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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
21 03 166123:0044.73310.867b6.56.5400154.9ModeneseItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1661 03 21 23 00 -- 44.73 10.87 0.0 6.5 0 15 Modenese


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Nel "Catalogo parametrico dei terremoti italiani" (1999), che utilizza il catalogo parametrico Camassi e Stucchi (1997) e la base dati DOM (1997), questo terremoto è datato 1660, senza indicazione del mese e del giorno; è classificata una sola località: Modena.
Le informazioni degli attuali cataloghi in uso coincidono con quelle del precedente catalogo parametrico del PFG (1985), il quale a sua volta attingeva da Baratta (1901) (1). Quest’ultimo aveva utilizzato una sola fonte: Vedriani (1666-1667) (2). Sebbene questa storia di Modena sia stata scritta pochi anni dopo il terremoto, è povera di informazioni e imprecisa nella cronologia: riferisce infatti soltanto che nel 1660 a Modena ci fu un terremoto che causò la caduta di molti camini.
Le nuove fonti di informazione reperite, sconosciute alla tradizione sismologica italiana, provengono da testimonianze dirette e autorevoli, con precisi dettagli cronologici. Questo insieme di testi ha permesso non solo di ridatare il terremoto alla notte tra il 21 e il 22 marzo 1661, ma anche di classificare altre tre località. Le precise indicazioni orarie fornite dalle nuove fonti permettono inoltre di distinguere con sicurezza questo evento, localizzato nel modenese, dal più forte terremoto avvenuto circa 14 ore dopo, il giorno seguente, 22 marzo 1661, localizzato in Romagna.
Le nuove fonti individuate appartengono a tipologie diverse, sono indipendenti tra di loro e si confermano a vicenda: si tratta di fonti documentarie inedite, di fonti protogionalistiche e di cronache locali inedite, in gran parte risalenti alla seconda metà del XVII secolo.
Le fonti più importanti e precise furono scritte entro i primi tre giorni dopo il terremoto. Presso l’Archivio di Stato di Bologna, nei "Diari del Senato", è conservata una memoria, datata 22 marzo 1661, che attesta con precisione gli orari e gli effetti a Bologna dei due terremoti: quello del modenese della notte tra il 21 e 22 marzo e quello della Romagna del 22 marzo 1661. Questo documento riferisce inoltre anche alcuni effetti accaduti a Modena (3). Presso l’Archivio Storico Comunale di Modena (Memoriali dei Conservatori, vol.227 (1661), Verbali delle adunanze) (4) nel verbale del 24 marzo 1661 il sindaco riferiva del terremoto della notte del 21 marzo e dei lievi danni danni subiti dallo stesso palazzo comunale. Anche la gazzetta "Bologna" del 23 marzo riferiva con precisione delle due scosse a Bologna e degli effetti del primo terremoto a Modena (5). Di questa gazzetta, tra le più antiche stampate in Italia, si sono conservati solo sporadici numeri per il periodo dal 1645 al 1676, ma l’anno 1661 è l’unico per il quale si disponga di tutti i numeri.
Due "relazioni", opuscoli con resoconti di tipo protogiornalistico molto diffusi nel XVII e XVIII secolo, dedicate al forte terremoto della Romagna del 22 marzo 1661, accennano anche al terremoto modenese della notte precedente. La "Vera relatione..." (1661) (6) è la più precisa delle due, con notizie sui danni alle cose e alla persone. La "Relatione dello spaventoso Terremoto..." (1661) (7) contiene invece solo un fugace accenno al terremoto di Modena.
Le altre fonti di area modenese sono tre cronache manoscritte conservate alla Biblioteca Estense e Universitaria di Modena: la più ricca di particolari è la "Cronica" di C.Bosellini (che si conclude proprio all’anno 1661) il quale, dopo aver descritto in generale gli effetti del terremoto, riporta molte notizie sui danni subiti dagli edifici ecclesiastici. Queste ultime informazioni, tuttavia, risultano depennate dall’autore che si riprometteva probabilmente di dettagliarle meglio successivamente (Manoscritti San Carlo, 26 (X.1) (8). Precise informazioni sui danni al monastero di S.Pietro di Modena si desumono da un manoscritto del XVIII secolo di Mauro Alessandro Lazzarelli, che consultò documentazione inedita su quel convento, in particolare un "Memoriale" del 1661 con le disposizioni per le riparazioni dei danni (Manoscritti Italiani, 1001 (=alfa.R.8)) (9). Una anonima cronaca del XVII secolo, che copre l’arco cronologico 1466-1665, dopo aver fatto riferimento ai gravi danni del terremoto della Romagna, riferisce anche della caduta di molti comignoli e di danni alle case di Modena. Il contesto delle notizie di tale cronaca permette di ricondurre queste informazioni ai due terremoti del 21 e 22 marzo 1661 sebbene il testo presenti delle incertezze cronologiche: entrambe le notizie infatti sono riportate sotto la data 1660 [=1661] 13 luglio. Dal testo riguardante Modena, in verità non del tutto chiaro, si può ricavare l’impressione che anche il terremoto della Romagna potrebbe essere stato sentito, senza danni, nella stessa Modena (Manoscritti Italiani, 1735 (=H.10.33) (10).
Informazioni inedite sugli effetti del terremoto in area modenese e reggiana sono state reperite in documenti conservati presso l’Archivio del Seminario di Carpi (Archivio Tirelli, Oratorio e Compagnia di S.Bernardino da Siena, n.4, fasc.1), che riportano puntuali informazioni sui danni subiti dalla chiesa di S.Pietro (11), e presso la Biblioteca Comunale di Correggio (Manoscritti, Sezione microfilm), dove è conservata la "Cronaca" di Sebastiano Carletti, della seconda metà del XVII secolo, che attesta gli effetti dei due terremoti del 21 e 22 marzo 1661, chiaramente distinti in base alle indicazioni orarie (12).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Vedriani L.
Historia dell’antichissima città di Modena, 2 voll.
Modena 1666
(3)
Archivio di Stato di Bologna, Governo misto, Senato, Diari del Senato, reg.8 (1656-1671), Memoria sui terremoti del 21 e 22 marzo 1661.

