The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading
Date | Time | Lat | Lon | Rel | Io | Imax | Sites | Nref | Me | Rme | Location | Country |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
15 01 1466 | 02:25 | 40.767 | 15.333 | b | 8.5 | 8.5 | 31 | 0038 | 6.1 | Irpinia | Italy |
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Space-time parameters
Previous catalogues and reasons of the corrections
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -
PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING
State of earthquakes review
Successivamente a Bonito, è riportato nei cataloghi di Perrey (1848) (3) e Capocci (1861) (4). Questi autori utilizzarono ununica fonte, gli "Annales" dei Raimo (ed. 1733) (5), secondo cui il terremoto aveva colpito la provincia di Principato Citra (in particolare i paesi di Buccino, Pescopagano e Conza) ed era stato sentito senza danni a Napoli. Levento fu successivamente segnalato nel catalogo di Mercalli (1883) (6) che riprese i dati riportati da Capocci (1861).
Baratta (1901) (7), oltre alla fonte già nota, utilizzò una lettera di Ippolita Sforza alla madre Bianca Maria Visconti, scritta da Napoli il 15 gennaio 1466, pubblicata da Motta (1887) (8). Tale fonte, alle notizie già note, aggiungeva il risentimento del terremoto a Capua. Come tutti gli autori precedenti, Baratta datò il terremoto al 14 gennaio 1466, alle ore 9 della notte in uso orario "allitaliana".
Il catalogo descrittivo di Baratta (1901) è il riferimento bibliografico di tutti i cataloghi parametrici compilati nella seconda metà del Novecento. Giorgetti e Iaccarino (1971) (9) datano il terremoto al 14 gennaio 1466, senza indicazione dellora, e lo localizzano a Buccino (in provincia di Salerno) con stima dellintensità epicentrale di VI grado MSK. Anche Carrozzo et al. (1973) (10) datano levento al 14 gennaio 1466 e indicano le ore 01, convertendo in GMT lorario "allitaliana" senza però ridatare il terremoto al 15 gennaio; lintensità epicentrale è stimata di VI grado MSK, senza una precisa localizzazione.
Il Catalogo PFG (1985), infine, ripete la datazione del 14 gennaio e riporta lorario delle ore 21 (senza conversione oraria al GMT); lintensità epicentrale è indicata di VII grado MCS e come località epicentrale è indicata Buccino.
Nel 1996 Figliuolo e Marturano (11) hanno pubblicato uno studio monografico su questo evento, utilizzando i testi citati da Baratta integrati da varie altre fonti coeve, tra cui diversi documenti inediti conservati presso lArchivio di Stato di Milano e lArchivio di Stato di Mantova. In tale studio, tuttavia, non sono state elaborate le stime dintensità per le località colpite né, di conseguenza, rivisti i parametri relativi al terremoto.
Come già detto, questo evento non compare più nei cataloghi italiani in uso. Manca nel CFTI (1995-2000) perché la precedente stima di intensità epicentrale (VII grado MCS) era inferiore alla soglia di questo catalogo per larea italiana centro-meridionale. Manca anche nel catalogo NT4.1 (1997) che dovrebbe elencare tutti i terremoti al di sopra della soglia del danno. E manca quindi nel "Catalogo parametrico dei terremoti italiani" (CPTI 1999), che di questi due cataloghi è la sintesi.
Levento è stato rianalizzato nel catalogo di Guidoboni e Comastri (2005) (12). Lanalisi delle fonti cronachistiche e documentarie coeve è stata integrata da alcuni studi archeologici, che hanno consentito di ricostruire con più precisione il quadro complessivo degli effetti, e di valutarne più esattamente lintensità epicentrale e lestensione dellarea dei danni. Le stime sono risultate notevolmente maggiori rispetto alle precedenti, e delineano un evento molto importante nel quadro della sismotettonica dellarea.
Per quanto riguarda le fonti cronachistiche, va rilevato che gli autori contemporanei dellarea meridionale dedicarono scarsa attenzione a questo terremoto, probabilmente a causa della stretta vicinanza cronologica e topografica da un lato con il grande terremoto del dicembre 1456, che ne oscurò la memoria, e dallaltro con quello del 1461.
Come si è già visto sopra, negli "Annales" dei Raimo si trova una breve menzione dellevento, con la segnalazione dei danni a Buccino, Pescopagano e Conza e del forte risentimento a Napoli. Tra le altre fonti cronachistiche napoletane, soltanto Giacomo della Morte, il cosiddetto Notar Giacomo, vi fa un rapido accenno nella sua "Cronica" (ed. 1845) (13), menzionando genericamente la valle di Conza come larea più colpita. Il notaio cassinese Angelo di Tummolillo, nei suoi "Notabilia temporum" (ed. 1890) (14), si limita a registrare la notizia del terremoto con un «si dice», segnalando per di più come località colpita, con un evidente errore di trascrizione, la città «cusentina» anziché «cunsana».
