The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1545 06 09 15 45 -- 44.47 9.83 0.0 7.5 0 31 Valle del Taro


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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
CFT 1545 06 09 15:45 44.55 9.82 7.5 7.5 8 32 Valle del Taro
PFG 1545 06 09 19:- 44.47 9.78 8.0 - - - Borgo Val di Taro


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

È stata revisionata la bibliografia del Catalogo PFG (1985) ed è stata svolta una ricerca bibliografica e archivistica. Riferimento bibliografico del Catalogo per questo evento è Baratta (1901) (1), la cui fonte è il catalogo dei terremoti parmensi raccolto da Benassi (1899) (2). Benassi, a sua volta, utilizzò tre manoscritti conservati presso la Biblioteca Palatina di Parma: si tratta di due opere dell’abate settecentesco Paolo Luigi Gozzi, entrambe intitolate "Storia di Parma": una di esse è in tre volumi e copre il periodo dalle origini della città al 1742 (3); l’altra è in due volumi e abbraccia l’arco di tempo dal 300 al 1778 (4). Il terzo manoscritto rappresenta l’unica fonte che descrive il terremoto: si tratta della coeva "Cronaca anonima dal 1543 al 1557" (5), cui, quasi sicuramente, si rifece Gozzi per la sua narrazione. Questa cronaca, mutila nella sua parte iniziale e finale, è stata pubblicata in due diverse edizioni. L’autore del manoscritto è stato identificato in Giorgio Franchi di Berceto, un testimone oculare degli eventi narrati. Nell’edizione a cura di G.Bertozzi (1976) (6) la cronaca è stata intitolata "Poveri homini. Cronaca parmense del sec. XVI. 1543/1557"; mentre in quella a cura di G.Petrolini (1980) (7), le è stato assegnato il titolo di "Nove. Diario di un paese dell’Appennino (1544-1557)". Entrambe le edizioni riportano il testo originale in volgare e una traduzione in italiano corrente.
Il confronto fra le due edizioni della cronaca di Giorgio Franchi e le informazioni riportate dalla tradizione dei cataloghi sismici ha evidenziato alcune imprecisioni e distorsioni delle notizie riguardanti questo terremoto, in parte dovute ad una errata lettura del manoscritto originale. Baratta (1901) scrisse che il terremoto a Parma sembrava avesse causato "pochissimi danni", ma Benassi (1899), unica opera citata da Baratta, non riporta informazioni sulla città, in quanto la cronaca di Franchi si limitava a citare solo il Parmense. Per Pontremoli, Baratta, oltre a riportare il crollo di metà della volta della Chiesa dell’Annunziata, danno che già Franchi aveva ricordato, attribuì anche altri "notevoli danni" non altrimenti documentati. Sempre secondo Baratta, vicino a Pontremoli sarebbe scaturita una sorgente e si sarebbe spaccato il monte detto "Groppo di Gori": si tratta in realtà della manipolazione e distorsione di informazioni riportate da Benassi sulla scorta di Gozzi. Infatti, nel manoscritto originale di Franchi non si fa cenno a una sorgente, ma a una "lama", termine interpretato dagli editori come "frana", che interessò però Borgo Val di Taro e non Pontremoli; inoltre, il monte Groppo di Goro si trova nelle vicinanze di Pontolo e non di Pontremoli. Nella trascrizione del testo di Franchi, riportata da Benassi (1899), il toponimo "Bercetto" [Berceto] è erroneamente indicato come "al tutto" mentre "Pontollo" [Pontolo] come "portollo".
Per migliorare lo stato delle conoscenze è stata condotta una ricerca archivistica. Presso l’Archivio di Stato di Massa, sezione di Pontremoli, sono stati consultati con esito negativo gli "Atti del Consiglio Comunale" (8), gli "Atti notarili" di alcuni notai che rogavano nel 1545 (9) e alcune cronache inedite riguardanti le città di Massa (10) e di Camaiore (11). Presso la Biblioteca Statale di Lucca è stata consultata, sempre con esito negativo, la storia locale manoscritta di C.F.Pardi (cod.3393, sec.XVIII) (12), riguardante quella città. Ha dato esito negativo lo spoglio di altre cronache coeve riguardanti Pontremoli (Ferrari ed. 1980; Villani ed. 1980) (13), Massa (Anniboni ed. 1882; Venturi ed. 1882) (14), Firenze (Lapini ed. 1900) (15) e Modena (Todesco ed. 1979; Panini ed. 1978; Tassoni ed. 1888) (16).

Note

(1)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(2)
Benassi P.
Materiali per la storia dei fenomeni sismici della regione parmense.
Parma 1899
(3)
Biblioteca Palatina di Parma, Manoscritti Parmensi, 1261-1263, Paolo Luigi Gozzi, Storia di Parma (origini-1742), 3 voll., sec.XVIII.

(4)
Biblioteca Palatina di Parma, Manoscritti Parmensi, 421-422, Paolo Luigi Gozzi, Storia di Parma (300-1778), 2 voll., sec.XVIII.

(5)
Biblioteca Palatina di Parma, Manoscritti Parmensi, 1184, Cronaca anonima dal 1543 al 1557, sec.XVI.

