, e lesioni al portico della piazza S.Pietro.
In base alle fonti reperite si possono elencare i seguenti danni localizzati, causati dalle diverse scosse: la scossa del 14 gennaio causò la caduta camini, di alcune statue nel palazzo del duca di Zagarolo (3), fenditure nel palazzo di Montecitorio, danni non specificati al Collegio Romano, un’apertura nella volta della chiesa di S.Carlo al Corso dove si allargò considerevolmente una piccola fenditura che in precedenza era appena visibile (4), danni al campanile di S.Paolo e alla chiesa di S.Gregorio (5), alle cupole e alle volte delle chiese di S.Pietro, S.Andrea della Valle e S.Andrea delle Fratte (6), S.Maria in Vallicella (7), S.Agostino (8), del Gesù, S.Carlo al Corso con danni ai pilastri e alle volte della navata e delle cappelle (9), S.Giovanni dei Fiorentini e S.Lorenzo in Damaso, dove, il 31 gennaio, si verificò la rottura di una catena di rinforzo della facciata; un’epigrafe ricorda le riparazioni all’atrio della medesima basilica fatte eseguire dal cardinale Ottoboni (10). Danni furono arrecati anche alla cappella Sistina. Furono lesionati gli appartamenti clementini dei Palazzi Vaticani con grandi fenditure in alcune volte (11) e al pontefice fu suggerito di trasferirsi al Quirinale (12); l’8 febbraio il pontefice si trasferì negli appartamenti Borgia. Due o tre grandi catene di ferro si ruppero nel salone del Campidoglio con fenditure alla volta e ai muri principali (13); per riparare il danno fu necessario applicarne 16 nuove (14). Fenditure nei muri dell’Ospedale di Santo Spirito, a Palazzo Mazzarini e palazzo Sforza; moltissimi edifici ebbero delle spaccature nei muri (15). I cittadini, atterriti dalla scossa, dormirono all’aperto, nei campi, nelle piazze o nelle carrozze, nonostante la stagione invernale. (16). La scossa causò alle persone un senso di vertigine e disturbi allo stomaco (17).
Secondo Baglivi la scossa del 16 gennaio 1703 fu avvertita lievemente (18); secondo un’anonima "Veridica, e distinta relazione" la scossa fu avvertita fortemente (19); per Valesio fu molto forte: caddero dei comignoli in Trastevere senza danni alle persone (20); fuga all’aperto di un certo numero di persone.
A causa delle scosse del 14 e del 16 gennaio subì dei danni palazzo Rospigliosi: il 19 gennaio gli occupanti si trasferirono in altro luogo e nel cortile fu innalzata una grande baracca (21).
Il 17 gennaio 1703 una piccola casa presso la basilica di S.Maria Maggiore, danneggiata dalle scosse precedenti, crollò; gli abitanti si salvarono. Il 28 gennaio, in occasione di alcune scosse, un muro nei pressi di palazzo Salviati cedette con gran rumore, causando panico nella popolazione (22).
La scossa del 2 febbraio causò fenditure nelle cupole e nelle volte delle chiese, caduta di calcinacci, di tegole, delle parti sporgenti dei tetti (23); la chiesa di S.Andrea della Valle subì una grande apertura in un fianco della volta (24). Molti edifici pericolanti furono puntellati e a distanza di qualche giorno i danni furono reputati più gravi di quanto era sembrato (25).
Per alcuni giorni gli abitanti dormirono sotto tavolati, in baracche e anche nelle grotte e nei tuguri dei pastori. La scossa causò a quasi tutte le persone un senso di vertigine, alcuni accusarono vomito o disturbi allo stomaco; i malesseri si protrassero anche nei giorni susseguenti (26). Alcune persone si ferirono nel tentativo di fuggire dalle chiese dove gran parte della popolazione era radunata per la celebrazione di riti religiosi (27).
La scossa del 2 febbraio fu molto più forte di quella del 14 gennaio e causò danni maggiori agli edifici che vennero puntellati con travi affinché non cadessero (28).
Altri danni ad alcune chiese furono arrecati dalle scosse del 3 febbraio (29). Probabilmente si trattò di fenomeni che aggravarono danni preesistenti, causati dai terremoti precedenti, poiché infatti Baglivi (1754) definì questa scossa piuttosto leggera (30). In seguito a tale scossa crollarono tre archi del secondo ordine del Colosseo e un uomo rimase ferito (31).
Il 5 febbraio si notarono dei danni al campanile del Collegio Romano (32).
Ebbero danni anche alcuni tratti delle mura Aureliane, già in cattivo stato di conservazione (33). Le scosse continuarono a lungo, in particolare il 24 maggio esse causarono il crollo parziale di un’abitazione nel rione dei Monti, nei pressi di S.Prassede (34).
Un’epigrafe, posta nel palazzo vecchio del Campidoglio, ricorda le scosse del 14 e 16 gennaio e del 2 e 3 febbraio 1703 (35).

