The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1692 10 23 20 10 -- 43.83 13.02 0.0 6.0 0 18 Fano


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1692 10 23 20:10 43.83 13.02 5.0 6.0 2 18 Fano
PFG 1692 10 24 - 43.83 13.00 8.0 - - - San Costanzo


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985), basata su Baratta (1901), ed è stata sviluppata una ricerca bibliografica ed archivistica mirata.
Baratta (1901) (1) utilizzò per questo evento la storia locale dell’erudito Amiani (1751) (2), secondo il quale il terremoto colpì la città di Fano causando il crollo totale di molte abitazioni e danneggiando gravemente le altre.
Per verificare queste notizie e per integrare il quadro descrittivo dell’evento è stata condotta una ricerca sulle fonti amministrative e memorialistiche. All’Archivio di Stato di Roma è stata vagliata la documentazione della Sacra Congregazione del Buon Governo (serie II, Atti per luoghi). Sono state reperite due suppliche della comunità di Fano, datate novembre 1692 e febbraio 1693, volte ad ottenere l’autorizzazione alle spese per la celebrazione di riti devozionali pubblici (3). Presso l’Archivio Segreto Vaticano, nel fondo della Segreteria di Stato, è stata reperita una lettera del vescovo di Fano, datata 2 febbraio 1693, che attesta la continuazione del periodo sismico fino a quella data (4).
In sede locale è stata vagliata la documentazione dell’archivio comunale di Fano, conservata nella sezione di Fano dell’Archivio di Stato di Pesaro. Sono stati esaminati i verbali delle sedute del Consiglio cittadino (Cancelleria, Consigli, vol.183) (5) e i registri delle spese sostenute dalla comunità (Depositaria, Referendaria, vol.172; Entrata ed uscita della Depositaria, vol.305) (6). Nello stesso archivio è stata inoltre reperita una memoria ufficiale redatta dal segretario del comune Pietro Giovanni Belleni (Cancelleria, Miscellanea, b.3) (7), che annotò con precisione la cronologia delle scosse avvertite tra il 23 e il 26 ottobre 1692. Complessivamente la documentazione reperita ha consentito di ridimensionare notevolmente gli effetti causati da questo terremoto.
Per quanto riguarda le città vicine, l’evento è attestato soltanto per Fossombrone nelle "Memorie storiche" manoscritte di Modesto Morosini (Biblioteca Civica Passionei di Fossombrone, sec.XIX) (8), che utilizzò le "Riformanze" del comune.

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Amiani P.M.
Memorie istoriche della città di Fano, 2 voll. (ristampa anastatica, Bologna 1967).
Fano 1751
(3)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Fano V, b.1504 (1687-1702), Supplica del confaloniere e dei priori della comunità di Fano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1692.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Fano V, b.1504 (1687-1702), Supplica della città di Fano al papa, febbraio 1693.

(4)
Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.83, Lettera del governatore di Fano Sinibaldo Doria al segretario di Stato cardinale Fabrizio Spada, Fano 2 febbraio 1693.

(5)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 4 novembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 12 novembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 24 novembre 1692.

(6)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Referendaria, vol.172 (1678-1702), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 30 dicembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Referendaria, vol.172 (1678-1702), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 9 aprile 1693.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Entrata ed uscita della Depositaria, vol.305 (1692), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 30 dicembre 1692.

(7)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Pietro Giovanni Belleni sul terremoto del 23 ottobre 1692.

(8)
Biblioteca Civica Passionei di Fossombrone, Manoscritti, Modesto Morosini, Memorie storiche di Forsemprone raccolte, e compilate dal dottor Modesto Morosini della medesima Città, 3 voll., sec.XIX.

A Fano, il periodo sismico causò grande panico nella popolazione, che in parte si rifugiò all’aperto in ripari di fortuna. Sono attestati riti devozionali collettivi e l’istituzione di una messa solenne da celebrare per venti anni nel giorno 23 ottobre, in onore di San Giovanni da Capistrano, per avere preservato la città da gravi distruzioni (1).

Note

(1)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 4 novembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 12 novembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Consigli, vol.183 (1691-1693), Seduta del 24 novembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Referendaria, vol.172 (1678-1702), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 30 dicembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Referendaria, vol.172 (1678-1702), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 9 aprile 1693.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Depositaria, Entrata ed uscita della Depositaria, vol.305 (1692), Annotazione delle spese sostenute per la celebrazione di riti religiosi in occasione del terremoto, Fano 30 dicembre 1692.

Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Pietro Giovanni Belleni sul terremoto del 23 ottobre 1692.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Fano V, b.1504 (1687-1702), Supplica del confaloniere e dei priori della comunità di Fano alla Sacra Congregazione del Buon Governo, novembre 1692.

Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Fano V, b.1504 (1687-1702), Supplica della città di Fano al papa, febbraio 1693.

Il periodo sismico iniziò il 23 ottobre 1692 e si protrasse fino alla fine di gennaio 1693; colpì la città di Fano e gli immediati dintorni, nelle Marche settentrionali, causando pochi danni al patrimonio edilizio, ma notevoli disagi alla popolazione, che fu costretta a soggiornare all’aperto per un lungo periodo.
La scossa principale avvenne il 23 ottobre alle ore 20:10 GMT ca. (3 e mezza della notte, in orario "all’italiana"); a Fano vi furono leggeri danni in alcune abitazioni, nel palazzo del governatore e nel palazzo del comune. La scossa fu avvertita abbastanza fortemente, ma senza danni, a Fossombrone.

Il periodo sismico iniziò il 23 ottobre 1692 e si protrasse fino alla fine di gennaio 1693. La scossa principale avvenne il 23 ottobre alle ore 20:10 GMT ca. (3 e mezza della notte, in orario "all’italiana"). Lo stesso giorno furono avvertite due repliche più leggere alle ore 21:10 e alle ore 22:40 GMT ca. (ore 4 e mezza e ore 6 italiane). Nei giorni seguenti le scosse continuarono con frequenza; le fonti ricordano in particolare le seguenti: 24 ottobre, alle ore 7:40 GMT ca. (ore 15 italiane), scossa abbastanza sensibile; alle ore 11:40 GMT ca., scossa leggera; 25 ottobre, alle ore 18:40 GMT ca. (ore 2 italiane della notte), altra scossa; 26 ottobre, alle ore 17:40 GMT ca. (ore 1 italiane della notte), scossa abbastanza forte (1).
Una notevole ripresa dell’attività sismica si ebbe nella seconda metà di gennaio 1693. A partire dal giorno 19 furono avvertite varie scosse piuttosto sensibili. Una particolarmente forte avvenne il 31 gennaio 1693 alle ore 18:45 GMT ca. (ore 2 della notte, in orario "all’italiana") (2).

Note

(1)
Archivio di Stato di Pesaro, Sezione di Fano, Antico Archivio Comunale, Cancelleria, Miscellanea, b.3, fasc.2, Memorie di cose notabili per il passaggio de Principi et altre occorrenze (1690-1789), Memoria del segretario del Comune Pietro Giovanni Belleni sul terremoto del 23 ottobre 1692.

(2)
Archivio di Stato di Roma, Congregazione del Buon Governo, serie II (Atti per luoghi), Fano V, b.1504 (1687-1702), Supplica della città di Fano al papa, febbraio 1693.

Archivio Segreto Vaticano, Segreteria di Stato, Vescovi e prelati, vol.83, Lettera del governatore di Fano Sinibaldo Doria al segretario di Stato cardinale Fabrizio Spada, Fano 2 febbraio 1693.