(4)
Archivio di Stato di Bologna, Governo misto, Senato, Diari del Senato, reg.8 (1656-1671), Memoria sui terremoti del 21 e 22 marzo 1661.

(5)
Bologna, 1661.03.23.
Bologna 1661
(6)
Vera relatione del grandissimo Terremoto successo adì 22 Marzo 1661 nella Romagna, & nella Toscana. Con alcuni altri lochi circonvicini, dove si dà notizia di Terre abbissate, di case ruvinate, e di Fortezze spiantate.
Venezia 1661
(7)
Relatione dello spaventoso Terremoto, sentitosi li 22 Marzo 1661 in Romagna, dove distintamente si descrivono le particolarità delle Case ruinate, morti, e feriti, & altri danni da quello causati; diligentemente il tutto raccolto da persone, che furono presenti.
Forlì 1661
(8)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti San Carlo, 26 (X.1), C.Bosellini, Cronica dall’origine di Modena fino al 1660 [1661], sec.XVII.

(9)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1001 (=alfa.R.8), Mauro Alessandro Lazzarelli, Informazioni dell’Archivio del Monastero di S.Pietro di Modena, 7 voll., sec.XVIII.

(10)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1735 (=H.10.33), Cronaca di Modena dal 1466 al 1665, sec.XVII.

(11)
Archivio del Seminario di Carpi, Archivio Tirelli, Oratorio e Compagnia di S.Bernardino da Siena, n.4, fasc.1, copia sec.XX.

(12)
Biblioteca Comunale di Correggio, Manoscritti, Sezione microfilm, Sebastiano Carletti, Cronaca [1641-1693], sec.XVII.

Major earthquake effects

Il terremoto avvenne nella notte tra il 21 e il 22 marzo, circa alle ore 23:00 GMT (le ore 5 in orario "all’italiana"). Le località più colpite furono Modena e Carpi. Nella prima città si fessurarono molte abitazioni e crollarono quasi tutti i camini; numerosi edifici ecclesiastici subirono danni e lesioni alle volte; crollarono dei "torresini", caddero degli ornamenti dalle parti sommitali. Alcune persone morirono per lo spavento. A Carpi subì danni rilevanti una chiesa, che divenne pericolante. Il terremoto fu sentito a Correggio e a Bologna.

Sequence of the earthquake

Il terremoto avvenne nella notte tra il 21 e il 22 marzo, circa alle ore 23:00 GMT (le ore 5 in orario "all’italiana"): gli effetti maggiori si ebbero a Modena e Carpi; la scossa fu sentita a Bologna e Correggio; in quest’ultima località furono sentite due scosse. Non si hanno notizie di repliche.