Tra le fonti dellItalia centro-settentrionale, lunico corpus cronachistico che menzioni il terremoto del gennaio 1466 è quello bolognese. Linformazione è infatti presente in entrambe le versioni quattrocentesche, le cronache "Rampona" (ed. 1910-40) (15) e "Varignana" (ed. 1910-40) (16), e fu in seguito ripresa nella narrazione cinquecentesca di Ghirardacci (ed. 1912-32) (17). La fonte utilizzata dai cronisti bolognesi fu certamente un dispaccio diplomatico e quindi altamente attendibile. Sia pure con qualche inevitabile corruzione toponomastica, la cronaca "Rampona" riporta gli effetti causati dal terremoto in 12 località; la "Varignana" ne menziona 3 in più.
Per quanto riguarda le fonti documentarie, nel fondo Sforzesco dellArchivio di Stato di Milano oltre alla lettera della duchessa di Calabria Ippolita Sforza alla madre Bianca Maria Visconti, duchessa di Milano (18), già menzionata sopra sono conservate altre 5 lettere indirizzate ai duchi milanesi, datate tra il 16 e il 25 gennaio 1466. Queste lettere furono scritte da Roberto Sanseverino (19), da sua moglie Giovanna Sanseverino (20), conte e contessa di Caiazzo, imparentati con la casata milanese, e dallambasciatore Antonio da Trezzo (21). Tali lettere, edite in Figliuolo e Marturano (1996) (22), descrivono soprattutto gli effetti del terremoto e le reazioni della popolazione a Napoli e menzionano altre località periferiche rispetto allarea dei danni.
Abbiamo inoltre reperito il testo integrale di due dispacci diplomatici, solo citati, o parzialmente trascritti, in Figliuolo e Marturano (1996) (23), con informazioni relative al terremoto del gennaio 1466, conservati nel fondo Gonzaga dellArchivio di Stato di Mantova. Si tratta delle missive indirizzate alla marchesa Barbara von Hohenzollern e al marchese Ludovico III Gonzaga, dai suoi agenti Malatesta da Crema, il 23 gennaio 1466 (24), e Antonello Faccipecora, il 26 gennaio 1466 (25). In particolare il dispaccio dellambasciatore Malatesta da Crema, contiene un elenco delle località più danneggiate. Tale elenco, che deriva probabilmente da una relazione ufficiale dei danni circolata tra gli ambasciatori stranieri a Napoli, registra 17 località, 7 delle quali non sono riportate nelle altre descrizioni del terremoto.
È stata inoltre compiuta una ricerca bibliografica sulle pubblicazioni di scavi archeologici condotti nellarea irpina negli ultimi anni, con lobiettivo di individuare eventuali siti medievali che presentassero indicatori archeologici riferibili al terremoto del 1466. Tale ricerca ha dato esito positivo in relazione alle ricerche condotte nelle aree dei castelli di Rocca San Felice e Torella dei Lombardi e nellarea della cattedrale romanica di SantAngelo dei Lombardi (Rotili 1992 (26), 1996a (27), 1996b (28), 1997 (29), 1998 (30)), località di cui si è quindi tenuto conto.
Note
(1)Bonito M.
Terra tremante, o vero continuatione de terremoti dalla Creatione del Mondo sino al tempo presente (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1980).
Napoli 1691
(2)
Guidoboni E. e Comastri A.
Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.
Roma-Bologna 2005
(3)
Perrey A.
Mémoire sur les tremblements de terre de la péninsule italique, in "Mémoires Couronnés et Mémoires des Savants Étrangers de lAcadémie Royale de Belgique", tomo 22 (1846-47).
Bruxelles 1848
(4)
Capocci E.
Catalogo de tremuoti avvenuti nella parte continentale del Regno delle Due Sicilie posti in raffronto con le eruzioni vulcaniche ed altri fenomeni cosmici, tellurici e meteorici, in "Atti del Reale Istituto dIncoraggiamento alle Scienze Naturali di Napoli", tomo 9, pp.337-421; tomo 10, pp.293-327.
Napoli 1861
(5)
De Raimo Lodovico senior e Lodovico junior
Annales de Raimo, sive Brevis historia rerum in regno Neapolitano gestarum ab anno 1197 ad 1486, in "Rerum Italicarum Scriptores", ed. L.A.Muratori, tomo 23, coll.221-240.
