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The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence under the following heading

Date Time Lat Lon Rel Io Imax Sites Nref Me Rme Location Country
22 05 1276-42.71712.083b88.5200085.6OrvietanoItaly

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Space-time parameters

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
1276 05 22 -- -- -- 42.72 12.08 0.0 8.5 0 8 Orvietano


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Previous catalogues and reasons of the corrections

The Catalogue of Strong Italian Earthquakes describes this earthquake sequence
(under the following heading:
Date time lat long Io Imax sites ref Earthquake Location
- - - - -


PFG = Catalogo dei terremoti italiani dall anno 1000 al 1980, PFG/CNR
ING = Catalogo dei terremoti italiani dal 1456 a.C. al 1980, ING

State of earthquakes review

Questo terremoto è sconosciuto ai cataloghi sismici in uso. Un terremoto con datazione generica all’anno 1276, senza indicazione del mese e del giorno, localizzazione epicentrale a Orvieto-Bagnoregio, privo della stima dell’intensità epicentrale, è riportato nel catalogo PFG (1985, microfiches) con rimando bibliografico al catalogo regionale di Dell’Olio e Molin (1980) (1). Quest’ultimo catalogo inedito non rimanda, terremoto per terremoto, alle fonti utilizzate, ma riporta solo una bibliografia generale, per cui non è noto a quale testo questo catalogo facesse riferimento.
La mancanza dell’intensità epicentrale è stata il motivo per il quale questo evento non fu selezionato per gli studi del "Catalogo dei Forti Terremoti in Italia" (Boschi et al. 1995, 1997, 2000). Non compare neppure in Camassi e Stucchi (1997) e di conseguenza manca nel "Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani" (1999).
Nel corso delle ricerche sui terremoti sconosciuti ai cataloghi in uso (SGA, RPT 268, novembre 2004) sono emerse fonti dirette relative all’evento del 1276, che consentono di classificarlo tra i terremoti distruttivi italiani. È stato poi analizzato in Guidoboni e Comastri (2005) (2), da cui è tratta questa scheda.
L’evento è testimoniato da tre fonti dirette. La descrizione più dettagliata è contenuta nella "Chronica S.Petri Erfordensis moderna" (ed. 1899) (3), compilata dai monaci del monastero benedettino di S.Pietro di Erfurt, appartenente alla diocesi di Mainz (Germania). Tale testo risale alla prima metà del XIV secolo e riporta avvenimenti compresi tra il 1072 e il 1335. I monaci che la scrissero, molto probabilmente ebbero informazioni su questo evento da loro confratelli che ne erano stati testimoni diretti. Molti sono infatti i particolari descrittivi, tutti congruenti con gli effetti causati da un terremoto distruttivo.
Le altre fonti, che confermano le notizie precedenti, sono due annali coevi di Orvieto (appartenenti al corpus degli "Annales Urbevetani"), che riportano informazioni più brevi rispetto alla cronaca di area germanica: la "Cronica potestatum" (ed. 1902) (4) e la "Cronica antiqua" (ed. 1902) (5). La prima cronaca segnala tra le località colpite dal terremoto, oltre a Orvieto, la contrada "Surripe", che faceva parte probabilmente di un quartiere di Orvieto, e la vicina località di Rocca Ripesena. La seconda cronaca è più laconica e non aggiunge ulteriori informazioni.
Tra le fonti indirette la "Cronica Reinhardsbrunnensis" (ed. 1896) (6), che copre l’arco cronologico dal 530 al 1338, fu redatta verso la metà del XIV secolo nel monastero benedettino di S.Maria e S.Giovanni Evangelista di Reinhardsbrunn, anche questo situato nella diocesi di Mainz. La descrizione del terremoto a Orvieto è identica a quella della "Chronica S.Petri Erfordensis moderna", da cui dipende.
A questo terremoto si riferisce quasi sicuramente anche il cronista di Orvieto Luca di Domenico Manenti, vissuto tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, anche se le notizie della sua "Cronaca" (ed. 1902) (7) sono riportate sotto l’anno 1277, senza indicazione del giorno e del mese. Le imprecisioni cronologiche dell’autore sono ulteriormente confermate dalla notizia che segue quella del terremoto, cioè la presunta visita ad Orvieto di papa Innocenzo V, morto in realtà a Roma il 22 giugno 1276. Questo autore tardo è l’unico che riporta la notizia della morte di molte persone, informazione non presente nelle fonti coeve e aggiunge alcuni dettagli sui danni a Orvieto.