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Archivio del Seminario di Carpi, Archivio Tirelli, Oratorio e Compagnia di S.Bernardino da Siena, n.4, fasc.1, copia sec.XX.Indirect source0020
*Archivio di Stato di Bologna, Governo misto, Senato, Diari del Senato, reg.8 (1656-1671), Memoria sui terremoti del 21 e 22 marzo 1661.Direct source1661
*Archivio Storico Comunale di Modena, Memoriali dei Conservatori, vol.227 (1661), Verbali delle adunanze.Direct source1661
Baratta M.I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).Catalogue1901Torino
*Biblioteca Comunale di Correggio, Manoscritti, Sezione microfilm, Sebastiano Carletti, Cronaca [1641-1693], sec.XVII.Direct source0017
*Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1001 (=alfa.R.8), Mauro Alessandro Lazzarelli, Informazioni dell’Archivio del Monastero di S.Pietro di Modena, 7 voll., sec.XVIII.Indirect source0018
*Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1735 (=H.10.33), Cronaca di Modena dal 1466 al 1665, sec.XVII.Direct source0017
*Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti San Carlo, 26 (X.1), C.Bosellini, Cronica dall’origine di Modena fino al 1660 [1661], sec.XVII.Direct source0017
*Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Sorbelli, 1568, Andrea Todesco, Estratto delle cose spettanti alla città di Modena, o sieno ricordi di messer Andrea Todesco, e suo continuatore, sec.XVIII.Indirect source0018
*Bologna, 1661.03.23.Indirect source1661Bologna
Milne J.Catalogue of destructive earthquakes, in "Report of the Eighty-first meeting of the British Association for the Advancement of Science", Portsmouth 31 agosto-7 settembre 1911, pp.649-740.Catalogue1912London
Ragona D.Catalogo dei terremoti, avvenuti in Modena e adiacenze, di cui si conserva memoria, in "Annali dell’Ufficio Centrale Meteorologico e Geodinamico Italiano", s.II, vol.8, parte 4 (1886), pp.175-176.Catalogue1888Roma
*Relatione dello spaventoso Terremoto, sentitosi li 22 Marzo 1661 in Romagna, dove distintamente si descrivono le particolarità delle Case ruinate, morti, e feriti, & altri danni da quello causati; diligentemente il tutto raccolto da persone, che furono presenti.Indirect source1661Forlì
Vedriani L.Historia dell’antichissima città di Modena, 2 voll.Historiographical study1666Modena
*Vera relatione del grandissimo Terremoto successo adì 22 Marzo 1661 nella Romagna, & nella Toscana. Con alcuni altri lochi circonvicini, dove si dà notizia di Terre abbissate, di case ruvinate, e di Fortezze spiantate.Indirect source1661Venezia

Felt Localities (4)

Locality Province Lat Lon Intensity
CarpiMO44.783910.8847VI-VII

Il terremoto danneggiò la volta situata sopra l’altare di S.Pietro; la volta della navata centrale subì una grave crepatura tale da rendere pericolante l’edificio (1).

(1)
Archivio del Seminario di Carpi, Archivio Tirelli, Oratorio e Compagnia di S.Bernardino da Siena, n.4, fasc.1, copia sec.XX.
0020

ModenaMO44.646910.9253VI-VII

Il terremoto causò l’apertura di fessure nelle pareti di un gran numero di abitazioni (1) e il crollo di gran parte dei comignoli, in particolare di molti di quelli del palazzo comunale; due merli, cadendo, danneggiarono il tetto di un edificio sottostante ("la Confortizia") (2).
Furono danneggiati inoltre i seguenti edifici ecclesiastici: il dormitorio del monastero di S.Pietro, che fu lesionato nelle volte (3); la chiesa di Sant’Agata (con danni non precisati); la chiesa di S.Giovanni (con danni non precisati) (4); il Duomo, con lesioni alle volte; la chiesa S.Barnaba, con lesioni alle volte; il campanile di S.Domenico, in cui crollarono dei "torresini"; la chiesa di S.Francesco, con lesioni alle volte; la chiesa di S.Pietro, con lesioni alle volte; la chiesa del Voto, dalla cui facciata cadde una palla di marmo e rotolò lungo la via sottostante (5).
Ì segnalata la morte di un numero imprecisato di persone per lo spavento (6).

(1)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1735 (=H.10.33), Cronaca di Modena dal 1466 al 1665, sec.XVII.
0017
(2)
Archivio Storico Comunale di Modena, Memoriali dei Conservatori, vol.227 (1661), Verbali delle adunanze.
1661
(3)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti Italiani, 1001 (=alfa.R.8), Mauro Alessandro Lazzarelli, Informazioni dell’Archivio del Monastero di S.Pietro di Modena, 7 voll., sec.XVIII.
0018
(4)
Archivio di Stato di Bologna, Governo misto, Senato, Diari del Senato, reg.8 (1656-1671), Memoria sui terremoti del 21 e 22 marzo 1661.
1661
(5)
Biblioteca Estense e Universitaria di Modena, Manoscritti San Carlo, 26 (X.1), C.Bosellini, Cronica dall’origine di Modena fino al 1660 [1661], sec.XVII.
0017
(6)
Vera relatione del grandissimo Terremoto successo adì 22 Marzo 1661 nella Romagna, & nella Toscana. Con alcuni altri lochi circonvicini, dove si dà notizia di Terre abbissate, di case ruvinate, e di Fortezze spiantate.
Venezia 1661

CorreggioRE44.771110.7789V

Furono avvertite due scosse di terremoto; non sono riportate altre informazioni sugli effetti, la durata o l’intervallo di tempo tra le due scosse (1).

(1)
Biblioteca Comunale di Correggio, Manoscritti, Sezione microfilm, Sebastiano Carletti, Cronaca [1641-1693], sec.XVII.
0017

BolognaBO44.497811.3397IV

Fu sentito un terremoto che non causò danni; la scossa fu di intensità assai meno violenta rispetto al terremoto che circa 14 ore dopo, il 22 marzo 1661, colpì di nuovo la città causando lievi danni (1).

(1)
Archivio di Stato di Bologna, Governo misto, Senato, Diari del Senato, reg.8 (1656-1671), Memoria sui terremoti del 21 e 22 marzo 1661.
1661
Bologna, 1661.03.23.
Bologna 1661