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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
07 02 148122:4544.71710.633b55200184.3Emilia centraleItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1481 02 07 22 45 -- 44.72 10.63 0.0 5.0 0 18 Emilia centrale
1481 02 06 21 15 -- 43.93 10.35 0.0 5.5 0 18 Toscana settentrionale
1481 02 07 06 20 -- 43.85 10.50 0.0 5.5 0 18 Lucca


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Questi terremoti non sono elencati nei cataloghi sismici in uso benché siano noti da tempo alla tradizione sismologica italiana a partire da Perrey (1848) (1) sono riportati infatti da Mallet (1853-1855) (2), Mercalli (1883) (3), Benassi (1899) (4) e infine in Baratta (1901) (5) che è il riferimento bibliografico utilizzato nel Catalogo PFG (1985), che elenca una sola scossa, datata 7 febbraio 1481, con intensità epicentrale di grado VII localizzata a Cavriago.
Nel "Catalogo dei Forti Terremoti in Italia" (Boschi et al. 1995, 1997, 2000), questi terremoti erano stati considerati come eventi che precedettero il più noto terremoto del 7 maggio 1481, che colpì la Lunigiana. Secondo Guidoboni e Comastri (2005) (6), da cui è tratta questa scheda, sono invece eventi indipendenti.
Le conoscenze sui terremoti del 6-7 febbraio 1481 derivano da sei fonti coeve: quattro riguardano l’area toscana, due l’area emiliana.
La prima è una lettera del capitano fiorentino Bartolomeo Pucci inviata il 10 maggio 1481 agli "Otto di Pratica", magistratura della repubblica fiorentina istituita nel 1480, cui era affidata, tra le altre cose, la sorveglianza delle fortezze. La lettera descrive gli effetti del terremoto del 7 maggio 1481 in Lunigiana e accenna di sfuggita alla sequenza di scosse sentite a Fivizzano a partire dal 6 febbraio. L’originale della lettera è conservato all’Archivio di Stato di Firenze (Otto di Pratica, Carteggi, Responsive, filza 1) (7); una versione a stampa è stata pubblicata in Sforza (1913) (8).
La seconda fonte è riportata nel catalogo di Guidi (1915, p.25) (9) che trae le notizie dal "Diario" di Ruberto dal Portico, un autore coevo residente a Lucca.
La terza fonte è l’"Opus de temporibus suis" (1448-1482) del pisano Mattia Palmieri, edita nel primo volume di continuazione dei "Rerum Italicarum Scriptores" (a cura di Tartini) (10). Questo autore, morto a Roma nel 1483, va distinto dal quasi omonimo fiorentino Matteo Palmieri, morto a Firenze nel 1474. Mattia Palmieri non riporta il giorno in cui avvennero i terremoti. Tuttavia la vicinanza geografica di Pisa e Lucca e il fatto che sappiamo dal "Diario" di Ruberto dal Portico che Lucca stessa era stata colpita dai terremoti della notte del 6 e del mattino del 7 febbraio, inducono ragionevolmente a ritenere che anche Pisa sia stata colpita dagli stessi fenomeni sismici del 6-7 febbraio.
La quarta fonte è il "Diario fiorentino" dello speziale Luca Landucci, fonte coeva e testimone diretto degli eventi (11).
Le ultime due fonti trattano degli effetti in area emiliana: si tratta della "Cronica gestorum in partibus Lombardie et reliquis Italiae", una anonima cronaca locale di Parma della fine del XV secolo (12) e della "Cronaca Modenese" di Jacopino de’ Bianchi detto de’ Lancellotti, speziale modenese, autore coevo e testimone diretto degli eventi (13).
Limitatamente all’area emiliana, i terremoti del febbraio 1481 sono conosciuti dalla tradizione storiografica parmense e modenese: sono infatti citati in Pezzana (1837-1859) (14) per la città di Parma e in Vedriani (1666-1667) (15), e Dondi (1896) (16) per la città di Modena.

