The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1671 06 20 10 00 -- 44.67 10.87 0.0 7.0 0 54 Modena-Reggio Emilia


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1671 06 20 10:00 44.67 10.83 7.0 7.0 8 52 Modena-Reggio Emilia
PFG 1671 06 20 - 44.67 10.83 7.0 - - - Soliera


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) ed è stata condotta una ricerca bibliografica e archivistica che ha consentito di precisare le informazioni precedentemente note.
Baratta (1901) (1) si basa sulla compilazione tarda di Dondi (1896) (2) e, per il risentimento delle scosse a Bologna e Verona, su Bonito (1691) (3) e Goiran (1880) (4).
Ad integrazione delle informazioni precedentemente note è stata condotta una ricerca sulle fonti a carattere annalistico e memorialistico (manoscritte e a stampa) e un’analisi delle fonti amministrative riguardanti i territori di Modena, Reggio Emilia, Nonantola, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Parma, Fidenza, Piacenza.
Sono state reperite fonti documentarie d’archivio relative all’evento a Parma, Modena e Nonantola.
All’Archivio di Stato di Parma, nel Carteggio Farnesiano Estero di Modena, è stata reperita una dettagliata lettera sugli effetti inviata da Modena il 23 giugno 1671 da Pellegrino Soperchi al duca di Parma Ranuccio I Farnese (5). Sempre allo stesso Archivio hanno dato esito negativo gli spogli del Carteggio Farnesiano Interno (sec.XVII) e delle Ordinazioni del Consiglio generale degli Anziani (1442-1802).
Esito negativo hanno dato anche ricerche condotte agli Archivi di Stato di Reggio Emilia, Piacenza e Bologna.
All’Archivio Storico Comunale di Modena, nel fondo che conserva le delibere e gli atti amministrativi del consiglio dei Conservatori (Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, 1671-1672), è stata reperita documentazione d’interesse: la relazione dell’agosto 1671 di Giovanni Fontana Casali sui danni riportati dal palazzo pubblico; due capitolati relativi al contratto di appalto stipulato tra il consiglio dei Conservatori e il capo mastro muratore che doveva eseguire i lavori; una nota relativa a materiale da costruzione e la nota spesa sottoposta dal capo mastro muratore, Giovanni Pietro Piazza, al Consiglio stesso (6). Nello stesso fondo è conservata una lettera inviata nel luglio 1671 dai Conservatori della città di Modena al duca Francesco II (7) e la richiesta del 15 ottobre 1671 di un privato cittadino, Abramo Morsia, relativa a lavori di riparazione nella propria abitazione (8).
Sempre all’Archivio Storico Comunale di Modena il registro dei morti del 1671 reca notizia delle vittime di questo terremoto (9), inoltre l’"Index memorabilium Comunitatis Mutinae" relativo agli anni 1552-1753, registra brevemente l’evento (10). I Libri dei Conservatori del 1671, conservati presso lo stesso Archivio, riportano il verbale di una adunanza dei conservatori tenutasi il giorno stesso del terremoto e riguardante i danni subiti dal palazzo comunale (11).
Ha dato invece esito negativo lo spoglio dei registri contabili comunali del periodo successivo all’evento (sec.XVII-XVIII), effettuato presso l’Archivio Storico Comunale di Modena.
Documentazione relativa agli effetti è stata reperita anche all’Archivio Storico Comunale di Nonantola: nel fondo dei Partiti del Consiglio del 1671 è conservato il verbale di una seduta del consiglio comunale del 21 agosto 1671, riguardante lavori di restauro dell’abitazione del capitano (12), inoltre il "Giornale di cassa" (1657-1677) della comunità conserva il relativo mandato di pagamento (13).
Hanno dato esito negativo ricerche agli Archivi Storici Comunali di Gualtieri e Fidenza e a Guastalla, presso la Biblioteca Comunale, dove sono conservate le "Provvigioni della comunità" relative al periodo considerato.
Notizia del terremoto è conservata in alcune fonti memorialistiche locali: per gli effetti a Reggio Emilia la contemporanea cronaca manoscritta di Francesco Baldi (14) (Biblioteca Municipale " A.Panizzi" di Reggio Emilia) menziona l’evento in connessione con il terremoto di Rimini del 1672, che viene erroneamente datato al 1671 "per attrazione" con il locale avvenimento. Il coevo diario cittadino, conservato in duplice copia manoscritta sia alla Biblioteca Municipale "A.Panizzi" (15), sia all’Archivio di Stato di Reggio Emilia (16), redatto dal sacerdote Bernardino Rosati, ricorda genericamente i numerosi crolli.
Per quanto riguarda Carpi, informazioni sugli effetti sono contenuti nelle memorie manoscritte di Piccioli (17) e del sacerdote Molinari (18). Ambedue i testi, contemporanei all’evento, sono conservati all’Archivio Storico Comunale di Carpi.
Menzionano brevemente il terremoto la coeva cronaca di Carletti conservata alla Biblioteca Comunale di Correggio (19), le memorie storiche (sec.XVII) del parroco di Villafranca di Modena, don Gavioli (ed. 1942) (20), e le memorie della famiglia Grassetti di Modena (ed. 1972) (21). Notizia dell’evento, con riferimento a Bologna, è contenuta nelle memorie manoscritte del bolognese Galeati (XVIII sec.), che narrano vicende cittadine dal 1550 al 1796 (22), mentre nel trattato di Mezzavacca (1672) (23) si accenna all’evento fornendone il quadro astrologico.
Notizie marginali sono contenute nella pubblicistica storico-artistica dei secoli successi: Santi (1906), Ferrari (1984) (24).
Il terremoto è inserito in numerosi cataloghi: von Hoff (1840), Perrey (1848), Reginus (1880), Mercalli (1883), Sormani Moretti (1904), Bettoni (1907, 1908) (25).
Uno studio di carattere sismologico è stato pubblicato nel 1985 da Ferrari et al. (26).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Dondi A.
Notizie storiche ed artistiche del Duomo di Modena.
Modena 1896
(3)
Bonito M.
Terra tremante, o vero continuatione de’ terremoti dalla Creatione del Mondo sino al tempo presente (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1980).
Napoli 1691
(4)
Goiran A.
Storia sismica della provincia di Verona.
Verona 1880
(5)
Archivio di Stato di Parma, Carteggio Farnesiano Estero (Modena), b.244, Lettera di Pellegrino Soperchi al Duca di Parma Ranuccio I Farnese, Modena 23 giugno 1671.