(6)
Franchi Giorgio
Poveri homini. Cronaca parmense del sec.XVI 1543/1557, ed. G.Bertozzi.
Roma 1976
(7)
Franchi Giorgio
Nove. Diario di un paese dell’Appennino (1544-1557), ed. G.Petrolini.
Parma 1980
(8)
Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Atti del Consiglio Comunale di Pontremoli, sec.XVI.

(9)
Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Girolamo Belmesseri.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Pietro Paolo Camisani.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Giovanni Paolo Ferrari.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, aa.1535-1537, Atti del notaio Giovanni Paolo Ferrari, Ricordi domestici e storici di Pontremoli dal 19 aprile 1534 al 17 agosto 1575.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Giovanni Matteo Uggeri.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Giovanni Battista Villani.

Archivio di Stato di Massa, Sezione di Pontremoli, Archivi notarili, a.1545, Atti del notaio Giovanni Rolando Villani.

(10)
Archivio di Stato di Massa, Manoscritti, n.3, T.Anniboni, Cronaca di Massa, secc.XV-XVI.

Archivio di Stato di Massa, Manoscritti, n.35, O.Rocca, Memorie del mondo e in specie dello Stato di Massa e Carrara dal 1481 al 1738, sec.XVIII.

Archivio di Stato di Massa, Manoscritti, n.112, G.Venturini, Cronaca di Massa, secc.XV-XVI.

(11)
Archivio di Stato di Massa, Manoscritti, n.7, F.Chiappa, Storia di Camaiore e sua Origine. Ricavata da diversi antichi manoscritti, fino al 1725, 1812.

(12)
Biblioteca Statale di Lucca, cod.3393, C.F.Pardi, Storie di Lucca [dalle origini al 1559], sec.XVIII.

(13)
Ferrari G.P.
Note di cronaca pontremolese, in "Cronache Pontremolesi del cinquecento", ed. N.Zucchi Castellini, Deputazione di Storia Patria per le Provincie Parmensi, Fonti e Studi, s.I, vol.10.
Parma 1980
Villani G.R.
Annali di Pontremoli, in "Cronache Pontremolesi del cinquecento", ed. N.Zucchi Castellini, Deputazione di Storia Patria per le Provincie Parmensi, Fonti e Studi, s.I, vol.10.
Parma 1980
(14)
Anniboni T.
Raccordi di M.Tomaso Anniboni di Aiola [1481-1553], in "Cronache di Massa di Lunigiana", ed. G.Sforza.
Lucca 1882
Venturi G.
Libro di Guaspar Venturi incominciato l’anno 1540 [1477-1599], in "Cronache di Massa di Lunigiana", ed. G.Sforza.
Lucca 1882
(15)
Lapini A.
Diario fiorentino dal 252 al 1596.
Firenze 1900
(16)
Todesco A.
Annali della Città di Modena (1501-1547), a cura di R.Bussi e R.Montagnani.
Modena 1979
Panini F.
Cronica della città di Modena, a cura di R.Bussi e R.Montagnani.
Modena 1978
Tassoni Alessandro
Cronaca modenese, in Cronache modenesi di Alessandro Tassoni di Giovanni da Bazzano e di Bonifacio da Morano, "Monumenti di Storia Patria delle provincie modenesi", serie delle Cronache, tomo 15.
Modena 1888

Gian Luigi Fieschi (1522-1547), a quel tempo signore di Borgo Val di Taro, che si trovava nella rocca della città, fu costretto a trasferirsi in aperta campagna per 15 giorni, e così fecero molti degli abitanti del luogo finché cessarono le scosse (1).

Note

(1)
Franchi Giorgio
Nove. Diario di un paese dell’Appennino (1544-1557), ed. G.Petrolini.
Parma 1980
Franchi Giorgio
Poveri homini. Cronaca parmense del sec.XVI 1543/1557, ed. G.Bertozzi.
Roma 1976

La scossa avvenne il 9 giugno 1545 alle ore 15:45 GMT ca. (ore 20 in orario "all’italiana") e colpì un’area limitata dell’alta valle del fiume Taro compresa tra le attuali province di Parma e di Massa. Le località più colpite furono Borgo Val di Taro, dove 10 case furono distrutte e in molte altre caddero i tetti, e Pontolo, dove crollarono 3 case. A Pontremoli crollò metà della navata di una chiesa; a Tiedoli un’abitazione subì gravissimi danni e fu spaccata in due parti. La scossa fu avvertita nel parmense e in parte del piacentino.

A Borgo Val di Taro la scossa causò una "lama", termine interpretato come equivalente di "frana"; sul versante settentrionale del monte Molinatico, a circa 2 km a sud-est di Pontolo, si aprì una grandissima spaccatura; a Tiedoli sprofondò una vigna.

La scossa principale avvenne il 9 giugno 1545 dopo le ore 15:45 GMT (le ore 20 secondo il computo "all’italiana"); le scosse si protrassero per 15 giorni (1).

Note

(1)
Franchi Giorgio
Nove. Diario di un paese dell’Appennino (1544-1557), ed. G.Petrolini.
Parma 1980
Franchi Giorgio
Poveri homini. Cronaca parmense del sec.XVI 1543/1557, ed. G.Bertozzi.
Roma 1976