Note

(1)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(2)
Mallet R.
Third Report on the Facts of Earthquake Phaenomena (Catalogue of recorded Earthquakes from 1606 B.C. to A.D. 1850), in "Report of the British Association for the Advancement of Science", a.1852, pp.1-176; a.1853, pp.117-212; a.1854, pp.1-326.
London 1853
(3)
Mercalli G.
Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).
Milano 1883
(4)
Benassi P.
Materiali per la storia dei fenomeni sismici della regione parmense.
Parma 1899
(5)
Baratta M.
I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(6)
Guidoboni E. e Comastri A.
Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.
Roma-Bologna 2005
(7)
Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Carteggi, Responsive, filza 1, Lettera del capitano Bartolomeo Pucci agli Otto di Pratica di Firenze, Fivizzano 10 maggio 1481.

(8)
Sforza G.
Terremoto in Lunigiana, in "Giornale Storico della Lunigiana", a.5, fasc.1, p.53.
La Spezia 1913
(9)
Guidi P.
I terremoti lucchesi (anni 1112-1915), Pubblicazioni dell’Osservatorio Ximeniano dei PP. Scolopi, n.120.
Lucca 1915
(10)
Palmieri Mattia
Opus de temporibus suis [1449-1482], in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. G.M.Tartini, tomo 1, coll.237-277.
Firenze 1748
(11)
Landucci Luca
Diario fiorentino dal 1450 al 1516 continuato da un anonimo fino al 1542, ed. I.Del Badia.
Firenze 1883
(12)
Cronica gestorum in partibus Lombardie et reliquis Italiae [1476-1482], ed. G.Bonazzi, in "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 22, parte 3.
Città di Castello 1904
(13)
De’ Bianchi Jacopino detto de’ Lancellotti
Cronaca Modenese, in "Monumenti di Storia Patria delle Provincie Modenesi", Cronache, tomo 1, 2 voll.
Parma 1861
(14)
Pezzana A.
Storia della città di Parma, dal 1346 al 1500, 5 tomi.
Parma 1837
(15)
Vedriani L.
Historia dell’antichissima città di Modena, 2 voll.
Modena 1666
(16)
Dondi A.
Notizie storiche ed artistiche del Duomo di Modena.
Modena 1896

Major earthquake effects

Il 6 e 7 febbraio 1481, una sequenza di terremoti colpì la Toscana settentrionale e l’Emilia centrale.
Il 6 febbraio 1481, alle 21:15 GMT (la quarta ora, in orario "all’italiana"), a Lucca ci fu un terremoto definito "grandissimo" – di cui non sono specificati gli effetti – seguito da altri due leggeri ("piccoli"), seguito all’alba del giorno successivo, 7 febbraio, da una nuova scossa ancora più forte della precedente (ma anche in questo caso non sono descritti effetti specifici). A Pisa i terremoti del febbraio 1481 – definiti come "insoliti" – causarono grande spavento agli abitanti della città. A Fivizzano, a partire dal 6 febbraio, furono sentiti molti terremoti – di cui non sono specificati gli effetti – fino al terremoto distruttivo del 7 maggio dello stesso anno. A Firenze il terremoto delle 21:45 GMT (le 4 e mezza in orario "all’italiana") dello stesso 6 febbraio fu piuttosto leggero ("non... molto grande").
Per completare il quadro delle informazioni sulle scosse del febbraio 1481 va precisato che sono state reperite notizie riguardanti anche il versante emiliano. A Parma sono attestate tre scosse che non causarono danni; l’evento sismico è definito "grande" ("magnus"), ma la fonte esclude esplicitamente dei danni. A Modena suonarono da sole le campane della torre della cattedrale e quelle del palazzo comunale.
In queste due ultime città i terremoti avvennero nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 1481, precisamente tra le ore 22:15 e le 23:15 GMT (quinta e sesta ora secondo l’uso orario "all’italiana") del 7 febbraio. Se considerata alla lettera, la cronologia di questo evento in area emiliana sembrerebbe distinta da quella del terremoto avvenuto in Toscana nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 1481, e come tale è stato considerato nella stesura del piano quotato delle intensità. Tuttavia, la parziale congruenza delle indicazioni orarie tra le scosse datate dalle fonti tra le notti del 6-7 e del 7-8 febbraio 1481 sembra suggerire l’ipotesi che le scosse sentite in Emilia potrebbero essere correlate con quelle avvenute in Toscana.