(6)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Relazione sopra la fabrica del Palazzo dell’Ill.ma Comunità di Modena redatta dall’architetto Giovanni Fontana Casali, Modena 10 agosto 1671.

(7)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Lettera dei Conservatori della città di Modena al duca Francesco II, Modena luglio 1671.

(8)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Richiesta di Abramo Morsia per poter ripararare la propria casa danneggiata dal terremoto del 20 giugno 1671, Modena 15 ottobre 1671.
1671
(9)
Archivio Storico Comunale di Modena, Registro dei morti, vol.12 (1671).

(10)
Archivio Storico Comunale di Modena, Archivio Lucchi II, n.7, Index memorabilium Comunitatis Mutinae (1552-1753), sec.XVIII.

(11)
Archivio Storico Comunale di Modena, Memoriali dei Conservatori, vol.267 (1671), Verbale dell’adunanza del 20 giugno 1671.

(12)
Archivio Storico Comunale di Nonantola, Partiti del Consiglio, 1671, Seduta del 21 agosto 1671.

(13)
Archivio Storico Comunale di Nonantola, Giornale di Cassa, vol.451, 1657-1677, Mandato di pagamento per lavori di restauro ad un comignolo, 21 agosto 1671.

(14)
Biblioteca Municipale "A.Panizzi" di Reggio Emilia, Manoscritti Reggiani, F.368, Francesco Baldi, Cronaca di Reggio Emilia dalla fondazione della città all’anno 1675, sec.XVII.

(15)
Biblioteca Municipale "A.Panizzi" di Reggio Emilia, Manoscritti Turri, C.40, Bernardino Rosati, Diario, sec.XVII, copia sec.XIX.

(16)
Archivio di Stato di Reggio Emilia, G.C.13 B.Catellani, Bernardino Rosati, Diario delle cose di Reggio dall’anno 1667 all’anno 1724 copiato da un codice della raccolta Turri, sec.XVIII.