(1)
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(2)
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(3)
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
(4)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.31, n.5.
Foligno 1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(5)
Gazzetta di Mantova, 1703.02.07, n.6.
Mantova 1703
(6)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.
1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
Avvisi stampati di Foligno, 1703.01.31, n.5.
Foligno 1703
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(7)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(8)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(9)
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(10)
Epigrafe posta sopra la porta che conduce dal palazzo della Cancelleria alla basilica di San Lorenzo in Damaso a Roma in memoria dei lavori di riparazione fatti eseguire dal cardinale Ottoboni per i danni causati dai terremoti del 1703 (1703), in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.178.
Roma 1704
Proseguimento del diario, overo distinta relazione de’ Danni, e scuotimenti fatti dal Terremoto tanto in Roma, quanto fuori dalli 24 di Febraro per tutto il Mese di Maggio prossimo passato.
Roma 1703
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(11)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(12)
Gazzetta di Mantova, 1703.02.28, n.9.
Mantova 1703
(13)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.
1703
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(14)
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.08, n.6.
Foligno 1703
(15)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
Relatione del terremoto sentitosi in Roma, e luoghi circonvicini, ed in Regno di Napoli, li giorni del 14 15 e 16 Mese di Gennaro 1703 con li Luoghi, e Paesi danneggiati; scritta da Roma da un Personaggio ad un suo amico à Bologna.
Bologna 1703
(16)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(17)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(18)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(19)
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
(20)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(21)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(22)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(23)
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
(24)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(25)
Bologna, 1703.02.20.
Bologna 1703
Bologna, 1703.02.27.
Bologna 1703
(26)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(27)
Biblioteca Universitaria di Bologna, Manoscritti, 770, Antonio Francesco Ghiselli, Memorie antiche manuscritte di Bologna, raccolte, et accresciute sino à tempi presenti [origini-1729], 93 voll. + 2 di indici, sec.XVIII.
0018
(28)
Baglivi G.
De Terraemotu Romano & Urbium Adjacentium anno 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.265-270.
Venezia 1754
Baglivi G.
Del Terremoto Romano e delle Città adiacenti dell’anno 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.596-607.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(29)
Veridica, e distinta Relazione overo diario de’ danni fatti dal Terremoto dalli 14 Gennaro, fino alli 2 di Febraro 1703.
Roma 1703
(30)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(31)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
Biblioteca Apostolica Vaticana, Manoscritti, Urbinati Latini, 1704, cc.116-126, Discorso sopra il tremoto di Roma.
1703
Archivio di Stato di Firenze, Archivio Mediceo del Principato, filza 3418, Lettera di Anton Maria Fede, Roma 16 gennaio 1703.
1703
Biblioteca Universitaria di Bologna, Manoscritti, 770, Antonio Francesco Ghiselli, Memorie antiche manuscritte di Bologna, raccolte, et accresciute sino à tempi presenti [origini-1729], 93 voll. + 2 di indici, sec.XVIII.
0018
Moroni G.
Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni specialmente intorno ai principali santi, beati, martiri, padri, ai sommi pontefici, cardinali e più celebri scrittori ecclesiastici, 103 voll. + 6 di indici.
Venezia 1840
Avvisi stampati di Foligno, 1703.02.23, n.8.
Foligno 1703
(32)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(33)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(34)
Valesio F.
Diario di Roma [1700-1742], a cura di G.Scano con la collaborazione di G.Graglia, 6 voll.
Milano 1977
(35)
Epigrafe posta nella sala regia del palazzo vecchio del Campidoglio a Roma in memoria dei terremoti del gennaio e febbraio 1703, 1703, in L.Chracas, "Racconto istorico de terremoti sentiti in Roma, e in parte dello Stato Ecclesiastico, e in altri luoghi la sera de’ 14 di Gennajo, e la mattina de’ 2 di Febbrajo dell’anno 1703", p.228.
Roma 1704