Sequence of the earthquake

Il 6 e 7 febbraio 1481, una sequenza di terremoti colpì la Toscana settentrionale e l’Emilia centrale.
Il 6 febbraio 1481, alle 21:15 GMT a Lucca e a Pisa un forte terremoto causò grande spavento; fu avvertito a Fivizzano e Firenze dove fu piuttosto leggero.
Il 7 febbraio 1481, alle 6:20 GMT a Lucca ci fu una nuova scossa ancora più forte della precedente.
Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 1481, precisamente tra le ore 22:15 e le 23:15 GMT del 7 febbraio a a Parma ci furono tre scosse che non causarono danni; a Modena suonarono da sole le campane della torre della cattedrale e quelle del palazzo comunale.

Full Chronology Of The Earthquake Sequence

Il 6 e 7 febbraio 1481, una sequenza di terremoti colpì la Toscana settentrionale e l’Emilia centrale.
Il 6 febbraio 1481, alle 21:15 GMT (la quarta ora, in orario "all’italiana"), a Lucca ci fu un terremoto definito "grandissimo" – di cui non sono specificati gli effetti – seguito da altri due leggeri ("piccoli") (1). A questo terremoto si riferiscono probabilmente le informazioni riguardanti Pisa che attestano terremoti definiti "insoliti", nel mese di febbraio 1481, che causarono grande spavento agli abitanti della città; manca però l’indicazione del giorno (o dei giorni) nel quale avvennero i terremoti (2). A Fivizzano a partire dal 6 febbraio 1481 furono sentiti molti terremoti – di cui non sono specificati gli effetti – fino al terremoto distruttivo del 7 maggio dello stesso anno (3). A Firenze il terremoto dello stesso 6 febbraio fu piuttosto leggero ("non... molto grande") (4). La differenza di orario di circa mezz’ora (le 4 e mezza in orario "all’italiana", corrispondenti alle 21:45 GMT), rispetto a Lucca è poco significativa.
Il 7 febbraio 1481, alle 6:20 GMT a Lucca ci fu una nuova scossa ancora più forte della precedente (5).
Nella notte tra il 7 e l’8 febbraio 1481, precisamente tra le ore 22:15 e le 23:15 GMT del 7 febbraio a Parma ci furono tre scosse che non causarono danni; l’evento sismico è definito "grande" ("magnus"), ma sono esclusi esplicitamente dei danni (6); a Modena suonarono da sole le campane della torre della cattedrale e quelle del palazzo comunale (7).
Se considerata alla lettera, la cronologia di questo evento in area emiliana sembrerebbe distinta da quella del terremoto avvenuto in Toscana nella notte tra il 6 e il 7 febbraio 1481, e come tale è stato considerato nella stesura del piano quotato delle intensità. Tuttavia, la parziale congruenza delle indicazioni orarie tra le scosse datate dalle fonti tra le notti del 6-7 e del 7-8 febbraio 1481 sembra suggerire l’ipotesi che le scosse sentite in Emilia potrebbero essere correlate con quelle avvenute in Toscana.

Note

(1)
Guidi P.
I terremoti lucchesi (anni 1112-1915), Pubblicazioni dell’Osservatorio Ximeniano dei PP. Scolopi, n.120.
Lucca 1915
(2)
Palmieri Mattia
Opus de temporibus suis [1449-1482], in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. G.M.Tartini, tomo 1, coll.237-277.
Firenze 1748
(3)
Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Carteggi, Responsive, filza 1, Lettera del capitano Bartolomeo Pucci agli Otto di Pratica di Firenze, Fivizzano 10 maggio 1481.