(17)
Archivio Storico Comunale di Carpi, Archivio Guaitoli, n.181, Alfonso Piccioli, Diario delle cose avvenute in Carpi dal giorno 14 ottobre dell’anno 1658 fino al giorno 6 maggio 1724 di Alfonso Piccioli Carpigiano, continuato fino all’anno 1737 dal dottore fisico Giulio Cesare Benetti pure Carpigiano, secc.XVII-XVIII

(18)
Archivio Storico Comunale di Carpi, Archivio Guaitoli, n.168, Carlo Molinari, Breve notizia, o sia ragguaglio non solo della vita, ma di quanto occorse sotto il governo degl’Ill.mi e Rev.mi monsignori Arcipreti ordinarij di Carpi, loro patria promotioni dignità e fondatione overo origine di detta dignità, 1700, copia sec.XVIII.

(19)
Biblioteca Comunale di Correggio, Manoscritti, Sezione microfilm, Sebastiano Carletti, Cronaca [1641-1693], sec.XVII.

(20)
Gavioli F.
Memorie-storiche-civili religiose intorno alla Villa e Parrocchia di Villafranca Modenese.
Modena 1942
(21)
Grassetti N. e Grassetti F.
Memorie scritte dal sig. dott. Francesco, quondam sig. Nicolò Grassetti e dal sig. don Girolamo di lui figlio, di matrimoni, nascite, morti, impieghi et altri loro interessi e della famiglia Grassetti; et anche di altre cose succedute a loro tempi, in G.Bertuzzi, La cronaca della famiglia Grassetti, "Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria per le province modenesi", s.X, vol.7, pp.27-50.
Modena 1972
(22)
Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna, Manoscritti, B.80-91, Domenico Maria d’Andrea Galeati, Diario e memorie varie di Bologna dall’anno 1550 all’anno 1796, 12 voll., sec.XVIII.

(23)
Mezzavacca F.
De Terræmotu libellus in quo curiosa aperitur Terræmotus doctrina, & agitur de Terræmotu huius Anni 1672.
Bologna 1672
(24)
Santi V.
La storia nella «Secchia Rapita», in "Memorie della Regia Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Modena", s.III, vol.6 (1906), pp.87-468.
Modena 1906
Ferrari C.
Il prospetto orientale, in "Carpi: la Chiesa della Sagra", a cura del Comune di Carpi, pp.92-98.
Modena 1984
(25)
Hoff K.E.A. von
Chronik der Erdbeben und Vulcanausbrüche, erster Theil vom Jahre 3460 vor, bis 1759 unserer Zeitrechnung, in "Geschichte der durch Überlieferung nachgewiesenen natürlichen Veränderungen der Erdoberfläche", Theil 4.
Gotha 1840
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
Reginus
Notizie di terremoti sentiti in Reggio dall’anno 1223 in avanti, in "Il Crostolo. Almanacco istoriografico reggiano per l’anno 1880", pp.84-91.
Reggio Emilia 1880
Mercalli G.
Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).
Milano 1883
Sormani Moretti L.
La provincia di Verona. Monografia statistica, economica, amministrativa.
Firenze 1904
Bettoni P.
I terremoti della regione benacense, in "Bollettino bimensuale del Comitato direttivo della Società Meteorologica Italiana", s.III, vol.26 (1907), pp.29-34, 45-53, 64-67.
Torino 1907
Bettoni P.
Cronistoria sismica della regione benacense, in "Commentari dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti in Brescia per l’anno 1908", pp.260-299.
Brescia 1908
(26)
Ferrari G., Manenti E. e Postpischl D.
The Modena earthquake of June 20, 1671, in "Atlas of Isoseismal Maps of Italian Earthquakes", a cura di D.Postpischl, CNR-PFG, Quaderni de «La Ricerca Scientifica», n.114, vol.2A, p.162.
Roma 1985

In una lettera dei Conservatori della città al duca Francesco II (1) fu notato che i danni alla torre Mozza, che si inclinò di circa 80 cm, furono dovuti non tanto alla violenza del terremoto, quanto al fatto che essa era stata malcostruita.
Nella relazione di Fontana Casali sui danni riportati dal palazzo della Comunità (palazzo comunale), datata 10 agosto 1671, (2) è riportato che i merli che sormontavano il palazzo provocarono un ristagno d’acqua tale da indebolire le travature del tetto, le quali al momento del crollo della cima della torre dell’orologio risultarono, perciò, piuttosto fragili.