Milano 1733
(6)
Mercalli G.
Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1981).
Milano 1883
(7)
Baratta M.
I terremoti dItalia. Saggio di storia, geografia e bibliografia sismica italiana (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1979).
Torino 1901
(8)
Motta E.
I terremoti di Napoli negli anni 1456 e 1466, in "Archivio Storico per le Province Napoletane", a.12, pp.151-155.
Napoli 1887
(9)
Giorgetti F. e Iaccarino E.
Italian earthquake catalogue from the beginning of the Christian age up to 1968, Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, contributo n.201 bis.
Trieste 1971
(10)
Carrozzo M.T., De Visintini G., Giorgetti F. e Iaccarino E.
General Catalogue of Italian Earthquakes, CNEN, RT/PROT(73)12.
Roma 1973
(11)
Figliuolo B. e Marturano A.
Il terremoto del 1466, in "Rassegna Storica Salernitana", n.s., a.13, fasc.25, pp.93-109.
Salerno 1996
(12)
Guidoboni E. e Comastri A.
Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.
Roma-Bologna 2005
(13)
Della Morte Giacomo
Cronica di Napoli di Notar Giacomo, ed. P.Garzilli (ristampa anastatica, Sala Bolognese 1980).
Napoli 1845
(14)
Tummolillo Angelo
Notabilia temporum di Angelo de Tummulillis da SantElia, ed. C.Corvisieri, in "Fonti per la storia dItalia" (Scrittori secolo XV), vol.7.
Roma 1890
(15)
Cronaca Rampona (Cronaca A) [1104-1471], in Corpus chronicorum Bononiensium, ed. A.Sorbelli, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 18, parte 1.
Città di Castello-Bologna 1910
(16)
Cronaca Varignana (Cronaca B) [-1471], in Corpus chronicorum Bononiensum, ed. A.Sorbelli, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 18, parte 1.
Città di Castello-Bologna 1910
(17)
Ghirardacci C.
Della historia di Bologna. Parte terza, ed. A.Sorbelli, in "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 33, parte 1 e 2.
Bologna 1912
(18)
Sforza Ippolita
Lettera della duchessa di Calabria I.Sforza alla madre Bianca Maria Visconti duchessa di Milano, Napoli 15 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.1, pp.106-107.
Salerno 1996
(19)
Sanseverino Roberto
Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 16 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.2, p.107.
Salerno 1996
Sanseverino Roberto
Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino al duca di Milano Francesco Sforza, Napoli 16 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.4, p.108.
Salerno 1996
Sanseverino Roberto
Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 25 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.6, p.109.
Salerno 1996
(20)
Sanseverino Giovanna
Lettera della contessa di Caiazzo G.Sanseverino alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 16 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.3, p.108.
Salerno 1996
(21)
Da Trezzo Antonio
Lettera dellambasciatore milanese A. da Trezzo alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 22 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, pp.94-95.
Salerno 1996
(22)
Figliuolo B. e Marturano A.
Il terremoto del 1466, in "Rassegna Storica Salernitana", n.s., a.13, fasc.25, pp.93-109.
Salerno 1996
(23)
Figliuolo B. e Marturano A.
Il terremoto del 1466, in "Rassegna Storica Salernitana", n.s., a.13, fasc.25, pp.93-109.
Salerno 1996
(24)
Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, b.805 (1449-81), Napoli e Sicilia, Carteggio degli inviati e di diversi, Lettera dellambasciatore Malatesta da Crema alla marchesa Barbara von Hohenzollern, Napoli 23 gennaio 1466.
(25)
Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, b.805 (1449-81), Napoli e Sicilia, Carteggio degli inviati e di diversi, Lettera dellagente Antonello Faccipecora al marchese Ludovico III Gonzaga, Napoli 26 gennaio 1466.
(26)
Rotili M.
Rocca San Felice: ricerche archeologiche 1990-1992, in "Rendiconti della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", vol.63 (1991-92), pp.231-384.
Napoli 1992
(27)
Rotili M.
Archeologia medievale I, in "LIrpinia antica" (Storia illustrata di Avellino e dellIrpinia, vol.1), a cura di G.Pescatori Colucci, pp.257-272.
Pratola Serra 1996
(28)
Rotili M.
Archeologia medievale II, in "LIrpinia antica" (Storia illustrata di Avellino e dellIrpinia, vol.1), a cura di G.Pescatori Colucci, pp.273-286.