(4)
Landucci Luca
Diario fiorentino dal 1450 al 1516 continuato da un anonimo fino al 1542, ed. I.Del Badia.
Firenze 1883
(5)
Guidi P.
I terremoti lucchesi (anni 1112-1915), Pubblicazioni dell’Osservatorio Ximeniano dei PP. Scolopi, n.120.
Lucca 1915
(6)
Cronica gestorum in partibus Lombardie et reliquis Italiae [1476-1482], ed. G.Bonazzi, in "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 22, parte 3.
Città di Castello 1904
(7)
De’ Bianchi Jacopino detto de’ Lancellotti
Cronaca Modenese, in "Monumenti di Storia Patria delle Provincie Modenesi", Cronache, tomo 1, 2 voll.
Parma 1861

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Carteggi, Responsive, filza 1, Lettera del capitano Bartolomeo Pucci agli Otto di Pratica di Firenze, Fivizzano 10 maggio 1481.Direct source1481
Baratta M.I terremoti d’Italia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).Catalogue1901Torino
Benassi P.Materiali per la storia dei fenomeni sismici della regione parmense.Catalogue1899Parma
Carrozzo M.T., De Visintini G., Giorgetti F. e Iaccarino E.General Catalogue of Italian Earthquakes, CNEN, RT/PROT(73)12.Catalogue1973Roma
*Cronica gestorum in partibus Lombardie et reliquis Italiae [1476-1482], ed. G.Bonazzi, in "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 22, parte 3.Direct source1904Città di Castello
De’ Bianchi Jacopino detto de’ LancellottiCronaca Modenese, in "Monumenti di Storia Patria delle Provincie Modenesi", Cronache, tomo 1, 2 voll.Direct source1861Parma
Dondi A.Notizie storiche ed artistiche del Duomo di Modena.Historiographical study1896Modena
Giorgetti F. e Iaccarino E.Italian earthquake catalogue from the beginning of the Christian age up to 1968, Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, contributo n.201 bis.Catalogue1971Trieste
Guidi P.I terremoti lucchesi (anni 1112-1915), Pubblicazioni dell’Osservatorio Ximeniano dei PP. Scolopi, n.120.Catalogue1915Lucca
Guidoboni E. e Comastri A.Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.Catalogue-source2005Roma-Bologna
Landucci LucaDiario fiorentino dal 1450 al 1516 continuato da un anonimo fino al 1542, ed. I.Del Badia.Direct source1883Firenze
Mallet R.Third Report on the Facts of Earthquake Phaenomena (Catalogue of recorded Earthquakes from 1606 B.C. to A.D. 1850), in "Report of the British Association for the Advancement of Science", a.1852, pp.1-176; a.1853, pp.117-212; a.1854, pp.1-326.Catalogue1853London
Mercalli G.Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).Catalogue1883Milano
Palmieri MattiaOpus de temporibus suis [1449-1482], in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. G.M.Tartini, tomo 1, coll.237-277.Direct source1748Firenze
Perrey A.Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de l’Académie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).Catalogue1848Bruxelles
Pezzana A.Storia della città di Parma, dal 1346 al 1500, 5 tomi.Historiographical study1837Parma
Sforza G.Terremoto in Lunigiana, in "Giornale Storico della Lunigiana", a.5, fasc.1, p.53.Historiographical study1913La Spezia
Vedriani L.Historia dell’antichissima città di Modena, 2 voll.Historiographical study1666Modena

Felt Localities (2)

Locality Province Lat Lon Intensity
ModenaMO44.646910.9253V

Il 7 febbraio 1481, alle ore 23:15 GMT (la sesta ora secondo l’uso orario "all’italiana") a causa del terremoto suonarono da sole le campane della torre della cattedrale e quelle del palazzo comunale (1).

(1)
De’ Bianchi Jacopino detto de’ Lancellotti
Cronaca Modenese, in "Monumenti di Storia Patria delle Provincie Modenesi", Cronache, tomo 1, 2 voll.
Parma 1861

ParmaPR44.800610.3286V

Il 7 febbraio 1481 alle ore 22:15 GMT (ora quinta secondo l’uso orario "all’italiana") furono sentite tre scosse che non causarono danni; l’evento sismico è definito "grande" ("magnus"), ma sono esclusi esplicitamente effetti di danno (1).

(1)
Cronica gestorum in partibus Lombardie et reliquis Italiae [1476-1482], ed. G.Bonazzi, in "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 22, parte 3.
Città di Castello 1904