Note

(1)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Lettera dei Conservatori della città di Modena al duca Francesco II, Modena luglio 1671.

(2)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Relazione sopra la fabrica del Palazzo dell’Ill.ma Comunità di Modena redatta dall’architetto Giovanni Fontana Casali, Modena 10 agosto 1671.

Il terremoto colpì un’area compresa tra Modena e Reggio Emilia. Nel periodo considerato, quest’area faceva parte del Ducato estense di Modena, governato da Francesco II d’Este (1662-1694).

A Modena, vi furono 4 o 5 morti; varie altre persone rimasero ferite (1).
Per quanto riguarda i costi economici, le fonti reperite forniscono solo sporadiche indicazioni relative esclusivamente a spese sostenute dalle istituzioni civili.
Una nota sottoposta al Consiglio cittadino da parte di Giovanni Pietro Piazza, il capo mastro cui furono affidati i lavori del palazzo della Comunità (palazzo comunale), previde per tali lavori una spesa complessiva di 6.772 lire (2).
Nel dicembre del 1671 il governo di Modena pagò 138 lire e mezzo allo stesso Giovanni Pietro Piazza per aver eseguito i lavori relativi alla collocazione della campana nella torre dell’orologio (Santi 1906) (3).
A Nonantola furono spese 5 lire per ripulire il pozzo della casa del capitano di Ragione dalle macerie di un comignolo crollato (4).

Note

(1)
Archivio di Stato di Parma, Carteggio Farnesiano Estero (Modena), b.244, Lettera di Pellegrino Soperchi al Duca di Parma Ranuccio I Farnese, Modena 23 giugno 1671.

Archivio Storico Comunale di Modena, Registro dei morti, vol.12 (1671).

Archivio Storico Comunale di Modena, Memoriali dei Conservatori, vol.267 (1671), Verbale dell’adunanza del 20 giugno 1671.

(2)
Archivio Storico Comunale di Modena, Ex Actis Ill.mi Consilii Mutinae, n.89 (1671-1672), Relazione sopra la fabrica del Palazzo dell’Ill.ma Comunità di Modena redatta dall’architetto Giovanni Fontana Casali, Modena 10 agosto 1671.

(3)
Santi V.
La storia nella «Secchia Rapita», in "Memorie della Regia Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Modena", s.III, vol.6 (1906), pp.87-468.
Modena 1906
(4)
Archivio Storico Comunale di Nonantola, Partiti del Consiglio, 1671, Seduta del 21 agosto 1671.

Archivio Storico Comunale di Nonantola, Giornale di Cassa, vol.451, 1657-1677, Mandato di pagamento per lavori di restauro ad un comignolo, 21 agosto 1671.

Non si hanno informazioni circa i soccorsi alle persone.
A Modena nel pomeriggio del 20 giugno 1671 si adunò il consiglio dei Conservatori della città, che prese provvedimenti d’urgenza relativi al crollo della torre dell’orologio e del tetto del palazzo comunale. Il giorno successivo vi fu un’altra seduta in cui si stabilì l’immediato sgombero delle rovine dalla piazza principale e dalla via di S.Faustino (1).

Note

(1)
Archivio Storico Comunale di Modena, Memoriali dei Conservatori, vol.267 (1671), Verbale dell’adunanza del 20 giugno 1671.

La scossa avvenne il 20 giugno 1671 alle ore 10:00 GMT ca. (ore 14 e 1/4 della mattina secondo l’uso orario "all’italiana"); causò gravi danni a Modena e a Reggio Emilia e fu risentito in un’area più ampia che le fonti non permettono di individuare con precisione, ma che si estese comunque a nord fino a Verona e a est fino a Bologna. A Carpi, Correggio e Nonantola il terremoto fu avvertito fortemente, ma solo nel caso di Nonantola le fonti reperite permettono di stabilire con certezza che ci furono anche danni.