Pratola Serra 1996
(29)
Rotili M. (a cura di)
Archeologia postclassica a Torella dei Lombardi. Ricerche nel castello Candriano (1993-1997).
Napoli 1997
(30)
Rotili M.
Scavi di chiese e castelli in Irpinia, in "Scavi medievali in Italia 1994-1995", Atti della prima conferenza italiana di archeologia medievale, Cassino 14-16 dicembre 1995, a cura di S.Patitucci Uggeri, pp.293-310.
Roma-Freiburg-Wien 1998
Major earthquake effects
I paesi più danneggiati furono Conza della Campania, Calabritto e Teora, dove numerose abitazioni crollarono causando la morte di alcune decine di persone. Danni gravi e altre vittime non precisate ci furono a: Balvano, Buccino, Calitri, Caposele, Colliano, Laviano, Muro Lucano, Oliveto Citra, Palomonte, Pescopagano, Quaglietta, Ricigliano, Ruvo del Monte, San Gregorio Magno e Vallata.
Il terremoto fu sentito fortemente, ma senza danni, a Napoli, Caiazzo, Capua, Monteverde e Nola.
Bibliography
Author | Title | Text Value | Text Date | Place of publ. |
---|---|---|---|---|
* | Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, b.805 (1449-81), Napoli e Sicilia, Carteggio degli inviati e di diversi, Lettera dellambasciatore Malatesta da Crema alla marchesa Barbara von Hohenzollern, Napoli 23 gennaio 1466. | Direct source | 1466 | |
* | Archivio di Stato di Mantova, Archivio Gonzaga, b.805 (1449-81), Napoli e Sicilia, Carteggio degli inviati e di diversi, Lettera dellagente Antonello Faccipecora al marchese Ludovico III Gonzaga, Napoli 26 gennaio 1466. | Direct source | 1466 | |
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Rotili M. | Rocca San Felice: ricerche archeologiche 1990-1992, in "Rendiconti della Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti", vol.63 (1991-92), pp.231-384. | Historiographical study | 1992 | Napoli |
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Sanseverino Roberto | Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 25 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.6, p.109. | Direct source | 1996 | Salerno |
Sanseverino Roberto | Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino alla duchessa di Milano Bianca Maria Visconti, Napoli 16 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.2, p.107. | Direct source | 1996 | Salerno |
Sanseverino Roberto | Lettera del conte di Caiazzo R.Sanseverino al duca di Milano Francesco Sforza, Napoli 16 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.4, p.108. | Direct source | 1996 | Salerno |
Sforza Ippolita | Lettera della duchessa di Calabria I.Sforza alla madre Bianca Maria Visconti duchessa di Milano, Napoli 15 gennaio 1466, in B.Figliuolo e A.Marturano, Il terremoto del 1466, "Rassegna Storica Salernitana", n.s., vol.13, fasc.25, doc.1, pp.106-107. | Direct source | 1996 | Salerno |
SGA | Integrazione di ricerca di archeologia e storia territoriale riguardante il terremoto del 1456 e larea molisano-campana relativamente ai terremoti prima del Mille, RPT 255/03, Bologna maggio 2003 (rapporto inedito per INGV). | Scientific bibliography | 2003 | |
Tummolillo Angelo | Notabilia temporum di Angelo de Tummulillis da SantElia, ed. C.Corvisieri, in "Fonti per la storia dItalia" (Scrittori secolo XV), vol.7. | Source chronologically near to the event | 1890 | Roma |
Felt Localities (31)
Locality | Province | Lat | Lon | Intensity | |
---|---|---|---|---|---|
Calabritto | AV | 40.7858 | 15.2181 | VIII-IX | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato e la morte di 24 persone (1). Il paese, intorno alla metà del XV secolo era censito per 60 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 300 abitanti (2). (1) | |||||
Conza della Campania | AV | 40.87 | 15.3306 | VIII-IX | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato e la morte di 20 persone (1). Il paese, intorno alla metà del XV secolo era censito per 103 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 500 abitanti (2). (1) | |||||
Teora | AV | 40.8539 | 15.2547 | VIII-IX | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato e la morte di 13 persone (1). Il paese, intorno alla metà del XV secolo era censito per 74 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 370 abitanti (2). (1) | |||||
Balvano | PZ | 40.6503 | 15.5119 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Buccino | SA | 40.6325 | 15.3756 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Calitri | AV | 40.9 | 15.4353 | VIII | |