TolentinoMC43.209413.2825F

Il terremoto fu avvertito; le fonti reperite fanno genericamente riferimento ai terremoti del 1703 (1).

(1)
Ex voto dedicato a San Nicola, conservato nella Basilica di Tolentino (Macerata), per aver protetto la città dai terremoti del 1703, in Investigation of historical earthquakes in Europe, ed. M.Stucchi, D.Postpischl e D.Slejko, "Tectonophysics", vol.193 (1991), p.VII.
Amsterdam 1991

VelletriRM41.688112.7781F

La scossa del 14 gennaio fu sensibile; quella del 16 gennaio fu avvertita, non sono specificati altri effetti; l’intensità della scossa del 2 febbraio fu simile a quella del 14 gennaio e aumentò il terrore in città (1).

(1)
Galli I.
I terremoti nel Lazio.
Velletri 1906

NapoliNA40.855314.2603III

La scossa del 14 gennaio fu risentita leggermente e non da tutti secondo alcune fonti(1), in modo sensibile e con spavento secondo altre (2). Le scosse del 16 gennaio e del 2 febbraio 1703 furono avvertite molto leggermente (3), ma con apprensione da parte della popolazione (4).

(1)
Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Manoscritti, Fondo San Martino, 681-690, Diario della Casa di San Paolo di Napoli (1651-1856), 10 voll.
1651
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703
(2)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885
(3)
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
(4)
Diario napolitano dal 1700 al 1709, ed. G. de Blasiis, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.10, pp.85-129, 215-267, 462-501, 599-652.
Napoli 1885

TrentoTN46.064211.1242II

Le scosse del 14 e 16 gennaio 1703 furono avvertite molto leggermente (1).

(1)
Baglivi G.
Del Terremoto Romano e delle Città adiacenti dell’anno 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.596-607.
Firenze 1842
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703

VeneziaVE45.437512.3353II

Le scosse del 14 e 16 gennaio 1703 furono avvertite molto leggermente; anche quella del 2 febbraio fu leggera (1).

(1)
Baglivi G.
Del Terremoto Romano e delle Città adiacenti dell’anno 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.596-607.
Firenze 1842
Baglivi G.
De Terraemotu Romano & Urbium Adjacentium anno 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.265-270.
Venezia 1754
Baglivi G.
Storia del Terremoto Romano e delle Città adiacenti nell’anno infelicissimo 1703, in "Opere complete medico-pratiche ed anatomiche", tradotte per la prima volta in italiano e commentate da R.Pellegrini, pp.607-622.
Firenze 1842
Baglivi G.
Historia Romani Terremotus, & Urbium adjacentium, Anno infelicissimo 1703, in "Opera omnia medico-pratica, et anatomica", pp.270-277.
Venezia 1754
Relazione distinta de’ danni cagionati da’ passati Tremuoti nel Regno di Napoli e nello Stato di Santa Chiesa in quest’Anno 1703.
Napoli-Bologna 1703