Note

(1)
Dell’Olio A. e Molin D.
Catalogo macrosismico del Lazio dall’anno 1000 al 1975, ENEA (inedito).
1980
(2)
Guidoboni E. e Comastri A.
Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.
Roma-Bologna 2005
(3)
Chronica S.Petri Erfordensis moderna [1072-1335], ed. O.Holder-Egger, in Monumenta Erphesfurtensia saec.XII-XIII-XIV, "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG. in usum scholarum separatim editi, tomo 42, pp.153-364, 368-369.
Hannover - Leipzig 1899
(4)
Annales Urbevetani: B. Cronica Potestatum (1194-1332), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.137-182.
Città di Castello 1902
(5)
Annales Urbevetani: A. Cronica antiqua (1161-1313), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.125-136.
Città di Castello 1902
(6)
Cronica Reinhardsbrunnensis [530-1338], ed. O.Holder-Egger, "Monumenta Germaniae Historica", SS., tomo 30, parte 1, pp.514-656.
Hannover 1896
(7)
Manenti Luca di Domenico
Cronaca (1174-1413), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.269-414.
Città di Castello 1902

Major earthquake effects

Il 22 maggio 1276 cominciò una sequenza sismica che si protrasse per quattro giorni e colpì soprattutto la città di Orvieto e il territorio circostante. Le scosse furono numerose e violente e causarono gravi danni. A Orvieto crollarono case e alcune torri, altri edifici rimasero dissestati e sconnessi. Crollò la Porta Soliana, oggi nota come Porta Rocca; assunse tale nome nella seconda metà del XIV secolo, dopo la costruzione della fortezza dell’Albornoz; la chiesa di S.Maria Prisca, oggi non più esistente, fu gravemente lesionata. La chiesa fu demolita nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV per erigere su quel luogo il Duomo di Orvieto. Forse ci furono delle vittime. La popolazione uscì spaventata dalla città e si accampò all’aperto. A Rocca Ripesena, piccolo centro fortificato situato a circa 4 chilometri a ovest di Orvieto, crollarono le "ripe": con questo termine si indicavano i muri che sostenevano le strette stradine ripidissime dei camminamenti di ronda.

Effects on the environment

Nella campagna dei dintorni di Orvieto si attivarono frane e smottamenti del terreno. Le fonti ricordano, infatti, alberi divelti dalle radici, campi seminati e vigne andate in rovina.

Bibliography

Author Title Text Value Text Date Place of publ.
*Annales Urbevetani: A. Cronica antiqua (1161-1313), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.125-136.Direct source1902Città di Castello
*Annales Urbevetani: B. Cronica Potestatum (1194-1332), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.137-182.Direct source1902Città di Castello
*Chronica S.Petri Erfordensis moderna [1072-1335], ed. O.Holder-Egger, in Monumenta Erphesfurtensia saec.XII-XIII-XIV, "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG. in usum scholarum separatim editi, tomo 42, pp.153-364, 368-369.Direct source1899Hannover - Leipzig
*Cronica Reinhardsbrunnensis [530-1338], ed. O.Holder-Egger, "Monumenta Germaniae Historica", SS., tomo 30, parte 1, pp.514-656.Indirect source1896Hannover
Dell’Olio A. e Molin D.Catalogo macrosismico del Lazio dall’anno 1000 al 1975, ENEA (inedito).Catalogue1980
Guidoboni E. e Comastri A.Catalogue of earthquakes and tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century.Catalogue-source2005Roma-Bologna
Manenti Luca di DomenicoCronaca (1174-1413), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.269-414.Indirect source1902Città di Castello
SGARecupero e integrazione di informazioni su terremoti attualmente sconosciuti ai cataloghi, pt.2, RPT 234/00, Bologna gennaio 2001 (rapporto inedito per INGV).Scientific bibliography2001

Felt Localities (2)

Locality Province Lat Lon Intensity
OrvietoTR42.718312.1131VIII-IX

La sequenza sismica cominciò il 22 maggio 1276 e si protrasse per quattro giorni. Le scosse furono numerose e violente e causarono gravi danni: crollarono case e alcune torri, altri edifici rimasero dissestati e sconnessi. Tra gli edifici di rilievo, il terremoto fece crollare la Porta Soliana, chiamata poi Porta Rocca dopo la costruzione della fortezza dell’Albornoz nella seconda metà del XIV secolo; inoltre danneggiò gravemente la chiesa di S.Maria Prisca, oggi non più esistente perché demolita nel 1290 per volontà del papa Niccolò IV per erigere il celebre Duomo. Forse ci furono anche delle vittime. La popolazione uscì spaventata dalla città e si accampò all’aperto (1).

(1)
Chronica S.Petri Erfordensis moderna [1072-1335], ed. O.Holder-Egger, in Monumenta Erphesfurtensia saec.XII-XIII-XIV, "Monumenta Germaniae Historica", SS. RR. GG. in usum scholarum separatim editi, tomo 42, pp.153-364, 368-369.
Hannover - Leipzig 1899
Cronica Reinhardsbrunnensis [530-1338], ed. O.Holder-Egger, "Monumenta Germaniae Historica", SS., tomo 30, parte 1, pp.514-656.
Hannover 1896
Annales Urbevetani: A. Cronica antiqua (1161-1313), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.125-136.
Città di Castello 1902
Annales Urbevetani: B. Cronica Potestatum (1194-1332), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.137-182.
Città di Castello 1902
Manenti Luca di Domenico
Cronaca (1174-1413), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.269-414.
Città di Castello 1902

Rocca RipesenaTR42.722212.0692VIII

Il terremoto fece crollare le "ripe": con questo termine si indicavano i muri che sostenevano le strette stradine ripidissime dei camminamenti di ronda (1).

(1)
Annales Urbevetani: B. Cronica Potestatum (1194-1332), ed. L.Fumi, "Rerum Italicarum Scriptores", 2ª ed., tomo 15, pt.5, vol.1, pp.137-182.
Città di Castello 1902