Il terremoto danneggiò labitato causando il crollo di 15 case (1). Il paese, intorno alla metà del XV secolo era censito per 202 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 1000 abitanti (2). (1) | |||||
Caposele | AV | 40.8128 | 15.225 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Colliano | SA | 40.7261 | 15.2894 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Laviano | SA | 40.7842 | 15.3047 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Muro Lucano | PZ | 40.7525 | 15.4856 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Oliveto Citra | SA | 40.6903 | 15.2317 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime. Il principe di Salerno, di passaggio nel paese, si salvò dal crollo delledificio in cui alloggiava (1). (1) | |||||
Palomonte | SA | 40.6617 | 15.2919 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Pescopagano | PZ | 40.8356 | 15.3986 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato e la morte di 13 persone, tra cui il feudatario del paese e la moglie coinvolti nel crollo della rocca (1). Il paese, intorno alla metà del XV secolo era censito per 178 fuochi, corrispondenti a una popolazione di circa 890 abitanti (2). (1) | |||||
Quaglietta | AV | 40.7444 | 15.2361 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Ricigliano | SA | 40.6681 | 15.4822 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Ruvo del Monte | PZ | 40.8475 | 15.5397 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
San Gregorio Magno | SA | 40.6561 | 15.4036 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Vallata | AV | 41.0336 | 15.2525 | VIII | |
Il terremoto causò danni gravi allabitato; sono ricordate in modo generico delle vittime (1). (1) | |||||
Acerno | SA | 40.7353 | 15.0581 | VII-VIII | |
Il terremoto causò danni di entità non precisata (1). (1) | |||||
Cairano | AV | 40.8953 | 15.3692 | VII-VIII | |
Il terremoto causò danni di entità non precisata (1). (1) | |||||
Lioni | AV | 40.8761 | 15.1867 | VII-VIII | |
Il terremoto causò danni di entità non precisata (1). (1) | |||||
Rocca San Felice | AV | 40.9511 | 15.1642 | VII-VIII | |
Scavi archeologici compiuti nellarea del castello medievale hanno evidenziato crolli e riparazioni di tetti e murature risalenti alla metà del XV secolo in ambienti di servizio annessi alledificio principale (1). (1) | |||||
Santa Menna | SA | 40.8069 | 15.3206 | VII-VIII | |
Il terremoto causò danni di entità non precisata (1). (1) | |||||
SantAndrea di Conza | AV | 40.8428 | 15.37 | VII-VIII | |
Il terremoto causò danni di entità non precisata (1). (1) | |||||
SantAngelo dei Lombardi | AV | 40.9269 | 15.1764 | VII-VIII | |
Scavi archeologici compiuti nellarea dellantica cattedrale romanica hanno evidenziato che ledificio, già riparato nel corso del XIV secolo, subì di nuovo gravi danni databili alla metà del secolo successivo. Secondo Rotili (1996, 1998) tali danni sono riconducibili al terremoto del 15 gennaio 1466. Nel XVI secolo ledificio fu definitivamente ricostruito in un sito diverso (1). (1) | |||||
Torella dei Lombardi | AV | 40.9408 | 15.115 | VII-VIII | |
Scavi archeologici compiuti nellarea del medievale castello Candriano hanno evidenziato crolli e ricostruzioni di volte, archi e murature risalenti al XV-XVI secolo. Secondo Rotili (1997, 1998) tali danni sono riconducibili al terremoto del 15 gennaio 1466 (1). (1) | |||||
Caiazzo | CE | 41.1767 | 14.3669 | V | |
Il paese è ricordato nelle fonti senza alcuna segnalazione di danni causati dal terremoto (1). (1) | |||||
Capua | CE | 41.1056 | 14.2139 | V | |
Il terremoto fu sentito fortemente e spaventò la popolazione, ma non causò danni (1). (1) | |||||
Monteverde | AV | 40.9989 | 15.535 | V | |
Il paese è ricordato nelle fonti per la presenza nel castello del re Ferrante dAragona. Il terremoto fu sentito fortemente e costrinse il re e la sua corte ad alloggiare per alcuni giorni allaperto; non sono segnalati danni (1). (1) | |||||
Napoli | NA | 40.8553 | 14.2603 | V | |
Il terremoto fu sentito fortemente, ma non causò danni. La popolazione molto spaventata scappò dalle abitazioni; una persona morì gettandosi da una finestra (1). (1) | |||||
Nola | NA | 40.9256 | 14.5286 | V | |
Il paese è ricordato nelle fonti per la presenza del duca di Calabria Alfonso dAragona. Non sono segnalati danni causati dal terremoto (1). (1) |
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1466 01 15 02 25 -- 40.77 15.33 0.0 8.5 0 38 Irpinia
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